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Le radici della materia: La materia del vivere-Frammenti della materia amorosa. Minimo glossario sentimentale e noematico
Due volumi in cofanetto. -
Delitto al Bistrot du Peintre
Una mattina di maggio, in una città presa d'assalto da una manifestazione sindacale, in un bar della periferia un giovane viene trovato ucciso, pugnalato. I documenti che ha addosso lo fanno identificare con il musicista Gianluca Prosperi, eppure... chi lo conosce giura che Prosperi, germofobico com'è, mai sarebbe entrato in un bar. Ma allora quell'uomo è davvero il musicista oppure no? E quale mistero si nasconde dietro l'arma del delitto, uno stiletto medievale che compare e scompare facendo impaurire il commissario Santoro e l'ispettore Lo Palco? -
Notturno
Si narra che Erik Satie avesse una stanza segreta che fu aperta solo dopo la sua morte: lì custodiva una collezione di ombrelli. È questa la storia che un traduttore tedesco, Jul, usa alla soglia dei quaranta come zattera e rifugio quando si accorge di non avere una famiglia, un futuro, né un vero luogo in cui fare ritorno. Da bambino Jul ha lasciato Stoccarda insieme alla madre, è cresciuto viaggiando in solitaria, attraversando paesi veri o immaginari, alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. A Firenze, dove continua a sentirsi un senza terra, tenta di dimenticare un passato di cui non ama parlare. Ha ereditato questo silenzio da suo nonno, il Lupo, sopravvissuto alla battaglia di Stalingrado e ad una traversata di quattromila chilometri a piedi in un regno di neve e di segreti. Nottetempo, Jul si diverte a postare un racconto a puntate ispirato ai ""Cinque Notturni"""" di Satie, gli ultimi che il suo compositore preferito scrisse dopo la morte dell'amico Debussy. Poi un giorno, una sconosciuta che dice di chiamarsi Lyda inizia a leggere il suo racconto a puntate e gli scrive da una terra di frontiera che non nomina mai. Inizia così un dialogo intenso, un inverno di favole e un processo di rivelazione. I """"Cinque Notturni"""" di Satie scandiscono la rieducazione sentimentale ed erotica di Jul e Lyda. I due, insieme, rimetteranno in discussione tutto ciò che credevano immutabile, a partire dalla difficoltà di conciliare i mondi immaginari e la realtà claustrofobica della vita quotidiana."" -
Antologia rom
Un documento per conoscere dall'interno la produzione letteraria del popolo rom di Macedonia, la cui cultura è custodita nello scrigno della comunicazione orale, mentre manca quasi del tutto di testi scritti. Ogni autore incluso in una delle tre micro sezioni (poesia e prosa, teatro, letteratura per l'infanzia) che compongono quest'Antologia rom corrisponde a una tappa di un viaggio intrapreso un po' per sfida, per scalfire il muro di quell'abitudine comune a discriminare, ignorare e condannare tutto ciò che non abbiamo alcuna voglia di conoscere. Una sorte, questa, che riguarda tanto la storia quanto la letteratura del popolo rom. Quest'Antologia è quindi un sincero invito a togliersi le scarpe comode e linde e a infilare stivali alti di gomma per seguire il girovagare delle oche tra i vicoli di Shuto Orizari e Topaana (i quartieri dove vivono i rom), nel loro itinerario dal mercato di Shutka fino al cortile dove si riuniscono gli invitati che accerchiano le spose variopinte, tra i riflessi delle bande di suonatori sugli ottoni lucidati, sui carretti sgarrupati trainati da cavalli e muli stanchi, in mezzo ai sacchi enormi di iuta riempiti fino all'orlo con bottiglie di plastica e vetro. E poi nelle discariche a cielo aperto sorvolate da stormi di uccelli inquietanti, dietro le orde di ragazzini che con spavalderia raccontano in tre lingue la loro personale guerra e quella degli altri, avvolti dall'onnipresente suono del violino e dai colori degli abiti tradizionali. -
Il vuoto dentro
Marco vive in Puglia, ha dodici anni, un'intelligenza superiore alla media e una famiglia piena di conflitti, con un padre spesso aggressivo e una madre umorale e poco empatica. Per cercare di evadere da quell'inferno domestico, fin da piccolissimo si rifugia fra i libri, scrive e legge, diventa un grande esperto di classici latini e greci. Marco in latino addirittura ci parla, a volte, e in latino scrive orazioni rivolte agli angeli che la sera vede seduti vicino al proprio letto. Oltre ai personaggi di carta e alle immaginarie presenze notturne, accanto al ragazzo c'è anche Gianni, l'analista che lo segue in una terapia lunga più di un anno e mezzo. Il senso del vuoto e i modi che ognuno cerca per colmarlo scandiscono un percorso umano ed esistenziale che porterà i due protagonisti - medico e paziente, adulto e bambino - a guardarsi dentro, mettendo in discussione le proprie certezze. -
Stigmate-Vragë. Testo albanese a fronte
Stigmate-Vragë è una raccolta poetica che mette in evidenza tutte quelle componenti che sono valse a collocare di diritto la produzione di Gëzim Hajdari nel solco della cosiddetta ""poesia dell'esilio"""", un filone che ha dato origine - soprattutto in epoca moderna - a straordinarie figure e metafore della condizione umana. A dare forza a questi versi c'è lo sradicamento da ogni tradizione, una rabbia politica che non conosce compromessi e il ricordo di una patria che si vorrebbe ma non si può dimenticare."" -
Frutta, verdura e anime bollite
Pomarico, un paesino di provincia dove tutti si conoscono per nome, un Sud che coltiva il pregiudizio come forma di rassicurazione: Topolino vive qui, è il ladruncolo del paese e di furtarelli ne ha fatti tanti, ma al posto suo hanno sempre pagato altri, come Massimo e Checco, vittime di quella vox populi che da queste parti decide il destino degli uomini al posto della giustizia. Il pregiudizio che condanna Massimo e Checco è in fondo lo stesso che ha consentito a Danilo Restivo (l'assassino di Elisa Claps) di trascinare per anni una vicenda giudiziaria che in altri contesti non sarebbe stata condizionata dal prestigio della sua potente famiglia. Nelle sue tappe più significative, il caso Restivo ritorna in queste pagine accanto ad altri fatti di mala giustizia, tra cui l'accusa di terrorismo al ferroviere Bruno Bellomonte, assolto dopo 29 mesi di carcere. Ad accomunare tutti, innocenti e colpevoli, è il pregiudizio che condiziona la vita di paese e rende ""bollite"""" le anime di chi la abita. Accanto alla vicenda di Topolino e Checco, del marchese di Donnaperna e di Vito, che ha fatto fortuna in America, si intrecciano molte altre storie tenute insieme come i tanti pezzi di quell'affascinante puzzle che è l'Italia meridionale."" -
Il grande Ghibli
Una vecchia borsa di pelle piena di biglietti navali, attestati, lettere e fotografie custodisce frammenti di un passato dimenticato, che racconta dell'occupazione italiana della Libia fra il 1911 e il 1943. Di quella tragedia senza riscatto, sommersa dal fluire storico quasi senza lasciare tracce nella memoria collettiva, il protagonista di questo romanzo di Sergio D'Amaro vuole ripercorrere le tappe, per dare un senso alla vita di suo padre e ai destini di tanti italiani che migrarono in Africa sotto la spinta di un sogno partorito dalla loro giovinezza. In una narrazione a mosaico, che passa dalla prima alla terza persona, mescolando documenti fotografici, epistolari e saggistici, a risuonare in queste pagine è proprio il silenzio del deserto rotto dalla furia del grande ghibli: il sogno di una conquista, la realtà di una sconfitta, l'utopia di un'Africa-Eden, tutto qui è travolto dalla titanica mano del tempo distruttore, che sommerge nell'oblio ogni cosa umana - anche la più gloriosa - insieme all'illusione dell'uomo di poter dominare le superiori leggi della vita e del mondo. -
Vortici
Quindici racconti come altrettanti capitoli di un romanzo che ruota intorno ai grovigli esistenziali dei suoi protagonisti, alle prese con la difficoltà di far fronte al nucleo più oscuro e allo stesso tempo più quotidiano del vivere, quello in cui si muovono l'imprevedibile e l'irrazionale. Chi cerca la libertà senza considerarne i limiti, chi vuole l'integrazione e chi ne viene travolto, chi si rifugia in mondi virtuali quando la realtà diventa un avversario fuori dalla propria portata: ciascuno avviluppato nelle maglie di un suo personalissimo vortice, ogni personaggio che abita questi racconti deve combattere con la perdita dell'etica e con lo sgretolarsi del senso di responsabilità. Lo stile colloquiale s'intreccia alla scrittura più ricercata (con frequenti incursioni nella filosofia e nei grandi classici della letteratura, Shakespeare in primis) per restituire la complessità di quei vortici esistenziali di cui ogni uomo ha fatto esperienza. Un viaggio al cuore dell'emotività, che spinge chi legge a decifrare le ragioni dell'agire umano e a farsi investigatore, un po' come in un noir. -
Nel silenzio parlami ancora
Al tramonto della Sua vita, Rina decide di ritornare nel luogo che ha segnato la sua esistenza: il carcere Le Nuove di Torino. Qui, nel silenzio rumoroso di una cella pregna del vissuto di tante donne come lei, si concretizza uno strano incontro che la induce a fare i conti con il proprio passato e con i propri fantasmi. In questa cella, che oltre mezzo secolo prima ha visto Rina sua ospite, si apre l'album dei ricordi: ne emergono l'amore adolescenziale per Giacomo, ribelle antifascista; l'esperienza come staffetta partigiana; le torture subite; i sogni di moglie, madre e donna libera infranti contro le mura di una galera. Il misterioso personaggio che incontrerà nella cella offrirà a Rina una diversa chiave di lettura del suo passato, un diverso ""cammino"""" che le permetterà di riconciliarsi con se stessa, di liberarsi del dolore che l'ha tenuta prigioniera troppo a lungo per riappropriarsi del poco futuro che le resta da vivere. Un romanzo intimistico che dà voce al silenzio. Una storia struggente e cruda, dolce e spietata, che narra l'avventura di una donna e di una partigiana imbrigliata dal senso di colpa nei ricordi più dolorosi, fino a quando non deciderà di dare ascolto a quella parte di sé che ha sempre ignorato."" -
L' incantiere vol. 77-79
Giornale di poesia, trimestrale. -
Vivere e morire a levante
Fra i vicoli di Bari Vecchia si cresce in fretta, l'adolescenza bruciata in un pugno di anni da vivere pericolosamente, la scuola vera che si fa per strada, non sui banchi: succede così a Gabriele, a Mimmo e a tanti altri ragazzi, figli come loro di questo pezzo di sud sferzato dallo scirocco e dal maestrale, dove i clan della malavita locale tessono le loro attività sotto lo sguardo impotente e anzi complice delle istituzioni e degli uomini che dovrebbero garantire l'ordine cittadino. Qui comandano le famiglie, come quella dei Lacarbonara, il clan storico di Bari Vecchia, cui Mimmo appartiene per sangue e al quale anche Gabriele - suo amico da sempre - sta per essere affiliato. Traffici di droga e contrabbando di sigarette, tangenti su appalti pubblici, giri di prostitute pronte a soddisfare i vizi di clienti facoltosi e potenti: tutto, semplicemente tutto passa dalle mani dei clan, che hanno come interlocutori privilegiati ministri, politici e magistrati corrotti, insieme a imprenditori senza scrupoli come Ninni Melograno, il Re Mida della sanità pugliese, padrone dell'impero delle cliniche private e anfitrione prodigo e generoso, organizzatore di faraoniche feste cui prende parte tutta la Bari che conta. In questo mondo il desiderio di un'onesta normalità è poco più che una bestemmia e neppure l'amore fra Gabriele e Alessandra può aspirare a una tranquilla normalità. Lui un ragazzo del clan dei Lacarbonara, lei la bellissima figlia di uomo pieno di debiti da saldare a Nanuccio detto Naie, boss dei Legrottaglie e viscido spasimante della ragazza. Fra loro, fra Gabriele e Alessandra, c'è Nanuccio e il suo ricatto cui non ci si può ribellare. Il ricatto connaturato a un mondo che non ammette sgarri. Ambientato negli anni Novanta, “Vivere e morire a levante” apre uno squarcio su una realtà torbida e spietata, dove la corruzione e il malaffare diventano sistema. -
San Nicola. Santo d'Oriente e d'Occidente
Un viaggio suggestivo - tra Ovest ed Est - e una delle figure religiose più note e amate del mondo: san Nicola. Sessantadue marinai raccontano il viaggio dalle coste italiane a quelle turche e armene, e viceversa. E, così facendo, confermano una tensione insopprimibile che l'essere umano, al di là di ogni credo spirituale, persegue: il bisogno di un'immagine (e una storia) capace di diventare allo stesso tempo concretezza e simbolo, protezione e forza. E dopo aver seguito i marinai tra mare, colori, avventure, comprendiamo che il viaggio di Nicola è oggi ancora più vivo: in Italia ed Europa, Russia e Stati Uniti; tra necessità di dialogo e intercultura; tra presente, passato e futuro. -
Elettroshock
Roma. Quartiere Parioli. In una notte apocalittica di pioggia, viene ritrovata in un condominio, ridotta in fin di vita, la moglie del professor Attilio Malatesta, psichiatra di fama. Sul luogo giunge il commissario Pizzini. Per strada, tra i curiosi, c'è lo stesso Malatesta che, in stato confusionale, si autoaccusa del tentato omicidio della moglie. Il medico viene così condotto in commissariato perché vengano chiariti fino in fondo i termini di quella bizzarra e apparentemente irreale confessione. Incomincia qui, sotto gli occhi straniti del commissario Pizzini, una tortuosa e dettagliata ricostruzione autobiografica della vita di Malatesta sin dai tempi della sua infanzia. Lo psichiatra racconta dell'amore morboso e viscerale provato nei confronti della madre. Racconta di passioni feticiste legate alla persistente immagine di lei nella sua mente, degli elettroshock cui la povera donna veniva sottoposta... di come lui stesso, Malatesta, si sia poi servito di quello strumento come di un'arma omicida, nel corso degli anni, nel vano tentativo di liberarsi dalle proprie torbide ossessioni... È davvero lui il colpevole della morte di sua madre e della prima giovane compagna? Ha davvero tentato di sgozzare l'attuale moglie? Spetterà al commissario Pizzini riuscire a ricostruire il mosaico della faccenda, in una lunga e tormentata partita a scacchi psicologica con il reo-confesso. -
Aforismi
Pubblicati nel 1904, quattro anni dopo la morte del loro autore, gli Aforismi sono l'esatto riflesso del pensiero e del sentire di Wilde. Battute di spirito come fuochi d'artificio, dicono tutto sui paradossi e sulle contraddizioni di uno scrittore che ancora oggi non ha perduto nulla del suo carattere scandaloso. L'opera è seguita dalle ""Sentenze filosofiche a uso dei giovani"""", pubblicate precedentemente, nel 1894."" -
Le mani di Persefone
Due anziani coniugi calabresi, emigrati a Berlino, muoiono in un incidente stradale alle porte di Taranto, di ritorno da un viaggio a Locri. Nell'auto vengono ritrovati reperti archeologici di cui si ignorano l'origine, il valore e l'autenticità. Viene aperta un'inchiesta. La figlia dei due anziani, archeologa e docente all'Università di Berlino, giunge a Taranto per il riconoscimento dei corpi e - attraverso un susseguirsi di colpi di scena scopre particolari a lei ignoti sul suo passato e su quello dei suoi genitori. Intanto, la magistratura assegna a un archeologo della Soprintendenza di Taranto l'incarico di effettuare una perizia sui reperti: le analisi eseguite rivelano che si tratta delle mani della ""Persefone in trono"""", esposta al Pergamon Museum di Berlino. Pezzi di inestimabile valore, di cui la comunità scientifica ignorava l'esistenza ma sulle cui tracce da tempo ci sono gli adepti di una setta esoterica. Fra intrighi, storie d'amore e goffi personaggi, a fornire la chiave del mistero sarà una figura che viene dal passato."" -
Bramosia. Canti bisestili
Bramosia è una raccolta poetica che celebra la femminilità e la libera sensualità pagana, il piacere della corporeità e dell'erotismo contro i vincoli imposti dal perbenismo e dalla morale più ipocrita. I componimenti sono organizzati in cicli, all'interno di una rigorosa costruzione architettonica e simbolica, che ricorda il gioco bidimensionale delle grafiche di Escher. Fondamentali simboli alla base di quest'opera sono gli archetipi di Eros e Thanatos, su cui si collocano riflessi di universi astrologici, antropologici (mito e rituale), storici, culturali, memoriali, poetici e metafisici. Ogni poesia crea un mondo unico, una dimensione intima, religiosa e laica al tempo stesso. -
I colori della notte
Una raccolta di racconti dalle atmosfere oniriche, che aprono squarci di surreale in contesti quotidiani: dai silenziosi messaggi contenuti in un libro alle immagini che ci fanno visita in sogno, le storie raccontate mettono al centro incontri o esperienze che rimandano al senso del destino, al legame tra futuro e passato, al confine (più fluido e rarefatto di quanto pensiamo) tra la vita reale che ciascuno di noi vive e le infinite altre esistenze possibili in cui siamo transitati o transiteremo senza averne memoria. Fra chi ha il compito di scrivere un racconto destinato a un uomo sconosciuto, che lo leggerà a distanza di anni, e chi incontra in sogno un suo alter ego con un messaggio da comunicare, questi racconti mettono in contatto con una dimensione altra del sé, in cui vive una parte di noi dimenticata. -
Schizzi di memoria
"Nell'accostarsi alle sue tematiche preferite - l'arte, la storia, il femminile, la propria biografia, il sociale... -, l'autrice incide il suo respiro nelle sillabe di ogni parola, decantata al fuoco dello stile, rinnovandosi continuamente, ad ogni sequenza di scrittura, come se questa fosse un nuovo, sorprendente cammino iniziatico. Sul tremito di scaglie e di lampi ogni dettaglio si traveste di realtà, perché ogni dettaglio nominato esiste nella profondità del suo nome e del suo essere [...]"""" (Dalla Prefazione di Merys Rizzo)" -
Vittorio Bodini fra Sud ed Europa. (1914-2014). Atti del Convegno internazionale di studi (Lecce, Bari, 3-4, 9 dicembre 2014)
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di Studi ""Vittorio Bodini fra Sud ed Europa"""", tenutosi a dicembre 2014 fra Lecce e Bari, in occasione del centenario della nascita del più importante scrittore pugliese del Novecento. Dalla produzione poetica a quella narrativa, dalla prosa di viaggio agli scritti critici e saggistici, dalla fondazione della rivista «L'esperienza poetica» all'attività di ispanista, il convegno - cui hanno partecipato intellettuali e studiosi provenienti da varie università italiane e straniere - ha inteso fare il punto sui multiformi aspetti dell'opera bodiniana nel suo complesso, con l'obiettivo di reinserire l'autore in quel canone letterario del Novecento da cui è stato inopinatamente estromesso. Lontano dai cliché del localismo, il Sud raccontato da Vittorio Bodini intreccia mito e bellezza, passione civile e amore per una terra maledetta e benedetta allo stesso tempo, osservata in una visione mediterranea in cui s'incontrano i tanti Sud del mondo.""