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Atlante dei boschi italiani
I boschi italiani hanno caratteristiche uniche al mondo, affascinanti da conoscere. A differenza del resto d’Europa, gran parte della loro biodiversità è legata alla secolare influenza di attività come il pascolo, la produzione di legname, di legna da fuoco, di carbone o di alimenti. La lunga coevoluzione tra uomo e natura ha creato un binomio inscindibile. Le abetine delle Alpi, le faggete appenniniche, i querceti delle colline interne, le pinete litoranee e le macchie di arbusti delle coste e delle isole, sono elementi di un paesaggio bioculturale che già dal medioevo ha attirato studiosi e visitatori stranieri e che ancora oggi mostra persistenze storiche in grado di rappresentare l’identità ambientale e paesaggistica dell’Italia. -
Racconta Napoli
Il palcoscenico come dimora. Napoli come fede e, insieme, eresia. Un mestiere e una città che si somigliano: perché sono seconda pelle, difficile da dismettere.rnPeppe Barra, straordinario interprete e cantante che continua a sperimentare e a sorprendere, si lascia interrogare senza filtri da una firma del giornalismo d’inchiesta. Così la conversazione con Conchita Sannino non è solo un viaggio appassionante e ironico con un mattatore amato da De André a Fellini. Ma si fa subito storia collettiva e ‘indagine’ sulla propria terra, e sul Sud, in uno snodo cruciale del Paese.rnUn dialogo sincero e, a tratti, toccante. L’infanzia nella magica Procida. La Napoli devastata dalla guerra. I sogni da bambino prodigio. Fino alla ‘rivoluzione’ di Gatta Cenerentola, al sodalizio artistico con sua madre Concetta, alla carriera da solista che rinnova una grande cultura teatrale. Ma è la metropoli meridiana, l’altra protagonista. Che non sembra imparare dalle proprie cadute. Che soffre, delude, si rialza. E torna a splendere come capitale dell’immaginario. -
Storia della Terra
Una palla infuocata si è trasformata in milioni di anni in ciò che noi chiamiamo Terra: un agglomerato di rocce sufficientemente solido da ospitare i vasti oceani della nostra ‘arancia blu’ e grandi continenti in perpetuo movimento. Un ambiente dove la vita ha prosperato, e continua a farlo nonostante tutto e tutti. Eppure di questo spazio, su cui poggiamo i piedi tutti i giorni e che ci nutre, spesso sappiamo pochissimo. In questo libro, allora, ci muoveremo attraverso i luoghi dove è possibile comprendere la storia della Terra e i profondi legami che essa ha con la storia della vita: dalle tenui tracce della sua origine, più di tre miliardi di anni fa, fino alle prove della coevoluzione del pianeta con il mondo vivente. Andremo alla scoperta di alcuni dei suoi luoghi più incredibili, dalla fossa delle Marianne alla cima dell’Everest, passando per le miniere del Sudafrica e le scogliere coralline tropicali.rnIl nostro sarà anche un viaggio nel tempo, perché è impossibile raccontare la storia della Terra tralasciando le storie dei protagonisti della sua esplorazione, dalle prime intuizioni sulla sua forma fino alle recenti esplorazioni dei fondali oceanici.rnUna storia della Terra che propone un approccio globale alla comprensione del pianeta e della sua fisiologia, una dimensione culturale oggi più che mai necessaria. -
Amaro. Un gusto italiano
Gli organi del gusto sono la lingua e il cervello. La prima sente i sapori, a valutarli è il secondo. Il meccanismo non è solo biologico, ma anche e soprattutto culturale: è una questione di abitudine, di apprendimento, di giudizio. Dunque, se ci chiediamo perché la sensibilità gustativa degli italiani è così attratta dall’amaro, la spiegazione non va cercata nella genetica ma nella storia. Ce lo spiega uno dei più grandi storici dell’alimentazione, scavando tra fonti letterarie e trattati di botanica, agricoltura, cucina, dietetica. Un sorprendente itinerario che mette a fuoco un aspetto affascinante e caratteristico della cultura italiana. -
Hackers. Storia e pratica di una cultura
La nascita degli strumenti di comunicazione di massa ha visto, sin da subito, la crescita di comunità di appassionati che quasi clandestinamente sperimentano tecniche nuove e provano a sviluppare potenzialità impreviste e impensate. In seguito l’attenzione dei media ha contribuito a trasformare ‘l’hacking’ in un fenomeno di massa e ad affermarne il valore politico: da un parte vengono fondati i movimenti Free Software e Open Source contro la privatizzazione del web, dall’altra assistiamo alla nascita del cosiddetto hacktivismo. Oggi questo fenomeno è arrivato ad occupare un ruolo di primo piano nella geopolitica contemporanea grazie alla nascita di gruppi su scala globale come Anonymus e all’incorporazione dell’hacking nelle strutturi militari e di intelligence. Questo libro è la prima ricostruzione storica di questo fenomeno dei nostri tempi. -
L' inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo
Forse non lo sapete, ma il piccolo oggetto che avete in mano - così maneggevole, chiaramente stampato, dai caratteri eleganti, corredato da un frontespizio e da un indice - deve quasi tutto al genio di Aldo Manuzio, che cinque secoli fa ha rivoluzionato il modo di realizzare i libri e ha reso possibile il piacere di leggere. Benvenuti nel mondo del primo editore della storia. -
Capitalismo contro capitalismo. La sfida che deciderà il nostro futuro
Il capitalismo ha trionfato seguendo due modelli: in Occidente come 'capitalismo liberale', in Oriente come 'capitalismo politico'. Il primo vacilla sotto il peso dell'iniquità, il secondo sotto quello della corruzione. Quale dei due riuscirà a conquistare la leadership mondiale? È realizzabile un terzo modello più equo e più giusto? Oggi siamo tutti capitalisti. Infatti, per la prima volta nella storia umana, il mondo è dominato da un unico sistema economico e si muove ovunque seguendo lo stesso spartito. Per arrivare a questo, il sistema capitalistico e l'economia di mercato hanno dovuto sconfiggere prima il feudalesimo, con le sue diverse declinazioni, e poi il comunismo, l'ultimo grande avversario. Se questo è potuto accadere è perché il capitalismo funziona: produce prosperità e gratifica l'aspirazione umana all'autonomia. Ma tutto ciò ha un costo: ci spinge a perseguire il successo materiale come unico obiettivo. E non offre garanzie di stabilità. In Occidente il capitalismo liberale produce crescenti disuguaglianze che minano la convivenza democratica. D'altro canto il capitalismo politico, esemplificato dal modello cinese, è più esposto alla corruzione perché non è arginato dai vincoli di un sistema democratico e si espone al rischio di disordini sociali. Branko Milanovic, uno dei più innovativi e autorevoli economisti mondiali, indaga nel libro proprio le ragioni di questo sviluppo storico del capitalismo e pone sul terreno una domanda non più eludibile: ora che il capitalismo è l'unico sistema che ci governa, quali sono le prospettive concrete che garantiscono all'umanità più equità e una crescita sostenibile per il pianeta? Le sue risposte sono sorprendenti e niente affatto fataliste. Ancora una volta il futuro è rimesso nelle nostre mani: il capitalismo è un sistema umano, perciò dovranno essere le nostre scelte a orientarlo in una direzione o in un'altra e a determinare cosa dovrà offrirci. -
Il verso giusto. 100 poesie italiane
Da Giacomo da Lentini a Petrarca, da Gaspara Stampa a Tasso, da Leopardi a Caproni e alla lirica femminile: cento tappe, cento testi - noti e meno noti - alla ricerca del 'verso giusto'. Valore assoluto, rappresentatività e, naturalmente, gusto personale sono i criteri che il grande storico della lingua Luca Serianni ha seguito nella scelta di cento poesie scritte 'in italiano' nell'arco di otto secoli di storia letteraria. -
Introduzione alla filosofia islamica
Più che ricostruire la storia della filosofia islamica, questo libro vuole restituircene il senso complessivo. Vuole cioè definire i modi e le tematiche fondamentali di una speculazione che non è rimasta chiusa nei confini del mondo islamico ma ha contribuito all'evoluzione di tutta la storia della filosofia con una sua peculiare originalità. -
Le radici psicologiche della disuguaglianza
Le disuguaglianze sono tra le cause principali dell'infelicità collettiva: seminano sfiducia, indeboliscono la coesione sociale e mettono a rischio la democrazia. Perché, allora, i tentativi di contrastarle sono pochi e deboli? Questo libro esamina come le disuguaglianze vengono costruite, occultate, accettate, interpretate, contrastate. Esplora il gioco dei meccanismi di assoluzione o di colpevolizzazione rispettivamente dei dominanti e dei dominati seguendo due diverse prospettive: la prima si sofferma sui processi cognitivi e motivazionali che fanno sì che i privilegiati, che della disuguaglianza beneficiano, si convincono di possedere la 'stoffa giusta' e di meritare i propri vantaggi. La seconda ricostruisce i processi di chi subisce la disuguaglianza e la accetta, interiorizzandola. -
9 agosto 378. Il giorno dei barbari. Nuova ediz.
Un grande storico come Alessandro Barbero e un grande illustratore come Sergio Toppi ci restituiscono vividamente quel che accadde ad Adrianopoli, nei Balcani, in un lungo pomeriggio d'estate nella battaglia che ha cambiato la storia del mondo e che ha segnato la fine dell'Antichità e l'inizio del Medioevo. -
La sfida per un sistema bancario europeo. Gli interventi sulla rivista «Bancaria»
Piero Barucci, oltre che economista, è stato uomo delle istituzioni. Mai, però, un profilo ha prevalso sull'altro; al contrario, la preparazione professionale, lo strumentario intellettuale e le caratteristiche anche temperamentali via via messi in campo per la migliore interpretazione di uno dei due ruoli hanno sempre positivamente connotato i profili caratterizzanti l'altro ruolo. È questa la conclusione alla quale si arriva leggendo i 19 scritti da lui pubblicati, nell'arco di venticinque anni, sulla rivista «Bancaria» dell'Associazione Bancaria Italiana. Tra tutti spiccano le 5 relazioni pronunciate di fronte all'Assemblea dell'ABI, quattro volte in veste di Presidente dell'Associazione e una in veste di Ministro del Tesoro. Esse coprono un periodo cruciale per la storia d'Italia, in cui le banche furono chiamate a gestire il passaggio dal vecchio al nuovo, necessario adempimento per non perdere l'ineludibile appuntamento con l'Europa. Si tratta di una testimonianza fondamentale in quanto resa in piena coerenza con le caratteristiche fondamentali di Piero Barucci: l'onestà intellettuale e il rigore dell'uomo delle istituzioni che lo inducono ad andare oltre l'ottimismo di facciata; l'acume analitico dello studioso che lo porta a capire l'importanza dei cambiamenti in atto e a individuarne le cause e, soprattutto, le conseguenze. -
I torinesi da Cavour a oggi. Nuova ediz.
Con la maestria di un grande giornalista, Aldo Cazzullo delinea il profilo dei torinesi – di nascita e di adozione – che hanno contribuito in maniera significativa all'identità italiana: da Gianni Agnelli a Cesare Pavese, da don Bosco a Italo Calvino, da Camillo Benso di Cavour a Carol Rama, da Luigi Einaudi a Norberto Bobbio, da Piero Gobetti a Giovanni Giolitti, da Palmiro Togliatti a Rita Levi Montalcini. Ne esce il racconto di una città straordinaria, un laboratorio dell'innovazione scientifica, tecnologica e industriale ma anche delle avanguardie artistiche e intellettuali. Questa edizione si presenta con una nuova premessa e una revisione del capitolo finale dedicato alle prospettive della città. -
L' Ucraina e Putin tra storia e ideologia
Perché Putin ha pensato di poter conquistare in pochi giorni l’Ucraina con il consenso dei russi ma anche degli ucraini? Cosa vuol dire ‘denazificazione’? Per spiegare questa tragedia che cambia il mondo occorre ritornare ad alcuni passaggi essenziali della storia del Novecento prima e dopo il 1991.rnUna vicenda complessa, che parte dal rapporto dell’Ucraina con il potere sovietico di Lenin e che passa dall’Holodomor, la terribile carestia provocata da Stalin che nel ʼ32-ʼ33 fece in Ucraina più di quattro milioni di vittime. Una storia che continua con la seconda guerra mondiale e l’occupazione nazista e prosegue con la fine dell’Urss e le difficoltà degli Novanta, cui l’Ucraina ha risposto guardando all’Unione Europea mentre in Russia si affermava la svolta autoritaria di Putin, fondata sul consenso a una ideologia di potenza radicata nella storia russa e condivisa da una classe dirigente formatasi tra declino sovietico e riaffermazione del potere dello Stato. Una ideologia che spinge Putin a disprezzare un Occidente opulento e corrotto in declino economico e demografico. E che gli fa pensare che sia arrivato il momento per ridare alla Russia il suo ruolo di grande potenza mondiale. -
Teologia politica e diritto
La teologia politica può essere superata? E quella che oggi – riferendosi al neoliberismo e alla sua genealogia – molti definiscono ‘teologia economica’ è davvero un'alternativa alla teologia politica? Questo saggio risponde a queste due domande facendone la genealogia, al fine di illuminare il nucleo teologico-politico della modernità e la costante riemersione di domande di senso in ambito secolare. -
Milano città universitaria. Progetti e protagonisti dall'Unità d'Italia alla fondazione dell'Università degli Studi
Milano oggi conta un sistema universitario fortemente articolato - con ben sette università statali e non statali - che rappresenta una delle eccellenze del territorio. Ma come si è formata questa complessa struttura? In queste pagine scopriremo l'evoluzione dei primi progetti di istruzione superiore che posero le basi per le future università milanesi, progetti sostenuti da una rete di istituzioni pubbliche e private e da personaggi di primo piano come Francesco Brioschi, Graziadio Ascoli e Luigi Mangiagalli. A essi il libro dedica molto spazio, mostrando il loro ruolo di catalizzatori e organizzatori culturali. È una storia di grandi realizzazioni, che approdò nel 1924 alla creazione dell'Università degli Studi, che si affiancava al Politecnico, alla Bocconi e alla Cattolica. Ma è anche una vicenda complicata: Enrico Decleva racconta le difficoltà, le incertezze e le pressioni politiche che condizionarono questo percorso e le soluzioni raggiunte per arrivare al risultato finale. Una storia ricca di insegnamenti anche per l'oggi. Basata su materiale archivistico di prima mano, rigorosissima nelle fonti, quest'opera rappresenta il punto culminante di molti anni di studi. Un libro postumo che costituisce un lascito intellettuale straordinario e di grande attualità. -
Sulle orme del sacro. I santuari dell'Europa occidentale. IV-XVI secolo
I santuari hanno cominciato a diffondersi a partire dal IV secolo grazie al successo in Occidente del culto dei santi. Grande, infatti, era l’afflusso di pellegrini desiderosi di ottenere guarigioni, di venerare reliquie e immagini sacre legate soprattutto alle apparizioni della Madonna e dell’arcangelo Michele. Questo rappresentava un paradosso per la religione cristiana, dal momento che il suo fondatore aveva rifiutato l’idea che esistessero dei luoghi privilegiati per rivolgersi a Dio. Ma le iniziative dei vescovi e la pressione dei fedeli smussarono presto questo riserbo. André Vauchez ricostruisce la storia della formazione di questi santuari e la loro crescita all’interno del mondo cristiano occidentale fra il IV e il XVI secolo. I più rinomati furono quelli di Gerusalemme – a cominciare dal Santo Sepolcro –, San Michele Arcangelo sul Gargano e in Normandia, San Martino di Tours e Rocamadour in Francia, Santiago di Compostela in Spagna e, negli ultimi secoli del Medioevo, San Francesco ad Assisi e della Madonna di Loreto in Italia. Insieme ad altri più modesti e meno noti, questi santuari formarono una rete densa di luoghi sacri che popolò l’Europa con forme nuove di sacralità. Un’ampia iconografia completa una ricerca così vasta e originale. -
Storia della filosofia indiana
Brahmana, Upanisad, Jainismo, Buddhismo, le scuole materialistiche, lo Yoga, il Vedanta, le scuole scivaite, fino alle correnti contemporanee: il libro è una sintesi dei maggiori sistemi della filosofia indiana. Dopo la presentazione delle principali scuole filosofiche, Giuseppe Tucci prende in esame i temi e i problemi più rilevanti della tradizione filosofica indiana nel corso di cinquemila anni: la questione della conoscenza, l'analisi dell'io, del tempo e dello spazio, il rapporto con il divino, il linguaggio, l'esperienza estetica. -
Teatro: L'esposizione universale-Tre quarti di luna-La sua parte di storia-Romagnola-Il pantografo
L’Esposizione Universale, commedia in tre atti scritta tra il 1945 e il 1948, Premio Gramsci per il teatro nel 1949, racconta le miserabili condizioni di una comunità di sfollati e la realtà sociale di grande povertà del dopoguerra.rnTre quarti di luna, dramma in tre atti scritto tra il 1949 e il 1952, Premio Saint-Vincent 1953, affronta la questione dei metodi educativi, del ruolo dell’intellettuale e tratta il rapporto tra maestro e allievo.rnLa sua parte di storia, commedia in tre atti scritta tra il 1952 e il 1955, Premio Pescara 1955, esprime il conflitto tra i costumi di una società emarginata e le regole di una civiltà progredita.rnRomagnola, kermesse in tre parti scritta tra il 1952 e il 1957, Premio Marzotto 1957, rievoca con drammatica evidenza le difficili scelte e i contrasti di una cruciale stagione della nostra storia civile.rnIl pantografo, racconto per voci e suoni scritto nella primavera del 1958, è tratto da una storia vera e rappresenta da un lato l’atto di umana solidarietà e dall’altro le condizioni di grave indigenza e di sacrificio della classe operaia. -
Capitalismo cannibale. Come il sistema sta divorando la democrazia, il nostro senso di comunità e il pianeta
‘Capitalismo cannibale’ è l’espressione che usa Nancy Fraser per definire il sistema sociale che ci ha portato a questo punto. La metafora del cannibale è calzante per l’analisi della società capitalista caratterizzata da una frenesia alimentare istituzionalizzata in cui il piatto principale siamo noi. Ma Fraser precisa e amplia anche la parola ‘capitalismo’ che, a suo giudizio, designa un ordine sociale che consente a un’economia orientata al profitto di predare i supporti extra-economici di cui ha bisogno per funzionare: la ricchezza espropriata dalla natura e dai popoli assoggettati; le molteplici forme di lavoro di cura, cronicamente sottovalutate quando non del tutto disconosciute; i beni e i poteri pubblici che il capitale richiede e allo stesso tempo cerca di limitare; l’energia e la creatività delle persone che lavorano. Per questa ragione la parola capitalismo non si riferisce a un tipo di economia, ma a un tipo di società: quella che autorizza un’economia ufficialmente designata ad accumulare valore monetizzato per gli investitori e i proprietari, mentre divora la ricchezza non economizzata di tutti gli altri. Come l’uroboro che si mangia la coda, la società capitalista è pronta a divorare la sua stessa sostanza.