Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1221-1240 di 10000 Articoli:
-
La Calabria spagnola
La Calabria dei secoli XVI e XVII è identificabile appieno col senso più generale del corso della storia non solo del Mezzogiorno, ma addirittura di tutta l'Italia rinascimentale e post-rinascimentale. Vi si svolge, infatti, la stessa vicenda della grande fioritura economica, sociale, culturale del ""lungo Cinquecento"""", comune un po' anche a tutto il contesto europeo e mediterraneo. Vi si svolge poi, però, anche la vicenda di una successiva """"decadenza"""" che stronca definitivamente quelle prospettive e quegli accenni di sviluppi lasciando la regione in una condizione ancor più periferica e sottosviluppata che non all'inizio del periodo di espansione. E, ciò, beninteso, non contrapponendo il """"sole"""" del Cinquecento alla buia """"notte"""" del Seicento. Una storia di grande attrazione per la complessità dei motivi che vi ricorrono, ma anche una storia molto istruttiva sulla aleatorietà dei processi di sviluppo e sulla fatalità di ripiegamenti e involuzioni quando la spinta al movimento e al mutamento è soprattutto esterna e non trova risposte convenienti, o trova, invece, opposizioni e resistenze, in forze e impulsi endogeni."" -
Sul problema del metodo della psicologia del pensiero
All'Università di Vienna Karl Popper ebbe per maestro Karl Bühler. Nel 1928 Popper si laurea con Bühler con una tesi dal titolo ""Sul problema del metodo nella psicologia del pensiero"""", qui pubblicata per la prima volta in edizione italiana. L'intento di fondo e dichiarato del lavoro di Popper è quello """"di cercare di applicare alla psicologia del pensiero i risultati metodologici più importanti ottenuti da Bühler"""". Una descrizione dei fatti psichici è possibile, secondo Popper, solo a patto che si tenga conto del """"pluralismo degli aspetti"""" degli stessi fatti psichici, vale a dire dell'aspetto dell'esperienza vissuta, dell'aspetto del comportamento e dell'aspetto delle creazioni oggettive dello spirito - aspetti che corrispondono alle tre funzioni del linguaggio evidenziate da Bühler. Simile presa di posizione conduce Popper a una serrata critica del fisicalismo, ma anche del comportamentismo, nella persuasione che noi pensiamo per problemi e tentativi di soluzione di questi problemi. Questo lavoro segna, da parte di Popper, l'abbandono della psicologia del pensiero e l'approdo alla Logica della ricerca. Prefazione di Dario Antiseri."" -
In nome dello Stato
Ludwig von Mises, l'autore di questo libro, è stato uno dei grandi liberali del Novecento. Figlio della Grande Vienna, è stato maestro di Friedrich A. von Hayek e di tanti altri giovani che, dopo la Grande Guerra, si sono trovati a cercare un orientamento culturale e politico. In fuga dal nazismo, Mises si è dapprima rifugiato a Ginevra e poi a New York. ""In nome dello Stato"""" fa parte degli scritti del periodo ginevrino, che precede e segue di poco lo scoppio della Seconda guerra mondiale. È un documento, tramite cui è possibile """"rileggere"""" uno dei momenti più tragici della storia d'Europa. È un testo agile, in cui una prosa nitida e diretta getta luce sull'incubazione del nazismo, sui suoi legami con la cultura interventistica dei prevalenti circoli accademici tedeschi. Dopo la conquista del potere da parte di Lenin, Mises aveva mostrato come l'impossibilità del calcolo economico, in regime di pianificazione, avrebbe portato al crollo del comunismo. Ed è toccato a lui fornirci una delle più immediate e penetranti analisi del nazismo, che non è stato una """"terza soluzione"""" fra capitalismo e comunismo. La cooperazione sociale si può svolgere in maniera volontaria: la via intrapresa dalle società libere. E si può svolgere in maniera coercitiva: con la pianificazione comunista o con un generalizzato sistema di interventi autoritativi. Nel caso dell'interventismo, la proprietà privata non viene formalmente soppressa, ma viene svuotata di contenuto. Prefazione di Lorenzo Infantino."" -
Italia mille anni. Dall'età feudale all'Italia moderna ed europea
Questo volume, in cui Rosario Romeo raccolse, per sollecitazione di Giovanni Spadolini, quattro importanti saggi sulla storia d'Italia, è un documento importante non solo nella vicenda intellettuale di uno dei maggiori storici italiani del Novecento, ma anche nella storia dell'idea di nazione e della prospettiva europeistica dopo la Seconda guerra mondiale. Romeo aveva un'alta idea dei valori nazionali e di ciò che l'idea di nazione ha significato nella storia dell'Europa moderna. La sintesi della storia nazionale italiana offerta qui lo dimostra appieno con una felice e realistica rappresentazione degli elementi e delle fasi che caratterizzano la complessa realtà storica italiana dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente ai nostri giorni. La seconda parte del volume è fondata sulla problematicità dei valori nazionali e sulla crisi della posizione dell'Europa nel mondo dopo la Seconda guerra mondiale, ma è, insieme, animata dalla speranza di un vigoroso sviluppo dell'idea e delle istituzioni di una nuova Europa unita. Prefazione di Giuseppe Galasso. -
Fanzago e Fanzaghiani in Calabria. Il circuito artistico nel Seicento tra Roma, Napoli e la Sicilia
Il volume di Mario Panarello ""Fanzago e Fanzaghiani in Calabria. Il circuito artistico nel Seicento tra Roma, Napoli e la Sicilia"""", con contributi di Dario Puntieri, Roberto Carmine Leardi, Ivano Iannelli, Chiara Miceli, Gianfrancesco Solferino e Maria Josè Pinella (disegni di Alessandro Amato e Cristiano Santacroce), affronta un argomento complesso, mai studiato nella sua organicità relativo alla scultura, alle arti decorative e all'architettura del Seicento in Calabria e ai rapporti con i principali contesti culturali del centro e sud Italia, soprattutto attraverso l'indagine di figure meno note di formazione napoletana e romana attive nella regione. L'accurata osservazione delle opere ha permesso una migliore interpretazione di particolari aspetti delle espressioni barocche grazie anche ad attente letture che hanno esaminato sotto una nuova luce manufatti rilevanti, come il ciborio della certosa di Serra San Bruno. La considerazione di nuove opere e l'approfondimento degli ambiti artistici hanno permesso di precisare, inoltre, l'attività di artisti notevoli come Pietro Bernini, Cosimo e Carlo Fanzago, Tommano Montani, Innocenzo Mangani, Giovanni Andrea Gallo, Bartolomeo Mori, Andrea Falcone, Frà Diego da Careri e di altre personalità di non secondaria importanza, con indagini su Roma, Napoli, la Sicilia e la Spagna, in un circuito culturale nel quale si inserisce pienamente la committenza ecclesiastica e nobiliare calabrese."" -
Il politico. Rivista italiana di scienze politiche (2011). Vol. 3: L'Italia che cambia: 1861-2011.
Questo volume, sesto della serie ""Temi e problemi"""" de """"Il Politico"""", si propone di ripercorrere con un approccio multidisciplinare, a conclusione delle celebrazioni del 1500 anniversario dell'Unità, alcuni aspetti caratterizzanti della vicenda italiana. Tale ricorrenza ha coinciso inoltre, per l'Ateneo pavese, con il 6500 della fondazione per opera di Gian Galeazzo Visconti. Il saggio introduttivo di Gilles Pécout, che segue alla Prefazione di Giuliano Amato e riproduce la lezione tenuta dallo studioso francese in occasione dell'apertura, a Pavia, delle celebrazioni del doppio anniversario, collega quindi idealmente fra loro i due avvenimenti. I saggi raccolti nel volume sono raggruppabili in quattro sezioni. Nella prima vengono riproposti al lettore due contributi contenuti nel volume celebrativo della ricorrenza centenaria dell'Unità a suo tempo edito dall'Università di Pavia. Il primo saggio, di Paolo Biscaretti di Ruffia, esponeva allora i termini di un celebre dibattito sulla natura dell'unificazione nazionale e viene ora analizzato e attualizzato da Silvia Illari. Il secondo, di Libero Lenti, ripercorreva nel 1961 le vicende economiche del primo secolo unitario: un saggio di Renata Targetti Lenti lo aggiorna, analizzando sviluppo e declino dell'Italia nel cinquantennio successivo. La seconda parte, impostata in forma di lemmario, approfondisce orto temi di indubbio rilievo, tutti ricollegabili a connotati socio-politici significativi della vicenda italiana."" -
Atti della ottava «Lezione Mario Arcelli»
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. L'ottava lezione Mario Arcelli si è tenuta il 2 marzo 2012 presso l'Università Cattolica, sede di Piacenza."" -
Decentramento. Alcuni principi tratti dalla teoria del federalismo finanziario
Durante questi ultimi due decenni, le questioni relative al decentramento hanno suscitato un notevole interesse in un gran numero di Paesi. Questa nozione, però, risulta difficile da definire perché rinvia a soluzioni istituzionali molto varie. Questo volume vuole offrire una griglia di lettura dei processi di decentramento-centralizzazione basandosi sulla teoria del federalismo finanziario. L'idea, tuttavia, non è di identificare un unico schema di decentramento per tutti i Paesi, poiché il decentramento è contingente alla storia e alle istituzioni di ogni Stato. Questo è ancora più vero per i Paesi in via di sviluppo nei quali molte delle ipotesi formulate dalla teoria del federalismo finanziario non sono operanti. Si tratta piuttosto di indurre gli operatori a porsi le giuste domande partendo da una metodologia che si fonda sia sugli insegnamenti dell'analisi economica (il federalismo finanziario e le discipline connesse) sia sull'esperienza acquisita sul terreno. -
Finanze vaticane. Da Pio XI a Benedetto XVI
Cosa c'entra un'azienda di ceramiche con lo IOR? E perché negli anni '40 il Vaticano si dota di una flotta navale che comprende addirittura una petroliera? Cosa portava Domenico Tardini, stretto collaboratore di papa Pio XI a lamentare, nel suo diario, che il Pontefice era ben più attento alla caduta del dollaro che al decadimento morale delle anime? La gestione economica e finanziaria dell'immenso patrimonio che orbita intorno al Vaticano è sempre stata avvolta da un alone di mistero che suscita continuamente grande curiosità. Solo un vaticanista autorevole come Benny Lai poteva raccontarla, dal Concordato alla nascita dello IOR, da Marcinkus a Gotti Tedeschi, mettendo insieme notizie, fonti, documenti, colloqui riservati avuti con i protagonisti nel corso degli anni. -
Pietro Fortuna. Glory III. Il primo cielo
Il primo cielo è la nudità stessa della cosa, la pura evidenza che fa di ogni cosa qualsiasi cosa, forma, materia, movimento. È lo stare senza volontà delle cose trattenute in se stesse, né remote né in anticipo rispetto alle nostre intenzioni, ma solo date al loro stesso apparire. Un apparire insieme al loro cielo mutevole e, allo stesso tempo, unico e necessario; per un contatto imperfetto, per un incontro senza tempo, per una sosta sempre revocata da quella stessa libertà di cui sono fatte. Un apparire che non ammette vuoti, amnesie o ritardi, né un fondo a cui ancorarsi. -
La malaria in Calabria tra fine Ottocento e primo Novecento. Una storia tragica tra miopie istituzioniali e impegno dei singoli
La malaria rappresenta, in definitiva, il sottile filo conduttore che permette di ricostruire, attraverso il suo andamento, la storia del proletariato e sottoproletariato italiano tra Ottocento e Novecento, che è storia di lotte, di sofferenze, di morte e di un diverso destino. Le mondine del Nord - che con i loro canti esprimevano una vibrata protesta verso i padroni e che godevano, in virtù delle loro battaglie, di condizioni assistenziali decenti - e i braccianti del Sud - che nella stessa epoca morivano per malattie e stenti, in assenza di qualsivoglia forma di assistenza - rappresentano le due facce di una stessa medaglia. E testimoniano di un Paese che è cresciuto in maniera asimmetrica. Il libro rappresenta, inoltre, un doveroso tributo a personalità di alto profilo umano, culturale e professionale, che, disinteressatamente, hanno speso la loro vita per fornire aiuto e garantire assistenza in un periodo non facile, supplendo spesso a un ""vulnus"""" istituzionale."" -
Sull'altopiano. Presenze, racconti, immagini della Sila
Questo libro presenta scritti e fotografie originali sulla Sila. Case, baracche, casolari abbandonati, laddove un tempo c'è stata vita, e quindi c'è vita ancora oggi: presenze. Per sempre? Raccogliendo le suggestioni delle immagini, attingendo alle memorie personali e collettive, affondando nella tradizione storica e antropologica calabrese, gli autori propongono, attraverso pagine che narrano e trasfigurano, con linguaggio vivido e immediato, con tagli di immagini accuratamente selezionate, una lettura di storie, all'interno della storia di tutti noi, perché si guardi al domani con consapevolezza, senza nostalgie. Prefazione di Luigi M. Lombardi Satriani. -
Fiducia e sicurezza. Un confronto pluridisciplinare
Fiducia e sicurezza, due parole chiave per il lessico del nostro tempo, vengono qui analizzate nei diversi contesti culturali in cui oggi con frequenza ritornano. Questo confronto, proprio per la pluralità delle voci alle quali dà spazio, supera gli steccati delle singole provenienze disciplinari e degli orientamenti metodologici espressi, per ruotare intorno a una questione di fondo: a quali condizioni la società umana è possibile, e può perdurare? Anche se fidarsi implica sempre un rischio, spesso non possiamo farne a meno. D'altro canto, però, affinché quel rischio sia calcolato (o almeno calcolabile), c'è bisogno di sicurezza. Così, due parole apparentemente lontane si intrecciano nei più diversi ambiti della nostra convivenza sociale: sia in quelli relazionali a più alta incidenza fiduciaria (qui diffusamente indagati, con particolare riguardo alla relazione medicopaziente) sia in quelli istituzionali, dove con maggiore problematicità si evidenziano gli aspetti politici, economici, sociali della fiducia, come nel caso della sicurezza dei diritti. -
Guerre vaticane
Cosa hanno a che fare corvi, talpe e veleni con l'annuncio di Cristo, cioè con l'unica cosa che dovrebbe contare per la Chiesa? Niente, in apparenza. Ma il denaro, il potere, gli scandali, i pettegolezzi e anche le guerre sono parte della storia dell'umanità, nella quale la Chiesa è immersa. Essa tiene insieme le due dimensioni di popolo di Dio e di gerarchia. Base e vertice formano un'unica comunità, cosicché la piramide diviene un cerchio. Ma non è un cerchio giottesco, è pieno di imperfezioni e difetti. Per il credente, del resto, sono proprio la debolezza e il peccato a mostrare l'aspetto soprannaturale e ad aprire al divino. La Chiesa cammina con i fallimenti, che rimandano al bisogno di convertirsi continuamente al Vangelo. E dovrà trarre lezione anche dalle ultime vicende, accelerando quel rinnovamento indispensabile per parlare all'uomo moderno e sottrarlo così all'oblio del trascendente. Che è poi l'obiettivo dell'Anno della Fede voluto da Benedetto XVI. -
Per l'Italia. Un'idea nazionale, un'idea liberale
L'autore ripercorre in maniera critica i momenti salienti della storia dello Stato unitario, dal Risorgimento ad oggi. Prende spunto da queste fasi storiche e dai personaggi che ne sono stati i protagonisti per avanzare la tesi che la strada per uscire dalla crisi economica e tornare a essere competitivi sul mercato globale deve necessariamente passare attraverso il recupero della piena sovranità nazionale e la fine del progressivo indebolimento dell'identità italiana. Senza una forte idea nazionale che consenta il recupero della sovranità e dell'identità non si può essere presenti sulla scena politica ed economica globale. Non è possibile partecipare a pieno titolo alla realizzazione dell'unità politica europea. Non si riesce ad assicurare una tutela efficace della grande risorsa italiana rappresentata dal suo patrimonio ambientale, artistico e storico. E, soprattutto, non si riesce a trovare la strada capace di portare, attraverso lo smantellamento dello Stato burocratico-assistenziale costruito in decenni di dirigismo statalista, fuori dalla grande crisi economica. -
L' Italia e la lotta alla povertà del mondo. 2008-2012: cinque anni vissuti pericolosamente
Qual è lo stato di salute della cooperazione allo sviluppo italiana? A questa e altre domande prova a rispondere ""L'Italia e la lotta alla povertà nel mondo"""", un rapporto indipendente con il quale ActionAid offre una valutazione sul mantenimento degli impegni sottoscritti dal nostro Paese a sostegno di iniziative di lotta alla povertà nel mondo. La XVI legislatura è stata caratterizzata da profondi cambiamenti economici; sono stati anni di grandi difficoltà che non hanno risparmiato i Paesi in via di sviluppo, per i quali i margini di crescita si sono ridotti e i progressi nella lotta alla povertà sono stati messi a rischio. Alla fine della legislatura l'Italia si collocherà tra le ultime posizioni nella classifica dei donatori, con un rapporto APS/PIL per il 2012 dello 0,12%. Una tendenza, questa, da cambiare con decisione: il rilancio del nostro Paese a livello internazionale passa anche dal rispetto di un impegno fondamentale come quello della lotta alla povertà nel mondo."" -
Istantanee sul cinema italiano. Film, volti, idee del nuovo millennio
Una ricognizione a 360° sul cinema italiano per verificarne lo stato di salute e per segnalare le novità e i cambiamenti avvenuti nelle ultime stagioni, caratterizzate dalla definitiva affermazione di una nuova generazione di registi, attori, sceneggiatori, produttori e tecnici, che ha riportato la nostra cinematografia al vertice delle preferenze del pubblico in patria e conquistato importanti allori internazionali. È quanto propone il volume che raccoglie una serie di interventi di critici, docenti universitari e studiosi sulle principali questioni d'attualità, allo scopo di delineare il nuovo originale identikit dèi nostro cinema. Il volume è suddiviso in più sezioni: la produzione; gli interpreti; il cinema del reale, dedicato alla rinascita.del documentario; i rapporti con la letteratura contemporanea; il confronto fra autorialità e cinema di genere. -
Incontro di civiltà
Eventi recenti hanno riportato alla ribalta un problema familiare alla storia europea: la religione come strumento di violenza. Alla apparente crisi del paradigma della secolarizzazione, con il ritorno sulla sfera pubblica di fedi e culti, si accompagnano radicamenti di identità, atteggiamenti di chiusura, o persino azioni offensive. La prospettiva del cosiddetto ""scontro di civilità"""" è inevitabile? Si tratta di una questione evidentemente urgente, ma altrettanto complessa. Molteplici sono le prospettive da considerare: come rintracciare i presupposti teorici polemogeni nelle credenze? È possibile scardinarli senza intaccare il contenuto delle singole convinzioni e pratiche? Le idee di verità assoluta e di rivelazione divina sono intrinsecamente violente? Perché i conflitti prendono vesti religiose? Quali azioni concrete sono praticabili per sperare di promuovere sviluppo e convivenza pacifica? A queste domande sono chiamati qui a rispondere giovani provenienti da molti Paesi europei e di diversa appartenenza religiosa, impegnati nella ricerca accademica o direttamente sul campo, in associazioni e movimenti. Si tratta di una testimonianza, interconfessionale, interculturale ed interdisciplinare: giovane, appunto, come un seme gettato. Un gesto di buona volontà per il futuro. Ma anche un messaggio di consapevolezza della complessità dello scenario, che richiede punti di vista articolati, al di là di ogni utopia."" -
Il pensiero politico del XX secolo. La fine dell'eurocentrismo
Il secolo XX è stato uno dei più drammatici e controversi della storia. È stato analizzato nelle maniere più diverse, fino ad essere stato scomposto in parti, più brevi, che lo avrebbero caratterizzato più di altre. Le discussioni, che animano il dibattito storico relativo al secolo passato, sul piano del pensiero politico, sono estremamente più complesse. Basti pensare, ad esempio, a quanto accadde nel 1917, durante la prima guerra mondiale. Oltre alla Rivoluzione russa, l'entrata in guerra degli U.S.A. non solo significa l'emergere di una nuova superpotenza, ma costituisce l'inizio della crisi della visione eurocentrica. Per la prima volta l'Europa comincia una guerra che non ha la capacità di finire con le proprie forze aprendo quel declino dal quale non riesce ancora ad uscire. Il XX è, però, anche il secolo nel quale popoli di altri continenti irrompono sulla scena per svolgervi un ruolo di primi attori e non più di comprimari, cambiando equilibri geopolitici per lungo tempo consolidati. -
Ventunesimo secolo. Rivista di studi sulle transizioni. Vol. 29: Victor Zaslavsky (1937-2009).
Contributi di: Gaetano Quagliariello, Vladislav Zubok, Vittorio Strada, Antonella d'Amelia, Veljko Vujacic, Stéphane Courtois, Lev Gudkov, Charles S. Maier, Andrea Guiso, Piero Craveri, Marc Lazar.