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Il trattamento della devianza giovanile. L'approccio psicosociale orientato in senso ecologico e cognitivo comportamentale
Le spiegazioni dei comportamenti delinquenziali giovanili hanno visto negli ultimi quindici anni l'emergere di un nuovo paradigma: quello psico-sociale. Si tratta di un approccio esplicativo ai fenomeni devianti nel quale i temi dell'ecologia sociale, della teoria dei sistemi, della psicologia sperimentale e del filone cognitivo-comportamentale trovano particolare spazio e contribuiscono a definire una psicologia della devianza con una sua dignità teorica. Risulta così che i fenomeni devianti sono dei ""comportamenti"""" appresi e mantenuti in contesti sistemici specifici come la famiglia, il quartiere, il gruppo dei pari, la scuola. A questi si va aggiungendo l'individuo stesso che viene compreso come uno dei sistemi in grado di interagire con gli altri ambienti e mantenere in tal modo le condotte problematiche. Questa nuova forma di intendere la devianza ha aperto così al strada ad un diverso modo di intervenire sui fenomeni. Il volume illustra, anche attraverso la presentazione di diverse storie, non solo perché si fa ma anche come si conduce un trattamento ecologico o psico-sociale: dal momento dell'assessment, a quello della ricostruzione della impalcatura sistemica fino all'intervento che viene definito sia nelle sue diverse fasi che nelle procedure e nelle tecniche sistemiche, in quelle cognitive e comportamentali."" -
Psicoterapia di comunità. Clinica della partecipazione e politiche di salute mentale
La comunità locale, con il suo complesso intreccio di gruppi, culture, nicchie familiari e sociali, è lo spazio della costruzione, dell'evoluzione e delle trasformazioni dell'identità. Il confronto con la psicopatologia grave impone perciò una prospettiva comunitaria ed esige il reclutamento delle risorse comunitarie, se si mantiene l'ambizione di curare per guarire. La psicoterapia, però, è troppo spesso avulsa dal sociale e la pratica psichiatrica, per converso, è pressoché impermeabile agli stimoli del pensiero psicologico-clinico. Questo libro presenta una modellistica di ispirazione gruppoanalitica, trasversale alla professione psicoterapeutica, alla psichiatria territoriale, al lavoro di rete, alla residenzialità, alle pratiche di inclusione sociale. È una concezione della cura radicalmente partecipativa, in stretto rapporto con le comunità e i territori (concreti e mentali) dei soggetti coinvolti, volta a recuperare nei servizi pubblici la possibilità della soggettivazione e a sviluppare la funzione pubblica nella pratica professionale ""privata"""". Il modello rende fruibili e operazionalizzabili le potenzialità dei gruppi, delle tecniche attive e di nuovi dispositivi di lavoro, per una psicoterapia a dimensione comunitaria e per interventi di comunità a dimensione psicoterapeutica."" -
Gruppo! Gruppo esclamativo
Quale gruppo? Vorremo rinunciare a definirlo in maniera univoca. Non vogliamo assumerlo come dato fattuale scontato e non vogliamo reificarlo e ""deificarlo"""". Tutto si può dire infatti del gruppo (e di ogni altro oggetto della psicologia) tranne che possa essere """"neutrale"""" rispetto ai modelli, ai contesti, agli obiettivi, alle esperienze, alle trame dei rapporti in cui viene usato. Gruppo allora in primo luogo come segno aperto, polisemico, da significare, da contestualizzare. Gruppo - anche - come ulteriore pre-testo per esplicitare i criteri che orientano il nostro modo di accostarci alla professione psicologica e ai suoi oggetti. Gruppo per mostrare senza reticenze quello che ci sentiamo di proporre con entusiasmo """"esclamativo""""."" -
Vivere di voce. L'arte della manutenzione della voce per chi parla, recita e canta
Quante persone vivono di voce? Attori, doppiatori, cantanti, naturalmente, ma anche insegnanti, addetti ai call center, avvocati, magistrati, giornalisti, educatori, psicologi. Ma quanti altri tra noi non lavorerebbero se non potessero più far conto sulla possibilità di comunicare per parole? La nostra voce va conservata in buona salute e protetta, e non solo se siamo artisti o comunicatori di professione; occorre educarla e imparare a utilizzarla correttamente. Questo libro, con un linguaggio semplice ma scientifico, ci accompagna alla scoperta della vocalità, spiegando come nasce la voce, come utilizzarla al meglio, come accorgersi quando si ammala, a chi rivolgersi per curarla e come proteggerla ogni giorno. Il lettore troverà mille suggerimenti per vivere e lavorare in armonia e salute. -
Pedagogia della devianza. Fondamenti, ambiti, interventi
Il tema della devianza, alimentato anche dalla sua ricorrente amplificazione multimediale (giornali, tv, internet, ecc.), sembra assumere sempre più i contorni dell'emergenza, tanto da generare un crescente allarme sociale al quale vengono associati non solo l'analisi dei contesti familiari, comunitari e istituzionali di degrado, abbandono e deprivazione, ma anche il bisogno di una riflessione pedagogica e di una progettazione educativa contrassegnate dai motivi dell'urgenza e dell'indifferibilità. Il volume, rivolto a educatori professionali, operatori dei servizi sociali, insegnanti e genitori, oltre ad approfondire la specificità epistemologica della pedagogia della devianza -avvalendosi anche del contributo di altri saperi disciplinari secondo la prospettiva di un approccio integrato - propone ipotesi e strategie di intervento, progetti e realizzazioni in relazione ai diversi ambiti operativi (dalla scuola alla famiglia, dalla comunità per minori al carcere, ecc.) e alle differenti manifestazioni con le quali la devianza si esprime. -
Prendo a calci il sole. Bahia, i bambini, la strada
Clara ha nove anni, vive nelle strade del Pelourinho, il quartiere storico e turistico di Salvador, capitale della Bahia, stato nel nord-est del Brasile. Con lei c'è la sorella Elizabete, che ha cinque anni, e qualche volta la madre. Vende collane e braccialetti, e teme che un giorno dovrà vendere il suo corpo proprio come fa sua madre. Marcelo ha dieci anni e, come la sua famiglia è, un cosidetto sem terra, i poveri che, non avendo denaro per acquistare terreno, possono solo costruire le loro baracche sui cigli delle interminabili strade dell'interno della Bahia. Andrè ha diciannove anni; da sei anni fuma marijuana e crack. Vive per strada e per poter soddisfare la sua dipendenza è entrato a far parte di una gang locale che traffica droga. A quattordici anni viene arrestato per la prima volta. Felipe è stato affidato ad un orfanotrofio con i suoi due fratelli più piccoli quando aveva circa sei anni, dopo che il padre li aveva rinchiusi dentro la loro baracca per intossicarli e ucciderli con il fumo prodotto dai fagioli lasciati a bruciare sul fornello. Sono solo alcuni tra le tante giovani vittime innocenti delle iniquità laceranti della Bahia, terra di contrasti fra ideali e crudele realtà, tra chi si può permettere il lusso di un'infanzia e chi no. Qui, insieme ad altri, racconteranno le loro storie. A far da preambolo a ciascuno di questi racconti, c'è un differente articolo di legge. -
Mendicanti emarginati e malfattori. Storie minime tra Sette e Ottocento
I Documenti Raccontano Modena 1830: una moglie fedifraga e un amante assassino eliminano il marito con un efferato delitto; Santiago de Compostela 1770: un giovinetto castrato non riesce ad affermarsi nel mondo delle voci bianche e va incontro a un feroce destino di sfruttamento; Lodi 1844: una levatrice alcolista, presa in una ""scandalosa tresca amorosa"""", è costretta ad abbandonare l'amato sotto le minacce della polizia; Milano 1820: un suonatore cieco tenta invano di sfuggire all'internamento in una Casa di lavoro. Dalla profondità del tempo, custoditi negli archivi, sette racconti parlano di persone, cose, vicende propriamente umane, che la società attuale riconosce ancora. l passato ci consegna tracce, segni e scorie che tornano riproposti nella nostra contemporaneità."" -
Figure del male e della sofferenza nella filosofia francese del Novecento
Questo volume raccoglie quattro saggi: i primi tre sono il frutto delle riflessioni e delle discussioni sui temi del male e della sofferenza che hanno preceduto ed accompagnato altrettanti corsi di lezioni di Filosofia morale, destinati agli studenti della laurea specialistica in Studi filosofici; il quarto saggio, sul tema del perdono, è la traduzione di una comunicazione in francese presentata all'Institut Catholique di Parigi in occasione del Colloque International: Penser l'éthique avec Jean Nabert, svoltosi nel settembre 2005. Accomunati dalla finalità di individuare, analizzare ed approfondire la presenza dei predetti temi nella filosofia francese del Novecento, i tre saggi iniziali intendono presentare i contenuti essenziali di tre testi compresi in arco di tempo di quasi mezzo secolo: il saggio di L. Lavelle, ""Le mal et la souffrance"""", pubblicato nel 1937 e poi inserito nel libro del 1940 che reca lo stesso titolo; l'opera di V. Jankélévitch, """"Le Mal"""" (1947); e l'articolo di E. Lévinas, """"La souffrance inutile"""" (1982). Pur redatto per circostanze e finalità diverse, il quarto saggio, sul tema del perdono, non è certo privo di legami con i precedenti, se è vero che Nabert più volte presenta il perdono come un'idea, un atto, un'esperienza, capaci di """"compensare"""" la colpa e il male e di far loro da """"contrappeso""""."" -
Relazioni e istituzioni nella Brescia barocca. Il network finanziario della Congrega della Carità Apostolica
Una società urbana osservata attraverso il prisma delle relazioni finanziare che ne costituiscono la trama e collegano le élites tradizionali con quelle emergenti. Questo l'affresco che l'autore ha tratteggiato guardando ai circuiti creditizi della Brescia moderna dal loro centro gravitazionale, dal ballatoio privilegiato della Congrega Apostolica. Tra il XVII e il XVIII secolo il luogo pio vive una parziale eterogenesi funzionale: pur non venendo meno alle tradizionali attività caritative e assistenziali, la Congrega Apostolica assurge al vertice del mercato del denaro locale e diviene il principale operatore creditizio istituzionale, assumendo inoltre delle funzioni di coordinamento all'interno del network finanziario urbano. Per quanto informalmente, intorno all'istituto si configura un sistema articolato e performativo, che riesce, attraverso i luoghi pii, a raccogliere una quota consistente del surplus che l'élite urbana immobilizza ed infine destina ai lasciti ob piam causam, ridistribuendolo in forma liquida attraverso il credito. I ceti medio-alti sono il punto di partenza e la destinazione finale di questo flusso circolare di ricchezza che tuttavia, attraverso di essi, permea la vita economica complessiva della città e del territorio, raggiungendo le comunità, le opere pubbliche e le orbite di famigli e clienti delle principali dinastie bresciane. -
La collana di armonia. Kant, Poincaré, Feyerabend e la crisi dell'episteme
Il concetto greco di episteme rimanda all'idea di una conoscenza certa, stabile e fondata. Esso, tuttavia, contiene anche il significato dell'unità e dell'armonia delle cognizioni e delle loro relazioni: la conoscenza epistemica non è un ""cumulo"""", ma un insieme """"armonico"""" di nozioni. A partire dai Pitagorici, questa idea di un sapere unitario e incontrovertibile si è legata inscindibilmente con la matematica (aritmetica e geometria) e con la logica, quali espressioni di un logos in grado di congiungere la stabilità dell'arché con la completezza del kosmos; da questo contesto nasce l'idea di conoscenza oggettiva, di sistema e di certezza gnoseologica, elementi caratterizzanti ogni tentativo scientifico e filosofico di pervenire ad una spiegazione e descrizione ultima dell'uomo, della natura e del mondo. La Collana di Armonia segue le orme storiche di questo orizzonte: nel suo formarsi in seno al pensiero pitagorico e platonico; nel suo momento culminante con la scienza moderna e con Kant; nel suo epocale dissesto, alla fine dell'Ottocento, con Poincaré e con la cosiddetta """"crisi dei fondamenti"""". Dopo questo momento il concetto di episteme svanisce lentamente all'interno dell'epistemologia del Novecento fino alla sua scomparsa, fino alla disarmonia della conoscenza di cui parlano tante pagine di Feyerabend."" -
All'abolizione del proletariato! Il discorso socialista fraternitario. Parigi 1839-1847
Brindisi che va diffondendosi nella Francia degli anni della Monarchia di luglio, l'auspicio ""All'abolizione del proletariato!"""" risulta del tutto incomprensibile finché ci si attiene alle ricostruzioni classiche della nascita della classe operaia. Tale brindisi mostra invece l'originalità di un'epoca che, se è stata intesa dai più come la fase di incubazione delle democrazie europee, presa in se stessa, appare come un laboratorio potenzialmente aperto a evoluzioni molteplici e opposte. Il volume si concentra sul socialismo repubblicano del decennio che precede il Quarantotto. Materiali in apparenza eterogenei - gli scritti di personaggi di spicco (Leroux, Buchez, Blanc, Cabet), la stampa operaia ai suoi primi passi, nonché un vasto numero di pamphlets - sono accostati al fine di far emergere una comune logica discorsiva. L'autore sceglie di chiamare tale logica """"socialista fraternitaria"""" e mostra la solidarietà in essa di molteplici aspetti, dalla fede nel progresso all'idea di una naturalità della società, alla prospettiva di un riassorbimento del politico all'interno del corpo sociale. Compresa alla luce delle pratiche di gestione della conflittualità sociale (a iniziare dallo sciopero e dal tarif), la logica discorsiva socialista fraternitaria mostra un'immagine della repubblica sociale a venire ben diversa da quelle storicamente datesi."" -
Il consiglio comunale di Mantova. Materiali per una storia politica locale 1914-2010
Una storia del consiglio comunale mantovano attraverso i suoi protagonisti: così si potrebbero definire queste pagine, le quali, dopo ricerche condotte in particolare presso l'Archivio storico comunale di Mantova, mettono finalmente a disposizione degli studiosi la ricca banca dati dei politici locali dal 1914 al 2010. Preceduti da un'agile introduzione che dà conto del lavoro svolto, nonché delle linee evolutive della storia politico-amministrativa cittadina degli ultimi cento anni, gli apparati ricostruiscono le composizioni dei consigli e delle giunte municipali succedutisi nell'arco cronologico indicato, cui fanno seguito le oltre cinquecento schede personali dei consiglieri comunali eletti, comprendenti per ciascuno indicazioni anagrafiche, professione, appartenenza politica, periodo di permanenza nel civico consesso e, qualora presenti, le cariche ricoperte in giunta ed, eventualmente, al Parlamento nazionale. Una sezione a parte è dedicata, invece, al periodo fascista e, quindi, ai podestà, ai vicepodestà e alle consulte di nomina governativa. L'indagine, che rappresenta un diverso approccio alle vicende politiche mantovane, è corredata da un inserto iconografico nel quale sono riprodotti i ritratti fotografici dei sindaci succedutisi in città dall'Unità ad oggi. -
Italian language attrition in Australia. The verb system
Nell'Australia multiculturale di oggi, dove sempre più persone parlano un'altra lingua accanto all'inglese, l'italiano, oltre a godere di prestigio come lingua di cultura, mantiene il primato di lingua comunitaria più diffusa. Eppure, insieme ad altre lingue europee di vecchia immigrazione, la lingua italiana è in declino e, come già ampiamente dimostrato, è soggetta a fenomeni di erosione (language attrition). Questo volume affronta la perdita linguistica attestata per l'italiano d'Australia allo scopo di indagare aspetti strutturali dell'attrition, con riferimento specifico alla perdita della morfologia verbale. Mentre l'approccio sotteso all'indagine è di natura sociolinguistica, la prospettiva teorica riconosce la rilevanza dei dati sull'attrition per la teoria linguistica e affronta l'impatto degli universali linguistici (marcatezza) nel processo di perdita. Lo scopo del volume pertanto non è solo quello di individuare i cambiamenti strutturali del sistema verbale indotti dalla situazione di contatto con l'inglese, ma anche di verificare l'ipotesi secondo cui tali cambiamenti siano governati da principi universali, come avviene nelle interlingue o nel mutamento linguistico. Il volume si rivolge a linguisti, sociolinguisti e a studiosi dei contesti migratori ma anche a insegnanti e operatori culturali interessati a trarne proposte didattiche per il mantenimento dell'italiano all'estero. -
L' archinatura. Le diverse modalità di dialogo dell'architettura con la natura
Il tema del rapporto tra architettura e natura, lungi dall'essere soltanto una moda, merita attenzione e riflessioni puntuali che vanno al di là della semplice analisi relativa alla realizzazione di nuove opere che esaltano gli aspetti naturali. Il linguaggio dell'architettura, infatti, oggi più di ieri, racchiude al proprio interno gli elementi della natura, tanto che si può arrivare a parlare di archinatura, intendendo con ciò il complesso e articolato intreccio con cui natura ed artificio collaborano nella costruzione del singolo edificio e del paesaggio. Partendo dalle origini, nel libro si richiamano esempi storici e si riportano e analizzano i casi tipici nella contemporaneità, e si definiscono sette precisi ambiti per i diversi casi studio. Attraverso un'analisi scientifica e ampia, il volume, ricco di esempi spesso illustrati con immagini realizzate direttamente per lo scopo oppure fornite dai progettisti citati e corredato da schede di approfondimento che contengono frequenti richiami tecnologici e costruttivi, mira a fornire un contributo concreto al dibattito e alla formazione sul tema e può divenire un importante strumento per esperti, studiosi, professionisti e amanti della natura e dell'architettura. -
Geografie della moda
Lo spazio e il tempo sono sempre stati fondamentali per la moda. Per farla, seguirla e comprenderla, però, è sempre stato sufficiente affidarsi al prevedibile susseguirsi delle presentazioni e delle passerelle: collezione autunno-inverno, collezione primavera-estate. Lo show aveva luogo sempre negli stessi centri: Parigi, New York, Londra e Milano, città da cui le mode si diffondevano nel resto del mondo. Una geografia della moda, dunque, è stata superflua fino a poco tempo fa. Da una ventina d'anni, però, le cose non stanno più così: la rivoluzione del fast fashion ha impresso un'accelerazione al sistema produttivo, che propone mini collezioni e flash di collezione ogni poche settimane; alle tradizionali capitali della moda si aggiungono nuove piazze, metropoli sparse in tutto il mondo, dove sono cresciute esperienze formative, nuovi distretti produttivi, grandi fiere internazionali. Il volume si interroga sulle nuove configurazioni di una geografia della moda. Il titolo al plurale denuncia subito il presupposto: è indispensabile identificare diverse Geografie della moda. In termini spaziali è possibile riscoprire la materialità del corpo come terreno di partenza, da cui i simboli vestimentari traggono origine; d'altro canto la moda costituisce un settore dell'industria in cui l'intreccio tra globale e locale, tra territorio carico di identità e rete virtuale e internazionale costituisce la struttura stessa del sistema. -
Innovare con le imprese. Valtellina. Profili di sviluppo
Il volume, che si inserisce nella serie ""Valtellina. Profili di sviluppo"""" nella Collana socio-economica del Gruppo Bancario Credito Valtellinese, serie editoriale che da anni contribuisce all'analisi e alla progettazione economica nella Provincia di Sondrio, ha come scopo principale la promozione dell'innovazione con e per le imprese e quindi anche la formulazione di proposte conseguenti relative a un laboratorio per l'innovazione della Provincia di Sondrio. Punto di partenza sono le proposte di Alberto Quadrio Curzio avanzate in vari studi effettuati sia per il Credito Valtellinese sia per la Società Economica Valtellinese e qui sviluppate con approfondimenti ed estensioni. Partendo dall'analisi di sistema regionale di innovazione e dall'esperienza europea dei poli per l'innovazione, questo lavoro si propone due diversi obiettivi per la Provincia di Sondrio. Il primo obiettivo consiste nell'illustrazione e nella discussione dei risultati di un'indagine sul campo così da fornire una valutazione relativa alle esigenze di innovazione espresse dalle imprese. Il secondo obiettivo consiste nella proposta di alcune linee strategiche di sviluppo per l'innovazione in Valtellina attraverso il supporto di cluster innovativi."" -
La pace nel vicinato. La cooperazione militare europea nei Balcani: un punto di vista italiano
I saggi qui raccolti riflettono sui risultati, di parte italiana, di due ricerche sociologiche ideate e condotte in collaborazione con alcuni dei più importanti centri di ricerca europei nel settore degli studi militari, quali il Centre d'Etude en Sciences Sociales de la Défense di Parigi, il Sozialwissenschaftliches Institut der Bundeswehr di Strausberg e l'Unidad de Sociologia del Ejercito de Tierra di Madrid. Il fulcro di queste indagini comparate, svolte su personale dei contingenti delle missioni KFOR a Prizren e EUFOR-Bosnia a Mostar negli anni 2005 e 2006, ha riguardato la cooperazione militare tra Forze Armate europee con due obiettivi: fare emergere aspetti positivi e problematiche organizzative degli assetti multinazionali, e verificare i processi e i percorsi che dovrebbero condurre ad una piena accettazione reciproca, in direzione di una reale integrazione tra i militari europei. -
La soddisfazione del consumatore. La misura della customer satisfaction nelle esperienze di consumo
"Misurare la soddisfazione"""" è la sfida di approfondite ricerche e l'obiettivo di molte strategie di marketing. L'assunto di base è che un consumatore soddisfatto tende a reiterare i suoi comportamenti d'acquisto, a parità di ogni altra condizione. Tradizionalmente, la soddisfazione è stata misurata come l'esito di un raffronto positivo tra le attese sviluppate prima dell'acquisto e i risultati ottenuti con l'utilizzo del bene acquistato. Tuttavia, nelle società di oggi, il rapporto instaurato coi beni acquistati non è quasi mai solo razionale, ma assume i connotati di un'esperienza totalitaria, emotiva e coinvolgente. Questo lavoro parte dall'assunto che la soddisfazione derivi, piuttosto che dalla specifica performance del prodotto, dall'intera esperienza di consumo, dal momento in cui il prodotto è scelto a quello in cui non lo si utilizza più. Sulla base di un innovativo approccio, il Modello conoscenze-speranze, essa è vista come un incremento dello stock di benessere soggettivo, esito di un raffronto con quanto razionalmente atteso ed emotivamente sperato. Il volume presenta una revisione critica degli studi sulla soddisfazione come base dello sviluppo di una scala fondata sulle esperienze di consumo, in rapporto ai prodotti shopping, convenience, specialty e ai servizi." -
Educare con senso senza dissenso. La risoluzione dei conflitti con l'arte della mediazione
Educare alla relazione costruttiva significa stimolare nella persona le sue capacità di interazione nella vita privata e pubblica, in modo tale da trarne vantaggio per sé senza negare quello degli altri, creando benessere. E si parte dal conflitto, temuto, vituperato e spesso, troppo spesso, rimosso, grande protagonista della nostra quotidianità, dai banchi di scuola in poi. Conflitto che diventa risorsa preziosa e passaggio obbligato per la mediazione, unica modalità efficace per gestire i contrasti: l'autentico terreno su cui far nascere una relazione. Di tutto ciò si mostrano i riferimenti concettuali evitando teorizzazioni, razionalizzazioni, discorsi astratti, che lasciano immutate le dinamiche emotive mentre illudono di averne competenza. Il volume vuole indicare dei criteri per realizzare l'educazione alla cittadinanza e fondare la convivenza civile. Per questo riserva uno spazio privilegiato soprattutto alle concrete applicazioni: alle buone prassi che possono essere stimolo per ciascuno, suscitando un cambiamento sia tra gli attori direttamente coinvolti - educatori/insegnanti, genitori, personale ATA, nonni, ma più in generale tra quanti credono che una scuola di valore sia determinante per la qualità di vita di tutti. -
Educazione e politica in Italia (1945-2008). Vol. 6: Università e organizzazione della scuola.
Questo volume conclude due anni di lavoro, che hanno accomunato in un progetto di rilevante interesse nazionale vari studiosi attorno al tema complesso della relazione tra educazione e politica. E lo fa interrogandosi sulla condizione di scuola, extrascuola ed università, dal 1945 ad oggi e sulle loro reciproche interazioni. Tutti gli interventi forniscono dati interessanti per una ricostruzione articolata del recente passato delle nostre istituzioni educative e dei loro problemi, con particolare riferimento agli aspetti che la relazione educazione-politica ha assunto in questo ultimo quindicennio. La dimensione politica ha sempre prevaricato sulla dimensione educativa della scuola e dell'extrascuola, ma di recente l'ideologia ha riconquistato quel posto privilegiato da cui una proficua interazione tra politica statale, scelte locali e istanze educative pareva averla scalzata. La condizione dell'educazione in Italia appare, in queste pagine, frastornata da istanze contrastanti. Il volume non mira solo all'analisi ed alla ricostruzione di una situazione data, ma testimonia anche l'impegno di chi si occupa della Scienza dell'educazione e della sua storia a non voler abdicare al compito di farsi portavoce e sollecitatore di un futuro migliore, da intendersi non come fuga dalla realtà, bensì come idea regolativa dell'esperienza e dell'esistenza.