Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1441-1460 di 10000 Articoli:
-
La politica della società. Ferdinand Tönnies lettore di Thomas Hobbes (1879-1932)
Il libro ricostruisce l'interpretazione del pensiero di Hobbes fornita da Ferdinand Tönnies nel corso di più di un cinquantennio. Il filosofo inglese è per il sociologo tedesco la più compiuta espressione della modernità politica, ma anche il pensatore nel quale se ne prefigura già il superamento. L'eredità insuperabile della sua filosofia, tuttavia, consiste nel problema del rapporto fra gli individui e l'ordine sovrano: la ""politica della società"""" diventa il compito specifico di un'epoca in cui la politica è totalmente inscritta nella logica dei rapporti sociali. Nello scarto fra politica e società si determina la produttività della sociologia come disciplina politica."" -
Le cento Italie della competitività. La dimensione territoriale della produttività delle imprese
Il territorio di insediamento delle imprese influisce in modo rilevante sulla produttività e sulla ricchezza delle aziende e delle persone che vi lavorano. I fattori interni all'impresa spiegano solo in parte, infatti, i differenziali di produttività che si osservano, anche tenendo conto della dimensione e del settore di attività delle aziende. Da un campione di 15mila imprese industriali italiane, il volume ricostruisce un ranking di territori più o meno ""accoglienti"""" per le imprese sulla base del contributo dei fattori esterni alla performance delle aziende che vi operano. Il sistema finanziario, le infrastrutture, il capitale umano, il tasso di criminalità, questi ed altri elementi disegnano un panorama complesso e variegato della efficienza del sistema locale ai fini della performance delle imprese: le cento Italie della competitività, appunto, dove l'antico modello dei distretti si va trasformando e i divari territoriali si approfondiscono. Si tratta di tematiche cruciali anche per l'attrattività dei territori italiani nell'ambito degli investimenti produttivi su scala internazionale: questioni decisive per il futuro industriale, e non solo, del nostro Paese."" -
Autobiografia di un cattolico marginale
Giovanni Franzoni racconta, per la prima volta in modo non episodico, la sua vita, dandoci modo di riflettere sulle circostanze che hanno influito sulle sue scelte. Oltre ottant'anni, cruciali nella storia del nostro Paese e della Chiesa cattolica, scorrono sotto i nostri occhi attraverso i ricordi di un protagonista. Dopo l'età giovanile trascorsa a Firenze nel periodo fascista e dela guerra, completa i suoi studi a Roma e nel 1950 entra nel Monastero benedettino di S. Paolo. Divenuto abate nel 1964, partecipa alle ultime due sessioni del Concilio Vaticano II, del quale ricorda fatti poco noti e personaggi importanti. Di questi ultimi sono riportate in appendice lettere inedite, accanto alla testimonianza toccante delle zie, che, a Firenze, seguivano ""dal basso"""" le sue travagliate vicende. Infatti, quei """"profeti di sventura"""" che Giovanni XXIII aveva temporaneamente messo a tacere, rialzano presto la testa e vedono nelle scelte sue e di altre chiese locali, una pericolosa deriva radicale. Seguiamo quindi i retroscena del suo strano """"processo"""", al termine del quale è costretto a rassegnare, nel 1973, le dimissioni e a trasferrirsi in modesti locali lungo la Via Ostiense con la Comunità nel frattempo costituitasi attorno a lui e che tuttora opera cercando di testimoniare un modo """"altro"""" di essere Chiesa."" -
Francesco Saverio Nitti. Un profilo
Francesco Saverio Nitti è una figura di sorprendente modernità, mai abbastanza ricordata e rimeditata. Uomo di Stato, liberale riformatore e avverso agli ideologismi, intellettuale eclettico e positivista nell'età dell'idealismo, scienziato delle finanze in rottura con i dogmi del suo tempo e impegnato su problematiche tuttora aperte, ha testimoniato con la sua vita e lasciato nelle sue opere tesori di passione e intelligenza che è utile ripercorrere. Sull'uomo, sul politico, sullo scienziato sociale, sul riformatore delle istituzioni questo volume intende dare un sintetico quadro di ricostruzione e analisi, offrendo anche un brevissimo florilegio di scritti nittiani che testimoniano valore e attualità di tante battaglie politiche e intellettuali. -
Il realista delle distanze. Reinhold Niebuhr e la politica internazionale
Nel corso del XX secolo, Reinhold Niebuhr (1892-1971) mostra i lineamenti inconfondibili che distinguono la figura misteriosa del ""realista delle distanze"""". Il teologo protestante rappresenta il principale esponente dell'agostinismo politico nel Novecento, che mostra il fecondo rapporto tra cristianesimo e Relazioni Internazionali. Inoltre, egli aiuta i propri contemporanei a vedere in primo piano le cose lontane, a scorgere la politica internazionale in tutta l'estensione del suo significato. Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del secolo scorso, senza alcuna intenzione di prevedere o anticipare il futuro, Niebuhr sviluppa il """"realismo cristiano"""". Un approccio che, non cedendo all'opposto rischio del cinismo o dell'utopia, esprime una concezione della natura umana, della politica e della storia che vuole testimoniare l'urgenza della moderazione e della responsabilità nell'esercizio del potere, oltre che la necessità del controllo morale della dimensione politica all'interno di un mondo imperfetto. A più di quattro decadi di distanza dalla sua morte, il pensiero di Niebuhr risulta ancora attuale, proprio perché egli mostra e promuove uno sguardo critico sulla realtà politica in grado di offrire un utile contributo alla comprensione delle trasformazioni e all'analisi delle dinamiche internazionali del sistema globale contemporaneo."" -
Il dolore nel creato. Un disegno intelligente?
L'evoluzione verso la complessità cosmica e biologica ha certamente seguito delle grandi linee organizzative, avendo però la flessibilità dei necessari adattamenti all'ambiente, una ""libertà"""", inventiva ma anche distruttiva, quale vediamo per esempio nelle occasionali differenze tra i pianeti, nelle innumerevoli specie animali e vegetali; negli uragani, nelle malattie. Perché questa coesistenza di armonia bellezza determinismo con caso crudeltà-della-natura indeterminismo? Perché se al mondo fosse stato imposto un ordine deterministico assoluto, invece dei viventi ci sarebbero degli automi, e tanto meno ci sarebbe la possibilità dell'uomo di esercitare la libertà."" -
Sanità a 21 velocità. Come garantire ai cittadini italiani il diritto alla salute in un sistema federalista
A distanza di più di un decennio dall'introduzione del federalismo in Italia emerge dal libro un quadro con luci ed ombre sugli impatti che ha avuto nel suo principale campo di applicazione, la sanità. In un quadro italiano e internazionale in forte mutamento demografico, epidemiologico ed economico, il trend prevalente nel settore sanitario sembra essere quello di relegare la definizione delle scelte strategiche - anche delle autonomie locali - a valutazioni di contenimento dei costi. Al tempo stesso l'autonomia regionale senza una forte cabina di regia nazionale - porta a una forte divario territoriale della spesa sanitaria e delle possibilità di cura dei cittadini. In questa cornice, il governo del sistema sanitario necessita di una profonda revisione per poter rispondere adeguatamente alle mutevoli esigenze della popolazione-paziente. -
Il turismo congressuale tra competizione globale e modelli organizzativi territoriali. Prospettive per la Toscana
Le nuove sfide competitive della globalizzazione e l'attuale crisi economica hanno riportato al centro dell'attenzione i grandi aggregati territoriali, che ritornano a esser individuati come i principali artefici dello sviluppo economico. In passato il concetto di competizione veniva utilizzato soprattutto per le imprese ed era considerato un cardine dell'economia di mercato. Il processo di globalizzazione ne ha dilatato il significato, estendendolo anche ai territori, intesi come sistemi economico-sociali più o meno capaci di creare al proprio interno le condizioni per lo sviluppo economico. Nel turismo congressuale, per sua natura, la dinamica competitiva tra territori è ancora più accentuata che in altri settori industriali e richiede una significativa capacità di coordinamento a livello di sistema territoriale al fine di valorizzare e rafforzare i fattori locali di vantaggio competitivo. In quest'ottica il convention bureau coordina i diversi soggetti della filiera per sviluppare sinergie e creare le condizioni per l'attrazione di segmenti di domanda, di sponsor e investitori. Un convention bureau regionale per la Toscana - elemento distintivo di questo volume - avrebbe dunque l'obiettivo di inserirsi all'interno di un territorio vocato al turismo, armonizzando l'offerta congressuale che proviene dalle diverse realtà locali. Premessa di Gabriele Piccini ed Enrico Rossi. -
I pericoli della solidarietà
Con il suo acume, la sua cultura e la sua ironia, Ricossa ci offre la possibilità di esplorare un principio, di cui si parla molto e che è stato fatto proprio anche da talune carte costituzionali. Ci fa capire che cosa sia la solidarietà e quale funzione essa svolga nella convivenza fra gli uomini e nel rapporto fra governati e governanti. Affrancandoci dai tanti luoghi comuni quotidianamente spesi, Ricossa ci aiuta a rispondere alle nostre domande, soprattutto a quelle che potrebbero sembrare scomode o ""impertinenti"""". Il metodo utilizzato è quello caro all'autore, che richiama costantemente la nostra attenzione sugli esiti positivi e negativi generati dalle nostre azioni. Ricossa si sofferma dapprima sulla solidarietà volontaria. E spiega che pure il nostro più spontaneo desiderio di aiutare gli altri """"esige un patto anticipato fra almeno due persone"""", chi propone e chi accetta. Come avviene in ogni altro rapporto intersoggettivo, amicizia e amore compresi, c'è nella solidarietà uno """"scambio"""", in cui devono essere presenti la disponibilità a dare e la disponibilità a ricevere. Ricossa """"esplora"""" le relazioni interne alla famiglia, i rapporti fra colleghi e varie altre situazioni. E alla sua lente non sfuggono """"gli abbracci ostentati, le pacche sulle spalle, i """"regali"""" prestigiosi"""", che precedono l'""""invito ad aderire a reti di connivenze e omertà"""", le """"cricche"""" solidaristiche, alle quali """"bisogna saper dire di 'no' al momento giusto"""". Prefazione di Lorenzo Infantino."" -
Breviario di un liberista eretico
"Ancora non vedo niente di meglio che la continuazione del sistema della proprietà privata per mantenere quelle condizioni che rendon possibile la conservazione delle libertà politiche, che per me sono un aspetto essenziale della civiltà moderna [...] E non son disposto a consentire ad alcuna restrizione di esso, se non riesco a vederne chiaro il vantaggio sociale. L'ideale della società ordinata come i formicai delle termiti non mi soddisfa affatto"""". Questo era Ernesto Rossi. Questo il suo pensiero: praticità e ragione al servizio della libertà. Il Breviario ne vuole essere un'introduzione. Per non dimenticare un grande della politica, certo; ma molto più per guardare con occhio realmente nuovo, realmente diverso, eretico appunto, all'Italia. Alle sue miserie e alle sue opportunità." -
Il pugile polacco
Nel libro ""L'angelo letterario"""", durante l'incontro con lo scrittore Andrés Trapiello, a Madrid, Eduardo Halfon accenna a un misterioso pugile polacco. """"Il tuo cognome, Eduardo, da dove viene? Libano, risposi. Mio nonno era un ebreo libanese identico ad Alfred Hitchcock. E il tuo nonno materno? Polacco. Anche lui ebreo? Sì, anche lui ebreo e gli parlai un po' di Lodz, di Sachsenhausen, di Auschwitz, del pugile. Guarda, amico, esclamò alzandosi per rispondere al telefono, tutto questo o lo scrivi tu o lo scrivo io. Spero che lo scriva lui"""". Da allora, e attraverso altri personaggi, come un filo ininterrotto si susseguono e si intrecciano altre storie. Quella di un poeta indigeno immerso in un mondo avulso; quella di un accademico nordamericano esperto di Mark Twain; quella di una hippie israeliana in viaggio per il Centroamerica; quella segreta, unta di jazz, di un pianista serbo; quella di un ragazzo imprigionato in una realtà che non lo comprende; quella di un regno sottomarino ormai privo di vita; quella di una madre che cerca di sopravvivere al suo dolore. Da tutte queste storie quella del pugile polacco inizia a germinare, a imporsi, a chiedere di essere scritta da un nipote che a sua volta vorrebbe non scriverla. E che però sa che dovrà farlo. """"Voi ebrei, mi disse Andrés sedendosi, nascete con un romanzo già scritto sotto il braccio."""""" -
Partitocrazia
"Che cos'è la democrazia? O meglio in cosa si è trasformata la democrazia oggi? Questo libro cerca di rispondere a questa domanda. E non lo fa in modo teorico, bensì calandosi, con sguardo ironico e spietato, nella realtà della moderna società occidentale. Cos'è diventata la democrazia ai nostri occhi e agli occhi dei politici? I luoghi comuni e meno comuni, la noia e la boria della vita politica vengono qui descritti e analizzati con lucidità fino a rivelare una sola, sconcertante verità: la democrazia non è altro che la maschera dell'oligarchia, il modo più efficace che la classe dirigente abbia trovato per dominare le nazioni senza poter essere scacciata dal popolo o tacciata di tirannia. 'Partitocrazia' è stato scritto nel 1911 ed è una descrizione della vita politica inglese di quel periodo. Eppure la forza profetica di questo libro è indiscutibile."""" Prefazione di Cecil Edward Chesterton." -
Ermeneutica ed economia. Spiegazione e interpretazione dei fatti economici
Economia ed ermeneutica. È la storia di un incontro precario, segnato da dure polemiche e logorato da imperdonabili equivoci. Una disputa intensa, sviluppatasi a partire dagli anni Settanta, che ha visto filosofi ed economisti scontrarsi duramente sullo statuto epistemologico della scienza economica. Raccogliendo la giusta intuizione degli interpretative economists, questo libro vuole dimostrare come l'ermeneutica possa rappresentare uno dei più efficaci strumenti nella ""cassetta degli attrezzi"""" dell'economista, a condizione che si abbandoni quella diffusa ed errata concezione antiscientifica dell'ermeneutica e si accetti l'idea secondo la quale il """"circolo ermeneutico """" di H.-G. Gadamer e il metodo """"problemiteorie-critiche"""" di K.R. Popper, descrivono, con linguaggi diversi, il medesimo procedimento per la scoperta di conoscenze oggettive. Sulla base di questa impostazione risulta evidente come l'adozione della prospettiva interpretativa in ambito economico non solo non comporta una rinuncia all'oggettività, ma consente invece una più efficace applicazione del modello di spiegazione causale, permettendo di migliorare gli standard di scientificità delle teorie economiche."" -
La finanza pubblica nel mondo delle idee (tra mano invisibile e Leviatana)
La finanza pubblica sembra legittimarsi solo nel perseguimento del pareggio dei bilanci statali, anche quando questa politica del rigore contribuisce a produrre recessione e conseguente disoccupazione. Si è così perduta la percezione della polis come luogo che ospita la vita sociale e dove le politiche di bilancio potrebbero contribuire al desiderio della convivenza sociale invece che all'amaro destino di vite solitarie. La scienza economica dibatte da almeno due secoli di queste alternative, attraverso teorie che la storia valuta robuste e altre che appaiono ispirate da un pensiero tanto dominante quanto debole. In questo libro si ripercorrono, sinteticamente le idee che hanno ispirato e ispirano le azioni macroeconomiche della finanza pubblica. Si sostiene la tesi dell'esistenza di teorie che inseguono l'incrollabile mito della mano invisibile, altre che per propria convenienza rovesciano gli originali concetti cui dichiarano di ispirarsi, come ad esempio quello hobbesiano del Leviatano, e altre che invece con coraggio si avventurano tra le difficoltà epistemologiche proprie delle scienze sociali. Un invito a destrutturare, con il desiderio già espresso da Joan Robinson di periodiche pulizie di primavera. -
Crisi della democrazia italiana. Riforma o innovazione
Il Quaderno raccoglie la relazione e gli interventi svolti nel corso del seminario ""Crisi della democrazia italiana. Riforma o innovazione?"""", il 5 giugno 2013, nella Sala della Regina della Camera dei deputati. Nel seminario è stata presentata e discussa la prima fase della ricerca sul tema della democrazia, curata da studiosi dell'Associazione italiadecide, della Fondazione Luigi Einaudi di Roma e della Fondazione per la Sussidiarietà."" -
Tra globale e locale. Esperienze e percorsi di ricerca sulle migrazioni
Il libro presenta i contributi dei docenti del Master di II livello in""Migrazioni. Politiche, servizi sociali e buone pratiche"""" istituito dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria nell'a.a. 2012/2013. Attraverso approcci interdisciplinari e metodi di analisi diversi, il volume offre una comprensione d'insieme e onnilaterale di un fenomeno strutturale. Le esperienze di ricerca presentate nel volume si soffermano sui processi di colonialismo e decolonizzazione; sulle vecchie e sulle nuove disuguaglianze riprodotte nel solco della mondializzazione neo-liberista in rapporto alle nuove strategie di governance delle migrazioni; sui processi di esclusione e di disuguaglianza sociale che si legano alle dinamiche migratorie; sulle forme di innovazione sociale e di sviluppo che si innescano nei territori di arrivo e nei paesi di provenienza; sugli aspetti interculturali e identitari che contraddistinguono l'esperienza migratoria. Tali processi richiedono un cambiamento nei modi di agire delle istituzioni; una ricorrente elaborazione di pratiche, politiche e azioni; un continuo aggiornamento di conoscenze e di competenze professionali. Il libro intende rispondere a queste esigenze rivelandosi di grande utilità e interesse per tutti coloro i quali, studenti o professionisti, desiderino intraprendere percorsi alternativi di progettazione, ricerca e intervento su questi temi."" -
Rifugiati in Calabria. Risposte locali a disuguaglianze globali
Il libro analizza l'esperienza dell'accoglienza diffusa in Calabria. Si tratta di un fenomeno largamente documentato dalla stampa nazionale ed estera che ha origine sul finire degli anni '90 all'arrivo di profughi curdi in alcuni villaggi della Locride siti sulla costa ionica. In questa area periferica del nord del mondo si incontrano individui portatori di nuove e vecchie disuguaglianze che reinterpretano la subalternità della propria posizione ""sociale"""" piuttosto che """"geografica"""" nel contesto dell'economia globalizzata. Ripercorrendo la storia di questa esperienza che interseca quella del diritto di asilo in Italia e del Sistema nazionale di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati, muovendoci dal globale al locale, gli aspetti analizzati riguardano le azioni di governance della diversità di nuovi e vecchi residenti; le forme partecipative sociali e politiche tese ad oltrepassare la logica escludente della cittadinanza nazionale; le azioni intraprese e le metodiche di intervento adottate al fine di colmare i vuoti di un sistema di welfare destrutturato."" -
Politica e calamità. Il governo dell'emergenza naturale e sanitaria nell'Italia liberale (1861-1915)
Il volume affronta il tema delle catastrofi naturali e sanitarie nell'Italia post-unitaria ponendo l'accento non sulla pura cronaca delle calamità che colpirono la penisola tra Otto e Novecento, ma sugli esiti politici e istituzionali prodotti dalla ""crisi"""" dettata dall'emergenza. Ciò allo scopo di fornire un quadro degli strumenti normativi, delle pratiche amministrative e del dibattito pubblico che in età liberale scandirono, anche per questa via, l'evolversi del ruolo dello Stato e delle sue articolazioni. Attraverso quindi uno studio di lungo periodo il libro intende offrire una riflessione sul processo di costruzione dello Stato-nazione e della legittimazione politica in Italia utilizzando come """"cartina tornasole"""" uno strumento d'analisi, la calamità, quasi del tutto ignorato dagli storici e che invece meriterebbe di essere valorizzato al pari di altri fattori straordinari di discontinuità (guerre, nascita di nuovi soggetti politici, ecc.)."" -
La didattica della bellezza. Dallo specchio allo schermo
Cosa cambia nell'immagine quando si passa dallo specchio allo schermo? Il modo di capirla: non è un mistero da evocare ma un testo da leggere, una macchina linguistica. Non l'estatica ammirazione ma la conoscenza dei linguaggi consente di capirla. Di qui l'intento di istituire la formazione estetica, non con nuove materie ma con una nuova didattica. Per mostrarne quanto sia urgente educare la creatività e il pensare analogico, occorre allacciare tante diverse opinioni, confrontarsi con tanti diversi teorici. Scegliere degli esempi vale a capire come nelle teorie d'oggi si possa disegnare una linea paradigmatica che consente di vedere nell'estetica la via regia dell'educazione che parte dall'immagine, dall'Iconic Turn. I bambini, gli adolescenti e gli adulti hanno tutti necessità di ragionare di bellezza, di salute della mente, di entusiasmo: la formazione estetica è nella scuola ma soprattutto, da sempre, è nella vita. -
La competenza. Da obiettivo a metodo
La descrizione dei risultati di apprendimento, raccomandata dall'Europa nel Quadro delle Qualifiche, non deve intendersi soltanto nei termini di valutazione e di certificazione, ma anche in quelli di una proposta educativa e didattica. Infatti dietro di essa è visibile un invito a precisi percorsi formali e non formali, che trovano nei diversi documenti europei esplicitazioni chiarissime su istruzione e formazione. In particolare è il concetto di competenza che, racchiudendo in sé quelli di conoscenze e abilità, costituisce una guida costante nella delineazione degli obiettivi di apprendimento e delle conseguenti scelte operative dei docenti. Il presente libro, nelle sue parti costitutive (modelli di apprendimento, sviluppo del concetto di competenza, raccomandazioni dell'Europa in tema di formazione, migliori pratiche italiane), intende ricostruire, dietro i significati di conoscenze, abilità e competenze, le motivazioni di contesto da cui sono originate e le possibili azioni didattiche utili per raggiungere le finalità educative proposte dall'Europa.