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17 minuti con mio padre
"Non disturbate vostro padre, sta lavorando. Non disturbate vostro padre, è stanco"""". Questo padre si chiama Charles Spencer Chaplin. Il mondo lo conosce e lo adora come Charlot. """"Charlot che coi piedi piatti, i baffetti e il suo famigerato bastone ha certamente alimentato i nostri talenti, ma li anche ridotti in frantumi"""", racconta in questo libro la figlia Jane. E prova a capire. Torna alle radici di sè, a un'infanzia in cui si sentiva goffa e indesiderata. Perchè quel padre-genio le sembrava così distante e inaccessibile? Perchè tanta fatica solo per rivolgergli la parola? Non bisognava deluderlo, anche quando era lui - con le sue durezze, le sue ostinazioni, le sue pretese di formalità - a deludere e a ferire. Era un padre a cui chiedere sempre permesso, ma capace di improvvise, inspiegabili tenerezze. Al di là dei suoi capolavori, restano, della vita di questo padre, molte tracce. Oggetti, fotografie. E le macerie di una famiglia. Una moglie devota e distrutta dall'alcool. Figli disorientati, ciascuno con le proprie ferite. Viktoria in fuga dalle troppe attenzione paterne; Josephine che prova a costruire una famiglia diversa e fallisce tragicamente; Geraldine carica di insicurezze; Christopher devastato dall'anoressia; Eugene che cerca invece conforto nel cibo, fino a diventare obeso. E poi c'è Jane, che adesso racconta. Riprende il filo dell'unico vero incontro con suo padre." -
Ho parato un rigore a Pelé
Come entra il calcio nella vita di un italiano? Quanto conta, fin da bambini, il rapporto con il pallone? Quali esperienze offre, in termini di sogni, di crescita, di amicizia, di sentimenti in genere? Si può amare o odiare il calcio, ma è impossibile non sfiorarlo, in un Paese che davanti alle partite si ferma e a volte si ritrova miracolosamente unito. Palloni di plastica o di cuoio che finivano sotto le ruote di auto parcheggiate. Rigori in cui si giocava la stima di tutti, e magari pure lo sguardo di una ragazza. Episodi anche minimi della vita di ciascuno possono raccontare come il calcio agisca da collante sociale, come incida sull.identità di gruppi e di singoli, di luoghi. Come possa mescolare adrenalina, gioia, calore emotivo, crudeltà, violenza. Se il calcio in Italia è il grande romanzo popolare, chi meglio degli scrittori può provare a spiegarlo? Conversazioni in forma di racconto tra bandiere strappate, ricordi di famiglia e d'amore, accensioni politiche, nostalgia, partite (eroiche) sotto casa. -
Laboratorio di scrittura. Manualetto ed eserciziario per corsi universitari
Il volume è stato pensato per fornire un supporto ai Laboratori di scrittura organizzati dalle università, sia per le matricole, sia per gli studenti della triennale. Si rivolge, però, anche agli allievi dell'ultimo anno delle superiori e agli studenti stranieri di livello C1-C2. La Prima parte propone degli esercizi che mirano a colmare alcune lacune riguardanti gli aspetti formali della scrittura (ortografia, morfologia, sintassi, lessico, punteggiatura); un capitoletto è dedicato anche alla correzione delle bozze. La Seconda parte tratta, invece, di una scelta di tipologie testuali utili agli studenti per affrontare l'Esame di Stato o per il loro curriculum universitario (parafrasi, riassunto, analisi testuale, articolo di giornale, recensione, saggio breve, tema,tesina, tesi di laurea etc.). L'impostazione del Manualetto è di tipo pratico e ambisce a far riconciliare i discenti con vocabolari e grammatiche: nei box dedicati ai docenti si suggeriscono delle strategie che si sono rivelate efficaci nei corsi tenuti dall'autrice alla ""Sapienza"""", e vengono segnalati gli errori più frequenti riscontrabili nella maggioranza degli studenti di oggi. Presentando, nell'Appendice finale, le soluzioni agli esercizi più complessi, il Manualetto può essere utilmente adoperato anche da autodidatti che ambiscano a migliorare la loro padronanza dell'italiano scritto."" -
Non parlate al conducente
"Non parlate al conducente"""" non è il classico libro di poesia, non troverete versi buoni per ogni occasione ma parole cresciute per le strade della città, visioni oniriche e letterarie, storie che si macchiano di peccati originali. """"Non parlate al conducente"""" è una dichiarazione d'amore nei confronti della poesia e della scrittura, ci sono storie narrate con rime e anafore, sguardi che sfuggono, sentimenti che permangono, luoghi lontani del mondo che diventano incredibilmente vicini." -
La letteratura è un cortile
Walter Mauro porta con sé quasi un'aria di leggenda. Critico, scrittore, musicista jazz, appassionato di calcio, professore eccentrico e memorabile. Qui, forse per la prima volta, si guarda indietro. Sceglie i ricordi. Cerca i segni del proprio destino, del come si diventa ciò che si è. Con un padre ufficiale pilota innamorato di Wagner, una madre pianista, Ungaretti per professore, non può che entrare nella vita in modo tutto suo. Questo libro è il cortile dove finalmente raduna tutti gli amici di una vita. Anche, soprattutto quelli che adesso gli mancano. Poeti con le tasche colme di fogli, scrittori. Calvino armato di forbici, Moravia e la sua impazienza, Pasolini spericolato, Sciascia taciturno. Rafael Alberti ripensa a García Lorca, Carlo Levi chiede notizie di Neruda, Montale lascia in eredità un cappotto, Marquez ha paura di volare. Gli entusiasmi e le sconfitte; la musica, tantissima musica - la partitura di un'esistenza irripetibile che è un lungo tratto di storia del '900. Percorsa a ritroso con il passo allegro, mai nostalgico, ""da marinaio appena sceso dalla nave che ha circumnavigato il mondo""""."" -
Poesia 2010-2011. Quindicesimo annuario
Fondato da Giorgio Manacorda e giunto alla sua quindicesima apparizione, l'annuario di poesia è aperto da un editoriale in cui Paolo Febbraro affronta il nodo poesia/realtà e lo declina nell'analisi di alcuni poeti di oggi. Seguono una breve ricognizione del poeta e traduttore statunitense Geoffrey Brock su quanto è avvenuto recentemente nella poesia italiana, comparata con quella americana, e una riflessione storico-critica di Giorgio Manacorda sulla poesia degli ultimi decenni. Alla testimonianza di Elio Pecora seguono, nella parte dedicata ai documenti, alcune recenti liriche del grande poeta irlandese Seamus Heaney, tradotte da Marco Sonzogni, Riccardo Duranti e Paolo Febbraro. La consueta classifica dei libri più belli del 2009 e del 2010 prelude infine al nutrito schedario sulla poesia italiana e su quella straniera tradotta. -
I libri sono figli ribelli. Tappe e segreti dell'avventura editoriale
I libri sono figli ribelli, possono sorprenderci imboccando strade impreviste. Ci danno soddisfazione, ci prendono alla sprovvista, ci deludono a volte. Pur essendo il loro destino imprevedibile, sono tanti gli elementi e tanti i protagonisti che contribuiscono alla costruzione della loro forma e della loro personalità. Questo manuale sui generis si propone di esplorare il mondo del libro in tutte le sue molteplici sfaccettature, cercando di dar voce al punto di vista sia di chi il libro lo ha concepito che di chi ha scommesso sulla sua realizzazione. Per arrivare sino al prodigio del lettore. Con estrema attenzione alle dinamiche professionali ma anche con uno sguardo aperto sull'attualità e sul dibattito che si muove intorno al ""pubblicare libri oggi"""", Giulio Perrone e Paolo Di Paolo, con il contributo di alcuni autorevoli """"addetti ai lavori"""", cercano di tratteggiare le figure professionali che operano nel settore, ma anche di spiegare le dinamiche che regolano la nascita, l'esistenza e, se possibile, il successo di una casa editrice."" -
A.A.A. cercasi. Parole offresi a poco prezzo per affamati di storie
Aurelio fa massaggi all'anima a domicilio, qualcun altro invece si offre per accompagnarci ai matrimoni, un altro ancora vende una pistola completa di valigetta con lucchetto. E ci sono poi appartamenti in affitto, madie antiche ad un prezzo da occasione... Annunci veri ritagliati da Porta Portese, da E-bay, da Internet, annunci dei più disparati, che promettono, che ammiccano e che contengono un germe narrativo. E alcuni giovani scrittori cercano allora le storie in essi accovacciate, le storie possibili che negli annunci possano trovarsi annidate. Riscrivendoli di fatto e travasando la realtà nell'immaginario della scrittura, nella capacità in essa insita di trasformare il reale in immaginario, la storia fattuale in un racconto. -
Gerry Turano. Ediz. illustrata
La produzione recente di un artista, Gerry Turano, il racconto della sua vita con i più importanti avvenimenti professionali, i suoi pensieri ed il suo modo di vedere e di vivere l'arte. Un libro che racconta un periodo difficile ma intenso e fruttuoso per Gerry Turano, pochi anni in cui però la sua carriera artistica ha intrapreso una strada nuova, ricca di cambiamenti, sperimentazioni, innovazioni. Una partenza e un arrivo nel suo percorso artistico, giustamente fermati sulla carta prima di nuovi ed imprevedibili svolgimenti futuri. Una tappa importante raccontata in modo inusuale con ironia e divertimento dall'artista stesso che in prima persona ci mostra e ci spiega le sue opere e la sua arte. -
Verso libero
Autori che nella loro necessità originaria di esprimersi artisticamente hanno fatto propria l'esortazione di Benn: ""dissertate le labbra, chi parla non è morto""""."" -
In attesa dell'alba
La seconda antologia della serie ""incontri poetici"""". Il volume è arricchito da due testi inediti e un saggio conversazione con Paolo Febbraro."" -
Quel giorno in un attimo...
L'incipit in un racconto non è solo l'inizio di una nuova storia ma un margine, un confine tra la parola e il suo contenuto, una possibilità in cui lettore ed autore si scelgono per condividere un'esperienza. Nelle storie di questa antologia il caso sembra sovvertire ogni ordine, spesso dominato dall'imprevisto che sconvolge e sorprende, che occhieggia all'assurdo o al sorriso, al sospetto che prima o poi, a ciascuno di noi, potrebbe accadere la stessa cosa. È quanto ci suggerisce lo scrittore Paolo Di Paolo con il suo incipit, inaugurando il secondo volume di questa serie. Questa antologia è legata all'iniziativa ""incipit d'autore"""" e raccoglie i racconti più interessanti arrivati alla redazione nel mese di agosto."" -
Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno
Ci sono libri che parlano d'amore. Altri che offrono al lettore la possibilità di risolvere un oscuro mistero. Altri ancora che consentono a chi legge di ""vedere"""" luoghi mai visitati di persona... """"Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno"""" affronta tutti questi temi. L'amore di cui si parla, naturalmente, è quello per i libri, l'oscuro mistero offerto sotto forma di giallo coincide con il meccanismo che consente a un manoscritto di arrivare alla pubblicazione mentre, i luoghi affrontati dalla narrazione, sono gli ambienti di una casa editrice: le scrivanie dei redattori, i telefoni degli uffici stampa, i carrelli dei magazzinieri e, in modo particolare, i modi di agire e di pensare di tutti coloro che, giorno dopo giorno, affollano la stanza di un editor (per mezzo di mail, telefonate, plichi raccomandati, messaggi su facebook e visite personali) per perorare la causa della stampa di un libro. Scritto pensando a tutti coloro che sognano di scalare le classifiche dei best seller o che, più semplicemente, desiderano scoprire cosa si nasconde dietro le quinte del lavoro di un editore, """"Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno"""" distilla sotto forma di consigli l'esperienza di una vita vissuta tra la carta e l'inchiostro, il frastuono delle macchine tipografiche e gli spietati rendiconti dei librai. Il risultato è un manuale per chi desidera rapportarsi in modo corretto con una casa editrice."" -
Per Giulia
"Per Giulia"""" è un dialogo teatrale annidato in una storia spezzata, fatta di parole, di sogni, di ricordi. È la voce di una ragazza, Giulia Carnevale, che nella notte del 6 aprile del 2009 ha perso la vita durante il terremoto dell'Aquila, nei pressi della Casa dello studente. E da quella strada, da quel corpo a pezzi in una stanza sotto le macerie, da quelle paure ancora acerbe tra le pagine di un diario e lasciate lì, assieme alla vita che ha smesso di dondolare nel vento, Dacia Maraini ha saputo ricostruire una memoria collettiva, un itinerario nell'altrove del dolore stipato in quel buio, dove la voce di Giulia ancora sospesa ci dice com'è facile morire, un soffio, un sussulto, un salto e sei già là, pronta a farti trasportare dai venti come un seme di piume leggere..." -
Orlando. Esplorazioni. Vol. 1: Lettori forti, lettori fortissimi.
"Ha ancora senso nel 2012 creare una rivista sui libri nella folla di riviste e di blog? """"Orlando"""" è un esperimento, cartaceo e web: una rivista che cerca di esplorare i territori della scrittura e della lettura. Niente recensioni, niente fiction e poesia inedita: anche le firme """"esordienti"""" si confrontano con esplorazioni concrete di luoghi, di volti, di storie reali. Una rivista senza manifesti ideologici, pensata per i """"lettori forti"""". Proprio a questa categoria è dedicata l'inchiesta del primo numero: chi sono? Che storie e passioni hanno? Dove sono nascosti? Tra i contenuti del primo numero, un'intervista a Bernardo Bertolucci, un dialogo con la scrittrice angloindiana Jhumpa Lahiri e una conversazione in forma di graphic-novel con Michele Mari. Racconti di città - Londra, Marrakech, Shangai -, percorsi nella letteratura ungherese di oggi, suggestioni dai libri di ieri e di oggi"""". (Paolo Di Paolo)" -
La trappola e la nudità
Gabriel García Márquez, Heinrich Böll, Jean-Paul Sartre, Philip Roth, Maria Vargas Llosa, Eugenio Montale, Alberto Moravia sono solo alcuni dei grandi intellettuali che Walter Mauro ed Elena Clementelli intervistano per questo progetto edito per la prima volta nel 1974. Ciò che si vuole indagare, attraverso la voce di grandi testimoni del Novecento, è il nodo doloroso del rapporto tra letteratura e potere, sia esso politico, domestico o religioso. Lunghe conversazioni attraverso le quali esaminare il ruolo dell'intellettuale nella società, il valore dell'engagement, la dimensione dell'esilio, il vincolo della responsabilità civile ed etica, la genesi dell'immaginario narrativo. L'urgenza di questa nuova edizione trova il suo fondamento nella straordinaria attualità di questi scritti, in quell'acuto tentativo di analisi che rende manifesta l'irrisolutezza di questioni drammatiche oggi forse più di allora. La sfida all'asservimento ideologico e politico, la sfera di libertà individuale e colletiva, la possibilità di costruire un'alternativa sociale sulle basi di uno studio accurato delle dinamiche storicizzate del potere. Uno scavo straordinario nella relazione tormentosa, sempre decisiva tra lo scrittore e la realtà in cui è immerso. -
Parole scure dal fondo chiaro
La casa è un'identità, una radice profonda che ci protegge, un luogo dell'anima. È un posto a cui appartenere senza troppi segreti, una perfetta sintesi della vita dove poter tornare, in ogni istante. E i racconti di questo nuovo ""Incipit d'autore"""" raccolgono alcune voci, a volte nostalgiche, a volte oscure, legate a quell'intimità: voci che, nel silenzio dei ricordi, sorprendono ancora. Da un incipit di Giorgio Nisini."" -
Quando una donna
Zaira, una giovane e valida aspirante chirurgo, si invaghisce del suo potente e sposatissimo primario, Sergio Macchiavelli. Conquistarne cuore, cognome e posizione sociale, dopo le facili attenzioni già note anche ad altre donne, è l'idea fissa che poco alla volta divora la sua fragile personalità, lasciandola vagare in una vita di tormento e desiderio. All'inizio nulla sembra impedire al destino di compiersi, di avviare negli anni un matrimonio fortemente desiderato, neppure la morte improvvisa e misteriosa della prima moglie di Sergio. Fino a quando l'equilibrio stantio dei sentimenti comincia a frantumarsi. E così ogni sera il piacere diventa un gioco sporco e sublime, trasformato in un'avventura dei corpi a cui Zaira non può e non sa sottrarsi. Corpi sconosciuti e seducenti, a volte imposti, a volte cercati nella clandestinità di una scelta azzardata, quando brucia la consapevolezza dell'abbandono, e l'amore sembra resistere solo nella follia della solitudine, in quella spaventosa lucidità che arma la mano di una donna contro un'altra. Ambra, Anita, Alessia, Angela: ognuna appaga e poi ferisce un'intesa, irrimediabilmente, ma a chi appartiene quel giovane corpo solo e senza vita? -
La canzone del bambino scomparso
Estate 1974. In una provincia italiana ammalata di sole, ipocrisia e conformismo, Vincenzo Vanarosa è solo un bambino di undici anni che, attratto dal mondo dello spettacolo, ama ballare e cantare indossando improbabili abiti di scena. Una passione scandalosa da spingere suo padre a punirlo con violenza. A consolare il piccolo Vincenzo c'è Boris, un quindicenne forte e sicuro di sé. I due diventano amici. All'improvviso, arriva anche Susanna, una ragazzina milanese sveglia ed emancipata, venuta al paese per trascorrere l'estate a casa della nonna materna. Fra Vincenzo e Susanna scatta un feeling speciale ma anche Boris è interessato alla ragazza: i due prendono a vedersi di nascosto e, insieme, hanno le prime esperienze sessuali. Finché una tragedia non penserà a stravolgere le cose. il maestro di Vincenzo, un anziano omosessuale, viene ritrovato ucciso. chi può aver fatto del male a un uomo buono e sensibile che spronava Vincenzo a continuare a ballare e cantare, nonostante tutto? -
Garrincha
Mandel Francisco Dos Santos fu soprannominato Garrincha dalla sorella per via del suo aspetto minuto, che ricordava una specie di passerotto, ma in seguito quel soprannome si riferì alla sua oscillante andatura sul campo. Perché intanto Garrincha, nonostante fosse afflitto da numerosi difetti congeniti, compresa una gamba più corta dell'altra di 6 centimetri, era diventato il più grande driblatore di tutti i tempi. Di soprannomi ne arrivarono presto altri: il Chaplin del calcio, l'angelo dalle gambe storte, l'Alegria del Povo. Attraverso le conversazioni quotidiane con la sorella, nel cuore della favela brasiliana, scopriamo come si svolgeva la vita privata di uno straordinario calciatore che sembrava avere un destino segnato e che invece ha spiccato il volo. La vita di Garrincha si rivela piena di colpi di cena. Quasi come fosse un personaggio letterario, oltre ai successi sportivi infatti la sua vita è scandita dalla sua distruttiva passione per le donne e per l'alcol. Nelle frasi stringate e nelle parole sfuggite di quelle conversazioni c'è tutto: dall'amore sconfinato tra chi condivide la povertà, al dramma delle vie d'uscita comode, il lavoro nero e la criminalità, ma soprattutto, il desiderio di rivincita.