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Identità nazionali ed élites europee transnazionali
Sviluppando le ricerche sulle élites europee in grado di accedere ai processi di formazione delle decisioni politiche, economiche e sociali tra XIX e XX secolo, il volume pone l'accento sulle molteplici relazioni che s'instaurano al loro interno. Così, i saggi presentati, spaziando attraverso i diversi territori europei, consentono di far emergere una sempre più articolata tensione tra dimensione nazionale e dinamiche transnazionali. In effetti, muovendo dalle opportune esperienze comparative, i ricercatori sono invitati a riflettere sull'esigenza di nuovi studi sulla costituzione di élites europee come reti transnazionali, individuando metodologie adeguate a tratteggiare una storia delle classi dirigenti europee come attori internazionali. -
Abitare il costruito. Riflessioni di architettura e filosofia sul tempo presente. Ediz. illustrata
Come è possibile fare architettura nel non luogo del deserto metropolitano? Se anche l'architettura non potrà più essere quella di prima, questo non certifica la sua scomparsa, bensì la pone come la questione del nostro tempo. Questione eminentemente filosofica, che tuttavia incontra la filosofia nella krisis verso un nuovo pensiero. Proprio l'architettura sembra avvicinarsi nella sua pratica a questo nuovo modo di vedere la realtà e dunque di ripensare all'uomo. La questione filosofica è altrettanto eminentemente architettonica. Non si richiede all'architetto di pensare filosoficamente, come al filosofo di interessarsi di architettura. Più radicalmente filosofia ed architettura si incontrano nella esigenza condivisa di richiamare l'uomo alla responsabilità di abitare il mondo. Un compito che oggi si mostra inedito nei modi e nelle condizioni richieste. Sono da superare le scorie di una lunga stagione vissuta nell'ubriacatura del marketing e dell'intrattenimento. Gli esempi illustrati di una architettura della condivisione e della responsabilità mostrano una nuova strada che viene guardata con sempre maggiore attenzione. Attraverso una panoramica di grande ampiezza che intende chiarirne l'orizzonte di riferimento, si spazia fra suggestioni letterarie, filosofiche ed anche bibliche, in grado di restituire all'architettura il senso costruttivo e il valore dell'abitare... Prefazione di Pierluigi Nicolin. Postfazione di Gianni Vattimo. -
Sindacalismo (2015). Vol. 29
Sindacalismo la rivista di studi sulla rappresentanza del lavoro nella società globale. Una ricerca di dialogo e di confronto tra la ricerca scientifica internazionale, gli ambienti di studio, l'opinione pubblica, i soggetti sociali, gli operatori economici, i movimenti politici e le istituzioni del paese al fine di favorire una maggiore comprensione della realtà socio-economica che si sviluppa nei differenti livelli d'indirizzo di una società aperta, pluralista e democratica. -
Atti dell'unidicesima «Lezione di Mario Arcelli»
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica - sede di Piacenza - e presso la Biblioteca Comunale ""Passerini-Landi"""". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale """"Passerini-Landi"""", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. L'undicesima lezione Mario Arcelli si è tenuta il 2 marzo 2015 presso l'Università Cattolica, sede di Piacenza."" -
Un socialista ribelle: Nicolò Licata (1901-1983)
Il volume affronta la vicenda politica del medico socialista e consigliere comunale di Roma, Nicolò Licata. Pur avendo operato esclusivamente in ambito romano, Nicolò Licata si fece promotore di importanti riforme di rilevanza nazionale (sanità, assistenza, scuola e decentramento), formulando una moderna concezione di democrazia dal basso, che prevedeva la partecipazione diretta dei cittadini all'interno del governo municipale. Socialista di sinistra, critico e ribelle, le sue polemiche contro le degenerazioni interne al Psi furono all'origine dell'abbandono del partito, della sua militanza nello Psiup e, infine, del suo ritorno in casa socialista. Negli anni '70, Licata anticipava la crisi morale interna al Psi, maturando una profonda sfiducia verso la politica e ritirandosi definitivamente dalla vita pubblica alla vigilia della svolta craxiana. Lo stretto legame in Licata tra etica e politica - base fondante per la costruzione di una robusta e moderna democrazia - costituisce il perno intorno al quale ruota la narrazione. L'intreccio tra microstoria e macrostoria mostra inoltre come alcune personalità vissute ai margini della grande scena politica abbiano contribuito, al contrario, alla costruzione dell'Italia repubblicana. -
È tutta colpa della politica?
Possibile che in Italia pur essendo sessanta milioni di persone, la responsabilità dei disservizi sia dei soli membri del Parlamento? Certo che no! La colpa della politica - che comunque c'è - si somma alla complicità di milioni di lavoratori i quali, in molti casi, non hanno nessun dovere di dar conto del loro operato ad un cliente. Addossare tutta la colpa alla politica serve solo a mettere al riparo la nostra coscienza da ogni forma di autocritica. La conclusione non è che la colpa è di tutti e quindi di nessuno: le responsabilità dei disservizi italiani sono più estese di quanto si pensi ma in ogni caso circoscrivibili. In tal senso il pamphlet propone un criterio elementare e spesso ignorato per distinguere chi contribuisce al benessere collettivo da chi cammina sulle spalle degli altri; senza dimenticare di mettere in campo qualche proposta per rendere il nostro Paese più efficiente. Prefazione di Alessandro Ferrara. -
Formiche (2015). Vol. 4
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Rapporto XV 2014
Il rapporto rappresenta da sempre una completa ricognizione e il punto di riferimento per il sistema media e comunicazione in Italia. Arrivato alla XV edizione lo studio, attraverso una lettura analitica dei principali indicatori, descrive lo stato dei mercati oggi in Italia, evidenziando i principali trend e gli elementi di trasformazione tecnologica e infrastrutturale che hanno caratterizzato lo scenario media degli ultimi anni. Attraverso la sezione specifica di approfondimento, vengono inoltre affrontati alcuni dei temi caldi legati al nuovo ecosistema mediale. L'approccio di lettura che lo IEM propone è quello della convergenza che va oltre la verticalità del singolo media, per arrivare ad una comprensione sempre più profonda dei cambiamenti in atto. -
Gregorio Botta. Un'altra ultima cena. Ediz. italiana e inglese
Botta lavora con la cera, la materia preferita, ""morbida, femminile, fertile, vitale e capace di registrare ogni cosa, perché di qualsiasi segno che vi si imprima, resterà sempre la ferita""""; il vetro, corpo etereo capace di trattenere e far passare in base alla consistenza delle cose; il ferro, il lino, la carta e l'acqua. Disegna con la luce, la trasparenza e la leggerezza in una ricerca di radicale essenzialità sia nei materiali che nelle forme, antiche e originarie: un tavolo lungo e stretto; una grande tovaglia-sudario che """"raccoglie lo scorrere del tempo, come una pelle sensibile che reca le tracce di ciò che è avvenuto""""; l'acqua che """"è flusso, è vita, è tempo che scorre""""; la coppa (pieno vuoto che offre nutrimento e lo riceve); la giara (""""una potenzialità, un'attesa, la possibilità di un mondo a venire""""). Nella sua idea """"I artista è come un minatore cieco"""", capace di cercare e di trovare, nel buio, e di svelare quanto egli stesso non sa e non conosce prima di trovarne - come per magia - la forma. Una piccola ma preziosissima mostra, """"Gregorio Botta. Un 'altra Ultima cena"""", (La Triennale, 14 maggio - 24 maggio 2015), che arricchirà ulteriormente l'offerta di qualità straordinaria che la Triennale ha messo a punto per il suo pubblico e per Milano nel periodo di """"Expo 2015. Nutrire il pianeta"""""" -
Gianni Antenucci. Frozen vision. Ediz. italiana e inglese
Gianni, partito da una puntuale ispirazione ai ghiacciai e alle tracce artistiche preistoriche, ne ha tratto materia di sapienza linguistica e poetica, intessendo un originale discorso sulla visione - peraltro, come ha sottolineato Marcello Carriero, ""evitando l'abbaglio, l'effetto eclatante"""". Raffreddata enormemente la temperatura, ecco quindi il ghiaccio come metafora e come materia (sotto le mentite spoglie del plexiglas). Nelle opere resta insita la possibilità interpretativa di un mistero, anche religioso: il ghiaccio sarà allora un velo, tema sacro e mitico di antichissima risonanza oppure, come già proposto da Giuseppe Billi, un sudario, comunque un'allusione a una dimensione trascendente. A tali allusioni si assomma un possibile immaginario fabulistico - la bara di cristallo delle favole nordiche, simbolo della sospensione dell'età adulta, ambientata invariabilmente nel bosco del presociale, sede di un tempo pre-storico, incantato. Nei giorni in cui il tempo ha perso la sua linearità - frammentato il ciclo delle stagioni e polverizzata ogni ritualità collettiva o sociale - l'artista analizza il tema in controluce, predicando un tempo impossibile e fermo, lentissimo, come quello geologico, dai movimenti indistinguibili, o forse il tempo dell'essere, fisso e infinito."" -
Osservatorio Isfol (2015) vol. 3-4
Osservatorio Isfol è la rivista storica dell'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). Si pone come luogo di confronto e dibattito nella comunità scientifica sui temi legati ai sistemi del lavoro, della formazione e delle politiche sociali. La rivista nasce nel 1975 con il titolo Osservatorio sul mercato del lavoro e sulle professioni. Dal 1986 al 2006 diventa Osservatorio Isfol. Con struttura e contenuti rinnovati, la rivista riprende le pubblicazioni nel 2011 con lo stesso titolo. -
Idee di libertà. Economia, diritto, società
Il volume sottopone a vaglio critico alcuni rilevanti problemi della vita di oggi e fornisce proposte per la loro possibile soluzione. Gli autori condividono lo stesso orientamento culturale. E i loro contributi sono delle ""idee di libertà """", hanno cioè come costante punto di riferimento la libertà individuale di scelta. Che si tratti dell'economia in senso lato o della politica monetaria, della crescita o della decrescita, del diritto o dell'ambiente, del potere pubblico o della banca centrale, della corruzione o dell'urbanistica, del nazionalismo o delle autonomie locali, gli autori trattano i loro temi con la maturità derivante dalla padronanza delle loro rispettive discipline. Tolgono così la maschera ai luoghi comuni e danno al lettore gli strumenti per un'agile decifrazione della realtà sociale e per il riorientamento delle proprie scelte. Oltre ai contributi dei curatori, il volume raccoglie saggi di José Antonio de Aguirre, Enrico Colombatto, Raimondo Cubeddu, Carlo Lottieri, Jacopo Marchetti, Stefano Moroni, Paolo Pamini, Guglielmo Piombini, Alessandro Vitale."" -
Cambiamento e leadership. Giovanni Ialongo e la riforma del sistema postale italiano
È stata una sorta di ""rivoluzione silenziosa"""" quella avvenuta negli ultimi due decenni nel sistema postale, in quanto ne ha mutato la fisionomia complessiva e ne ha ampliato notevolmente il campo d'attività. Giovanni Ialongo è stato uno dei protagonisti di questa vicenda nel corso del suo itinerario da leader sindacale, fautore della svolta riformatrice, a presidente del Gruppo Poste Italiane."" -
Una lunga marcia. La costruzione dell'umanità da ominide a sapiens. Da loro a noi
"Non posso nascondere ai miei quattro, forse cinque lettori che hanno tra le mani un libro (addirittura l'Introduzione ad un libro, più probabilmente a due volumi) inusuale"""". Il tema centrale concerne il percorso che ci ha portato da ex-quadrupedi di piccola taglia e neppure tanto intelligenti, a diventare umani. Come abbiamo fatto ad acquisire il carattere dell'umanità? E poi, che cos'è, come si evidenzia l'umanità dell'uomo? La risposta a questa domanda richiede competenze vaste e diffuse, oltre il tradizionale territorio evoluzionistico e della filosofia della scienza, che toccano, come è evidente, molteplici piani di analisi, sussunti, tuttavia, ed è questa la novità e l'originalità dell'approccio di Bernardini, da un ampliamento sociologico di prospettiva." -
La Bologna di «arte sotto i portici». Catalogo delle opere 2014
"Prima di Turner non c'era la nebbia a Londra"""", così diceva Oscar Wilde riferendosi ai paesaggi di William Turner, pittore della luce che faceva cogliere non solo la presenza ma anche tutto il fascino di quella avvolgente foschia. Anche per i portici di Bologna potrebbe quindi valere quello che è la nebbia per i londinesi: un elemento talmente intimo e costitutivo che, essendo sempre sotto gli occhi, si nota di rado. Appunto per questo non è di poco conto mettere in mostra, attraverso una manifestazione diventata di grande richiamo, un'opera dell'uomo come i portici che si dipanano per decine di chilometri raggiungendo anche la Chiesa di San Luca, luogo spirituale che illumina la città. E questo dimostra come non mai che il futuro non è che la conseguenza del passato. E poi che cos'è il futuro se non il passato che ha ammainato le sue bandiere? Va dato quindi merito a chi, come Francesco Cordua, non avendo la fortuna di essere nato qui ma venendo da fuori, ne è stato talmente abbagliato dal fascino e dalla magnificenza che sta dando vita da due lustri continuati a una manifestazione che ad ogni edizione si arricchisce sempre di più, fino col diventare patrimonio di tutti. Come Bologna e la sua secolare sapienza e la sua irripetibile arte." -
Rivista di politica (2015). Vol. 2
Contributi di: Marco Valigi, Carlo Frappi, Corrado Stefanachi, Antonio Campati, Emidio Diodato, Claudio Martinelli, Alessandra Cappelletti, Michele Marchi. -
Superare il capitalismo municipale
Le pubbliche amministrazioni possiedono la maggior parte de le aziende produttrici di servizi locali. Capitalismo municipale è il nome che viene dato a questo fenomeno; è stato appurato e verificato che le aziende che ad esso fanno capo forniscono servizi di peggior qualità e di maggior costo rispetto a quelle di proprietà privata operanti in regime di concorrenza. Molte delle aziende pubbliche sono cronicamente in perdita e gli enti proprietari sono costretti a ricapitalizzarle attingendo alla fiscalità locale. Dei danni arrecati dal capitalismo municipale parte dell'opinione pubblica non è consapevole perché succube del luogo comune secondo il quale proprietà pubblica delle imprese significherebbe salvaguardia dell'interesse generale, in contrapposizione a proprietà privata che proteggerebbe solo gli interessi privati. Un equivoco fomentato da visioni ideologie e da interessi politici. Questa pericolosa amalgama di potere è il modello di governo di fatto meno liberale che si possa immaginare per una società democratica. Un modello su cui Società Libera vuole avviare una riflessione e un ragionamento, affinché si dia inizio ad una concreta campagna per sradicare questo regime che detiene larga parte del potere politico, economico e amministrativo e che non consente all'Italia di essere un'efficiente società aperta. -
Anime nere dal libro al film
Perché ""Anime nere"""", il film di Francesco Munzi liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco, ha riscontrato così tanto successo? Come è stato possibile per il regista romano girare in Aspromonte e ad Africo, luoghi della 'ndrangheta, inaccessibili e infrequentabili? E come è stato possibile per il regista portare davanti e dietro la macchina da presa, attori non professionisti, scoprendo veri e propri talenti? Tredici lunghissimi minuti di applausi al Festival di Venezia e ben nove David di Donatello, il più prestigioso riconoscimento per un film italiano. Qual è il segreto che sta dietro il successo internazionale di questo piccolo grande film? Il libro, oltre a rispondere a queste domande attraverso i racconti dello scrittore e del regista, offre la lucida analisi di Goffredo Fofi, le immagini dal set, le voci dei tanti protagonisti, la sceneggiatura originale, le reazioni della critica e due racconti degli anni '20 sull'Aspromonte e Africo di Umberto Zanotti Bianco."" -
Effetti & scadenze
È nello scintillio di una Roma anni '90, sospinta dall'ottimismo del nuovo corso politico, che in molti credono a portata di mano un futuro dorato. Chi chiede denaro per svoltare lo ottiene, anche troppo facilmente. Alcuni lasciando in pegno quel che hanno, mentre altri, speculano sulle loro vite. L'edonismo impera. Rispettabili professionisti o esagitati scagnozzi, mogli annoiate o giovani amanti, tutti alla ricerca del prestigio e del successo, persi nella folle e disperata ostentazione di un nome, di una professione, di un deposito bancario. L'ex parà Rino, figlio di cravattaro, geneticamente predisposto alla ""professione"""", mal si adatta a ruoli di bassa manovalanza nelle attività di riscossione della Finanziaria Argos: il nome pulito in calce alle cambiali, condanna a morte per quanti, debitori, annaspano nel fango e nelle sabbie mobili dell'usura. Nel ventre della Capitale brulicano e covano i germi del disfacimento che verrà. Dalle borgate e dai bassifondi c'è chi tenta la scalata: """"I balordi? Certo che li conosco tutti... Ma questo è un momento così tranquillo!... Non c'è più nessuno che fa rapine... Sono tutti in affari..."""". Un romanzo pulp dal crudo realismo narrativo. Una storia che accumula tensione deflagrando in un vortice di violenza e macabra perversione."" -
Res pubblica. Rivista di studi storico-politici internazionali (2014). Vol. 10
Rivista quadrimestrale diretta da Giuseppe Ignesti e Rocco Pezzimenti che si occupa di studi storico-politici internazionali.