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Internet@ tv. Dalla televisione alla retevisione
Come è cambiata, come continua a cambiare e come cambierà la televisione al tempo di internet. Un percorso attraverso le nuove modalità di distribuzione dei contenuti. Broadcasting, broadband e webcasting: una evoluzione su binari paralleli. Cosa succede alla televisione di casa nostra? Con un occhio attento all'Europa oltre che soprattutto fra le mura italiane, Internet@tv vuole fornire gli strumenti per comprendere e affrontare il futuro della televisione. La prima fase del cambiamento riguarda i contenuti ed è avvenuta nel decennio che va dai primi anni novanta ai primi anni duemila. Si moltiplica l'offerta anche grazie alle nuove piattaforme di distribuzione: satellite, digitale terrestre, Web-TV, OTTV e IPTV sono parole che iniziano a far parte del ""vocabolario"""" televisivo. Se un tempo televisione significava televisore, adesso i contenuti sono indipendenti e possono essere fruiti su molteplici dispositivi. Un'analisi del contesto attuale, storie, esempi e curiosità: battaglie da affrontare, vantaggi e opportunità. L'ecosistema della tv tradizionale sotto attacco. In principio era il piccolo schermo. Come cambiano usi e comportamenti di fruizione. Dalla televisione alla """"retevisione"""": le strutture sono sempre più """"volatili"""", quello che importa è il contenuto. Fluttuanti nella rete, adattabili ai diversi """"contenitori"""". La televisione si sveste del tradizionale piccolo schermo e si moltiplica: ma cosa sono oggi """"le televisioni"""" e quante ne esistono?"" -
In viaggio con il pellegrino. Per camminare leggeri nella società pesante
Non è facile camminare leggeri in questa società resa pesante dalle tante difficoltà che si incontrano nel lavoro e nei rapporti affettivi e sociali. Il Pellegrino, di cui parla il libro, sembra riuscirci abbastanza bene. Almeno a vedere dal suo sguardo sereno e dal sorriso frequente che vengono notati da coloro che lo incontrano. Ha dei fari che illuminano il suo peregrinare e delle oasi presso le quali va a ristorarsi e riprendere le energie per procedere. I fari lo orientano nel suo rapporto con il denaro e il possesso delle cose, nel gestire le sue insicurezze e le sue paure legate ai cambiamenti, nella capacità di amare e nel rapporto con le persone e con i tempi della vita. Le oasi, che riesce a raggiungere grazie al suo ottimismo e alla ""speranza costruttrice"""", unite alla sua energia vitale, lo ritemprano facendogli scoprire, nell'ascolto del silenzio, la bellezza e la forza dell'amore insieme alla preziosità del dono della vita. Un dono che va scoperto ogni giorno ponendosi con il giusto stato d'animo di chi si lascia sorprendere dal cambio delle stagioni, dal diverso che si presenta e dalla gioia semplice di condividere un pasto e un bicchiere di vino con le persone con cui si è in sintonia. A chi gli chiede come possa essere possibile costruire una buona qualità della vita, il Pellegrino, con la semplicità che lo contraddistingue, propone il suo manuale di viaggio che porta con sé nel giornaliero procedere lungo il cammino della vita."" -
Giocando con l'onestà. Giochi e percorsi didattici per sviluppare il senso delle regole e della legalità
Questo volume fornisce ad insegnanti e formatori una cassetta degli attrezzi fondamentale per qualsiasi didattica dedicata alla legalità, alla cittadinanza e alla convivenza civile. I tre giochi d'aula descritti (il ""Gioco delle carte oneste"""", il """"Cruciverba della legalità"""" e il gioco di società """"Fatti non foste a viver come bruti"""") consentono di affrontare a vari livelli di profondità le tematiche più scottanti e spinose in qualsiasi classe di giovani e adulti. Dalle droghe leggere al doping, dal razzismo alla puntualità, dalla pirateria informatica al rispetto delle norme stradali: il volume propone 18 schede di approfondimento sui più svariati temi per alimentare dibattiti e confronti in aula, stimolando la discussione attraverso appositi """"dilemmi"""". Il tutto con un taglio ludico finalizzato a fornire concreti strumenti di discussione e di riflessione. Perché scoprire l'onestà e la legalità deve essere un piacere, prima che un dovere. Con questa convinzione gli autori figurano anche fra i fondatori dell'Associazione di promozione sociale senza scopo di lucro """"Persone oneste"""", che si propone come un mezzo per valorizzare la pratica dell'onestà in ogni ambito professionale, imprenditoriale e culturale. Sul sito della FrancoAngeli, all'indirizzo internet http://www.francoangeli.it/(area biblioteca Multimediale) è disponibile - per i soli acquirenti del volume - materiali e giochi aggiuntivi."" -
Vittime di un amore criminale. La violenza in famiglia: natura, profili tipologici, casistica clinica e giudiziaria
Il testo esplora le diverse condotte violente (atti persecutori; aggressioni psicologiche, fisiche e sessuali), agite all'interno di un contesto affettivo-relazionale (famiglia e/o coppia), che possono sfociare in un drammatico epilogo (infanticidio, parricidio e uxoricidio). Dall'analisi dei diversi casi di aggressione giunti alla nostra osservazione (casi clinici) e dall'attento studio della letteratura scientifica e dei resoconti giudiziari nazionali ed internazionali riportati, è stato possibile individuare una serie di: variabili (casualità, stile di vita, caratteristiche personologiche e componenti psicopatologiche) che potrebbero predisporre una persona ad essere vittimizzata (soggetto ad alto rischio); elementi utili a tracciare una classificazione tipologica delle vittime in base ad alcune loro caratteristiche psicocomportamentali (es., il depresso, l'avido, il tormentatore, l'asociale, il criminale). Pur conservando un taglio specialistico, questo lavoro sulla violenza in famiglia si rivolge, per la sua chiarezza e semplicità esplicativa, al comune lettore che, nonostante l'impressionante numero di reati commessi in ambito domestico, ancora oggi tende o a minimizzarla con degli stereotipi ""tranquillizzanti"""" (es., """"la violenza è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri e degradati"""") o a direzionarla con atteggiamenti pregiudizievoli, provvisti di carica emotiva, verso una determinata categoria di persone."" -
La società smarrita. Quattro letture del presente fra paure, crisi e migrazioni
Se la modernità è l'epoca in cui l'uomo pone le domande cruciali sull'esistere non più a un dio ma a se stesso e ai suoi simili, il passaggio alla postmodernità si può leggere come l'esaurirsi delle risposte a quelle domande, o quantomeno la difficoltà e la confusione nel rispondere. L'idea di questo libro nasce da una duplice esigenza: decifrare il fenomeno della globalizzazione attraverso quattro parole chiave - paura, lavoro, politica, migrazione - e intrecciare queste tematiche alle riflessioni di quattro fra i principali interpreti della contemporaneità: Zygmunt Bauman, Ulrich Beck, Luciano Gallino, Anthony Giddens. L'idea di un pensiero critico del mercato del lavoro, dei pregiudizi verso gli stranieri, della sottomissione ad una classe politica trasformata in casta, del restare preda di paure ancestrali che si pensava da tempo superate, rappresenta un contributo fra i più significativi per la costruzione di un mondo finalmente a misura d'uomo. In un mondo sempre più smarrito, preda di un'economia-destino da subire rassegnati e privi di bussole che un tempo aiutavano a stabilire una rotta per provare a vivere con dignità, l'autore ci invita a coltivare un'idea di pensiero libero di contribuire a cambiare ciò che merita di essere cambiato. -
Tracce di G2. Le seconde generazioni negli Stati Uniti, in Europa e in Italia
Gli effetti delle politiche d'integrazione dei migranti di prima genera-zione possono essere valutati anche attraverso il grado d'inserimento so-ciale dei loro figli. Il volume presenta risultati di una ricerca quantitativa, cofinanziata dal MIUR e dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Marche, volta a indagare gli ostacoli e le opportunità che si presentano nel percorso di integrazione delle seconde generazioni di immigrati. Poiché in Italia la presenza di studenti di origine straniera nella scuola è in costante crescita, il tema dell'integrazione scolastica delle seconde generazioni è quello maggiormente preso in considerazione nelle ricerche. La scuola infatti ha un ruolo cruciale per l'integrazione ma è al contempo anche lo specchio e il potenziale propulsivo di ulteriori forme di discriminazione, con il pericolo di marginalità socio-culturale, insuccesso scolastico e devianza. Il testo si rivolge a studenti, ricercatori e operatori che per ragioni di studio e di lavoro si confrontano con il tema delle seconde generazioni, tema le cui implicazioni sulla società italiana hanno appena cominciato a svelarsi. -
Jean Piaget. Epistemologia e didattica
Si suol dire sovente che di Piaget ce n'è più di uno solo: si è parlato di un Piaget biologo (laureato in zoologia con uno studio sui molluschi), di un Piaget filosofo (pentito, a stare ad una sua biografia), certamente epistemologo, ma anche sociologo e, nonostante l'opposizione dell'establishment della materia, logico. Ovviamente, e soprattutto, di un Piaget psicologo genetico. Tanti, diversi Piaget, oppure un solo Piaget, sfaccettato e molteplice? No, piuttosto un Piaget incompreso. A trent'anni di distanza il presente volume cerca di rispondere a questa sfida, esaminando i lavori postumi di Piaget usciti nel frattempo, ma soprattutto recuperando il corpus degli scritti educativi e pedagogici e, prima ancora, quelli a carattere teologico e filosofico della giovinezza. Emerge così non ""un altro Piaget"""", ma un Piaget a tutto tondo, cristiano sociale di tradizione protestante, che ispirato dall'""""aria di Ginevra"""", umanitaria e cosmopolita, tra i bagliori del Novecento aveva concepito la ricerca scientifica come la missione di riscattare la ragione tradita dalle guerre, di rifondare la conoscenza come etica dell'intelligenza, e quindi di militare a favore dell'educazione alla pace e alla cooperazione internazionale. Un'impresa profondamente innovativa, che ha anticipato in epistemologia il Costruttivismo contemporaneo e, per quanto concerne l'insegnamento, i modelli didattici di terza generazione."" -
Studiare all'università. Strategie di apprendimento e contesti formativi
Questo volume offre una panoramica generale della letteratura psicologica e pedagogica sui temi legati all'attività di studio all'università, esaminandone gli aspetti metacognitivi e motivazionali e prestando attenzione alle dimensioni della ricerca sperimentale. Uno spazio particolare viene dedicato ai più significativi risultati di una ricerca effettuata dagli autori sulle percezioni di utilizzo da parte degli studenti universitari delle principali strategie metacognitive, affettive e motivazionali coinvolte nelle routine di studio. L'analisi delle componenti metacognitive e motivazionali dell'apprendimento è stata effettuata su un campione di 650 studenti universitari provenienti da tre corsi di laurea triennale di differenti facoltà e sedi universitarie. L'indagine indica tendenze, bisogni e opportunità per lo sviluppo di strategie didattiche, pedagogiche e politiche in vista del miglioramento dell'offerta formativa universitaria e del raggiungimento di un più ampio successo formativo da parte degli studenti. Il testo si pone dunque come un importante riferimento per i processi di rinnovamento della formazione universitaria, in vista della riduzione del drop-out e dell'incremento della qualità della formazione universitaria. -
Storia comparata dell'educazione. Problemi ed esperienze tra Otto e Novecento
I saggi raccolti nel presente volume intendono approfondire la varietà delle ermeneutiche e delle metodologie in ordine alla dimensione comparativa nell'ambito storico della pedagogia e della educazione, nella ricerca di definizioni provvisorie utili a una sua epistemologia e autonomia scientifica, pur nel rapporto con altri contesti disciplinari. Approfondimenti tematici in chiave comparativa sono svolti in relazione alla cura educativa dell'infanzia, a prospettive di diffusione dello scautismo, ad alcuni progetti culturali ed esperienze scolastiche nella realtà italiana tra Otto e Novecento, a dimensioni di coscienza civile e di confronto politico, svolti nella esemplificazione di autori prestigiosi. I contributi intendono promuovere sensibilità e attenzione verso prospettive aperte alla pluralità, alla differenza e al confronto per una cultura pedagogica più densa di significato storico, nell'autonomia scientifica dei suoi finalismi e dei procedimenti. Il volume è stato progettato per la formazione degli studenti universitari che stanno costruendo nel loro percorso competenze professionali, in quanto insegnanti, educatori, formatori, per l'aggiornamento di chi opera in contesti sociali ed educativi e desidera ripercorrere alcuni itinerari concettuali che spiegano ed arricchiscono le direzioni della prassi. -
Valutare l'invisibile. Interventi di contrasto alle povertà estreme a dieci anni dalla legge 328/2000
L'articolo 28 della legge 8 novembre 2000, n. 328 (""Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali"""") aveva riconosciuto, per la prima volta nel nostro paese, l'esistenza di quelle che vengono chiamate """"persone senza dimora"""" come problema sociale di rilevanza. In realtà, coloro che versano in condizione di emarginazione e povertà estrema, sono poi tornati a essere """"un popolo invisibile"""". Per un verso, alcune scelte politiche a noi più prossime sembrano spostare l'accento sulle persone senza dimora, da destinatarie di sicurezza (sociale) a minacce per la sicurezza (pubblica). D'altro canto da tempo gli operatori sociali dei servizi pubblici e privati stanno portando alla luce questo mondo """"invisibile"""", anche sperimentando in alcuni contesti delle reti collaborative definite """"Sistemi territoriali integrati per l'emarginazione grave adulta"""" (Stiega). A conclusione del 2010, """"Anno europeo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale"""", i contributi qui presentati si qualificano per una caratterizzazione fortemente di campo, a partire da """"esercizi di valutazione partecipata"""" all'interno di concreti percorsi di ricerca-azione, condotti nell'ultimo decennio in alcuni ambiti locali, secondo una chiave esplicita: conoscere per intervenire. Il volume si rivolge quindi sia a studenti e operatori che si accostano alla questione sociale posta dagli homeless, sia a professionisti e responsabili dei servizi di assistenza."" -
Quale salute per chi. Sulla dimensione sociale della salute
Il volume, dal taglio interdisciplinare, vuole cogliere il carattere problematico del rapporto di cura e, in esso, la rilevanza strategica del ruolo del paziente. L'elemento cruciale è rappresentato dal fatto che in sostanza questo è un ruolo minore, dato che l'apparato organizzativo, la competenza professionale, il sistema della ricerca-conoscenza e l'industria del farmaco hanno ben altro peso sotto molteplici punti di vista. I diversi contributi si concentrano su quella che può essere indicata come dimensione sociale della salute e lo fanno sottolineando i rischi che vengono proprio dallo svilupparsi della sanità come sistema tecnico. Le linee di argomentazione intrecciano ricostruzione teorica e analisi empirica, prendendo in considerazione questioni centrali: tra le altre come fare ricerca e come usare l'informazione. La prospettiva è quella della migliore messa a fuoco della necessità e delle possibilità del ruolo del paziente, anche attraverso la considerazione di alcune esperienze significative. Il volume si rivolge a un pubblico interessato e competente, anche se non necessariamente specializzato. Esso vuole essere di stimolo e di esempio per sviluppare una capacità di riflettere e per cumulare conoscenze rilevanti per tutti coloro studenti, operatori, professionisti - che si trovano a trattare e valutare, per ragioni professionali, conoscitive e di difesa dei propri interessi associativi e/o personali, la salute e il modo d'essere del rapporto di cura. -
Abruzzo regione del mondo. Letture interdisciplinari sull'emigrazione abruzzese fra Ottocento e Novecento
L'emigrazione ha accompagnato il vissuto degli abruzzesi per oltre un secolo. Queste pagine vogliono raccontare una regione girovaga a metà strada tra Nord e Sud, tra emigrazione e immigrazione, tra accoglienza e chiusura. Innanzitutto, per sintetizzare i punti qualificanti della sua ambigua epopea di terra sdoppiata che era, insieme, liberazione da arcaiche miserie e sradicamento delle culture di villaggio. Poi, per ricordare che i rapporti fra società e culture diverse disegnano, sempre e comunque, uno spazio intricato, che va avvicinato con onestà intellettuale contro ogni ortodossia, ogni parola d'ordine, ogni certezza perentoria. Infine, per sollecitare a non dimenticare l'importanza dei lasciti della propria storia, a meno che non si voglia dar spazio al nomadismo culturale e a quelle ""appartenenze corte"""" che producono autoreferenzialità e strappi nel tessuto sociale. Il fenomeno migratorio nella generalità del suo manifestarsi si rivela sorprendentemente omogeneo. Perciò si ritiene che la lettura interdisciplinare di questo emblematico """"caso regionale"""" possa offrire alle scienze sociali, psicologiche e politiche un terreno fertile per la ricerca e per la riflessione sulle emergenze teoriche del momento."" -
Metodologie di ricerca comparata in sociologia della salute e della medicina
Nel corso degli ultimi decenni, il processo di globalizzazione da una parte e di integrazione macroregionale (europea, africana, sudamericana, ecc.) dall'altra, hanno reso sempre più facilmente disponibili una serie di dati a livello internazionale, fino a poco tempo fa di difficile reperimento, delle grandi agenzie internazionali (OCSE, OMS, UE, ecc.) come dei governi nazionali, rendendo la ricerca comparata una modalità sempre più diffusa anche nell'ambito della Sociologia della salute e della medicina, con particolare riguardo alle disuguaglianze sociali di salute. Ciò solleva un complesso di interrogativi sulla definizione stessa di ""comparazione"""", sulle strategie di ricerca più opportune da adottare, sul problema dei livelli micro-macro e delle unità di analisi da individuare, sulla comparabilità degli strumenti da adottare e delle fonti da utilizzare. Questo volume affronta la discussa distinzione fra metodologie qualitative e quantitative nel quadro delle strategie di ricerca adottate. Una tavola rotonda sullo stato dell'arte della ricerca comparata nell'ambito della Sociologia della salute e della medicina in Italia, due ricerche comparate di autori italiani ed una discussione delle diverse tipologie di sistemi sanitari completano il quadro dei contributi."" -
Alcol e stile giovane. Un'interpretazione sociologica
Il bere dei giovani, anche in grande quantità, rappresenta un comportamento normale dello scenario contemporaneo. A partire da una ricognizione mirata delle fonti disponibili e della letteratura nazionale e internazionale, peraltro sterminata, il testo affronta il fenomeno del consumo sociale di alcol come droga, precisando che gli usi sociali dell'alcol non sono limitati a questo: esso è cibo, è cultura, è fenomeno di mercato e molto altro ancora. Approfondire il perimetro espressivo del comportamento alcolico richiede di non fermarsi a nozioni semplicistiche o preconfezionate ma piuttosto di evidenziare limiti e insufficienze di quadri regolatori dal taglio statistico, di norma a valenza epidemiologica, e dunque di uscire da un impianto che associa il consumo di alcol dei giovani alla mera problematicità. Tale approccio, infatti, non risulta soddisfacente: i ragazzi che bevono in compagnia non affogano i loro problemi nell'alcol e non sono, di contro, unicamente predisposti al divertimento per il divertimento. Chi sono dunque i giovani di cui si parla? Possiamo limitarci alla età anagrafica per osservare chi, come e quanto beve alcol oggi? -
I rischi in sanità. Un nuovo fenomeno sociale
A seguito di un vertiginoso incremento delle denunce dei pazienti sottoposti all'errore medico si è da tempo verificata una crisi della logica assicurativa che ha portato le aziende sanitarie a ideare nuove strategie per prevenire i rischi negli ambiti tradizionalmente soggetti a questo fenomeno. In accordo con l'idea di fondo che nella società del rischio che non sono più i singoli individui ad essere attori centrali per la gestione dei rischi. Il libro si pone due semplici domande. Da un lato ci si interroga sulla gestione e la prevenzione dei rischi da parte delle organizzazioni sanitarie che vi fanno fronte quotidianamente. Allineare materiali eterogenei quali formazione, risk management, un nuovo linguaggio e nuovi artefatti sono le strategie elaborate per controllare gli errori medici. Questi 'alleati' come li chiamano i sociologi della scienza e tecnologia diventano prodotti più o meno durevoli nella strategia di network di cui fanno parte. Dall'altro ci si interroga su come si difendono i cittadini. Il libro pone inoltre una questione metodologica e sostiene che i rischi vadano studiati nel loro contesto per evitare le semplificazioni della razionalità economica o dei modelli psicologici. -
Parole di moda. Il «Corriere delle dame» e il lessico della moda nell'Ottocento
Come è iniziata la stampa femminile di moda? Qual è stato il ruolo di Milano nella sua affermazione? Come si è formato, e con quali caratteristiche, un lessico specifico della moda? Questo volume affronta un argomento ancora in larga parte inesplorato, seguendo il percorso della stampa di moda fin da prima che il suo baricentro si impiantasse saldamente a Milano. Pur stretto, nel corso dell'Ottocento, da un'agguerritissima concorrenza, è lo storico ""Corriere delle Dame"""" (1804-1875) a traghettare le eleganti attraverso le impervie acque della moda. Tra i contenuti ben spesso """"scuciti"""" della rivista (che pure costruiscono identità di genere e solidificano relazioni, pericolose, con la pubblicità), due soli, i più caratteristici, sono considerati irrinunciabili: le incisioni di moda e i relativi articoli. La seconda parte dello studio si concentra proprio sull'analisi linguistica dei pezzi dedicati alla moda, analisi da cui è scaturito un Glossario tecnico di 1.600 lemmi. Opportunamente commentato, esso restituisce un lessico, spesso curioso, tanto strabordante quanto effimero. Le parole della moda, di ieri come di oggi, esibiscono vividamente lo spirito del tempo: vi si affacciano nomi di persone che avevano in vario modo impressionato l'opinione pubblica, toponimi evocativi, nomi di colori a dir poco bizzarri... Tutti esempi in cui le parole possono gettare luce sulle cose. E viceversa."" -
Guido De Ruggiero e «La Nuova Europa». Tra idealismo e storicismo
"La Nuova Europa"""" fu pubblicata in un breve, ma intenso, arco di tempo (dal 10 dicembre 1944 al 17 marzo 1945), durante il quale le riviste diedero un contributo non secondario al processo di rinnovamento morale e culturale della società civile italiana del tempo. Caduto il fascismo e finita la guerra, """"La Nuova Europa"""", diretta da Luigi Salvatorelli con il contributo non marginale di Guido De Ruggiero, fu testimone dei momenti più delicati della storia del nostro Paese. In particolare, Guido De Ruggiero fu autore di articoli e corsivi, da rileggere nel contesto della dualità """"politica e cultura"""", situata nel vasto panorama dell'idealismo e dello storicismo. Tra l'altro, si impegnò nel sostenere i principi della libertà individuale e della giustizia sociale, partecipando all'intenso dibattito svoltosi sulle tematiche del liberalismo sociale e del socialismo liberale. Dalla prima edizione della Storia del liberalismo (1925) alla pubblicazione della monografia su Hegel (1948), De Ruggiero elaborò, con persistente impegno, il progetto di una filosofia che indaga sul presente per una adeguata comprensione del passato. Sicché Il ritorno alla ragione (1946) conferma l'esigenza di una funzione critica del pensiero, da porre a confronto con la realtà nel divenire dell'umanità." -
Giovanni Marchesini e la «Rivista di filosofia e scienze affini». La crisi del positivismo italiano
La lettura di una rivista, non limitata ai soli articoli, ma ampliata all'analisi delle rubriche, delle rassegne, degli editoriali e delle notizie, getta uno squarcio di luce non trascurabile su quello che può essere definito un ambiente filosofico. Le polemiche fra pensatori, indirizzi e correnti vi trovano un'espressione immediata, a volte ingenua o colorita, ma spesso utile ad evidenziare problemi e posizioni, più delle lunghe argomentazioni di testi corposi, resi talora meno incisivi dal lavoro di lima della critica e dagli accorgimenti dettati dalle convenienze. Tra l'altro, l'analisi di una rivista pone lo storico in medias res, lo inserisce nel vivo dei dibattiti e delle polemiche, lo pone a contatto diretto con l'agitarsi dei problemi e lo coinvolge nella ricerca delle soluzioni. Gli offre, cioè, un quadro storico più articolato e vicino alla realtà. La ""Rivista di Filosofia e Scienze Affini"""", nei suoi dieci anni di vita, testimonia lo sforzo degli allievi di Roberto Ardigò di sperimentare, anche sulla base di nuovi impulsi provenienti dalle filosofie straniere, accomodamenti teorici e aperture tematiche in grado di risolvere la crisi del positivismo, senza però cessare di dichiararsi umili discepoli del """"grande vecchio"""". Ma essa testimonia anche, talora con accenni larvati e quasi riottosi, talora senza remore e infingimenti, l'acquisizione progressiva della consapevolezza della vanità di questo sforzo."" -
Cristianesimo, teologia, filosofia. Studi in onore di Alberto Siclari
I saggi raccolti in questo volume intendono essere un tangibile segno di gratitudine, di stima e di affetto nei confronti di Alberto Siclari, per la testimonianza di serietà, rigore, spirito di servizio ed umanità da lui offerta a quanti lo hanno incontrato e conosciuto nei suoi oltre quarant'anni di attività accademica presso l'Università di Parma, dei quali più di trenta dedicati all'insegnamento di Storia delle dottrine teologiche e Storia della teologia. Il titolo del volume, Cristianesimo teologia filosofia, pone in evidenza, con quella che è stata la tematica prevalente, anche se non esclusiva, della riflessione di Siclari, vale a dire il cristianesimo, sia il settore disciplinare o il ""cantiere"""" all'interno del quale tale riflessione si è sviluppata, cioè la teologia o, più propriamente ancora, la storia della teologia, sia la duplice prospettiva, la teologia e la filosofia, dalla quale tale tematica è stata affrontata. Ma i tre termini del titolo intendono al tempo stesso designare le tre sezioni all'interno delle quali trovano collocazione i ventiquattro contributi che compongono questo volume."" -
Attaccamento e biologia. La regolazione affettiva in una prospettiva psicobiologica
Che ruolo ha avuto l'attaccamento nel corso dell'evoluzione? Può essere considerato un legame biologico quello tra madre e bambino? Che conseguenze hanno le interazioni precoci di cura della prole nei mammiferi e nei primati sui diversi sistemi biologici del piccolo? Partendo dalle illuminanti intuizioni di John Bowlby, attraverso le più recenti e contemporanee ricerche di neurobiologia e genetica del comportamento, il testo ripercorre ed esplora l'effetto regolativo nel bambino delle interazioni di cura e della separazione dalla madre.