Sfoglia il Catalogo feltrinelli016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5481-5500 di 10000 Articoli:
-
Il pioppo del Sempione
In una scuola serale a nord di Milano, un giovane professore insegna italiano a una classe di immigrati di diverse nazionalità: magrebini, albanesi, sudamericani, perfino un quarantenne con tre figli e una laurea in ingegneria, conseguita in Iraq. Tra di loro ci sono Cesar e Apollinaire, padre e figlio sbarcati in Italia dalla Costa d'Avorio, Amin l'albanese, partito a bordo di un gommone e arrivato a Brindisi a nuoto, Rafkani e Mohammed, il più silenzioso degli alunni. Le loro lezioni sono, però, insolite, perché a ravvivarle, sul finire, arriva nonno Paplush, personaggio amato da tutti e memoria storica del luogo: si affaccia alla porta, si siede in prima fila e inizia a raccontare la sua giornata e il suo passato, di quando, insieme a Ottavio, faceva l'operaio alla teleria, ""la madre che ci ha dato da vivere""""; di quella volta che nel 1954 sorprese Fausto Coppi a fare pipì su un muro durante una di quando frequentava la vecchia locanda dove la giovane Rossana sognava di fare, un giorno, la ballerina e intanto cucinava per tutti e cresceva un figlio non riconosciuto dal padre. Ma fra i ricordi dolceamari di Paplush c'è una figura che ritorna sempre, l'antico pioppo della Corte del Villoresi con cui il nonno ha un legame speciale..."" -
Padroni del futuro. Viaggio nella nuova economia generativa
Fino a quando le aziende saranno istituite per concentrarsi esclusivamente sulla massimizzazione del reddito finanziario per pochi, la nostra economia sarà bloccata in un’idea di crescita infinita e in una conseguente disuguaglianza strutturale. In questi ultimi anni, però, si stanno finalmente sperimentando nuove forme di imprese che Marjorie Kelly definisce “rigenerative”, aziende che tra i loro obiettivi si pongono anche quello di creare le condizioni sufficienti per garantire l’esistenza delle generazioni a venire. Come in una sorta di diario di viaggio, l’autrice ci guida alla conoscenza di numerose realtà esemplari, imprese di diverse parti del mondo che costituiscono dei modelli alternativi: un impianto eolico gestito da una comunità nel Massachusetts, una cooperativa di aragoste nel Maine, la John Lewis Partnership in Gran Bretagna, ossia la più grande azienda di proprietà dei suoi stessi dipendenti, la Novo Nordisk in Danimarca gestita da una fondazione non-profit, un caseificio di proprietà di un agricoltore nel Wisconsin e molte altre... -
Bjula delle betulle
È venuto al mondo nel 1933, in un piccolo broncio di mondo. In una cascina di regione Partôr appartenuta a sua madre e al padre di sua madre, i Bundëjs - Bondesio, in italiano. È nato la notte di San Lorenzo, proprio mentre una stella solcava il cielo. Bjula è l'ultimo dei Bundëjs, il settimo di sette fratelli e sorelle. A quindici anni era già alto uno e ottanta, lungo e flessuoso, come una betulla. Da quella terra è partito e ha girato il mondo in cerca del più tenero futuro. Ha cambiato lavori e città, ha attraversato terre lontane in cerca delle sue origini, ha bevuto, amato, vissuto mille vite che non sono la sua - o forse sì. È diventato altri, altro in giro per il mondo. Da Venezia a San Pietroburgo. Da Montréal alla Costa Azzurra. In teatro e attraverso la Transiberiana. Insieme a Brodskij e a Don Chisciotte. Un racconto lungo un secolo che segue il cammino delle betulle e intreccia molte vite. Alla fine tutti insieme si ritorna a casa. Ci torna anche il lettore, in compagnia di chi ha scritto la storia di Bjula e Lerbie Kane, di Blanche e Matilde, di Meku e Unurin. La loro storia, in fondo, è la sua storia. Può essere anche la tua. -
Botanica. Viaggio nell'universo vegetale. Nuova ediz.
Stefano Mancuso, botanico, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, ci accompagna in un viaggio tra i segreti della Natura. Le piante sono un mondo pieno di storie interessanti, ma soprattutto importanti per la nostra stessa sopravvivenza. Quello che sappiamo o che crediamo di sapere su di loro è molto poco e quel poco è di solito sbagliato. Riteniamo che le piante siano esseri passivi, inerti, più prossimi all’inorganico che alla vita attiva degli animali. È vero il contrario. Le piante, infatti, non solo si nutrono e crescono, ma respirano, comunicano tra loro, reagiscono ai mutamenti dell’ambiente circostante, si muovono, imparano e memorizzano. Soprattutto, con la loro peculiare complessità, ci propongono modelli innovativi per le nostre relazioni sociali e per i nostri modelli organizzativi. Il libro Botanica è legato a uno spettacolo multimediale di grande originalità, nato dalla collaborazione tra il professor Mancuso e il collettivo musicale Deproducers, e reso possibile grazie alla sensibilità e all’impegno di Aboca. Nel libro, come nello spettacolo, il racconto del mondo vegetale si svolge tra il passato e il futuro, tra la storia e l’ecologia, e fluisce con la forza di una grande narrazione e con la sorpresa che sempre suscita una scoperta scientifica. -
Il bosco di là
Matteuccia porta con sé un segreto e sul corpo ormai vecchio ha cucite le cattiverie della gente, come tante punture di spillo. Ha passato gli anni dell'amore a fare la guerra, insieme a sua madre Angelina e all'amata amica Gentile. È stata partigiana per necessità più che per scelta, ha fatto parte di quella generazione per la quale compiere il proprio dovere val più di qualsiasi atto d'eroismo. Era staffetta, portava agli uomini nel bosco viveri, medicinali, armi, comunicazioni, ma non s'era mai sentita guerriera, vedeva le cose a modo suo. Alla fine del conflitto non ha più trovato la voce e s'è ritirata dal mondo degli uomini, preferendo andar dietro l'invisibile. Sin da bambina ha imparato a conversare con il vento e il temporale e nei momenti di stanca torna a rifugiarsi sotto la grande quercia, nel bosco di là, come lo chiamano quelli del paese, che la considerano una comunista, una femminista, una matta, perché ormai in pochi si ricordano del passato che si porta dietro. Quel passato che le ha tolto la parola e la segue come un'ombra scura da una vita intera. Quel passato che ora è venuto a presentare il conto. -
La storia della vita in 25 fossili. Le meraviglie dell'evoluzione e i suoi intrepidi ricercatori
Ogni fossile racconta una storia. Una selezione ragionata e particolarissima, che si concentra su vertebrati e dinosauri, ricostruisce come si è sviluppata la vita sulla Terra. La storia della vita sulla Terra è un racconto incredibilmente complesso. Al momento, sul nostro Pianeta esistono tra i 5 e i 15 milioni di specie, ma dall’origine della vita, stimata intorno a 3,5 miliardi di anni fa, ne sono passate centinaia di milioni (forse molte di più), ormai quasi tutte estinte. Per narrarci queste trasformazioni epocali altrimenti impossibili da comprendere, lo stimato paleontologo Donald R. Prothero ha scelto venticinque fossili emblematici in grado di rappresentare le diverse tappe dell’evoluzione e di rivelare le fasi cruciali dei primi cambiamenti dei grandi gruppi tassonomici, o della transizione da un gruppo a un altro, facendoci vedere come la storia della vita non sia solo l’originarsi di nuove specie ma una straordinaria dimostrazione di adattamento alle dimensioni, alle nicchie ecologiche e all’habitat. I venticinque fossili individuati da Prothero sono tra gli esempi più estremi di ciò che può produrre l’evoluzione, dal più grande predatore terrestre fino alle più gigantesche creature che abbiano mai solcato gli oceani. Lungo il percorso, incontreremo fossili famosissimi e affascinanti come quelli dei primi trilobiti (Olenellus), dello squalo gigante (il Carcharocles), del primo uccello (l’Archaeopteryx), della balena che cammina (l’Ambulocetus), dell’imponente rinoceronte senza corna (il Paraceratherium) – il più grande mammifero terrestre mai vissuto – e dell’Australopithecus soprannominato Lucy, il primo e più antico ominine risalente a oltre 3 milioni di anni fa, costituito da uno scheletro quasi completo piuttosto che da ossa isolate. Al tempo stesso conosceremo gli scienziati e gli avventurieri che hanno aperto la strada alla paleontologia e i contesti intellettuali e sociali in cui sono state fatte le loro scoperte. Infine, Prothero ci illustrerà dove potremo vedere con i nostri stessi occhi questi splendidi reperti, fornendoci informazioni dettagliate sui grandi musei di tutto il mondo dove sono conservati. -
L' albero
Pubblicato per la prima volta nel 1979, ""L'albero"""" è un breve saggio narrativo firmato dal grande scrittore inglese John Fowles, noto al pubblico di tutto il mondo per essere l'autore del romanzo """"La donna del tenente francese"""". È un'intima meditazione sulla natura, un viaggio attraverso il rapporto dell'umanità occidentale con il mondo naturale che prende spunto dai ricordi d'infanzia, dagli alberi da frutto del giardino di casa, dalla dedizione con cui il padre di Fowles li curava. In quella manutenzione esigente, l'autore riconosce l'azione prepotente dell'interferenza umana, un desiderio di dirigere la crescita e determinare il futuro che si contrappone alla vera essenza della natura che invece è semplicemente selvaggia, incontaminata, un """"caos verde"""", terrificante per alcuni ma per lui meravigliosa perché non offre nient'altro che se stessa e """"non può essere descritta direttamente da nessuna arte... inclusa l'arte delle parole"""". Fowles, come Rousseau, difende il ruolo dell'ingenuo camminatore, del dilettante; promuove un approccio artistico, piuttosto che scientifico, al mondo naturale; esalta l'esperienza non filtrata, la sola capace di ispirare; incoraggia l'esplorazione solitaria. E confessandoci che è proprio dal suo essersi inoltrato fin da adolescente tra le campagne disabitate del Devon che discende la sua stessa abilità di scrittore, ci consegna un testo in cui le memorie si mescolano con la storia sociale, la critica d'arte un errare quasi primitivo tra i boschi. Pagine memorabili e profondissime di nature writing che rivelano la grandezza di un autore, la sua personalità d'artista, l'espressione del suo sentimento unico e individuale."" -
Erba matta
"Se le erbacce fossero come me, ragiono, il mondo se ne sarebbe liberato in fretta. Per questo le ammiro e le disegno in ogni particolare, per imparare da loro? Ostinate, risolute, di riservata eppure prorompente bellezza. Ragazze di strada"""". Lo sguardo attento e imparziale di Laura Bosio ci conduce alla scoperta degli anni di formazione di una ragazza che comincia la quarta ginnasio quando """"fuori è tutto sottosopra"""", quando all'istruzione non accedono soltanto i figli dell'incremento demografico degli anni Cinquanta e Sessanta ma anche le masse, i giovani professori parlano di Beat Generation e si ascoltano le radio libere. Anche lei frequenta le Stanze, un enorme appartamento in un edificio semidiroccato della periferia in cui ci si riunisce a leggere, studiare, suonare, organizzare scioperi, e si divide tra le attenzioni del suo ragazzo Gérard (che a volte la stanca con le sue tirate sul capitalismo consumista ma appena scuote i capelli biondi è irresistibile), di Vispo (con il quale condivide una passione trascinante per il cinema) e di Alessio (l'unico cattolico praticante delle Stanze, che lei ascolterebbe per ore, mentre camminano tenendosi per mano senza mai scambiarsi un bacio). Alla nostra ragazza piace guardare attraverso le finestre: mentre è a scuola si incanta a osservare l'edera, per poi disegnarla a matita su grandi fogli che porta sempre con sé. È affascinata dal mondo delle erbacce, che si sono fatte largo grazie ai loro modi insinuanti, alla loro adattabilità eccezionale, amiche vegetali spavaldamente anticonformiste, compagne di sopravvivenza, un'esplosione di vita disordinata che scava, invade, libera e vince: natura prepotente che si inurba opponendosi alla nostra prepotenza... E con la stessa morbosità non smette di scrutare la vita della """"donna fuori di sé"""", la donna della casa al di là del muro che osserva con il binocolo del padre mentre zappa furiosamente l'orto e chissà quali segreti nasconde..." -
Discorso sulle erbe. Dalla botanica di Leonardo alle reti vegetali
Dall'incontro tra il fisico e filosofo Fritjof Capra e il neurobiologo del mondo vegetale Stefano Mancuso nasce ""Discorso sulle erbe"""". Prendendo le mosse dalle intuizioni sulla natura di Leonardo da Vinci, il libro propone interessanti spunti di riflessione sulla nostra vita in rapporto a quella delle piante. Mancuso e Capra illustrano con molta chiarezza che l'universo è una fitta rete di relazioni, e che il pianeta è un sistema vivente che si autoregola. Le piante sono il modello più straordinario di rete che si possa studiare, perché, a differenza degli animali, il mondo vegetale non ha concentrato le funzioni in particolari organi, ma ha distribuito le funzioni essenziali della vita affidandosi a un modello diffuso. I due scienziati mostrano con un linguaggio sempre molto accessibile che un'organizzazione distribuita, come è appunto quella delle piante, esprime una maggiore efficacia sulla risoluzione dei problemi di una comunità di individui."" -
Le selve di Dante. Piante sacre e boschi fatali nella «Divina Commedia»
Il tema della selva è fondamentale nella ""Divina commedia"""", come tutti sanno sin dai primi versi. Ma se la """"selva oscura"""" è allegorica, dato che è usata per alludere a una condizione di pericolo soprattutto morale, e dipende, probabilmente, dall'imitazione del modello di Virgilio, nel corso dell'opera Dante descriverà altre selve, con particolari ben più realistici, in negativo (la selva dei suicidi) o in positivo (il bosco dell'Eden). In un percorso avvincente fra le varie cantiche, possono essere dunque messi a fuoco non solo i rapporti di Dante con la Natura, figlia di Dio, in particolare con alberi sacri (come quello del Bene e del Male) o inventati, ma per di più i modelli narrativi usati dal poeta per rappresentare l'Aldilà insieme al nostro mondo. Questo breve saggio, firmato da uno dei più illustri conoscitori di Dante, illuminerà da una prospettiva inedita la grandezza della """"Divina commedia"""", un'opera che come nessun'altra contiene spunti per continuare a essere attiva nel tempo: uno dei pochi classici che viene ancora citato e reinterpretato in tutte le arti."" -
Curare e prendersi cura. Introduzione alla filosofia della medicina
La pratica della medicina ha ovviamente un'importanza immensa nella nostra società. Due dei suoi scopi principali sono curare e prendersi cura: sembra una cosa semplice, ma per perseguirli la medicina deve lavorare con teorie, pratiche, concetti e deduzioni controversi e tutt'altro che semplici. Questo libro descrive alcune delle complicazioni insite in questa scienza e alcuni dei principali dibattiti che la animano. Essere sani vuol dire solo non essere malati o si tratta di qualcosa di più? La malattia è solo uno stato fisiologico anormale oppure è una condizione che ha una componente valutativa? Di che genere di evidenze abbiamo bisogno per giustificare delle inferenze causali sull'efficacia degli interventi medici? La medicina riesce bene nei suoi intenti di curare e prendersi cura, in altre parole, gli interventi medici convenzionali sono generalmente efficaci? L'omeopatia funziona? È giusto che le innovazioni mediche siano protette da brevetto oppure dovrebbero essere contributi al bene comune, non tutelati dalle leggi di proprietà intellettuale? Jacob Stegenga ci introduce alla filosofia della medicina affrontando i risvolti concettuali, metafisici, epistemologici e politici, e le loro inevitabili implicazioni etiche, e presentandoci non solo il ""nucleo canonico"""" di questa disciplina, ma anche come essa viene praticata oggi, in modo innovativo, dai suoi massimi studiosi. Il territorio è molto mutato negli ultimi quindici anni, e questo volume ne descrive non solo il substrato archeologico ma anche il paesaggio contemporaneo. Prefazione di Paolo Vineis."" -
I fiori. Cultura e salute dalle piante selvatiche
Siamo partecipi del mondo dei fiori in maniera istintiva, spontanea, autentica, come conseguenza di un'abitudine consolidata nel tempo. Sono parte della vita sociale e della nostra dimensione biologica ed emotiva. Adornano i giardini e le case, insaporiscono i cibi e le bevande, profumano il corpo, lo nutrono e lo guariscono. L'ammirazione nei loro confronti è fonte d'ispirazione per poeti, scrittori e innamorati. Li riceviamo e li offriamo in dono nei momenti più significativi, per aprirci all'amore e alla vita. E, dopo la morte, diventano un tributo delicato ed effimero. In questo nuovo volume della serie ""Cultura e salute dalle piante selvatiche"""", Maurizio e Sandro Di Massimo esplorano proprio il vastissimo e coloratissimo mondo dei fiori e ci fanno guardare più da vicino, e sentire il profumo, di trenta splendidi esemplari: dalle campanule, che nelle tradizioni nordiche erano considerate delle """"porte"""" verso il regno degli spiriti, al caprifoglio, che simboleggia la rinascita ed era impiegato per decorare gli altari delle chiese di campagna; dai gigli, che esprimono l'eleganza, la regalità e la purezza e nella mitologia greca erano consacrati a Giunone, al glicine, dal greco glykos, dolce, una chiara allusione al profumo intenso dei fiori e al fatto che sono molto ricercati dalle api. Ma oltre a esprimere in maniera dinamica la forza delle emozioni, dei simboli e delle tradizioni, i fiori sono anche degli ottimi ingredienti per semplici ricette e dei validi rimedi per la salute. Pensiamo ad esempio ai petali della rosa selvatica, profumati e dal sapore raffinato, ideali per marmellate, liquori, sciroppi, gelati e tisane e per insaporire le pietanze; o alla violetta, da gustare nelle insalate, o da usare per aromatizzare dolci e fare canditi, utile anche per la sua azione depurativa e antiossidante. Insomma, quando si osservano i fiori si intuisce la presenza di una forza generatrice profonda, essenziale, necessaria, che si spinge oltre la dimensione estetica, e fa da ponte tra la ragione e l'emozione, tra l'ordine e il caos."" -
Rompi il soffitto di cristallo! Vite straordinarie di donne che ce l'hanno fatta
Due donne dalla vita piena di impegni frenetici si ritrovano a chiacchierare a margine di incontri tenuti in giro per il mondo. Dal 2011 hanno occasione di partecipare agli stessi eventi globali in qualità di presidentesse dei principali fondi di sviluppo internazionale e da allora iniziano a scambiarsi opinioni sul difficile cammino che devono intraprendere le donne per diventare delle leader politiche. Le protagoniste di queste conversazioni sono Ngozi Okonjo-Iweala e Julia Gillard, nientemeno che, rispettivamente, la neoeletta direttrice dell'Organizzazione mondiale del commercio e l'ex primo ministro dell'Australia. Unite da una fede appassionata nell'uguaglianza di genere e dalla lacerante frustrazione per non averla ancora raggiunta, hanno deciso di distillare le loro esperienze e condividerle con le donne di tutto il mondo, a prescindere che aspirino o meno a inseguire una carriera politica. Ne è scaturita un'analisi approfondita, e molto curiosa da leggere, su come il genere influenzi l'accesso alle posizioni di potere e sulla difficilissima scalata che devono compiere le donne per riuscire a ottenere un ruolo riconosciuto - non a caso, meno del 10% dei leader nazionali di tutto il mondo è femmina. Attraverso una serie di conversazioni con alcune delle donne più potenti e interessanti del mondo di oggi, tra cui Jacinda Ardern, Hillary Clinton, Christine Lagarde, Michelle Bachelet, Theresa May, questo saggio esplora i pregiudizi di genere tramite storie vere, esempi concreti, esperienze vissute in prima persona e rivelate con una schiettezza e una onestà disarmanti. Tutte queste storie vogliono essere un nuovo punto di partenza, delle lezioni essenziali per tutte coloro che desiderino lasciare il segno ma sul loro cammino sono ostacolate dal sessismo. Una potente chiamata alle armi per le donne di tutto il mondo. -
Le regine dell’abisso. Come la vita delle balene ci svela il nostro posto nel mondo
Quando la scrittrice Rebecca Giggs incontrò una megattera spiaggiata sul lungomare australiano, cominciò a chiedersi come le vite delle balene potessero riflettere le condizioni dei nostri oceani. Da questo percorso ha avuto origine un saggio in cui storia naturale, filosofia e scienza si fondono per esplorare, con un’analisi accurata e penetrante, il mondo delle regine dell’abisso. Attraverso la scrittura di Giggs scopriremo come si è modificata la nostra conoscenza delle balene alla luce delle più recenti tecnologie e come questi animali sperimentano il cambiamento climatico. Faremo la conoscenza di balene così rare da non essere ancora state classificate, capiremo qualcosa di più sui loro misteriosi canti e su quegli esemplari che hanno modificato la composizione chimica dell’atmosfera del nostro Pianeta. Ci stupiremo di fronte a curiosità sconvolgenti (i tappi di cerume dei cetacei possono essere studiati per conoscere la storia dei contaminanti a cui è stata esposta la balena nel corso della sua vita, oltre ai periodi di forte stress fisico, forse attribuibili all’inquinamento acustico o all’esaurimento delle prede) e apriremo gli occhi su aspetti cruciali (ripristinare le popolazioni delle balene in tutto il mondo potrebbe essere un modo per ridurre la concentrazione di anidride carbonica nell’aria). Viaggeremo fino in Giappone per imbarcarci sulle baleniere e successivamente immergerci nei mari più profondi per vedere come la presenza della plastica minacci in maniera drammatica anche l’ambiente sottomarino. Con un approccio che ricorda la più alta letteratura scientifica propria di Rachel Carson, Rebecca Giggs ci fornisce una vivida esplorazione del mondo naturale spiegandoci allo stesso tempo cosa significa, oggi, in un momento di crisi ambientale, occuparsi di ecologia, delineando sfide e opportunità. Ma soprattutto ci insegna che le balene possono amplificare gli impulsi migliori della nostra natura e rinnovare le parti di noi che sono portate, dalla meraviglia, a rivedere il nostro posto e il nostro potere nel mondo. -
Il mondo dove è bianco. Viaggio nelle terre dei ghiacciai tra allarme e stupore
Un racconto sui misteri dei ghiacciai e su cosa significa la loro imminente scomparsa per il nostro futuro. Con i primi passi sul ghiaccio si crea un legame. Indipendentemente dal numero di ghiacciai che un glaciologo può aver calcato, la sensazione è sempre vivida: lo scricchiolio quando la fragile crosta della superficie si frantuma sotto i piedi, la sensazione ipnotizzante di camminare su un blocco di ghiaccio mobile. Il senso di mistero e di pericolo non si affievoliscono mai. Ma le calotte polari e i ghiacciai che coprono circa un decimo della superficie terrestre sono fortemente a rischio. Sulle Alpi, sulle Ande, sull'Himalaya, ghiacciai un tempo indomabili oggi si stanno ritirando, addirittura morendo. In Antartide, il loro assottigliamento potrebbe sbloccare grandi quantità di metano immagazzinate per milioni di anni in profondità con conseguenze pesantissime per l'umanità intera. Partendo da questo scenario allarmante, la glaciologa di fama mondiale Jemma Wadham ci racconta in prima persona la crisi che sta coinvolgendo il mondo dei ghiacci, una situazione con cui tutti saremo chiamati a fare i conti a breve. Conducendoci attraverso un viaggio inedito e indimenticabile tra l'Europa e l'Asia, passando per l'Antartide e il Sud America, Wadham ci farà conoscere i ghiacciai più maestosi di tutto il mondo presentandoceli come fossero individui, veri e propri amici, ognuno con il proprio carattere. Sfidando la prima, fuorviante impressione che ci porterebbe a considerarli come inanimati, silenziosi e passivi, impareremo che i ghiacciai sono dinamici come una foresta o un terreno, brulicanti di vita microbica e profondamente connessi a quasi tutto ciò che conosciamo. Un saggio frutto di venticinque anni di ricerca sul campo che è anche un memoir intimo. -
Aggiustiamo il mondo. Diario di un'ecologista in crisi climatica
Se vogliamo impegnarci per un mondo sostenibile, dobbiamo andare oltre le nostre abitudini. Spingerci a fondo, trovare soluzioni diverse e strade secondarie. Non muoviamoci solo per slogan. La sostenibilità è un percorso, o meglio una corsa a ostacoli, in cui abbiamo bisogno di collettività, della discesa in campo di una moltitudine di cittadini imperfetti ma disposti a migliorarsi e a partecipare attivamente per il bene comune. Se guardassimo il nostro mondo dallo spazio, impareremmo ad adottare una visione d'insieme: siamo tutti sulla stessa barca, non c'è nessun luogo sulla Terra in cui potersi nascondere dalla crisi climatica. Ma ogni nostra azione, come scegliere una borraccia riutilizzabile per l'acqua o rifiutare una bistecca per cena, può contribuire al cambiamento necessario. Giorgia Pagliuca con i suoi irresistibili eco tips sposta finalmente l'asse dalle lezioni teoriche sui massimi sistemi alle esperienze vere, quotidiane, suggerendo gesti concreti e mostrando come realizzarli. Siamo pronti alla sfida? -
Medichesse. La vocazione femminile alla cura. Nuova ediz.
Il percorso che segna l'evoluzione della scienza medica ed erboristica si intreccia in modo imprescindibile alla storia delle donne. Se da una parte gli uomini hanno dominato l'universo delle parole, dall'altra le donne hanno avuto potere sul mondo delle cose. La vocazione femminile per la medicina, infatti, ha origini antichissime che ci riportano alle radici delle civiltà, rivelandoci che le donne sono da sempre le custodi dei segreti delle erbe e delle piante officinali e sono per natura e sensibilità inclini alla cura. La figura della medichessa che si staglia al centro di questo viaggio ha assunto, attraverso i secoli, identità e volti diversi: maga, sacerdotessa, guaritrice, ostetrica, erborista, monaca, alchimista, compilatrice di ricettari. Sempre contrapposta alla scienza degli uomini, depositari della cultura dei libri e delle accademie, la pratica femminile si caratterizzava per l'approccio empirico e l'espressione di conoscenze antiche e tramandate, dove accanto alle applicazioni di una medicina lecita coesistevano saperi più oscuri, quelli delle consuetudini proibite della contraccezione e dell'aborto, legate alla magia degli incantamenti amorosi e della fertilità. Con uno stile divulgativo godibilissimo, alternando l'approfondimento della ricerca storica con aneddoti e curiosità capaci di intrattenere e affascinare, Erika Maderna ci farà scoprire, con un po' di stupore, come la scienza medica sia stata soprattutto una fortezza della libertà di espressione delle donne. Un libro finemente illustrato per chiunque sia interessato a esplorare non solo il rapporto tra il femminile e la dimensione della cura, ma anche i lati più nascosti della storia della medicina e delle terapie naturali. Spaziando dall'antichità preclassica al Rinascimento italiano, Erika Maderna ripercorre l'evoluzione della cultura medica ed erboristica femminile, cogliendone la varietà delle sfumature: dee, pizie, maghe, levatrici, erbarie, medichesse, vestali, sante, alchimiste e streghe hanno infatti rappresentato solo profili diversi di uno stesso volto. Una prospettiva forse inaspettata di autonomia femminile, ma conquistata comunque faticosamente -
Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo. Il metodo molecolare per una alimentazione consapevole. Nuova ediz.
Il metodo molecolare di alimentazione consapevole supera il calcolo giornaliero delle calorie, supera le grammature e centra il suo intervento sulle porzioni, sul recupero del senso di sazietà, sulla qualità e non solo sulla quantità degli alimenti.Il cibo sulla tavola è uguale per tutti come composizione chimica; ciascuno ha invece un suo corpo, unico e diverso dagli altri. Occorre prima conoscere il proprio corpo, il proprio io biologico, per poter scegliere il cibo migliore per la nostra salute e il nostro benessere. Negli ultimi anni, le scoperte sulla genomica nutrizionale hanno dimostrato che gli alimenti che assumiamo ogni giorno sono in grado di “dialogare” con le cellule e con il nostro DNA. Le calorie non agiscono sul DNA, né esercitano alcuna influenza sul nostro metabolismo; è la qualità molecolare degli alimenti, cioè la loro diversa composizione in principi nutritivi, che condiziona il metabolismo cellulare e il profilo ormonale di un organismo dopo ogni singolo atto alimentare. -
Malerbe amiche. La biodiversità e il futuro del pianeta
Le piante infestanti, che sopravvivono da migliaia di anni, ci insegnano verità istruttive e scomode. Una verità scomoda è che, negli ultimi decenni, la proliferazione di queste piante a danno delle coltivazioni è stata contrastata con mezzi tremendamente nocivi all'ambiente, come i pesticidi; un'altra è lo svelamento della prospettiva antropocentrica e unilaterale che ha portato all'impiego di pesticidi e OGM. Le piante infestanti proliferano perché hanno trovato un equilibrio con l'ambiente di cui sono parte integrante e, per quanto bizzarro possa sembrare, studiarle chiama in causa temi di cruciale importanza per il futuro del Pianeta e per il bene comune. Questo libro non si limita, dunque, a esporre le analisi di Stefano Benvenuti, grande esperto in materia, ma coniuga tali conoscenze con la pluridecennale esperienza di Valentino Mercati alla guida del Gruppo Aboca, azienda attentissima a incentivare un impatto positivo delle proprie attività sulla collettività e sulla biosfera. ""Il controllo delle erbe infestanti nei processi agricoli non può essere limitato alla ricerca di sostanze sostitutive dei diserbanti chimici e/o delle sementi geneticamente modificate allo scopo; è necessario intervenire su tutti i processi relativi alla vita e alla crescita delle piante. Ad esempio, si può intervenire sulla velocità di germinazione dei singoli semi in competizione fra loro, sapendo come e quando potrebbero germinare i semi infestanti presenti da tempo nei terreni. Se pensiamo alle erbe infestanti come a un nemico da combattere ne usciremo sicuramente sconfitti, mentre se cerchiamo di conoscerle potremo anche avvalerci del loro contributo per raggiungere l'equilibrio biologico fra l'uomo e il resto del vivente"""" (Valentino Mercati)."" -
Giungle. Come le foreste tropicali hanno dato forma al mondo e a noi
Dalla comparsa delle prime piante sulla Terra, milioni di anni fa, le foreste tropicali hanno giocato un ruolo chiave nell’evoluzione dell’atmosfera, dei dinosauri, dei primi mammiferi e persino della nostra specie. Per molti di noi, le foreste tropicali sono un regno lontanissimo che rimane confinato in film come Tarzan o Apocalypto e non ha nulla a che fare con la vita di tutti i giorni. Un’idea che, curiosamente, modella non solo il pensiero popolare, ma anche quello accademico. Eppure, queste fantastiche distese verdi sono capaci di influenzare la temperatura del Pianeta, formare le piogge, pulire l’aria, fornire cibo e materie prime essenziali. Presentandoci una serie di nuove e clamorose prove acquisite attraverso tecniche di ricerca all’avanguardia – dalla scansione laser dal cielo, allo studio genetico delle piante in laboratorio – l’archeologo Patrick Roberts ci dimostra che la nostra visione degli esseri umani come “specialisti della savana” è sbagliata e che, contrariamente a quanto abbiamo sempre sentito dire, le foreste tropicali non sono affatto luoghi inospitali bensì la vera culla della civiltà. I nostri predecessori hanno infatti cominciato molto presto non solo a vivere ma anche a modificare questo ambiente, tanto che oggi possiamo affermare che l’Antropocene sia iniziato proprio qui, seimila anni fa. Successivamente, il colonialismo europeo ha avviato uno sfruttamento delle risorse senza precedenti, innescando una massiccia deforestazione finalizzata al sorgere delle miniere e allo sviluppo di piantagioni di monocolture, con effetti devastanti sia per l’erosione del suolo che per il brutale sradicamento di milioni di persone dalle loro terre. Dalle foreste pluviali piene di sanguisughe dello Sri Lanka, a quelle secche e infiammabili dell’Australia, dalle foreste nebulose del Messico, all’Amazzonia brulicante di vita, Patrick Roberts ha lavorato come un pioniere inseguendo per dieci anni un’idea inedita e rivoluzionaria. Con questo libro, ci racconta una nuova storia del mondo dal punto di vista dei tropici per farci comprendere il ruolo cruciale, ma spesso notevolmente trascurato, delle foreste tropicali nella storia umana e nel funzionamento della Terra: il futuro della nostra specie è saldamente intrecciato con la loro imminente distruzione, spetta a noi agire subito.