Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1541-1560 di 10000 Articoli:
-
Osservatorio civico sul federalismo in sanità. Rapporto 2013
Quando si parla di diritti dei cittadini, in particolare nei Servizi Sanitari, nel nostro Paese, si rischia a volte di concentrarsi su confronti legati ""al giorno per giorno"""", alla manovra di turno, al caso più o meno clamoroso che periodicamente appare sui giornali, all'ultima polemica tra i vari portatori di interesse. Ragionare su criteri di sostenibilità economica senza dare una valutazione di cosa si dà ai cittadini in termini di servizi, di confronto tra aree del Paese dove ci sono servizi di buona/ottima qualità e aree dove non c'è niente ormai non è più accettabile. È fondamentale cambiare paradigma, lavorare a una responsabilizzazione di tutti gli attori, a una """"operazione trasparenza"""" sui conti pubblici, a una assegnazione puntuale di risorse e ad una loro rendicontazione puntuale non solo in termini economici ma anche in termini di servizi dati ai cittadini."" -
Ispanismo internazionale e circolazione delle storiografie negli anni della democrazia spagnola (1978-2008)
Un ispanista è chi, senza essere spagnolo, studia la letteratura, la cultura o la storia spagnola. Un ispanista è anche un mediatore, un traduttore, un ponte tra la cultura spagnola e la propria. Questo volume raccoglie interventi di due tipi. Ispanisti di diverse nazioni d'Europa e di altri continenti presentano studi sulla ricezione e riflessione sulla storia e la cultura spagnola del XIX e XX secolo nei rispettivi paesi. Per converso alcuni storici spagnoli s'interrogano sull'influenza che le storiografie non spagnole hanno avuto nel paese iberico, favorite o no dall'ispanismo. Poste a confronto e complessivamente considerate, le due prospettive offrono un panorama e uno stato dell'arte unico nel suo genere. -
Chi ti obbliga. Mente, libertà e origine dell'obbligazione morale
Tra le maggiori difficoltà della filosofia morale e della bioetica, nata come disciplina negli ultimi decenni, c'è quella di stabilire una base comune di dialogo finalizzata alla risoluzione delle ""sfide"""" vecchie e nuove che fanno parte dello spazio del problema della Filosofia Pratica. In questo volume si vuole sottolineare come tale base comune sia rintracciabile nella tradizione sentimentalista, corroborata dai risultati delle ricerche nel campo delle neuroscienze e dell'etologia. Una morale deontologica può nascere dal sentimento, assicurando un approccio alle scelte morali meno gravato da ambiguità. Una visione di questo tipo è radicata nel cuore del messaggio evangelico, ma, sorprendentemente è presente, oltre che nella tradizione Humeana, in quella del pensiero libertario."" -
Libera terra. La strada per l'eccellenza
Si trovano a New York ed a Tokyo, a Londra e Parigi, a San Francisco e Berlino, oltre che sulle tavole di milioni di italiani. Sono i prodotti di Libera Terra, i prodotti delle Cooperative che gestiscono beni confiscati alle mafie, i prodotti che raccontano più di ogni altra cosa di come certe guerre si possano vincere e di come le meravigliose terre del nostro meridione meritino palcoscenici e successi migliori. Avevamo un piccola grande sfida davanti a noi, riuscire a raccontare tutto questo nella maniera più forte e naturale possibile, senza ricorrere a luoghi comuni o indulgenze. Per questo, gli unici testi che troverete in questo libro provengono dalle didascalie delle foto, senza commenti, senza spiegazioni. Perché la forza delle terre ed il segno che lascia l'opera delle cooperative sono talmente chiari ed immediati che ogni sillaba sarebbe di troppo. La vera eccellenza dell'agroalimentare italiano, e meridionale in particolare, viene dall'unicità dei luoghi, dalla forza interiore straordinaria ed unica che riescono a trasmettere solo attraversandoli. Ed a noi il compito di provare a raccontare tutto questo. A noi il dovere di rendere chiaro, con le sole immagini, un percorso imprenditoriale di gran livello, in cui la missione di fondo viene sublimata con la sfida alle fasce più difficili del mercato, dove l'acquisto ed i tanti riacquisti successivi rispondono soprattutto ad una logica di piacere di consumo, riconoscimento di valore, soddisfazione completa. -
La vita oltre l'Euro. Esperienze e visioni di un economista pragmatico
Perché da sette anni l'economia dell'Italia va a fondo? Perché alcuni Paesi dell'Unione Europea crescono, mentre altri sono sull'orlo del fallimento? Perché Francesi e Inglesi sono arrivati al punto di immaginare un referendum per liberarsi di quest'Europa? Sono le domande che i politici - italiani ed europei - sono stati costretti a porsi, quest'anno, subito dopo gli choccanti risultati delle elezioni europee. Molti di questi politici, soprattutto in Italia e in Francia, oggi pensano che l'Europa e l'euro debbano essere cambiati, oppure l'Unione rischia di implodere. Già cinque anni fa, però, un imprenditore aveva previsto quello che sta avvenendo oggi: Ernesto Preatoni. Le sue teorie, esposte sui principali quotidiani italiani - allora, quando la stragrande maggioranza di politici ed economisti tifavano per la moneta unica - avevano raccolto aspre critiche. Oggi le sue opinioni sulla moneta unica e sugli eurovincoli sono oggetto di valutazione tra i politici eletti a Bruxelles, oltre che tema di dibattito tra economisti e opinionisti in Italia. In una vivace conversazione con il direttore del Giorno. Giancarlo Mazzuca, Preatoni - con l'approccio dell'economista pragmatico, che sa unire la visione dell'imprenditore a quella dello studioso dei fenomeni economici - spiega perché quest'euro non può funzionare - e non ha mai funzionato - per l'Italia e per l'Europa, perché gli eurovincoli rischiano di farci affondare. Prefazione di Paolo Savona. -
Senza paura. Per non perdere il bello di un mondo migliore
Siamo più ricchi, ma con la paura d'impoverirci. Viviamo in un mondo più aperto e libero, ma con la paura d'essere invasi. Ci siamo lasciati alle spalle la carneficina dei nazionalismi, ma timorosi di smarrire la sovranità. Dalla famiglia alla sessualità, dalle informazioni che ci arrivano all'ambientalismo, sembra che non sia consentita altra lettura che quella negativa e catastrofica. Penitenziale e colpevolista. La fine dei tempi paurosi ha fatto sorgere la paura del tempo che ci attende. Il tramonto delle ideologie ha fatto sorgere il vuoto delle idee. Eppure basta mettere il naso fuori dai luoghi comuni, dai buonismi privi di senso e dai cattivismi senza senno, per accorgersi che viviamo in un mondo migliore, con più opportunità. Basta guardare i numeri reali della nostra economia, per accorgersi che il dedinismo è una superstizione. Basta considerare i fondamentalismi per accorgersi della superiorità della nostra civiltà. Le paure possono trasformarsi in rancori, desideri di rivalsa, voglia di vendette sociali. Sprofondandoci. A dissolverle non servono ottimismi di maniera, ma documentati e razionali elementi della realtà. -
Sulla verità soggettiva. Esiste un'alternativa al dogmatismo e allo scetticismo?
Ci sono gli scettici che dicono che non esiste nessuna verità oggettiva. Non possono avere ragione perché la verità si presenta da se stessa nella storia della persona ed in quella della comunità umana. Senza verità non è possibile vivere. Chi vorrebbe vivere un grande amore che non è però un amore vero? Poi ci sono i dogmatici, quelli che la verità ce la hanno in tasca e sono sempre pronti a condannare chi non accetta a scatola chiusa la loro verità. Anche così non è possibile vivere perché la ricerca non finisce mai e la vita apre sempre nuove prospettive che mettono in questione quello che credevamo di sapere. Questo libro cerca di aprire una diversa prospettiva: dobbiamo essere fedeli alla verità che abbiamo conosciuto ma anche aperti alla verità che si è rivelata nella esperienza dell'altro uomo per camminare insieme verso una verità più grande. -
Memorie al confino. Pavese, Brancaleone e altri miti
Un canto di fedeltà quasi dolente, rivissuto dall'autore come una sorta di ""passo d'addio"""" verso la sua vecchia Brancaleone, ben lontana dalla """"volgarità del mondo in cui siamo, superficiale, corrotto, consumista, stoltamente tecnologico"""". Carteri, a suo modo, è un """"principe dell'esilio"""" - scrive Cesare Cavalleri, e """"riscopre la terra dove è nato, che per Pavese era """"confino"""", sia pure pittoresco e accogliente - come un Eden dal quale ancora e per sempre surgere linfa"""". Un amore carnale che si dilata nello studio degli autori più amati: Pavese, Costabile, Scotellaro, Calogero e, soprattutto, Alvaro. Arricchiscono il libro le pagine dedicate ai maestri che l'hanno fatto crescere, Vito Teti e Pascquino Crupi, riferimenti costanti di resistenza morale e di speranza feconda in una terra sempre in stato d'assedio, che ama poco la sua storia ed è sempre più vittima delle sue secolari tradizioni."" -
Atti della decima «Lezione Mario Arcelli» (Piacenza, 6 marzo 2014)
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica, sede di Piacenza, e presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale """"Passerini-Landi"""", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. La decima lezione Mario Arcelli si è tenuta il 6 marzo 2014 presso l'Università Cattolica, sede di Piacenza."" -
La teoria dell'efficienza dinamica
I diversi capitoli del presente volume sono tutti collegati in un modo o nell'altro al percorso di ricerca, a cui l'autore si dedica da oltre 25 anni, basato sull'analisi dei processi dinamici della cooperazione sociale che caratterizzano il mercato, ponendo particolare interesse tanto al ruolo giocato dall'imprenditorialità in tali processi, quanto alle diverse istituzioni che rendono possibile la vita all'interno della società. Questo approccio evidentemente multidisciplinare è legato all'orientamento del pensiero economico così come è venuto sviluppandosi all'interno della Scuola Austriaca di Economia. Negli ultimi anni tale orientamento ha acquisito grande prestigio in tutto il mondo. -
Sonetti sopra le tragedie di Vittorio Alfieri. Ediz. critica
"La nostra letteratura ricca è ancora di significative opere inedite o disperse, e benemeriti sono i critici e i filologi che recano in luce quanto giace nei fondi delle biblioteche e vale l'ardua e avventurata pena di essere offerto al raffinato e attento lettore che non sia reso ottuso dalle fuggevoli e precarie mode. Dopo aver pubblicato, nel 2008, la tragedia Camilla di Antonio Liruti da Udine (1773-1812), l'attenzione di Michael Lettieri e Rocco Mario Morano è ora dedicata ai sonetti che lo scrittore compose a diverse riprese, ciascuno in celebrazione e commento in versi di una tragedia dell'Alfieri come dimostrazione del valore e dell'originalità dell'Astigiano quale creatore del genere tragico, di assoluta modernità in quanto rivelatore dell'orrore e della malvagità feroce dei tiranni o proclamatore della libertà come valore. Notevole è la capacità del Liruti di condensare in ciascuno dei suoi sonetti l'argomento, lo sviluppo e il messaggio della tragedia alfieriana. Non manca nulla dell'intento e dello svolgimento della tragedia dell'Alfieri: in più, c'è la celebrazione dell'opera, perché il Liruti vuole ribadire il senso dell'idea di tragedia dell'Astigiano in funzione dell'idea militante della letteratura nel tempo delle decisive metamorfosi."""" (dalla prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti)" -
Le maschere del saracino e altre storie
"Le maschere del Saracino"""" è una selezione di scritti giornalistici di Domenico Zappone apparsi tra il 1934 e il 1969 sulle Terze pagine del """"Giornale d'Italia"""", del """"Tempo"""" del """"Giornale dell'Emilia"""", della """"Gazzetta del Mezzogiorno"""" e di altre testate nazionali. Suddiviso in piccole aree tematiche il volume presenta fatti della vita reale e personaggi altrettanto veri, ma strambi, colti nei momenti in cui manifestano le loro stravaganze: estrosi barbieri, patetici pompieri esautorati sul campo per manifesta incapacità, """"rudi artieri"""" che disertano bettole e cantine per frequentare l'Università Popolare, il cocchiere che discetta di """"ermetismo"""" e dà il nome di 'Ungaretti' al vecchio cavallo, ladri di cocomeri, penitenti blasfemi, visionari in cerca di antichi tesori. Su di essi Zappone riversa la sua ironia e il suo umorismo da cui tuttavia trapela la pervasiva, insinuante e arruffata malinconia dell'autore alla disperata ricerca del tempo in cui l'uomo credeva alle favole e aveva altro cuore." -
En fabliaus doit fables avoir. Studi sui fabliaux
Il volume raccoglie alcune riflessioni su una tipologia di lesti singolare, i fabliaux, studiati attraverso un approccio geocritico e cognitivista. Lo studio dei titoli, la geografia dei testi, le metafore concettuali costituiscono gli ambiti attraverso i quali si opera un'analisi di tali componimenti, mettendo in luce la lunga ricezione, la particolare dimensione geografica (assai diversa da quella del roman), e infine, il linguaggio metaforico attraverso il quale si esprime l'amore e il sesso. -
Controesodo in A14
Quattro giovani di ritorno dalle vacanze che, per vincere la noia di un interminabile viaggio, giocano a un insolito e pericoloso scambio di coppia. Un imprenditore senza morale e pochissimi scrupoli con una valigia piena zeppa di contante di dubbia provenienza. Un uomo disperato, imprigionato sull'autostrada, senza più nulla da perdere, con un fucile da caccia sul sedile del passeggero. Sono i protagonisti di questa storia on the road, resa claustrofobica da 180 chilometri di fila quasi ininterrotta tra i lidi della Romagna e lo svincolo Modena-Brennero. I sentimenti, la rabbia e la disperazione imboccano strade estreme, in una giornata al calor bianco, contrassegnata dal bollino nero del controesodo, alla fine della quale nessuno dei personaggi potrà dire di essersi reso effettivamente conto di aver camminato sul filo sottile di un destino beffardo. -
Il desiderio del Leviatano. Immaginazione e potere in Thomas Hobbes
Lo Stato moderno, di cui il Leviatano è l'icona, nasce nel pensiero di Hobbes come prodotto dalla ragione dell'individuo moderno; per ciò stesso tuttavia esso deve essere pensato come oggetto di desiderio e soggetto desiderante. Portatore di una volontà di vivere che si sostiene sulla corrispondente volontà di vita dei sudditi, il Leviatano è il centro di flussi di passionalità irrazionale, tra loro confliggenti o concordanti. Con la nuova antropologia hobbesiana l'irrazionalità, che le età precedenti avevano relegata fuori delle mura della città politica, entra a pieno titolo nella politica moderna, che diventa politica del desiderio tesa a convertire le aspettative dei sudditi in consenso politico. Solo con Hobbes dunque la politica si identifica con la legittimazione del potere, nella forma di quella - presunta - coincidenza della volontà dei dominati con la volontà dei dominanti, di cui parlava Weber. Questo libro ricostruisce i percorsi attraverso i quali l'immaginazione diventa in Hobbes il fulcro della prassi politica, che deve fare del Leviatano il nuovo principio fondante della realtà. Teoria delle passioni, concezione della temporalità, scienza teologica sono momenti della costruzione di questo pensiero, in cui affonda le sue radici la modernità politica, non quella dell'assolutismo soltanto, ma più ancora quella dello Stato liberal-democratico. -
Il Tirreno cosentino. Storia cultura economia. Ediz. illustrata
"Il volume che presentiamo quest'anno, nell'ormai tradizionale appuntamento con il nostro pubblico di lettori della collana 'Le città della Calabria', nell'ordine costituisce il ventiquattresimo, a cui occorre aggiungere i due volumi finora editi dell'altra collana 'Le città della Sicilia'. È un appuntamento particolare in quanto rappresenta il punto conclusivo di una collana che ha cercato di coniugare bellezza grafica con scientificità editoriale. L'opera è pensata nell'ambito di una doverosa iniziativa conoscitiva di una delle subregioni più importanti della Calabria, quella che unisce il sistema delle 21 cittadine situate sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza: Acquappesa, Amantea, Belmonte Calabro, Belvedere Marittimo, Bonifati, Cetraro, Diamante, Falconara Albanese, Fiume-freddo Bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Guardia Piemontese, Longobardi, Paola, Praia a Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, Sangineto, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora. Fra queste cittadine v'è anche quella di Paola che, nel 1999, è stata oggetto di un volume apposito. In questa pubblicazione si sono evitate le duplicazioni delle trattazioni pur eludendo il crearsi di scompensi storico-narrativi. Riteniamo che il presente volume per le sue caratteristiche si presenti come una corretta indagine storica sui tempi lunghissimi del territorio tirrenico..."""" (Dalla nota del curatore Fulvio Mazza). Presentazione di Francesco Antonio Lucifero." -
Cavalieri erranti. Fortuna e declino degli scacchi in Calabria (XVI-XVIII secolo)
Il gioco degli scacchi conquista nuovi territori non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche perché funzionale all'ideologia dei gruppi dominanti o emergenti. Dal XVI al XVIII secolo, la sua diffusione e legittimazione in aree periferiche come la Calabria è incoraggiata e gestita dalle grandi dinastie europee, in primo luogo da quella spagnola. Gli scacchi, metafora della società d'ancien regime, affermano le gerarchie esistenti, celebrano il potere assoluto del sovrano e l'arte della guerra, da sempre privilegio dei nobili. Gli scacchisti calabresi sono ritenuti tra i giocatori più temibili e sulle loro straordinarie imprese si raccontano aneddoti che li presentano come cavalieri erranti. Contesi e viziati dagli aristocratici, sono ricoperti di onori e ricchezze, ma la loro vita è difficile e avventurosa, la loro fortuna effimera e altalenante. Per primeggiare tra centinaia di bravi giocatori bisogna tenersi sempre in allenamento e avere nervi saldi poiché basta una sola sconfitta perché la gloria tramonti. Alla fine sono uomini sviliti e infelici, degni di compassione poiché vivono una vita raminga, subiscono aggressioni e spesso muoiono soli e in miseria. -
Prospettiva persona. Trimestrale di cultura, etica e politica (2014). Vol. 88
La rivista ""Prospettiva Persona"""" nasce nel 1992 a Teramo per iniziativa di Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola, in ideale continuità con la rivista francese """"Esprit"""", nel sessantesimo anniversario della fondazione ad opera di Emmanuel Mounier e con """"Progetto Donna"""". Si occupa di: filosofia, bioetica, economia, etica, politica, pedagogia, sociologia, religione, storia delle idee, arte, musica, letteratura, cinema dal punto di vista del bene della persona e lo fa attraverso studi, dibattiti, confronti, recensioni, interventi, profili, interviste."" -
Trasparenze. Tra identità e natura. Opere 2011-2014
Una premurosa tassonomia del frammento sembra sostenere la compostezza fragile dell'opera di Lucia Rotundo. L'artista calabrese adotta un approccio ""anarcheologico"""" rispetto alla vulnerabilità della memoria così da rendere ogni opera monumentale ma precaria. Repertando schegge e filamenti del discorso e dell'immaginario storico, traduce la complessità del paradigma mediterraneo entro l'immediatezza di una evocazione intima, personalissima, quasi segreta. Non vi è una grecità maiuscola, nonostante l'insistenza della ricerca volta a levante, bensì un transito leggero che raccoglie gli indizi di una scena ancestrale, di una provenienza sussurrata e già svanita. (...)"" -
Economia di mercato e democrazia: un rapporto controverso
Venticinque anni dopo che Fukuyama ha dichiarato la Fine della Storia, con l'avanzare inarrestabile e congiunto di Democrazia e libero mercato, al di là dei luoghi comuni questo rapporto non sembra né così congiunto, né così inarrestabile. Cos'è il mercato? Basta lo sviluppò economico a garantire la democratizzazione? Può la democrazia favorire lo sviluppo economico? Perché le democrazie avanzate scelgono sistematicamente politiche che riducono il mercato? È possibile migliorare la qualità della democrazia attraverso l'istruzione? Il gruppo di ricerca del Luiss-Laps, coordinato da Raffaele De Mucci, risponde a queste domande aprendo una riflessione in cui intervengono autori di fama internazionale come Daron Acemoglu e Michael W. Doyle. La prima parte del volume sviluppa un quadro teorico per analizzare i problemi della democrazia, della democratizzazione e delle varie forme di capitalismo, non sempre legate al libero mercato. La seconda parte presenta, con spirito critico, case studies appartenenti ad un'ipotetica quarta ondata di democratizzazione: la Turchia, la Cina, i paesi caucasici, e la ""primavera araba"""", presto trasmutata in un inverno di restaurazione antidemocratica.""