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Io, società a responsabilità illimitata. Strumenti per fare la grande differenza
Non tutto si può pianificare: Zanolli, pur facendo il manager o forse proprio per questo, ne è consapevole. Per fortuna, vien da dire, senza l'effetto sorpresa con cui la vita a volte sa stupirci e coglierci in contropiede, le nostre giornate passerebbero inosservate. Però, fra la pretesa di disciplinare ogni singolo accadimento e l'essere in balìa delle cose, corre una bella differenza. Una grande differenza. Sebastiano Zanolli ci suggerisce, qui, come poter tenere sotto controllo i limiti umani perché non facciano troppi danni; come enfatizzare i nostri talenti, pochi o tanti che siano; come disinnescare problemi apparentemente insormontabili senza rinunciare ai propri obiettivi; come riuscire a far tesoro di ciò che ci capita, anche quando non l'abbiamo previsto e voluto. -
Ritratti di interazionisti simbolici americani
Dopo un'introduzione sulla Scuola dell'Interazionismo Simbolico, l'Autrice traccia i ritratti di cinque autori americani appartenenti a tale Scuola, tutti formatisi all'Università di Chicago: H.G. Blumer, A.L. Strauss, R.H. Turner, T. Shibutani, E. Goffman. Dopo aver presentato la vita e la genesi intellettuale di ognuno di essi, l'autrice tratta alcune tematiche oggetto del loro interesse. -
Esperienza percettiva e formazione
Il volume presenta una interrogazione sulla natura della percezione all'interno di una riflessione pedagogica che riconosce la formazione come sua ""categoria reggente"""". La percezione viene intesa come esperienza immediata del mondo, oltre ogni epistemologia mediazionale/rappresentazionale: ciò comporta il riconoscimento dell'imprescindibilità dell'embodiment, del radicamento corporeo del soggetto per spiegare la conoscenza umana e la necessità di un recupero del mondo-della-vita. In questa cornice vengono sottoposti ad una lettura pedagogica tre pensatori (Heidegger, Merleau-Ponty e Dewey) che hanno fornito categorie interpretative indispensabili per superare la soggettività cartesiana e pensare la Bildung umana."" -
Giovani allo specchio. Una ricerca in Valle d'Aosta
Anche se dal punto di vista scientifico non è ben chiaro quanto studiare i giovani significhi in qualche maniera intravedere le linee di tendenza del futuro, è tuttavia certo che i giovani ci parlano del contesto in cui vivono, della cultura in cui sono immersi, degli adulti con i quali devono confrontarsi quotidianamente. Proprio sul contesto sociale, culturale e religioso si concentra questa ricerca sull'universo dei giovani valdostani che frequentano le scuole superiori. Quali sono i luoghi e gli ambienti che ne strutturano maggiormente la personalità? Come costruiscono la propria identità? A quali valori si ispirano? Quali sono i riti di passaggio che ne scandiscono la crescita? Se l'identità si forma attraverso l'interazione sociale, quali sono gli attori principali di tale processo? E sul versante delle agenzie di socializzazione, quali giocano un ruolo più rilevante? Quali sono i tratti caratteristici dei giovani valdostani rispetto ai loro coetanei delle altre regioni italiane? Superando i luoghi comuni e i pregiudizi che rendono i ragazzi ""notiziabili"""" solo quando sono protagonisti di fenomeni devianti, l'analisi ci restituisce un'immagine non sfuocata dei giovani valdostani, una lettura a tutto campo, ricca di contenuti e di stimoli sia per la riflessione che per l'azione di chi è impegnato quotidianamente con loro."" -
La gestione della farmacia. Il ruolo del SSN e il modello di remunerazione
Il lavoro analizza le implicazioni gestionali dell'azienda farmacia quale attore del SSN. Il processo di riforma del SSN, infatti, ha comportato il modificarsi delle logiche di governance che hanno influito sul ruolo attribuito alla farmacia nei percorsi assistenziali e di cura. Nei principali Paesi OCSE gli obiettivi di contenimento della crescita della spesa sanitaria, e conseguentemente della spesa farmaceutica, hanno condotto ad interventi di rivisitazione delle norme di regolamentazione del sistema farmaceutico e dei propri attori. Nonostante le tante differenze a livello internazionale, l'azienda farmacia è chiamata a confrontarsi con un diverso ruolo nel SSN, con le specificità delle professionalità e con nuove logiche di gestione. Dopo un'analisi delle caratteristiche del settore farmaceutico e della spesa per i farmaci, il lavoro analizza il ruolo della farmacia nel contribuire alla tutela della salute dei cittadini. In linea con quanto avviene in ambito internazionale, lo studio analizza empiricamente la rispondenza tra obiettivi di governance istituzionale, servizi erogati dalla farmacia ed il modello di remunerazione della farmacia così come adottato nel nostro Paese. Inoltre, il lavoro propone un'analisi dei modelli di remunerazione in grado di cogliere e valorizzare la multidimensionalità della performance derivante dalle attività svolte dalla farmacia nell'ambito del SSN. -
La città, la natura, il mistero
Il volume prende le mosse da un concetto di natura, sempre più schiacciata da quelli che sono i brutali processi di antropizzazione oggi in atto, e di urbano, come teorico punto di arrivo di un percorso che - sotto la spinta delle tecnologie meccaniche - avrebbe dovuto dare una soluzione moderna alle richieste di mobilità. Il risultato appare, invero, assai sconcertante. Una crescente polverizzazione di modelli di città al cui interno i soggetti appaiono sempre più meri spettatori di scelte mai condivise, spesso emarginati in spazi difficilmente decifrabili. Un insieme di percorsi, di mutazioni, di sopraffazioni, di ingorghi tecnologici e di piaghe di povertà che spingono i singoli alla ricerca di luoghi dove immaginare qualche residuo re-immaginativo. Di fronte a un urbano effimero e sempre più immerso in un'aura di mistero, l'uomo cerca situazioni che gli permettano di liberarsi da una condizione oppressiva di indifferenza per scoprire qualcosa di tangibilmente persistente. Alla volatilità della vita quotidiana egli vorrebbe contrapporre soluzioni improntate alla massima certezza. Il naturale - ancora fonte di proprietà non disvelate - lo affascina terribilmente: cresce quindi, all'interno del massimo di urbanità e all'apice della parabola illuminista, il numero di coloro che rincorrono spazi di rinserrata condivisione e rassicurazioni feticistiche. Equivoca risposta a quello che potrebbe essere immaginato come il domani della ""fine della città""""."" -
Diritto e persona. Prospettive sociologico-giuridiche tra Otto e Novecento
Basandosi su di una ampia tradizione di studi sociologici, politici, giuridici e filosofici, il volume offre uno sguardo prospettico innovativo nell'ambito degli studi sulla persona attraversando diverse correnti di pensiero tra l'Ottocento e il Novecento. Gli incroci tra paradigmi differenti e categorie dicotomiche all'interno del saggio hanno permesso di elaborare la straordinaria ricchezza di intersezioni che la nozione di persona presenta nelle riflessioni scientifiche indagando, così, quelle zone ""di ombre e di luci"""" in cui diritto ed etica si intersecano. Inoltre, il tema ampio e non completamente dominato vuole riflettere una scelta metodologica nella direzione dell'apertura della riflessione a dimensioni inter-disciplinari poiché il sistema sociale, si occupa e si fonda su conflitti e compromessi, su questioni di giustizia e diritto. Il discorso frammentato attraverso il pensiero di autori differenti è in realtà ricomposto in un insieme variegato e ricco, ricorrendo all'idea di diverse matrici per riuscire a coglierne l'interezza dell'argomentazione e rintracciare quel fiume carsico che la nozione """"persona"""" costituisce."" -
Il triangolo dell'interpretazione. Sull'epistemologia di Donald Davidson
Donald Davidson (1917-2003), uno dei pensatori più influenti e discussi del panorama filosofico contemporaneo, ha contribuito in modo originale alle ricerche in ambiti diversi della filosofia analitica quali la filosofia del linguaggio, la filosofia dell'azione, la metafisica, la filosofia della mente e l'epistemologia. Questo volume si concentra sulle tesi epistemologiche che, a partire dagli anni '80, hanno via via assunto un ruolo sempre più importante nel corpus del lavoro davidsoniano. In particolare, viene indagata la teoria della ""triangolazione"""", attraverso la quale Davidson intende dimostrare come il pensiero e la conoscenza siano possibili solo in uno spazio sociale e interpretativo. Emergono così delle concezioni di soggettività e oggettività alternative rispetto a quelle tradizionali di matrice cartesiana, concezioni che gettano nuova luce sul rapporto che ci lega agli altri esseri umani e al mondo esterno con loro condiviso."" -
Gli istituti della cessazione aziendale. Cause originatrici e forme di manifestazione
La ""cessazione aziendale"""", nelle varie forme di manifestazione, è sottoposta all'attenzione di studiosi e professionisti dell'area giuridica e di quella economico-aziendale. Lo studio della materia è preceduto dall'individuazione delle cause che originano la disfunzione (o la crisi) aziendale e che sfociano nella cessione, nella fusione, nella scissione, nella trasformazione o nella liquidazione volontaria. I vari istituti della cessazione aziendale (relativa e assoluta), esaminati in precedenti volumi appartenenti a collane diverse ed opportunamente rielaborati ed aggiornati, vengono presentati nei loro aspetti economico-aziendali, giuridico-normativi, contabili e fiscali."" -
In movimento. Confini, popolazioni e politiche nel territorio milanese
I testi raccolti in questo volume presentano gli esiti del secondo anno di attività del Programma di Ricerca Nazionale 2005, ""I territori della città in trasformazione: innovazione delle descrizioni e nelle politiche"""", finanziato dal Ministero della Università e della Ricerca Scientifica. A partire dalla osservazione di forme e pratiche del movimento da parte di individui e popolazioni nell'area milanese, i contributi raccolti aprono una riflessione sui processi di disarticolazione e riarticolazione del nesso società-territorio in relazione alle trasformazioni della città. La mobilità è infatti un fenomeno rilevante della nostra vita quotidiana: molte ricerche, in diversi campi disciplinari, la inseguono, cercano di descriverla, di intercettarla. È una condizione che contraddistingue e caratterizza, con i suoi tempi, le sue forme, i suoi motivi, la vita contemporanea. Nella difficoltà di restituire la complessità dei processi di trasformazione in corso nel contesto milanese, vengono messi a fuoco, alcuni fenomeni e processi significativi e interessanti, seguendo tracce utili a rinvenire nuove modalità di descrizione, nuove parole e immagini, per rappresentare i cambiamenti in corso, ma anche per innovare gli spazi e i modi del progetto."" -
Metodi qualitativi e quantitativi per la ricerca sociale in sanità
Da quando l'approccio alla salute è sempre più ""olistico"""", cioè caratterizzato da un'attenzione alla globalità della persona, si rende necessario rivedere non solo i modelli terapeutici, ma anche le procedure scientifiche che ne valutano il successo. La sociologia della salute, che negli ultimi due decenni ha visto una fioritura di studi molto consistente, si presta, più ancora degli altri settori sociologici, a perseguire percorsi metodologici nuovi o di revisione di quelli tradizionali. I contributi riportati in questo volume, sia sul versante fondativo che su quello tecnico e statistico, lo stanno a dimostrare. I temi affrontati sono numerosi e diversificati, perché vanno dalla messa in discussione del principio di stampo behaviorista dell'""""invarianza dello stimolo"""" alla distinzione tra oggettività delle evidenze mediche e oggettività intersoggettiva delle Illness narratives nella loro articolazione di esperienze """"dirette"""", """"mediate"""" e """"rappresentate"""", alla messa in discussione del modello di indagine della customer satisfaction, a forme diversificate di integrazione tra metodi qualitativi e quantitativi, ad un uso appropriato di strumenti statistici che si rifanno all'ordered probit model o al capability approach. Il lettore potrà trovare sia riflessioni metodologiche che risultati di ricerca, utili anche per coloro che operano nei servizi socio-sanitari."" -
Politiche per lo sviluppo sostenibile della montagna
Lo sviluppo sostenibile della montagna è stretto tra la necessità di preservare un ambiente fragile e unico e quella altrettanto importante di mantenere opportunità economiche che ne garantiscano la vivibilità e la propulsività. Ma la montagna è tutta uguale? Il ragionamento sulle politiche per lo sviluppo della montagna dà spesso per scontata la sua marginalità; e tende spesso a restare prigioniero di una logica di pura conservazione delle strutture sociali, economiche e territoriali esistenti, eventualmente valorizzandole in chiave turistica. Questo libro prova ad affrontare la questione da un punto di vista diverso, a partire dalla ricognizione delle dinamiche che hanno interessato la trasformazione dello spazio alpino negli ultimi tre decenni. -
Comunicare il non profit. Strumenti e strategie per la comunicazione sociale
Creare un ponte tra chi opera in ambito sociale, in special modo nelle organizzazioni non profit, e il mondo della stampa. Ecco l'idea da cui sono partite le autrici di questo libro, entrambe con una significativa conoscenza professionale di questi due ambiti, l'una come giornalista, l'altra come esperta di comunicazione e raccolta fondi. Il testo indaga la realtà dell'informazione sociale, sfatando alcuni luoghi comuni ed evidenziando i veri obiettivi che questa deve raggiungere. Si propone di chiarire quali ""strumenti"""" comunicativi possono essere utilizzati da un addetto stampa per riuscire a far breccia efficacemente nelle redazioni giornalistiche, così da arrivare a far conoscere ai lettori le tante realtà sociali che operano nel nostro Paese, nonché ad offrire notizie e informazioni utili sui servizi che esse offrono."" -
Performance delle PMI. Come misurarla con gli strumenti di business intelligence
La complessità gestionale che sta caratterizzando questi ultimi anni pone le informazioni al centro dell'attenzione del management. La tecnologia informatica mette a disposizione delle aziende strumenti estremamente potenti, in grado di integrare l'attività di rilevazione e fare in modo che il processo di raccolta, elaborazione e diffusione di informazioni sia parte di un circuito virtuoso in grado di produrre apprendimento, conoscenza e competenza. Come si colloca in questo contesto la realtà delle imprese di minore dimensione? Queste nuove tecnologie sono applicabili anche in questa categoria di imprese? È possibile costruire nelle PMI un sistema di rilevazione integrato idoneo a soddisfare le esigenze conoscitive dell'imprenditore e dei suoi collaboratori? -
Aziende. Vol. 1: Istituzioni di economia aziendale.
Partendo dall'assunto che le attività economiche fondamentali siano sempre svolte in forma organizzata, nel testo viene proposta una lettura dell'azienda quale sistema-organizzazione perché ciò consente di cogliere immediatamente la logica operativa dei sistemi aziendali, siano essi production o non production, business o non business, profit o non profit. Si pongono in adeguata prospettiva le nozioni di business produttivo e di investimento economico, due aspetti complementari che spiegano la genesi e la diffusione delle imprese capitalistiche. Il contenuto è suddiviso in capitoli ed in paragrafi ed è integrato con Esercizi e Complementi (E&C) formanti parte integrante dell'apparato didattico. Per favorire lo studio si è cercato di rendere i capitoli tra loro relativamente autonomi, richiamando, ove necessario, le definizioni ed i concetti più rilevanti. Il testo è progettato per un primo corso di Economia aziendale nell'ambito di un corso di laurea triennale, indicativamente al primo anno delle Facoltà di Economia. -
Storia dei concetti e filosofia politica
Una nuova introduzione alla filosofia politica che supera la dicotomia tra discipline storiche e discipline teoriche e mostra come in una storia dei concetti non possano che andare insieme riflessione filosofica, quadro di orientamento storico e alcuni strumenti indispensabili per una proficua lettura dei classici. Vengono qui presentate alcune delle più importanti riflessioni ""metodologiche"""" nel campo della storia del pensiero e della filosofia politica: quella di Quentin Skinner, quella di John G.A. Pocock, quella della """"Begriffsgeschichte"""", da Otto Brunner a Reinhart Koselleck. Il volume discute queste linee metodologiche e sviluppa, in relazione a esse, una posizione autonoma, nella quale è cruciale l'attraversamento dei classici della filosofia politica, come pure l'atteggiamento filosofico di chi li accosta. Alla base di questa concezione della storia concettuale sta un lavoro di ricerca di lungo periodo, che evidenzia la genesi e la logica dei concetti che costituiscono il dispositivo della scienza politica moderna, ma anche le loro aporie e la rilevanza filosofica di altre modalità di pensare la prassi e il comune."" -
Chi è il filosofo? Platone e la questione del dialogo mancante
La questione di ""chi è il filosofo?"""" ha certamente un rapporto con il tipo di filosofia che ciascun pensatore sceglie o elabora, eppure si riferisce ad un oggetto diverso da quello delimitato dalla domanda: """"che cos'è la filosofia?"""". È una domanda esistenziale (che senso ha essere filosofo?), antropologica (perché l'uomo si dedica alla filosofia?), etica (come deve essere un buon filosofo, che responsabilità ha?). Rispondere a questi interrogativi ha la sua utilità sia per coloro che in qualche modo già hanno intrapreso la """"carriera"""" filosofica, o desiderano farlo, sia per coloro che si sono sempre chiesti perché c'è chi si dedica alla filosofia, forse spinti dalla preoccupazione per la salute mentale di qualche parente stretto. Nell'intraprendere questa indagine è inevitabile rivolgersi ai giganti della storia del pensiero occidentale sulle cui spalle noi, nani, da secoli tentiamo di salire per vedere più lontano, e in particolare a colui che ha elaborato la prima analisi approfondita sulla questione: Platone. Il punto di partenza obbligato è un piccolo rompicapo che due dialoghi platonici, il Sofista e il Politico, pongono al lettore."" -
Manuale per il colloquio psicologico
"Bisogna soltanto cercare di pensare e di esprimersi esattamente, senza aver la pretesa d'indurre gli altri al nostro gusto e al nostro modo di sentire"""". Le parole di Jean de La Bruyère (1688) riassumono in modo esemplare la direzione che autori e curatori hanno voluto mantenere nel progettare e realizzare questo manuale, rifacendosi, però, anche al pensiero di Wittgenstein: se il linguaggio di chi parla sarà perspicuo, saranno i fatti a costituire un ponte tra punti di vista diversi. Il richiamo al """"parlar chiaro"""" per """"pensar chiaro"""" percorre tutte e tre le parti in cui si articola questo manuale introduttivo alle teorie e alle tecniche del colloquio psicologico: il preludio, quasi paradossalmente, introduce al tema del colloquio proponendo il resoconto di un ultimo colloquio ed evocando un'atmosfera di intimità empatica perché i successivi capitoli non appaiano troppo teorici o troppo tecnici; la prima parte presenta un'introduzione ai temi e alla metodologia del colloquio, mentre la seconda si concentra sulle tecniche, declinate di volta in volta in relazione ai soggetti - minori, anziani, disabili - e la terza esamina i contesti - il colloquio clinico, il colloquio nella selezione del personale e, infine, caso raramente trattato dalla letteratura, la comunicazione del lutto e la richiesta di donazione degli organi in ambito medico." -
La terza via di Cicourel. Le radici della sociologia cognitiva tra fenomenologia, sociologia ed etnometodologia
Questo lavoro analizza il pensiero di Aaron V. Cicourel e tende a cogliere la temperie culturale da cui sorge, le convergenze, i contatti, le differenze con le correnti sociologiche contigue. L'analisi sviluppa in particolare i temi metodologici proposti dalla sociologia fenomenologica di Alfred Schütz e quelli della prima etnometodologia di Garfinkel. La problematica fondamentale da cui inizia il percorso del pensiero di Cicourel, al di là della eterogeneità delle ottiche e degli argomenti di indagine trattati, riguarda lo sviluppo di una serie di tematiche relative al rapporto tra teoria ed empiria. Queste connessioni sono trattate in modo da porre in evidenza come il ""filo rosso"""" che lega Cicourel a Schütz e Garfinkel, ma non solo, si è evoluto nel corso del tempo in un approccio autonomo che pone al centro un tema fondamentale delle scienze sociali, quello del soggetto come costruttore del mondo sociale. Cicourel così rivede in modo fortemente innovativo il nodo classico del rapporto individuo-società."" -
Scenari e sfide dell'adozione internazionale
Il 2008 è stato un anno di ricorrenze significative nello scenario italiano e mondiale dell'adozione internazionale: sono trascorsi 15 anni dall'emanazione della Convenzione de L'Aja ""Sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale"""", 10 anni dalla Legge italiana di ratifica e 40 anni dalla fondazione del CIAI che, di fatto, sanciscono i primi 40 anni di adozione internazionale in Italia. In questi decenni abbiamo assistito ad una impetuosa espansione del numero di bambini giunti nel nostro Paese attraverso l'adozione internazionale e, con l'incremento del fenomeno, è cresciuta anche l'attenzione nei confronti di questo strumento di tutela da parte delle istituzioni e dell'opinione pubblica. Non sempre, però, tale interesse si è tradotto in una maggiore consapevolezza della potenzialità, della complessità e dei rischi del percorso adottivo: crediamo sia giunto il momento di fermarsi a riflettere su quanto fin qui è stato fatto, per individuare un """"futuro possibile"""" per l'adozione internazionale. Questo è stato l'obiettivo del Convegno organizzato a Venezia nell'aprile 2008 dal CIAI, in collaborazione con la Regione Veneto ed EurAdopt ed è lo scopo di questo testo, che raccoglie i contributi più significativi presentati in quella occasione.""