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Paradiso e dintorni. Il paesaggio rurale dell'antico Oriente
La nostra civiltà comincia il suo viaggio in uno spazio mitico. Un ""giardino dell'Eden"""" in cui l'uomo trovava soddisfatte tutte le sue necessità. Per secoli studiosi e ricercatori si sono interrogati sulla realtà storica di questo paesaggio primigenio. Oggi finalmente è possibile rispondere alla domanda: ma com'era fatto questo paradiso? Quando l'Europa iniziò la sua esplorazione del Vicino Oriente, le notizie riguardanti quest'area erano sommarie e spesso facevano riferimento a un passato leggendario e mitico. In particolare, due miti ne avevano simboleggiato il paesaggio: la """"Torre di Babele"""" come metafora per la città e il """"Giardino dell'Eden"""" come metafora per la campagna. Entrambi erano caratterizzati da un elemento di crisi e di collasso: la torre di Babele era rimasta incompiuta e abbandonata, il giardino dell'Eden era stato chiuso all'uomo, costretto a migrare verso ambienti meno ospitali. Invece di città, i primi viaggiatori nel Vicino Oriente trovarono rovine, e invece di giardini trovarono il deserto. Col progredire dell'indagine storica e archeologica, le informazioni sulle antiche città (da Ninive a Babilonia) crebbero, mentre le informazioni sulle campagne rimasero scarse e quasi nulle. La storia orientale antica divenne una questione di re e dinastie, di città e palazzi, di scribi e artigiani e mercanti. Si sapeva che la stragrande maggioranza della popolazione antica era costituita da contadini e pastori, ma la ricostruzione della loro vita e del loro ambiente venne a lungo esclusa dal quadro. Oggi le condizioni sono cambiate. Possiamo provare, per la prima volta, a dare un volto al """"giardino dell'Eden"""", a quel paesaggio in cui è germinata alcuni millenni fa la nostra civiltà."" -
Nanorazzismo. Il corpo notturno della democrazia
Il nanorazzismo è il razzismo fatto cultura e respiro, nella sua capacità d'infiltrarsi nei pori e nelle vene della società, nell'ora dell'ammaliamento di massa. È quella forma narcotica del pregiudizio che si esprime nei gesti in apparenza neutri di ogni giorno, nello spazio di un nulla, di una frase in apparenza inconsapevole, di una battuta, di un'allusione e, bisogna pur dirlo, di una cattiveria voluta, di un intento malevolo, di un'oscura voglia di stigmatizzare e soprattutto di fare violenza, ferire e umiliare, di infangare chi non si considera dei nostri. Achille Mbembe, uno dei maggiori intellettuali contemporanei, si addentra nelle dinamiche che rendono l'identificazione dell'altro come nemico la modalità dominante di relazione nella società contemporanea. -
Martin Luther King. Una storia americana
Famoso e celebrato per aver dato un'eccezionale forma retorica al ""sogno americano"""" dell'uguaglianza e della giustizia nelle relazioni sociali, King denunciò con grande forza l'incubo del razzismo, diventando portavoce del più ampio movimento nonviolento della storia americana. In contrasto non solo con la Casa Bianca ma anche con alcuni settori della comunità afroamericana, si schierò contro la guerra in Vietnam muovendo, con il passare degli anni, una critica sempre più radicale al sistema sociale ed economico degli USA. Questa biografia ricostruisce l'azione di King come parte integrante della storia americana senza nascondere il travaglio interiore, le debolezze e il progressivo isolamento di un leader che, denunciando la connessione tra razzismo, ingiustizia sociale e militarismo, firmò la sua condanna a morte."" -
Guerra ed eserciti da Machiavelli a Napoleone
Quando, nel 1814, si riunì a Vienna il congresso incaricato di restituire all'Europa un assetto simile a quello in vigore prima di Napoleone, non solo la galassia degli imperi risultava più ridotta, ma era anche evidente che soltanto le cinque grandi potenze europee – in prima fila la Gran Bretagna in campo marittimo e la Russia sul fronte di terra – che erano ascese ai vertici continentali dopo oltre tre secoli di guerre per lo più combattute tra loro, potevano ragionevolmente competere anche sul piano mondiale. Prendendo in esame alcuni fenomeni caratteristici di quella fase storica – dal mercato della guerra all'esercito interarmi, dai fanti armati di picche al sempre più efficace impiego delle armi da fuoco, dall'architettura bastionata al varo di flotte d'alto mare armate di pezzi di artiglieria, dal fuoco continuo alle trasformazioni sei-settecentesche in campo strategico, tattico, organico e logistico – questo libro ricostruisce il progressivo aumento della scala di conflitti che portò alla globalizzazione militare. -
Somiglianze. Una via per la convivenza
Obiettivo del nostro tempo può essere una mera coesistenza? Se la risposta è no, se pensiamo non soltanto di coabitare gli uni accanto agli altri con il rischio di scivolare dall'indifferenza al respingimento (e oltre), se riteniamo essenziale coinvolgerci in progetti di vita condivisi, occorre che gli altri non siano soltanto ""altri"""", ma che noi e loro siamo – e ci rappresentiamo – """"simili"""". Dai filosofi dell'antichità a quelli della modernità, da momenti significativi del pensiero scientifico ai modi in cui in altre società sono concepite le persone, ciò che viene fatta emergere è una teoria delle somiglianze, che – prima di ogni divisione – induce a cogliere legami e intrecci non solo tra le cose, ma entro le cose. In questo modo, insieme all'identità, viene meno anche il concetto di individuo. Come già in biologia, al suo posto troviamo il """"condividuo"""", un soggetto che, oltre a condividere con altri somiglianze e differenze, è esso stesso espressione di una vera e propria simbiosi interna, a partire dalla quale dovrebbe risultare più facile pensare alla convivenza con gli altri."" -
Paul Klee. Genio e regolatezza
Paul Klee è uno degli artisti più importanti del Novecento e sicuramente uno dei più amati: la sua pittura raggiunge tutti, incanta i bambini come i filosofi che ne hanno molto scritto. Ha dipinto diecimila opere, sperimentando, creando nuove tecniche, usando linguaggi diversi, reinventandosi sempre: è stato astratto e figurativo, lo hanno chiamato post-cubista, surrealista, espressionista, ma nessuna definizione riesce a racchiuderlo. Diceva di essere ‘inafferrabile’. E in qualche modo è così. Chi era davvero Paul Klee? Questo libro indaga il mistero di un genio dotato di molti doni: poteva essere un poeta o un musicista, ma è con la pittura che ha cambiato la storia dell’arte. Dominato da una potente ispirazione e da un’inesauribile furia creatrice, che ha saputo regolare ed educare con la più metodica delle vite: un caso molto raro tra i suoi colleghi artisti.rnAttraverso i suoi Diari e i densi scritti teorici che ha lasciato, Gregorio Botta ricostruisce e intreccia la formazione di un uomo e la nascita di un’estetica che ha segnato il secolo.rnDotata di un ricco apparato iconografico a colori, questa è una biografia artistica scritta con un linguaggio chiaro e avvincente da un autore che è a sua volta un artista. -
L' ergastolano. La strage di Peteano e l'enigma Vinciguerra
La sera del 31 maggio 1972 una telefonata anonima ai carabinieri di Gorizia segnalò la presenza, a Peteano di una Fiat 500 abbandonata a bordo strada. All'apertura del cofano esplose una bomba, uccidendo i tre carabinieri che la stavano controllando e ferendone un quarto. Di tutte le stragi fasciste, questa è la più singolare per la presenza di un reo confesso: Vincenzo Vinciguerra di Ordine Nuovo. La sua 'assunzione di responsabilità' arrivò solo nel 1984, dopo indagini svolte prima in direzione di Lotta Continua, poi verso un gruppo di goriziani, assolti dopo oltre un anno di carcere. In seguito si scoprì che alti ufficiali dell'Arma (ma la polizia non fu da meno) protessero i neofascisti che avevano ucciso tre loro commilitoni. Anche il segretario del Msi, Giorgio Almirante, fu rinviato a giudizio per favoreggiamento e sfuggì al processo solo grazie a un'amnistia. Oggi Vinciguerra continua a dichiararsi combattente contro lo Stato e non ha mai usufruito di alcun permesso. Con un racconto incalzante, il libro fa luce sugli aspetti ancora in ombra della strage e sullo stesso Vinciguerra, intervistato in carcere, svelando una storia italiana ancora oggi difficile da accettare. -
Roma, camminando
Allora partiamo da dove tutto è cominciato. Dal Tevere. E iniziamo a camminare. Ecco che quegli stessi luoghi che percorriamo distrattamente ci mostreranno un volto diverso e nuovo. Ci accorgeremo delle infinite stratificazioni di questa città; dei millenni di cultura, potere e bellezza che si sono succeduti sovrapponendosi e mai elidendosi. Per non perderci, la nostra guida ha organizzato 18 itinerari a tema che ci permetteranno ogni volta di scoprire un aspetto diverso magari proprio là dove non saremmo mai andati. Così percorreremo la via Tuscolana per conoscere gli acquedotti che la attraversano e le scenografie romane negli Studi di Cinecittà, oppure risaliremo gli ultimi chilometri della via Francigena per ritrovare i panorami che per secoli i pellegrini ammiravano al termine del loro viaggio o, ancora, visiteremo i Fori per scoprire i luoghi della politica della Roma antica. Riusciremo perfino ad arrivare al mare sulle nostre gambe! Attraversare Roma sarà una magnifica esperienza, perché nessuna come lei accoglie chi vuole conoscerla davvero. -
Storia del mare
Così ecco il grande libro del mare: comincia in un infinito passato, quattro miliardi di anni fa, raccontando una geologia antica e gli inizi della vita, i dinosauri e i pesci primitivi, i mari scomparsi e le grandi catastrofi. E poi giù negli abissi, per riemergere tra barriere coralline, zone acquitrinose, scogli o spiagge di sabbia. Quindi naturalmente la storia. Quella delle prime colonizzazioni, dei mezzi e delle antiche imbarcazioni per affrontare il mare e della nascita dei porti. La storia dei grandi miti, quelli biblici e quelli omerici. E le civiltà: i fenici, i greci, i romani; e attorno a questo le rotte dei mercanti, le storie delle anfore, del corallo; i racconti dei pellegrini e dei vichinghi in America e dei cinesi nell'Oceano Indiano. Una storia fatta anche delle cose più note: la bussola, le caravelle, Cristoforo Colombo, Magellano, Vespucci e i pirati dei Caraibi. Senza mai dimenticare che tutto questo ha a che fare anche con le balene e gli squali, con i tesori nascosti, con le leggende del kraken, del maelstrom, dell'olandese volante e di tutto quanto ha alimentato la nostra fantasia per secoli. Sino al presente, ovviamente, alla crisi ambientale e allo scioglimento dei ghiacci. Perché fare una storia del mare vuol dire sì parlare dei nostri sogni più profondi, ma anche ricordarci che alla fine siamo solo una specie tra altre specie. Siamo parte del mare ed è questa forse la cosa che più conta in tutta questa avventura millenaria. -
Vita di Enrico Berlinguer. Nuova ediz.
Enrico Berlinguer è stato un protagonista assoluto della vita politica italiana in un quindicennio denso di avvenimenti, dal 1969 al 1984. Un'età aperta dall'autunno caldo, proseguita con l'esplosione del terrorismo rosso e nero, i grandi successi elettorali del Pci, la solidarietà nazionale e il rapimento di Aldo Moro, chiusa alla fine con la rottura dell'unità sindacale e con lo scontro con il Psi di Craxi. In questa biografia, Giuseppe Fiori ci racconta quegli anni difficili dell'Italia repubblicana, la complessa separazione dall'Urss del Partito comunista, l'affacciarsi della questione morale. Ma anche l'intera vicenda di un uomo che ha lasciato il segno per il valore riconosciuto della sua qualità umana: uomo schivo, severo, coerente, geloso della sua privacy, attaccato alla sua Sardegna, a Sassari, a Stintino. A cento anni dalla sua nascita, il ritratto appassionato di un protagonista indimenticabile e indimenticato della vita politica italiana. -
Storia degli Stati Uniti
Una storia degli Stati Uniti che, partendo dalle origini, dedica particolare attenzione alle vicende degli ultimi anni, dai drammatici avvenimenti dell’11 settembre alle presidenze di Barack Obama e Donald Trump, fino alle sfide epocali che caratterizzano quella di Joe Biden. -
Monte Bianco. Il gigante delle Alpi
I ghiacciai e le vette del Monte Bianco, le sue pareti di granito e le sue creste di neve dove s'incontrano Italia, Francia e Svizzera, formano paesaggi di straordinario fascino. La prima ascensione ai 4810 metri della cima è stata compiuta nel 1786 da Jacques Balmat e Michel-Gabriel Paccard. Da allora, uomini e donne d'avventura come Edward Whymper e Albert Frederick Mummery, Giusto Gervasutti e Walter Bonatti, Christophe Profit, Catherine Destivelle e tanti altri hanno compiuto imprese straordinarie. Il libro racconta le loro speranze, i loro trionfi, le tragedie che hanno segnato questi due secoli e mezzo. E ancora, l'evoluzione dei materiali e delle tecniche di progressione, dei rifugi e degli impianti di risalita. Il Monte Bianco, da secoli, è anche un perno della storia d'Europa. Per il Piccolo San Bernardo sono passati soldati, pellegrini e mercanti. Nel 1924, a Chamonix, sono nate le Olimpiadi invernali. Attraverso il Col de la Seigne, nel 1940, l'esercito dell'Italia fascista ha attaccato la Francia già invasa dalle armate di Hitler. Infine sono arrivati il Traforo del Monte Bianco, il boom del turismo estivo e invernale, le corse in montagna e il cambiamento climatico con il drammatico ritiro dei ghiacciai -
Tutte storie di maschi bianchi morti...
Negli ultimi anni il tranquillo mondo delle discipline classiche è in subbuglio. Annibale è alle porte? Non proprio: questa volta il nemico sembrerebbe arrivare da oltre le colonne d’Ercole. Dagli Stati Uniti, infatti, giunge la richiesta di una radicale messa in discussione di questo campo, che affronti innanzitutto quelli che sembrano essere i suoi due maggiori limiti.rnIl primo è il ruolo che lo studio del mondo antico avrebbe svolto al servizio dell’idea che i valori della società bianca occidentale siano superiori agli altri e, di conseguenza, vadano diffusi anche con la forza. Il secondo è di tipo demografico: questi studi sono stati e sono sostanzialmente nelle mani di uomini bianchi in giacca di tweed, mentre le altre minoranze sono fortemente sottorappresentate. Spalancare le porte favorirebbe la nascita di approcci nuovi, necessari a liberarsi di queste ‘colpe’. È questo un invito, un gentile consiglio? In realtà è più un’offerta che non si può rifiutare. Il problema, però, è che mentre si discute, gli studi classici rischiano di essere espugnati anche da questa sponda dell’oceano. Sì, ma da chi? Da un fantomatico uomo nero che viene da oltreoceano oppure da qualcosa di molto più vicino a noi? -
Il lato oscuro del Sole. L'esplorazione spaziale della nostra stella
L'avvento dell'era spaziale ha permesso agli scienziati di inviare sonde interplanetarie a studiare il Sole dallo spazio, al di sopra dell'atmosfera terrestre, e poi anche di andare a osservarlo da vicino, sfidando l'enorme flusso di calore e di radiazioni. L'Europa, attraverso l'Agenzia spaziale europea, ha partecipato fin dall'inizio all'enorme sforzo scientifico e tecnologico di inviare sonde spaziali sempre più sofisticate in missioni sempre più ambiziose. A cominciare da Ulysses, Soho e Cluster, per poi osare avvicinarsi sempre più al nostro astro, prima con Venus Express, poi BepiColombo verso il pianeta Mercurio e infine con Solar Orbiter, la missione più ambiziosa mai ideata per lo studio ravvicinato della nostra stella. Questa esplorazione del Sole dallo spazio è anche una grande avventura che ci viene raccontata direttamente dall'uomo che, nell'arco di trent'anni, ha contribuito direttamente alla preparazione e all'esecuzione delle operazioni di volo di queste missioni spaziali. Conosceremo così le sfide tecnologiche e umane, le difficoltà incontrate, e scopriremo quale rivoluzione scientifica sta nascendo dall'osservazione dei lati nascosti del Sole. -
Francesco e Isabella. L'età d'oro dei Gonzaga
Nel passaggio tra Quattro e Cinquecento i Gonzaga e Mantova raggiunsero la loro età dell'oro. Di questo periodo, in cui la città virgiliana si trasformò in una delle capitali d'Europa, furono protagonisti incontrastati Francesco II e la moglie Isabella d'Este. I due sposi non potevano essere più diversi: Francesco uomo d'armi e d'azione; Isabella raffinata, elegante e colta. Eppure le differenze si integrarono in una complementarità fondata sull'ambizione di accrescere il prestigio del marchesato e di vedere confermata la sua indipendenza nelle turbinose lotte tra principati e interventi delle grandi nazioni. Nell'intreccio di vicende strettamente umane (romanzesche, tuttavia mai romanzate) sfilano Leonardo, Perugino, Raffaello e Mantegna. E poi il Castiglione, Pico della Mirandola, Boiardo, Ludovico Ariosto, Poliziano e altri volti oggi dimenticati. Protagonisti diventano anche gli animali: uccelli, cani e cavalli che hanno contribuito a scrivere la storia della Dinastia. Come in un affresco, è restituita l'anima a volti, personaggi e luoghi oggi irriconoscibili, ridestandoli dal sonno delle carte e dei troppo spesso astratti libri. -
L' alba del Novecento. Alle radici della nostra cultura
All'alba del Novecento, durante il ventennio dal 1895 al 1914, in ogni campo del sapere umano si produsse una vera e propria 'rivoluzione culturale'. Nel giro di pochissimi mesi del 1900, ad esempio, si passò dall'inaugurazione della Esposizione Universale di Parigi alla pubblicazione de ""L'interpretazione dei sogni"""" di Freud o alla teoria dei quanti di Max Planck, fino al """"Concerto per pianoforte n. 2"""" di Sergej Rachmaninov. Allo stesso modo, nel 1913, mentre in Europa si scatenava la seconda guerra balcanica, a New Orleans il dodicenne Louis Armstrong già intonava su una tromba i suoi primi temi musicali. Così il tragico naufragio del Titanic - che nell'aprile 1912 già segnava la fine di un'epoca - si collega, quasi magicamente, al cupo incipit de """"La montagna incantata"""" di Mann, 'il grande poema della morte' iniziato quell'anno. Oppure i colpi di cannone che dettero l'avvio alla prima guerra mondiale rinviano alle riflessioni di Kafka che, proprio nell'agosto 1914, iniziava la stesura de """"Il processo"""". Una 'nuova storia' della Belle époque che ha l'ambizione di raccontare sincronicamente il terremoto che travolse una cultura e la sostituì con una diversa."" -
Non è un Paese per madri
In Italia nascono sempre meno bambini, aumentano le donne senza figli, chi diventa madre lo fa sempre più tardi. Perché una dimensione della vita che dovrebbe essere semplice è diventata così complicata? Per rispondere bisogna affrontare sia gli aspetti culturali sia quelli strutturali che pesano sulle spalle delle italiane. Tra i primi, il mito della maternità che esercita una pressione fortissima nel nome di un ideale di perfezione. Tra gli aspetti strutturali, mancanza di servizi per l'infanzia, congedi parentali non equamente distribuiti e incertezza lavorativa. In questo saggio - informatissimo e ricco di dati - idee e proposte per superare la crisi demografica e per immaginare una società in cui vita professionale e vita privata siano in armonia. -
Annuario Accademia di Belle Arti di Venezia 2018. Pittura «oggi»: da Emilio Vedova alle ultime tendenze
Come usuale per l’Annuario dell’Accademia, il Dossier prende in esame la produzione didattica di una delle componenti l’offerta formativa dell’Istituzione veneziana, in questo caso quella inerente la Scuola di Pittura. Vengono qui proposti due percorsi, nettamente distinti.rnrnIl primo percorso è dedicato a uno dei più importanti artisti veneziani contemporanei, con i contributi di studiosi che hanno partecipato al convegno “Emilio Vedova (1919-2019). Arte, didattica, impegno civile”.rnrnIl secondo percorso riguarda invece le vicende recenti e recentissime, a partire dal trasferimento dell’Accademia dalla sede storica alla nuova sede nell’ex Ospedale degli Incurabili nei primissimi anni del XXI secolo. È composto di tre articolati interventi scritti da persone che hanno direttamente partecipato e partecipano alle vicende delle nuove generazioni di artisti che escono dalle aule accademiche per aprirsi al mondo dell’arte. A volte, come mettono in luce queste pagine, con risultati di sorprendente qualità. -
L' oceano di mezzo. Un viaggio lungo 24.539 miglia
«Nella mia vita di nomade non ho mai smesso la ricerca di radici. Immaginarie, costruite, conquistate. Ma indispensabili.» Le austere memorie di Genova, le atmosfere nordiche di Bruxelles e le sorprese di Parigi, l'iniziazione all'Oriente in Indonesia, poi verso Ovest a respirare l'aria decadente di New York, lo spaesamento di San Francisco, a riscoprire un'armonia celeste di Pechino, i bambini del Sichuan, le case a fior d'acqua del Kerala, il destino marittimo di Tokyo, le sorgenti del Nilo... Tre oceani e quattro continenti. Federico Rampini ci racconta grande storia e vita quotidiana di tanti luoghi e personaggi indimenticabili. E forse qualche lezione appresa. -
Dei e artigiani. Archeologia delle colonie greche d'Occidente
Mario Torelli, fra i maggiori archeologi italiani, analizza e ricostruisce l'insieme delle forme religiose, i culti, le pratiche della devozione dominanti nel mondo greco, quelle che i coloni hanno recato con sé dalla madrepatria. Ne esamina le successive trasformazioni, mostrando anche come queste forme religiose - articolandosi secondo specifici rituali - hanno informato edifici, monumenti e materiali artigianali. Sulla base di una ricchissima documentazione e un vasto materiale di ricerca sul campo durata due secoli di scavi, si sono potuti ricostruire alcuni comportamenti sociali, come il simposio, o la cerimonialità di rituali, come il matrimonio, le dediche votive e le tradizioni patrie di religiosità domestica o funeraria. Le città e le produzioni della Magna Grecia e della Sicilia durante la colonizzazione greca: il racconto di una 'cultura delle colonie' fatta di pratiche, consuetudini e simboli che combinano insieme saperi, tecniche e modelli culturali originati nella madrepatria.