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Nuovi usi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio costruito. La privatizzazione dei beni immobili pubblici
L'esigenza di acquisire risorse finanziarie e sollevare lo Stato e gli altri enti territoriali dai costi di gestione dei beni culturali ha determinato l'avvio di un diffuso processo di privatizzazione del patrimonio costruito. Gli immobili, alienati o conferiti in concessione a privati per lunghi periodi, sono adibiti a nuove funzioni, che impongono trasformazioni per l'adeguamento a differenti esigenze. Tali interventi richiedono azioni di indirizzo e di controllo, per le quali la pubblica amministrazione ha la necessità di dotarsi di nuovi strumenti, rivolti sia a garantire la permanenza dei valori espressi dai beni, sia ad orientare le scelte in funzione delle politiche di sviluppo del territorio. Partendo dalla disamina dell'impianto normativo e delle esperienze condotte in Italia, il testo analizza le fasi, le attività e gli esiti del processo di privatizzazione, individua gli attori ed i loro ruoli. Elaborando una procedura per la verifica di compatibilità al riuso, indirizza nella selezione di categorie di destinazioni d'uso coerenti con gli obiettivi di tutela e valorizzazione e fornisce una guida per la definizione delle prescrizioni che accompagnano l'autorizzazione all'alienazione o alla concessione d'uso. In questo scenario, la privatizzazione costituisce un'opportunità per influenzare le interazioni con il contesto urbano e territoriale, attivando processi di riqualificazione socio-economica a scala più ampia. -
San Marcellino: educazione al lavoro e territori
Il libro vuole offrire l'occasione per riflettere sulle metamorfosi del lavoro a partire dal punto di vista di chi un'occupazione non l'ha mai avuta o l'ha persa. Cerca, quindi, di esplorare un mondo ai più sconosciuto, fuori dal ""Mercato"""", ma che il """"Mercato"""" continuamente alimenta. Al centro dei contributi qui raccolti si colloca pertanto una riflessione sull'allentarsi del legame tra inclusione sociale e lavoro. La lettura dei diversi saggi può essere accompagnata da due domande. Che posto ha la persona, oggi, all'interno di queste trasformazioni del lavoro? Qual è il ruolo e il senso che assume il lavoro nelle nostre comunità? Il testo, nel presentare alcune esperienze significative di educazione al lavoro e di intervento sociale, non intende fornire una risposta ultima a queste domande, piuttosto offre l'occasione per comprendere meglio quanto accade nel rapporto tra il mercato del lavoro che si va strutturando e gli appartenenti alle cosiddette """"fasce deboli"""". Vuole rappresentare, infine, lo spunto per guardare, da un altro punto di vista, quello che i più ritengono essere il lavoro vero."" -
La valutazione della dirigenza pubblica dopo le riforme Brunetta
La legge 15 e il decreto legislativo 150 del 2009 disegnano un nuovo ruolo del dirigente pubblico maggiormente responsabilizzato nella gestione del personale e nella valutazione dei dipendenti. Lo stesso dirigente è anche chiamato, in modo più esplicito e puntuale, a rispondere del proprio operato in relazione al raggiungimento di chiari obiettivi prefissati e, più in generale, al conseguimento di visibili e verificabili risultati. Le riflessioni presentate nella prima parte del volume sottolineano i buoni motivi che sostengono l'opportunità di introdurre le pratiche valutative nei processi decisionali delle nostre amministrazioni. Ma, al tempo stesso, richiamano la necessità di costruire i presupposti organizzativi e gestionali senza i quali le nuove riforme rischiano, come in passato, di restare sostanzialmente inattuate. Il volume si caratterizza inoltre, nella seconda parte, per l'analisi di alcune buone pratiche di valutazione delle prestazioni della dirigenza sia a livello centrale che locale. Dall'analisi di queste esperienze, pur molto diversificate tra di loro, emerge che valutare è possibile e concretamente praticabile anche nel nostro contesto istituzionale e amministrativo. Esperienze concrete che aprono la strada a una maggiore trasparenza e efficienza nell'operato della Pubblica Amministrazione e, in ultima analisi, a un migliore riscontro nella qualità dei servizi offerti ai cittadini. -
Piccole e medie imprese garantite da Fidi Toscana (2003-2007)
Il Rapporto ha preso in esame le piccole e medie imprese garantite da Fidi Toscana nel periodo 2003-2007 con l'intento di valutare l'evoluzione delle loro condizioni economiche e finanziarie. I bilanci delle imprese esaminate sono stati analizzati considerando i settori di attività economica, la dimensione aziendale in base al fatturato e la veste giuridica dell'azienda. Il focus sulle società di capitali, in particolare, ha consentito una comparazione con i bilanci delle imprese attive in Toscana. Nel complesso, sono stati confrontati ed esaminati circa 13.000 bilanci. Quello che emerge è un quadro di imprese in crescita sia di fatturato che di valore aggiunto, ma non in grado di ottenere margini reddituali apprezzabili. Nonostante un'attenzione agli investimenti maggiore rispetto alla media regionale, le società sostenute da Fidi Toscana incontrano difficoltà a governare il capitale circolante e ad avviare processi d'innovazione tecnologica. -
Verso il '61. Cultura economica e dibattito politico nella Sicilia degli anni Quaranta e Cinquanta
Nell'Ottocento europeo la questione siciliana non è solo un caso regionale: qui i 'democratici', recuperando tutta intera la lezione giacobina e napoleonica, sono diventati negli anni venti i maggiori teorici di un riformismo borbonico dai tratti antifeudali e modernizzatori. Qui l'intellettualità meridionale, erede dei progetti e della politica murattiana, ha trovato i suoi referenti negli istituti e nella cultura francese della monarchia orleanista e, dopo il '37, ha costituito, in stretto contatto con la cultura europea, una scuola di analisi sociale che farà la sua prova decisiva nel '48 quando la questione siciliana diventerà un simbolo per l'Europa democratica. Qui dopo il '48 la cultura democratica recuperando idee e soggetti degli anni trenta-quaranta e innervando liberalismo e democrazia ritroverà spazio e mordente nell'Italia unificata. Una riconsiderazione dell'intera vicenda non potrebbe ignorare la formazione e la tenuta, anche dopo il '48, di un partito democratico che, attraverso il recupero del giacobinismo isolano e della riflessione degli anni quaranta, costruisce la dimensione culturale e politica dell'economia sociale in stretto collegamento con la cultura europea. Al centro di questo lavoro è la ricostruzione del dibattito che accompagnò e seguì l'evento rivoluzionario: un dibattito su temi europei in cui passato e presente vengono ideologicamente interpretati, e in cui si intrecciano posizioni e letture diverse. -
L' esperienza del ricordo. Dalle pratiche alla performance della memoria collettiva
Fin dalla sua comparsa nell'ambito delle scienze sociali ad opera di M. Halbwachs, la nozione di memoria collettiva è sempre apparsa problematica: concetto polisemico, complesso e multidimensionale che, poiché significa troppo, rischia di non significare più nulla. Tuttavia, esiste e diamo per scontata l'idea che i membri delle collettività condividano dei ricordi. Diamo per scontato anche che questi ricordi abbiano un qualche significato per coloro che li elaborano, fosse anche il semplice, quanto semplicistico dovere di memoria. L'idea di una memoria collettiva, intesa non tanto nel senso di memoria della società che ricorda al pari del cervello e della coscienza individuali, quanto nel senso che è possibile rintracciare complessi di ricordi collettivi e condivisi che i membri delle collettività ricostruiscono sulla base delle istanze del presente e in funzione dei loro progetti futuri, ci appare naturale. Ma come agisce? Cosa significa che i gruppi ricostruiscono il loro passato sulla base delle istanze del presente e in funzione del progetto futuro? Per comprendere come e perché la memoria opera nel presente delle collettività occorre osservare come essa viene esperita e attivata dagli individui e dai gruppi. -
Riconciliare lavoro, welfare e cittadinanza
A fronte dei processi di innovazione e riforma dei sistemi di welfare secondo il paradigma dell'attivazione, si assiste in Europa a un rafforzamento del legame tra lavoro e welfare, che porta a vedere nel lavoro, più che un diritto, un requisito di cittadinanza e di appartenenza. Ma, il principio dell'attivazione, eretto a soluzione cardine per ricucire le fratture che si sono determinate con l'esaurirsi della società salariale, obbliga a prendere atto dell'ambivalenza con la quale è trattata la questione delle disuguaglianze, di diritti e prima ancora di opportunità. Affrontando il tema da angolature e prospettive disciplinari diverse, il volume invita a riflettere sui modi per riconciliare lavoro, welfare e cittadinanza, contrastando le derive che si profilano soprattutto in una fase di recessione come l'attuale: contrattualizzazione della cittadinanza; segmentazione del mercato del lavoro; fragilizzazione dei lavoratori liminali - giovani, donne, anziani, persone con disabilità, immigrati -; individualizzazione delle protezioni e ampliamento delle disuguaglianze. Derive che sconfessano le ambizioni universalistiche e meritocratiche a fondamento del contratto sociale moderno, con effetti che investono in primo luogo alcune categorie sociali e, nel tempo, l'intera società, fino a minarne la coesione e la capacità competitiva. -
Psicologia della cognizione numerica. Approcci teorici, valutazione, intervento
Negli ultimi decenni la psicologia dell'apprendimento ha avuto il merito di portare notevoli contributi alla descrizione dei processi cognitivi implicati nel calcolo e nella soluzione dei problemi. A partire dai modelli e dalle ricerche più attuali in psicologia della cognizione numerica, e senza trascurare gli aspetti neuropsicologici ed evolutivi, il volume introduce il lettore ai meccanismi dell'apprendimento della matematica e del calcolo in una prospettiva psicologica. Il testo si articola in due parti: nella prima vengono affrontati i principali approcci teorici e i contributi delle più recenti ricerche nel settore dello sviluppo della cognizione numerica; la seconda si concentra sui disturbi che possono essere messi in relazione con la cognizione numerica - la discalculia evolutiva, le difficoltà nella soluzione dei problemi, il disturbo non-verbale dell'apprendimento - e sui percorsi di potenziamento e/o intervento che è possibile adottare in queste situazioni. Esaminando le tematiche in una prospettiva evolutiva, cognitiva e neuropsicologica, il manuale presenta dunque in modo chiaro ed esaustivo i diversi modelli interpretativi, così come le novità intervenute negli ultimi anni in ambito diagnostico e riabilitativo. Al volume è allegato un test di autovalutazione - on line in www.francoangeli.it/Area Università - grazie al quale gli studenti potranno verificare il proprio grado di apprendimento. -
Case sparse. Paesaggi agrari tra Ferrara e Bologna: strategie per la valorizzazione e il riuso del patrimonio rurale
Per stabilire in anticipo la migliore congruenza tra sistemi spaziali e sistemi sociali è indispensabile svolgere, sia in fase di programmazione sia di progettazione, lo studio degli obbiettivi, dei valori, degli standard, delle attività e delle preferenze dell'utenza. Il risultato che si propone questo lavoro è quindi duplice: da un lato offrire un repertorio dei sistemi attualmente più utilizzati (soprattutto internazionali) per il controllo degli edifici, dall'altro fornire una lettura trasversale del tema stesso della valutazione. I metodi di verifica del costruito oggetto di questo volume sono stati scelti ed analizzati tanto per la loro valenza scientifica e procedurale, quanto per la capacità di inserirsi all'interno del processo complessivo di pianificazione di interventi sostenibili ed efficaci sul costruito e sono parte dei risultati del progetto di ricerca ""Metodi di garanzia per l'affidabilità della progettazione e costruzione nelle opere edilizie"""", cofinanziato dal MIUR per il biennio 2002/2003. La scelta di sintesi per matrici interpretative permette di rendere accessibili e comprensibili informazioni estremamente eterogenee sia ad un'utenza più specialistica, come gli architetti o i ricercatori, sia a coloro che sono incaricati di pianificare i processi di riqualificazione, come gli amministratori o i tecnici locali."" -
Il conciliatore professionale. Attitudini, competenze e tecniche operative
Per effetto della L. 69/2009 la conciliazione - ""procedimento volontario di negoziazione facilitata"""" - si sta diffondendo, per le controversie di ambito civile e commerciale, anche in Italia. A condurre le """"parti"""" verso l'accordo saranno i conciliatori. Ma che ruolo svolge il conciliatore professionale? Che attitudini deve possedere e quali competenze deve acquisire? Scritto con un taglio operativo ricco di riferimenti pratici, il testo accompagna il lettore attraverso un percorso formativo che, passo dopo passo, lo aiuterà non solo ad acquisire le tecniche più efficaci da utilizzare in un setting conciliativo, ma soprattutto ad assumere quella mentalità di apertura, disponibilità e ascolto (così lontana dalla nostra cultura avversativa), necessaria per diventare un conciliatore. Con questo percorso - fatto di riflessioni, """"porte"""" da varcare, esempi tratti dall'esperienza, esercizi e test - viene proposta una nuova tecnica del fare conciliazione, creata appositamente per questo setting, che ai classici strumenti della negoziazione e della gestione del conflitto, ne aggiunge alcuni della PNL e del coaching. Per le sue caratteristiche, il volume si rivolge non solo ai formatori che vogliano trarre spunti per la loro pratica, ma anche a quanti - laureati in discipline legali ed economiche - intendano acquisire le skill di questa nuova figura professionale."" -
Lo sviluppo delle risorse umane. Strategia e tattiche
Nel XXI secolo, qualsiasi organizzazione, grande o piccola che sia, non può fare a meno di riconoscere l'importanza strategica dello Sviluppo delle Risorse Umane e dell'implementazione, quindi, di una vera e propria strategia HRD (Human Resource Development). Questo libro si propone di essere una vera e propria guida, in tal senso, a partire dalla definizione e descrizione del processo di organizational learning (apprendimento organizzativo) e della nozione di learning organization (organizzazione che apprende). Vengono quindi esaminati i principali fattori che influenzano l'efficacia dell'apprendimento individuale, i diversi modi in cui le persone apprendono e la fondamentale verifica dei bisogni di formazione e apprendimento. In modo particolare, viene sottolineata l'importanza dell'allineamento fra gli obiettivi di HRD (a livello dipartimentale, di team e individuale) con quelli della strategia di business dell'azienda. Lo sviluppo delle risorse umane agisce attualmente in un contesto di continui cambiamenti e il ruolo degli stessi operatori di HR, da semplici responsabili della formazione a veri e propri ""agenti del cambiamento"""", si è trasformato definitivamente. Nel testo, viene anche evidenziato il contributo del knowledge management nello sviluppo delle risorse umane ad un livello sia strategico che operativo. Un testo utile sia per giovani manager e responsabili HR, che per studenti dei corsi avanzati di Scienze della Formazione e Master in HR Management."" -
Luxury strategy. Sovvertire le regole del marketing per costruire veri brand di lusso
Il lusso è ovunque. Fioriscono termini come vero lusso, masstige, premium, ultrapremium, opuluxe, iperlusso. Invece di chiarire il concetto, questa creatività semantica serve solo a generare ulteriore confusione: se tutto è lusso, allora il termine ""lusso"""" ha ancora un senso? Che cosa rende un prodotto, una marca o un'impresa """"di lusso""""? Questo caos maschera una profonda verità: """"lusso"""" non è una semplice parola, ma un vero concetto sociologico; non è solamente un mestiere, un saper fare tipico di certe case automobilistiche o di accessori alla moda, ma un modo diverso e globale di comprendere i clienti, di gestire la marca e l'impresa: un approccio di management che sovverte le regole del marketing tradizionale. Cogliere chiaramente il concetto di lusso consente di definire rigorosamente le regole da seguire per creare e sviluppare una marca di lusso che sappia restare tale nel tempo. Hermès, Louis Vuitton, Gucci, Prada, Chanel, Ferrari, Armani, Ferragamo, Versace: come sono diventate, da piccole imprese artigiane a gestione familiare, imprese globali? Luxury strategy presenta i modelli di business del lusso e ne deduce le strategie peculiari investigando ogni aspetto del management di una marca di lusso: dalla comunicazione alla distribuzione, dal pricing alla gestione delle risorse umane, dal marketing alla finanza. Luxury Strategy è il risultato del lavoro di due massimi esperti del settore."" -
Spiritualità e operosità delle donne imprenditrici. Risultati di un'inchiesta e testimonianze
Lo sviluppo dell'imprenditoria femminile si inserisce nel lento ma progressivo cammino di emancipazione della donna verso una sua affermazione nel campo lavorativo. Le specificità della dimensione femminile dell'impresa si individuano in una cultura del profitto ben temperato, nell'operosità incline a coltivare la componente spirituale, nell'ascolto e nell'attenzione riservata alla persona, in una certa sapienza che ha radici religiose. La ricerca, commissionata al Censis dall'Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, delinea puntualmente un quadro di orientamento sull'attuale fase di sviluppo della cultura d'impresa al femminile. Il volume si completa con le testimonianze di alcune donne imprenditrici sulla loro esperienza di vita. -
Lo sviluppo condiviso. Esperienze di programmazione locale integrata e di sportelli unici per lo sviluppo
La competitività dei territori è condizionata dalla capacità della pubblica amministrazione locale di coinvolgere attivamente soggetti economici e sociali nei processi di programmazione dello sviluppo del territorio, come pure dalla capacità della stessa di erogare servizi realmente utili alle imprese che intendono avviare o consolidare le proprie attività sul territorio. Ma anche la capacità dei territori di aprirsi alla collaborazione con altri territori, di portare avanti progetti comuni, di scambiarsi buone pratiche di programmazione dello sviluppo e di servizi alle imprese, rappresenta un fattore importante di competitività. Partendo da tali assunti ha preso corpo il Progetto INTEC-REG, che ha visto collaborare territori italiani e serbi, nell'ambito del Programma di cooperazione INTERREG III A -Transfrontaliero Adriatico, Italia-Paesi Adriatico Orientale, attraverso le agenzie di sviluppo italiane del Sangro Aventino, del Matese, del Nord Barese Ofantino e quella serba Alma Mons del territorio Sud Backa, nella provincia autonoma della Vojvodina, nonché la Regione Puglia-Assessorato al Mediterraneo. Il libro riassume gli obiettivi, i contenuti e i risultati raggiunti dal progetto INTEC-REG, nell'intento di diffonderne i risultati verso gli operatori della pubblica amministrazione e le imprese. -
Governo della vita e ordine politico in Montaigne
Che cos'è il politico per Montaigne? Quale la natura del governo e quale il suo rapporto con le relazioni nelle quali si esercita? Una lunga tradizione critica ci ha consegnato un Montaigne ora schiacciato sul modello della ragion di Stato, ora fautore del partito dei Politiques, sostenitore cioè dell'avvenuta e irreversibile dissociazione del ""privato"""" dal """"pubblico"""" e, quindi, del necessario ripiegamento sul sé individuale come unica condizione possibile al dispiegarsi della funzione pacificatrice e neutralizzante del potere politico. Il volume ci invita ad uscire da questa traccia di lettura: mira a mettere in luce come il pensiero del filosofo di Bordeaux coinvolga la tematica relativa all'ordine sociale e alle azioni che se ne prefiggono la cura all'interno di una logica che procede dalla centralità delle idee di movimento e mutamento. La ricerca connette così due linee di discorso distinte attraverso le quali è possibile declinare un'interrogazione circa la rilevanza che il pensiero che si manifesta nei Saggi viene a rivestire per la riflessione sui temi dell'ordine nelle relazioni fra uomini e, in definitiva, della politica."" -
Forme e contenuti delle reti di sostegno. Il capitale sociale a Verona
I veronesi hanno capitale sociale? Sono affidabili le loro relazioni familiari, di vicinato, amicali, di lavoro e associative? In che misura le reti di sostegno forniscono ai cittadini di Verona risorse materiali, reputazione, utili contatti e sostegno emotivo nelle situazioni di maggiore difficoltà? Il volume vuole rispondere a queste domande, delineando attraverso un'indagine sociologica una mappatura attendibile della distribuzione delle risorse sociali legate alla presenza di relazioni nel comune di Verona. Gli autori presentano una ricerca svolta su un campione rappresentativo della popolazione veronese, proponendo uno studio della distribuzione del capitale sociale attraverso l'applicazione integrata delle tecniche classiche di ricerca quantitativa e delle tecniche di analisi dei reticoli sociali (social network analysis). Gli esiti della ricerca consentono di valutare i diversi gradi di affidabilità delle reti di prossimità rispetto alle cerchie sociali in cui si dividono, alle caratteristiche degli individui che le compongono (sesso, età, status sociale...) e alla configurazione morfologica che assumono. Il volume fa il punto, inoltre, sulle virtù civiche dei veronesi, analizzando il grado di coesione, la quantità di fiducia sociale, l'impegno nelle associazioni di terzo settore e il livello di impegno civico presenti nella città. -
La manutenzione edile e degli impianti tecnologici
L'inadeguatezza delle risorse manutentive nel settore del costruito si concretizza con un degrado del patrimonio pubblico e privato e la conseguente reazione dei cittadini a fronte di disagi o eventi disastrosi, che ha riflessi nel contesto socio-politico, porta generalmente ad una reazione semplice ma spesso non economica: la sostituzione del bene. Un'inadeguata qualità dei servizi pubblici, il degrado dei centri urbani e l'inquinamento dell'ambiente sono cause di gravi disagi e dell'instaurarsi di significative tensioni sociali. Esistono fabbisogni manutentivi inespressi (ambiente, urbanistica, ambiti culturali) che la collettività paga in termini di costi e che, se soddisfatti, permetterebbero di rivitalizzare il sistema in termini di efficienza. Ed è per questo che la manutenzione deve farsi promotrice della trasformazione, agendo innanzitutto sugli atteggiamenti della collettività: dalla cultura della costruzione alla cultura della conservazione. La manutenzione deve assumere il ruolo di catalizzatore di questa trasformazione mutuando i concetti ""terotecnologici"""" in ambienti diversi da quello industriale, fornendo la """"progettualità"""" necessaria per affrontare e soddisfare i """"nuovi bisogni"""" e accrescendo la qualità delle città."" -
La manutenzione nell'industria, infrastrutture e trasporti
La manutenzione è nata come attività di mantenimento della funzionalità dei beni, inevitabilmente soggetti al degrado conseguente al loro utilizzo e alle sollecitazioni ambientali. Successivamente la necessità di una sempre maggiore competitività e di un livello di servizio crescente in relazione alla qualità della vita, come pure la remunerazione del capitale investito, hanno reso importante la manutenzione come una delle leve determinanti per lo sviluppo. Gli obiettivi principali della ricerca sono quindi quelli di attivare le istituzioni, le imprese e gli altri i soggetti coinvolti per accelerare lo sviluppo competitivo e sostenibile della manutenzione, al fine di ottenere la massima ricaduta possibile sulla competitività e sulla crescita dei valori etici collegati. La pubblicazione tratta i seguenti temi: ambiti economici e occupazionali, modelli gestionali di eccellenza e possibili sviluppi, necessità legislative utili a individuare le corrette responsabilità in fase progettuale e manutentiva dei beni, tese a massimizzare la sicurezza di funzionamento e il loro corretto esercizio. -
Ritorno al paziente. Una sfida per la formazione medica del nuovo millennio?
Il tradizionale rapporto paternalistico medico-paziente, cardine e base delle medicina olistica del passato, è nell'attuale sanità sociale e solidaristica italiana, in crisi profonda, con pazienti, cittadini e società stessa che denunciano ormai correntemente l'aspetto disumanizzante della attuale medicina clinica. Perché questa preoccupante involuzione? Questo libro si propone di analizzare criticamente le cause di questa complessa ed articolata involuzione, correlarle ai profondi cambiamenti culturali, sociali e comunicativi relazionali di questi anni per individuare, poi, in sintonia con il tempo attuale, una rete dinamica della formazione professionale che permetta di recuperare e rivalorizzare il vecchio tradizionale rapporto medico-paziente, modificandolo culturalmente. Innovazione culturale non semplice che necessita preliminarmente del coinvolgimento attivo di quanti sono coinvolti direttamente in ambito medico, mondo accademico e professionale e, in prima istanza, studenti e pazienti. -
Lavoro e gioco di squadra
Sono proprio le squadre sportive ad indicare all'azienda come fare lavoro e gioco di squadra per ottenere il massimo di resa e di efficienza, per garantire maggiore soddisfazione nel lavoro e più senso di appartenenza del suo personale, per assicurarsi compattezza, condivisione, produttività, efficienza così da restare sul mercato da protagonista. Per rispondere al cambiamento, per cogliere le opportunità non è più sufficiente avere in azienda singole persone impegnate, è invece di assoluta importanza disporre di team ben assortiti, coordinati, ben integrati, interattivi; nel lavoro e nel gioco di squadra i risultati dei singoli non si sommano, bensì si moltiplicano. È quanto A. Foglio vuole dimostrare con questo libro, indirizzato a quanti necessitano di lavorare in aziende-team o in team aziendali (team di vertice, di dipartimento, di problem solving, di progetto/di processo, ecc.), indicando la via per realizzare team vincenti e mettendo a disposizione tutte le necessarie informazioni per come e quando realizzarli, come farli funzionare, come gestirli, come lavorarvi, come motivare ed ottenere il massimo dai collaboratori senza trascurare alcuna delle problematiche (non sono poche) che accompagnano questo percorso.