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Dante tra Amiata e Maremma. Pretesti e contesti
Quelli di Dante furono tempi di grandi e confusi cambiamenti. La visione pessimistica del poeta sulla natura umana, influenzata dalle sue tristi vicende personali, lo portarono a guardare indietro, all'antico impero romano, piuttosto che avanti. Abbiamo evitato panegirici e ampollose apologie. Seguendo il Convivio, il Monarchia e la Commedia l'autore ragiona sugli accadimenti in Maremma e dintorni ai tempi di Dante, e sul loro significato, non solo per quanto ne citò in modo diretto, ma per i riflessi che quei tempi ebbero sui nostri luoghi. Così ci appare una periferia della Toscana assai inquieta, coinvolta nello scontro tra Guelfi e Ghibellini, papato ed impero mentre antichi casati nobiliari perdevano smalto e potere, corrosi da rivalità interne e sovrastati dalle maggiori forze in campo. Ciò che si scorge dietro l'angolo non è una nuova società economica e politica, ma una lunga e amara stagnazione. Quanto al poeta emerge una figura alta e la tempo stesso prigioniera delle contraddizioni dell'uomo del tempo: un Medioevo dove molte ombre oscuravano poche luci. -
L' orto metallurgico
«In questo libro descrivo alcuni dei lavori più interessanti che mi sono capitati durante la mia professione di artigiano dei metalli e studioso di archeometallurgia. I capitoli seguono un ordine cronologico che procede dallo studio dei manufatti più antichi a quelli più recenti. In ciascun capitolo una particolare riflessione artistica, ma non solo, segue la descrizione della ricostruzione sperimentale. Il metodo di studio dei manufatti antichi qui presentato è quello che uso normalmente, basato su confronti con i reperti archeologici e con le fonti documentarie, letterarie e iconografiche, e supportato, quando possibile, dalle analisi scientifiche. Tuttavia la stesura del libro è proceduta seguendo soprattutto ricordi e suggestioni, cercando di intonare le intuizioni dell’artigiano alla razionalità dell’analista.» -
Fata librina e le favole della buonanotte. Ediz. a colori
Alice e Giacomino sono due bambini birbantelli che la sera non vogliono mai andare a letto. Mamma Matilde e Babbo Felicetto sono sempre più stanchi, hanno bisogno di dormire! Per fortuna in loro soccorso arriva Fata Librina che per magia fa trovare loro il libro della buonanotte, contenente sette storie per sette giorni. Babbo e mamma non devono far altro che seguire le istruzioni della fata e credere nel potere delle storie. Solo così i bambini si addormenteranno sereni, magari all'ora giusta, sognano draghi sputa fuoco, gatti avventurosi, ranocchi poco parlanti, orsi e conigli che fanno la pace, tartarughe ecologiste, topi contadini e api svolazzine. E poi si sa, sognando si impara, parola di Fata Librina! Età di lettura: da 4 anni. -
Voglio che tu sia quello che sei
L’autore parla della tragica esperienza che ha cambiato la vita sua e della sua famiglia: la morte violenta della madre, Anna Costanzo, uccisa nel 2017 dal marito Alberto Novembri. Dopo una relazione durata molti anni, coronata da un matrimonio tardivo, Alberto ha ucciso la moglie, strangolandola con il cavo della stampante del computer. -
Experiri. L'esperienza dell'arte
Experiri è un progetto che coinvolge più sensi, più linguaggi ed è un esperimento sulla creatività nello stato di emergenza che stiamo vivendo.Artisti, poeti, musicisti, registi e fotografi lavorano assieme nella Sala delle Cariatidi in dialogo tra loro. Alla base di questo “fare” vi è il testo/manifesto Blu dialogue che il poeta Adonis ha scritto con Marco Nereo Rotelli e il poeta Yang Lian e che potremmo definire l’invito a un comune slancio oltre i binari del già visto e del già fatto. Experiri mira alla possibilità di un nuovo rapporto tra i linguaggi per guardare il mondo con occhi nuovi e mente fresca. -
Le sens de la fête
Au-delà des réjouissances privées qui rythment nos vies, la fête investit massivement l’espace public. Cérémonies ritualisées, processions, défilés, commémorations, festivals... d’essence religieuse ou politique, les festivités, récurrentes ou non, scandent la vie civile, occupent l’espace et règlent le temps, profane comme sacré, à travers des éphémérides qui prennent sens à l’aune de ces célébrations. Miroir sensible d’une société, le calendrier rend compte de la représentationrnqu’elle a d’elle-même, qui en est aussi l’ordonnateur des valeurs civiques et comme le baromètre, dans la balance qu’il tient entre les registres spirituel et temporel comme dans les recompositions qu’il marque entre promotions et déménagements. -
Una coperta di cielo
Un viaggio a ritroso, a cercare risposte, fino alle radici di sé. Una coscienza matura del proprio vissuto e del suo nascere, che si racconta a distanza. La distanza di chi può guardare indietro, riscattando il dolore provato: la morte della madre, l'abbandono e la ""segregazione"""" nell'orfanotrofio, riscaldati da """"una coperta di cielo"""". La salvezza e la fuga nella natura, nei suoi colori, nelle sue forme e nella capacità immaginativa accompagnano l'età più buia dell'autrice. L'infanzia e la prima adolescenza segnate dal non amore e dalla mancata protezione delle figure adulte intorno a lei, non hanno rinchiuso la voglia di sognare e di trovare quell'angolo di mondo in cui sentirsi libera. Volare altrove, per non perdersi, meccanismo di difesa, che ha saputo crescere in sé, aggrappandosi al ricordo dell'amore materno, nonostante l'ambiente ostile in cui è vissuta, dove comprensione e rassicurazione si potevano furtivamente trovare solo fra compagne di sventura.La tenacia e la ribellione l'hanno condotta fino alla sua seconda nascita: l'addio all'orfanotrofio e l'inizio della libertà, da non dover solo immaginare o disegnare, ma finalmente vivere in tutti suoi colori.."" -
Le sogliole di Renato Fucini
Per dar un'idea dell'abbondanza del pesce nelle acque di Montecristo, mi sia lecito riferire l'arguta risposta del mio amico Neri Tanfucio, (ovvero sia il commendatore Renato Fucini) che ad un altissimo personaggio che gli domandava un giorno a Montecristo se il mare fosse pescoso, gli disse: ""Si figuri che le donne qui sculacciano i loro bimbi con le sogliole""""."" -
I dolori del giovane te
"Ho scritto un libro di confusione. Di insicurezza. Di paura. L'ho finito con sicurezza. Coraggio. Ordine. Queste, amico mio, sono le ultime volontà di un ragazzo."""" A volte è bello parlare con chi non c'è e non ascoltare chi c'è. Non pensi? A volte è bello pensare che siamo tutti uguali e a volte non lo è. Non pensi? Per questo quello che andrai a leggere è un libro di domande per te. È un libro di soluzioni per Te. Il giovane A. era alla ricerca di una sicurezza e la trova nel Sogno. Il Sogno di essere chi aveva paura di essere?" -
Discesa ad Agarthi
Il mito di Agarthi, il leggendario regno sotterraneo dove risiede il ""Re del mondo"""", fonte di ispirazione per grandi autori, da Ossendowski a Guénon, è situato in questo trascinante romanzo in una Tuscia criptica e fascinosa. Dal Südfront dell'ultimo conflitto mondiale, ove il feldmaresciallo Albert Kesselring e l'Ahnenerbe (la nazionalsocialista """"Società di ricerca dell'eredità' ancestrale) spasmodicamente bramano l'ingresso al regno sotterraneo e al popolo che lo abita, i cui occulti poteri sarebbero in grado di rovesciare le sorti del conflitto ormai già perso, l'intreccio si sviluppa fino ai nostri giorni. Per una caccia al tesoro che si rivelerà piuttosto come una catabasi, una vera e propria discesa agli inferi. Archeologia, storia, esoterismo, avventura sono il """"milieu"""" per lo sfrenamento di passioni umane fra le quali la cupidigia è sovrana."" -
Matteo di Giovanni a Gavorrano. La pala 432 nella pinacoteca di Siena
«Matteo di Giovanni ha lasciato importanti testimonianze della sua arte nella diocesi di Grosseto: nella cattedrale della città si trova la veneratissima immagine della Madonna delle Grazie, e nella chiesa di San Niccolò a Montepescali la pala d'altare con la Madonna col Bambino e i Santi Guglielmo di Malavalle, Sebastiano, Maria Maddalena, e Lucia. Un manoscritto di Cione di Ravi andato perduto, menziona una tavola con la Madonna e il Bambino commissionata per la chiesa di Ravi a Sano di Pietro, e poi completata da Matteo di Giovanni, e purtroppo dispersa. La pala 432 era rimasta nel novero delle opere di questo artista dalla provenienza sconosciuta, ma la composizione e l'iconografia di questa immagine sacra, insieme alla storia di Gavorrano, ci forniscono elementi preziosi per individuarne la provenienza e comprenderne l'importanza per questa comunità. Questo studio aggiunge quindi un tassello al percorso di questo artista in Maremma proponendo la chiesa di Gavorrano come collocazione originale della pala 432 oggi nella Pinacoteca di Siena.» (dalla prefazione). Presentazione di Rodolfo Cetoloni. -
Donne di Maremma
Un affresco vivo e toccante di figure femminili messe a nudo dal dialetto maremmano-scansanese che è quasi una lingua a sé, densa di accenti e sfumature.Ragazze, mogli e madri del Dopoguerra in Maremma. Le “Donne di Maremma” di Luciana Bellini sono 29 piccole “eroine” della quotidianità, in una provincia coraggiosa e fiera. Donne non idealizzate, ma fulcro propulsivo e trainante della famiglia, votate al sacrificio e protagoniste di una civiltà rurale uscita da poco dal flagello bellico. Il filo della memoria, che prende spunto dai ricordi di una bambina, viene riannodato da Luciana Bellini, scrittrice dialettale che si fa portavoce di un patrimonio letterario e antropologico senza tempo. Sono piccole grandi donne di altri tempi che però hanno ancora tanto da dire e raccontare a quelle moderne. -
Maremma che ricordi
«Questo non è, e non vuole essere un ricettario esteso della cucina meremmana, ma in questo libro ho voluto raccogliere solo alcune delle ricette della mia terra di Maremma, che in qualche modo hanno contraddistinto la mia vita fin da bambina, ricette legate alla trattoria di famiglia, quelle dei ricordi, ma che poi sono alla portata di tutti, con la facile reperibilità degli ingredienti. Per la prima volta mi racconto, non solo tra i fornelli, come siete abituati a vedermi sui social, ma anche con aneddoti di vita di oltre quarant’anni nel mondo della ristorazione e non solo.» -
Perché ci siamo anziché no
La metafisica razionale, l’ontologia derivata dalla originaria filosofia prima dell’Archè dei greci, si è sviluppata nel corso dei secoli verso punto che è sembrato contrario da quello di partenza, come il nichilismo di Nietzsche e le conseguenti filosofie esistenzialiste rivelano e propongono. Ma un Essere senzarnsenso alcuno o solo pervaso di fluida temporalità e di indeterminata possibilità, ha portato a gettare l’umanità stessa nel non senso e nell’indeterminazione essenziale, al punto che non sappiamo dare una ragione alla nostra esistenza e si sono cancellati tutti i progetti vitali che regolavano il corso della nostra vita. E allora: perché ci siamo anziché no? -
Sans papiers
Roma, autunno 2018. Lyambo Kidiaba, un ventenne congolese che tutti chiamano “Sans Papiers” perché ha avuto enormi difficoltà a ottenere il permesso di soggiorno, vive in un centro di accoglienza, insieme ad altri migranti, conducendo un’esistenza precaria alla ricerca di un lavoro che, con il passare dei giorni, appare sempre più come un miraggio. Il giovane é fuggito precipitosamente dal suo paese insieme alla sorella Elodie che adesso vive in Francia con il figlio appena nato. Dopo il riconoscimento dello status di rifugiato per motivi umanitari, a Sans Papiers si presenta l’opportunità di iscriversi in una scuola di italiano dove un insegnante gli suggerisce di scrivere la storia della sua vita, segnata dalla povertà e dalla violenza. -
Hai portato fuori la pellaccia eh?! Canaglia!
Le testimonianze di Franco Chiaruttini sui campi di battaglia. Il Secondo Conflitto Mondiale rappresenta ancora una ferita aperta nella storia contemporanea italiana ed internazionale. Ferita che ha ormai sempre meno testimoni capaci di raccontarla in maniera diretta in quanto portatori delle cicatrici di chi ha vissuto in prima persona quei periodi, in particolar modo sui campi di battaglia. Questo libro, è una biografia di uno di questi testimoni, Franco Chiaruttini, nato il 17-09-1921 a Enemonzo, paese nel cuore delle Alpi Friulane, arruolato come alpino nel 1941 e reduce della campagna di Russia. La narrazione parte dal periodo anteguerra in cui è cresciuto, fino ad arrivare agli anni della rinascita dopo la fine del conflitto. Le testimonianze di Franco sono state raccolte attraverso interviste audio e video nel corso dei suoi ultimi anni di vita, quando ha deciso di raccontare al nipote Manuel le proprie memorie tenute per lungo tempo segrete. Il libro rappresenta per questo motivo un omaggio che l'autore ha voluto fare a suo nonno per averlo reso partecipe di questa sua apertura e condivisione. -
Germania. Una fiaba d'inverno
Il poemetto ""Germania, una fiaba d'inverno"""", che qui viene presentato nella traduzione in versi di Nino Muzzi con testo tedesco a fronte, s'inscrive ancora per l'autore nel cerchio della speranza, la speranza rivoluzionaria che apre scenari fiabeschi e dà al Poeta la forza di Anteo, perché quell'odiata bandiera tedesca sventola su una terra amata dal Poeta, amata e rifuggita e di nuovo desiderata: E quando udii la lingua tedesca, ebbi una sensazione sorprendente; mi parve che il mio cuore si mettesse a sanguinare proprio allegramente."" -
Registro delle lezioni. Vol. 11-12
In questo Registro sono raccolti alcuni saggi dei docenti dei corsi del 2020 e del 2021. Ritroveremo in essi la competenza, l'entusiasmo, l'impegno che hanno messo nelle loro lezioni, e che ci hanno trasmesso, rispondendo alla nostra curiosità, e stimolando curiosità a loro volta, in una parola, disseminando cultura [...]. Presentazione di Ruggero Stanga. -
Nel segno del destino
Emblematiche e misteriose, donne appartenenti al mito (Fedra) alla storia (Pia e Margherita, l'imperatrice Teodora) ed a vicende reali, vittime del sopruso e dell'ignoranza (Antonietta Alberti e la poetessa Isabella Morra) sono quelle presenti in questa raccolta teatrale, unite da una grande forza vitale, sensibilità ed intelligenza del cuore e da una estrema umana fragilità, che le vede protagoniste lungo un filo rosso dal passato al nostro presente. Sono, infatti, donne vive nell'attualità, perché incarnano i desideri, i sogni, gli amori e le passioni al di là di ogni tempo, seppure in una lotta serrata e in uno scontro con la società e i pregiudizi, dinanzi ai quali sono creature inermi, ma non moralmente perdenti, in quanto consapevoli di se stesse, del valore della propria esistenza. Prefazione di Letizia Stammati. -
Celebrazione VII centenario della nascita di Dante Alighieri
Ristampa anastatica del Bollettino speciale n. 15 Questa ristampa anastatica fortemente voluta dall Unitre di Grosseto, ben rispecchia la peculiare funzione di prezioso cardine nel lavoro di ricerca degli studiosi, perché l’opera originale ormai è rara e di difficile consultazione. È proprio l’origine greca della parola “anastatica”: “anastasis”, “risurrezione” che spiega, evidentemente, la precisa intenzione di sollevare dalla polvere che la ricopriva e l’estrema difficoltà, appunto, a reperirla, essendo datata 1967, questa opera davvero preziosa. Il contenuto, infatti, è di grande rilievo proprio per i nomi dei docenti che hanno dato vita a tale Bollettino con i loro attenti e profondi contributi: riproponendolo, molti potranno conoscere e apprezzare gli illustri commentatori di Dante per i 700 anni dalla nascita, oggi, rivalorizzato, per i 700 anni dalla morte del Grande. Nascita-morte: un binomio che tutti ci accomuna quali “Viventi”-“Mortali” e Dante ha attraversato questi due “miracoli collegati” donandoci un’opera “immortale”.