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Elementi di dentrometria
La dendrometria, intesa come primo approccio tecnico al bosco o come primo modo di «vedere» ed evidenziare i caratteri del bosco, risulti la disciplina forestale internazionalmente più ricca di trattati. La materia tende a scindersi in tre parti separate: gli inventari forestali (che mirano all'analisi di vaste superfici), la dendroauxometria (che si interessa dell'accrescimento del bosco) e la dendrometria, che si interessa soprattutto di valutazioni su singoli tratti di bosco come di valutazioni in sede di commercio del legno. Il testo conserva un carattere didattico-divulgativo con esempi riferiti a problemi anche professionali: uno strumento semplice e pratico che affronta anche argomenti teorici. Gli esempi possono servire a verificare l'esattezza nell'applicazione di metodologie di interesse della dendrometria. -
Giovenale, Satire 1,7,12,16. Storia di un poeta
Giovenale viene ancora troppo spesso appiattito sulla sua fase iniziale 'indignata', rispetto a cui la produzione successiva tende a sbiadire in affrettate generalizzazioni. Risulta così svilito un itinerario compositivo che denota invece un'incessante ricerca di nuovi e diversi modi di fare satira. In quest'ottica, la scansione delle sedici satire giovenaliane in cinque libri - che tutto induce a considerare d'autore - è punto di partenza imprescindibile per seguire un trac-ciato evolutivo, che si cerca qui di ripercorrere attraverso il commento a una satira per ciascun libro (con l'inevitabile eccezione del libro II, interamente occupato dalla lunghissima satira 6, e comunque del tutto in linea con il I). -
Poteri e linguaggi del sacro. Testi, oggetti e riti nell'Europa moderna
Il potere attraverso i linguaggi, anima i soggetti che lo esercitano, entrando in contesti in cui il femminile, il sacro, il mitologico, sono i protagonisti. Ponendosi come superiore rispetto ai temi di natura e cultura, si legittima attraverso i discorsi e le azioni, più o meno violenti, più o meno coerenti con la verità dei principi ai quali si ispira. I saggi qui raccolti si inseriscono in questo solco di studi, ormai solidi e numerosi, e ci permettono, attraverso documenti e riflessioni storiografiche, di arricchirne i contorni e riprodurne gli esempi. -
La crociata contro Francesco II Ordelaffi (1356-1359) nello specchio della storiografia
La crociata contro Francesco II Ordelaffi rientra nel numero delle crociate italiane o crociate politiche bandite dai papi avignonesi per combattere avversari di particolare rilievo territoriale e militare. Nonostante gli sviluppi del pensiero canonistico pervenissero a considerare costoro eretici a pieno titolo e gli elementi consacrativi della tipica crociata d'Oriente fossero tutti presenti, la percezione dei contemporanei, per ciò che se ne può ricavare da un certo numero di cronache, evidenziò piuttosto l'intenzione prevalentemente politica dell'iniziativa papale. Su questa linea, con qualche recente eccezione, si è posto anche l'assai esiguo fronte storiografico che se ne è finora occupato. L'agile volume vuole essere una prima verifica sul tema cui si auspica possano aggiungersi altri approfondimenti per casi analoghi nell'area italiana. -
Epos di Giovanni Pascoli. Un laboratorio del pensiero e della poesia
Da tempo le antologie latine Lyra ed Epos sono considerate di fondamentale importanza per lo studio della poesia, della poetica e della cultura di Pascoli. Ma non solo: sempre più se ne apprezza il valore intrinseco, l'originale pro-spettiva aperta sui classici. Questo libro si concentra su Epos, e in particolare sul suo ampio commento all'Eneide: via d'accesso alla poesia e al pensiero di Pascoli, e insieme specchio del 'suo' Virgilio. Come alcune figure dell'imma-ginario pascoliano nascono dallo stretto dialogo con l'Eneide, così l'esegesi si fa trasmissione e trasfigurazione della parola epica, in un'«era», quella di Pascoli e nostra, in cui alle favole antiche è subentrata la luce radente della scienza, all'epos le forme desublimanti del romanzo. -
Maternità e politeismi-Motherhood(s) and Polytheisms
Dal Vicino Oriente antico al Mediterraneo greco e romano, dall'India del passato e del presente al Giappone, dalle culture animiste dell'Africa e della Polinesia al mondo celtico e norreno: con questo volume miscellaneo si intraprende un viaggio attraverso i molteplici modi di concepire, sentire, rappresentare, idealizzare, divinizzare, mortificare, propagandare e praticare la maternità in contesti politeistici differenti. Esso è il frutto del lavoro congiunto di studiosi provenienti da ambiti di studio assai diversi in un vero e proprio esperimento di transdisciplinarietà: dall'Antropologia Culturale all'Archeologia, dalla Filologia alla Storia delle Religioni. Lo scopo precipuo è contribuire a comprendere come si costruisce e costituisce un sistema politeistico attraverso la peculiare prospettiva della maternità. Realtà e riflessioni complesse, affascinanti e a volte sorprendenti emergono nei contributi sapientemente collezionati dalle curatrici per questo volume, con l'intento di proporre nuove linee di ricerca ed innovative prospettive sui politeismi e le maternità, evidenziando non soltanto specificità e divergenze, ma anche convergenze tra culture a volte molto distanti. -
Fondamenti di patologia vegetale
Svariate malattie di natura biotica e abiotica compromettono gravemente la produttività delle colture agrarie e forestali e provocano danni spesso irreversibili all'ambiente ed al paesaggio. La trattazione degli aspetti scientifici e tecnici fondamentali di tali malattie, rivista e puntualmente aggiornata, è riproposta con arricchita veste tipografica in questa seconda edizione dei ""Fondamenti di Patologia vegetale"""" destinata soprattutto agli studenti dei corsi di laurea e di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze Forestali e Ambientali, Viticoltura ed Enologia, Biotecnologie Agro-Alimentari, Scienze e Tecnologie Alimentari e ai tecnici e professionisti chiamati ad affrontare problemi fitopatologici sul territorio."" -
L' Historia di Camallo e l'Historia del pescatore: un testo teatrale e un cantare di primo Cinquecento
L'""Historia di Camallo"""" è un testo teatrale di primo Cinquecento e possiede tutti gli elementi caratteristici delle sacre rappresentazioni: è scritto in ottava rima, è aperto da un annuncio e concluso da una licenza, ed è definito un """"mistero"""", termine con cui si chiamavano comunemente le sacre rappresentazioni. Argomento del testo non è però la vita di una santa o un episodio biblico, ma una storiella molto salace, che ha come protagonisti il pescatore Camallo, sua moglie Valeria e Venere, Cupido e Priapo. Il libro pubblica anche il coevo cantare dell'""""Historia del pescatore"""", perché ha una trama molto simile a quella dell'Historia di Camallo. Le due edizioni sono precedute da una introduzione in cui l'autore inserisce l'Historia di Camallo nel contesto teatrale primo cinquecentesco. Egli ipotizza che il testo sia un prodotto delle veneziane Compagnie della Calza, associazioni di giovani aristocratici gaudenti, che avevano l'abitudine di rappresentare commedie e spettacoli scabrosi."" -
Leggere i moderni con gli antichi e gli antichi coi moderni: Petrarca, Valla e Beroaldo
Il volume raccoglie sette saggi che attraversano alcuni aspetti della cultura umanistica, fra XV e XVI secolo, seguendo sentieri poco battuti: il petrarchismo latino, la prima ricezione di Lorenzo Valla e le prove più mature del magistero del maestro bolognese Filippo Beroaldo il Vecchio. Ognuno dei contributi affronta un diverso fenomeno di ricezione e trasmissione culturale di autori antichi e moderni: in alcuni casi di moderni (Petrarca) riscritti con le parole degli antichi, in altri di autori antichi riscoperti e riproposti grazie alla mediazione dei moderni, come i sette saggi o i divieti pitagorici. Tutto questo in un periodo di transizione in cui la lingua latina non sente più molto salda la sua egemonia in campo culturale. -
Nel nome di Aleksandr e all'ombra di Claude. Il pianismo di primo Novecento fra Skrjabin e Debussy
Il volume riesce a celebrare almeno due eventi: la scomparsa di un musicista oggi non troppo noto, Skrjabin (avvenuta nel 1915 e ricordata nella giornata di studi del 2015), e quella del sempre noto Debussy (avvenuta nel 1918 e pronta a riempire di sé il 2018). Furono grandi pianisti entrambi, l'uno in Russia e l'altro in Francia, ma non erano soli. Il pianismo europeo contava parecchi altri nomi, e l'Accademia Filarmonica, nella sua lunga vocazione storiografica (documentata dai volumi precedenti, sempre molto aperti nel tempo e nello spazio), ha cercato di trattare diversi altri musicisti-pianisti dell'epoca: Prokofiev, Paderewski, Busoni, Albéniz, Granados, Sibelius, Satie, Rachmaninov, Respighi, Casella e Malipiero. Non prima, tuttavia, d'aver proposto le doverose coordinate generali di storia, cultura, letteratura, arte, estetica e critica. Nel nome di Aleksandr [Skrjabin] e all'ombra di Claude [Debussy] è sembrato un titolo significativo. -
Aspetti dell'identità relazionale nelle tragedie di Seneca
Il libro è un'indagine sulle modalità di comunicazione e di rappresentazione dell'identità nelle tragedie di Seneca, lungo il filo conduttore delle Troiane. Alla base del lavoro è una concezione dinamica, secondo la quale l'identità si costruisce attraverso la comunicazione e la relazione, sia con l'altro, sia con la realtà. Il concetto di ""identità relazionale"""" nasce e deriva da tale presupposto teorico, ed è stato formulato a partire dai principi basilari della pragmatica della comunicazione."" -
E-Health. Medicina digitale
Da anni i sistemi sanitari nazionali sono orientati verso lo spostamento dell'erogazione della cura dall'ospedale al territorio. Parole come ""sanità digitale"""", """"ricetta digitale"""" e """"telemedicina"""", sono sempre più frequenti. Lo scopo è quello di applicare la tecnologia per aumentare l'efficacia dei servizi e ridurne i costi. La scuola offre una visione d'insieme sulla medicina digitale, delineando il ruolo centrale della bioingegneria per proporre metodologie e tecnologie innovative e sostenibili. Propone inoltre lezioni sulla gestione dei big data in sanità, considerando tecnologie emergenti, come l'analisi del linguaggio naturale per estrarre informazione da referti testuali e il process mining, per verificare l'aderenza dei comportamenti reali con quelli attesi. Saranno introdotte le tecnologie di maggiore impatto sociale, quali le applicazioni mobile e l'internet of things. Si analizzerà il dualismo fra evidence-based medicine e precision medicine. Saranno quindi forniti esempi di gestione dati particolari, come open data e le biobanche. Si analizzeranno infine aspetti critici come l'interoperabilità tra diversi sistemi e le tematiche medico-legali connesse all'e-health."" -
L' arte nella Bologna dei Bentivoglio e il maestro di Ambrogio Saraceno
L'opera mira a ricostruire l'identità rinascimentale di Bologna in modo da avere una visione più ampia e approfondita del contesto artistico bolognese ed emiliano di fine Quattrocento, che, a causa della grave damnatio memoriae scagliata dallo Stato Pontificio contro i Bentivoglio, è stato finora così poco indagato. A Bologna, città mercantile con un ceto sociale borghese ampio, diversamente dalle corti chiuse ed elitarie di Ferrara e Firenze, esisteva un altro tipo di committenza, più aperta alle novità e dai poliedrici interessi che consentiva agli artisti migliori opportunità di lavoro e maggior libertà espressiva, facendo così diventare la città felsinea un centro propulsivo della cultura di fine Quattrocento. In seguito a un'influenza veneta e toscana, decisivo per la nascita del Rinascimento bolognese fu l'arrivo in città, intorno al 1470, di pittori ferraresi che apportarono quella componente fondamentale che consentirà la fioritura di un particolare tipo di rinascenza, con caratteristiche proprie, non comuni ad altre aree culturali. Su questo substrato si innesterà poi l'influenza dell'arte centro-italiana di Perugino e Pinturicchio, interpretata a Bologna soprattutto da Costa e Francia. L' indagine non riguarda solamente i tre grandi pittori ferraresi che giunsero in città (Cossa, De Roberti e Costa), ma approfondisce per la prima volta altre personalità, forestiere e non, che parteciparono con le loro opere a questo vivace ambiente multiculturale (Giacomo Filippo De Tealdi, Giovanni Antonio e Guido Aspertini-padre e fratello del più celebre Amico, Antonio Leonelli da Crevalcore, Giovanni Antonio Bazzi e altri) ricostruendo la realtà artistica del tempo attraverso la fitta rete di rapporti tra artisti e committenti e la risoluzione di importanti problematiche scientifiche finora rimaste insolute. Infatti, attraverso la ricostruzione della figura del Maestro di Ambrogio Saraceno (di cui ho individuato il corpus delle sue opere, la loro cronologia, le relative provenienze e committenze) e l'individuazione della sua identità (avvenuta con ricerche documentarie, stilistiche e cronologiche), è stato possibile sciogliere alcuni importanti ""nodi"""" critici e gettare così maggior luce sull'arte e la cultura a Bologna alla fine del Quattrocento. Ne emerge una monografia scientifica capace di immergere il lettore nella realtà artistica rinascimentale di Bologna, restituendo finalmente alla famiglia Aspertini l'importante ruolo che merita per aver portato per prima da Roma nella città felsinea il gusto per l'antico che si stava sviluppando nell'urbe e il cui massimo interprete sarà Raffaello."" -
Minatori di memorie. Vol. 1: Memoria culturale e culture della memoria delle miniere e della migrazione italiana in Limburgo (belga e olandese) e Vallonia.
Il taglio interdisciplinare del volume intende fare interagire gli studi delle infinite tracce, materiali e immateriali, lasciate dal mondo minerario e dalla migrazione italiana sui territori, sulle persone, sulle società, sulle mentalità, sugli immaginari artistici negli ex-distretti minerari del Borinage, del Limburgo belga e del Limburgo sudorientale olandese. Ultimamente è andata crescendo l'urgenza della patrimonializzazione di quell'eredità. Un'eredità, scomoda, che non poteva essere attualizzata dalle ultime generazioni dei minatori e dalle loro famiglie senza complesse e dolorose rinegoziazioni. In Minatori di memorie trovano spazio studi storiografici sulla memoria pubblica in Italia della migrazione, catalizzata in particolare attorno alla tragedia di Marcinelle , di cui ricorreva nel 2016 il sessantesimo anniversario; sguardi della geografia e dell'antropologia, utili a interpretare in multiscala questi stratificati processi geostorici e il loro impatto sui territori, sulle culture e sulle persone; studi delle (auto) rappresentazioni offerte dalla letteratura e dai nuovi strumenti tecnologici. -
La semantica dei frame di Charles J. Fillmore. Un'antologia di testi
Quest'antologia raccoglie e traduce gli articoli che Charles J. Fillmore (1929-2014) ha dedicato alla frame semantics. Essi coprono un arco di oltre 30 anni di lavoro e permettono di tracciare un'evoluzione del suo percorso teorico sulla semantica dei frame: mettono in luce, in particolare, i rapporti con la grammatica dei casi, la teoria per la quale è maggiormente conosciuto (almeno in Italia), evidenziando le ragioni di insoddisfazione - che più volte il linguista statunitense ha espresso nei confronti della sua precedente teoria - e il bisogno di giungere a una migliore formulazione teorica della descrizione semantica. Questa non deve limitarsi alle singole unità lessicali, ma facendo tesoro di un approccio enciclopedico al significato linguistico deve tener conto dei fattori contestuali e circostanziali che determinano il significato delle parole all'interno dei testi e dei contesti d'uso, consentendo così di superare le tradizionali distinzioni tra semantica, pragmatica e linguistica del testo. -
Strattide. Testimonianze e frammenti
Il volume costituisce una nuova edizione critica, delle testimonianze e dei frammenti del commediografo greco Strattide (V-IV sec. a.C.), vi aggiunge un nuovo frammento, altri di dubbia attribuzione e quelli a vario titolo attribuiti al commediografo senza argomenti definitivi. I frammenti sono tradotti, a parte alcuni di origine lessicografica e non lemmatizzati, e sono tutti commentati, con particolare attenzione agli aspetti di ordine testuale e di tradizione del testo. Un'introduzione di carattere testuale e scenico precede la raccolta delle testimonianze e dei frammenti. Il volume si conclude con un indice dei passi discussi e delle testimonianze trattate. -
Costruzione di patrimonio. Le parole degli oggetti e delle convenzioni
Questo libro intende fornire a chi voglia avviarsi verso lo studio e la ricerca in ambito patrimoniale una base lessicale e semantica per iniziare a comprendere gli scenari contemporanei a partire dal complesso dibattito aperto con gli strumenti normativi (convenzioni UNESCO in primis) che hanno segnato la storia dei concetti di tangible e intangible cultural heritage. D'altro canto, attraverso la riflessione su specifiche costruzioni e gestioni di oggetti e situazioni patrimoniali, fornisce esempi di come il dibattito scientifico e legislativo incida sulle concrete dinamiche dei patrimoni ""in azione"""". Il patrimonio non solo è apparato oggettuale, fisicità, ma anche complesso di conoscenze, manualità, tecniche, arti e tradizioni, saperi, concezioni del mondo, politiche. È connesso ai meccanismi di produzione delle eteroclite identità e delle rispettive forme di auto rappresentazione di ogni gruppo sociale. I patrimoni costruiscono e definiscono le persone, così come le persone costruiscono e definiscono innumerevoli forme di patrimonio in un costante aggiornamento di attitudini, di pratiche, di credenze e di comportamenti."" -
Itinerari del libro nella storia. Per Anna Giulia Cavagna
Camminare lungo i sentieri battuti dal libro a stampa nei quasi sei secoli dalla sua invenzione significa attraversare territori ancora inesplorati fra storie dei libri e di autori, di tipografi e di editori, di commercio librario, di bibliofilia, di censura, di rapporti con i poteri laici e religiosi, entrando nelle biblioteche e negli archivi in cui si inseguono le tracce di quella lunga storia. Quasi trenta esperti, italiani e stranieri, accompagnano il lettore in simili itinerari, percorsi in trent'anni di insegnamento e di studio della storica del libro di Anna Giulia Cavagna. -
L' acquisizione dell'italiano da parte di sinofoni. Un contributo alla linguistica educativa
L'acquisizione di una L2 (seconda lingua) per parlanti con una lingua nativa tipologicamente distante da essa pone molti problemi all'apprendente, all'insegnante e allo studioso. Caso esemplare di questa difficoltà è certamente l'acquisizione della lingua italiana da parte di studenti di madrelingua cinese: due sistemi linguistici strutturalmente molto lontani e difficilmente commensurabili, sia nell'ambito di un processo spontaneo di acquisizione, si in quello di un percorso di insegnamento/apprendimento formale. All'incontro tra la speculazione teorica della linguistica educativa e la vocazione sperimentale della linguistica acquisizionale, il presente volume costituisce una meditazione intorno al problema specifico dell'interferenza da parte della lingua madre nell'interlingua italiana degli apprendenti cinesi, contestualizzato però all'interno di una riflessione sociolinguistica più ampia e articolata tra i diversi piani di interesse dell'educazione linguistica. -
Bellum Servile. Testo latino a fronte. Ediz. critica
Con ""Bellum Servile"""", composto per il concorso di poesia latina di Amsterdam del 1892, Giovanni Pascoli tenta ambiziosamente la via di una letteratura moderna che canti le inquietudini dell'uomo contemporaneo davanti alle grandi questioni del suo tempo, dalla condizione dei più umili alla lotta di classe, dal senso della sofferenza nella vita a quello della morte, nell'ambito di un classicismo non tradizionale che cerca nel mondo antico paradigmi antropologici di valore universale. Il volume indaga i forti rapporti tra """"Bellum Servile"""" e la poetica pascoliana, ne ricostruisce la storia redazionale e individua il ricco sostrato di fonti (non solo i classici greco-latini, ma anche i moderni Defoe, Chateaubriand, Byron, Leopardi, Longfellow, Carducci). Il testo è corredato di una nuova traduzione e di un diffuso commento.""