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Gestire le competenze al lavoro e nella formazione. Indicazioni operative per sviluppare la professionalità tra scuola, formazione, università e aziende
Questo testo, quasi un manuale delle competenze, comincia a formarsi nel 2000, quando Assolombarda propone a un gruppo di aziende, università e scuole di lavorare insieme per capire quali competenze servono alle aziende e come possono essere sviluppate dalla formazione. Mentre in azienda competenza significa anzitutto capacità di fare, a scuola e all'università è piuttosto un dimostrare di sapere. Ma questi due significati sono davvero così distanti? L'intera materia delle competenze può essere trattata con uno strumento di classificazione molto semplice e flessibile, una matrice competenze-processi/prestazioni: non un modello rigido, ma la proposta di una logica rigorosa, che procede dall'osservazione delle prestazioni di lavoro alla loro classificazione per competenze. L'efficacia di questa matrice è stata più volte provata sul campo, derivandone sia una procedura per l'analisi e la descrizione delle prestazioni richieste dalla posizione di lavoro, o nel percorso formativo, valorizzando le prassi di analisi professionale già in uso, sia una griglia di classificazione delle prestazioni per competenze, orientata al confronto tra contesti produttivi e formativi diversi. Nel testo, con una presentazione di taglio molto operativo e numerosi esempi di applicazione, la matrice è utilizzata per confrontare tra loro job description e profili aziendali, competenze ""chiave"""" di cittadinanza e competenze obiettivo della scuola, dell'università e della formazione."" -
Laicità per tutti
Costruire una politica nuova vuole dire molte cose: certamente vuole dire essere coscienti che la mediaticità, l'apparenza, lo slogan sono necessari strumenti di comunicazione, ma non possono costituire la struttura portante di un messaggio politico ed ideale vero e profondo. Occorre tornare a riflettere, ad indagare, a confrontarsi perché la politica nuova sia insieme di idee, di progetti, di percorsi. Negli ultimi anni in Italia si è molto parlato di laicità, la discussione ha anche diviso le forze politiche al loro interno, ma troppo spesso ha prevalso la logica del proclamare verità assolute e precostituite solo per cercare consensi, e per contrapporsi strumentalmente. Questo libro va nella direzione opposta. Le autrici, partendo dalla convinzione che la laicità sia ""quella casa comune in cui i cittadini, credenti e non credenti, si riconoscono nel metodo e nelle proprie, diverse, visioni della vita, senza tentare di prevaricare gli uni rispetto agli altri"""", propongono che nella società si sviluppi a tutto tondo """"un metodo laico"""", inteso quale """"promozione dell'apertura, della tolleranza e della libertà di azione nelle diverse sfere della vita pubblica"""". Con le testimonianze di Monica Fabris, Alessandra Kustermann e Cinzia Sasso, questo libro intende tracciare un percorso nella costruzione di una nuova Italia laica: laica nei diritti, nelle professioni, nella cultura. Laica per tutti i cittadini."" -
Nulla si butta, tutto si ricicla. Rifiuti: le criticità, la governance e la partecipazione
Il tema dei rifiuti è stato al centro della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile che si è svolta sotto l'egida della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo dell'educazione, delle istituzioni, della politica e dell'impresa. Il volume raccoglie le riflessioni scaturite da quella Settimana e rappresenta un utile strumento per ripensare la questione rifiuti, questione che può essere affrontata e risolta coinvolgendo i cittadini, impegnando le istituzioni e attraverso una gestione industriale efficace, al fine di incoraggiare la riduzione dei rifiuti e la promozione di forme valide di raccolta differenziata, con l'obiettivo di far diventare il rifiuto una risorsa. Il libro si articola in tre parti: la prima è dedicata alla cultura del riciclaggio e del riuso; la seconda parte del volume è dedicata all'economia e alla governance dei rifiuti; l'ultima parte contiene i casi studio sulle aree critiche in materia di gestione dei rifiuti. -
Stupire/stupirsi. Cinema e riabilitazione psichiatrica
Questo lavoro nasce dall'interesse tecnico-scientifico nei confronti del mare magnum della riabilitazione psichiatrica, ambito di intervento degli autori che con modalità ed intensità diverse sono appassionati anche di cinema e cinematografia. Appassionati, non solo come spettatori, ma anche come animatori di produzioni audio-visive in ambito terapeutico-riabilitativo. Il fascino esercitato da una simile espressione artistica e culturale ha definito nel tempo le premesse per riflettere e identificare gli ambiti nei quali le dimensioni conoscitive del cinema e della riabilitazione psichiatrica si intersecano, sovrappongono e dipartono, contribuendo in questo modo a concettualizzare il cinema ed il produrre immagini in movimento come strumento riabilitativo e viceversa la riabilitazione come espressione storico-narrativa del sé. -
Memorie del territorio, territori della memoria
Perché memorie del territorio e territori della memoria? Il gioco di parole, come emerge dai contributi presenti in questa raccolta, si riferisce al territorio come luogo vissuto da individui che producono memoria. Ciò dimostra come le nozioni di territorio e di memoria siano fluide e soggettive: ne sono la prova il fatto che, a memorie e vissuti appartenenti al passato, si sovrappongano memorie del presente e sulla base di queste ultime si svelino nuove reti di significati e nuovi scenari. Il concetto di territorio sembra aver subito un destino simile a quello di cultura, con il quale condivide un tratto rilevante: entrambi sono prodotti dell'azione e del pensiero umano. Proprio la cultura, nella riflessione maturata in seno alle scienze sociali, ha svolto un ruolo importante nella comprensione del territorio e nell'articolazione di almeno tre nozioni che, spesso, assieme ad esso, condividono caratteristiche naturali e culturali: lo spazio, il paesaggio, il patrimonio. La consapevolezza dell'esistenza di un complesso patrimonio locale, materiale e immateriale, strettamente legato al territorio, è ciò che rende una persona felice o infelice di abitare in un certo luogo. Uno dei principali strumenti che avallano il processo di costruzione delle identità individuali e collettive è la memoria. Proprio ai luoghi di memoria e al loro rapporto con il territorio sono dedicati i tredici saggi di cui si compone questo volume. -
L' epoca della contingenza. Tra vita quotidiana e scenari globali
I processi di globalizzazione hanno ampliato gli spazi significativi della vita individuale ed enfatizzato la ""cultura del presente"""". In mancanza di una cultura globale, l'epoca della globalizzazione è anche l'epoca della contingenza. La contingenza sembra essere il senso e il destino del nostro tempo, l'elemento dominante e determinante della vita quotidiana, capace di modificare radicalmente la percezione della realtà e i rapporti sociali. Anche la politica si riduce a politica della contingenza rivolta a gestire gli effetti spettacolari o emozionali del quotidiano, rinunciando ai progetti di società e limitandosi a riprodurre formule politiche vuote. Ma in sé la contingenza non è politica. È il minimo di difesa dell'esistente. Oppure è manipolazione: ideologia di una cultura del presente. L'epoca della contingenza preannuncia una cultura per molti aspetti diversa nella quale l'individuo si divide tra l'umanitarismo astratto e totalitario di chi è privo di coscienza storica e l'aggressività di un egoismo avido, desideroso di riappropriarsi di una realtà complessa e di reagire al sovraccarico di stimoli del quotidiano. Il volume vuole aprire il dibattito su questa nuova cultura e metterne in luce alcuni aspetti significativi."" -
Sedicesimo rapporto sul turismo italiano 2007-2008
Il Rapporto sul turismo italiano costituisce il principale documento di economia e politica del turismo per la sua continuità nel tempo e per l'ampiezza e la qualità dei temi trattati. Realizzato per la prima volta nel 1984 da una idea del Prof. Piero Barucci e da lui coordinato insieme ad Emilio Becheri, attuale responsabile, è giunto nel 2009 alla sedicesima edizione; da quest'anno tornerà ad assumere il carattere di una pubblicazione annuale. Il Rapporto 2008-2009, articolato in quattro parti (Statistiche ed economia; Imprese e servizi; Turismi, prodotti e competitività; Istituzioni e turismo) con le considerazioni finali ed un ampio speciale dedicato a Milano Expo 2015, evidenzia i grandi cambiamenti del mercato del turismo con riferimento al posizionamento dell'Italia ed alle prospettive di sviluppo ipotizzando alcuni strumenti per recuperare quel gap oggi esistente fra l'attività delle istituzioni e quella delle imprese. -
Sviluppo, merito, competenze, occupazione. Come valorizzare le risorse umane per attraversare la crisi e accompagnare la ripresa
In questi mesi il processo di trasformazione produttivo incrociato con gli effetti della crisi economico-finanziaria sta impattando in modo allarmante sulle realtà aziendali e di conseguenza sul tessuto sociale. La fase di trasformazione sta toccando gradi di intensità elevati che si stanno orientando verso approdi le cui caratteristiche non sono ancora completamente delineate e prevedibili. In tutta Europa aumentano i casi di ricorso agli ammortizzatori sociali con le aziende che vivono processi di trasformazione e ristrutturazione, che hanno come conseguenza inevitabile tagli ed esuberi di personale. Le previsioni fatte da quasi tutti gli Istituiti nazionali ed internazionali economici concordano nel prevedere una ripresa ancora lontana a cui bisogna aggiungere che con ogni probabilità quando avverrà questa non sarà per tutti, ma per quelle imprese che in questi anni hanno mantenuto una certa competitività, puntando su innovazione, ricerca, qualità. Anche il concetto stesso di lavoro, la sua qualità, le professionalità, la formazione, le competenze e le conoscenze richieste avranno connotati e profili diversi, con prevedibili rischi per chi esce dal mercato del lavoro con professionalità ""deboli"""". Per assicurare nuove prospettive di crescita al modello economico locale vi è l'esigenza di ripartire dal tema del lavoro e della coesione sociale, come perno e base per uno sviluppo economico produttivo e sociale sostenibile."" -
Innovazione e competitività delle PMI in Italia. Metodi e modelli di mercato
L'attuale crisi globale, economica e finanziaria rende necessario ""ripensare"""" l'approccio al mercato dell'impresa in generale e delle Pmi in particolare. Nel mutato scenario di mercato, l'anzidetta crisi può essere trasformata da minaccia in opportunità dall'azienda che sa utilizzare il prezioso patrimonio informativo sulla sua clientela, applicando modelli manageriali, che rendono più efficace ed efficiente il suo processo decisionale e che assicurano all'impresa un vantaggio competitivo. Presso le Piccole-Medie Imprese (Pmi) italiane è carente - se non spesso assente - la """"cultura scientifica d'impresa""""; ciò è dovuto ad una forte resistenza di queste imprese all'utilizzazione delle metodologie quantitative, la quale spiega lo scarso livello di innovazione, di competitività e di internazionalizzazione delle stesse. Questo volume intende accostare a tali metodologie le Pmi italiane, additandone i vantaggi sulla gestione dell'impresa."" -
Cambio marcia. Oltre gli obiettivi a breve per durare a lungo
Recuperare la capacità piena di operare sul mercato è una delle sfide più immediate e cogenti che la banca deve affrontare. Gli anni della ricchezza rapida prodotta dalle alchimie finanziarie sono definitivamente alle spalle. È necessario in tempi rapidi recuperare tutte le persone al compito per costruire una nuova efficacia produttiva che prenda corpo in ogni segmento dell'impresa con l'obiettivo di migliorare l'impatto sul mercato e la qualità del servizio. Adalberto Alberici nella sua prefazione dice: ""Il messaggio politico che il libro propone consiste nell'invito a: riprendere il cammino dal punto in cui la visione speculativa l'ha fermato; riorientare l'attività dell'impresa ai risultati di medio-lungo periodo, vale a dire alla stabilità e alla continuità; valorizzare un management capace ed esperto che coniughi ingegno, professionalità ed esperienza; ridare valore alla competenza rafforzando le conoscenze diffuse all'interno dell'azienda; rivalutare il ruolo centrale della persona nei ruoli professionali e la centralità del lavoro; riaffermare l'etica e la compliance come condizioni della cultura aziendale. Ciò vale per ogni tipologia di impresa ma soprattutto per quella bancaria, principale oggetto delle riflessioni degli autori sia per il ruolo che le banche hanno avuto nella propagazione della crisi sia perché esse devono ritornare ad essere l'insostituibile cinghia di trasmissione fra l'economia reale e quella finanziaria."""""" -
Turnaround. Ripensare e reinventare l'impresa
Un libro che, alla luce degli imperativi imposti da economia reale, globalizzazione, mercato, domanda, ipercompetizione, innovazione tecnologica, predispone il processo di riprogettazione per quelle imprese che, purtroppo, non riescono più a rispondere con efficacia al mercato nonostante vari tentativi di adattamenti e di rilanci e si sentono venire escluse dalla battaglia competitiva; per queste imprese è tempo di ridefinirsi attraverso un processo che le trasformi in imprese nuovamente capaci di competere e di migliorare le performance. In questo libro l'autore propone ad imprenditori e manager la giusta ricetta per ripensare, ridisegnare con successo l'impresa, il suo mercato, il suo posizionamento, individuandone il più appropriato percorso, i pilastri su cui basarne la rifondazione per migliorare la produttività, la competitività, la soddisfazione e fidelizzazione dei clienti, il fatturato, la redditività, l'organizzazione operativa. La ridefinizione di come essere e fare impresa va affrontata con serietà, passione, impegno, professionalità; essa richiede un processo che partendo dallo scenario individui grazie ad un'azione conoscitiva rivolta a mercato, settore, domanda, concorrenza ed impresa, il nuovo progetto d'impresa da realizzare, i pilastri su cui basare la rifondazione, un business plan che lo sviluppi, la sua messa in atto e relativo controllo . -
Bilanci d'impresa. Vol. 1: Principi, schemi, criteri di valutazione.
Il volume costituisce un prezioso supporto didattico ai corsi sul bilancio di esercizio. È diviso in tre sezioni (Nozioni generali sul bilancio, Bilancio civilistico, Bilancio IAS/IFRS), ognuna delle quali è organizzata in Lezioni che seguono la tipica scansione di un corso universitario. Ogni lezione contiene le note didattiche, la mappa del capitolo, numerosi riferimenti dottrinali, profili normativi e di prassi, esempi numerici e domande di verifica dell'apprendimento. I lucidi del corso sono reperibili sul sito www.francoangeli.it. -
Il pensiero organizzativo in Italia. Studi per Giuseppe Bonazzi
Giuseppe Bonazzi, professore emerito presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, è stato certamente il pioniere degli studi organizzativi in Italia e l'autore di tante ricerche empiriche su molti aspetti della realtà sociale nazionale e internazionale. I suoi lavori hanno avuto una vasta eco e influenzato la produzione scientifica di molte generazioni di studiosi. Questo volume collettaneo, nato come naturale corollario di una felice giornata di studi dedicata al suo pensiero, senza assumere toni inutilmente celebrativi, riprende alcuni dei temi più cari alla riflessione di Bonazzi. Il lettore troverà passate in rassegna le ricerche sul mancato sviluppo del Mezzogiorno negli anni Sessanta e gli studi sul capro espiatorio, l'analisi dei processi decisionali e quella delle organizzazioni monastiche, l'esame del rapporto tra sociologia del lavoro e sociologia dell'organizzazione e quello della rilevanza della sociologia come disciplina. In qualche saggio, il confronto critico con alcuni aspetti dell'opera di Bonazzi è più serrato, mentre in altri il suo lavoro è piuttosto uno spunto importante per mostrare lo stato delle conoscenze in quel campo di ricerca. -
Uomini e corpi. Una riflessione sui rivestimenti della mascolinità
Il rapporto tra mascolinità e corpo è e resta in gran parte inesplorato. La pretesa di universalità maschile ha frenato, nel corso della storia, la riflessione (individuale e collettiva) su tale legame. Oggi l'idea di virilità autoreferenziale e statica, incapace di dialogare con la propria fisicità, deve necessariamente confrontarsi con stili di vita cangianti, multiformi e complessi. Ciò sia a causa degli imperativi biologici generati dall'allungamento del corso della vita, sia a seguito delle importanti trasformazioni delle identità di genere femminili, sia perché il corpo sta diventando un portatore visibile di identità. Si stanno in effetti moltiplicando occasioni e pratiche di personalizzazione del corpo: la nostra immagine esteriore esprime, attraverso i mutamenti che subisce, lo stile e il senso del nostro essere. Le mascolinità contemporanee mostrano, dunque, un rapporto più intenso con il proprio corpo. L'immagine dell'uomo che emerge dalla ricca e innovativa raccolta di saggi contenuti in questo volume è, in effetti, quella di un soggetto che si confronta quotidianamente con pratiche di cura; che è sempre più disposto a dialogare con il corpo e, dunque, a scendere a patti con la propria materialità, fisicità, caducità, con le proprie debolezze. -
Il gruppo ABC. Un metodo di autoaiuto per i familiari di malati Alzheimer
Fatica, rabbia, frustrazione sono i sentimenti del familiare che vive con una persona malata di Alzheimer. Dedica tanto tempo ed energia per stargli vicino, per prendersi cura di lui nel modo migliore eppure questi non migliora, anzi, peggiora di anno in anno. Ai problemi della malattia si aggiunge un senso di impotenza e di inadeguatezza. Il familiare si chiede: ""Faccio bene a comportarmi così?"""", """"È colpa mia se peggiora?"""" Queste considerazioni sono il punto di partenza per cercare delle soluzioni che permettano al familiare di ottenere un certo benessere e una felicità possibile, nonostante la malattia. Ma come si può fare? Il Gruppo ABC - di cui questo libro illustra il metodo si propone come un gruppo di autoaiuto in cui i familiari, guidati da un conduttore, imparano a diventare dei curanti esperti. Le riunioni si svolgono in cerchio con un conduttore e 8-15 familiari; non si discute: ciascuno è libero di raccontare la propria esperienza, di ascoltare quella degli altri e di portare a casa le idee e i suggerimenti che per lui sono più importanti. Al centro dell'attenzione ci sono le conversazioni della vita quotidiana, gli scambi di parole e di silenzi che costruiscono la relazione tra familiare e malato. Nel corso degli incontri, il conduttore accompagna i partecipanti in un cammino, i Dodici Passi, che serve loro per diventare più competenti nell'affrontare i problemi di tutti i giorni."" -
Il genere nel lavoro. Valutare e prevenire i rischi lavorativi nella donna
Le donne sono oggi ben presenti nel mondo del lavoro e costituiscono una quota importantissima della produttività del nostro Paese: il tasso di occupazione femminile (Istat, 2009) è al 46,3%, ed è in costante crescita. Eppure, quando si pensa ai pericoli sul lavoro, si pensa agli uomini impegnati in settori ad elevato rischio di infortuni e non alle donne che lavorano nell'assistenza sanitaria o sociale. Esaminando però attentamente tutte le condizioni di lavoro, si vede che tanto le donne quanto gli uomini affrontano notevoli rischi. Risulta dunque fondamentale includere un'ottica di genere nella valutazione del rischio lavorativo e nell'individuazione delle misure di prevenzione: molti studi indicano che le donne, anche se meno soggette a infortuni, hanno tristi primati nel contrarre malattie. In particolare, i nuovi fattori di rischio - lo stress, il burn-out, il mobbing e le molestie sessuali - nella loro interconnessione, costituiscono gravi insidie per la loro sicurezza e salute; anche il ""doppio lavoro"""" e la cosiddetta """"interfaccia casa-lavoro"""" impongono di visualizzare il carico domestico come un quid aggiuntivo di fatica e di stress. Accogliendo questa indicazione, il volume si concentra da un lato su i nuovi rischi, dall'altro sul collegamento tra salute e condizioni di lavoro."" -
Il controllo strategico nelle amministrazioni pubbliche. Problematiche e prospettive
Nelle amministrazioni pubbliche italiane il controllo strategico è di implementazione recente e diversificata nei vari enti a livello centrale, regionale e locale. Il controllo strategico verifica - in primo luogo - la coerenza interna fra le finalità strategiche, le risorse disponibili, le scelte politiche, le azioni svolte e i risultati ottenuti. Inoltre - in modo più ampio e completo - esso deve verificare la coerenza esterna tra le finalità strategiche formulate e i bisogni della collettività amministrata, in condizioni di salvaguardia e sviluppo delle risorse territoriali; come pure deve verificare la coerenza esterna fra gli effetti realizzati e i bisogni individuati. Questo lavoro analizza il controllo strategico nell'ambito del generale sistema dei controlli interni nelle amministrazioni pubbliche, quale è stato delineato dal D.lgs n. 286/1999. Il controllo strategico è considerato, dapprima, nei suoi aspetti teorici, definendone gli elementi fondamentali, quali l'oggetto, gli attori, le finalità e le tecniche. Poi, l'analisi è rivolta agli aspetti operativi in modo da individuare alcune possibili metodologie per realizzare il controllo strategico nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, è esaminata la tecnica della balanced scorecard e del bilancio sociale. Infine, l'autore presenta alcuni casi applicativi di controllo strategico a livello di amministrazione centrale e regionale. -
Costruire con i suoni
Cosa ci possono insegnare la musica e le sperimentazioni artistiche a proposito della città? Come avanzare nella progettazione architettonica e urbana grazie allo studio della percezione dello spazio mediante l'udito? Questi i temi fondamentali del libro, in una esplorazione dell'ambiente sonoro urbano che illustra casi significativi di composizioni musicali e interventi in spazi pubblici, e individua strumenti applicabili nel progetto della città. L'analisi ci conduce dal futurismo a John Cage, dalla musica concreta ai paesaggi sonori di Murray Schafer, dall'arte sonora di Max Neuhaus, Bill Fontana e Janet Cardiff al grande prato per concerti del Millennium Park di Chicago. L'opera si rivolge a un pubblico allargato, interessato all'architettura, alla musica e all'arte del nostro tempo. Tratta un argomento che assume un interesse sempre crescente, come mostrano le manifestazioni artistiche internazionali e la tendenza di questi anni a ripensare i procedimenti compositivi degli spazi pubblici oltre l'edificio, aprendosi a contaminazioni di altre discipline. -
Italiaalcol. Studi e ricerche in alcologia
Il volume, curato dal Centro Studi, Ricerche e Documentazione di ALT Associazione Onlus attiva da venti anni con sede a Milano e partner di FeDerSerD - affronta il tema della ricerca e della valutazione degli interventi in alcologia. Nei Dipartimenti delle Dipendenze, nei Ser.T., nei Servizi Alcologici, gli utenti che presentano problematiche correlate all'abuso e alla dipendenza da alcol sono sempre più numerosi e complessi. Il volume presenta tre studi scientifici che si riferiscono ad ampie e rappresentative tipologie di consumatori problematici di alcol in trattamento nei Servizi Alcologici italiani. I lavori scientifici evidenziano la ricchezza dell'attività clinica presente nei Servizi italiani e la capacità dei professionisti di coordinarsi in gruppi di lavoro finalizzati alla ricerca clinica. Gli studi presentati, che includono anche gli strumenti operativi utilizzati, permettono di fare emergere la complessità della patologia da dipendenza alcolica insieme alla necessità che le attività di ricerca clinica siano parte integrante ed istituzionale delle attività dei Dipartimenti delle Dipendenze. Il volume vuole pertanto aiutare i professionisti italiani a migliorare l'efficacia e l'efficienza degli interventi terapeutici attraverso l'analisi scientifica e critica della pratica clinica quotidiana. -
Tecnologica-mentis. Pedagogia e tecnologie nella T.A.S.C.A.
La divulgazione del sapere attraverso la rete, la possibilità di interagire con il multimediale cambiano e ampliano in maniera reticolare sinergie e simmetrie riferite ai nuovi contesti formativi. L'acronimo T.A.S.C.A. (Territorio, Ambiente, Società, Contesto, Ambito) si origina dalla riflessione e dalla consapevolezza sempre più definita che l'uomo vive in una piccolissima parte di mondo, parte di un universo più ampio, ricco di molteplici credenze, culture, tradizioni. Considerando questa nuova metodologia comunicativa di relazione, si offre una chiara e nuova chiave di lettura per far capire come nel nostro quotidiano si impone la ridefinizione della trasmissione del sapere e del suo agire, dall'essere sapienti all'essere agenti,dalla sua teoria alla sua manualità. Entra così nello scenario didattico-educativo la figura del pedagogista-tecnologo il quale progetta, implementa, valuta l'intero processo di apprendimento e di insegnamento in focalizzando specifici obiettivi nei contesti didattici attuali, confrontandosi nel campo dell'apprendimento e della comunicazione umana. La nuova figura pone l'accento sull'importanza dell'educare in modo attivo, eliminando l'apprendimento passivo di un tempo, lasciando spaziare il lettore/discente in una sua tras-form-azione sempre più dinamica.