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Da manager a professionista. Nuovi ruoli per l'impresa di domani
Come si evolve il lavoro dirigenziale nella transizione da manager a professionista? A quali contenuti deve fare riferimento la propria professionalità per essere rivendibile e attraente in un mercato che non regala previsioni di breve periodo? Paola Brivio e Maurizio Quarta hanno cercato di dare una risposta a questi interrogativi cruciali per la futura professione manageriale, riunendo attorno a un ideale tavolo di lavoro realtà associative espressione di alcune tra le più rilevanti funzioni aziendali: ManagerItalia; ADACI (Acquisti); ADICO (Commerciale); AISL (Organizzazione); ANDAF (Amministrazione e Finanza); CLUB TI (Information Technology); FERPI (Relazioni Pubbliche); GIDP (Risorse Umane); IIM, Institute of Interim Management (Temporary Management); PMI Rome Chapter (Project Management). -
Nobiltà bolognese tra città e campagna. La villa Angelelli Zambeccari di Argelato
Spesso sottovalutate, le ville della campagna emiliana riservano numerose sorprese, rappresentando un perfetto spaccato della quotidianità della nobiltà cittadina che era solita risiedervi nei mesi estivi. Questo studio presenta Palazzo Angelelli-Zambeccari, comunemente noto come Villa Beatrice e situato nelle campagne di Argelato, nei pressi di Bologna, nelle sue caratteristiche attuali e durante le varie fasi storiche che ha attraversato, dal Seicento ad oggi, rivelando un eccezionale stato di conservazione dell'assetto originale, che lo rendono di estremo interesse per la comprensione dei rapporti tra architettura e territorio nella realtà rurale bolognese. Lo studio dei documenti storici e dei materiali d'archivio reperiti, in buona parte inediti, nonché un'attenta analisi dimensionale e materica, consentono un'interpretazione ragionata dello sviluppo dell'edificio e del suo giardino nel corso dei secoli. La ricerca ha evidenziato con chiarezza le fasi di accrescimento della fabbrica fornendo inoltre un ampio quadro della consistenza materica attuale, indagandone gli aspetti strutturali e tecnologici di maggiore rilievo e soffermandosi sulla descrizione del ricchissimo apparato decorativo, ascrivibile alla produzione della scuola dei Carracci e ancora in ottimo stato conservativo. -
Tra i banchi di scuola. Alunni stranieri e italiani a Roma e nel Lazio
Famiglia e inserimento scolastico rappresentano due contesti fondamentali nel percorso di socializzazione delle seconde generazioni di immigrati in Italia, vale a dire l'insieme dei ragazzi, figli di genitori stranieri, nati nel nostro paese o ivi giunti in tenera età. I giovani immigrati, spesso definiti ""veicoli d'integrazione"""" proprio perché attraverso la scuola e il rapporto con gli insegnanti e i compagni del paese di accoglienza imparano prima e meglio la lingua rispetto ai propri genitori, divengono presto portatori di modelli culturali e comportamentali spesso simili a quelli dei coetanei italiani, anche perché con il proprio paese di origine hanno legami affettivi solitamente più scarsi. In generale si ritiene che i ragazzi di origine straniera oscillino sostanzialmente tra due culture: quella che loro stessi si stanno costruendo e quella trasmessagli dalla propria famiglia o dalla propria comunità di appartenenza. Nel volume si illustrano alcuni risultati, relativi a Roma e al Lazio, della ricerca nazionale sui ragazzi figli di immigrati (ITAGEN2) coordinata da Gianpiero Dalla Zuanna, la prima indagine a livello nazionale statisticamente rappresentativa."" -
Garibaldi, Virgilio e il violino. La costruzione dell'identità locale a Cremona e Mantova dall'Unità al primo Novecento
In quali forme e secondo quali modalità si manifestò dopo l'Unità un rinnovato - o restaurato - senso di appartenenza locale, in continuo e dialettico confronto con lo Stato-nazione? E, soprattutto, quali furono le ragioni dei meccanismi che in quegli anni lo stimolarono ovunque in Italia? Nel tentativo di rispondere a queste domande analizzando l'apporto fornito dalle singole comunità cittadine dopo il 1861 nel processo di nation building, il libro ne studia due casi particolari di notevole interesse: quelli di Cremona e di Mantova. Nel corso dell'indagine emerge chiaramente l'intento pedagogico di giungere alla costruzione di una nuova immagine di città, in cui la dimensione politica, al di là del puro aspetto amministrativo, potesse completarsi nella consapevolezza di un'identità collettiva mediante un processo di riqualificazione dei luoghi pubblici e forme popolari di autocelebrazione quali la toponomastica e l'inaugurazione di monumenti. Questa, in sostanza, la funzione dei principali miti identitari qui elaborati o ripresi nel corso del secondo Ottocento (Baldesio e Stradivari a Cremona; Virgilio, Sordello da Goito, i Gonzaga e i Martiri di Belfiore per Mantova). Un volume, dunque, dalle molte sfumature e dalle tante implicazioni e sollecitazioni, che invita a riflettere ancora una volta sul significato talvolta frainteso di ""piccole patrie""""."" -
Gli indicatori di prestazione del negozio. I numeri che orientano le decisioni
Che cosa va bene nel mio negozio? Che cosa può essere migliorato? Come posso aumentare il numero di persone che lo frequentano? Come posso vendere di più? Come posso vendere ""meglio""""? I punti vendita sono tanti e diversi tra loro: grandi e piccoli, alimentari e non alimentari, generalisti e specialisti, mono e multimarca, indipendenti e affiliati. Ogni realtà, ogni categoria merceologica, ogni strategia ha la sua specificità, ma tutti gli esercizi commerciali operano nell'ambito delle stesse """"leggi fondamentali"""" del commercio. Questo libro è stato scritto nella convinzione che """"fare commercio"""" sia una professione che richiede alcune competenze trasversali, indipendenti dal tipo di formula commerciale con cui si opera. Un vero e proprio manuale operativo, pensato per chi gestisce nella quotidianità un punto vendita, che descrive i principali e più utilizzati indicatori di prestazione del negozio. Il testo è arricchito da esercizi pratici aiutano il lettore a impadronirsi dei concetti proposti e ad applicarli da subito nel suo punto vendita."" -
Medicina naturale per prevenire e curare il cancro
Negli ultimi anni una grande quantità di studi scientifici ha dimostrato la capacità antitumorale di varie sostanze naturali ed ha evidenziato i meccanismi biologici attraverso cui essa si realizza. Tali scoperte hanno rivoluzionato le prospettive della prevenzione e della cura dei tumori. La più recente evoluzione dei saperi consente ora di valorizzare e utilizzare non solo le risorse che da sempre fanno parte del nostro potenziale patrimonio energetico, ma anche quelle che costituiscono un nostro immenso e ancora largamente inutilizzato capitale terapeutico. C'è un'altra analogia che emerge da questo paragone. Così come le energie rinnovabili consentono di realizzare uno sviluppo eco-sostenibile, la medicina naturale permette a sua volta di attuare una cura bio-sostenibile, perché non produce la tossicità della chemioterapia. Il testo non solo realizza una sintesi dei dati scientifici attualmente disponibili sulla prevenzione e la cura naturale del cancro, ma soprattutto spiega come una specifica associazione di sostanze possa da un lato potenziare la risposta immunitaria del paziente oncologico e dall'altro attaccare i molteplici processi che sostengono la malattia tumorale. Il volume non vuole indurre ad abbandonare le normali misure adottate per contrastare i tumori, ma spiega come queste possano essere proficuamente integrate e potenziate. Un libro semplice e consultabile da chiunque ma al tempo stesso documentato e argomentato. Che può davvero aiutare. -
Pratica ed etica del management teatrale. Per una ridefinizione dell'«organizzazione ed economia dello spettacolo»
La cultura teatrale si confronta realmente con l'economia e con il mondo che cambia? Lo spettacolo dal vivo è conscio di essere un settore aziendale che produce beni e servizi e che soggiace ad un mercato? Organizzazione ed economia dello spettacolo è accettata come disciplina che forma i manager dello spettacolo? I teatri, classicamente sospesi tra tradizione e modernità, vengono oggi investiti da una crisi globalizzata che si scoprono impreparati ad affrontare. Ma se è vero che ogni crisi si porta dietro un'opportunità, ecco che oggi lo spettacolo ha l'occasione di lasciare vecchie posizioni e farsi finalmente riconoscere come azienda, come industria culturale che crea prodotti fondamentali per la comunità. L'autore, ripercorrendo le ragioni storiche dell'organizzazione dello spettacolo in Italia, ne fotografa lo status attuale e delinea, adattandoli, gli strumenti ""aziendali"""" per formare i manager adatti per preservare e valorizzare lo spettacolo dal vivo."" -
La ragioneria e l'economia aziendale: dinamiche evolutive e prospettive di cambiamento (Siena, 8-9 maggio 2008)
La Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale - SIDREA - è un'associazione avente lo scopo di promuovere lo sviluppo della base scientifica della cultura economico-aziendale e dei principi di buon governo delle aziende di ogni tipo, dalle imprese alle aziende non-profit, alle amministrazioni pubbliche. L'Associazione intende anche offrire il proprio contributo alle Istituzioni che, a vario livello, assumono decisioni destinate ad incidere sulle condizioni di vita e sulla competitività delle aziende, nonché sul sistema della ricerca e dell'alta formazione nel campo economico-aziendale. In coerenza con la mission testé sintetizzata, SIDREA ha organizzato a Siena, in data 8-9 maggio 2008, un convegno dal titolo ""La Ragioneria e l'Economia aziendale: dinamiche evolutive e prospettive di cambiamento"""", con la partecipazione, in qualità di relatori, di autorevoli esponenti dell'accademia, della professione contabile e del mondo delle imprese. Gli atti del convegno sono pubblicati nel presente volume."" -
La controriforma della scuola. Il trionfo del mercato e del mediatico
La ""Riforma Gelmini"""" finirà per colpire gravemente la Scuola pubblica. Ha già iniziato a demolire due sue antiche architravi: il diritto di tutti allo studio e la qualità dell'istruzione. E la sta privando dei suoi due fondamentali princìpi di riferimento: la Persona e la Cultura. In cambio, la Controriforma del ministro - perché di questo si tratta - propone la medicina miracolistica del binomio scuola-azienda, destinata a ridurre la Scuola al ruolo di ruota di scorta delle imprese. I provvedimenti di questa Controriforma non si giustificano né in rapporto alle esigenze di sviluppo civile di uno Stato democratico, né in relazione alla crescita del sistema socio-economico. Nell'epoca attuale, la forza civile, democratica ed economica di un Paese è legata alla qualità delle competenze acquisiste nella formazione. Perciò, occorre garantire a tutti un'alfabetizzazione culturale forte fin dall'inizio della Scuola primaria. Il ritorno al maestro unico, la soppressione delle compresenze, l'accorpamento dei plessi scolastici - con il conseguente depauperamento degli spazi laborario-atelier - finiranno invece per indebolire l'efficacia della Scuola e per rendere più fragile l'alfabetizzazione dei nostri alunni. Il tenore delle competenze assicurate dall'istruzione di base tenderà ad abbassarsi, e ciò renderà più cagionevole la salute socio-economica del nostro Paese, e più incerte le sue prospettive di sviluppo civile e democratico."" -
Rifiuti & sviluppo. Il caso virtuoso del sistema Peccioli
Un piccolo paese, quello di Peccioli (in provincia di Pisa), ma con un'esperienza particolarmente significativa. Da tempo è in corso infatti un originale esercizio di sviluppo locale, a partire dalla risorsa rappresentata da una discarica cioè da un sito che normalmente è considerato come una realtà da cui difendersi o di cui liberarsi, in una sorta di comune intesa tra amministratori locali e cittadini. In questo caso il circuito si è invece rovesciato, trasformando ""l'oscuro oggetto"""" in un vero e proprio impianto industriale, caratterizzato da elevati livelli di sicurezza e da consistenti (e crescenti) risultati economici. Ma trasformando anche il rapporto tra cittadini e amministrazione, grazie a un """"metodo Peccioli"""" di partecipazione attiva che la classe dirigente locale ha saputo alimentare: attraverso la condivisione degli obiettivi, ma anche tramite il godimento di risultati concreti in termini di infrastrutture e di servizi, di cui la comunità ha tratto e trae profitto. Si è insomma investito su un'idea, ma anche sui cittadini che di essa devono e possono essere parte attiva."" -
Alternanza scuola-lavoro. Un'esperienza al Liceo E. Q. Visconti di Roma
Fin dal 1997 la legge 196 aveva aperto la strada a una collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, per favorire non solo l'ingresso di giovani nel sistema produttivo, ma anche per sollecitare e attivare all'interno della scuola innovazioni metodologiche che permettessero di rendere le strategie educative più duttili e soprattutto adattabili alle richieste avanzate dalla logica di funzionamento di una società i cui tempi e modi di operazione sono per forza di cose profondamente diversi dai tempi e dai modi naturali di ogni tipo di processo educativo. La legge 53 del 2003 e, due anni dopo, il decreto legislativo 77 hanno permesso di avviare una serie di esperienze, peraltro di portata più ampia di quella che era stata concepita originariamente. La natura essenzialmente formativa di attività di questo genere ha permesso di costruire percorsi formativo-didattici particolarmente interessanti dal punto di vista scolastico. L'esperienza svolta all'interno del Liceo Ginnasio E.Q. Visconti si è rivelata particolarmente stimolante sia per gli studenti che hanno partecipato all'iniziativa, sia per gli insegnanti che li hanno seguiti. La raccolta di materiali di lavoro qui presentata può fornire utili spunti di riflessione per chi, nel mondo della scuola, decida di avviare progetti di questo tipo. -
Crescita e sviluppo regionale: strumenti, sistemi, azioni
La XXVIII Conferenza Italiana di Scienze Regionali, che si è svolta a Bolzano dal 26 al 28 settembre del 2007, ha avuto come titolo generale ""Lo sviluppo regionale nell'Unione europea: obiettivi, strategie, politiche"""". Molti dei contributi che sono raccolti in questo volume rispondono al tema proposto. L'Europa, e più in generale il contesto internazionale, appare il livello di scala di riferimento, congruente alle relazioni e alle politiche dei sistemi regionali e nazionali e informa l'intero testo. Più in generale il volume è organizzato in tre parti tematiche. La prima affronta la questione degli strumenti analitici, cioè delle metodologie atte alla formalizzazione dei processi di crescita territoriale e dei nuovi concetti, non sempre pienamente formalizzati o formalizzabili, che emergono nelle scienze regionali. La seconda parte tratta della crescita e competizione dei sistemi regionali, sia alla scala europea e internazionale sia nel contesto regionale italiano. Infine, la terza parte, affronta il tema della governance e della programmazione regionale in Italia (in particolare il capitolo di Bruzzo e Carretta) evidenziando alcune aree di maggiore interesse relative all'ambiente, alle politiche dei trasporti locali e alle reti lunghe."" -
Le città del Mezzogiorno. Politiche, dinamiche, attori
Quali mutamenti interessano oggi le città del Mezzogiorno e quali politiche sono in atto o si profilano per i suoi scenari urbani? Pur nella persistente condizione di divario e di perifericità, diversamente articolata nei quadri regionali che compongono il Mezzogiorno, i paesaggi urbani sperimentano dinamiche di cambiamento che mutano nel complesso la geografia dell'Italia meridionale ed insulare. L'attenzione in questo volume è rivolta a casi di studio su città, sistemi urbani e aree metropolitane delle diverse realtà regionali del Mezzogiorno che permettono di evidenziare alcuni degli elementi di fondo delle politiche seguite negli ultimi anni, delle dinamiche che caratterizzano singoli spazi urbani e degli attori protagonisti del mutamento. Tra i persistenti fattori di debolezza emergono i cambiamenti, talvolta profondi, e le scelte che danno forma all'assetto attuale di città e di sistemi urbani. Pur nelle diverse sfumature che emergono dai casi di studio, una visione d'insieme consente, nell'ambito degli obiettivi che si era posta questa ricerca, di valutare le strategie messe in atto nei territori urbani meridionali per uscire dalla condizione di marginalità rispetto al contesto europeo e di delineare il rapporto che queste dinamiche stabiliscono con il quadro macroregionale. -
Autenticità e interpretazione nell'esperienza turistica
Le prime riflessioni sociologiche sul turismo vedevano in esso una pratica di limitato interesse teorico-concettuale, da interpretare linearmente come risposta a esigenze di riposo e di temporaneo allentamento dei propri ruoli sociali. Questo libro testimonia l'evoluzione della riflessione sociologica in materia, parallelamente alle profonde trasformazioni del fenomeno turistico negli ultimi trent'anni: non più limitato a una stagione, e tanto meno alle coordinate spazio-temporali dei viaggi effettivamente realizzati dal soggetto, il turismo sembra sempre più esprimersi come ""atteggiamento permanente"""", allargando la propria sfera d'azione a molte esperienze domestiche e quotidiane del tempo libero, e configurandosi come dimensione-base dell'esperienza soggettiva dell'individuo, in cui sono centrali gli aspetti di arricchimento e """"scoperta"""" del sé. Partendo da questi presupposti teorici il volume sviluppa alcune tematiche centrali del moderno turismo: il valore irrinunciabile dell'autenticità; il rapporto tra esperienza turistica, senso di appartenenza e identità; il ruolo di primo piano assunto dai musei e dal turismo culturale; le possibili strategie di rete in un ambito di sviluppo locale."" -
Etica dello sviluppo organizzativo e senso del lavoro. Verso la definizione di un approccio europeo
Il libro racconta un progetto di ricerca, avviato nel 2001 nell'ambito dell'Istituto Ceris CNR, volto ad identificare approcci efficaci allo sviluppo organizzativo che favorisca processi etici di sviluppo socioeconomico, in sintonia con la cultura europea. Il progetto si è svolto in modo esplorativo, coinvolgendo a mano a mano figure significative per lo svolgersi delle fasi previste, ispirandosi alla metodologia della ricerca azione. Particolarmente prezioso è stato fin dall'inizio il contributo di Francesco Novara, esperto internazionale di ergonomia delle organizzazioni e pioniere della psicologia del lavoro in Italia. L'approccio elaborato si è ispirato alle esperienze di Adriano Olivetti in Italia e di B.C.J. Lievegoed in Olanda e muove dalla visione dell'uomo e dell'organizzazione come due realtà in continua evoluzione sinergica, dove l'individuo diventa elemento integratore dell'organizzazione e non una delle variabili da trasformare. Il principio guida dello sviluppo sarà il miglioramento delle esigenze del cliente, scopo dell'esistenza dell'organizzazione. Lo sviluppo avverrà in modo sperimentale e si creeranno delle comunità a vari livelli caratterizzate dal fatto che gli individui acquisiranno consapevolezza per il proprio sviluppo del valore dell'appartenere ad un gruppo di lavoro e dell'utilità sociale dell'azione collettiva; essi lavoreranno secondo una visione di leadership orizzontale, , trasversale alle funzioni. -
Manuale critico sull'affido dei farmaci oppiacei
L'affido del farmaco è una modalità sempre più diffusa nella pratica dei Servizi delle dipendenze e in taluni casi rappresenta il 50% delle attività di prescrizione dei farmaci agonisti, anche se sono pochi gli studi e le ricerche che ne documentino in maniera rigorosa le forme di utilizzo. Il manuale grazie ai contributi di più esperti - vuole sistematizzare le conoscenze e fare il punto sull'esistente, analizzando i diversi aspetti che sono implicati: da quelli semantici (perché affido e non consegna) alle ragioni farmacologiche che giustificano le forme specifiche di utilizzo, agli aspetti normativi e giuridici che definiscono il campo e le modalità di applicazione, ai temi etici sottesi alle decisioni terapeutiche, agli effetti che queste pratiche di trattamento determinano sugli assetti organizzativi e viceversa, allo scopo di dare suggerimenti e indicazioni per migliorare le pratiche. La sezione dedicata a ciò che accade in Italia e in altre parti del mondo vuole mettere in evidenza ciò che si sa e si fa, sia attraverso il puntuale lavoro di ricognizione bibliografica e della letteratura disponibile per la parte internazionale, sia attraverso l'esperienza diretta e il resoconto ragionato di chi su questi temi ha riflettuto, sperimentato e provato a codificare. Un testo utile per i professionisti del sistema di intervento, per gli attori istituzionali e per chi vuole comprendere come essere vicini alle persone con problemi di addiction. -
La mediazione nel pallone. Storia del Progetto di mediazione sportiva all'Inter
Che cosa pensi si possa rompere in te in un conflitto aperto con qualcuno? Con questa domanda prende avvio il libro che descrive la storia del Progetto di mediazione sportiva dei conflitti, nato e sviluppatosi all'interno del settore giovanile dell'Inter a partire dal 1996. La mediazione dei conflitti è una pratica che si sta ormai diffondendo in diversi ambiti, da quello sociale, a quello familiare e penale. L'ambito sportivo, invece, non è mai stato, fino ad ora, considerato un settore a cui potesse essere utile la mediazione. La sfida del Progetto di mediazione sportiva dei conflitti è stata quella di capire come fare affiorare le emozioni degli ""uomini del calcio"""" e come """"intervenire"""" per favorire la loro gestione. Con il Progetto è nata la figura del mediatore sportivo dei conflitti che, dopo dieci anni di sperimentazione, ha assunto caratteristiche, strumenti di lavoro e modi di operare peculiari che in parte la contraddistinguono dal mediatore sociale, familiare e penale. Il libro è rivolto a tutti i professionisti che lavorano nel mondo del sociale, interessati alla mediazione dei conflitti e alla sua pratica nello sport."" -
Le politiche della sicurezza. Dalla «polizia comunitaria» alla «tolleranza zero»
La tolleranza zero, vuoto slogan mediatico o efficace attività di polizia che sia, è stata presentata nell'ultimo decennio come l'efficiente politica della sicurezza in grado di risolvere i gravi problemi della criminalità della città di New York. Dopo una serie di ""pellegrinaggi"""" nella Grande Mela per osservare sale operative, agenti e autopattuglie all'opera, alcuni tecnici e politici sono rientrati in Europa folgorati dalle nuove concezioni mediatico-operative messe in atto sulle rive dell'Hudson, ben decisi a ripeterle nei loro paesi. L'attuale richiesta di sicurezza, reale ma enfatizzata da mass media e classe politica, ha creato terreno fertile per gli epigoni di Bratton e Giuliani, rispettivamente capo della polizia e sindaco di New York negli anni novanta. In alcuni casi, gli eccessi sono stati tali da preoccupare gli stessi sindacati di polizia, che, in gran parte, hanno mostrato un rassicurante spirito critico al riguardo. Il seminario internazionale organizzato a Genova dall'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia di pubblica sicurezza ha riunito una serie di esperti chiamati ad analizzare la tolleranza zero, i suoi limiti e le sue alternative. I loro interventi, raccolti in questo libro e arricchiti dalle osservazioni di alcuni sindaci, rappresentano un contributo per chi, tecnico e politico, voglia approfondirne la conoscenza."" -
Questioni di confine e terre di frontiera in area veneta. Secoli XVI-XVIII
I contributi raccolti in questo volume riguardano principalmente il processo di costruzione nel lungo periodo dei confini tra l'antica repubblica di Venezia e i domini asburgici, nel settore tra la valle dell'Adige e il Cadore. Conflitti e contenziosi, negoziazioni e accordi, appartenenze e alterità vengono analizzati alla luce delle più recenti acquisizioni storiografiche e declinati sul versante di una progressiva affermazione di una concezione lineare della frontiera, nella quale si vanno addensando tutti i moderni elementi simbolici, linguistici e giurisdizionali. Le numerose incursioni sul terreno della definizione empirica della border society di antico regime consentono di penetrare anche nei motivi delle ostilità, nelle modalità di confronto e negli intrecci di interesse, sempre mutevoli in relazione alle circostanze e ai contesti più generali di riferimento e connaturati all'abitare stesso sui ""termini"""". La pluralità di significati storici ed ermeneutici del concetto di frontiera consente di affiancare all'asse centrale di analisi, di natura geo-politica e sociale, alcune proposte interpretative circa i confini interni e la loro sistemazione, i problemi di controllo in materia di sanità, il ruolo degli scambi come elemento di permeabilità delle frontiere."" -
Opera vigorosa per il gusto artistico nelle nostre industrie. La Commissione centrale per l'isegnamento artistico industriale e «Il sistema delle arti» (1884-1908)
La Commissione centrale per l'insegnamento artistico industriale racconta di un ""oggetto rimosso"""" da parte della storiografia, che ha affrontato i temi dell'istruzione artistica e delle arti applicate di metà Ottocento percorrendo canali di verifica e analisi differenti. Questo saggio tenta quindi di colmare un'assenza, proponendo una prima indagine critica e investigativa che desidera rispondere a una serie di domande, e formularne delle nuove, per concorrere a rileggere, in un'ottica sempre più dinamica e complessa, il percorso della storia dell'arte e dell'architettura. Superata la difficoltà oggettiva di ricostruire un archivio """"virtuale"""" dell'operato della Commissione, lo studio vuole mettere in rilievo meccanismi di forze, di spazi variabili, teatro di confronti e scontri di attori diversificati - tradizionalmente inseriti dalla storiografia in contesti differenti -, istituzioni scolastiche dal retaggio culturale e amministrativo difforme, rapporti tra commissioni ministeriali ed enti locali, che trovano un comune denominatore nella questione dell'""""arte"""". Un'arte che viene intesa come utile veicolo di confronto nei temi dell'economia, della politica e della fallita ricostruzione di una identità nazionale fortemente ricercata.""