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Ogni amico è un tesoro. L'avventura quotidiana della convivenza tra le specie in natura
Simbiosi. Se guardiamo all'etimologia, la parola deriva dal greco e vuole dire ""vivere insieme"""" e si esprime nella convivenza di esseri di specie diversa, qualcosa, come sappiamo, non così facile come potrebbe sembrare, per lo meno per noi esseri umani... Anche quando si fa di tutto per stare in armonia ci sono divergenze, separazioni e conflitti. Ma allora viene da chiedersi: i rapporti simbiotici in natura sono migliori? E perché un essere vivente dovrebbe accettare di legare la propria esistenza a quella di un altro? Semplice: perché è più conveniente. Per salvarsi la pelle e fronteggiare al meglio i tanti pericoli della vita, nella maggior parte dei casi la lotta è meno utile dello stare insieme. Pensiamo ai leoni che dopo aver catturato un'antilope vengono circondati dagli sciacalli che si lanciano come fulmini sul cadavere per cercare di accaparrarsi qualche pezzetto di carne. Per i felini i bocconi sottratti sono porzioni minuscole, mentre per gli sciacalli sono grandi abbastanza da garantire la sopravvivenza, considerato che altrimenti non sarebbero mai riusciti a cacciare un animale simile. O pensiamo al rapporto che si è sviluppato tra i cani e l'uomo: per entrambi i vantaggi della convivenza sono enormi ma addirittura, con i cani-guida, la simbiosi uomo-cane ha raggiunto un apice pressoché inarrivabile. O pensiamo, ancora, a come si compensano caprioli e oche (le oche hanno una vista infallibile, riconoscono il pericolo da grandi distanze, mentre i caprioli hanno una pessima vista, ma un udito e un olfatto eccezionali) o alle strane coppie rappresentate da lucertola e scorpione, o da trampolieri e coccodrilli. E anche noi umani rappresentiamo una comunità complessa: tra dentro e fuori, ospitiamo più batteri che cellule del corpo... La simbiosi è, insomma, uno dei fenomeni più affascinanti della natura. Non funziona sempre tutto alla perfezione, esattamente come accade tra noi uomini. Le relazioni ideali, ammesso che esistano, sono rare. Eppure anche quelle non proprio perfette possono avere i loro vantaggi e un certo successo a lungo termine, esattamente come le simbiosi."" -
Lineamenti di economia democratica. Perché è necessario costruire ricchezza per tutti
Il potere politico è stato democratizzato molto tempo fa, ma l’economia non è mai stata democratizzata. Questo progetto storico sta muovendo i primi passi, e ognuno di noi può avere un ruolo nel promuovere il nuovo sistema i cui fondamentali principi etici sono la comunità e la sostenibilità. La nostra economia sta letteralmente distruggendo il pianeta in cui viviamo. Le risorse naturali che consuma sono più di quelle che la Terra è in grado di rigenerare. Stiamo demolendo l’unica casa che abbiamo, eppure restiamo intrappolati in un sistema destinato a perpetuare questa distruzione. La nostra è un’economia “creata dall’un per cento per l’un per cento”, come l’ha definita Joseph Stiglitz, un’economia estrattiva, concepita in modo da permettere a un’élite finanziaria di massimizzare il proprio profitto senza curarsi dei danni arrecati ai lavoratori, alle comunità e all’ambiente. In questo libro, Marjorie Kelly e Ted Howard ci mostrano che sta però emergendo un’economia nuova, creata dalle persone per le persone, che mira a soddisfare i bisogni essenziali di tutti, a tenere in equilibrio il consumo umano con la capacità rigenerativa della Terra, a rispondere alle esigenze della gente comune, a condividere la prosperità indipendentemente dalle diversità: un’economia democratica. Costruirla significa riprogettare le istituzioni e le attività fondamentali (imprese, investimenti, sviluppo economico, occupazione, acquisti, banche, uso delle risorse) in modo che i meccanismi di base dell’economia siano posti al servizio del bene comune. Cambiare tutto significa che ognuno ha un ruolo da svolgere, e Kelly e Howard raccontano non solo le storie di attivisti e di leader di base, ma anche di insospettabili fiancheggiatori dell’economia democratica, storie in cui i semi di un futuro al di là del capitalismo d’impresa germinano nei servizi di approvvigionamento ospedalieri, negli uffici dei fondi pensione e persino in qualche sala di consiglio d’amministrazione. La strada per un sistema fondato sulla comunità, la democrazia e la giustizia rimane incerta, ma leggendo le parole di Kelly e Howard la percorreremo insieme. Questo è solo il primo passo “Non basta pensare che un altro mondo sia possibile; dobbiamo poterlo immaginare, sperimentare su piccola scala, percepire e assaporare. Ciò che Marjorie Kelly e Ted Howard fanno in questo libro è offrirci le storie concrete e i modelli della realtà di cui abbiamo bisogno per credere veramente in un mondo nuovo. Queste storie – di imprese a proprietà cooperativa; di città che adottano politiche economiche all’insegna della giustizia razziale; di finanza e investimenti etici; di comunità che reagiscono alla crisi impegnandosi nella costruzione del nuovo – ci mostrano che un’altra economia non è solo una possibilità astratta o una lontana utopia, ma qualcosa già in via di costruzione nel mondo reale.” Dalla prefazione di Naomi Klein. -
L' arte di rigenerare il mondo. Come organizzare le nostre società per proteggere la vita sul pianeta
Perché l'umanità dovrebbe continuare ad esistere? Con questa domanda provocatoria Daniel Christian Wahl, esperto di sostenibilità, ci invita a mettere in discussione le credenze che fino a oggi hanno modellato la nostra visione del mondo e a riflettere su come dovremmo cambiare individualmente e collettivamente per essere artefici di un avvenire diverso. Come tutti ormai sappiamo, purtroppo, viviamo in un pianeta che non è mai stato così densamente popolato e le nostre strutture sociali - il nostro sistema economico in primis - sono calibrate solo sulla convenienza senza tener conto di cosa potrà accadere sul lungo periodo e dei limiti naturali. Stiamo incidendo pesantemente sul clima, estinguendo le specie, acidificando gli oceani, distruggendo intere ecologie. Per invertire la rotta abbiamo bisogno di identificare un terreno comune in cui tutti gli esseri umani possano ritrovarsi e ricominciare a con-creare un futuro più desiderabile, inclusivo, pacifico. Perché prendersi cura della Terra equivale a prenderci cura di noi stessi e della nostra comunità, ma la sostenibilità non basta: servono culture rigenerative, trasformazioni e innovazioni di carattere sociale e tecnologico che ci aiutino a liberare l'attività umana e il sistema che sostiene la vita planetaria da un rapporto logorante per ricongiungerli in una relazione rigenerativa di mutuo sostegno. Come i costruttori delle cattedrali del Medioevo, che avevano una visione della forma finale dell'edificio a cui lavoravano anche se non l'avrebbero mai visto completato nel corso della loro vita, così anche noi avremmo bisogno di nutrire una visione ispiratrice della cultura rigenerativa che ci piacerebbe con-creare, anche se il processo della trasformazione culturale dovesse impegnare più di una generazione. -
Le relazioni della vita. I percorsi del pensiero sistemico
Il grande fisico e teorico dei sistemi Fritjof Capra ci regala un’inedita raccolta di saggi che ripercorre l’evoluzione del suo pensiero attraverso cinque decenni di carriera esemplare, dal 1971 al 2020. Sono saggi che combinano e mettono in relazione le due facce della vita professionale di Capra, come scienziato e commentatore scientifico da una parte, e come formatore e attivista ambientalista dall’altra. Riflettono dunque i momenti salienti non solo della sua produzione ma anche della storia dei movimenti sociali: la controcultura degli anni sessanta, il movimento New Age degli anni settanta, la comparsa delle istanze politiche verdi negli anni ottanta, il sorgere della società civile globale tra gli anni novanta e i giorni nostri. La ricerca di Capra sul cambiamento dei paradigmi nella scienza e nella società è culminata con la pubblicazione del saggio ""Vita e natura: una visione sistemica"""", scritto insieme a Pier Luigi Luisi. """"Le relazioni della vita"""" mostra lo sviluppo del pensiero di Fritjof Capra: dalla sua fascinazione per la fisica quantistica e il misticismo orientale, culminato con la stesura del Tao della fisica, al passaggio dalla concezione meccanicistica del mondo di Descartes e Newton a una visione sistemica ed ecologica, alle sue battaglie come attivista ed educatore ambientalista. Capra è, oggi, una delle figure di riferimento essenziali per comprendere il dibattito che accomuna fisica, spiritualità, ambientalismo e teoria dei sistemi."" -
L'arte di vivere annusando. Storie sorprendenti dal mondo dei profumi e degli odori
Tutti gli organismi, dagli insetti all’uomo, usano i sensi per orientarsi nell’ambiente e comunicare. I grilli e i pipistrelli, per esempio, si affidano alle onde sonore; le libellule e gli esseri umani alla vista; le falene, i maiali e i cani sono invece famosi per il loro fine olfatto. La falena maschio è in grado di seguire la scia di profumo della femmina, presente in una concentrazione quasi omeopatica, e di fatto è il miglior annusatore del mondo. Il salmone, quando deve tornare nello stesso ramo del fiume in cui è nato per deporre le uova, usa l’olfatto per ritrovare la via di casa. I cani maschio sono bravi quanto le falene e altrettanto sensibili: per loro è molto più importante l’olfatto della vista, di fatto “vedono” sotto forma di odori, non di impressioni visive. Per tanto tempo si è creduto, poi, che gli uccelli non avessero il senso dell’olfatto, mentre oggi sappiamo che è l’esatto contrario: gli avvoltoi riescono a captare da lontanissimo l’odore delle particolari molecole emesse da un animale morto, mentre gli uccelli marini, come gli albatros, sono in grado di fiutare una presenza massiccia di plancton, che per loro significa abbondanza di pesce. Ciò che è ancora più sorprendente, forse, è il fatto che anche le piante possano annusare e inviarsi messaggi olfattivi tra loro o usare odori specifici per manipolare amici e nemici o cambiare la loro emissione di sostanze volatili quando vengono attaccate. Bill Hansson ci apre le porte del suo laboratorio per raccontarci alcune delle storie più sorprendenti dal mondo della ricerca olfattiva ricordandoci che, nonostante abbiamo la tendenza a considerarci molto visivi, dimenticandoci gli altri sensi, e crediamo di dipendere meno dalle informazioni olfattive rispetto ad altre specie, anche noi esseri umani siamo intimamente connessi al mondo degli odori. Del resto, come mai il naso e le narici sarebbero così evidenti sui nostri volti se l’olfatto non fosse cruciale per la nostra sopravvivenza? Prefazione di Giovanna Zucconi. -
Un' impresa possibile. I nuovi modelli di business B Corp e Società Benefit per rigenerare noi e il nostro pianeta
"La sostenibilità non è una moda, uno strumento di marketing o un'attività marginale rispetto al core-business dell'impresa. È una questione di sopravvivenza."""" Diecimila anni fa, con l'invenzione dell'agricoltura, la specie umana ha iniziato la sua inesorabile competizione con tutte le altre specie. Il processo si è intensificato esponenzialmente con l'accelerazione tecnologica, l'invenzione dell'impresa moderna e la spinta del liberismo. La specie imperante oggi definisce il successo come estrazione - senza limiti - di valore dalla natura e dalla società. Il profitto è celebrato senza verificare e considerare il corrispondente impoverimento dei sistemi ambientali e sociali e il conto che le generazioni future dovranno pagare. Il paradigma attuale non può più funzionare, è ovvio: un sistema economico che estrae valore illimitatamente dal contesto in cui opera è destinato all'autodistruzione, perché degrada i sistemi naturali e sociali da cui dipende. Oggi si intravede un punto di svolta: le imprese cominciano a riconoscere la necessità di mettere in discussione i capisaldi del capitalismo e il movimento globale delle B Corp promuove un salto evolutivo: concepire il business come forza positiva, uno strumento per creare una prosperità durevole e condivisa. Questa nuova generazione di imprese misura i propri impatti e contabilizza il 'valore totale' che crea (economico, ambientale e sociale) per raggiungere un profilo rigenerativo, capace cioè di creare più valore di quanto se ne prenda per poter funzionare. Questa nuova generazione di imprese inoltre protegge il suo nuovo scopo con forme giuridiche innovative - come Benefit Corporation/Società Benefit - per sancire l'impegno a creare valore per tutti i portatori di interessi, non solo gli azionisti. Una copertina di """"Harvard Business Review"""" del 2011 definiva l'impresa Benefit come un nuovo settore emergente """"con la forza di trasformare il corso del capitalismo"""". Trascorsi undici anni, la visione diventa realtà, una leva straordinaria per affrontare le grandi sfide ambientali, sociali ed economiche del XXI secolo. I proventi degli autori derivanti dalla vendita del volume saranno donati al progetto #UnlockEducation" -
La sfida del bene comune. Come riconoscere e promuovere i valori democratici di una comunità
L’esperto di marketing di fama mondiale Philip Kotler ha sempre avuto un obiettivo a lungo termine che forse molti non sospettano, a meno che non conoscano bene la sua produzione. Si è sempre chiesto come poter utilizzare l’economia e il marketing per migliorare e promuovere il bene comune e in che modo i cittadini che hanno a cuore gli altri possano aiutare le persone a realizzare i loro sogni e a esprimere il loro potenziale. Essendo al tempo stesso uno studioso di formazione economica, uno specialista di marketing ma anche un attivista civico, ha voluto scrivere un libro che aiutasse proprio tutti gli attivisti civici a fare del mondo un posto migliore. Dopo aver riflettuto sulle criticità del capitalismo americano di oggi e discusso le migliori proposte per superarle, Kotler ha cominciato ad approfondire il concetto di bene comune analizzando il contributo di attivisti e riformatori che negli Stati Uniti si sono distinti anche in maniera eroica: Martin Luther King, Eleanor Roosevelt, Jane Addams, Gloria Steinem, Rachel Carson, Saul Alinsky, Ralph Nader, Al Gore, Robert Reich… In questo libro, attraverso il loro esempio, illustra ciò che ciascuno dei tre principali settori della società – le imprese, lo Stato e le organizzazioni non profit – può fare per favorire il bene comune e promuove strumenti di cambiamento sociale come il dialogo, l’istruzione, il marketing sociale, i social media, la legislazione e molte tattiche di protesta non violenta. Il nostro obiettivo, ci ricorda Kotler, deve essere quello di creare un mondo in cui le persone siano sane e sicure, tutelate finanziariamente, attive nella protezione dell’ambiente e capaci di dare un contributo alle loro comunità. Lo scopo ultimo è il benessere dell’umanità e la civiltà. -
La storia del mondo in 100 microrganismi. Viaggio nell'infinitamente piccolo alla scoperta di microbi, batteri e virus
Cento storie emozionanti, divertenti, bizzarre e incredibili per imparare come funziona il corpo umano, come siamo diventati ciò che siamo e come possiamo evitare la nostra stessa estinzione. Lo sapevate che ci sono molti più batteri sulla Terra che stelle nell'universo osservabile? E che all'interno e sulla superficie di un singolo corpo umano arriviamo a contarne fino a cento trilioni? La storia dell'umanità, la vita quotidiana, il nostro benessere fisico, il nostro ambiente: tutto è influenzato da queste minuscole creature di cui fino a poco tempo fa ignoravamo l'esistenza. Non c'è quasi nulla in questo mondo in cui i microrganismi non siano presenti. I microrganismi nelle rocce, ad esempio, si sono adattati in modo ottimale al loro ambiente e quasi nulla li può infastidire. Persino se un asteroide si schiantasse sulla Terra non riuscirebbe a raggiungerli... Ma spesso batteri e virus sono visti come dei semplici germi ""cattivi"""" da cui proteggersi, invece senza di loro non ci sarebbero cioccolato, birra, pane, formaggio... Ecco perché, nel loro libro, Florian Freistetter e Helmut Jungwirth hanno scelto di parlare degli innumerevoli aspetti affascinanti di cui si occupano questi esseri infinitesimali piuttosto che di malattie o epidemie. I microrganismi, infatti, influenzano la temperatura della Terra e possono aiutarci a combattere il cambiamento climatico. Hanno plasmato l'architettura, l'arte e la religione. Ci potrebbero addirittura dare una mano a bloccare la diffusione delle scorie radioattive (rendendole non trasportabili con l'acqua) se ne dovessimo aver bisogno. I microbi erano qui molto prima di noi e continueranno a esserci ancora a lungo dopo che ce ne saremo andati. Ce n'è voluto di tempo per scoprirli e ancora di più per riuscire a raccontare le loro storie. La loro esistenza è stata messa in dubbio, screditata, accettata e ignorata, ma i microrganismi sono ovunque. La loro storia è la nostra storia."" -
Solo di uomini il bosco può morire
L'antica acropoli di Cuma si erge su una foresta dimenticata: la silva gallinarum, lecceto trimillennario che costeggia le dune affacciate di fronte al mare di Procida e Ischia. Su questa spiaggia approdarono gli Eubei portando l'alfabeto, qui arrivò Enea per consultare la Sibilla Cumana. Se molti conoscono l'acropoli e i suoi scavi, quasi nessuno conosce la Foresta Regionale di Cuma o il vicino Parco della Quarantena che affaccia sul lago Fusaro. Oggi la Foresta è pressoché abbandonata, stretta fra il collettore fognario di Cuma e i quintali di plastica depositati dal mare... Nell'incantevole varietà floreale mediterranea del bosco vivono le gallinelle, i falchi, le volpi e sembra ad ogni ora di poter incontrare la grande dea che custodisce l'acropoli, la madre del mare e della terra, insieme a fantasmi d'ogni epoca, a storie dimenticate, poeti, cani e pescatori di frodo di telline. Dopo tremila anni, è ora in corso l'assedio finale di Cuma, quello dell'inquinamento e dell'abbandono, perché davvero, come recita un verso di Danilo Dolci, ""solo di uomini il bosco può morire"""", dell'umanità che inquina chimicamente il proprio corpo e il proprio ambiente e che ha perso ogni contatto con lo spirito del mondo, con tutto ciò che è sacro e meraviglioso. Eppure, la foresta e la dea che abita Cuma accolgono gli esuli, inclusa l'autrice che vi si rifugia durante i lockdown e la racconta: reportage, racconto, narrazione storica, """"Solo di uomini il bosco"""" può morire cerca di restituire la frontiera da cui la natura ci spia e in cui possiamo ancora rinascere."" -
Il concerto del viale dei lecci
Quanti misteri e non detti ci possono essere tra un nonno e un nipote. Specialmente se quel nonno è Enea, spesso chiuso in un silenzio profondo, in cui nessuno poteva entrare. Quello dove erano custoditi i dieci anni in Eritrea, dove era stato mandato a lavorare, e il lacerante dolore per la perdita di Marta, la sua terzogenita, morta a ventidue anni in un incidente stradale mentre andava al mare. Il narratore di questa storia osserva la vita della sua famiglia dal viale dei lecci di Forlì, una strada -su cui hanno camminato protagonisti della nostra storia recente, come Mussolini e Senzani (ideologo delle BR), originari di lì- che risuona di uccelli, uno strepito continuo che si propaga a onde, si alza di volume e ha improvvisi silenzi. Un giorno, proprio lì, arriva un uomo. Viene dalla stazione con passo lento e il naso storto, da pugile. Il nostro protagonista se lo ritrova di fronte per sentirsi dire che è lì per uccidere suo nonno. Ma Enea lo accoglie offrendogli una sigaretta e sedendosi con lui al bar. Senza poi dire niente al nipote sul significato di quella visita, solo che l'uomo sarebbe tornato perché i due avevano fatto un patto... -
La tua casa botanica. La strana e sensazionale storia delle piante da appartamento e tutti i segreti per prendersene cura
La mania per le piante d’appartamento sta dilagando in tutto il mondo, ma l’entusiasmo per la loro coltivazione non è nuovo. Questa moda, ormai largamente diffusa, ha alle spalle una storia lunga migliaia di anni. L’interesse per le piante d’appartamento può essere rintracciato molto, molto indietro nella storia: le sue linee temporali, colorate e leggendarie, sono punteggiate di massimi storici, minimi rovinosi e punti di svolta sensazionali. E voi che pensavate che fossero solo un modo carino per portare un po’ di natura in casa! Chi di noi non ha provato almeno una volta a prendersi cura di una pianta da appartamento? E quante volte ci siamo arrabbiati per non essere stati capaci di farlo? Ci vuole amore per la routine e un tocco gentile per convincere queste piante a dare il meglio di sé. Le piante da appartamento non sono nate infatti in spazi interni e non sono neanche entrate per loro scelta nei nostri salotti. Sono però delle splendide compagne con cui condividere l’ambiente domestico: hanno un bell’aspetto, sono economiche, occupano poco spazio e non si lamentano quando ci dimentichiamo di dargli da bere. Non solo: ci mantengono in salute purificando l’aria e rimuovendo germi e tossine. Ma cosa sappiamo realmente su di loro? In La tua casa botanica l’esperta di giardinaggio e giornalista di lifestyle Molly Williams porta alla luce l’affascinante storia delle piante da appartamento in tutto il suo verde splendore. Partendo da re Nabucodonosor II, che ordinò la costruzione dei giardini pensili di Babilonia per la sua giovane sposa, Amytis, e inconsapevolmente gettò le basi per nuova tendenza domestica, proseguiremo attraverso i secoli imparando a conoscere le piante che tenevano compagnia a re e regine e, a volte, minacciavano di ucciderli. Dai vasi di marmo e terracotta dei Romani per arrivare ai terrari vittoriani, passando per le piante in miniatura delle culture asiatiche, sono numerose le storie poco note da scoprire... Le pagine di questo libro ci accompagneranno lungo una coinvolgente avventura botanica attraverso i secoli: ogni tappa racconterà il contesto storico fornendo anche le istruzioni per realizzare progetti verdi casalinghi. Ciascun capitolo include una sezione che aiuterà a realizzare una serra di piante da interno tipica dell’epoca storica descritta. Impareremo a creare giardini interni, coltivare vegetali come lo zenzero e micro-ortaggi, prenderci cura di alberi di limone da appartamento, scolpire siepi, far rivivere una pianta moribonda e molto altro ancora. -
Il randagio che mi ha preso il cuore. Storia di Speck, il pastore australiano combinaguai che mi ha salvato la vita
Un cane come Speck è una vera sciagura. Un randagio impossibile da addestrare, incapace di recepire i comandi. È quasi cieco da un occhio e se si gira troppo in fretta da quella parte va a sbattere contro un palo della staccionata, o il fianco di un furgone in corsa; il suo udito è lacunoso, tutte e due le orecchie sono state strappate all'attaccatura durante la sua ultima lotta seria tra cani, anche se, per qualche miracolo, è sempre in grado di sentire le parole ""spuntino"""" e """"biscotto""""; e anche il suo olfatto è un po' compromesso... Speck è incorreggibile: corre dietro alle auto, litiga con i gatti, sguazza nella merda di asino, armeggia con le carcasse, importuna i corrieri a domicilio, attacca briga con il bestiame... Eppure, forse ci voleva un cane come lui, sopravvissuto alle più sporche meschinità, ai momenti più bassi e difficili della vita, per far sembrare il fiume di malinconia che ha attraversato Rick Bragg una semplice pozza di fango in cui sguazzare felici. Speck, infatti, è entrato nella vita di Rick in un periodo di grande incertezza: gli era appena stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin e si sarebbe dovuto preparare ad affrontare anni di calvario, tra chemioterapia, insufficienza renale, polmoniti ricorrenti... Una situazione che lo stava rendendo via via sempre più chiuso e diffidente, una situazione da cui Speck lo ha salvato e continua a farlo. Rick Bragg ha saputo dare voce alle inquietudini e alle contraddizioni degli Stati Uniti attraverso i suoi reportage per il """"New York Times"""" con i quali ha vinto il premio Pulitzer per il giornalismo. Scritto con uno stile inimitabile, che mescola tenerezza e dolore, umorismo e coraggio, """"Il randagio che mi ha preso"""" il cuore riesce a cristallizzare un sentimento particolarissimo: l'amorevole e straordinaria devozione tra due creature ferite che, pur appartenendo a specie diverse, riescono a guarire solo perché hanno la forza di sostenersi l'una con l'altra."" -
Il mio orto tra cielo e terra. Appunti di meteorologia e ecologia agraria per salvare clima e cavoli. Nuova ediz.
Cambiamenti climatici e crisi ambientale sono già in atto. La salute del pianeta, così come quella degli individui che lo popolano, è quotidianamente messa a dura prova. Non c'è luogo sulla Terra, pur protetto o remoto, che possa davvero dirsi al riparo da inquinamento e depauperamento delle risorse. Non ultima tra le cause di questa difficile situazione è il diffuso ricorso a un'agricoltura ""insostenibile"""", basata sull'utilizzo dei combustibili fossili, responsabili delle emissioni di gas a effetto serra, su metodi di lavorazione del suolo molto invasivi da cui derivano immancabilmente erosione, desertificazione e, alla lunga, perdita della biodiversità, e su un sistema di trasporto, confezionamento e commercializzazione fonte di sprechi energetici e produzione di rifiuti. Di questo passo, il mondo di domani rischierà di ereditare da quello di oggi guasti e malanni irreversibili. Quali sono allora le soluzioni per attenuare ciò che sembra attenderci in futuro? Luca Mercalli, scienziato del clima e divulgatore di piglio, ci racconta con garbo e solida competenza una delle sue scelte: coltivare un orto domestico. Un'azione concreta, quotidiana, da accordare sull'impegno e sulla costanza, che tutela la salute dell'ambiente e di chi lo vive.In questo libro, ricco di riflessioni e di informazioni utili per chi voglia approfondire i temi della sostenibilità ambientale, Mercalli ci dimostra, tra le altre cose, come sia possibile coltivare un pezzetto di terra senza ricorrere ai dannosi fitofarmaci, nel pieno rispetto della biosfera, mettendo il lettore di fronte all'ipotesi concreta che ognuno, con i mezzi di cui dispone, può davvero impegnarsi ogni giorno senza sforzi eccessivi per la tutela del Pianeta e soprattutto della propria qualità della vita."" -
Terra viva. La mia vita in difesa della biodiversità
“Sono nata nella valle di Doon nel 1952 da un padre diventato guardia forestale dopo avere lasciato l’esercito, e da una madre diventata contadina dopo avere lasciato un pubblico impiego di alto livello nel campo dell’istruzione. Insieme decisero di rinunciare alla loro casta, aderendo così al movimento anti-caste, che ebbe un ruolo importante nella lotta per l’indipendenza, e adottando il cognome neutro Shiva. La mia infanzia è stata plasmata dalle foreste dell’Himalaya e dalla fattoria di mia madre ai piedi delle colline. La natura è stata la mia prima ispirazione e lo studio di essa la mia prima passione, così sono diventata una studiosa di fisica.” Si apre così questo memoir di Vandana Shiva, con una scrittura calda, intima, con uno sguardo che si volge alle origini della sua storia famigliare per raccontarci le sue radici, per farci sentire dove batte il suo cuore. Shiva ripercorre le tappe della sua formazione, frammentata dalla partecipazione al movimento Chipko, che promuove l’abbraccio degli alberi come metodo per salvarli dall’abbattimento, e le intreccia con la storia del suo paese, l’India, e con le sue diseguaglianze politiche e sociali. Rivive l’evoluzione del suo pensiero e tutte le battaglie che, nel corso di quarant’anni, l’hanno vista in prima linea per difendere un’agricoltura sostenibile, l’ambiente e la biodiversità, schierandosi sempre dalla parte dei popoli, dei loro diritti e della terra, svelandoci che è stato proprio lavorando con le contadine del suo stato natale dell’Uttarakhand che ha cominciato ad apprendere le prime lezioni di ecologia, facendo della conservazione della biodiversità e delle società sostenibili il lavoro della sua vita. Un memoir potente che guarda anche al futuro, alle sfide poste dalla diffusione del covid, dalla privatizzazione delle biotecnologie e dalla mercificazione delle nostre risorse biologiche e naturali. -
Semi. Un piccolo grande viaggio. Ediz. a colori
I semi sono un prodigio di umiltà e forza. Possono essere piccoli come un granello di polvere o grandi come un pallone da calcio. Possono conservarsi intatti fino a cento anni, in attesa del momento giusto per germogliare. Per questo intraprendono lunghi viaggi volando, o attraversando i mari, o aggrappandosi persino ai nostri calzini pur di trovare il posto perfetto dove trasformarsi. Sono come delle piccole navicelle spaziali che girano per il mondo nascondendo al loro interno un minuscolo essere vivente. I semi sono il migliore strumento che gli esseri umani possiedono per vincere la fame, ma anche per produrre l'olio, il cotone e molte altre cose. Ci sono tantissime curiosità da imparare sulla loro vita, sulla loro pazienza e perseveranza. Seguiamo il loro viaggio da vicino in questo libro pensato per tutte le bambine e i bambini che amano la natura e desiderano conoscere le piccole e grandi storie che rendono entusiasmante questo universo! Età di lettura: da 7 anni. -
La vita segreta delle balene
Le balene sono tra gli animali più grandi mai vissuti sul nostro pianeta. Tutti le amiamo, ma cosa sappiamo davvero delle loro vite? Sono mammiferi e, anche se si sono adattati alla vita acquatica, conservano ancora molte caratteristiche dei loro lontani parenti terrestri: milioni di anni fa i loro antenati avevano le zampe e camminavano sulla terraferma. Prepariamoci a scendere negli abissi degli oceani per ammirare da vicino i meravigliosi cetacei che popolano il profondo blu. Scopriremo che sono in grado di compiere viaggi epici, spostandosi dai Poli ai Tropici; nessuno sa come facciano a conoscere la strada: si pensa che si orientino con il campo magnetico terrestre, come gli uccelli migratori, e che sentano la temperatura dell'acqua attraverso la pelle. Rimarremo senza parole di fronte alla magia dei loro canti, impareremo come mangiano e dormono: i capodogli, per esempio, dormono in gruppo e sempre in posizione verticale, non più di 15 minuti al giorno. Scopriremo infine come comunicano tra loro, come si prendono cura dei piccoli, in quali parti del mondo vivono e perché hanno un urgente bisogno della nostra protezione. Età di lettura: da 7 anni. -
Il dilemma dell'onnivoro. Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo
Hamburger e patatine. Magari sono il tuo piatto preferito... ma sai come vengono coltivate le patate e da dove arriva la carne? E sei sicuro che vada bene qualsiasi cibo solo perché lo trovi al supermercato? Possiamo mangiare di tutto, ma come facciamo a sapere che cosa va bene mangiare? È un bel dilemma... Di certo, dopo aver letto questo libro, diventerai anche tu un detective del cibo e ti aggirerai per il supermercato facendo domande in apparenza bizzarre per scoprire esattamente che cos'è e da dove viene quello che mangi. Domande tipo: Cosa c'è, oltre al pollo, in quelle crocchette di pollo? Quei frutti di bosco sono stati raccolti vicino a noi o hanno fatto il giro del mondo? Le risposte che troverai potrebbero farti perdere l'appetito... Ma ti tornerà subito, appena - grazie a questo libro - diventerai protagonista delle tue scelte alimentari! Il nostro modo di mangiare influisce, infatti, in maniera gigantesca sulla nostra salute e sul pianeta. Quello che mettiamo sul piatto si ripercuote sulla natura più di qualsiasi altra nostra azione. Perché anche se non ti è consentito votare alle elezioni finché non sarai maggiorenne, puoi votare già adesso con la tua forchetta, scegliendo di mangiare cibi che rispecchiano i tuoi valori ed evitando quelli che non lo fanno. Se hai a cuore l'ambiente e i problemi relativi al cambiamento climatico, divorerai questa edizione per ragazzi del ""Dilemma dell'onnivoro"""", il bestseller di Michael Pollan che ha cambiato il modo in cui tantissime persone nel mondo scelgono il loro cibo. Età di lettura: da 12 anni."" -
Il bosco è la nostra casa
Come funzionano i boschi? Come erano nel passato e come saranno nel futuro? Quando abbiamo cominciato a distruggerli, e in che modo possiamo prenderci cura di loro? Quali alberi vivono al loro interno? Ci sono alberi freddolosi e altri che invece hanno bisogno di tanta umidità; ci sono alberi molto esigenti e alberi che vivono solo in un continente. Ecco perché non tutti i boschi sono uguali. Un bosco poi è molto più di ciò che sembra, è come una comunità segreta in cui tutti gli alberi sono connessi attraverso una rete sotterranea grazie alla quale si scambiano informazioni e sostanze nutritive... Se volete diventare dei super esperti di boschi, addentratevi in questo meraviglioso libro! Età di lettura: da 7 anni. -
La fantastica avventura dell'evoluzione. Una guida illustrata
Come fa l'aquila a volare in picchiata a più di 100 chilometri all'ora senza chiudere gli occhi? È possibile che le farfalle abbiano le squame come i pesci? Come possiamo dimostrare che le balene camminavano sulla terra prima di cominciare a nuotare? E in che modo i pinguini riescono a resistere al freddo polare? Semplice: è stato grazie all'evoluzione! Questo libro ti parlerà delle diverse parti del corpo degli animali (denti, penne, zampe, artigli, squame, antenne...) e ti spiegherà come si sono adattate e perché si sono conservate, o sono mutate nel tempo. Forse, un po' il motivo l'hai già capito: perché le caratteristiche selezionate dall'evoluzione aiutano gli animali a fare meglio una certa cosa, come nutrirsi, volare, vedere, afferrare, fuggire, cacciare, nuotare, galleggiare. In una parola sola: sopravvivere. Benvenuti nella fantastica avventura dell'evoluzione! Età di lettura: da 7 anni. -
Rompicapo geologici e chi li ha risolti. La storia della Terra in 25 rocce
Ogni roccia racconta una storia. Per la maggior parte delle persone, una roccia è solo roccia, ma per un geologo esperto è un indizio ricco di preziose evidenze che possono essere lette chiaramente, se si sa come farlo. La geologia è come la serie televisiva CSI: geologi e paleontologi operano come investigatori forensi, mettono insieme impercettibili elementi di prova per ricostruire una “scena del crimine” del passato, spesso in modo incredibilmente dettagliato. Ancora una volta, Donald Prothero ha scritto un libro accurato e coinvolgente, leggibile da un pubblico di profani ma anche da lettori più esperti. Ciascun capitolo si concentra su una roccia particolare o su un importante fenomeno geologico, esaminando alcuni dei più interessanti fatti storici e culturali che li hanno riguardati. Si intreccia al racconto l’affascinante storia di chi ha fatto queste scoperte e di come ci è arrivato. Nella maggior parte dei casi, la comprensione è avvenuta gradualmente, con una serie di rivelazioni minori e inspiegabili, come singoli pezzi di un puzzle. Pagina dopo pagina affronteremo le più grandi domande della geologia: quanti anni ha la Terra? Che fine ha fatto il supercontinente Pangea? Come sono arrivate sulla cima dell’Everest le rocce oceaniche? Cosa possiamo imparare sul nostro pianeta da meteoriti e rocce lunari? Le risposte di Prothero passeranno attraverso casi di studio scelti con cura per ricostruire l’avvincente puzzle della storia della Terra. Scritto con uno stile divertente e accessibile, ""Rompicapo geologici e chi li ha risolti"""" è una lettura essenziale per ogni appassionato di geologia e per chiunque sia curioso di sapere quale sia la storia della Terra che sta proprio sotto ai suoi piedi.""