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L' esempio di Silvio Trentin. Scritti 1954-1991
"Come scrive Norberto Bobbio in uno dei saggi compresi in questo libro, Silvio Trentin è stato una figura eccezionale di uomo di studi e d'azione, che non dissocia mai l'impegno dello studioso da quello del militante, per il quale, riprendendo i titoli dei due famosi saggi di Max Weber, tanto la scuola quanto la politica sono insieme, e non disgiuntamente, una professione e una vocazione. Non disgiuntamente, e però non confuse. Trentin sapeva perfettamente dare al-la scienza quel che è della scienza e alla politica quel che è della politica. In questo senso Trentin è stato e rimane un esempio. Un «esempio d'indipendenza di pensiero, di energia morale indomabile, d'alta virtù civica, di fedeltà, senza compromessi né riserve, al puro ideale del diritto» (François Gény); un «esempio che si rivelò così necessario per far vivere la speranza nelle ore buie della guerra e dell'occupazione» ( Jean-Pier-re Vernant); «un esempio che ancora continua a ispirare i socialisti che amano la libertà» (Frank Rosengarten). La ragione fondamentale per cui Trentin è un esempio che ci parla ancora, per Bobbio, è che egli ha impersonato perfettamente con la vita e con il pensiero la concezione della politica come volontà di giustizia contrapposta alla volontà di dominio"""". Dall'introduzione di Pietro Polito." -
Lampedusa: dall'agricoltura, alla pesca, al turismo
Un centinaio di contadini siciliani raggiungono nel settembre del 1843 l'isola di Lampedusa con la promessa da parte del Re delle Due Sicilie di un appezzamento di terra da coltivare, una casa e un sussidio governativo di 4 tarì al giorno (ca 20 euro di oggi). Le difficili condizioni ambientali rendono però quasi impossibile la pratica dell'agricoltura e consegnano i primi coloni ad una vita di sacrifici e di stenti. Più tardi, la pesca delle spugne e quella del pesce permettono alla comunità lampedusana di affrancarsi dalla dura vita dei campi e di raggiungere un minimo di sicurezza economica. Il turismo, cominciato timidamente alla fine degli anni '60, assicura un più consistente benessere. Di tutto questo e della innata disponibilità dei lampedusani all'accoglienza si parla nel libro. -
Quando avere un lavoro non basta a proteggere dalla povertà
Avere un lavoro non è sempre una garanzia di protezione dalla povertà, per sé stessi e la propria famiglia. Ciò dipende da un lato dal livello di reddito acquisito con il lavoro, dall'altro dalla situazione familiare del lavoratore/lavoratrice. Mentre un basso reddito da lavoro non sempre comporta povertà sul piano dei consumi, se il lavoratore/lavoratrice può accedere anche ad altri redditi entro la famiglia, viceversa un reddito medio può non essere sufficiente se è l'unico in una famiglia in cui ci sono diversi componenti. Redditi da lavoro bassi o intermittenti, da un lato, alta incidenza di famiglie monoreddito, specie se ci sono più figli, dall'altro, sono tra le principali cause della povertà nonostante il lavoro. Soprattutto il secondo fenomeno spiega come mai l'Italia sia tra i paesi europei con una percentuale relativamente alta di lavoratori poveri su base familiare, da cui discende anche l'elevata incidenza della povertà minorile. -
Disuguaglianza economica nelle società preindustriali: cause ed effetti-Economic inequality in pre-industrial societies: causes and effect. Ediz. bilingue
In contrasto coi dibattiti del passato, che si dedicavano prevalentemente alla disparità di redditi e ai connessi elementi di ingiustizia, il recente interesse per la disuguaglianza economica si concentra attorno agli effetti sulla crescita economica e lo sviluppo sociale. Le intuizioni storiografiche sono un elemento importante di questi recenti dibattiti: un approccio storico che contestualizzi la disuguaglianza con riferimento alle relazioni sociali, alle istituzioni, all'accesso al potere e alla sua legittimazione culturale, può facilitare la comprensione dei meccanismi che portano alla disuguaglianza e ai suoi effetti. -
«Io vivo fra le cose e invento, come posso, il modo di nominarle». Pier Paolo Pasolini e la lingua della modernità
Il volume intende approfondire e valorizzare la dimensione linguistica nell'opera di Pier Paolo Pasolini, nella speranza di restituire alla sua figura tutta la pienezza del suo intenso e viscerale rapporto con l'universo dei linguaggi. Nella prima parte si indagano i vari momenti della riflessione pasoliniana sui diversi codici espressivi, dal dialetto alla lingua del cinema, dal 'linguaggio della realtà' fino al neo-italiano tecnologico, cui fa da puntuale controcanto la personale sperimentazione linguistica dell'autore. Di qui prende avvio l'ampia indagine lessicale cui è dedicata la seconda parte del volume, e che intende mettere in luce il peculiare apporto dell'autore al vocabolario dell'italiano contemporaneo (ancora oggi riecheggiano infatti nella nostra lingua molte 'parole-chiave' dell'universo pasoliniano, da ""nuovo Potere"""" a """"Palazzo"""", da """"omologazione"""" a """"mutazione antropologica""""), confermando così quell'inscindibile rapporto tra riflessione e creatività linguistica che dà vita all'inedito profilo di un Pasolini al tempo stesso 'linguista' e 'onomaturgo'."" -
The custodians of the gift. Fairy beliefs, holy doubts and heritage paradoxes on a Fijian Island
Emerging from more than two decades of research in the field and in the archives, the essays collected here explore the multifaceted topic of the Fijian firewalking ceremony, the vilavilairevo. The collection examines the intersection of the intertwined topics of cultural property, reproduction of tradition, and change with issues of (post)colonial representation, authenticity, and ethnic identity. The essays advance new insights on the tourist gaze and the safeguarding of intangible cultura] heritage and pose serious questions regarding the role of digital and social media as tools for preserving cultural legacies and extending traditional cultural worlds into new domains. Focusing on the response of the Sawau tribe of the island of Bega to the commodification of the vilavilairevo as their iconic practice, this essay collection ultimately illuminates how the Christian cultural dynamics and unprecedented dogmatic schism surrounding the vilavilairevo spectacle are reshaping local notions of heritage, social sentiment, and social capital. -
Territori di carta. Dalla lettura delle carte al riconoscimento dei luoghi. Ediz. italiana e inglese
La cartografia descrive i luoghi attraverso una rappresentazione simbolica che ne comunica forme, dimensioni, caratteri. Dalla corretta e approfondita decodifica dei simboli e delle loro relazioni l’utente è in grado di entrare nell’identità dei luoghi. Questo manuale offre un metodo razionale e consequenziale di lettura della carta per consentire all’utente di trarvi tutte le informazioni necessarie per capire e immaginarsi i luoghi rappresentati, per poi utilizzarle ai propri fini. Il libro è rivolto in primis agli studenti e ai tecnici delle varie discipline territoriali, ma anche a tutti coloro che hanno interesse e curiosità di approfondire la conoscenza dei luoghi per percorrerli consapevolmente. -
Educazione ed innovazione sociale. L'apprendimento trasformativo nella formazione continua
Il volume propone un'interpretazione della formazione continua quale fattore abilitante l'innovazione sociale. La formazione è intesa come opportunità per modificare e co-creare costantemente le condizioni strutturali e socioculturali in contesti lavorativi, attraverso processi e pratiche inclusivi e collaborativi. La riflessione presentata muove dall'analisi in chiave eco-sistemica dei processi formativi implicati nelle dinamiche di innovazione sociale e sviluppa una definizione dell'agire educativo funzionale a formulare e sperimentare risposte inedite ai bisogni sociali complessi. L'azione educativa, orientata alla combinazione creativa di risorse materiali, immateriali, talenti individuali, immaginazione collettiva, favorisce lo sviluppo di capacità per ripensare servizi educativi e socio educativi ed affrontare le sfide che la realtà presenta. -
L'impresa selvicolturale alla luce del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34 «Testo unico in materia di foreste e filiere forestali»
Il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. 34/2018) disegna nuovi equilibri nella gestione del patrimonio forestale nazionale, introducendo principi e regole strumentali a valorizzarne la sua intrinseca multifunzionalità. Per raggiungere questo obiettivo si dà spazio al concetto di gestione forestale sostenibile, alla quale la selvicoltura è chiamata a fornire un fondamentale contributo. Lo studio indaga come una disciplina di settore, orientata a sistemare organicamente molteplici interessi, pubblici e privati, che gravitano intorno al bosco, possa essere strumentale a sostenere la selvicoltura e le sue produzioni, dovendosi ricordare che, da sempre, questa è annoverata dal Codice civile tra le attività dell'impresa agricola. -
La ricezione di Seneca tragico tra Quattrocento e Cinquecento. Edizioni e volgarizzamenti
Il volume presenta un'indagine sulla ricezione del corpus tragico di Seneca in età umanistica, focalizzandosi sulle edizioni a stampa e sui volgarizzamenti in lingua fiorentina. Il primo capitolo riassume la trasmissione manoscritta delle tragedie fino alla prima età della stampa, con uno sguardo alla loro fortuna rappresentativa. Il secondo capitolo contiene la descrizione delle edizioni a stampa dalla princeps (ante 1478) all'edizione a tre commenti a cura di Josse Bade (1514): si analizzano i principali paratesti, con un approfondimento sui commenti di Gellio Bernardino Marmitta, Daniele Caetani e Josse Bade, e si ricostruiscono le identità delle personalità che contribuirono alla pubblicazione delle tragedie. Il terzo capitolo propone lo studio stilistico dei cinque volgarizzamenti prodotti fino all'anno 1498. Nel volume sono pubblicati i volgarizzamenti di Evangelista Fossa (Agamennone) e Pizio da Montevarchi (Hercule furente e Hyppolito), finora privi di edizione moderna. -
Il sistema mantico ittita KIN
Nel vicino oriente antico qualsiasi omen era considerato un messaggio divino e, in particolare, il milieu ittita del Medio e Tardo Bronzo annoverava oracoli quali l'extispicio e l'ornitomanzia, così come i cosiddetti Bed oracle, Hurri-bird oracle, Snake oracle e l'oracolo KIN. Quest'ultimo sistema divinatorio, di pertinenza della maga MunusSU.GI, prevedeva la disposizione di simboli in diverse posizioni mantiche affinché si ottenesse un responso al quesito richiesto. La presente ricerca ha come oggetto il sistema mantico ittita KIN nella sua complessità - dalla struttura simbolica alle specificità oracolari - sulla base dell'analisi approfondita del corpus epigrafico cuneiforme a disposizione. Allo stato attuale della ricerca, le cospicue considerazioni emerse dallo studio del KIN forniscono implicazioni scientifiche rilevanti sia per l'Ittitologia che per gli studi divinatori in scrittura cuneiforme. -
«L'altro, il dialogo, lo specchio che ci rifrange». Carteggio Anceschi-Macrí (1941-1994)
II volume raccoglie le 474 lettere che Luciano Anceschi e Oreste Macrí si sono scambiati nell'arco di un cinquantennio. Il profondo (e forse inaspettato) rapporto di amicizia tra i due critici — fondato sulla pratica condivisa di un'agguerrita militanza, sulla prospettiva comune di un umanesimo «senza compromessi» — trova il suo maggiore punto di forza, curiosamente, in un procedere dialettico che esclude quasi sempre orizzonti di accordo totale: si tratta di un dialogo che muove soprattutto dalle differenze, e che su queste invita a riflettere. In seguito al secondo conflitto mondiale, tra i protagonisti del carteggio si instaura un confronto disteso su temi quali il presente e il futuro della civiltà culturale europea, il significato di una letteratura che sembra raccontare soprattutto uno stato permanente di crisi, proseguendo poi sulle vicende che hanno animato il dibattito letterario fino alle soglie del nuovo millennio, tra tendenze postermetiche e nuovi sperimentalismi. -
«In questo piccolo libretto». Descrizioni di feste e spettacoli per le nozze dei signori italiani del Rinascimento
Nel Secondo Quattrocento, prima del definirsi degli equilibri diplomatici che portarono alla nascita degli stati regionali, i signori italiani, bisognosi di strategie di promozione della propria immagine pubblica, fecero dei matrimoni un potente strumento di comunicazione. Le cerimonie e gli apparati decorativi in onore degli sposi ebbero, infatti, il compito di rendere esplicite le alleanze tra i principati e di esprimere visivamente il potere dei governanti sulle proprie capitali. L'obiettivo di questo libro è stato comprendere come i festeggiamenti, ideati dagli artisti di corte, potessero divenire un mezzo di propaganda celebrativa e come la diffusione delle loro descrizioni, a stampa o manoscritte, potesse amplificare la fama degli eventi. Le feste sono state pertanto studiate comparativamente, paragonando la varietà di recite teatrali, giostre e danze che le caratterizzarono e i modi di produzione delle loro cronache, qui impiegate come fonti per la storia dello spettacolo. -
Diversamente scienza. Atti del convegno su genere e scienza, organizzato dalla Conferenza nazionale degli organismi di parità e dal CUG dell'Università di Firenze (12 ottobre 2018)
L'opera nasce dal convegno organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Firenze e dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane il 12 ottobre 2018. I contributi raccolti nel volume illustrano gli ostacoli che le donne incontrano nella carriera accademica, e, più in particolare, nell'ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics). Le questioni affrontate nel volume assumono particolare rilievo se si considera che le donne rappresentano a livello mondiale meno del 30% del personale di ricerca nel mondo e che soltanto il 30% delle studentesse sceglie gli ambiti STEM per la propria formazione universitaria. -
Come un Ministro per la cultura. Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro
Elegante, altero, fascinoso, geniale, litigioso, raffinato, capriccioso, superbo, temerario, non conformista. Giulio Einaudi è un ossimoro. Dall'imponente letteratura che ne ha approfondito la figura emerge come la sintesi di comportamenti divergenti e attitudini contrastanti. Lo stesso ossimoro si traduce nei tratti della sua casa editrice capace di integrare durata e attualità, tradizione e novità, scientificità e militanza. Il libro approfondisce uno degli aspetti meno trattati della straordinaria impresa di Giulio Einaudi a servizio della cultura: la sua attività a favore delle biblioteche pubbliche in Italia negli anni Sessanta, a partire dalla realizzazione della biblioteca civica di Dogliani, dedicata alla figura di suo padre, il Presidente Luigi Einaudi. Attraverso questa vicenda - ricostruita con una particolare attenzione alla storia orale - il libro propone una riflessione sul rapporto tra il modello biblioteconomico e il progetto culturale espresso da Einaudi in quegli stessi anni con un'intensa attività politica a sostegno della pubblica lettura. -
Giulia. Una donna nella Toscana dei Medici
Giulia è una fanciulla abbandonata alla nascita nella Firenze di Francesco I dei Medici e di Bianca Cappello, già oggetto di ricerche storiche e di alcune rielaborazioni in chiave letteraria e cinematografica. Il volume, grazie alla ricchezza delle fonti ora reperite, presenta una biografia del tutto nuova ed esaustiva di questa donna del secolo XVI, con una versione inedita della sua personalità e della sua storia. Firenze, il Casentino e la Valdinievole sono i luoghi della sua esistenza, che riflette in pieno la condizione della donna nella sua epoca, vissuta da Giulia con coraggio e determinazione. Il discorso si sviluppa su due piani intrecciati, quello dell'analisi storica e quello della sua integrazione narrativa, con la ricostruzione ipotetica delle zone rimaste in ombra. Questo libro entra di diritto in tradizioni storiografiche ormai largamente codificate e in una tradizione letteraria definita da Giacomo Debenedetti come ""storiografia dell'interiorità""""."" -
Per un'altra Firenze. Voci sul futuro del nostro patrimonio
La situazione inedita e drammatica che la pandemia ha determinato condiziona pesantemente la ripresa dell'offerta turistica e culturale delle nostre città. In questo scenario il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell'Università degli Studi di Firenze ha organizzato un ciclo di videoconferenze in cui rappresentanti delle istituzioni politiche e culturali e osservatori qualificati sono stati chiamati a esprimersi riguardo l'avvenire della politica culturale dopo l'emergenza sanitaria. Questo libro raccoglie tutti gli interventi dei relatori delle tre giornate di conferenze online. Le numerose ""voci sul futuro del nostro patrimonio"""" sono presentate in questa sede, per far sì che esse siano udite da un pubblico più vasto, e possano avviare una riflessione sulla possibilità di ridisegnare l'offerta culturale di Firenze, secondo un'ottica di percorsi integrati che sappiano comprendere l'intera città, la sua storia e la comunità che vi abita."" -
Metodologie, percorsi operativi e strumenti per lo sviluppo delle cooperative di comunità nelle aree interne italiane
Il presente volume riprende i principali risultati del progetto di ricerca sulle cooperative di comunità promosso nel 2018 da Fondosviluppo e FEDAM, e realizzato da ricercatori dell'Università del Molise. Il volume mette in luce le potenzialità e le modalità di funzionamento delle cooperative di comunità, che creano nuove forme di condivisione e co-producono beni e/o servizi. La ricerca, sperimentando un nuovo percorso metodologico-operativo, permette di raggiungere i seguenti risultati: delineare una strategia per individuare il grado di vulnerabilità sociale, economica e ambientale del territorio; definire i fabbisogni delle comunità locali; indicare il ruolo di ipotetiche cooperative di comunità a supporto dei fabbisogni individuati e individuarne i canali di finanziamento. -
Donum. Studi di storia della pittura, della scultura e del collezionismo a Firenze dal Cinquecento al Settecento
Le sculture celate o esibite con sfarzo nei giardini e nei palazzi, le scelte di gusto e le strategie collezionistiche della dinastia granducale e delle famiglie nobiliari, la fiorente produzione grafica e pittorica degli artisti toscani e forestieri, così come i temi della grande decorazione murale sono alcuni degli aspetti trattati in Donum, raccolta di saggi che offre al lettore riflessioni e notizie inedite sulle opere e sui contesti dell'arte fiorentina tra Cinque e Settecento. Filo conduttore entro tale vasto panorama di studi è il metodo, caratterizzato dall'attento studio della documentazione archivistica, dei contesti di riferimento, e dall'esercizio della connoisseurship. Il volume raccoglie contributi di studiosi formatisi presso l'Università di Firenze e di storici dell'arte che hanno partecipato al pomeriggio di studi in onore di Mara Visonà, organizzato nel 2016. -
Gabriel Naudé, Helluo Librorum, e l'Advis pour dresser une bibliothèque
Il presente volume offre la ripubblicazione della traduzione dal francese all'italiano del primo testo espositivo della disciplina della Biblioteconomia, corredata da una ampia introduzione storico-concettuale. Le argomentazioni e la prassi illustrate da Gabriel Naudé hanno dato inizio, infatti, nei primi decenni del Seicento, alla Biblioteconomia quale 'Scienza della selezione e dell'ordinamento dei libri' che vanno a costituire l'assetto e l'ordinamento di una raccolta bibliotecaria. Con Naudé la biblioteca si fa non soltanto fedele immagine registrata della scienza, ma testimonianza della verità contro gli errori e le manipolazioni della stessa. In una tale prospettiva di ricerca e di moralità, le convinzioni naudeane si possono collocare nel quadro di un ormai maturo preilluminismo.