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La gestione del capitale intellettuale nell'impresa alberghiera
Nell'ultimo decennio numerose e dissimili trasformazioni hanno interessato il settore alberghiero, determinando l'inasprimento della competizione tra le imprese e tra i territori, inducendo profonde modifiche ed innovazioni negli assetti organizzativi, gestionali e nei comportamenti strategici. In Italia, il settore in questione segue un duplice percorso evolutivo: da un lato persiste la frammentazione dovuta alla numerosità delle imprese di piccola dimensione ed accentuata dalla nascita di innovativi modelli di microricettività, che si propongono di costruire nuove nicchie di turismo fondate sulla valorizzazione delle tipicità locali; dall'altro si osserva la graduale espansione delle grandi catene alberghiere internazionali che consentono alle imprese locali di concorrere alla competizione su vasta scala mediante lo sviluppo di rapporti di collaborazione. Queste considerazioni costituiscono l'oggetto di attenzione del presente volume, nel quale vengono preliminarmente introdotti gli approcci di studio del fenomeno, i criteri di classificazione dell'impresa alberghiera e l'analisi dei processi sottesi all'erogazione del prodotto alberghiero, per indagare successivamente la composizione del capitale umano, organizzativo e relazionale. -
Il comune democratico. Autogoverno, territorio e politica a Pesaro negli anni di Marcello Stefanini (1965-1978)
Nell'Italia repubblicana fu spesso nelle amministrazioni municipali, prima che altrove, che emerse una classe dirigente all'altezza della modernizzazione del Paese e di una democratizzazione della partecipazione politica. In questo libro si prende in esame il caso di Pesaro, in relazione tanto al contesto regionale marchigiano quanto al quadro nazionale, con attenzione agli anni in cui, tra il 1965 e il 1978, amministratore prima e quindi sindaco fu Marcello Stefanini. Si tratta di una vicenda esemplare a proposito degli anni della ""grande trasformazione"""", attraverso un forte nesso tra tradizioni civiche e culture di governo municipale, classi dirigenti e sviluppo della società locale. Stefanini e quanti con lui guidarono il Comune di Pesaro promossero politiche municipali capaci di accompagnare e sostenere la modernizzazione della città. Se tra gli anni Sessanta e Settanta l'orientamento del Pci e delle giunte di sinistra - alla testa del Comune di Pesaro - fu inteso a superare una rigida visione classista, individuando nello sviluppo economico una opportunità di benessere per ceti sociali non più elitari, Marcello Stefanini - comunista della nuova generazione postbellica - rappresentò l'interprete di una sempre attuale idea di Comune democratico"" -
Le disuguaglianze sociali di salute. Problemi di definizione e di misura
Dopo trent'anni di servizio sanitario nazionale la salute della popolazione si distribuisce ancora in modo disuguale tra i diversi gruppi sociali. Di fronte a questo problema, la politica italiana rimane incapace di intraprendere programmi di azione coordinati, coerenti e non settoriali. La responsabilità di questa impasse è da attribuire, da un lato, alla povertà di cultura empirica della politica nostrana, che preferisce argomentare di equità sul piano delle controversie ideologiche piuttosto che misurarsi con i dati. D'altro lato, viene scontata la natura episodica e monodisciplinare degli sforzi di ricerca finora realizzati in Italia su questi temi. In Italia, è ancora molto difficile misurare sistematicamente le covariate sociali in associazione con gli indicatori di salute e sono carenti quei sistemi di indagine longitudinale multiscopo in grado di studiare i meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute lungo le traiettorie di vita. A questo si aggiunge la diffusa incapacità delle diverse discipline nel condividere schemi esplicativi, metodi di studio, idee e fonti di finanziamento per far decollare una ricerca integrata sul tema. Questo numero monografico di Salute e Società si propone appunto di affrontare queste difficoltà, in particolare per quanto riguarda gli strumenti di misura delle disuguaglianze di salute. -
Dallo «spazio consumato» ai luoghi ritrovati. Verso una geografia del turismo sostenibile
Il testo, in una prima parte di taglio manualistico ed in una seconda maggiormente rispondente ai canoni della monografia, con approfondimenti sulle diverse tipologie del turismo (balneare, urbano, rurale, termale, ""dei parchi"""", montano), analizza i processi di sviluppo turistico con l'espressa finalità di definire le problematiche e i caratteri odierni di tale fenomeno. Un fenomeno in cui l'offerta, in linea con le richieste di una società post-moderna che si muove ormai in uno spazio turistico globale, va progressivamente segmentandosi in nicchie molteplici, di frequente connesse alla valorizzazione di elementi culturali ed ambientali. In altre parole, si assiste a forme alternative di fare turismo più vicine alle istanze espresse dal paradigma della sostenibilità ambientale. Atteggiamenti nuovi e di sicuro in controtendenza rispetto alle dinamiche classiche che regolano il turismo nei Paesi cosiddetti della """"periferia"""" o del Sud del mondo, secondo le stereotipate formule all-inclusive. Il turista, in pratica, rinnova la consapevolezza di sé e del viaggio, accetta l'imprevisto e si dimostra sensibile agli elementi di qualità dei servizi offerti."" -
I derivati nelle PA locali. Origine, dimensione e criticità
L'applicazione dei derivati finanziari nelle pubbliche amministrazioni locali è un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto una notevole rilevanza ed un'ampia diffusione, sino a divenire un tema di profonda attualità. Il decentramento di funzioni e di poteri agli enti territoriali non è stato seguito da una corrispondente crescita dell'autonomia fiscale: i tagli ai trasferimenti erariali e l'imposizione di limiti alla spesa hanno determinato una crescita dell'indebitamento locale, sostenuta mediante il ricorso al mercato dei capitali. Il volume si propone di analizzare le cause che inducono le amministrazioni pubbliche locali a ricorrere ai derivati. I saggi riportati all'interno della presente pubblicazione - che derivano dagli interventi e dalle considerazioni emerse nel corso di un seminario organizzato dal Consiglio regionale dell'Umbria a Perugia nel 2008 - cercano anzitutto di offrire un contributo per fare chiarezza attorno ad un tema che, nonostante gli echi della cronaca, non è stato ancora indagato a fondo, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti scientifico-istituzionali della questione. -
Il mondo alla rovescia. Il potere delle donne visto dagli uomini
Il volume, cui hanno contribuito studiose e studiosi di varia provenienza e legati a diversi ambiti disciplinari, mostra come la prospettiva di genere sia pertinente a qualsiasi campo di studi e a tutte le componenti del vivere sociale. In ogni settore infatti si osserva, per lo meno nella nostra società, uno squilibrio, un'asimmetria che fa del genere femminile quello che Simone de Beauvoir definiva il ""secondo sesso"""": asimmetria che risulta, fra le altre cose, in un limitato accesso, da parte delle donne, a posizioni di potere. Gli studi riuniti e ordinati storicamente, dall'antichità ai giorni nostri, dimostrano che il cosiddetto """"tetto di cristallo"""", che impedisce a donne pure brave e impegnate di salire ai vertici professionali o politici, è un retaggio che viene da lontano, ed è legato a stereotipi sempre presenti nella cultura occidentale, che derivano da una difficile accettazione, da parte degli uomini, delle donne come soggetti paritari."" -
Tra solidarietà e imprenditorialità sociale. Cooperazione e volontariato a Pistoia
Soprattutto negli ultimi anni, il mondo del Terzo Settore si è imposto all'attenzione di responsabili politici e studiosi come uno dei soggetti più importanti delle società industriali avanzate dell'occidente. Ne sono state indagate le funzioni economiche innovative, ne sono state approfondite le ricadute sul piano politico e su quello della tenuta e del rinnovamento del sistema di welfare. Più raramente, ci si è interrogati, in ottica interdisciplinare, sul suo valore di fondamentale meccanismo di integrazione sociale e di cruciale principio di modernizzazione di collettività sempre più orientate ai valori dell'individuo e dell'autonomia personale. Il libro frutto di un complesso programma di ricerca sulla cooperazione sociale e sulle associazioni di volontariato della provincia di Pistoia - cerca di articolare l'analisi a partire da questo particolare punto di vista, individuando nel privato sociale non solo un'insostituibile fonte di identità e di fiducia per singoli ed istituzioni ma anche un'ormai solida realtà produttiva già spesso in grado di competere alla pari con gli operatori economici pubblici e di mercato. -
Comunicare la sostenibilità. Strumenti informativi e di reporting nelle regioni italiane
Molteplici sono state le commissioni istituite a livello mondiale per affrontare in modo multilaterale le problematiche connesse ad uno sviluppo economico sostenibile. L'esigenza di un coordinamento internazionale delle iniziative intraprese dai singoli Stati a livello locale per garantire il mantenimento degli equilibri economici non è più eludibile in presenza di fenomeni sociali ed ambientali che superano i confini nazionali, producendo effetti devastanti sull'intera comunità internazionale. Da questa ultima considerazione muove la logica di fondo seguita nel presente lavoro che, dopo aver delineato il percorso storico-evolutivo dell'impegno della comunità mondiale sui temi dello sviluppo sostenibile, prova a delineare un quadro sullo stato dell'arte della rendicontazione della sostenibilità nelle regioni italiane. L'indagine condotta evidenzia un panorama molto variegato, dove trovano scarsa applicazione i modelli elaborati dai principali gruppi di ricerca e le linee-guida suggerite da organismi nazionali ed internazionali. Il risultato è una realtà ben lontana dagli obiettivi di standardizzazione del processo di rendicontazione sociale e che necessita di ulteriori interventi di sensibilizzazione. -
La città e i suoi mari. Il waterfront tra sostenibilità e governance
Le città stanno vivendo con il mare una nuova era: quella del waterfront. L'esame delle opere realizzate negli ultimi decenni permette di evidenziare programmi, progetti, circuiti finanziari e iter procedurali che spesso presentano punti comuni sia nelle soluzioni positive che in quelle negative. Tra le difficoltà riscontrabili, anche in alcuni famosi waterfront, spesso emergono carenze sia di governabilità sia ""di massa critica"""" idonea ad innescare uno sviluppo autopropulsivo. Il waterfront, inteso come ristrutturazione del porto cittadino e della fascia urbana immediatamente retrostante, si dimostra sempre meno idoneo a cogliere le sinergie che potrebbero scaturire da un intervento più vasto di un singolo ambito amministrativo. Parallelamente, la frammentazione del potere decisionale tra enti vari genera conflitti di prossimità e di competenze che frenano la realizzazione delle opere e ne rendono difficile la gestione. Il waterfront, visto con l'occhio dell'economista, diviene uno strumento di politica economica molto efficace nel contribuire a superare, anche, profonde crisi recessive e promuovere sviluppo sostenibile."" -
Persone e migrazioni. Integrazione locale e sentieri di co-sviluppo
Lo studio delle migrazioni internazionali è uno dei temi più frequentati dalla riflessione sociologica contemporanea, in Italia e all'estero. La messe di analisi e ricerche necessita però di una cornice teorica più robusta e comprensiva. Il presente volume si propone di offrirla attraverso una discussione critica e una presentazione di contributi di ricerca che ruotano attorno alla prospettiva transnazionale, collegando l'immigrazione con le dinamiche dei paesi d'origine. Diventa così possibile leggere i processi migratori in relazione a quelli dello sviluppo e della cooperazione internazionale e viceversa. Molti dei saggi raccolti nel volume tengono conto, in modo più o meno esplicito, di queste interdipendenze. Che si affrontino le complessità ""pratiche"""" della migrazione, in termini di seconde generazioni e di ridefinizione del ruolo della famiglia, di differenze di genere o di inserimento al lavoro, oppure che si trattino questioni più squisitamente collegate al multi-culturale, come nel caso della pratica religiosa, della musica o degli stili di vita e dei consumi, l'approccio transnazionale costituisce un filo rosso sotteso alla maggior parte dei contributi. Alcuni interventi riportati nel volume esplorano campi diversi e innovativi rispetto a quelli più classici degli studi migratori, altri declinano il tema con riferimento al co-sviluppo e alle ripercussioni sui contesti di provenienza."" -
Una ricerca-azione sul tutorato nell'ateneo di Perugia
In questo volume si discute delle problematiche legate al miglioramento del servizio di tutoria come strumento per orientare e assistere gli studenti nonché promuovere la loro partecipazione attiva a tutte le attività formative, organizzative e gestionali della struttura universitaria. Il testo si sviluppa intorno al tema della tutoria basandosi sia sull'esperienza dell'Ateneo perugino, che è stato molto probabilmente il primo ad istituire un Ufficio orientamento presso la propria struttura, sia sui risultati emersi dal progetto sperimentale ""La tutoria nell'Università di Perugia"""" svolto negli anni 2006 e 2007. Progetto realizzato per interpretare le difficoltà dell'università ad utilizzare il tutorato come strumento istituito dalle indicazioni ministeriali al fine di riorganizzare in modo innovativo il processo di orientamento ed assistenza agli studenti. Il lavoro nel suo complesso risulta diviso in tre parti: analisi dell'inquadramento giuridico e delle attività di tutorato attivate dalle diverse facoltà dell'Ateneo di Perugia; individuazione delle fasi e degli snodi centrali nel processo formativo in corrispondenza dei quali si coglie una domanda di intervento del tutorato da parte degli studenti; progettazione più mirata dei servizi di tutorato articolati per livelli e rispondenti alle esigenze locali di tutorato delle facoltà."" -
I biocarburanti possono essere una risposta alla crisi energetica?
Il quadro energetico, ambientale ed economico che va delineandosi si profila assai incerto. L'esistenza di un legame inscindibile tra strategie energetiche, qualità ambientale e sentieri di sviluppo economico, lascia poco spazio alla spontaneità del mercato che genera esternalità negative sempre più pesanti e che non è in grado di tenere nel debito conto quello che potrà accadere di qui a pochi anni. Accanto ad un quadro di sintesi relativo alla situazione energetica mondiale, si analizza il grado di conoscenza della popolazione relativo alla produzione energetica. Si affronta il tema della produzione di energia da biomasse tramite modelli di programmazione matematica volti a definire l'uso del suolo in grado di massimizzare la produzione di energia ottenibile dai suoli coltivati. In conclusione emerge la rilevanza del ruolo che potranno svolgere le scelte energetiche nazionali. La decisione di investire su fonti energetiche rinnovabili risulta attualmente ancora troppo poco conveniente. Ne consegue che tali fonti potranno avere reali prospettive di sviluppo solo se lo Stato deciderà di investirvi risorse finanziarie rilevanti e mirate. -
Sulle opinioni religiose di Campanella
Nel 1862 Ferrari pubblicò il ""Corso sugli scrittori politici italiani,"""" che ebbe un discreto successo in campo letterario ed infine nel 1874 la """"Teoria dei periodi politici"""", un chiaro ritorno ai suoi interessi filosofici (tentava uno strano approccio """"matematizzante"""" - nel nuovo clima del positivismo - agli eventi della storia umana). Nella lunga redazione di questi due scritti e nella grande familiarità con le opere e il periodo storico in cui visse e scrisse G.B. Vico, Ferrari fece l'approfondita conoscenza di Fra' Tommaso Campanella. E non è una conoscenza di fresca data ma risale già al lungo soggiorno francese. Discutere di Campanella non è per niente facile, anche perché, dato la vastità dei suoi scritti e dei suoi interessi """"enciclopedici"""" - è difficile ascriverlo a categorie predeterminate. Ma alla volontà campanelliana di rinnovamento certo va affiancato il suo fortissimo interesse per la pedagogia, la pedagogia sociale, quella che serve a formare i cittadini - magari secondi dettami e progetti di rinnovamento discutibili che sono il vero motore di ogni società. La cura dei giovani, la maniera di apprendere, la cura delle loro menti e dei loro corpi interessa moltissimo al frate di Stilo, e anche se il piano della sua opera pedagogica principale, """"La Città del Sole"""", ricade nell'ambito delle creazioni letterarie utopiche, questa suscitava un fascino profondo in una personalità di riformatore e """"rivoluzionario"""" sociale come Giuseppe Ferrari."" -
Formare alle professioni. Sacerdoti, principi, educatori
Nel pensare a una storia pedagogica delle professioni, che in questo volume raccoglie i contributi dei primi seminari al Collegio Ghislieri, si è partiti da una definizione di lavoro. Discutendo di tre professioni (quella del sacerdote cattolico, del principe, dell'educatore) attraverso esempi - dal mondo classico alle società di antico regime al Novecento italiano - si sono presentati itinerari, occasioni, modelli eterogenei di professionalizzazione e si sono commentate di volta in volta maniere specifiche di affermazione. Tali disamine rilevano la qualità specialmente formativa delle realtà professionali e aprono questioni euristiche su operatività sociali e produttive più accreditate o incoative. -
Annuario statistico regionale. Sicilia 2008
L'Annuario Statistico della Regione Siciliana, giunto alla settima edizione, è per il terzo anno consecutivo frutto della collaborazione con l'Ufficio regionale dell'ISTAT. Ai diciassette capitoli già presenti nell'edizione 2007 si affiancano due nuove sezioni. La prima fornisce, attraverso una serie di indicatori statistici, una consistente base informativa che permetta di effettuare confronti tra i Paesi dell'Unione Europea, con disaggregazione regionale. Le informazioni in essa contenute riguardano diverse aree tematiche quali Territorio, Popolazione e Famiglie, Lavoro, Sanità e Salute, Economia, Turismo, Trasporti e Comunicazioni, Agricoltura, Istruzione, Formazione e Ricerca, Industria. La seconda sezione riporta alcuni tra i principali indicatori riferiti alle tematiche ambientali, economiche e sociali in cui è articolato il volume, rappresentati rispettivamente per le venti regioni italiane, le due ripartizioni territoriali Nord-Centro e Sud-Isole e l'Italia nel complesso. I singoli capitoli tematici mantengono anche per questa edizione una struttura più standardizzata rispetto alle precedenti, composta da uno schema omogeneo per le serie temporali e dalla distribuzione provinciale più recente delle variabili considerate. -
Dizionario di scienza dell'educazione e di politica scolastica. Lessico di base
Questo dizionario presenta un quadro ordinato, sintetico e, al tempo stesso, articolato del lessico di base della Scienza dell'educazione e della Politica scolastica. La ricerca del linguaggio specifico di una scienza - e, quindi, anche di quella dell'educazione - è uno dei momenti più importanti per la sua comprensione. In particolare, è imprescindibile legare il lessico della Scienza dell'educazione a quello proprio di una delle sue più importanti piste di ricerca, la Politica scolastica. Del resto, è proprio dal rapporto tra Politica e Scienza dell'educazione che quest'ultima può manifestare la sua efficienza e la sua funzionalità nell'impatto con la realtà. I termini presentati in queste pagine possono aiutare il lettore a comprendere al meglio gli intriganti intrecci di questo rapporto. Il volume si rivolge a tutti coloro che, studenti, ricercatori universitari, insegnanti di ogni ordine e grado in formazione ed in servizio, genitori e operatori scolastici e cittadini, a qualunque titolo, sono interessati ai problemi ed alle sorti del sistema formativo. -
La grande trasformazione nel settore elettrico. Le relazioni industriali in Enel e nelle aziende locali (1987-2007)
La ricerca qui presentata analizza l'evoluzione delle relazioni industriali del settore elettrico dal 1987 al 2007 e si pone in continuità con l'analoga ricerca Le relazioni industriali all'Enel, che copriva il periodo 1963-1986. L'osservazione è stata allargata alle vicende dell'intero settore, caratterizzate da cambiamenti sia istituzionali che strutturali non meno rilevanti di quelli che avevano dato vita ieri all'Enel e che delineano oggi uno scenario di convergenza, delle imprese e degli attori, verso un settore elettrico armonizzato anche sotto il profilo delle relazioni industriali. La ricerca si interroga sulle scelte contrattuali e strategiche - del management e dei sindacati - che hanno reso possibile questo adattamento. In base a quanto è emerso, tutti i contributi del volume evidenziano come tale adattamento si innesti su un'aziendalizzazione delle pratiche gestionali che si distanzia da metodi di regolazione derivati dal pubblico impiego, ancora presenti nella prima fase dopo la nazionalizzazione. -
Il senso civico degli italiani. La realtà oltre il pregiudizio
In questo volume sono analizzati e commentati i dati desunti dalla survey ""Il mutamento dei modelli di 'civismo': cittadinanza, identità e valori in Italia"""". Essa costituisce la parte italiana della World Values Survey (WVS) che da alcuni decenni Ronald Inglehart organizza e coordina in numerosi Paesi europei ed extra europei. L'indagine italiana è stata diretta e condotta dalla stessa unità di ricerca dell'Università degli Studi di Trento che dal 1990 è anche responsabile delle indagini svolte nell'ambito dell'European Values Study (EVS) che, con cadenza novennale, scandaglia e registra i valori degli italiani comparabili con quelli delle popolazioni delle altre nazioni europee. I risultati delle analisi mostrano che, a fronte di difficoltà che riguardano in modo particolare la questione giovanile e la questione settentrionale che meritano un supplemento di attenzione e di riflessione, il senso di responsabilità verso la comunità locale e verso la comunità civica nazionale risulta meglio coltivato se si condivide una fede religiosa e se si valorizza la famiglia fondata sul matrimonio e su solidarietà durature fra i suoi membri."" -
La periferia al centro. Figure e momenti di storia lombarda tra '800 e '900
Gli scritti raccolti nel volume hanno come denominatore comune l'area milanese in particolare e più in generale quella lombarda, e rappresentano un filone coerente di studi sulla politica, la società e la cultura tra XIX e XX secolo. Il medico-statistico Giuseppe Ferrario e i soci della sua accademia, l'utopia pedagogica nazionale del ministro della cultura Cesare Correnti, il garibaldino e deputato Giuseppe Marcora come capostipite di una dinastia di avvocati, i percorsi paralleli dei 400 membri dell'élite politica milanese tra l'Unità e la Prima guerra mondiale, i profili sfuggenti dei 3500 giovani fascisti inquadrati nella Legione Ettore Muti; e ancora la biografia marginale di un intraprendente carrettiere migrante e la dialettica tra imprenditoria e amministrazione locale nell'impianto delle prime reti telefoniche a Milano sono i protagonisti di queste pagine. Si tratta di tasselli di una storia più ampia che individua l'ambito ""locale"""" come luogo privilegiato per la ricostruzione dei rapporti tra politica e società, quello nel quale esercitare in modo più approfondito un'indagine dettagliata sui rapporti tra i gruppi, le associazioni, le singole personalità e le istituzioni."" -
Scienza dell'educazione: oggetto e metodo
Il dibattito sui temi qui affrontati è da anni diffuso in Italia, ma non senza debolezze teoriche e teoretiche di fondo: la persistente confusione tra Educazione e Pedagogia; la perdurante convinzione che la Pedagogia sia una scienza pratica; la continua oscillazione tra la dizione ""Scienza"""" e la dizione """"Scienze"""" dell'educazione; la difficoltà ad enucleare una qualità genuinamente scientifica del sapere sull'educazione. Il lettore coglierà in questo saggio una comunità di intenti ed una condivisione dell'assunto di fondo: il sapere sull'educazione può assurgere ad un livello scientifico solo se, mettendo in parentesi il suo pur necessario coinvolgimento con la dimensione pratico-applicativa, riesce a definire in forma astratta e logicamente coerente il suo oggetto di indagine ed il metodo con cui tale indagine può essere svolta, giustificata e portata avanti. Dai vari contributi emerge un quadro problematico, eppure confortante e teoreticamente solido, corroborato da approfondimenti nei settori della Didattica e della Storia dell'educazione che, tradizionalmente considerati incommensurabili con la dimensione scientifica, trovano qui un argomentato riscatto.""