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L' intellettuale in rivolta. L'antagonismo politico nelle riflessioni di Michel Foucault, Michel Onfray, Herbert Marcuse, Noam Chomsky, Howard Zinn, Colin Ward...
Lo scopo del nostro saggio è stato quello di interpretare - attraverso la riflessione di Vittorfranco Pisano, Loup Francart e Francois Géré l'approccio antagonista dell'intellettuale militante rispetto ai capisaldi ideologici del sistema dominante e cioè rispetto alla forma giuridica dello Stato o allo Stato in quanto tale, al sistema economico, alla distribuzione del potere o al potere in quanto tale sottolineando come le modalità operative poste in essere dall'intellettuale militante per opporsi al potere in tutte le sue concrete articolazioni, si siano concretizzate nella azione diretta (cioè nel sabotaggio e nella disubbidienza civile), nella controinformazione e nella organizzazione di collettivi e/o organizzazioni sociali alternative - almeno sulla carta - a quelle esistenti. -
Un marchio per la valorizzazione dei territori di eccellenza: dai siti UNESCO, ai luoghi italiani della cultura dell'arte e del paesaggio
“La direzione generale Musei del MiBACT, istituita con il D.P.C.M. n 171 del 2014, ha il compito di sovrintendere all'intero sistema museale nazionale e di coordinare i poli museali regionali in ordine alle politiche di acquisizione, prestito, catalogazione, fruizione. Svolge inoltre funzioni di indirizzo e controllo in materia di valorizzazione del patrimonio culturale statale. Con riferimento all'articolato campo della valorizzazione, la nuova serie della collana ""Quaderni della valorizzazione"""" si propone di far conoscere a un ampio pubblico gli esiti di alcune iniziative promosse e realizzate dalla nuova direzione generale, fornendo al contempo strumenti di azione e risorse utili alla professione museale e alla promozione integrata a livello territoriale del patrimonio culturale.” (Manuel Roberto Guido)"" -
La famiglia. Il genoma che fa vivere la società
Di fronte ai profondi cambiamenti della famiglia, regna oggi una grande incertezza. Ci si chiede: la famiglia naturale, ovvero normo-costituita, è una istituzione del passata oppure ha ancora davanti a sé un futuro? Questo testo va alla ricerca di risposte plausibili, basate su fatti sociologici. La tesi di fondo è che la famiglia così concepita, nonostante i mutamenti in atto, rimane una istituzione del futuro. Le ragioni che vengono qui presentate sono di vario ordine, ma fondamentalmente si basano sull'argomento che la famiglia possiede un ""genoma"""" proprio, che non è biologico, ma sociale. Se questo genoma viene seriamente modificato, fino a perdere la sua identità, la società ne risente in termini di perdita di coesione sociale e di alienazione umana. La società dopo-moderna risente di queste modificazioni, ma deve anche elaborare delle risposte di empowerment del genoma familiare. Il testo spiega come ciò avvenga, con quali conseguenze e quali siano le possibili prospettive per la famiglia di domani."" -
Istruzioni per distruggere il vento
Una storia che ne contiene tante altre, generata da dietro, dalla lontananza, da qualcosa che viene prima delle parole. Una voce rigogliosa descrive al suo interlocutore muto tutto ciò che ha vissuto e che lo circonda: peripezie e sogni d'infanzia, pettegolezzi e piccole crudeltà di paese, mappe e ricordi di città straniere, amori effimeri e crimini passeggeri. Una riflessione sincera e dolorosa sull'insonnia, l'Alzheimer, l'assenza e la letteratura. ""Istruzioni per distruggere il vento"""" racconta in modo singole ciò che è visibile e invisibile agli occhi."" -
La pena visibile (o della fine del carcere)
"La pena visibile"""" è una teoria dell'esecuzione penale che mira a dimostrare come l'esperienza dell'utilizzo del carcere, quale luogo ideale e irrinunciabile dell'esecuzione della sanzione penale, deve ritenersi finita: causa fallimento. Questa teoria non si limita a offrire fatti e argomentazioni atti unicamente a descrivere e provare le ragioni di questo fallimento. È una teoria che aspira a molto di più. Essa, infatti, oltre a offrire ragioni nuove e più profonde nello spiegare dove e in che modo il carcere abbia rivelato i suoi lati deboli, paradossali e contraddittori, mira a modellare un nuovo scenario esecutivo della pena: alternativo, utile e produttivo. Questo modello è fondato su una specifica qualità: la visibilità, ossia la possibilità, da parte della società e della vittima del reato, di partecipare il percorso sanzionatorio inflitto al reo; e muove da due presupposti, meglio, due urgenze fondamentali: ricreare intorno al reo un nuovo ambiente """"condizionante"""" e dissolvere """"l'ambiente carcerario""""." -
La pretesa. Quale rapporto tra Vangelo e ordine sociale?
Il culto cristiano non è un atto privato, ma possiede un carattere pubblico che impegna le relazioni sociali, tra gli altri così la pensava Max Weber. L'analisi sociale può mettere in luce alcuni elementi di questa pretesa. Essa si manifesta in un atteggiamento non passivo dei credenti nei confronti delle istituzioni sociali. Ogni pretesa di neutralità viene smascherata e combattuta, al paradigma della laicità viene opposto quello della libertà religiosa. Il cristianesimo resta Chiesa, ovvero qualcosa la cui misura di riferimento è l'intera città e non una sua dimensione o una sua componente, siano essa la religione, la famiglia, il piccolo gruppo, la vita emotiva dell'individuo o altro. È il vangelo che irrompe nel tempo della storia e lo trasforma in saeculum. Alla pretesa laica si oppone una pretesa secolare. E il cristiano, anticipato dal vangelo, interpreta un ruolo dinamico all'interno della vita pubblica e dunque anche politica che lo ""smarca"""" da una visione clericale che ridurrebbe il suo agire ai confini della pastorale."" -
Think-tank all'italiana. Storia della Fondazione Magna Carta: dieci anni di attività
Attraverso la ricostruzione della storia della Fondazione Magna Carta, il volume fornisce uno spaccato della politica italiana negli anni della Seconda Repubblica, analizzato dalla prospettiva di uno dei primi think tank di stampo liberal-conservatore sorti nel nostro Paese. Ideata nel 2002 e costituita nel 2003, Magna Carta si dà l'ambizioso obiettivo di diventare il centro di riferimento ed elaborazione culturale del centrodestra italiano. Dai suoi esordi ad oggi, ripercorre in maniera critica i principali temi al centro dell'agenda nazionale e internazionale: il trauma dell'11 settembre 2001, la questione identitaria, il rapporto tra ragione e fede nel dialogo tra laici e cattolici, la riforma dello Stato e della Giustizia. La storia di Magna Carta è la storia di un think tank nato sul modello americano e cresciuto nella realtà italiana. Uno strano innesto che ha mostrato, in questi dieci anni, molti punti di forza ma anche di debolezza, che vengono indagati senza fare sconti. -
Dieci vite per la scienza. Con 2 DVD
"Dieci Vite per la scienza"""", nato per la televisione e per questa prodotto, è ora un cofanetto che accompagna le interviste integrali di Alessandro Cecchi Paone alle più grandi menti italiane nel campo della scienza e della tecnologia con le biografie e la guida alla comprensione dei contenuti. Un'opera preziosa per la conoscenza diretta, approfondita e coinvolgente di grandi protagonisti del nostro tempo. Uno strumento essenziale per prepararsi ai nuovi sviluppi e alle nuove applicazioni della medicina, della biologia, della fisica, della chimica, dell'astrofisica, delle neuroscienze, della logica, della matematica, dell'informatica, dell'elettronica, dell'ecologia e dell'etologia." -
La croce e il filo spinato. Tra prigionieri e internati civili nella Grande Guerra 1914-1918. La missione umanitaria dei delegati religiosi
Nella Grande guerra 1914-1918 vennero per la prima volta creati grandi campi di concentramento di prigionieri e di internamento di civili, nei quali vennero rinchiusi milioni di persone che vi rimasero spesso per anni, sino alla fine delle ostilità e oltre, tra notevoli sofferenze per l'isolamento, la fame, le malattie e il rigore del trattamento, quando non vi trovarono la morte a seguito di ferite o di epidemie. L'azione di controllo e di soccorso della Croce Rossa Internazionale venne affiancata da organizzazioni umanitarie ma al contrasto della sindrome delle barriere di filo spinato, alla cura morale e spirituale e alla valorizzazione delle persone, insieme con la tessitura di legami con le famiglie e con concreti aiuti materiali, provvidero soprattutto le Chiese cristiane, la Santa Sede e gli episcopati, che si avvalsero di visitatori religiosi svizzeri cattolici e riformati, delegati ufficialmente dal loro Governo. Questi operarono in stretta solidarietà e spirito ecumenico, visitarono i campi di prigionia e di internamento delle due parti combattenti in tutta l'Europa e provvidero alla cura morale e spirituale e all'aiuto materiale dei prigionieri e degli internati civili, gettando così anche un seme di pace e di fratellanza. -
Istituzioni, persona e mercato. La persona nel contesto del liberalismo e delle regole
Il libro si prefigge lo scopo di analizzare alcuni aspetti rilevanti del pensiero economico moderno e contemporaneo. È diviso in quattro parti: ""Uno sguardo alla teoria"""", """"Alle origini dell'economia civile"""", 'Testimoni della libertà"""" e """"Una prospettiva"""". Nella prima parte, l'autore prende in considerazione la prospettiva teorica dell'economia sociale di mercato, individuando i suoi possibili nemici interni ed esterni. Oltre alla suddetta prospettiva teorica, nel saggio successivo, si affronta il tema della dicotomia tra etica ed economia e la loro rispettiva pretesa egemonica. Nella seconda parte, è presentata l'opera economica del filosofo tardo settecentesco Melchiorre Delfico, il cui contributo fondamentale ha interessato gli studi sulla libertà del commercio e sulla funzione della """"legge"""", in quanto strumenti di """"incivilimento"""". Come testimoni della libertà, l'autore presenta la figura di Luigi Sturzo, sottolineando il suo meridionalismo liberale, e un'analisi comparativa di alcuni documenti che hanno segnato il passaggio di un epoca, all'indomani della Seconda guerra mondiale: il Cadice di Camaldoli, il Manifesto di Friburgo e il Piano Beveridge. Il libro si conclude con un saggio di prospettiva, dove l'autore analizza alcuni temi chiave della più recente enciclica di Benedetto XVI: la Caritas in veritate, confrontandoli con la prospettiva teorica del liberalismo delle regole e dell'economia sociale di mercato."" -
L' Italia dimenticata. Dalla «brutte époque» all'Agenda Monti
Un debito pubblico di 2 mila miliardi di euro. Una disoccupazione giovanile ai massimi storici. Un'etica pubblica, un senso dello Stato e un senso civico ai minimi storici. Un Mezzogiorno abbandonato al suo destino. Un'enorme evasione fiscale. Un ventennio con la crescita media del PIL vicina allo zero. Il livello dei consumi fermo al 1997. Il dilagare dell'antipolitica e del neopopulismo. Sono questi i cardini dell'eredità che ci ha lasciato la brutte epoque, racchiusa negli anni fra il 1994 e il 2011. Tutto questo è avvenuto perché le classi politiche (e buona parte delle classi dirigenti), negli anni della brutte epoque hanno ""dimenticato l'Italia"""", e i suoi veri problemi. La """"rivoluzione liberale"""" promessa si è invece rivelata una pericolosa miscela esplosiva di vacua demagogia, deteriore populismo, negazione della realtà dei problemi, e corporativismo accattone. Se tante sono le responsabilità della destra, pure la sinistra spesso è stata obnubilata anche da un antiberlusconismo di comodo che, accanto a una certa dispersione di forze e demagogia, ne ha offuscato la capacità di governare o di essere una seria opposizione. Sulla base di questa impostazione, Luigi Tivelli, che ha potuto man mano osservare """"accanto alla stanza dei bottoni"""" il degrado progressivo dei governi e la progressiva impotenza dei Parlamenti, ripercorre, tramite capitoli basati su una scrittura insieme plastica e divulgativa (e alternando diagnosi e proposte innovative), le tante """"dimenticanze"""", in materia politica."" -
Tocqueville e l'Occidente
"L'istituzione e l'organizzazione della democrazia nel mondo cristiano è il grande problema politico del nostro tempo"""", sosteneva Tocqueville nell'ambito di una visione dell'Occidente definita da una declinazione politica democratica sviluppatasi sotto gli auspici """"provvidenziali"""" del Cristianesimo. L'Occidente di Tocqueville, stretto tra Democrazia e Cristianesimo e articolato tra Europa e America, è il paradigma poliedrico di quanti, ancora oggi - ma forse oggi più che ieri - sono impegnati a confrontarsi con """"il grande problema politico del nostro tempo"""", che è sempre quello della democrazia da quel lontano 1789. Gli Atti del Convegno """"Tocqueville e l'Occidente"""", svoltosi all'Università della Calabria all'indomani del bicentenario della nascita del Normanno, restituiscono la voce, sempre attuale, agli interlocutori tocquevilliani che hanno avviato un ideale dialogo corale sul tema della democrazia dalle contrapposte e correlate sponde europee e americane." -
L' impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno
La Chiesa oggi nel suo affiancare e accompagnare la società riproduce ancora quell'opera di carità che riecheggia più volte nelle Sacre Scritture? In queste pagine ci sono tanti esempi concreti e tante cifre che, con linguaggio oggettivo, evidenziano quella trama di fratellanza che il mondo cattolico riesce ancora a tessere, con grandi sacrifici, dentro una società per molti versi smarrita. L'indagine non pretende di essere esaustiva, ma di offrire a tutti la possibilità di prendere coscienza della realtà di un'opera, quella della Chiesa in campo sociale, che integra in misura non irrilevante quella dello Stato. La Chiesa è vicina più di ogni altra istituzione a persone e situazioni: riesce dunque a intravedere prima degli altri l'approssimarsi della tempesta. Non a caso la grave crisi economica in cui siamo immersi è stata preannunciata dalle ""antenne"""" della Caritas prima che dalle previsioni ragionate degli economisti. È un gran lavoro quello fatto con amore dal mondo cattolico, che spesso agisce con molta discrezione nell'accompagnare l'uomo, centro del suo interesse, nelle sue fragilità. Tamponando le emergenze, ma anche stimolando la solidarietà, sa affrontare i problemi in modo strutturale. La Chiesa incontra e dà una mano. Lo può fare, perché pure essa è sostenuta da Qualcun altro. Specie quando, realtà umanissima e quindi imperfetta, cade."" -
Gli accordi di sicurezza nel sistema internazionale contemporaneo (1989-2010)
Il sistema internazionale contemporaneo sperimenta sfide peculiari alla sicurezza degli attori internazionali e della comunità internazionale, che derivano da una mescolanza di matrici di instabilità che ci sono giunte dal passato, come la proliferazione degli armamenti convenzionali e non convenzionali, e che hanno le loro radici peculiari nelle dinamiche politiche del presente, come il terrorismo transnazionale. Di conseguenza, gli Stati hanno dovuto rivedere gli strumenti a loro disposizione per rispondere a un panorama strategico nuovo, complesso e in continua evoluzione. Questo volume intende contribuire alla comprensione di come ciò sia avvenuto studiando gli accordi di sicurezza: gli accordi formalmente stipulati dagli Stati per regolare gli scopi e i mezzi delle politiche di sicurezza. Esso presenta dapprima i risultati di una ricerca quantitativa originale che illustra come gli attori internazionali hanno cooperato fra il 1989 e il 2010 per produrre sicurezza comune, offrendo sia il quadro di insieme del sistema internazionale sia la comparazione fra le sue grandi potenze: Brasile, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna, India, Russia e Stati Uniti. Quindi, il volume approfondisce in modo qualitativo le prospettive individuali di questi Stati, interrogandosi sulle ricadute strategiche che la cesura del 1989 ha portato loro e su quali soluzioni essi hanno sperimentato per gestirle. -
Europa-Italia quattro sfide per lo sviluppo. Famiglia, coesione sociale, povertà, giovani
Riformare l'Europa e cambiare l'Italia a partire dalla sfida della coesione sociale e della enorme ricchezza del capitale umano non è impossibile e profondamente giusto. Le quattro sfide che si analizzano in questa pubblicazione, sono una piccola parte dell'attività svolta dall'autore negli ultimi anni in Italia e sopratutto in Europa. La coesione sociale è fondata sempre sulla stabilità dei legami famigliari da cui proviene ( e da cui scaturiscono quei valori civili del rispetto, accoglienza, capacità di sacrificio, responsabilità e gratuità senza i quali non c esiste nessuna forma di coesione. Perciò si è voluto approfondire il nesso tra famiglia e coesione sociale che proprio in un momento drammatico di crisi economica deve trovare lungimirante interesse nelle politiche dei governi. La crescita della povertà, in forte aumento in questi anni nei Paesi europei (non solo tra i membri della UE), non deve essere più guardata per le sue tragiche sofferenze immediate, essa è una contemporanea crescita di esclusione sociale e dunque perdita netta di capitale umano e innovazione per l'intera società nel medio e lungo periodo. Prefazione di Andrea Riccardi. -
L' autunno sindacale del 1969
Nell'autunno 1969 la straordinaria partecipazione dei lavoratori all'azione negoziale condotta dai sindacati in una difficile stagione contrattuale ha segnato un crinale importante nella storia sociale e politica del nostro Paese. Il volume presenta studi e interpretazioni che animano il dibattito scientifico sulla soggettività sociale dei sindacati degli anni Sessanta, sulle suggestioni e sulle contraddizioni delle relazioni di lavoro dell'""autunno caldo"""", sui lasciti che quel periodo di rivendicazioni sindacali ha lasciato nelle relazioni industriali degli anni Settanta, sul complesso rapporto tra regolazione sociale e politica. Si ripercorrono, dunque, le problematiche della programmazione economica e del mutamento sociale, il sovrapporsi delle proposte """"unitarie"""" nelle diverse prospettive sindacali, il cammino della legge """"Statuto dei Lavoratori"""", l'articolazione della vertenzialità sindacale, la ricerca di nuovi paradigmi di relazioni industriali. Riflettendo sull'autunno del 1969, infine, si è condotti a riflettere sul percorso complessivo della storia italiana."" -
Élite in crisi. La revoca degli eletti in democrazia
La democrazia rappresentativa si fonda sull'assunto che esista un'elite con la vocazione al potere politico. Ma fino a che punto può spingersi la delega che i governati conferiscono ai governanti? È pensabile che, in situazioni limite, li possano revocare prima del termine del mandato? Può essere utile per tenere alto il livello della classe politica e, insieme, alimentare il senso civico e la cittadinanza attiva? È il problema che cerca di affrontare questo libro, muovendo dall'istituto anglosassone del Recall, vale a dire della revoca dell'eletto a seguito di una petizione popolare. Nel 2003 Arnold Schwarzenegger ha assunto la guida politica della California proprio grazie al Recall del governatore in carica. L'istituto della revoca ha conosciuto così un'attualità inattesa nelle democrazie liberal-democratiche, al punto che il governo britannico in carica lo ha inserito nel proprio programma di riforme istituzionali. Questa sensibilità è uno dei prodotti più evidenti delle trasformazioni che sta conoscendo la democrazia contemporanea, in cui diversi fattori - si pensi alla sfiducia crescente che pervade i cittadini, al continuo ricorso ai sondaggi d'opinione, alla ""mediatizzazione"""" della politica et al. - premono sull'istituto della rappresentanza, segnalando l'opportunità di un ripensamento del suo profilo. Prefazione di Giuliano Urbani."" -
Il progetto personale di apprendimento
Il progetto personale di apprendimento per competenze è costitutivo della crescita di una persona umana, poiché la realizzazione personale avviene per mezzo di un processo conoscitivo che la coinvolge integralmente e senza del quale il suo sviluppo non raggiunge il livello umano. Nella prima parte viene trattato l'apprendimento per competenze, specificando innanzitutto cosa si intende per competenza e, successivamente, come l'apprendimento, poiché è costitutivo della persona umana, deve avvenire nella libertà di scelta, superando ogni forma di alienazione del diritto, che è la persona stessa. Nella seconda parte si perviene alla presentazione di un progetto personale di apprendimento per competenze lungo tutta la vita, all'interno di un progetto personale di vita e professionale, nella costruzione della convivenza civile attraverso l'apporto imprenditoriale del proprio capitale umano. L'intero sviluppo è presentato nell'ambito di una visione della persona umana quale relazione. -
Introduzione all'epistemologia della mente
Il presente testo analizza in particolare la problematica mente/corpo. L'idea di fondo è di fornire al lettore strumenti gnoseologici, ontologici e riguardanti la spiegazione scientifica, per introdursi al meglio alla discussione filosofica della mente. Il suo ulteriore intento di base è comunque quello di illustrare, più che le specifiche posizioni attualmente dibattute, una selezione degli argomenti di fondo che caratterizzano la dialettica fra chi considera la mente identica a stati fisici e chi si oppone a tale identificazione. Il libro, oltre che per corsi dedicati esclusivamente al tema, può essere utilizzato come discussione dei fondamenti a partire dai quali si profilano i vari approcci epistemologici alle scienze umane, quindi per corsi triennali o magistrali di psicologia, sociologia e antropologia. -
Fra trono e altare. La formazione delle élites valdostane (1861-1922)
La formazione delle élites valdostane dal compimento del processo di unificazione italiana all'avvento del fascismo si presenta come un caso particolare nel panorama internazionale. Collocata in una regione-faglia, al punto di incontro di identità differenti, e al tempo stesso parte di una ""civiltà alpina"""" che oltrepassa i confini nazionali, la Valle d'Aosta è andata rafforzando, all'indomani dell'unità d'Italia, un'identità regionale precedentemente percepita tra le élites, ecclesiastiche e intellettuali prima ancora che politiche, come un generico senso di appartenenza a cultura e tradizioni peculiari. La costruzione di un'élite politica, radicata nel territorio e partecipe della vita della nazione, fu un processo lento, che si realizzò con ritardo rispetto ad altri contesti italiani e diede i primi risultati soltanto nel corso degli anni Novanta dell'Ottocento. Il presente volume si propone di indagare il contributo decisivo dato dal clero locale e dall'istituzione ecclesiastica alla formazione di una classe dirigente connotata in senso regionale e ispirata ai valori cristiani, cattolica e nel contempo di convinzioni democratiche, legata al territorio ma di respiro europeo. Tale esperienza, dopo la breve stagione del partito popolare, sarebbe stata travolta dall'avvento del regime fascista, che avrebbe rimodulato l'ordine di rapporti tra il centro e questa periferia.""