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Narrare memoriter temporaliter dicere. Racconto e metanarrazione nelle Confessioni di Agostino
Più che l'archetipo del ""genere"""" autobiografico, le Confessioni di Agostino sono un esempio straordinario di riflessione sul narrare, sul come e perché tanto la parola umana, quanto quella divina, entrino a far parte di un racconto. Per la prima volta, si mettono qui sistematicamente a confronto le categorie della narratologia con le considerazioni """"teoriche"""" e la prassi narrativa delle Confessioni stesse. A cinque capitoli, scanditi dai passi dell'opera di maggior interesse metanarrativo, fanno seguito tre Appendici che privilegiano l'analisi linguistica: la prima nella forma di un commento al proemio programmatico del libro X; le altre due in quella di un """"sondaggio"""" lessicale sui temi del tempo e della conversione."" -
Forme del viaggio immaginario. Catabasi, visioni e terre leggendarie
Il libro si propone di seguire il percorso di viaggi ideati lungo le coordinate immaginarie dell'esplorazione metaforica e simbolica e contrassegnati da una forte letterarietà. Il viaggio che si spinge verso un altrove geografico, con itinerari per terra, per mare, e verso regni sotterranei, è un tema cui sono da sempre legati i sentimenti ancestrali dell'uomo e la sua ontologia. La narrazione immaginaria che supera i limiti, sconfiggendo l'errore del tempo, è lo spazio d'inventio all'incrocio fra reale e fantastico, fra verità e meraviglia. Le vicende degli eroi-viaggiatori oltre i confini del mondo s'intrecciano alla narrazione del viaggio della vita come pellegrinaggio verso l'edificazione spirituale, o alle meditazioni sulla caducità umana e sul limite naturale del morire. Parlare di questo viaggio significa iniziare il percorso in parallelo con la natura polisemica e universale del mito, con il quale l'uomo ha tentato di dare alla forma simbolica una sostanza semantica e un'interpretazione linguistica. -
Roma e il misterioso popolo della seta
Nell'era contemporanea, l'attenzione del mondo europeo ed occidentale si è rivolta, con sempre maggior frequenza, alla Cina, come temibile avversario commerciale, come potenza in ascesa, incombente sull'Occidente. Nel mondo antico, la Cina per motivi economici legati ai traffici commerciali lungo quella che, secoli dopo, sarà chiamata Via della Seta, rappresentava una presenza essenziale nello svolgimento della storia romana. La distanza tra i due imperi e la difficoltà degli spostamenti, non impediscono che tra Cina e Roma si stabilisca un flusso commerciale intenso. Il volume segue il percorso delle rotte della seta, attraverso le parole di viaggiatori, scrittori e mercanti. Se dunque l'intento primario è quello di realizzare un testo di ricostruzione storica, ci si propone nello stesso tempo di fornire strumenti di riflessione e di approfondimento della realtà odierna, in un continuo dialogo tra passato e presente, e di realizzare una lettura agevole non solo per gli studiosi di relazioni sino-romane, ma anche per i ""curiosi"""" che vogliano avvicinarsi per la prima volta al tema."" -
Il paesaggio agrario tra obsolescenza e degrado
Il volume propone ""Riflessioni"""" e """"Materiali"""" elaborati durante un corso di formazione avente come tema il paesaggio rurale tra obsolescenza e degrado. Organizzato dall'Università di Verona in sinergia con Regione Veneto e Ordini professionali, il corso ha inteso offrire a quanti operano sul territorio aggiornate conoscenze e metodologie di tutela ed intervento, secondo un percorso virtuoso che, nella conoscenza dell'evoluzione e del suo stato presente, cerca i presupposti indispensabili per una corretta gestione e pianificazione per il futuro. Le """"Riflessioni"""" teorico-metodologiche di ambito giuridico, geografico, geologico ed architettonico svolte da studiosi e professionisti trovano spazio nella prima parte del volume; nella seconda, i """"Materiali"""" sviluppati dai gruppi di lavoro durante il corso propongono percorsi possibili di applicazione, con l'obiettivo di fornire concreti esempi di buone pratiche a quanti desiderino aderire allo spirito, oltre che alla lettera, della normativa posta a tutela del Bel Paese."" -
Le torri e le lettere. L'attività letteraria a Bologna dalle origini ai contemporanei
Questa storia dell'attività letteraria a Bologna, dalle origini dello Studio alle avanguardie del secondo Novecento e oltre, è una esposizione organica e sistematica che colma per la prima volta una vistosa lacuna sull'argomento e rappresenta un sommario autorevole ed esauriente di divulgazione ""alta"""", da affiancare ai numerosi studi specialistici di critica letteraria comparsi con ben altro intento in questi ultimi anni e ai quali questa storia fa da collante per orientarsi concretamente in proposito. Dai notai, teorici del bello scrivere, ai poeti bentivoleschi; dai Marinisti agli Arcadi, dai tragediografi ai classicisti, da Carducci a Testoni e oltre, fino alla cerchia di Anceschi e a quella del DAMS e alla poesia di Roversi, poeta anche di Lucio Dalla, questa storia è una narrazione dello sviluppo delle lettere a Bologna e, contemporaneamente, della storia civile e culturale della città, in un contesto in cui Bologna si distingue per importanza e indiscusso valore a livello nazionale ed europeo. L'opera è divisa in quattordici capitoli ed è corredata da una ricca nota bibliografica e da un indice degli autori trattati."" -
Da Carducci alla Grande Guerra. Studi di letteratura italiana
Dall'unificazione nazionale alla più difficile prova - la Grande Guerra - che il giovane stato italiano si trova ad affrontare: è questo lo spazio entro il quale si muovono i diciassette saggi che formano il volume. Antichi amori e oggetti di studio dell'autore, Carducci e Pascoli occupano di sé una parte rilevante dell'opera, che del primo privilegia la stagione 'lidiana' col suo intreccio di passione e d'incontenibile gelosia; del secondo l'ambigua mitologia del nido familiare; d'entrambi la commossa rivisitazione d'un Risorgimento oramai uscito di scena. Il Risorgimento non ritorna nei due saggi che s'aggirano nei territori del fantastico, fra Tarchetti, Graf e il giovane Papini; s'incontra invece in un terzo scritto, quello che s'intrattiene su Una nobile follia, romanzo tarchettiano dove l'antimilitarismo s'associa al rifiuto degli entusiasmi patriottici. È poi la letteratura della Grande Guerra, un evento letto da molti come l'ultima fase dell'epos risorgimentale, che al suo interno sceglie di focalizzare meno il momento della lotta e del sangue che la vita quotidiana nelle trincee e nelle retrovie, e su tale sfondo la psicologia del combattente. -
Linguistica per le professioni sanitarie
La linguistica, ovvero ""lo studio scientifico del linguaggio umano e delle lingue storico-naturali"""", rappresenta un'area di ricerca fortemente interdisciplinare, al crocevia tra numerose discipline, tra cui antropologia, intelligenza artificiale, filosofia, psicologia e, soprattutto, neuroscienze cognitive. Il volume fornisce un'introduzione generale alla materia, rivolta principalmente agli studenti universitari e ai professionisti che a vario titolo svolgono attività di diagnosi, cura e riabilitazione di patologie che coinvolgono il linguaggio, ma apprezzabile anche dal linguista che si voglia avvicinare allo studio degli aspetti ontogenetici e/o deficitari della comunicazione. Associando un impianto descrittivo tradizionale, basato sui classici livelli di analisi linguistica (fonetica, fonologia, lessico, morfologia, sintassi e pragmatica), a box di approfondimento clinico, si propone di fornire una descrizione puntuale ma accessibile di concetti e metodi di studio del linguaggio verbale, sia nei suoi aspetti formali che funzionali."" -
Temi e motivi della follia nella lirica e nella tragedia greca
Il volume indaga alcuni dei momenti più significativi delle manifestazioni dell'irrazionale in due filoni della letteratura greca particolarmente coinvolti, la lirica e la tragedia. Nella lirica - soprattutto arcaica (Archiloco, Saffo, Alceo, Anacreonte, Ibico, Teognide), ma anche classica ('Platone'), ellenistica (Teocrito, Filodemo), imperiale (Marco Argentario) e tardoantica (Paolo Silenziario) - le espressioni della follia sono prevalentemente connesse con le pulsioni dell'eros. Più varia ed articolata risulta l'incidenza di temi e motivi della follia nell'affascinante fenomenologia della tragedia, come emerge dalla limpida rassegna di suggestivi testi qui presi in esame (trascelti principalmente da Agamennone, Coefore e Prometeo di Eschilo, Aiace e Trachinie di Sofocle, Medea, Troiane, Oreste, Eracle e Baccanti di Euripide). Una premessa di Camillo Neri fornisce le giuste coordinate per inquadrare l'argomento e intendere la cifra del saggio. -
Pomponio Secondo: profilo di un poeta tragico minore
La prima parte del volume offre un profilo argomentato di un poeta tragico imperiale Pomponio Secondo, pressoché sconosciuto, ma che fu invece molto apprezzato da intellettuali come Quintiliano, che come tragico lo antepone a Seneca, e Plinio il vecchio, che gli dedicò una biografia in ben due libri. Oltre al profilo biografico, collegato alla temperie culturale dell'età giulio-claudia, si fornisce per la prima volta un ampio commento dei frammenti attribuiti al poeta, che testimoniano la presenza di modelli letterari del periodo augusteo, di Virgilio soprattutto, ma anche di Ovidio e nello stesso tempo rivelano notevoli affinità con la tragedia senecana: non mancano poi segnali che dimostrano come anche Pomponio Secondo potesse costituire un modello per la poesia di Stazio. Nell'ottica dell'approfondimento dello studio di testi frammentari tragici, la seconda parte del volume offre tre saggi, che indagano su aspetti importanti dell'immaginario tragico greco e latino, il tema tirannico, l'eros e le figure femminili. -
Nuove narrazioni mediali. Musica, immagine, racconto
Le nuove tecnologie dell'informazione hanno accelerato esponenzialmente i processi di osmosi tra testi, generi e media. Se è assodato che la narrativa letteraria ha fatto sua la descrittività propria delle arti figurative e della fotografia, che il cinema e la serialità televisiva si sono appropriati di forme e contenuti originari della narrativa letteraria e della musica, meno ovvio è il fatto che la narrativa letteraria degli ultimi decenni sia incessantemente rimodellata dalle nuove forme di mimesi e dai nuovi immaginari generati dai media audiovisivi e dalla rete. Entro una cornice di riflessione ampia e stratificata sull'intermedialità, il volume si divide in due parti: una prima incentrata sulle ibridazioni del racconto audiovisivo, una seconda sulle contaminazioni di quello letterario. -
Minatori di memorie. Vol. 2: Narrazioni & performance.
Nel volume, secondo della serie Minatori di memorie, trovano spazio recenti mediazioni artistiche delle eredità delle miniere e della migrazione italiana in Belgio e Olanda: in opere teatrali (262 vestiti appesi di Alessandro Idonea), film (Gluckauf di Remy van Heugten, con sceneggiatura di Gustaaf Peek), docufilm (Viaggio al Belgio di Mattia Napoli), poesia (di Pierre Kemp, Wiel Kusters e Leonardo Zanier), installazioni video e fotografiche (L'Âge du Charbon di Fabio Caramaschi e Silvia Caracciolo), racconti letterari (Sette birre Efes Pilsen di Kenan Serbest), interviste autentiche e rielaborazioni di memorie individuali. Lo spettro delle modalità discorsive e rappresentative è ampio e fluido il confine tra elementi finzionali e non finzionali. Ne emerge un testo culturale transnazionale ricco e sfaccettato, in cui le performance (post) memoriali costruiscono, decostruiscono e ricostruiscono narrazioni private e pubbliche, alternando la volontà di commemorare e la necessità di profanare un passato che rischierebbe altrimenti di rimanere inaccessibile. -
Il latino Identikit di una cultura
Il volume raccoglie insieme per la prima volta tre saggi originariamente destinati a opere diverse: Introduzione alla Palliata (1960); Riflessioni sulla storia della lingua latina (1968); Le traduzioni (1989). In tal modo essi vengono a costituire un approccio complessivo alla cultura latina attraverso le caratteristiche peculiari della sua lingua, nell'originale e profonda interpretazione che l'autore ne seppe dare sia in parallelo alla lingua e alla cultura greca, sia negli sviluppi successivi che fecero del latino l'imprescindibile intermediario per lo sviluppo della civiltà europea. L'introduzione offre una rassegna delle recensioni nazionali e internazionali ricevute alla loro uscita da questi saggi, che subito colsero e misero in luce la statura di intellettuale, oltre che di latinista a tutto campo, dell'autore. Soprattutto la sua identificazione della humanitas latina risulta ancora di straordinaria attualità, come non manca di rilevare il cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi nella sua Premessa. -
Lectissimus Pensator Verborum. Tre studi su Sallustio
I tre capitoli dell'opera prendono in esame diversi aspetti del pensiero e dell'arte narrativa del grande storico latino, coevo di Cesare e di Cicerone e considerato fra i massimi autori della letteratura latina, legittimo erede di Tucidide nella cultura di Roma antica. In essi sono studiati alcuni concetti e motivi fondamentali della interpretazione storica e morale in Sallustio, che costituiscono una parte integrante della visione critica di questo autore sulla crisi della res publica. Una raccolta sistematicamente ordinata delle fonti e delle testimonianze antiche su Sallustio, a cura di Gerard Duursma, completa la monografia fornendo un essenziale strumento di consultazione. -
Scenari e mutamenti geopolitici. Competizione ed egemonia nei grandi spazi
Antichi e consolidati equilibri geopolitici sono venuti meno nello scenario internazionale con una forte accelerazione sin dai primi anni del XXI secolo. Il numero degli attori globali è aumentato e questi, ormai, non sono più esclusivamente i singoli Stati, ma anche associazioni e organismi che in vario modo giocano un ruolo nel contesto delle relazioni internazionali. In questo scenario, tuttavia, nessuno di quanti si muovono sul palcoscenico globale appare in grado di imporre, alle diverse scale regionali, la propria volontà politica. Si è di fronte, dunque, ad un insieme geopolitico quanto mai frantumato giacché la fine dell'equilibrio bipolare della ""guerra fredda"""" tra le due grandi potenze uscite vittoriose dalla seconda guerra mondiale non sembra aver generato, smentendo ogni facile previsione, un'unica superpotenza."" -
Natura che m'ispiri. Alcuni percorsi letterari, linguistici, archeologici, geografici
Riflettere sulla Natura è qualcosa di coinvolgente. Le sollecitazioni sono molteplici tanto quanto plurime e complesse appaiono le sfaccettature. La Natura è una ""riserva naturale"""" di possibilità da attuare e ricreare, da sondare e interpretare, e di cui giovarsi nel pieno rispetto della sua essenza. Da sempre l'uomo si rapporta e si confronta con la Natura: benevola e complice, locus amoenus di svariate situazioni poetiche, ma anche matrigna quale campeggia in pagine dense di inquietudine in Lucrezio e Plinio il Vecchio, per giungere fino a Leopardi e Montale. Pensare la Natura è anche il tema portante del presente volume, una miscellanea di contributi che da diverse prospettive offrono un'analisi ampia, nuova e accattivante, frutto di studi approfonditi e punto di arrivo di un percorso che prende le mosse da un esperimento didattico presso i Licei dell'Emilia occidentale e si configura come coronamento di un'esperienza nata all'insegna dello spirito di collaborazione tra la realtà universitaria (l'Ateneo di Parma) e quella scolastica. Il carattere multidisciplinare dell'opera offre una lettura che spazia dall'archeologia alla papirologia, dalle letterature classiche a quelle moderne e contemporanee, nonché alle discipline propriamente geografia che."" -
Prospettive relazionali della gestualità nel Satyricon
Il libro è una ricerca sui gesti nel Satyricon di Petronio, impostata su una definizione che delimita l'area della gestualità entro i confini della comunicazione consapevole. Lo studio valorizza il contesto comunicativo e relazionale in cui i gesti hanno luogo, evidenziando la loro funzione pragmatica. L'analisi delle ricorrenze e delle variazioni fa emergere inoltre la funzione strutturale della gestualità a livello narrativo. -
Green belt e altre espressioni di verde urbano. La tutela naturalistica nelle città europee
Il testo intende offrire una panoramica su cinture di verde periurbano interessate da un maggiore o minore grado di realizzazione. L'ambito di applicazione è soprattutto l'Europa, con esemplificazioni note e meno note di cui si presentano emanazioni normative, critiche e accoglimenti pratici del modello di riferimento. Di questi ultimi sono riportate immagini e descrizioni atte a comprendere l'effettiva realizzazione e l'efficacia di ogni singola green belt. Più in particolare si esamina il caso italiano, inserendolo in un più esteso riferimento al verde urbano da un lato e alle reti ecologiche regionali dall'altro. Comparazioni vengono effettuate tra progettualità messe in atto in areali diversi allo scopo di enucleare regolarità di comportamento e più facilmente individuare le soluzioni vincenti, atte a dimostrare l'utilità di uno strumento urbanistico talora troppo astrattamente considerato. -
Aspetti di tarda antichità. Storici, storia e documenti del IV secolo d.C.
Il IV secolo è un periodo che difficilmente può riassumersi in una formula che tenga conto della straordinaria varietà di eventi epocali che lo hanno contraddistinto. Si apre con l'edictum de praetiis rerum venalium e si conclude alla vigilia del definitivo spostamento della corte imperiale a Ravenna. A tale straordinaria ricchezza di eventi corrisponde un'altrettanto rigogliosa varietà di fonti di ogni genere, quali non se ne avevano mai avute nelle età precedenti, e quante non se ne avranno più ancora per molto tempo. Questo volume ha chiamato a raccolta un gruppo di specialisti con l'idea di mettere in evidenza la grande pluralità di approcci, di tematiche e di metodologie che possono e devono incrociarsi nello studio della Tarda antichità, e di questo periodo in particolare. I contributi sono stati ordinati attorno ai tre nuclei principali evidenziati nel titolo del volume: gli storici, la storia, i documenti. -
Suoni per Lemmi. Su dizionari e lessici d'argomento musicale
Come ogni disciplina, anche la musica d'arte necessita di dizionari e lessici. Mentre l'enciclopedia ha un andamento di carattere cronologico e tematico, il dizionario comprende ed elenca tutti i nomi che può, propri e comuni, e il lessico soltanto i nomi comuni o certi nomi comuni. Essendo la musica un'attività internazionale, nel concepire questo volume (e prima il convegno che ne sta a capo) si sono tenute presenti diverse realtà nazionali, cioè i prodotti della musicologia inglese, tedesca, francese e slava oltre che italiana. Ma la vasta trattazione (che consta di 12 saggi) comprende anche percorsi trasversali, dando conto di pubblicazioni relative agli antichi strumenti musicali, alla musica sacra, all'opera in disco, alla donna musicista (compositrice, strumentista, cantante). Un caso a sé è il primo dizionario moderno, quello di Rousseau (1767). E molti casi speciali trovano posto nell'introduzione, disegnando un interessante panorama dell'odierna disponibilità editoriale. -
Il mio Carso. Ediz. critica
In una lettera dell'ottobre 1912, mai inviata a Emilio Cecchi, Scipio Slataper manifestò la chiara consapevolezza di essere autore di «una cosa nuova», con la quale interpretò l'esigenza di rinnovamento che incalzava l'Italia e l'Europa del tempo. ""Il mio Carso"""" lo aveva impegnato dal gennaio 1910 alla tarda primavera del 1912, ma era stato frutto di scrittura discontinua, costretta tra gli impegni fiorentini alla redazione della «Voce» e di studente all'Istituto di studi superiori. Decisivo per la densità emotiva espressa è stato il travaglio seguito al suicidio, nel maggio del 1910, dell'amata Gioietta. Determinante alla riuscita anche il periodo di panica immersione nel Carso sloveno a Ocizla, nell'estate dell'anno seguente: qui solo con se stesso Slataper si provò in un aspro corpo a corpo con la pagina scritta. L'edizione critica raccoglie e confronta autografi inediti, abbozzi sconosciuti al grande pubblico e una redazione di mano dell'autore precedente circa sei mesi la stampa. I materiali, passati indenni attraverso le vicende belliche del secolo scorso, permettono di ricostruire il laboratorio dell'autore e svelano particolari che egli volle tenere segreti escludendoli dall'edizione. Un glossario finale guida alla comprensione dei termini desueti, stranieri o di origine dialettale.""