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Giochiamo a parlare! 50 attività per stimolare il linguaggio del bambino
I bambini imparano attraverso la comunicazione ed è per questo che tutti i genitori dovrebbero avere le conoscenze e gli strumenti giusti per stimolarla il prima possibile. Ecco che viene in aiuto questo libro. Nella prima parte, più teorica, l’autrice spiega che cos’è il linguaggio, le tappe del suo sviluppo (dalla pancia ai 6 mesi, dai 6 ai 12, dai 12 ai 18, dai 18 ai 24, ai 36 ecc.) e che cosa accade durante le varie fasi. Sfata alcuni falsi miti ed evidenza quei campanelli d’allarme che non vanno ignorati. Nella seconda parte, più pratica, offre tanti spunti e tanti consigli per stimolare il linguaggio e soprattutto propone 50 attività da svolgere con il proprio bimbo divise in tre ambiti tematici: natura, riciclo, cucina. Tutte divise per fasce d’età e ben illustrate e descritte step by step. Un modo divertente, insolito ed efficace per stimolare l’apprendimento del linguaggio. -
Il mio bambino è dislessico. Comprenderlo, accompagnarlo, valorizzarlo
Si parla sempre più spesso di dislessia e di DSA, eppure emerge ancora tanta approssimazione sulle notizie che circolano e che spesso, inseguendo il gioco del telefono senza fili, risultano arrivare all'orecchio dei genitori, generiche e piene di luoghi comuni. Ecco perché, nonostante abbia già pubblicato numerosi lavori scientifici in merito, l'autrice ha sentito la necessità di sviluppare un libro più diretto e semplice, utile ai genitori che si affacciano per la prima volta a questo argomento e che necessitano di chiarire tanti dubbi e avere risposte alle loro domande. Dubbi che riguardano non solo il periodo della scuola, perché ovviamente, come è facile intuire, la dislessia è una ""caratteristica"""" che alcuni individui hanno e pertanto si è dislessici per tutta la vita e non solo durante gli anni della scuola. Rivolgendosi ai genitori, Rossella Grenci parla anche da mamma, non solo da professionista, da mamma di due ragazzi dislessici che ha dovuto accompagnare nel loro percorso di crescita in anni in cui ancora non esisteva la sensibilità attuale al problema. I contenuti: Dislessia: disattenzione o che cosa? DSA e neurodiversità, percentuali italiane; La diagnosi: gli specialisti, la valutazione, la relazione diagnostica; la diagnosi e i controlli periodici; A scuola per imparare: la legge 170, il PDP, come studiare, genitori e compiti, la figura del Tutor; Dislessia a 360°: il pensiero dislessico, punti di forza e di debolezza, valorizzare i talenti, DSA e università, dalla scuola al lavoro."" -
Dislessia e disortografia spiegate ai bambini. Ediz. a colori
Capire cos'è la dislessia non è complicato! Edoardo è davvero triste: ha fatto ancora un sacco di errori nel suo tema, le lettere si mescolano sempre quando scrive e se l'insegnante gli domanda di leggere ad alta voce è un disastro assoluto. Dopo una visita dallo specialista gli viene detto che è dislessico e disortografico, ma che cosa significa? Edoardo non capisce e i suoi genitori non sanno come spiegarglielo. Ecco che viene in soccorso questo volumetto, un racconto illustrato per spiegare a Edoardo e ai bambini come lui i vari aspetti della dislessia e della disortografia. Età di lettura: da 6 anni. -
Mamma, rimettiti al primo posto! Neutralizza i sensi di colpa e ritrova te stessa con il metodo Me First®
Un saggio di crescita personale dedicato alle mamme. Un libro che affronta i tipici problemi legati alla maternità: il senso di colpa materno, il mito della maternità perfetta, la difficoltà di dedicare tempo a se stesse. Problemi che possono essere gestiti con soddisfazione grazie al metodo Me First® e a strategie mutuate dalla terapia breve strategica ideata da Giorgio Nardone, disciplina in cui l'autrice è specializzata; strategie che si focalizzano sul permettere alla mamma di vivere serenamente il proprio ruolo di madre e riconnettersi con la propria dimensione di donna, di persona. Il metodo Me First® diviene, pagina dopo pagina, oltre che un metodo di self coaching e problem solving, un invito a riflettere (chi eri prima della gravidanza?) e anche un vero e proprio mantra decisionale. Il libro, oltre a raccontare il metodo nei sette punti che ne definiscono l'acronimo, tocca emozioni, difficoltà e speranze tipiche di ogni madre, portando avanti anche l'ambiziosa speranza di voler rivoluzionare insieme il concetto di maternità. La lettrice alla fine del percorso acquisisce la carica di Guerriera Gentile: grazie alle armi e alle strategie apprese e allenate durante la lettura, potrà combattere le battaglie legate allo stereotipo e ai propri sensi di colpa. Ma potrà, soprattutto, farsi portavoce di una rivoluzione sociale e culturale che propone una genitorialità inclusiva e paritaria e il benessere di ogni madre come priorità. Nel libro sono presenti anche link a contenuti multimediali (richiamo al podcast ""Motherwood"""", videoguide per gli esercizi e link ai percorsi della """"Me First Academy"""") e in fondo i dieci mantra della Guerriera Gentile in versione ritagliabile. Prefazione di Giorgio Nardone."" -
160 oli essenziali. Quali scegliere e come usarli per stare bene. Ediz. illustrata
Attraverso 160 schede illustrate, questa guida mette in luce le straordinarie virtù degli oli essenziali per prevenire, guarire o alleviare molti disturbi comuni: insonnia, stress, affaticamento, dolori di stomaco, problemi di pelle, reumatismi e tanti altri. Fornisce inoltre tutte le indicazioni su come scegliere gli oli, come utilizzarli e come realizzare associazioni di composti diversi, in base alle proprie necessità. Di ogni olio essenziale vengono descritte: Le principali caratteristiche, i principi attivi, i luoghi di produzione, il colore, il profumo e il costo Le proprietà responsabili, secondo le evidenze scientifiche, delle azioni che intervengono sull’organismo L’utilizzo, per preparare rimedi terapeutici di utilizzo interno o esterno, con le eventuali controindicazioni e precauzioni d’uso. Completa il volume un dizionario dei sintomi e delle malattie con le indicazioni degli oli essenziali consigliati. -
Il metodo pilates. L'opera completa sulla tecnica di allenamento più popolare. Nuova ediz.
Il metodo Pilates permette di conoscere a fondo il proprio corpo e di utilizzarlo correttamente per ottenerne il massimo beneficio: migliore postura, muscolatura più tonica, articolazioni più elastiche. I risultati: un aspetto più gradevole, una maggiore economia nel movimento e un aiuto nella prevenzione degli infortuni. È una tecnica adatta a tutti, perché potenzia le prestazioni degli atleti, corregge i difetti posturali tipici dell’adolescenza, prepara le donne al parto e aiuta a ritrovare la forma dopo la gravidanza, contrastando al contempo il rischio di irrigidimento dell’età matura. Questo libro è una guida pratica e completa alla tecnica del Pilates e propone: il lavoro a corpo libero (Mat Work) diviso per livelli: base, intermedio, avanzato; il lavoro con piccoli attrezzi (Sensory Ball palla, elastico, Magic Circle, Step Barrel); gli esercizi più adatti per le patologie più diffuse. -
I bambini hanno bisogno di limiti. Per crescere equilibrati e capaci di affrontare le sfide della vita
I bambini hanno bisogno di limiti, necessitano di confini tracciati, perchè dentro all’assenza di regole tendono a perdersi. Dare delle regole, porre dei divieti, non significa controllare ogni loro movimento o azione e non lasciare spazi di libertà, ma fornire semplicemente degli strumenti di delimitazione. E spesso sono proprio i bambini a chiederli attraverso capricci o l’esasperazione di alcuni comportamenti, come il pianto. I bambini infatti, non sono in grado di discernere e ragionare autonomamente, hanno bisogno di sapere che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, per potersi comportare di conseguenza. Accondiscendere non li porterà a essere più felici, ma a diventare persone che non saranno in grado di reggere le frustrazioni che la vita gli metterà davanti. Dobbiamo sempre ricordare che i genitori sono il tramite attraverso cui i bambini approcceranno il mondo. E questo non vuol dire che si debba essere autoritari a prescindere dalle situazioni, ma usare sempre il buon senso e capire quando è il caso di dire No. -
Acqua yoga. Riscoprire l'elemento acqua per connettersi all'energia vitale della natura
Una guida approfondita che accompagna il lettore alla scoperta dell’Acqua Yoga. A partire da una cornice esplorativa spirituale e simbolica, il lettore può sperimentare vari esercizi accompagnati da splendide foto. L’acqua nei suoi diversi stati possiede caratteristiche di forza, flessibilità, equilibrio e quiete, qualità che possiamo fare nostre. Con la stessa forza di una montagna, di un fiume in piena o delle onde del mare, così anche noi possiamo affrontare le turbolenze della vita. Grazie all’Acqua Yoga è possibile sviluppare forza fisica e spirituale. Acqua Yoga e salute Evidenze di letteratura scientifica individuano l’ambiente acquatico come contesto eletto e a volte addirittura da preferirsi alla terra ferma. Gli effetti migliorativi riguardano la qualità della vita, soprattutto quando si sta attraversando un periodo di eccessivo stress, ma anche durante la gravidanza, in seguito a un trauma sportivo, per difetti di postura e di appoggio plantare, per le donne in menopausa e per gli anziani. Prefazione di Massimo Torriani. -
L' arco e il destino. Interpretazione di Michelstaedter
Leggere Michelstaedter significa fare i conti con un pensatore che, percorrendo da «povero pedone» le vette della speculazione filosofica degli antichi e dei moderni, a ogni passo eccede i confini del sapere filosofico e ci invita a fare i conti con il senso dell’essere e la verità della nostra vita. Significa però anche ingaggiare un vero e proprio corpo a corpo con la sua scrittura particolarissima, la quale, come ogni altra, è rettorica, eppure tenta di dire l’indicibile, di pronunciare la parola impossibile della persuasione venendo «a ferri corti con la vita». «Sei persuaso o no di ciò che fai?», chiede inesorabile la voce di Michelstaedter. Interpretare il suo pensiero significa prima d’ogni altra cosa comprendere il senso di quella domanda e azzardare, anzitutto per se stessi, una risposta. In essa traspaiono infatti la via che può condurre alla pienezza della vita e quella che ci inchioda al nichilismo e alla disperazione. -
L' essenza del lavoro mentale umano e altri scritti
Ha ancora senso parlare oggi del «materialismo» da un punto di vista filosofico? E se sì, in che termini? È questa la domanda fondamentale a cui le opere che presentiamo ora al pubblico italiano rispondono in maniera ampia ed esaustiva. L’autore di queste pagine, Josef Dietzgen, è riuscito a dare forma compiuta al dilemma che da Platone ad Aristotele, da Spinoza a Kant, da Fichte a Hegel ha attraversato l’intera filosofia occidentale. E lo ha fatto, come riconobbero gli stessi Marx ed Engels che indicarono in Dietzgen il vero creatore delle basi filosofiche del materialismo, con una radicalità teorica e un respiro dell’interrogazione che lo pone su tutt’altro piano rispetto a quell’incedere cui è ridotta oggi la filosofia in quanto «citatologia». Quest’ultima è infatti rimasta il solo parametro accademico per i concorsi universitari, dal momento che alla filosofia è stato tolto ogni ruolo fondativo della società e della storia. Così questo autodidatta di genio non solo ha risolto e superato con gesto esemplare l’antinomìa tra «spirito» e «materia» su cui si è arrovellato fin dalla grecità il pensiero occidentale, ma ci ha fornito anche uno strumento di comprensione dell’essenza del lavoro mentale umano tuttora indispensabile. Ne emerge così un’immagine del materialismo (storico e dialettico) profondamente diversa e quasi capovolta rispetto alla vulgata ufficiale. Ma a patto che, naturalmente, si sia di nuovo capaci di andare alla radice delle cose stesse. È questa la grande sfida, come evidenzia il curatore Paolo Sensini nella sua ampia introduzione al volume, che ci pone di fronte l’opera di Dietzgen in un mondo inquieto e crepuscolare come quello presente. -
Logica metafisica politica. Hegel a Jena
Il periodo di Jena, che si conclude con la Fenomenologia dello spirito, deve essere assunto non come preparazione al successivo sistema, ma come forma autonoma di pensiero. La filosofia delinea un'apertura di possibilità per molti versi sconosciuta al sistema maturo. Di qui la pregnanza speculativa degli scritti spesso frammentari del periodo. È a partire dal nesso con la storia vivente e con la politica che si impone ad Hegel la necessità del rapporto con la logica e la metafisica. La soluzione della crisi che coinvolge la società e lo stato passa necessariamente attraverso la costruzione di una nuova logica. La crisi della politica è innanzitutto una crisi della forma della logica e della metafisica, cioè della forma moderna della razionalità. La ricerca intende chiarire il significato speculativo di questo nesso. Il punto di arrivo di questo percorso si compie attraverso un processo di oltrepassamento dell'ontologia, della metafisica e della logica tradizionali, che sfocia nella trasformazione della filosofia in filosofia dello spirito. Lo spirito riassume nella forma più elevata e complessa la socialità della ragione, che sì oggettiva sempre e necessariamente in linguaggio, lavoro e famiglia. Altrettanti modi della interazione storica. -
Argomentare e imparare a farlo meglio
Tutti gli uomini sanno ragionare, almeno così sembrerebbe. Ma pochi sanno farlo bene. Per costruire ragionamenti migliori bisogna allenarsi a riconoscere argomenti e conclusioni, valutare le prove fornite e decidere se le affermazioni nostre e altrui sono davvero giustificate. Sottesa a queste e altre competenze argomentative è l’abilità di utilizzare il linguaggio con chiarezza e pertinenza. Lo scopo di questo libro è perciò eminentemente pratico. Come accade con altre competenze, anche queste possono essere migliorate e raffinate con l’esercizio. -
Ethos e redenzione. Libertà, politica e storia in Kant e in Hegel
Come si può pensare oggi la politica e la storia? Il volume traccia due possibili itinerari. Su un versante si indaga il criticismo kantiano, sempre alla ricerca di analogie latenti e di affinità nascoste, che vivificano il rapporto tra politica e storia, osando proiettare un debole raggio di speranza sulla loro redenzione. Il saggio presenta tre prospettive salienti: la libertà fondata sulla finitezza dell’intelletto; la massima dell’imperativo categorico che apre la strada all’idealismo e la presenza di una serie di rimandi interni nelle opere kantiane costruiti secondo il criterio dell’als ob. Sul fronte opposto si mostra come l’inesausto movimento di fondazione logica della storia e della politica dipenda dal potere magico (Zauberkraft) che lega identità differenza; il problema della differenza tra soggetto e oggetto non trova mai soluzione in una quieta identità, perciò è sollevato (Aufheben) su piani sempre più elevati: dall’autocoscienza al lavoro, per approdare allo Stato e da ultimo alla storia. Dall’architettonica kantiana fondata sull’analogia è sorta la ferrea logica di Hegel; il cuore di questa dialettica pulsa ancora secondo il ritmo dell’analogia. -
L' informale. Il Verri. Rivista di letteratura n. 3 giugno 1961
Torna disponibile il n. 3 della rivista “il verri” fondata da Luciano Anceschi. Lo storico fascicolo del 1961 è quello monografico sull’Informale. A oltre quarant’anni di distanza viene riproposta al pubblico l’esemplare edizione che la rivista aveva dedicato a quella che è stata certamente l’esperienza più significativa compiuta dall’arte nella metà del secolo scorso. L’inchiesta promossa da “il verri” è di un significato inestimabile per comprendere e valutare la posizione storica dell’arte informale nella cultura di quegli anni. Per il suo taglio non convenzionale, che rivoluziona gli schemi e le classificazioni, il volume offre un originale ed ampio panorama di tutta una generazione di intellettuali e studiosi impegnata a rendere pienamente accessibile questa complessa vicenda creativa esplorando il fitto intreccio di temi storicoartistici, filosofici, linguistici e letterari connessi con la poetica informale. Sono, fra gli altri, Giulio Carlo Argan, Rosario Assunto, Renato Barilli, Cesare Brandi, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Emilio Cecchi, Enrico Crispolti, Giacomo Devoto, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Albino Galvano, Enzo Paci, Edoardo Sanguineti, Lionello Venturi. Segue un’antologia di testimonianze di artisti, tra cui Jackson Pollock, Willem De Kooning, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Alberto Burri, e critici, tra cui Harold Rosenberg e Clement Greenberg. -
Un filosofo senza trampoli. Saggi sulla filosofia di Ludwig Wittgenstein
"Raccolgo in questo volume i lavori di diversi studiosi che hanno partecipato ai seminari di ricerca sulla filosofia di Wittgenstein da me organizzati negli ultimi anni presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze dell'Università di Ca' Foscari di Venezia."""" (L. Perissinotto)" -
Un dispositivo che educa. Pratiche pedagogiche nella scuola
Parlare della scuola come dispositivo che educa significa voler riaffermare una sua specifica intenzionalità ed efficacia educativa. Ma questa può apparire oggi un'affermazione azzardata o controcorrente visto che i discorsi sulla scuola mettono per lo più in evidenza la fatica, il disagio, la perdita di senso e di incidenza dell'esperienza scolastica, che attraversano tutti i suoi protagonisti. Proprio per questo ci sembra importante riproporre l'interrogativo di come la scuola possa recuperare e interpretare il suo compito educativo. Questo libro vuole contribuire a ciò pensando alla scuola reale, ai suoi gesti e discorsi quotidiani, alle pratiche del suo lavoro di formazione. E sceglie in particolare di occuparsi di alcune pratiche che massimamente sembrano esprimere l'attitudine educativa della scuola: il progettare, il valutare, l'orientare. Perché è la pratica di queste dimensioni pedagogiche trasversali che fa sì che ""fare scuola"""" significhi progettare e istituire campi di esperienza educativa, costruire e presidiare ambienti e condizioni in cui apprendere, accompagnare e sostenere i percorsi di formazione, aprire conoscenza e consapevolezza di che cosa e come si apprende."" -
Samarcanda centro del mondo. Proposte di lettura del ciclo pittorico di Afrasyab
Il presente studio concerne l’analisi delle pitture ritrovate a Afrasyab (la Samarcanda pre-islamica o, meglio, pre-mongola) negli anni ’60 del secolo scorso dai russi. Nuove scoperte possono aiutare a comprendere meglio quel ciclo pittorico in cui compaiono, oltre agli abitanti stessi di Samarcanda, anche rappresentanti delle civiltà attigue come cinesi, indiani, turchi durante un periodo preciso dell’anno, intenti a officiare celebrazioni specifiche. Un’introduzione storica e alcune traduzioni da fonti relative all’epoca in questione sono presentate allo scopo di fornire dati di prima mano e approfondimenti anche al lettore non esperto. -
Darwinismo e pragmatismo. E altri studi su William James
Darwinismo e Pragmatismo raccoglie studi, introduzioni, e testi di conferenze, scritti in tempi e situazioni diverse, ma che appaiono tutti in qualche modo percorsi e coinvolti dal tema del rapporto tra darwinismo e pragmatismo. Il senso ultimo del darwinismo quindi non è nell’esatta ricostruzione della catena evolutiva in ogni singolo dettaglio, ma nel rinforzare la convinzione naturalistica che le vicende di questo mondo possono essere comprese e spiegate con la conoscenza che a questo stesso mondo appartiene, e che è l’unica, per poca che sia, su cui abbiamo qualche controllo. Sul terreno rischioso di una conoscenza relativistica, se non scettica, il darwinismo incontra il pragmatismo e la forza destabilizzante del suo metodo che apre alla conoscenza umana gli spazi riscattati da una metafisica monistica e dogmatica, e lascia alla visione umanista e naturalistica e alla scienza la possibilità di svolgere il suo duro e infinito compito di comprensione del mondo. -
L' immaginario della scuola
La scuola è stata crivellata, a giusto titolo, da quasi tutti i saperi, perché incredibilmente complicata, esposta a infinite preoccupazioni, luogo di incrocio di vite, pratiche, saperi, strutture. A scuola si continua a tornare, con la memoria, con la scienza, con le ferite patite e inferte, con la presunzione di sapere. Anche questo libro torna a studiare la scuola, cercando di penetrare la nebulosa di immagini che le ruota intorno, con il proposito di intrecciare e rendere visibile l'ordine simbolico del discorso e delle figurazioni che su di essa si danno e intorno ad essa si stringono. La scuola come un volto, un organismo vivente, dotato di una presenza, di modi, di stili leggibili anzitutto nella materialità dei suoi segni e delle sue forme, ma anche nel reticolo degli sguardi che la invischiano o che ne traggono spunto per celebrare uno snodo rilevante del vivere, un esperimento umano in cui affiora la fisionomia di un mondo e delle sue promesse. Gli sguardi del cinema, dell'arte e persino delle produzioni autarchiche dei suoi abitatori che, proiettandosi su di essa, istituiscono di fatto un infra-mondo simbolico che permea e percola in quello, solo apparentemente più concreto e ""letterale"""", dei gesti, delle relazioni, dei fatti."" -
Quaderno di comunicazione (2009) Vol. 10
Le ultime annate editoriali sono state ricche di confessioni letterarie di chi quasi per intero ha attraversato il secolo “terribile” da cui ci siamo congedati. I tratti di ogni autoscrittura tuttavia sono sempre gli stessi. Nel momento in cui si accinge a seminare di negro semen la pagina bianca cartacea o elettronica, ogni scrittore genera finzioni: autobiografie, diari, memoriali, zibaldoni, sono forme di un tempo narrativo simbolicamente mediato dai loro Autori; la consegna di un messaggio a quelli che vorranno accoglierlo. Facebook e suoi similari di rete sono invece le forme comunicative di un tempo immediato. Più che configurarle come deriva entropica del mostrarsi per come si è, le scritture di rete si configurano come metastoria in cui milioni di utenti preservano una presenza, l’unica possibile nel tempo espropriato di un presente a flusso. La fragilità di qualsiasi identità nella volatilità del qui e ora fa sì che ciascuno debba assumersi in proprio l’onere della identificazione. Questo numero riflette a più voci sulla fragile felicità del dirsi, del lasciar tracce nella grande anagrafe della rete. Un fenomeno che interessa due miliardi e mezzo di utenti di internet e più di cinquanta milioni di blogger, un numero in costante crescita, con centinaia di migliaia di nuovi utenti ogni giorno. Contributi di: Egle Becchi, Patrizia Calefato, Alejandro De Marzio, Duccio Demetrio, Sergio Duma, Monica Ferrari, Silvia Gravili, Salvatore Natoli, Mimmo Pesare, Elena Pulcini, Diana Salzano, Nieves Sànchez Garre, Antono Santoni Rugiu, Angelo Semeraro, Flavia Serravezza. Il fascicolo è dedicato alla memoria di Fernanda Pivano, scomparsa il 18 agosto del 2009.