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Se fosse un angelo di Leonardo.... L'Arcangelo Gabriele di San Gennaro in Lucchesia e il suo restauro
La pieve di San Gennaro in località Capannori (Lucca) custodisce una statua policroma in terracotta, raffigurante un Angelo Annunciante, che nel 1999 fu attribuita a Leonardo da Vinci. Nel volume, oltre ad analizzare l'opera da un punto di vista storico e iconografico, si documenta l'attento intervento di restauro a cura dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze che ha restituito l'opera al suo splendore originario. Testi di Angela Acordon, Franco Filippelli, mons. Michelangelo Giannotti, don Cyprien Mwiseneza, Oreste Ruggiero, don Daniele Martinelli, Ilaria Boncompagni, Laura Speranza, Shirin Afra, Chiara Fornari, Chiara Gabbriellini, Mattia Mercante, Filippo Tattini, Monica Galeotti, Andrea Cagnini, Francesco Cantini, Calogero Saverio Vinciguerra. Introduzione di Mikhail Piotrovsky. -
Zibaldone dei sogni e dei pensieri. Ediz. illustrata
Il lettore che si appresta a sfogliare le pagine che l'artista, pittore, scultore e poeta Beppe Bartolozzi ha dato alle stampe certamente si pone la domanda su quale sia il momento unificante di esse. C'è un susseguirsi di poesie che si snodano nel tempo dagli anni '60 fin quasi ai nostri giorni. Ci sono lettere agli amici con note critiche; commenti alle opere; testi di conferenze e interviste; considerazioni sul vivere. Come ben si vede, sono pagine di natura diversa che abbisognano anche di codici di lettura diversi per essere indagate e comprese. Uno zibaldone, insomma, che rimanda al famoso Zibaldone il cui titolo completo, non lo si dimentichi, è Zibaldone dei pensieri. -
Cantar fuori porta. Storia, spettacoli e protagonisti del teatro mediceo di Pratolino (1679-1710)
Il volume ricostruisce con documenti di prima mano la breve storia degli spettacoli ospitati nella villa fuori porta di Pratolino, nei pressi di Firenze, durante il periodo di gestione del Gran Principe Ferdinando de' Medici. Sulle scene del teatro, eretto nella sua forma compiuta nel 1688, si celebrava ogni anno un fertile meticciato artistico in cui i protagonisti di corte erano chiamati a collaborare e a gareggiare con alcuni dei più rinomati artisti del panorama nazionale. Il sistema produttivo si basava sul regolare coinvolgimento di botteghe artigianali specializzate e di qualificate maestranze. Il teatro di corte fiorentino della Pergola era rimasto a lungo inutilizzato dopo la morte del suo primo protettore, il cardinale Giovan Carlo de' Medici: a questa lacuna sopperì brillantemente la centralità teatrale della villa di Pratolino. -
Tiziano Bonanni. Identity 1,618. 1989-2019: dalla caduta del muro di Berlino all'intelligenza artificiale. Ediz. illustrata
Un confronto circolare sull'identità quale valore della diversità, dalle sue radici storiche fino alle trasformazioni legate ai processi di globalizzazione e all'intelligenza artificiale, dove l'identità viene ridotta a puri codici alfanumerici. Con il 500° anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci, l'uso della costante aurea 1,618 non è altro che un pretesto simbolico di ancoraggio storico che si dilata nei secoli fino ai giorni nostri in un quotidiano anonimato di massa, pietra d'angolo fra imprevedibilità umana e intelligenza artificiale, fra limiti della perfezione programmata e potere illimitato dell'intuizione che l'uomo possiede geneticamente da sempre. Dal disastro nucleare di Chernobyl alla caduta del muro di Berlino, dalle guerre nei Balcani all'Intifada, quindi il crollo delle torri gemelle e il terrorismo religioso, la nascita della UE e le grandi speculazioni economiche fino alla grande recessione e la crisi dell'euro. E ancora stragismo, flussi migratori e discriminazioni razziali, intelligenza artificiale e omologazione di massa: dal 1989 al 2019, trent'anni della nostra storia in un'accurata selezione di dipinti. -
La tradizione manoscritta delle 'Rime' di Giovan Battista Strozzi il Vecchio: censimento dei testimoni e incipitario delle poesie
Giovan Battista Strozzi il Vecchio (Firenze, 1505-1571) studiò a Padova, dove ebbe modo di frequentare Pietro Bembo, Giovanni Della Casa, Pier Vettori e Benedetto Varchi. È noto per la sua innovativa produzione madrigalista, che egli però non volle mai mettere a stampa. Testimonianza della fortuna e della diffusione della sua poesia sono i molti manoscritti che tramandano i suoi componimenti: il censimento di quella produzione è fondamentale per inquadrare il ruolo svolto dallo Strozzi nella cultura fiorentina della metà del XVI secolo. -
Xx. Il genere femminile nell'arte del '900 italiano. Catalogo della mostra (Firenze, 16 settembre-2 ottobre 2019). Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra allestita a Firenze, nei locali della Galleria Marletta, dal 16 settembre al 2 ottobre 2019, riproduce una selezione di dipinti, disegni, pastelli, bronzi, terracotta o ceramica, di artisti italiani del XX secolo che hanno rappresentato altrettante figure femminili.Da Libero Andreotti a Umberto Brunelleschi, da Enrico Sacchetti a Plinio Nomellini, nel volume trovano spazio mogli e amanti, vergini e cortigiane, madri sante come la Madonna o mangiatrici d'uomini, adolescenti caste o mature Maddalene, ma anche dee, ninfe, personificazioni leggiadre della Primavera o dell'Italia, giunonica e turrita. -
Luigi Sabatelli . La sala dell'Iliade di Palazzo Pitti (1820-1825)
Il volume ha per oggetto il grande ciclo di affreschi realizzato da Luigi Sabatelli (1772-1850) nella Sala dell'Iliade di Palazzo Pitti a Firenze.Dopo aver inquadrato l'artista in relazione alla sua formazione, dai primi maestri fiorentini ai soggiorni a Roma e Venezia, il saggio si concentra sulla grande commissione per Palazzo Pitti, che impegnerà Sabatelli tra il 1820 e il 1825, attingendo a fonti d'archivio come corrispondenze, rapporti, resoconti, registri di cassa, a cui si aggiungono disegni, cartoni e schizzi preparatori rintracciati nelle collezioni pubbliche. Le immagini a colori, frutto di una campagna fotografica esclusiva, gettano nuova luce sugli affreschi facilitandone l'esame e la comprensione. -
Tevere nostrum. Acqua, storia, natura, cultura
Il Tevere, laddove nasce, ""è ancora poco più che un'idea"""" ma poi, con i suoi 405 km di corso, diventa il terzo fiume italiano per lunghezza e portata: partendo dal monte Fumaiolo, attraversa l'estremità orientale della Toscana, l'Umbria e il Lazio, bagna Roma per tuffarsi infine nel mar Tirreno. Arricchito da un florilegio di immagini suggestive, il volume narra la storia dei popoli che dall'alba dei tempi hanno condiviso le sorti e il territorio con il grande Tiber, e degli esseri viventi, animali e vegetali, che hanno animato e animano tutt'oggi le acque e le sponde del fiume. Si sofferma su aneddoti e verità dimenticate, traccia percorsi da sperimentare in prima persona, scova e rivela segreti nascosti in pagine di memorie lontane, e descrive le grandi opere di ingegneria - acquedotti, fognature, ponti, porti e fontane - di cui furono artefici prima gli Etruschi e poi i Romani. Nomi e numeri di una storia millenaria che, insieme al resoconto della continua lotta dei nostri antenati per la sopravvivenza tra piene, alluvioni e malaria, racconta l'indiscusso debito di Roma caput mundi nei confronti delle acque tiberine."" -
Solo Gino Severini. Catalogo della mostra (Firenze, 12 luglio-10 ottobre 2019)
Il catalogo della mostra allestita dal 12 luglio al 10 ottobre al Museo del Novecento di Firenze si concentra sulla produzione risalente agli anni Venti e Trenta dell'artista toscano, proponendo una selezione di opere in cui l'iconografia dei soggetti è legata alla Commedia dell'arte, al teatro e alla musica. A partire dagli anni Venti, Severini si appassiona infatti alle figure e alle vicende di maschere della commedia dell'arte, come Pulcinella e Arlecchino. Clown, saltimbanchi, eroi del circo stavano affascinando numerosi artisti quali Picasso, Gris e Rouault, musicisti come Stravinskij e impresari come Djagilev. Le occasioni principali per cimentarsi con questi temi sono rappresentate per Severini dalla decorazione di due ambienti privati: il Castello di Montegufoni, di proprietà di Sir George Sitwell, nei pressi di Firenze, e la Maison di Léonce Rosenberg, suo mercante francese, a Parigi. -
Solo Gino Severini. Catalogo della mostra (Firenze, 12 luglio-10 ottobre 2019). Ediz. inglese
Il catalogo della mostra allestita dal 12 luglio al 10 ottobre al Museo del Novecento di Firenze si concentra sulla produzione risalente agli anni Venti e Trenta dell'artista toscano, proponendo una selezione di opere in cui l'iconografia dei soggetti è legata alla Commedia dell'arte, al teatro e alla musica. A partire dagli anni Venti, Severini si appassiona infatti alle figure e alle vicende di maschere della commedia dell'arte, come Pulcinella e Arlecchino. Clown, saltimbanchi, eroi del circo stavano affascinando numerosi artisti quali Picasso, Gris e Rouault, musicisti come Stravinskij e impresari come Djagilev. Le occasioni principali per cimentarsi con questi temi sono rappresentate per Severini dalla decorazione di due ambienti privati: il Castello di Montegufoni, di proprietà di Sir George Sitwell, nei pressi di Firenze, e la Maison di Léonce Rosenberg, suo mercante francese, a Parigi. -
AI-Care. Arte, identità e cura. Gli spazi pubblici dell'ospedale di Santa Maria Nuova. Ediz. italiana e inglese
Il volume racchiude i risultati di un'attività di ricerca promossa dal Centro di Documentazione per la Storia dell'Assistenza e della Sanità e realizzata dal Centro TESIS del Dipartimento di Architettura di Firenze e dal Centro CVA dell'Università di Chalmers (Svezia). Obiettivo dell'indagine è stato quello di valutare la relazione tra gli spazi pubblici dell'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova e la percezione della qualità ambientale da parte degli utenti (pazienti, familiari e staff) espressa in termini di piacevolezza, restoration, identità, attaccamento al luogo. ""Il testo"""", scrive Esther Diana, """"non è solo una riflessione su tali problematiche in base agli studi svolti a livello internazionale, ma offre, attraverso una accurata indagine, un riscontro ottenuto con un lavoro sul campo, con osservazioni e questionari rivolti a operatori, utenti, accompagnatori""""."" -
Sineo Gemignani: pittore realista di impegno civile 1917-1973
Il volume è il frutto di recenti studi, effettuati in gran parte tramite materiali inediti, su questo pittore vissuto a Empoli, autore di importanti opere a carattere pubblico come gli affreschi della Casa della GIL (1938) e il fregio pittorico della ex Borsa Merci di Firenze (1953). Nel contesto dei mutamenti storico- sociali dell'Italia dell'epoca, se ne ripercorre, dagli anni Trenta all'inizio degli anni Settanta, l'opera pittorica incentrata su un'attenta indagine della realtà, in una particolare attenzione alle tematiche civili e del lavoro, nell'uso privilegiato dell'affresco, fra tradizione rinascimentale e moderno naturalismo.Testi di Carlo Sisi, Fulvio Conti, Simonetta Gemignani, Annarita Caputo, Mirella Branca, Silvia Ciappi. -
Viaggi di Toscana. Lezioni magistrali (9 novembre-12 dicembre 2017)
Il volume, nato da un ciclo di conferenze ospitato nell'autunno del 2017 all'Accademia di Scienze e Lettere ""La Colombaria"""", è dedicato a illustri personaggi che visitarono la terra toscana tra Sette e Novecento lasciando traccia del viaggio nei propri scritti. Contenuti: Maria Fancelli, Introduzione Maria Fancelli, Goethe padre e figlio Patrizio Collini, Le """"Notti fiorentine"""" di Heinrich Heine Laura Barile, L'ultimo pellegrinaggio di D.H. Lawrence: Etruscan Places (Londra 1932) Sandra Teroni, Albert Camus in Toscana. Lo splendore del mondo e il deserto Gigliola Sacerdoti Mariani, George Eliot, turista e studiosa a Firenze"" -
Corpo a corpo. Artisti moderni della realtà. Catalogo della mostra (Firenze, 26 ottobre 2019-12 gennaio 2020). Ediz. italiana e inglese
Il catalogo della mostra ospitata a Villa Bardini, Firenze, dal 26 ottobre 2019 al 12 gennaio 2020, offre un vero e proprio omaggio pittura e alla scultura di tradizione classica attraverso 35 opere di altrettanti artisti figurativi provenienti da 12 differenti Paesi del mondo: Australia, Stati Uniti, Cina, Federazione Russa, Grecia, Spagna, Polonia, Israele, Irlanda, Regno Unito, Svezia e Italia. ""Sono artisti"""", scrive Giovanna Uzzani, """"che in comune hanno un metodo di lavoro, fondato selettivamente sullo studio rigoroso dei grandi maestri così come della natura; sono dedicati a una pratica di studio quanto mai intransigente nella richiesta di dedizione, e che reclamano la legittimità della loro presenza sulla scena dell'arte del presente, indocili alle mozioni moderniste e alle loro derive, agli astrattismi e formalismi del nostro passato prossimo e del presente""""."" -
Alessio Serpetti e i maestri del simbolismo. Il sogno e le sue radici. Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra ospitata dal 17 novembre al 5 dicembre nelle sale de La Soffitta Spazio delle Arti di Colonnata (Sesto Fiorentino) è dedicato ad Alessio Serpetti, artista romano che da sempre trae ispirazione dall'immagine femminile in tutte le sue forme. Le venti opere di grafica riprodotte sono affiancate da altrettanti capolavori di maestri del Simbolismo del periodo a cavallo tra XIX e XX secolo. ""Sfogliando le pagine di questo catalogo"""", scrive la curatrice, """"si ha la netta percezione di come le creazioni del primo abbiano mutato nei concetti e nella forma l'essenza del Simbolismo, trasfigurandolo in una visione artistica contemporanea, molto personale e soggettiva""""."" -
Campioni! 1969. Lo scudetto viola: il sogno, il cuore, la gloria
Mosso da una passione inesauribile, l'autore ripercorre la cavalcata della Fiorentina yè-yè, guidata dal ""Petisso"""" Pesaola, verso la vittoria nel Campionato 1968-1969, quando per la seconda volta lo scudetto tricolore ha ornato la gloriosa maglia gigliata. Un'impresa storica che non solo la tifoseria viola, ma tutta Firenze ha vissuto con immensa gioia e legittima fierezza, tributando ai suoi """"giovani leoni"""" il meritato trionfo. Amarildo, Brizi, Chiarugi, De Sisti, Esposito, Ferrante, Mancin, Maraschi, Merlo, Pirovano, Rizzo, Rogora, Superchi, con Bandoni, Cencetti, Danova, Mariani, Stanzial, Bruno Pesaola con l'eterna sigaretta, il presidente Nello Baglini... Seguiamo passo passo, tra parole e immagini, la loro avventura, fatta di coraggio, passione, genio e caparbietà: la scoppiettante cronaca delle partite, giornata dopo giornata, si arricchisce dei ricordi personali dell'autore, aneddoti, curiosità, episodi, profili in punta di penna dei protagonisti e degli avversari che ebbero l'onore di misurarsi con i Leoni gigliati."" -
Cosimo I de' Medici e l'invenzione del granducato
È il catalogo della mostra visitabile dal 23 novembre 2019 al 18 gennaio 2020, allestita all'Archivio di Stato di Firenze nei cinquecento anni dalla nascita di Cosimo I de' Medici. Vi sono illustrati gli elementi fondamentali della vita e dell'azione politica del futuro granduca e della sua famiglia, e i riflessi di questi sul territorio, attraverso un'ampia rassegna di testimonianze conservate presso l'Archivio di Stato di Firenze che culmina con la splendida bolla pontificia emanata nel 1569 da papa Pio V e contenente la nomina a granduca di Toscana, finemente decorata e illustrata. Il volume, arricchito da tante riproduzioni a colori dei preziosi reperti esposti, affrontati diversi argomenti: La famiglia di Cosimo, Araldica medicea, Le residenze di Cosimo, Archivio e studioli segreti, Dal Ducato al Granducato, Il coronamento. Introdotta da Eugenio Giani, Monica Grossi, Francesco Martelli, la pubblicazione si avvale di testi e schede di: Paola Conti, Fabio D'Angelo, Daniela Fattori, Francesca Fiori, Piero Marchi, Francesco Martelli, Giuseppina Carla Romby. -
Nephilìm. Una moltitudine di maschere sonore. Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra allestita dal 5 ottobre al 30 dicembre 2019 al Museo Marino Marini di Firenze è dedicato alle ""maschere sonore"""" create dall'artista israeliano insieme a 24 artigiani toscani, in collaborazione con Artex e Associazione OMA - Osservatorio dei Mestieri d'Arte. Si tratta di opere composte da volti dalle fattezze umane, ma definiti in pochissimi tratti e realizzati con materie che attingono dal repertorio delle lavorazioni artigianali più tradizionali del territorio: ceramica, ferro, bronzo, piume, pelle, tessuti, legno. Le maschere emettono suoni attraverso un raffinato e innovativo dispositivo collocato al loro interno, andando così a formare una sorta di coro celeste. """"Le creazioni di Yuval Avital"""", scrive Nicola Scaldaferri, """"colpiscono per la pluralità di pratiche che mettono in gioco e la densità significati che disvelano. Ognuna di esse costituisce una sorta di coupe en largeur di percorsi che attraversano tutta la sua produzione, ritornando con modalità differenti, reinventati a ogni esperienza, che possono di volta in volta giocare ruoli di ribalta o di sfondo, continuando tuttavia a essere presenti e intersecarsi nel cammino creativo""""."" -
Faenza. Bollettino del museo internazionale delle ceramiche in Faenza (2019). Vol. 1-2
Il fascicolo racchiude gli atti della giornata di studio ospitata al MIC di Faenza il 29 novembre 2019 e intitolata ""Il restauro della ceramica. Studio dei materiali e delle forme di degrado, progettazione di interventi di restauro e conservazione"""". Presentazione di Claudia Casali e Valentina Mazzotti. Contributi di: Giovanna Bandini, Anna Grossi, Elena Agnini, Sabrina Gualtieri, Isabella Rimondi, Silvia Ferucci, Marina Angelini, Antonio Giglio, Claudio Falcucci, Brunetta Guerrini, Paola Rondelli, Sabrina Gualtieri, Fabio Bevilacqua, Chiara Colombo, Elisabetta Lopresti, Shirin Afra, Chiara Gabbriellini, Monica Galeotti, Michele Cecchin, Claudia Bortolussi, Silvia Gobbato, Marco Demmelbauer, Diego Elia, Monica Gulmini, Tiziana Cavaleri, Elena Adanti, Davide Fodaro, Elisabeth Huber, Gianfranco Priori, Maria Elisabetta Prunas, Giovanna Cassese, Annamaria Nocera, Mariateresa Operetto, Manlio Titomanlio, Ana Cecilia Hillar, Linda Gori, Marino Marini, Francesca Rossi, Filippo Tattini, Diego Quintero Balbás, Rebeca Dávalos Navarro, Roberto Bonaiuti, Chiara Fornari, Maria Gatto, Anna Patera, Nicola Bruni, Emanuela Querini, Antonio Cornacchione, Valentina Famari."" -
Angela D'Ospina. Epifanie di natura. Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra ospitata dal 14 dicembre 2019 al 28 febbraio 2020 nel Palazzo Comunale di Pontassieve (Firenze) riproduce una quarantina di opere di Angela D'Ospina, giovane pittrice originaria di Taranto. ""La natura di lei"""", scrive Antonio Natali, """"è solitaria e sospesa. Per Angela è un luogo dell'anima. Non ci sono presenze umane; giacché l'uomo potrebbe turbarne il rigoglio muto e guastarne l'incanto. C'è dato soltanto intuire nelle distese di campi, sovente acquitrinose, i suoni che sono di quei luoghi: il ronzio fugace degl'insetti, il gracidio pigro delle rane, il frinire insistente delle cicale nelle ore assolate o per converso quello assiduo dei grilli nel buio delle notti. A nessuno è concesso d'avventurarsi nelle terre di Angela"""". Testi di Monica Marini, Carlo Boni, Antonio Natali, Adriano Bimbi.""