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Una testimone di pedagogia cristiana. Scritti in memoria di Anna Maria del Pajo
Anna Maria Del Pajo (Firenze, 1906-1987), docente di ispirazione cristiana, è stata tra le fondatrici dell'Opera del Sacro Cuore nel 1955. I contributi raccolti nel volume, e la relativa documentazione, consentono di avvicinarsi ad alcuni aspetti importanti della personalità di Anna Maria, in particolar modo per quanto riguarda la dimensione relazionale e quella dell'insegnamento.""Una memoria"""", scrive l'arcivescovo Pier Luigi Celata, """"che può costituire o arricchire una tessera significativa per contribuire a comporre il mosaico delle diverse manifestazioni dello Spirito a Firenze nello scorso '900""""."" -
La bellezza. Petit tour del mugello mediceo
Questo lavoro di Riccardo Nencini, non esattamente un libro di storia né una guida turistica, è invece un atto di lucido, concreto, appassionato amore per la propria terra: una terra bellissima anche se ""ballerina"""", una terra di borghi d'antica vita civica e di pievi e abbazie dal passato illustre, una terra dalla storia affascinante anche se a tratti drammatica, incastrata fra la Toscana e l'Emilia Romagna. """"In realtà questo libro, direttamente o indirettamente autobiografico, è soprattutto un diario dell'anima"""" come ha scritto lo storico Franco Cardini. """"Lettore attento di Dante, interprete di alcuni momenti storici nodali, esegeta finissimo di Giotto, Nencini è un uomo del suo e del nostro tempo che sa e che ama interrogare il passato in funzione del futuro""""."" -
Lungara 29. Il ""caso Montesi"" nelle lettere a Piero
Ventisei lettere, scritte un giorno sì e un giorno no, dal 23 settembre al 27 novembre 1954. Il mittente è Leone Piccioni, il destinatario suo fratello Piero, recluso nel carcere romano di Regina Coeli, accusato dell'omicidio di Wilma Montesi. In realtà, come fu poi dimostrato, l'unica sua ""colpa"""", oltre a quella di essere un musicista che amava il jazz, fu di essere il figlio di Attilio Piccioni, tra gli ultimi rappresentanti del Partito Popolare, padre fondatore della Repubblica italiana oltreché della Democrazia Cristiana. Il carteggio, pur filtrato dalla censura carceraria, aggiunge un nuovo tassello nell'intricato mosaico dei fatti relativi al """"caso Montesi"""", uno scandalo che travolse la politica italiana negli anni Cinquanta e che lascia ferite aperte ancora oggi."" -
Agricoltura come scienza. Tutti gli scritti di Raffaello Lambruschini (1822-1873). Vol. 3
Il terzo volume degli scritti economici, scientifici e agrari di Raffaello Lambruschini entra nel vivo dell'attività dell'abate di San Cerbone nel settore propriamente agronomico. I trentadue articoli qui raccolti, che si estendono lungo l'ampio arco temporale che va dal 1827 al 1864, sono suddivisi in sei sezioni tematiche: l'aratro, i terreni e le coltivazioni, le malattie e gli insetti dannosi per la piante, la coltivazione delle viti e degli olivi, la conservazione e realizzazione di alcuni prodotti alimentari, gli animali. I testi evidenziano la profondità degli studi scientifici di Lambruschini che si intrecciarono, traendone continuo arricchimento, con la sperimentazione pratica nella sua azienda agraria di San Cerbone. I risultati di tali studi e sperimentazioni furono poi immediatamente divulgati al pubblico attraverso le pagine del ""Giornale agrario toscano"""" e degli Atti dell'Accademia economico-agraria dei Georgofili, rendendo l'autore una figura di spicco nel dibattito economico ed agricolo che nella prima metà dell'Ottocento animava la scena pubblica nazionale e internazionale."" -
Nuova antologia (2018). Vol. 2: Aprile-Giugno.
Rivista di lettere, scienze ed arti. Serie trimestrale fondata da Giovanni Spadolini. -
La Badia Fiorentina. Dalla fondazione alla fine del trecento
Collana bene avviata, adatta sia a studiosi che al grande pubblico. Pubblicazione rivolta a storici, storici dell'arte e architetti restauratori, interesserà anche i molti fiorentini residenti. -
La cupola di san Lorenzo a Torino. La struttura, il fronte bastionato e la capriata lignea da Guarini a Menebrea
La cupola della chiesa di San Lorenzo, esito magistrale della concezione statica di Guarino Guarini (1624-1683), fu elevata entro la fine degli anni Settanta del XVII secolo. Il restauro strutturale della stessa cupola, compiuto tra il 1825 e il 1828, viene qui per la prima volta analizzato attraverso le inedite elaborazioni progettuali dell'ingegnere Carlo Randoni, documenti ineludibili per investigare e decriptare la straordinaria invenzione originaria guariniana. Invenzione che associa alla rotazione finale di tale cupola la teoria del fronte bastionato teorizzato nel trattato di fortificazione dato alle stampe dal chierico teatino nel 1676. Nel momento, dunque, in cui la cupola stava per essere voltata. A concludere il testo alcune sintetiche considerazioni sulle capriate lignee, parte della grande tradizione architettonico-fortificatoria del regno di Sardegna, focalizzate su un percorso linguistico che dal teatino Guarini giunge sino a Luigi Federico Menabrea. -
Per Sergio Bertelli. Itinerari di ricerca di un storico del '900
Attraverso una polifonia di voci, il volume ricostruisce il profilo di Sergio Bertelli, uno studioso che ha attraversato con ricorrente precocità terreni di ricerca diversi e nuovi. I testi pubblicati intrecciano la dimensione scientifica alla narrativa personale, che scandisce con i tempi degli incontri, degli scambi, dell'insegnamento e delle collaborazioni editoriali una vicenda intellettuale di grande intensità, per capacità innovativa e decostruzione dei paradigmi storiografici. In progressione temporale, il volume traccia una biografia intellettuale di Sergio Bertelli e dei suoi molteplici itinerari di ricerca: la storia di Firenze, del suo ceto dirigente e delle élites nelle città stato medievali (Anthony Molho); il libertinismo e i libertini (Vittor Ivo Comparato); gli studi su Muratori e Giannone (Renato Pasta); le corti italiane del Rinascimento e le forme della regalità (Silvia Mantini); l'esperienza interdisciplinare del ventennale ""Laboratorio di Storia"""" (Roberto Mancini); la storia comparata (Armando Pitassio); l'uso delle fonti visive (Carlo Bertelli); la storia del gruppo dirigente del Pci e del '56 (Roberto Pertici)."" -
Scritti dispersi. Edizione postuma dalle carte di Carlo Cordié
Pubblicati qui per la prima volta in una raccolta unitaria, secondo il progetto di edizione - mai portato a termine - curato dal critico Carlo Cordié (1910-2002), gli Scritti dispersi documentano il lungo cammino letterario di Rosai, dagli esordi con «Lacerba» nel 1914 fino agli ultimi giorni di vita. Sono articoli, brevi saggi di critica sia artistica che letteraria, cenni autobiografici, abbozzi narrativi in vernacolo fiorentino. I ricordi personali si intrecciano inevitabilmente con la storia d'Italia e con quella di Firenze, dal sodalizio con Soffici all'adesione al Futurismo e allo Strapaese di Maccari, quindi l'esperienza come ardito nella Grande Guerra e come squadrista durante il Ventennio. L'anima irrequieta fa da contraltare a quella più lirica, tra spunti critici e auto-critici e preziosi cammei dedicati a figure quali Filippo Tommaso Marinetti o Andrea Palazzeschi. -
Venti donne in toscana
Il volume ripercorre in venti biografie di donne fiorentine - o che hanno a lungo vissuto a Firenze identificandosi tout court con la città - la storia della presenza femminile nella cultura, nelle arti e nella politica in Toscana tra la seconda metà del Settecento e gli anni Duemila. Figure di raffinata intelligenza, capaci dai loro salotti di orientare il gusto nelle discipline artistiche, decretare il successo di carriere letterarie o pittoriche di risonanza europea, dettare le leggi della moda e del vivere in società, si alternano a personaggi femminili più attenti alle esigenze di affermazione sociale e civile della donna, dalla promozione del suo diritto di voto a quello di un'istruzione paritaria alla maschile o a una presenza più attiva e dinamica nel mondo del lavoro; senza dimenticare l'impegno politico delle donne che hanno manifestato con coraggio vivi sentimenti democratici e antifascisti. -
L' altezza della libertà. Viaggio tra l'essenziale bellezza delle Alpi Apuane
"Ero ormai deciso, nell'anno del mio quarantesimo timbro su questa terra: con una lunga e amorevole carezza lungo la schiena Apuana, avrei fatto l'amore con tutte le mie adorate cime"""". Il desiderio di una vacanza dello spirito, lontano dal caos del mondo urbano, porta Gianluca a salire sulle vette delle Alpi Apuane, in un percorso in solitaria alla scoperta di una natura selvaggia e affascinante. Il bagaglio è leggero, l'equipaggiamento ridotto al minimo, la macchina fotografica e il cellulare quasi sempre spenti, ma i sensi sono pronti ad ammirare i panorami mozzafiato, assaporare la pace dell'alta quota, osservare i particolari unici della flora e della fauna. Il viaggio termina a valle, a Viareggio, dove l'autore si concede un bagno in mare. Ma uscito dall'acqua, alzando gli occhi ai suoi monti, sa che molto presto tornerà a incontrarli." -
Aeronautica militare e Firenze, legame di arte e cultura. Percorso storico-architettonico tra le mura dell'istituto di scienze militari aeronautiche
Nel 1937 a Firenze nasce la ""Scuola di applicazione della Regia Aeronautica"""", dove i sottotenenti allievi della Regia Accademia di Caserta potevano completare i propri studi tecnici. Il capoluogo toscano viene scelto sia per la sua posizione geografica, lontana dagli obiettivi sensibili dei bombardieri, sia per il legame con Leonardo da Vinci, primo inventore delle tecniche del volo. Oggi, a ottant'anni dall'inaugurazione della scuola, l'Istituto di scienze militari aeronautiche - sua naturale evoluzione - resta nelle diverse strutture e articolazioni un complesso architettonico di grande pregio, in perfetta armonia con la città. Sede per la formazione e gli aggiornamenti tecnico professionali degli ufficiali dell'aeronautica provenienti da tutta Italia, l'istituto ospita anche congressi, seminari, convegni internazionali, ed esibisce a partire dal 2015 il suo fiore all'occhiello: la sua Scuola militare """"Giulio Douhet"""", istituto di istruzione secondaria con una proposta formativa capace di inglobare cultura, sport, disciplina militare e amore per il volo."" -
Artiste. Women artists Firenze 1900-1950
Il catalogo della mostra ospitata dal 22 settembre al 18 novembre 2018 nello Spazio Mostre della Fondazione CR Firenze è incentrato sul lavoro di pittrici e scultrici che operarono a Firenze nella prima metà del Novecento in un contesto assai variegato di proposte e sollecitazioni. Fulcro nevralgico della pubblicazione, riccamente illustrata, sono le esperienze di Fillide Levasti Giorgi e Leonetta Cecchi Pieraccini, amiche fin dagli anni di formazione, che seppero affermarsi con una pittura di originale forza identitaria, entrambe legate a personalità assai note della cultura novecentesca. Lo sguardo si estende poi ad altre personalità che gravitarono a Firenze negli stessi anni di Fillide e Leonetta, anzi talvolta proprio in relazione con loro le stesse come nel caso di Evelyn Scarampi e Vittoria Morelli, o comunque accomunate da altre trame (per esempio geografiche e di militanza nell'associazionismo femminile), come nel caso di Flavia Arlotta, Elisabeth Chaplin, Marisa Mori, Adriana Pincherle, Elena Salvaneschi. -
La congregazione dei Buonomini di San Martino
Celebre istituzione caritativa fiorentina, composta da dodici ""Procuratori"""" e destinata a soccorrere i """"poveri vergognosi"""", fu fondata nel 1442 da sant'Antonino Pierozzi. Aiutava - e ancora aiuta, con le stesse regole di allora - coloro che, avendo goduto di agiatezza o di un tenore di vita decoroso, si trovassero ridotti in povertà e si """"vergognassero"""" a elemosinare. Il volume contestualizza le vicende dei Buonomini di San Martino nella tradizione fiorentina di cura dei poveri; ne ripercorre la storia, ininterrotta dalla fondazione a oggi; ne illustra il patrimonio artistico e il ciclo pittorico della bottega dei Ghirlandaio con le opere caritative compiute; descrive gli importanti lavori di restauro che hanno reso di nuovo leggibili gli affreschi, rarissima testimonianza della Firenze di fine Quattrocento."" -
Sauro Cavallini. Luce e ombra. Catalogo della mostra (Firenze, 4-30 ottobre 2018). Ediz. illustrata
Catalogo di una mostra allestita dal 4 al 30 ottobre 2018 nella Sala delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Testi di Cristina Acidini, Dario Nardella, Eugenio Giani, Francesco Gurrieri, Barbara Santoro, Sauro Cavallini, Carlo Bo, Melanie Zefferino. -
La vecchiaia è una malattia? Viaggio alla scoperta dei segreti della terza età
La terza età non è semplicemente una fase della vita: quello degli anziani è un vero e proprio mondo che spesso colpevolmente ignoriamo. Questa guida ci aiuta a conoscere meglio la vecchiaia in tutte le sue caratteristiche, dalle patologie specifiche - di cui sono illustrati sia i sintomi che le terapie possibili - alle implicazioni psicologiche, spesso legate al senso di abbandono e di isolamento da una società che corre sempre più in fretta lasciando indietro le persone fragili. L'autore, con la precisione del medico ma uno stile agile e comprensibile a tutti, ci porta per mano in un viaggio alla scoperta di noi stessi, alla fine del quale ci ritroviamo con qualche informazione preziosa in più, ma soprattutto con lo spirito giusto per affrontare con consapevolezza l'ultimo tratto della nostra esistenza. -
Tra vetro e vino. Una storia toscana dall'Archivio Nannelli
La ricerca ripercorre le vicende, spesso parallele, dell'evoluzione della qualità del vino e dello sviluppo delle vetrerie attraverso la storia della famiglia Nannelli. Gli avvenimenti si svolgono in un arco di tempo compreso tra il XVIII secolo e la prima metà del Novecento e sono ambientati in un'area compresa tra Montelupo Fiorentino, Empoli e Firenze. L'attività imprenditoriale dei Nannelli, dalle casse di legno da imballaggio alla produzione vetraria, dal rivestimento di fiaschi e ""terzini"""" da olio sino alla partecipazione societaria con le più importanti vetrerie dell'area empolese - ma anche di Firenze, di Pisa e di Pescia - delinea un percorso nella storia toscana in decenni densi di importanti avvenimenti che hanno profondamente trasformato la società."" -
Il «Cesare Alfieri» dopo Carlo Alfieri: la soprintendenza di Emilio Visconti Venosta (1898-1914) (Con documenti inediti)
Il volume raccoglie i carteggi di Emilio Visconti Venosta (1829-1914) nel periodo in cui fu soprintendente dell'Istituto «Cesare Alfieri». L'epistolario, che si pone in continuità con quello tra Adele Alfieri di Sostegno e Pasquale Villari - pubblicato nel 2016 - racconta uno spaccato finora inesplorato dalla storiografia di quello che si profilava a diventare un grande istituto di Istruzione superiore. ""Al centro delle lettere"""", scrive Sandro Rogari nella prefazione, """"e della riflessione di Giustina Manica, c'è di nuovo il «Cesare Alfieri », del quale si riescono a cogliere aspetti inediti della vita interna grazie alle lettere dei maggiori protagonisti della vita dell'Istituto, dal momento della scomparsa del fondatore, Carlo Alfieri, alla vigilia della Grande Guerra""""."" -
La gola del merlo. Memorie provocate da Gabriel Cacho Millet
Edite per la prima volta nell'ottobre del 1983, a lungo introvabili e qui riprodotte in anastatica, sono queste le memorie di uno tra i massimi protagonisti della cultura italiana del secolo scorso: Primo Conti (Firenze 1900 - Fiesole 1988). L'opera, un misto di cronaca e storia, si colloca nel genere autobiografico ma lo supera costantemente, per la ricca serie di rapporti, incontri e corrispondenze con altri ""giganti"""" non solo italiani. Del resto ad ogni pagina incontriamo nomi come Marinetti o Boccioni, Picasso o Apollinaire, Ungaretti o Guillén, in un diagramma che va dagli inizi del Novecento (l'artista è già alla ribalta quattordicenne, addirittura prima della Grande Guerra) fino agli anni Ottanta. La caratteristica più originale e invitante di questa cronaca-romanzo è l'infinita serie di documenti e testimonianze che il maestro cita e riporta; lettere, appunti, ricordi inediti o di prima mano, danno di ciascun personaggio un ritratto singolarmente vivido, palpabilmente quotidiano. Entro questa rete, certo, si aggirano anche personaggi privati, o comunque minori, ma non meno importanti per rendere il clima e la temperie di un'epoca."" -
Michele Coppola F.. Ediz. illustrata
Il volume riproduce quindici dipinti a tecnica mista realizzati da Michele Coppola a partire dal 2009. ""Coppola"""", scriva Maurizio Vanni, """"è consapevole che il mito fornisce una particolare potenza percettiva che va ben oltre i singoli avvenimenti del quotidiano e si posiziona in una dimensione di continua trasformazione attraverso la quale è possibile esaltare l'incoerenza della vita. Ma è forse nell'asimmetria e nella non convenzionalità del nostro percorso di crescita che possiamo trovare la verità del Tutto. Di fronte alle opere di Coppola, però, abbiamo come la sensazione che la conoscenza mitica sia solo un pretesto per intraprendere una ricerca legata al segno, al colore e alla luce"""".""