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Relazione e alterità
I saggi raccolti nel presente volume si concentrano, a partire da diverse prospettive, sulla questione dell'alterità e della relazione. Un tratto comune ai diversi contributi si può senz'altro trovare nel pensiero di Jean-Luc Nancy, ma molto presente è anche la figura di Emmanuel Levinas. I principali temi trattati sono la questione dell'identità, quella del soggetto, il comune e il tra noi. -
Azimuth (2019). Nuova ediz.. Vol. 13: Thinking in exile. The nomadic philosophy of Vilém Flusser-Pensare in esilio. La filosofia nomadica di Vilém Flusser.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-siìmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un: corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo, comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Azimuth (2019). Nuova ediz.. Vol. 14: Subjectivity and digital culture.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-siìmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo, comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Poesia allo stato critico. Saggi e interventi
«Chi crea una poesia è come un Dio che possa guardarla e trovare che vada bene. Ma cosa accade se la poesia guarda il suo creatore? Cosa accade se è la poesia a giudicare chi l'ha messa al mondo? Se essa scova in noi, col suo occhio penetrante e stabile, con la sua mobile fermezza, i nostri difetti, la nostra tirchieria, l'impronta sbilenca del nostro intelletto, i nostri intervalli visivi? Ecco la critica, lo sguardo che ti candisce e ti relativizza. Bisogna sostenere quello sguardo di rimando, accettare l'interrogazione reciproca; la poesia allo stato critico». La prospettiva di Paolo Febbraro, quella di una nuova e antica unione di poesia e critica nella stessa persona, si realizza in questo volume di saggi grazie a un corpo a corpo con i poeti e con il testo poetico. Da Charles Simic a Wislawa Szymborska, da Giorgio Caproni a Patrizia Cavalli, dai temi della traduzione a quelli dei luoghi, Febbraro dà sostanza alla ""divina interferenza"""" tra critica e poesia, per giungere alla fine di questo cammino all'incontro del poeta con la propria poesia, e infine con sé stesso."" -
Corporis animique. Le ricette di una visionaria
Flaminio e Lia De Martin sono una coppia davvero straordinaria; insieme da una vita, insieme sono anche riusciti a far diventare la loro casa, a Santa Maria di Feletto, sugli ondulati e incantati pendii delle colline trevigiane, un ritrovo agognato dalle menti più lucide e insieme visionarie della seconda metà del Novecento e dei primi decenni del Ventunesimo secolo. Scrittori, poeti, pittori, filosofi, critici d'arte, registi e attori, ma anche cantanti e personaggi televisivi si sono avvicendati tra le calde e rassicuranti mura della casa colonica dei De Martin, dando vita a un vero e proprio cenacolo culturale, bagnato dall'ottimo vino di quelle terre e arricchito dai cibi non meno visionari e seducenti preparati negli anni da Lia, ispirandosi ogni volta alle diverse personalità dei suoi ospiti. Prefazione di Massimo Donà. -
La filosofia dell'amore in Dietrich von Hildebrand. Spunti per un'ontologia dell'amore
Nel panorama filosofico del Novecento sono fiorite tante riflessioni e analisi sulle emozioni e sui sentimenti, tra cui l'amore. Dietrich von Hildebrand ha contributo a ciò ponendo l'accento sul fenomeno ""amore"""" osservato fenomenologicamente nel suo darsi e accadere. Non un puro sentimento, bensì un atto che afferisce alla sfera dei valori. Ciò che, infatti, accade nell'amante è il riconoscimento dell'unicità dell'altro/a in quanto bene che lo/la tocca generando un atteggiamento di donazione verso di lui/lei. Il compimento di tale atto è raggiunto nella reciprocità; quando, cioè, non si limita al solo donare, ma viene donato (nel senso di un ricevere il dono). """"In ogni amore vive un gesto di donazione di se stessi. L'amante che nel suo amore si dona all'amato (...) diviene in questa donazione più se stesso; vive in maniera più piena e autentica"""". In tale dinamica di donazione il processo amoroso fiorisce in donazione d'essere che, tuttavia, sottostà ad un continuo """"mancare il segno"""", a meno che non si ponga in un orizzonte di senso assoluto."" -
L' Ora e l'attimo. Confronti vichiani
"L'ora e l'attimo"""" narra - attraverso il confronto di Vico con Platone e Kant, Hegel e Nietzsche, Gadamer e, infine, Benjamin - la storia discontinua di un passaggio epocale nella concezione del mondo storico: il passaggio dal primato dell'orizzonte universale eterno, l'""""Ora"""", in cui si inquadrano le diverse età della storia, al primato dell'""""attimo"""", in cui sono parimenti possibili sia l'inizio di una """"nuova Ora"""" che la fine della storia dell'uomo ad opera dell'uomo. In Vico questo """"passaggio"""", variamente contrastato e sofferto, ma alla fine vincente, assume la figura del transito dalla mathesis universalis della storia alla visione morale del mondo umano." -
La stella ascetica. Soggettivazione e ascesi in Friedrich Nietzsche
Agli ""ideali ascetici"""" Friedrich Nietzsche ha notoriamente dedicato una durissima requisitoria nella terza dissertazione della sua """"Genealogia della morale"""". Eppure, ad un'analisi più dettagliata, non è possibile ritrovare, in questo testo, neanche una singola occorrenza della parola """"ascesi"""". È davvero possibile che il filosofo (e filologo classico) di Röcken abbia omesso casualmente una parola come askesis, tanto centrale per il pensiero filosofico greco, dal suo scritto polemico? Oppure il concetto di ascesi va interpretato in maniera differente rispetto a quello di """"ideale ascetico"""", andando così a creare una costellazione teorica più complessa rispetto a quella che sembra configurarsi in un primo momento? Il presente lavoro si ripropone di effettuare una ricostruzione e discussione critica delle molte declinazioni dell'ascetismo presenti nel pensiero di Friedrich Nietzsche, tanto nelle opere a stampa quanto nei frammenti postumi: dall'ascesi greca di Pitagora e Orfeo, passando per quella (talvolta valorizzata, talvolta criticata) di Schopenhauer, fino ad arrivare alla decostruzione dell'ideale ascetico nella Genealogia della morale verranno prese in considerazione quelle che andranno a configurarsi come le molte ascesi di Nietzsche."" -
Destino ed eternità. L'opera di Emanuele Severino
«Questo foglio, questa penna, questa stanza, questi colori, suoni e sfumature e ombre delle cose e dell'animo sono eterni». Questa affermazione del filosofo Emanuele Severino si fonda sulla pura ragione, libera dall'ottundimento nichilistico in cui versa l'Occidente. Il tentativo di questo libro è di illustrare quanto possa essere affascinante pensare ciò che nessuno mai oserebbe pensare, e cioè che ciascuna cosa è connessa a tutte le altre, e che proprio grazie a tale intreccio è possibile trovare un nuovo significato del tempo e dell'eternità. È appunto in questa tesi dell'eternità di tutte le cose, dell'impossibilità di ogni cosa di venire dal nulla e finire nel nulla - perché semplicemente il nulla non è - il fascino inconfondibile dell'opera di Severino. Questo libro cerca di restituirlo, pur tenendo vivo il vaglio critico che temi di così alta levatura filosofica, e di grande bellezza, necessariamente richiedono. -
Paradisi oceanici
Sono le cinque di pomeriggio d'un radiante giorno di maggio. Sotto un cielo nitido, turchese, e sopra un mare colmo di riflessi, scivola una goletta. Oceania! Chiarore vibrante, spazi illimitati, luccichio tremulo all'orizzonte... A poppa, Tahiti s'allontana lentamente. Il sole dora i fianchi delle sue montagne vellutate, e l'acqua, tesa come quella d'un lago, raccoglie e culla l'immagine delle loro cime aguzze, pregne del gran chiaror pomeridiano. A prua il Pacifico immenso, misterioso... Voglia di partire, voglia di raggiungere una meta sconosciuta, voglia di navigare con un vascello dondolante e silenzioso che solca le onde del gran mare. -
Dell'amicizia. Alcuni inediti giovanili
Antonio Rosmini (1797-1855) si profila come una delle vette filosofiche della prima metà dell'Ottocento europeo. La presente edizione di alcuni suoi inediti giovanili del 1813 (Delle laudi dell'amistà e il Dialogo tra Cieco e Lucillo), consente di gettare nuova luce sulla formazione di un intellettuale dell'epoca e sulla sua nascente sensibilità filosofico-letteraria: dalla ricerca dello stile linguistico all'esposizione delle numerose opere consultate, dal desiderio di condividere con gli altri le proprie passioni al conseguente riflettere sul senso dell'amore e dell'amicizia. Come nota Fulvio De Giorgi nella Prefazione, «grazie a questa importante e accurata edizione di manoscritti giovanili rosminiani, gli storici del pensiero possono disporre di una nuova e significativa documentazione, che indubbiamente entrerà nella bibliografia essenziale delle fonti primarie per lo studio di quella grande figura della cultura italiana contemporanea che è stata Antonio Rosmini». -
Il problema dell'esposizione speculativa nel pensiero di Hegel
Le relazioni tra pensiero e linguaggio, eternità e tempo, rappresentazione e concetto sono le questioni teoretiche di fondo affrontate da Hegel. Il presente volume cerca di interpretarle alla luce di una problematica centrale: quella dell'esposizione speculativa. Le tappe di sviluppo del pensiero hegeliano vengono ricostruite attraverso la minuziosa analisi dei testi, dagli scritti di Jena alla Vorrede della Fenomenologia, dalla Psicologia del 1830 alla seconda Prefazione della Logica. Alla radice del sistema vengono evidenziate tensioni e aporie, che se da un lato si mostrano funzionali all'instaurazione del dispositivo dialettico, dall'altro sembrano comprometterne la coerenza, aprendolo in direzione del pensiero contemporaneo. -
Filosofia come «Sistema della scienza». Introduzione alla lettura della Prefazione alla «Fenomenologia dello spirito» di Hegel
La Prefazione alla Fenomenologia dello spirito di Hegel è un testo che si pone alla soglia del sistema, ma in pari tempo ne definisce il limite e il bordo estremi. Essa infatti da un lato si colloca prima dell'inizio, dall'altro dopo e oltre la fine. Essa dunque è e non è una prefazione, è e non è interna al «sistema della scienza». Così, essa si carica di quella medesima ambiguità che, nel pensiero di Hegel, caratterizza il concetto di negativo: da una parte, funzionale all'attuazione dell'episteme; dall'altra, ripristinato al suo termine come esterno e non più contenibile in essa. In questo paradossale aver luogo senza che per essa, nel sistema, ci sia un luogo, la Vorrede non apre soltanto la Fenomenologia dello spirito, ma anche lo spazio da cui l'opera di Hegel è stata sempre di nuovo interrogata. Il volume presenta, in appendice, la Prefazione alla ""Fenomenologia dello spirito"""" nella traduzione di Enrico De Negri."" -
Ragionar come un pesce
"Mio nonno si chiamava Romano ed era un uomo semplice, piccolo di statura, a prima vista normalissimo, che possedeva, però, delle doti fisiche non comuni. Aveva una forza e una resistenza alla fatica davvero incredibili. Poteva rimanere in apnea sott'acqua per ben tre o quattro minuti, riuscendo, senza emergere, a bere del vino da un fiasco (ancora mi chiedo come potesse fare una simile prodezza). Era un grande pescatore e sapeva catturare le anguille e altri pesci con le mani, scovandole abilmente nelle loro tane (rifugi)... Credo di aver ereditato qualcosa da lui, perché anch'io mi sento uno spirito libero, ma soprattutto perché credo di aver ereditato molto anche delle sue incredibili doti e capacità di pesca. Sono assolutamente convinto che la mia famiglia abbia nel sangue la pesca, anche grazie al """"DNA"""" che ci ha trasmesso nonno Romano""""." -
Parigi, e un padre
Libro candidato da Maurizio Cucchi al Premio Strega 2021«La città era una trama di luoghi fatali, di corrispondenze con la memoria, un reticolo prodigioso in cui ritrovare, già nella potenza dei nomi, delle piazze, delle vie, il solco tenace del proprio passato, l'impronta definitiva di una vita più forte, gli archetipi profondi dell'esistere, da cui non separarsi mai». Una Parigi lontana, quasi irreale nella sua metafisica bellezza. Un viaggio della memoria sulle tracce di un'ombra tanto ingombrante quanto sfuggente. Un padre in fuga nella Ville Lumière dei primi anni Cinquanta. Un figlio che lo insegue attraverso il labirinto dei ricordi, nelle vie di una Parigi popolare e anarchica, dove benessere e povertà coesistevano in pieno centro, non ancora trasformato in un salotto per turisti. Una lotta contro la rapina del tempo, per ricomprendere il proprio passato.Proposto da Maurizio Cucchi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:rnrn«Giovanni Catelli, poeta e autore di un importante libro sulla precoce e sinistra morte di Albert Camus (Camus deve morire, 2013), già tradotto in Francia, ha scritto un’opera in prosa, Parigi, e un padre (Inschibboleth), che si distingue per l’originalità dell’impianto e dello stile, per la solida qualità letteraria. Si tratta infatti, senza dubbio, di un libro di narrativa, ma composto secondo una modalità particolare e raffinata, e cioè l’articolarsi e il succedersi di brevi – quanto intensi e trasparenti – frammenti di prosa, vivi di una loro interna efficacia lirica. Una narrazione poetica, quella di Catelli, che si realizza nel riferimento a una città amata, Parigi, nel doppio registro d’epoca e di figure: il tempo più lontano del padre (anni Cinquanta) e quello successivo (anni Settanta), con la presenza del figlio giovanissimo che è anche chi narra in prima persona. Ne scaturisce una visione – ricca di concreti dettagli e di realtà – dei mutamenti storici della città (e dunque della civiltà europea nel tempo) e insieme il sovrapporsi e distinguersi del sentimento dei due personaggi, per sé stessi e per il mondo in cui vivono o vorrebbero vivere. Nell’insieme si possono riassumere così, ovviamente molto semplificando, i pregi dell’opera di Catelli: sensibile attenzione ai mutamenti storici di una grande capitale dell’Europa, aspettative e realtà di due generazioni in un luogo per tanti aspetti emblematico e mitico, valore in controtendenza dello stile che permette all’autore di permeare la sua prosa di evidente energia poetica.» -
Quaderni di Inschibboleth (2020). Vol. 13: Logiche della sensazione.
Quaderni di Inschibboleth è una rivista italiana di filosofia che accoglie lavori scientifici di giovani studiosi. In questo numero dedicato alle Logiche della sensazione, gli autori espongono le diverse prospettive possibili sul tema, dall'arte alla filosofia. -
Il pensiero. Rivista di filosofia (2020). Vol. 1: Niccolò Cusano.
"Pensare con Cusano"""", ovvero: ripercorrere la filosofia di Cusano per rintracciare temi e contenuti utili a delineare il senso teoretico della sua opera e a sottolineare aspetti fondamentali nello sviluppo delle molteplici rifrazioni della sua speculazione. Oltre questo lavoro di ricostruzione del filosofare cusaniano, l'intento del volume è quello di evidenziare suggestioni speculative e spunti per la riflessione filosofica che, nel panorama culturale odierno, vede impegnati molti pensatori nella riproposizione di argomenti e nell'approfondimento di tematiche cusaniane nel campo dell'ontologia, della teologia, dell'epistemologia, del pensiero etico-politico. Ambiti nei quali il pensiero di Cusano offre, ancora oggi, una ricca e feconda serie di contributi teoretici che vanno colti nel loro più autentico significato speculativo. Attingere da queste visioni originali serve anche a comprendere i motivi dei ricorrenti riferimenti al pensiero del Cusano rintracciabili in molti pensatori contemporanei." -
Figure della crisi. Nuova ediz.
Crisi e critica sono termini che appartengono al vocabolario della ragione occidentale fin dalle sue origini. Da allora, prima o poi, ogni genere di sapere si è trovato ad affrontare la crisi delle rispettive forme tradizionali assumendo la funzione storica di interpretarne non solo gli elementi contingenti e passeggeri, ma le condizioni essenziali. Che fine ha fatto, oggi, questa potenza critica della ragione e, in modo particolare, della filosofia? Intrecciando politica, filosofia e teologia, i saggi contenuti in questo volume delineano alcune tra le figure più significative attraverso cui cogliere il senso speculativo della crisi, dalle origini del sapere filosofico in Grecia fino all'attuale stato della forma rappresentativa democratica. Saggi di M. Adinolfi, M. Bruni, C. Canullo, M. Donà, R. Fabbrichesi, G. Goria, E. Mazzarella, G. Petrarca, G. Pintus. -
Il nemico principale
Dal punto di vista di Costanzo Preve, oggi, in Italia, non esiste un pericolo fascista (come d’altronde non esiste alcuna prospettiva comunista), per il semplice fatto che non ce n’è bisogno. Le classi subalterne non costituiscono una minaccia, la democrazia moderna è in corso di smantellamento, la morale è ultraindividualista e – a livello geopolitico – siamo in piena fase di ricolonizzazione. Il nemico principale è un altro. L’attuale crisi della democrazia non è la conseguenza di un complotto o di un attacco, ma di una nuova configurazione nei rapporti di forza tra le classi che ha portato al trionfo del liberismo reale. Il quale, senza più avversari, si è ripreso con gli interessi ciò che aveva dovuto cedere in passato. Il concetto di democrazia è così stato quasi completamente svuotato dal suo significato originario, che non risiede nell’affermazione del principio di maggioranza, nella tutela istituzionale delle minoranze o nel mantenimento di uno spazio pubblico. La democrazia non è fatta solo di procedure formali, ma è una questione di contenuti, di accesso del demos al potere, di controllo collettivo del popolo sulla sua riproduzione economica. È una questione di comunità reale. -
Humanity. Tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Vol. 1
Umano, postumano, transumano, antropocene, animalità, relazione mente-corpo, intelligenza artificiale, diritti umani e inclusione, humanitas e umanesimo: queste le aree tematiche di indagine dei saggi che compongono il primo dei due volumi di Humanity. L'analisi che ne deriva fotografa un'umanità che - dalla modernità alla contemporaneità - si trova in continuo transito tra paradigmi perduti e nuove traiettorie. Le attuali emergenze umanitarie, i frequenti disastri ambientali, le non più avveniristiche ibridazioni tra umano e tecnica impongono un costante e rinnovato ripensamento delle condizioni e dei limiti a cui è esposta la nostra esistenza. La riflessione filosofica ed etico-politica sull'umano si situa, oggi, in una complessa e articolata scena di mondo: qui essa incontra il versante dell'arte o, più in generale, dell'estetico. Proprio risalendo alle origini del moderno, si possono trarre spunti per un rilancio critico del progetto umano, di un nuovo umanesimo finalmente depurato da retaggi ideologici e ipoteche metafisiche. Con saggi di Agostino Cera, Danielle Cohen-Levinas, Carmelo Colangelo, Marco Di Capua, Viviana Farina, Giusi Furnari Luvarà, Fabiana Gambardella, Gianluca Giannini, Giuseppe Giordano, Antonello Giugliano, Jérôme Lèbre, Manuela Macelloni, Paola Martino, Valentina Mascia, Paolo Augusto Masullo, Eugenio Mazzarella, Fabrizio Meroi, Paolo Piccari, Anna Pia Ruoppo, Marco Russo, Salvatore Tedesco, Luca Vanzago, Massimo Villani, Renata Viti Cavaliere, Andrea Zanella.