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Città in festival. Nuove esperienze di marketing territoriale
L'Italia è il paese in Europa con il maggior numero di festival. Si parla addirittura di 1.300 eventi, una media di 4 al giorno. Come evidenziato dalla stampa recente, tuttavia, il modello festival sta attraversando in Italia una fase di passaggio alla maturità che impone un ripensamento e che con ogni probabilità porterà a far emergere solamente i migliori. Nonostante tali elementi di immaturità, i festival - soprattutto i festival di approfondimento culturale - sono un prodotto complesso che presenta diversi elementi di interesse per una comunità locale e in particolare per una città di piccole e medie dimensioni, sia dal punto di vista strettamente culturale che economico. Nel presente lavoro cerchiamo di leggere i festival di approfondimento culturale come nuove esperienze che riguardano le città. La prima parte del libro presenta una serie di contributi di carattere scientifico che cercano di fornire alcuni profili di studio del fenomeno degli eventi culturali complessi. La seconda parte del volume presenta una serie di casi e testimonianze di festival, dando ampio spazio alla voce dei protagonisti al fine di descrivere le esperienze di alcuni tra i principali festival italiani di approfondimento culturale. Come si capirà leggendo, si tratta di nuove esperienze di marketing territoriale. -
La dinamica della conoscenza nei sistemi sociali
La conoscenza è ormai un input strategico dei processi produttivi in tutti i rami dell'economia. La natura della conoscenza e soprattutto la dinamica che questa assume nei sistemi sociali sono alla base di gran parte del processo di cambiamento tecnologico che anima l'evoluzione del sistema socio-economico planetario. Le imprese, e i manager al loro interno, reali artefici del cambiamento nel ruolo di agenti fondamentali della propulsione tecno-economica, sono immersi nella conoscenza e nelle sue dinamiche, la usano sempre più massicciamente, ma paradossalmente sembra che non la conoscano a fondo come gli altri input. Ne sanno poco o, come pare a noi, tendono a trascurarne ""l'autonomia"""" dalle forze economiche e l'autoreferenza, spesso con gravi conseguenze. Ci è parso utile allora costruire un contributo volutamente mirato al tema della dinamica cognitiva dei sistemi sociali per i manager e gli aspiranti tali, al fine di poter consegnare loro una visione sofisticata della natura della conoscenza, da una parte, e della sua dinamica sociale dall'altra, così che sia più facile comprenderne le eccezionali ed ispirative ricadute sulla filosofia e le politiche dell'innovazione e del management del cambiamento, non solo tecnologico."" -
Con gli occhi del paziente. Una ricerca nazionale sui vissuti di cura dei malati oncologici
Questo volume è il risultato di una ricerca volta ad esplorare, in chiave eminentemente sociologica, come i malati oncologici vivono l'esperienza della loro malattia e delle cure ricevute. Lo studio, svoltosi sotto forma di survey su tutto il territorio italiano, ha coinvolto 2746 pazienti ed ha affrontato molteplici aree tematiche interconnesse, tra cui l'informazione rispetto alla malattia, le relazioni con i medici, i risvolti psicologici ed emozionali, la valutazione delle cure sanitarie. Per ciascun aspetto, vengono proposte specifiche chiavi analitiche ed interpretative ed effettuate comparazioni alla luce di quanto riscontrato nella più recente letteratura italiana ed internazionale. Quello che emerge è uno scenario in cui si delineano differenti modalità di vivere la malattia, accomunate, però, da un giudizio complessivamente positivo del rapporto con gli operatori sanitari, pur senza sottovalutare i diversi margini di possibile miglioramento. -
Eventi culturali e sviluppo economico locale. Dalla valutazione d'impatto alle implicazioni di policy in alcune esperienze umbre
Quali sono gli effetti economici indotti dagli investimenti negli eventi culturali? Qual è il loro ruolo come attrattori turistici? Come si possono costruire sinergie tra queste manifestazioni e le identità storiche e artistiche nell'ambito dello sviluppo economico locale? Quali politiche e strumenti per il sostegno agli eventi culturali? Il volume intende rispondere a questi e altri interrogativi, sia dal punto di vista teorico, che sulla base di specifiche ricerche empiriche relative a tre diverse manifestazioni, che si sono tenute a Perugia tra il 2007 e il 2009: il festival musicale Umbria Jazz, la mostra dedicata al Pinturicchio e la mostra ""Da Corot a Picasso, da Fattori a De Pisis""""."" -
L' impresa Web. Social networks e business collaboration per il rilancio dello sviluppo
L'uscita dalla grande crisi globale verso un nuovo ciclo di sviluppo richiede di riconsiderare le forme organizzative ed i modelli di business e di consumo. Le nuove possibilità offerte dall'evoluzione del web 2.0 di cui vediamo ora sola la punta dell'iceberg (se si considerano gli sviluppi in prospettiva del Web Semantico 3.0 e del Metaweb 4.0), attraverso la straordinaria diffusione a livello planetario dei social networks, dei blog e delle applicazioni wiki, rappresentano il motore per la mutazione organizzativa richiesta da imprese e organizzazioni pubbliche. L'""impresa web"""" di cui già sono in atto realizzazioni operative, si costruisce attraverso la diffusione, all'interno e con gli stakeholder esterni, di reti sociali, di comunità di knowledge sharing, di relazioni """"person to person"""". Questo lavoro, che raccoglie esperienze imprenditoriali e universitarie e contributi basati su casi concreti, si propone di analizzare e mettere a disposizione delle imprese, in specie le Pmi, degli enti non profit, degli enti pubblici, dei centri di formazione e soprattutto dei giovani, i """"nativi digitali"""", alcuni strumenti """"aperti"""" per leggere un complesso processo di mutazione organizzativa e delle professioni con lo scopo di aiutare a costruire nuove opportunità di crescita, di innovazione e di forza competitiva."" -
A viso aperto. Capire e gestire timidezza, fobia sociale e introversione
La timidezza, detta anche, al suo grado massimo di manifestazione, fobia sociale, è un tratto caratteriale sempre più epidemico e diffuso, in netta controtendenza rispetto ai correnti valori sociali di brillantezza e estroversione. Molti sono i sintomi che la caratterizzano: la paura di trovarsi in situazioni sociali e di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa di impegnativo, come parlare in pubblico, sostenere un esame, esprimere una competenza professionale; ma anche di innocuo, come argomentare in un gruppo di amici o anche con una singola persona. In essenza, nella fobia sociale siamo preoccupati di apparire confusi e imbarazzati e allo stesso tempo insidiati dalla possibilità di una perdita di controllo tale da rivelare la nostra ""verità"""" nascosta, quella d'essere individui negativi: cioè ansiosi, inetti, stupidi e dunque deboli o magari anche strani, bizzarri, pazzi, disonesti, anormali. È come se la pressione sociale implicasse il terrore del giudizio e allo stesso tempo l'impulso incontrollato allo svelamento di aspetti della nostra identità tenuti altrimenti celati non solo agli altri ma anche a noi stessi. In questo libro, Nicola Ghezzani, psicoterapeuta e scrittore, dà della timidezza e della fobia sociale la descrizione più viva e profonda che ne sia stata data negli ultimi anni; e mostra in che modo essa possa essere capita, gestita e, dove sia il caso, superata."" -
La disoccupazione come problema sociale. Riformismo, conflitto e «democrazia industriale» in Europa prima e dopo la Grande guerra
Nel corso della prima rivoluzione industriale la condizione di lavoratore e quella di povero si identificavano: i lavoratori organizzati sono emersi a fatica dalle ""classi pericolose"""". Il problema della disoccupazione comincia a emergere quando, per via contrattuale, essi raggiungono una maggiore stabilità e maggiori garanzie nella durata e nelle condizioni del lavoro. Essa si distingue progressivamente dal pauperismo e viene percepita contemporaneamente dalle classi dirigenti, dagli organizzatori e naturalmente dai lavoratori come un grave rischio sociale. Negli anni Dieci del XX secolo, la disoccupazione è al centro di convegni e associazioni legate al mondo del riformismo radical-socialista europeo che finalmente accettano che essa non è il prodotto dell'immoralità e dell'incapacità dei lavoratori ma di problemi connessi indissolubilmente col mercato del lavoro. Inizia allora una lunga discussione collettiva che cerca di proporre soluzioni assicurative e mutualistiche contro il rischio della perdita del lavoro. Tali soluzioni si scontrano con il legame della disoccupazione con le questioni ancor più complesse di governo del mercato del lavoro. Anche per questo problema, come per tanti altri, la Grande guerra segna una svolta. La disoccupazione si trova finalmente al centro dell'interesse dei nuovi istituti di informazione sui problemi del lavoro sorti dalla pace di Versailles: l'Organizzazione internazionale del lavoro e soprattutto il suo organo principale il Bureau international du travail."" -
La Brianza intraprendente. Persone, idee, relazioni, valori per lo sviluppo locale
"Alla base dell'intuizione progettuale del Forum """"La Brianza intraprendente: persone, idee, relazioni, valori per lo sviluppo locale"""" vi è stata la convinzione del Coordinamento dei Sindaci e dell'Assessorato all'attuazione della Provincia di Monza e Brianza che il capitale immateriale di una comunità sia una condizione fondamentale del suo sviluppo. Esso si fonda su quattro leve di successo che vanno opportunamente attivate. La prima leva sono certamente le persone. In questo caso facciamo riferimento ai loro comportamenti organizzativi, cioè ad una particolare capacità di gestire e di operare caratterizzata da uno spirito di iniziativa, dalla cultura del fare, dall'importanza del lavoro, dalla responsabilità del proprio destino. La seconda leva di successo sono le idee: ad esse si lega indissolubilmente l'innovazione dei prodotti, delle iniziative pubbliche e delle attività sociali. Organizzazioni e comunità declinano quando non hanno più idee nuove su ciò che fanno e sul loro futuro. La terza leva immateriale è costituita dalle relazioni. Le persone, le organizzazioni e le comunità intraprendenti hanno un forte capitale relazionale, oggi indispensabile per operare in una società complessa. Infine la quarta leva del capitale immateriale sono i valori. Essi costituiscono i tratti ispiratori del nostro comportamento e caratterizzano l'operato delle persone, delle organizzazioni e delle comunità."""" (dall'introduzione di Flavio Sangalli)" -
Vita da cantiere. Una ricerca su lavoro e socialità in edilizia
Il volume presenta i principali risultati di una ricerca empirica sulle condizioni di lavoro e di vita degli operai e impiegati edili nelle tre province di Milano, Bergamo e Brescia, dove lavora più della metà dei dipendenti del settore in Lombardia. Promossa dalla Filca-Cisl di queste tre province e condotta dalla Fondazione Regionale Pietro Seveso, l'indagine ha riguardato un campione, stratificato per età, qualifica e nazionalità, di 800 lavoratori ai quali è stato somministrato un questionario relativo alle aree tematiche: natura e tipi dei rapporti di lavoro; organizzazione e orario di lavoro; salario, reddito e welfare; ambiente, sicurezza e salute; sindacato e contrattazione collettiva; lavoro, vita e cultura. Obiettivo principale della ricerca è stato quello di osservare le condizioni di lavoro e di socialità ""dall'interno"""" dei cantieri edili, ovvero secondo chi ci lavora e ci vive. I risultati della ricerca tendono a confermare la realtà di un settore caratterizzato dalla catena infinita di appalti e sub-appalti, fondato ancora prevalentemente su un'organizzazione tayloristica del lavoro (""""a cottimo""""), che quindi resta ad alto rischio di infortuni, salute compromessa e morti, e che ricorre diffusamente al lavoro irregolare, oltre che al mercato interno """"secondario"""" del lavoro immigrato straniero (ormai quasi la metà del totale degli addetti del settore)."" -
Filosofia della natura. Lezioni del 1823-1824
Con questa pubblicazione si conclude il lavoro di curatela e traduzione delle lezioni che Hegel tenne a Berlino dal 1819 al 1824 (già edite, per i tipi di Franco Angeli: ""Filosofia della natura. La lezione del 1819-20, 2007, e Filosofia della natura. Lezioni del 1821-22"""", 2008). Anche questo corso non è un'opera del filosofo tedesco ma la trascrizione, raccolta in forma di appunti, dell'ascolto di uno studente. Tale circostanza rende la struttura formale del discorso spesso incerta e approssimativa, complicando la finalità di pervenire al raggiungimento di un significato pienamente soddisfacente. Tuttavia le Lezioni mantengono una loro specificità, in misura ancora maggiore rispetto agli scritti (le due Enciclopedie) redatti da Hegel, data dall'andamento della costruzione del concetto nella sua progressiva elaborazione verso l'unità finale, ovvero il modo di procedere della natura nel suo graduale svelarsi come individuo vivente. Ora, mentre negli scritti """"hegeliani"""", questo processo si pone all'interno del concetto stesso con progressive figure essenzialmente logiche, qui la formazione vivente della natura viene assicurata principalmente attraverso il passaggio dell'empirico, ovvero un intreccio costante dei due piani: natura e concetto."" -
La partecipazione nel governo delle trasformazioni del territorio. Strumenti innovativi per costruire la città dei diritti
Le indicazioni dell'Unione Europea e l'esigenza di rendere effettivi ed efficienti i processi di pianificazione richiedono che i governi locali si assumano responsabilità nella costruzione ed implementazione di processi di interazione a tutte le scale, per favorire la partecipazione e incontrare il consenso nell'individuazione di scelte politiche coerenti di governo delle trasformazioni territoriali. Serve che si integrino capacità tecniche, amministrative e politiche delle istituzioni con capacità, conoscenze, pratiche ed esperienze radicate nel contesto, in un processo che comporta un'attività di costruzione di sensibilità e punti di vista condivisi e forme di mutuo apprendimento, attraverso strumenti e procedure per l'organizzazione futura del territorio. Si tratta di strumenti innovativi, interattivi e di coinvolgimento, più o meno formalizzati, utilizzabili in contesti diversi, ma che ad ogni contesto vanno adattati e per ogni contesto vanno pensati. Di fronte alla formazione di configurazioni di governo sovra-locale e alla crisi degli strumenti tradizionali della democrazia, si richiedono forme inedite di governo del territorio, che possano favorire la nascita di reti di relazioni molteplici tra diversi soggetti, territori e città, garantendo i diritti di tutti. -
Responsabilità sociale d'impresa e territorio. L'esperienza delle piccole e medie imprese marchigiane
Nelle PMI l'orientamento alla CSR e alla sostenibilità è (e in prospettiva può divenire) altrettanto (o forse più) significativo, rispetto a quello espresso dalle imprese di grandi dimensioni? È possibile tratteggiare, sulla base delle buone prassi di PMI che incrementano il capitale sociale del contesto locale, da cui traggono le proprie condizioni di diversità e di specificità, un modello di ""CSR di territorio"""" (RST - Responsabilità Sociale di Territorio)? Il volume nasce dalla volontà di dare risposta a questi interrogativi e, contestualmente, di avvalorare un'ipotesi di fondo: il radicamento al contesto socio-economico locale, la facile identificazione e la prossimità dell'imprenditore, l'enfasi sulla persona e sulle relazioni, la flessibilità di adattamento ai cambiamenti sociali e ambientali, facilitano nelle PMI """"di territorio"""" la necessaria consonanza tra mission, governance e accountability."" -
Il fenomeno migratorio nell'Europa del Sud. Il caso siciliano tra stanzialità e transizione
Obiettivo principale del volume è offrire una lettura del territorio siciliano quale area di insediamento dei migranti anziché, come abitualmente descritto, luogo di approdo, ""sbarco"""" o semplice passaggio. I tratti di stabilizzazione e radicamento della popolazione immigrata vengono interpretati lungo due direzioni di ricerca: la prima di natura specificatamente comparativa, la seconda volta a indagare alcune dimensioni di stanzialità caratteristiche del territorio siciliano e catanese. Le due direzioni di ricerca hanno orientato, seppur con accenti diversi, le analisi contenute in ciascun saggio."" -
Il progetto della nave
Uno strumento didattico chiaro e sintetico sulla materia, assai complessa, della progettazione dello yacht a motore. Il testo, rivolto principalmente a studenti di Corsi di laurea e Master sul tema del progetto applicato all'ambito degli yacht a motori, non è utile solo a chi ne studia la progettazione o a chi li costruisce, anzi: il linguaggio, essenziale e lineare, ne fa un libro di agevole lettura anche per il diportista che voglia sapere qualcosa di più sulla sua barca - come funziona, perché è fatta in un certo modo, quali sono i criteri in base ai quali giudicarne la bontà, la tenuta di mare e così via. L'autore, uno dei più noti designer nella comunità mondiale dello yachting, con un'esperienza più che trentennale di progettazione e di direzione dei lavori nei cantieri di tutto il mondo e alle spalle oltre centocinquanta imbarcazioni di successo, guida il lettore in un percorso attraverso le varie componenti dello yacht, dalle forme di carena fino al colore delle tende, alternando parti più prettamente teoriche ad alcuni trucchi e suggerimenti frutto della sua lunga attività. Completano il testo un glossario dei termini tecnici e alcune tavole a colori che illustrano chiaramente le varie fasi della progettazione. -
Il computer a scuola: risorsa o insidia? Per una pedagogia critica dell'e-learning
Le nuove tecnologie della formazione hanno conosciuto una rapida affermazione. La loro diffusione non è però priva di contrasti e diffidenze. Siamo anzi di fronte ad una vera e propria contrapposizione tra le forme classiche dell'istruzione e le nuove soluzioni tecnologiche, operative anche a distanza e basate sui nuovi media. Rispetto a questa contrapposizione sussiste una doppia preoccupazione. Da un lato, evitare una banale demonizzazione dell'e-learning, che suona come mera diffidenza verso ciò che non si conosce bene. Dall'altro, scongiurare una sua adozione acritica e pervasiva, che rischia di portare ad una colonizzazione del campo della formazione da parte delle tecnologie elettroniche. Il volume propone perciò una impostazione critica e problematica, che vede l'e-learning secondo la logica dell'integrazione con la didattica in presenza, basata sulla parola e sull'interazione faccia-a-faccia. Entro questa cornice, cerca di mostrare che la complementarità tra gli ambienti della formazione è di tipo forte, e dunque le nuove tecnologie possono affiancare le forme classiche dell'insegnamento, ma non possono sostituirle. -
Tempo comune. Conciliazione di vita e lavoro e armonizzazione dei tempi della città
Questo volume raccoglie i risultati di una ricerca interdisciplinare condotta dal Dipartimento sui Rapporti di Lavoro e sulle Relazioni Industriali dell'Università degli Studi di Bari, e finanziata nell'ambito del POR Puglia 2000-2006, sul tema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, come strumento di promozione dell'occupazione femminile. Assunta come dato d'ordinaria esperienza la rigidità dei tempi della città, sono stati indagati i possibili strumenti di flessibilità dell'organizzazione degli orari di lavoro, esplorando le potenzialità insite nell'apparato normativo sin qui predisposto dalla legislazione (nazionale e regionale) e dalla contrattazione collettiva. Specularmente, assunta come dato di partenza la rigidità dei tempi della produzione, si è ragionato sui possibili strumenti di articolazione flessibile degli orari dei servizi pubblici cittadini, considerando che nell'elaborare politiche di conciliazione vita/lavoro - l'ente locale deve fare i conti con la propria duplice qualità di erogatore di servizi e di datore di lavoro. -
Tra reale e virtuale: problematiche pedagogiche. Seminari e conversazioni
Il volume raccoglie testi che nascono da seminari e conversazioni tenute nel corso delle attività della Cattedra di Pedagogia generale dell'Università degli Studi di Palermo, coordinati dal curatore su alcune tematiche pedagogiche. Da tali momenti di lavoro è emersa soprattutto l'esigenza-urgenza di doversi impegnare, perché, nelle sedi educative e formative, accada qualcosa che vada a rinnovare le modalità, nonché gli approcci di un ""fare scuola"""", oggi. Assistiamo a proposte di dialogo che emergono da esigenze culturali lanciate da questi giovani studiosi, che hanno da dire qualcosa sull'urgenza di dover affrontare problematiche che riguardano il mondo delle emozioni, perché sempre più dimenticato; che riguardano i problemi relativi alla cosiddetta mortalità scolastica e universitaria e alla sua collegata tematica della dispersione di intelligenze che vengono del tutto abbandonate a se stesse; e che riguardano la confusione che ci attanaglia,oggi, tra realtà e virtualità, laddove la """"virtualità"""" viene sempre più considerata come un qualcosa che non abbia nulla a che fare, con la """"potenzialità"""" e confusa, per l'appunto, con una dimensione che appare avvicinarsi sempre più velocemente e volutamente, se non alla irrealtà, ad una nuova forma di """"realtà"""", privata però della sua condizione massimamente """"energetica"""" che è appunto la """"possibilità"""" dell'essere e del non essere nuova forma di """"realtà""""."" -
Sempre in contatto. Relazioni virtuali in adolescenza
Quali sono le ragioni evolutive, affettive e profonde che spingono un adolescente ad utilizzare la tastiera per dialogare con la migliore amica o con i compagni di scuola? Cosa possiamo suggerire ai genitori sbigottiti dal figlio che chiamato per cena risponde dicendo ""Aspetta! Non vedi che sono con un amico"""" oppure """"Un attimo... sono di là con Francesca"""" descrivendo una presenza reale, fisica, praticamente corporea del proprio interlocutore, in realtà seduto in un'abitazione situata dall'altra parte della città? Quali comunicazioni, significati e contenuti transitano in internet e nella rete telefonica, attraverso l'utilizzo di programmi come Messenger, nella scrittura degli sms e nell'invio degli """"squilli""""? Questo volume intende fornire una chiave di lettura per la comprensione di quella particolare forma di relazione che si stabilisce attraverso la comunicazione mediata tecnologicamente. In modo crescente ragazzi e ragazze si avvalgono di strumenti tecnologici che rappresentano un'estensione personale delle moderne forme di prolungamento del sé."" -
Manuale di counselling. Guida pratica per i professionisti
La professione di counsellor può essere esercitata in forma autonoma, quale approccio esclusivo e risolutivo di fronte alla domanda di un cliente, di una coppia o di un gruppo, oppure si può configurare come una competenza integrativa di altre professionalità, come quella dell'assistente sociale, dell'educatore, dell'insegnante, del formatore, del selezionatore e orientatore professionale, del coach, del sindacalista, del responsabile del personale, del consulente legale, del consulente spirituale, del consulente psicologico, dello psicoterapeuta, dell'infermiere, del medico. La questione fondamentale sta nel fatto che, in entrambi i casi, la professione di counsellor è caratterizzata da una propria identità teorico-tecnica che non può essere confusa con professioni diverse. Il volume guida il lettore in un sistematico percorso tra le norme che definiscono i territori della professione e le tecniche che ad essa conferiscono originalità ed efficacia esclusive. Le tecniche di intervento illustrate nel testo, centrate principalmente sulle parole scambiate con il cliente e attinte soprattutto dal patrimonio culturale e professionale del conversazionalismo e dall'analisi transazionale, rispondono perfettamente ai requisiti desumibili dalle norme di legge vigenti in materia. -
Nutrire la città. Produzione e commercio alimentare a Milano tra Cinque e Seicento
Il volume coglie l'interazione fra le corporazioni alimentari e gli uffici annonari per illustrare l'influenza di queste organizzazioni sulle politiche annonarie nel corso del XVI e XVII secolo. Infatti, gli interessi rappresentati dalle istituzioni corporative giocarono un ruolo tanto decisivo quanto finora poco approfondito. Se è vero che durante l'età moderna le istituzioni corporative si andarono modificando ed evolvendo anche verso il rafforzamento progressivo delle funzioni più latamente economiche, come l'assistenza e la formazione, è in ogni caso assodato che i profondi mutamenti intervenuti al loro interno furono la risposta a quanti - artigiani, produttori e mercanti - volevano poter esercitare liberamente la propria attività economica. Sono qui indagate non soltanto le scelte amministrative, che tanto lasciano trasparire la complessità della materia alimentare e annonaria, ma anche i piccoli e variegati intrecci di commercianti, grandi operatori, donne e garzoni che affollavano le piazze e i mercati cittadini, protagonisti di quella che si può definire la ""rete commerciale"""" di una grande città d'antico regime, quale era la Milano cinque-secentesca.""