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Stella errante
Estate 1943. In un villaggio dell'entroterra nizzardo, trasformato in ghetto dagli occupanti italiani, Esther scopre cosa significhi essere ebrei in tempo di guerra: adolescente serena fino a quel momento, sperimenta la paura, l'umiliazione, la fuga attraverso le montagne e il dolore per la morte dell'adorato padre partigiano. Terminato il conflitto, Esther e la madre emigrano in Israele, da poco proclamato stato indipendente. Ma i venti di guerra spireranno presto anche sulla Terra promessa. In un incontro fugace e bruciante come un sogno, Esther si imbatte in Nejma, che insieme a una colonna di palestinesi sta lasciando il propio paese per un esilio senza meta, tra campi profughi e terre desolate. Esther e Nejma, l'ebrea e la palestinese, si scambiano uno sguardo che le unirà per sempre nel sofferto destino di stelle erranti in cerca di una patria e di un'identità. Umili e coraggiose protagoniste dell'atroce odissea della Storia, sapranno trovare, nonostante le ferite incise per sempre sulla pelle, il coraggio della speranza. -
Le due vite di Laila
Laila non ricorda nulla del proprio passato se non la strada coperta di polvere dove è stata rapita ancora bambina, per poi essere venduta in una città del Nordafrica. Il suo nome, ""notte"""", le è stato dato da Lalla Asma, l'anziana ebrea che l'ha comprata, accolta e cresciuta con affetto. La morte della donna la getta in un mondo pericoloso e affascinante: adottata da un gruppo di prostitute che la trattano come una sorella minore, Laila inizia una vita randagia tra i vicoli e i mercati della città. Il vagabondaggio, poi, si estende a orizzonti più ampi e la ragazza del deserto, imbarcatasi con altri clandestini, varca il mare e raggiunge una Francia ricca di promesse. A Parigi Laila conosce la durezza di una società intollerante ma anche le seduzioni della metropoli, l'amore, l'amicizia e la solidarietà degli immigrati. E proprio nella povertà delle periferie riscopre la ricchezza delle sue radici. Le Clézio ha disegnato in queste pagine il ritratto di un'eroina forte e indipendente, pronta a lottare per conquistare il proprio destino, ma anche capace di lasciarsi sedurre dalla poesia, dalla sensualità, dalla bellezza della vita in tutti i suoi aspetti."" -
Patria 1978-2010
Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell'anno che ha cambiato tutto. E poi, l'ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li hanno accompagnati. I grandi condottieri dell'industria tra sogni e corruzione, la fine ingloriosa della Prima repubblica, l'ascesa della televisione e del suo magnate, il Nord conquistato dalla Lega, il nuovo potere del Vaticano, la rivalutazione del fascismo, la crisi e la deriva. La nostra storia in cinquecento storie: anno per anno, i protagonisti, i fatti, le parole, le vittime e i vincitori, le resistenze, la musica e le idee che hanno costruito il nostro paese. Un libro per ricordare quanto è successo e per scoprire che - molto spesso - le cose non erano andate proprio così. -
La privatizzazione del mondo. Predoni, predatori e mercenari del mercato globale
Ogni giorno decine di migliaia di persone muoiono di fame. Quasi sempre sono vittime dell'unico imperativo che i nuovi padroni del mondo - banchieri, speculatori di borsa, dirigenti di multinazionali - conoscono: il profitto senza regole. È una strage silenziosa che si consuma in un pianeta che potrebbe sostenere il doppio dell'attuale popolazione mondiale. Jean Ziegler mette a nudo i peccati della globalizzazione: le crisi economiche in Sudamerica, la devastazione della Nigeria, le banche delle Bahamas dove si mescolano capitali legali e denaro sporco. Ma il mondo non è ancora del tutto privatizzato e il sociologo tedesco dà voce a una larga parte della società civile che si oppone alle nuove oligarchie in nome della dignità umana. -
Un sole nel labirinto. Storia e leggenda di Raimondo de Sangro, principe di Sansevero
Quando per i vicoli di Napoli appare Raimondo de Sangro, settimo principe di Sansevero, mille occhi lo scrutano. Il nobile è potente, è un comandante militare valoroso, uomo di scienza e inventore di macchine belliche. Ma non si tratta solo di rispetto, su di lui corrono voci inquietanti. Di notte si dedica agli studi e agli esperimenti alchemici. Ormai la storia si confonde con la leggenda: Raimondo de Sangro è il principe nero, l'alchimista che ha tentato di sconfiggere la morte e ha lasciato in eredità formule oscure, ormai perdute, nella speranza che un giorno avrebbero potuto riportarlo in vita. -
Le origini delle buone maniere a tavola
L'obiettivo dell'autore è mostrare come numerose indicazioni sociali e culturali derivate dai miti si possano ricondurre a un nucleo esiguo di principi strutturali, che riducono le distanze tra le società umane mostrandone le radici comuni. Così, confrontando credenze e comportamenti propri della nostra cultura con altri provenienti da culture lontane nello spazio e nel tempo, è possibile cogliere il loro carattere significativo: quando si riferiscono al modo di stare a tavola, all'educazione delle ragazze o alla cottura dei cibi, i miti e le usanze dicono in realtà molto di più; per quanto appaiano casuali, sono il mezzo attraverso cui si esprimono le strutture mentali di un intero popolo. -
Dal vivo al Vanguard
Dalla sua apertura, nel 1934, il Village Vanguard è una pietra miliare di New York e del jazz. Questo piccolo club, nascosto in uno scantinato, per gli appassionati è il palco leggendario dove sono passati Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane, Sonny Rollins, Lenny Bruce, Woody Guthrie, Leadbelly, Pete Seeger, Charlie Mingus, Dinah Washington e Woody Alien. Proprietario e fondatore del club, Max Gordon ha una storia per ognuno di loro e narra con affetto misto a umorismo di esibizioni memorabili, di contrattazioni serrate per i compensi, di glorie, di miserie e di manie del vasto mondo di musicisti, agenti teatrali, scrittori, poeti, comici, vagabondi e appassionati che vivevano al Village Vanguard. Prefazione di Nat Hentoff, -
Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente. Mercedes De Merlin, Renée Méndez Capote, Soledad Cruz raccontano la propria infanzia
"A tutte le bambine cubane che sono cresciute finora senza avere paura di niente, auguro di crescere in un'isola non più in stato d'assedio, un'isola senza attentati né sabotaggi, un'isola sicura e in pace."""" È possibile raccontare un luogo a partire dall'infanzia di chi vi è nato? Con una forma originale e diversa di narrazione, Bianca Pitzorno ha ripercorso duecento anni di storia di Cuba attraverso le testimonianze delle sue bambine, di ieri e di oggi. Mercedes, una piccola creola, è nata nell'anno in cui inizia la Rivoluzione francese, quando l'isola è ancora saldamente in mano alla Spagna. Renée vede la luce nel 1901, insieme alla Repubblica sorta dopo mezzo secolo di guerre per l'indipendenza e subito controllata dai vicini Stati Uniti. Soledad cresce in una povera famiglia di contadini dopo il colpo di stato di Batista, e solo grazie al trionfo della Rivoluzione riuscirà non solo a studiare ma a diventare ambasciatrice culturale presso l'UNESCO. Questo libro è la voce di una """"straniera"""" che conosce il rispetto per gli altri popoli e ne sa raccontare sia l'epica che il quotidiano." -
Non mi ami ancora
Lucinda Hoekke, giovane bassista di una rock band emergente di Los Angeles, per sbarcare il lunario lavora come telefonista in un'installazione d'arte concettuale che raccoglie reclami e lamentele di ogni genere. Il più assiduo tra i suoi interlocutori è Carl, misterioso inventore di slogan che la conquista con le sue riflessioni esistenziali: dopo innumerevoli conversazioni telefoniche i due decidono di incontrarsi e si innamorano perdutamente. Nel frattempo il gruppo attraversa un periodo di profonda crisi artistica, riflesso del disagio esistenziale che caratterizza i suoi membri. Matthew, giovane e sensuale cantante, è guardiano di uno zoo dal quale ha rapito un giovane canguro per curarlo dalla depressione. Denise, la batterista, è commessa in un sexy shop. Bedwin, timidissimo e geniale autore dei testi delle canzoni, ha il blocco dello scrittore: nella speranza di resuscitarne la verve creativa, Lucinda gli ""suggerisce"""" alcune intuizioni del suo amante. Quando Bedwin le trasforma in un brano musicale, la band finalmente sfonda e viene invitata a una trasmissione della principale radio alternativa della città."" -
La casa della luce
Una ragazza narra in prima persona i nove mesi trascorsi insieme alla sorella che aspetta un bambino. Le due hanno un rapporto difficile, che si complica a causa dei capricci e delle improvvise richieste della seconda. La protagonista sembra osservare sua sorella con sguardo freddo e obiettivo, come se si trattasse di uno strano animale soggetto a un'orrida metamorfosi. Il secondo racconto è incentrato su un pensionato studentesco e sul suo misterioso proprietario, un uomo senza braccia e con una gamba artificiale. Qui la protagonista assiste all'inquietante e inspiegabile sparizione di un cugino che lei vi aveva accompagnato. L'ultimo racconto è ambientato in un orfanotrofio: Aya è la figlia del direttore e condivide di malavoglia la spartana e tetra vita comunitaria dell'istituto. Aya trascorre i pomeriggi guardando uno dei ragazzi ospiti tuffarsi nella piscina. Odia il luogo in cui vive e il fatto che la sua sia una sorta di famiglia allargata. Le ultime pagine lasciano intravedere la nascita di un tenero sentimento tra Aya e il ragazzo dei tuffi. -
La venere di rame
Dopo aver prestato servizio per l'imperatore Vespasiano, l'investigatore Marco Didio Falco ha pestato i piedi alla persona sbagliata e divide la cella con grossi ratti e ubriachi assortiti. Salvatosi dalla scomoda situazione, Falco decide di offrire i suoi servigi a clienti un po' meno illustri. Come Ortensio Novo: unico scapolo di una famiglia agiata, è stato preso di mira dall'affascinante Severina; i suoi parenti sono piuttosto preoccupati visto che i tre precedenti mariti della donna sono morti lasciandola ogni volta più ricca. Ma quando Ortensio viene avvelenato durante un banchetto, è proprio Severina a chiedere a Falco di fare luce sulla morte dell'ex futuro sposo. L'investigatore si ritrova così tra le mani un caso che potrebbe danneggiare molti personaggi in vista e costargli la vita. -
I numeri del terrore. Perché non dobbiamo avere paura
Il terrorismo islamico è davvero la principale minaccia che incombe sull'Occidente? È quello che l'amministrazione Bush ha voluto fard credere per sette anni. Ma le statistiche oggi parlano chiaro: la politica del terrore è solo un'illusione - II luogo in cui la minaccia fondamentalista è veramente aumentata a dismisura è l'Oriente musulmano. Basandosi su statistiche ufficiali, ""I numeri del terrore"""" racconta come, dall'11 settembre in poi, la politica abbia manipolato l'opinione pubblica presentando uno scenario da incubo che in realtà non esiste. La vera minaccia che incombe sull'Occidente è la disintegrazione del sistema capitalista a causa delle politiche neoliberiste perseguite per combattere una guerra contro ipotetici terroristi, politiche dirette a ristabilire il primato dell'America neo-conservatrice su zone-chiave come il Medio Oriente."" -
La paga. Il destino del lavoro e altri destini dopo Marchionne
Colossi finanziari si frantumano, imperi si sgretolano, le borse calano a picco. Imprenditori e dirigenti impongono nuove rigidissime regole; non più di dieci minuti per la mensa, straordinari di sabato non pagati. Operai salgono su una gru su un tetto, quaranta metri nel cielo, per protestare. E vengono licenziati. Finti esperti e cinici tagliatori di teste licenziano e licenziano, convinti così di uscire dalla crisi. Stabilimenti Fiat chiudono o vengono ridimensionati. La vita è sempre più un inferno. Alla luce anche delle ultime politiche di Sergio Marchionne, Furio Colombo compie un'impietosa analisi della situazione attuale del lavoro e ne descrive la condizione futura: il lavoro italiano sarà sempre più precario e svalutato. Ma che cosa accadrà quando i diritti dei lavoratori saranno del tutto cancellati? Senza il lavoro quale sarà il destino della democrazia? -
India spezzata. Diversità e democrazia sotto attacco
Nel paese di Buddha e Gandhi i contadini si suicidano. E le donne non trovano acqua da dare ai figli. Ma in Occidente si continua ad alimentare l'illusione del miracolo economico. Oggi il volto dell'India è spezzato in due: quello fasullo dell'India ""splendente"""", nuova piattaforma tecnologica, futura superpotenza, e quello reale: l'India dei più poveri che pagano il prezzo dell'agricoltura industriale, dove acqua e cibo diventano merce, più che diritto. In India le corporation brevettano le sementi costringendo i contadini a indebitarsi, privatizzano le risorse naturali, sfruttano le differenze culturali. Una speranza esiste: si chiama democrazia economica e il popolo indiano la conosce bene. Biodiversità come ricchezza, multiculturalità come risorsa, tradizione come futuro."" -
L' inganno e la paura. Il mito del caos globale
Dopo l'11 settembre il tema della sicurezza personale, nazionale e globale è balzato al primo posto nell'agenda politica dei paesi occidentali. In nome delle ragioni di sicurezza sono state destinate risorse sempre maggiori agli apparati militari e repressivi, si è giustificato il ricorso alla guerra preventiva, si sono violati fondamentali principi costituzionali e imposti vincoli ai diritti individuali. Con una crescente pressione mediatica e propagandistica da parte della politica e dei mass media, tutto ciò si è progressivamente insediato nell'immaginario collettivo, alimentando quella tolleranza zero che viene fatta propria da sempre più persone. A un così diffuso bisogno di sicurezza corrisponde un reale e crescente pericolo per i cittadini e le società? Pino Arlacchi si basa su inoppugnabili dati statistici dai quali risulta che conflitti e violenze private sono in costante diminuzione: il sentimento d'insicurezza globale è pertanto frutto di un ""grande inganno"""", a causa del quale ci sentiamo costantemente in pericolo pur vivendo in un'epoca molto più sicura delle precedenti. Un inganno che stravolge la scala di priorità dei reali problemi da affrontare e che diventa a sua volta fattore di esasperazione delle tensioni e dei conflitti interni e internazionali."" -
Storia avventurosa della rivoluzione romana. Repubblicani, liberali e papalini nella Roma del '48
Un papa in fuga, un ministro ucciso, una rivoluzione. Dopo secoli di anonimato, tra il 1846, anno dell'elezione di Pio IX, e l'estate del 1849, quando le truppe francesi vinsero la resistenza dei volontari repubblicani, Roma tornò a essere il gran teatro del mondo. Un palcoscenico su cui recitavano, oltre al papa, eroi risorgimentali come Mameli, Mazzini e Garibaldi, oltre a una nutrita schiera di comprimari, tra cui Farini, Bixio e Rosmini. Nei pochi mesi di vita della Repubblica, Roma conobbe un periodo di disciplinato fermento tra i rocamboleschi anni precedenti e la confusione che contribuì alla sua caduta. Rimasta senza papa - una realtà quasi impensabile gettò per la prima volta le basi di istituzioni laiche, emancipate dal potere temporale della Chiesa. L'autore interroga i documenti per ricostruire l'ascesa e il declino del sogno repubblicano, scavando negli stati d'animo dei protagonisti, nei loro dilemmi, nelle loro scelte e nella quotidianità di un popolo reattivo alle tensioni del proprio tempo. -
Non è vero ma ci credo. Intuizioni non provate, future verità
"In che cosa credi, anche se non puoi provarlo?"""" A questa domanda lanciata sul sito di Edge. frequentatissimo forum americano, hanno risposto alcune delle più autorevoli voci contemporanee - oltre cento, tra intellettuali, ricercatori, fisici, filosofi, scrittori e psicologi - ognuna pronta a scommettere sulla propria piccola o grande teoria, sulla propria verità, indimostrabile eppure plausibile. Ian McEwan, Richard Dawkins. Bruce Sterling, Daniel C. Dennett, Marc D. Hauser, Nassim N. Taleb sono fra gli autori dei contributi che John Brockman, creatore di Edge, ha scelto e raccolto in questo breviario di argomentazioni su temi cruciali per ognuno di noi, in cui il procedimento scientifico rigoroso lascia momentaneamente il posto all'intuito. Le speculazioni offerte sono le più diverse e sorprendenti: illustri scienziati possono sostenere senza pudore l'esistenza di Dio, dei tunnel spazio-temporali o di altre forme di vita nell'universo, oppure un futurologo profetizzare l'imminente apocalisse climatica, senza dimenticare chi crede nella coscienza degli scarafaggi o che ci sia stata vita su Marte. Questa eclettica raccolta condensa lo spirito di una nuova via della scienza, quella che Brockman definisce """"terza cultura"""", connubio di scienza e filosofia fecondato da un visionario esprit poetico. Tante risposte, forse rischiose, ma che sembrano incredibilmente esatte." -
Pendulum. Léon Foucault e il trionfo della scienza
Nel 1851, sotto lo sguardo dell'imperatore Napoleone III, un fisico pressoché sconosciuto si appresta a compiere una spettacolare dimostrazione all'interno del Panthéon: un lungo filo d'acciaio è fissato al soffitto della cupola e all'estremità una palla di ottone inizia a oscillare. Seguendo la traiettoria del grosso pendolo e osservando come le oscillazioni deviino dalla direzione iniziale, Foucault offre la prima prova che la Terra ruota sul proprio asse. È la vittoria della scienza dopo secoli di ostilità da parte della Chiesa. Il libro è la storia di un brillante scienziato che giunse con i propri mezzi a una straordinaria scoperta, degli ostacoli che incontrò da parte dei colleghi, ma è anche la storia della Francia in uno dei suoi periodi più gloriosi. -
Il sarto di Ulm. Una possibile storia del Pci
Dal XX congresso del 1991, in cui fu decretata la morte del Partito comunista italiano, sono passati diciotto anni. Fu una morte deliberata, accelerata dalla volontà di un ""nuovo inizio"""". Quel nuovo inizio non c'è stato. Al suo posto si è verificata la perdita di un patrimonio politico, organizzativo e teorico fra i più complessi e strutturati del panorama mondiale. Il Pci, dalla sua fondazione nel 1921 alla lotta partigiana, dalla svolta di Salerno del 1944 alla destalinizzazione del 1956, dal lungo Sessantotto al compromesso storico e all'occasione - mancata per sempre - dell'alternanza democratica, ha attraversato e segnato quasi un secolo di storia italiana. Un cammino che Lucio Magri ripercorre senza mai perdere di vista gli ineludibili, spesso fatali, nessi con gli eventi della scena politica internazionale. Negli anni sessanta il partito aveva raggiunto la propria maturità, era in piena ascesa ed era impegnato nell'ambizioso progetto della """"via italiana al socialismo"""". E negli anni ottanta - nonostante inerzie e ritardi - le potenzialità riformatrici, l'influenza e il seguito di questa grande forza progressista erano ancora enormi. Perché allora nel congresso del 1991 prevalse quella decisione? Perché fu imposta una perdita tanto precipitosa quanto assoluta?"" -
Nate dal mare. Le donne Garibaldi: Anita, Costanza e Speranza
C'è un filo rosso al femminile nella storia d'Italia ed è rappresentato da tre donne che hanno vissuto in prima persona la straordinaria epopea della famiglia Garibaldi: la brasiliana Anita, moglie di Giuseppe; l'inglese Costanza, moglie del loro figlio Ricciotti; l'americana Speranza, moglie di Ezio, nipote dell'eroe dei due mondi. Tre storie che si snodano attraverso centocinquant'anni, dal 1820 al 1970: dal Risorgimento al periodo postunitario, dalla prima guerra mondiale al fascismo e al dopoguerra. Il volume, grazie alla ricerca compiuta su centinaia di documenti, ufficiali e privati, racconta la storia di queste tre donne coraggiose e coerenti nel testimoniare senza ombre e tentennamenti i valori della dignità umana.