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Il capro espiatorio
John è un mite professore inglese. Non ha una famiglia, non ha una donna. Tutti gli anni va in vacanza da solo, in Francia, dove si limita a osservare le vite altrui. Alla fine di una vacanza uguale a tutte le altre, in attesa di partire, seduto al bar di una stazione di provincia tra viaggiatori, uomini soli, famiglie e bambini urlanti, incontra se stesso. Il suo sosia perfetto, il conte Jean de Gué. È come vedere un solo uomo che si riflette allo specchio. Un brivido scorre lungo la schiena dei due, il desiderio di voltarsi e fuggire, poi un legame sempre più profondo, stretto in una notte d'alcol e confessioni, li incatena. Al mattino John si sveglia stordito, nudo, derubato di tutto, al suo fianco solo un fagotto con gli effetti personali del sosia. Obbligato a prenderne il posto, l'anonimo insegnante londinese si trova intrappolato nella personalità arrogante e seduttiva del nobile, ne diventa l'ombra. Non più spettatore della vita, si ritrova di colpo in una famiglia sconosciuta, tra personaggi piegati dall'identità schiacciante di Jean: una figlioletta che gioca con bambole trafitte al cuore da pennini appuntiti, un fratello sottomesso e frustrato, una madre immobile e crudele. John tenterà di liberare con il suo candido intuito la nuova famiglia dall'intrico di rancori e sofferenze. Il gioco di identità lo porterà però molto vicino a perdere la certezza dei propri pensieri, la coscienza di sé, fino a confondere definitivamente la sua realtà con quella del sosia. -
Ricordo della morte
Miguel Bonasso racconta solo di fatti realmente accaduti, ai quali spesso ha assistito di persona, e lo fa con la tensione del grande narratore. Da una parte il piano dei servizi sociali della marina e dell'esercito argentini, dall'altra l'incredibile storia di uomini costretti a sopportare un'atroce tortura fisica e psicologica. ""Ricordo della morte"""" è un reportage lucido e spietato sui crimini di una delle più terribili dittature dell'ultimo secolo."" -
Aura
Un'inserzione allettante porta Felipe Montero, giovane storiografo disoccupato, nella casa solitaria dell'anziana Consuelo. Il suo incarico è trascrivere le memorie del marito defunto, il generale Llorente, che ha combattuto nella guerra messicana di Massimiliano d'Asburgo. Felipe lavora e alloggia nella grande casa immersa nell'oscurità dove abita anche Aura, la bella e misteriosa nipote di Consuelo. Tra i due giovani nasce subito il desiderio e poi l'amore, turbato dallo strano legame che unisce la vedova e la ragazza. Aura sembra incatenata a un destino triste e ineluttabile in quelle stanze dove il tempo sembra scorrere al contrario e riawolgersi. -
1974
Edward Dunford ha appena ottenuto il lavoro a cui ha sempre ambito: corrispondente di cronaca nera per lo Yorkshire Post. La prima storia che gli viene affidata è la scomparsa della piccola Clare Kemplay, che in seguito verrà ritrovata morta con evidenti segni di violenza. Il caso diventa un incubo, un'ossessione per Dunford, insieme al terribile sospetto che la morte di Clare sia collegata ad altri casi di bambine scomparse. La ricerca della verità fa sprofondare il giornalista nel cuore malato della Gran Bretagna, segnato da corruzione, tensioni sociali e intolleranza. ""1974"""" inaugura una tetralogia rivoluzionaria, in cui il romanzo noir diventa lo strumento privilegiato per raccontare lo spaccato sociale di una nazione e i suoi luoghi"" -
1977
Nell'anno del giubileo della regina un maniaco imperversa nelle strade di Leeds, seviziando e uccidendo prostitute. La polizia si dimostra impotente e lo ""Squartatore dello Yorkshire"""" serra la sua morsa di paura sulla città e sui cuori di due uomini. Bob Fraser, sergente della omicidi, marito e padre assente, cerca di tirare avanti in un mondo dai confini sfumati, dove i """"buoni"""" sono spesso cattivi e i """"cattivi"""" non sono poi così male. Il giornalista Jack Whitehead è un sopravvissuto, ha accettato compromessi ed è rimasto vivo. Ma i fantasmi del passato e le vittime a cui non ha reso giustizia lo tormentano mentre segue i casi dello Squartatore per lo Yorkshire Post. Basandosi su fatti realmente accaduti, David Peace affonda ancora una volta la penna in una nazione violenta e corrotta, con uno stile intenso degno di James Ellroy."" -
Il risveglio della Cina
Negli anni ottanta un regime comunista, guidato da un leader nonagenario, introdusse gradualmente alcune istituzioni chiave del capitalismo, che ridussero la povertà e assicurarono stabilità a un paese immenso e sovrappopolato. L'irresistibile successo della riforma economica di Deng Xiaoping lanciò di colpo la Cina al primo posto mondiale per rapidità della crescita e dinamicità sociale, innescando quei cambiamenti epocali nella geopolitica globale di cui oggi siamo testimoni. Un modello di transizione che - pur con le sue contraddizioni - si è dimostrato efficace rispetto alle riforme avventate e fallimentari che hanno portato la Russia e molti paesi postsovietici al collasso. Un volume che nei primi anni novanta ha inaugurato, con spunti profetici, gli studi sull'irrefrenabile sviluppo cinese. Introduzione di Ezra F. Vogel. -
Chronic City
Chase Insteadman è l'ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per la sua relazione con Janice Trumbull, un'astronauta bloccata nello spazio, dalla quale riceve e-mail d'amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e l'arte. Perkus aiuterà l'amico durante un percorso di formazione che lo condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre l'apparenza. Lo scenario è l'autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell'11 settembre. ""Chronic City"""" è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem."" -
In the kitchen
Nella cucina di un ex hotel di lusso nel pieno centro di Londra, lo chef Gabriel ""Gabe"""" Lightfoot cerca di tenere sotto controllo una caotica squadra di cuochi, garzoni e lavapiatti. La sua pazienza è messa a dura prova dalle contrastanti richieste di un vivace staff multinazionale, un management insistente e partner d'affari con cui progetta di nascosto di aprire un suo ristorante. Ma, a dispetto di tutte queste pressioni, il duro lavoro sembra dare i suoi frutti. Finché la scoperta del cadavere di un garzone ucraino nella cantina dell'albergo altera il fragile equilibrio della vita di Gabriel, già gravata da un padre malato di cancro, da una fidanzata che vorrebbe sposarsi e da un padrone che conduce affari illegali sotto i suoi occhi. Entra in scena Lena, un'attraente bielorussa misteriosamente legata alla morte del garzone. Sotto la sua influenza, Gabriel prenderà delle decisioni le cui conseguenze modificheranno il corso della sua vita e il futuro che pensava di desiderare. """"In the Kitchen"""" è il seguito ideale di """"Brick Lane"""": uno sguardo cinico e rivelatore sul quel melting pot che è l'esistenza contemporanea. Un libro che conferma il talento di Monica Ali come acuta osservatrice dei drammi della vita moderna."" -
La tragica storia di Amleto, principe di Danimarca
Già, cos'è Amleto per noi? Cosa siamo noi, pubblico d'oggi, per lui? È idea comune che ci si debba chiedere cosa Amleto possa dire a noi; mai che ci si ponga il problema opposto, e serio: cosa possiamo dire noi ad Amleto? Siamo in grado di parlargli ancora, ci vorrà ancora come interlocutori delle sue riflessioni ad alta voce? Siamo abbastanza attuali, per lui, abbastanza contemporanei a lui? Ridotto a icona kitsch come la Gioconda di Leonardo, è ormai un attaccapanni per i nostri pregiudizi del momento. Ma Amleto, ancora oggi, ci fìssa con sguardo perplesso dal proscenio. Ci chiede di andargli incontro a mente sgombra. Questa traduzione è un invito a farlo. -
Il canto del mondo reale. Virginia Woolf. La vita nella scrittura
Virginia Woolf (1882-1941) è diventata nel corso del secolo una vera e propria icona in tutto il mondo. La sua leggenda, intrecciata a quella dell'eccentrico gruppo di Bloomsbury, è stata spesso interpretata a partire dal suicidio, un ultimo gesto che finisce per oscurare la vitalità delle sue opere. Il contributo critico di Liliana Rampello capovolge tutte le interpretazioni fin qui consolidate, rendendo esplicita una ricerca esistenziale che si può ritenere uno degli esempi più riusciti di pensiero poetico fondato sull'amore per la vita. Rileggendo l'intera opera di Virginia Woolf l'autrice si rivolge non solo agli studiosi ma soprattutto a tutti i lettori della scrittrice. Liliana Rampello insegna Estetica all'Università di Bologna. -
Storia della civiltà francese
Questa storia della civiltà francese tenta di realizzare l'ideale di una storia ""integrale"""", al cui centro stanno non lo Stato ma la società, non le grandi vicende e gli episodi politici ma le strutture e i valori della cultura, dell'economia, della mentalità comune, della vita morale e religiosa. Partendo dall'unità universalistica e indifferenziata del mondo medievale, in cui le linee maestre della civiltà sbocciata a ovest del Reno e delle Alpi differiscono poco da quelle comuni a tutta l'Europa romano-germanica, è così possibile seguire il lento delinearsi della particolare realtà francese. Una civiltà che ha ricevuto un impulso decisivo da momenti di straordinaria creatività come il XII o il XVIII secolo, quando tutta l'Europa ha tratto, dalla Francia, elementi fondamentali per il destino comune."" -
Peyoteros. Viaggio nella terra magica della droga
A Viricota, nei montuosi deserti del Messico, dove non esiste impronta d'uomo e di civiltà e dove tutto è sacro, fiorisce il peyote. Sarebbe troppo semplice dire che è una pianta del deserto, una droga o un allucinogeno. Il peyote è un dio. Insieme con il mais e il daino forma una triade mistica che è alla base di un complesso cerimoniale primitivo. Gli huicholes, che tra gli indios mesoamericani sono quelli che hanno potuto salvaguardare più a lungo l'integrità dei loro riti, raccolgono annualmente il peyote dopo un'estenuante marcia che è un pellegrinaggio sacro, una progressiva ""divinizzazione"""". Nessuno ha mai partecipato al viaggio sacro di questi indios. Nessuno, prima di Fernando Benítez, ce lo ha mai raccontato."" -
Lettere scelte
Béla Bartók è stato un protagonista assoluto della scena musicale del Novecento, creando un universo musicale insieme personale ed europeo. Innovatore della tradizione listziano-zigana con un orecchio a Strauss e Brahms, incarnò una percezione poetica diretta e creatrice, con la geniale rivalutazione del folklore musicale danubiano e turco e la visionaria, vertiginosa ricerca di un linguaggio teso sull'arduo limite tra suono e rumore. In questo ampio corpus di lettere scelte, la solitaria vicenda tecnica e umana del compositore si delinea drammaticamente: emergono la sua chiarezza e fermezza, l'ossessiva, ma intelligente fissazione etnografica, il vivo senso dell'umorismo; l'appassionato patriottismo, l'ideale di fratellanza tra i popoli danubiani, il disgusto per il totalitarismo tedesco, la dignità discreta dell'esilio. -
Gli scritti di san Francesco e i fioretti
Questo volume propone un'accurata ricostruzione della storia di san Francesco d'Assisi, insieme con tutte le sue opere. Già nei testi pratici e della predicazione (""Le regole"""" e gli """"Ammaestramenti"""", le """"Preghiere"""" e le """"Laudi"""", il """"Testamento""""), che ne racchiudono il cuore e la dottrina, la forza poetica di san Francesco emerge in tutta la sua intensità. Una forza che si fa travolgente nel """"Cantico delle creature"""", la più grande poesia della letteratura italiana prima di Dante. I """"Fioretti"""", che tracciano la vita e la leggenda del santo e dei suoi discepoli, offrono una raccolta degli episodi più significativi di un vita di povertà e perfetta letizia."" -
Scrivere in versi. Metrica e poesia
"Scrivere non solo con la propria generazione nel sangue"""" ma attingendo all'immenso patrimonio metrico della tradizione classica e moderna. È questa la sfida che Gabriella Sica lancia ai lettori e agli appassionati di poesia riproponendo un'indagine affascinante e originale di quelle forme poetiche che nel corso dei secoli si sono consolidate, trasformate o rivoluzionate. Le forme metriche sono tracce preziose di una memoria che va custodita e ringiovanita, orme indelebili della tradizione letteraria italiana, vere """"impronte biologiche"""" del lavoro compiuto dagli autori con ogni fibra e idea. Un'occasione per rileggere i più bei versi della poesia italiana, da Petrarca a Saba, da Cavalcanti a Leopardi, da Ungaretti a Caproni in compagnia di Gabriella Sica, poeta e protagonista del dibattito letterario del nostro tempo." -
L' occhio dello zar
Pekkala un tempo era conosciuto come l'Occhio di smeraldo: il più famoso detective di tutta la Russia, il braccio destro dello zar, l'uomo a cui l'ultimo dei Romanov aveva affidato la sicurezza della sua famiglia e di tutto il paese. Ora, dopo la Rivoluzione, è solo il prigioniero 4745-P nel campo di lavoro della Siberia, dove è riuscito a sopravvivere per nove anni, e per il resto del mondo è un uomo morto e sepolto. Ma una possibilità di salvezza si presenta quando è Stalin stesso a convocarlo per chiedere il suo aiuto per risolvere un mistero che dura dal 1918. Lo zar e la sua famiglia non sono stati fucilati dai rivoluzionari come afferma la propaganda del partito: qualcuno li ha liberati o eliminati all'insaputa dei bolscevichi. La missione di Pekkala è scoprire che cosa sia successo davvero ai Romanov e trovare il loro tesoro scomparso. Il suo premio è la libertà per sé e la donna che ama. Il prezzo del fallimento è la morte. Ambientato nella Russia brutale e paranoica del periodo stalinista, ""L'occhio dello zar"""" è il primo romanzo della serie che seguirà le avventure di Pekkala fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale."" -
I mostri all'angolo della strada
Nel 1966 si presentava ai lettori italiani ""I mostri all'angolo della strada"""", la prima raccolta ragionata delle opere di H.P. Lovecraft, curata da Fruttero e Lucentini. Nell'intento dei curatori, """"La """"grande mostra"""" italiana dei mostri di Lovecraft"""" si proponeva di rimettere ordine nelle pubblicazioni saltuarie e incomplete del maestro di Providence, proponendo sia i racconti legati al ciclo di Cthulhu sia quelli sovrannaturali. Lovecraft e i suoi racconti visionari, che tratteggiano un universo malevolo incomprensibile, pronto a divorare la fragile civiltà umana, sono poi diventati un caposaldo della letteratura fantastica moderna, e questa raccolta rappresenta la pietra miliare della storia delle sue pubblicazioni in Italia."" -
Seguire i pappagalli fino alla fine. Voci di Rio de Janeiro
Rio de Janeiro è il Brasile: nella sua bellezza senza tempo, nella sua vitalità disperata, nel fascino conturbante, nelle irriducibili contraddizioni, nel crogiolo di razze e culture. A partire dalla follia collettiva del Carnevale, Alberto Riva giunge alla scoperta di un universo, lasciando la parola a una sfilata di musicisti e cantanti, artisti e architetti, poeti e scrittori, calciatori e gente di strada. Restituisce le infinite sfumature di una città straordinaria. Storie, ricordi, segreti e aneddoti: tutto concorre a costruire una memoria che, tra schiavitù, guerre e colpi di stato, si perde in un passato coloniale quasi mitico. E che ritorna con i gol di Garrincha, le suggestioni di Oscar Niemeyer, i versi di Vinícius de Moraes e Tom Jobim, le voci di Elis Regina, Caetano Veloso e Maria Bethania e arriva fino a oggi, un presente in bilico, fatto di miseria e violenza ma anche di seduzione, esuberanza e voglia di riscatto. È un viaggio a ritmo di samba e bossa nova attraverso l'incontenibile natura che ancora oggi deborda nel cuore della città, la sontuosa gastronomia vissuta come un irrinunciabile rito sociale, la mitologia del calcio celebrato come una vera religione nazionale nel tempio del Maracanà. Un viaggio nella ""cidade maravilhosa"""" dove tutto riesce a convivere in maniera incredibilmente armonica. Dove essere carioca non è una questione di nascita, ma di stile di vita: allegro, libero e aperto al mondo."" -
11 settembre. Dieci anni dopo
In ""11 settembre"""", pubblicato poco dopo la tragedia, Noam Chomsky ha analizzato gli attacchi al World Trade Center facendo piazza pulita del groviglio di opportunismo politico, patriottismo a buon mercato e conformismo che ha soffocato il dibattito negli Stati Uniti. Chomsky ha proposto una visione complessa, nella quale l'11 settembre si accompagna all'evoluzione della politica estera statunitense. Una politica spesso aggressiva: dall'America Latina al Medio Oriente, dal Pakistan all'Afghanistan. Una politica che ha risposto alla violenza con la violenza, incurante delle conseguenze. Oggi, come dieci anni fa, """"11 settembre"""" ricorda a tutti noi che l'informazione e la trasparenza sono gli strumenti più validi per prevenire conflitti futuri. Aggiornato dopo l'assassinio di Osama Bin Laden."" -
Breve storia della musica sacra. Dal canto sinagogale a Stockhausen
Se in ogni tempo e luogo l'afflato religioso ha trovato espressione privilegiata nel ritmo e nel suono, la musica che ha accompagnato le sorti della civiltà cristiana presenta una ricchezza di forme unica. Nel corso di due millenni l'eredità ebraica, i documenti conciliari, l'opera dei Padri della Chiesa, l'intervento dei pontefici hanno plasmato un corpus di generi musicali di grande raffinatezza, che nel canto gregoriano ha il suo esempio più celebre e nell'organo lo strumento elettivo. A partire dall'età moderna, a questo canone che annovera inni, salmi, oratori si sono aggiunte opere di grandi compositori ispirate alla storia religiosa o ai generi destinati al culto - come la ""messa"""" - con le quali la musica sacra non è più associata in modo esclusivo ai luoghi consacrati e diventa parte della """"grande musica"""". In nome di una maggiore accessibilità delle pratiche rituali, la riforma liturgica sancita dal Concilio Vaticano il ha sostituito il latino con le lingue nazionali, consegnando alla storia questo prezioso patrimonio estetico e spirituale, che oggi vive per lo più nella forma del concerto. E questo, probabilmente, il motivo dell'oblio dei musicologi italiani, che con questa breve storia Luigi Garbini interrompe dopo decenni.""