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Come uccidere le aragoste
Questa è una storia vera. O potrebbe esserlo. Claudio Amodio lavora per una organizzazione non governativa, adora lo stadio, fuma hashish. Non ha neppure trentacinque anni quando, a bordo del suo scooter, viene travolto da un'auto pirata sulla tangenziale cittadina. L'auto, un Suv nero, non si ferma. I responsabili dell'incidente approfittano dell'oscurità per fuggire indisturbati, lasciando a terra il cadavere del ragazzo. È suo fratello Luca a ricevere la notizia, e a doverla comunicare ai suoi genitori. Ma in una Roma in cui la miseria morale sembra abbracciare ogni cosa, in cui le autorità sono fantasmi ingombranti sulle spalle dei più deboli, non c'è spazio per le promesse di giustizia. In continuo e inesorabile ritardo con gli esami del corso di biotecnologie, costantemente a disagio nella relazione con Viola, sua fidanzata storica, fuori contesto nelle amicizie e nei rapporti con la famiglia d'origine, Luca mette in piedi una bizzarra e spietata caccia metropolitana agli assassini di suo fratello. ""Come uccidere le aragoste"""" diventa presto la storia di una caccia che parte dall'unica traccia che proprio Luca ha a disposizione: la confessione della signora Tommasi, testimone oculare dell'incidente, il Botto, come viene chiamato. Una caccia in cui i ricchi, ritenuti responsabili della morte di Claudio, appaiono a Luca come ripugnanti e imprendibili crostacei marini, sfuggenti aragoste da intercettare e stanare per trovare finalmente il punto molle dei loro gusci."" -
Ho parato un rigore a Pelé. Gli scrittori italiani e il grande romanzo del calcio
Come entra il calcio nella vita di un italiano? Quanto conta, fin da bambini, il rapporto con il pallone? Quali esperienze offre, in termini di sogni, di crescita, di amicizia, di sentimenti in genere? Si può amare o odiare il calcio, ma è impossibile non sfiorarlo, in un Paese che davanti alle partite si ferma e a volte si ritrova miracolosamente unito. Palloni di plastica o di cuoio che finivano sotto le ruote di auto parcheggiate. Rigori in cui si giocava la stima di tutti, e magari pure lo sguardo di una ragazza. Episodi anche minimi della vita di ciascuno possono raccontare come il calcio agisca da collante sociale, come incida sull.identità di gruppi e di singoli, di luoghi. Come possa mescolare adrenalina, gioia, calore emotivo, crudeltà, violenza. Se il calcio in Italia è il grande romanzo popolare, chi meglio degli scrittori può provare a spiegarlo? Conversazioni in forma di racconto tra bandiere strappate, ricordi di famiglia e d'amore, accensioni politiche, nostalgia, partite (eroiche) sotto casa. -
Il sarto in certi romanzi
I versi di Silvia Morotti stanno come in punta di piedi sulla pagina, sul bianco. Sono corti, a volte cortissimi. Fanno sentire che prima di ogni pronuncia c'è un'esitazione, un piccolo tempo sospeso. Così ogni parola e ogni immagine arrivano più nette, dicono quello che dicono ma non solo quello che dicono. Tutto parla, e parla per segni. Il vento ritorna sempre sugli stessi giri e scuote le chiome delle comete. Tutto parla. Talvolta ciò che stava nei romanzi riappare nella realtà e la certifica. Talvolta la realtà somiglia a una pineta su cui le allegorie si affollano come storni. La bellezza di questi versi sta nella loro misteriosa semplicità - il più comune dei gesti porta con sé una incalcolabile quantità di mistero e di senso. -
Nessun giorno ritorna
Tre luoghi per una sola storia. Roma, Napoli, un piccolo silenzioso paese lacustre della Sabina. C'è l'arrivo in una città luminosa ma straniera, la crudeltà di cui si può essere capaci da bambini. C'è la tensione vitale, il caos scintillante degli anni in cui si diventa adulti. C'è infine il momento di tirare le somme: per capire come si è diventati ciò che si è. Lia Levi, con dolcezza e coraggio, mette in gioco la prima persona. Lo fa con la sapienza e l'allegria di chi conosce e frequenta l'eterno presente della memoria. Le pagine di ""Nessun giorno ritorna"""" non si limitano a rievocare, ma danno corpo a storie cariche di pathos e di mistero. La vicenda di una """"falsa bambina"""" che inquieta e infrange le sicurezze di un'infanzia sullo sfondo della guerra; la magia di Napoli e una storia di ragazze intente a costruire la propria identità negli anni del """"Boom"""" e a capire cosa significa diventare amiche; la visita notturna di due sconosciuti in una casa sul lago. Con una prosa essenziale e ritmata, Lia Levi ci presenta una folla di personaggi che con le loro solitudini, le loro paure, i loro ricordi ci chiamano a una condivisione. Raccontandoci una storia di radici """"scelte"""", di luoghi, di sentimenti, che in fondo è la storia di tutti."" -
I libri sono sempre figli ribelli. Tappe e segreti dell'avventura editoriale
I libri sono figli ribelli, possono sorprenderci imboccando strade impreviste. Ci danno soddisfazione, ci prendono alla sprovvista, ci deludono a volte. Pur essendo il loro destino imprevedibile, sono tanti gli elementi e tanti i protagonisti che contribuiscono alla costruzione della loro forma e della loro personalità. Questo manuale sui generis si propone di esplorare il mondo del libro in tutte le sue molteplici sfaccettature, cercando di dar voce al punto di vista sia di chi il libro lo ha concepito che di chi ha scommesso sulla sua realizzazione. Per arrivare sino al prodigio del lettore. Con estrema attenzione alle dinamiche professionali ma anche con uno sguardo aperto sull'attualità e sul dibattito che si muove intorno al ""pubblicare libri oggi"""", Giulio Perrone e Paolo Di Paolo, con il contributo di alcuni autorevoli """"addetti ai lavori"""", cercano di tratteggiare le figure professionali che operano nel settore, ma anche di spiegare le dinamiche che regolano la nascita, l'esistenza e, se possibile, il successo di una casa editrice."" -
Gli atti della disperanza
Trasposta sulla scena, una vita può essere suddivisa in atti, in momenti, in sequenze, in una manciata di scene madri se va bene. Un pensiero inaccettabile per chi vorrebbe la finzione del palcoscenico come una semplificazione e un'esemplificazione della vita. E se fosse l'incontrario? È un interrogativo inquietante che la lettura delle poesie di Luigi Sebastiani ripropone. Suddivise in sezioni che richiamano da vicino il genere dell'opera lirica, queste liriche (ma fino a che punto?) sono il canto mai dispiegato, anzi telegrafico, che riassume un'esistenza nei suoi momenti fondamentali, ma soprattutto nei quesiti, talvolta disperati e tal altra cinici, che essa stessa suscita in un io lirico ferocemente disincantato e spietato nell'analisi del proprio desiderio. -
Poesie d'amore in un tweet 2
"La modernità ha sancito la rottura con i modelli, il discorso poetico è diventato insofferente alle regole aprendosi alla complessità, alla contaminazione, al libero gioco della lingua, all'imprevedibilità intuitiva dell'io lirico ... Ecco dunque come questo paradigma del conteggio sillabico sia imparentato al conteggio metrico e solleciti alla sfida, sempre nuova per ogni poeta, del corpo a corpo con la pagina bianca. Un tweet, un cinguettio: l'amore espresso in un frammento."""" (dall'introduzione di Letizia Leone)" -
Buio in sala. Guida breve ai cinema di Roma
"È sempre bene sapere dove si trova l'ospedale, la caserma o la pompa di benzina più vicina a te, è una questione di sopravvivenza. Lo stesso vale per i cinema"""". Quelli storici, quelli d'essai, i cinema-teatro, quello dei piccoli e i cinema-bistrot. Quanti di loro sono sopravvissuti e cosa sono diventati? Un giro in scooter per le vie di Roma, la città del cinema e dei cinema, alla scoperta di un universo di sale che ogni anno inaugurano o falliscono, proiettano anteprime o terze visioni, che vengono occupate, sgomberate, riconvertite in bingo, banche, complessi residenziali o """"ricoveri per piccioni"""". Una mappatura topografica, una guida agevole e introspettiva ai cinema romani. Stefano Scanu ci accompagna a visitarli, ci invita ad entrare, a sederci tra le poltrone di velluto, Lost in translation, per poi uscire dalla porta d' emergenza. Ricostruisce le storie, conversa con chi quegli spazi li ha vissuti o trasformati. Un passaggio a volte malinconico attraverso officine culturali ormai livellate e panoramiche di palazzi dai portoni serrati. Si scopre che esistono legami profondi tra le vicende del cinema e quelle personali, legami che contaminano, s'intrecciano e conducono alla scoperta dell'identità più autentica di questi luoghi." -
Prigioniero 77
In un sabato notte d'autunno e di nebbia, nella pianura emiliana, Carlo e Giovanni trascorrono la serata allo Studio Dance Settanta, un locale poco noto ancora arredato come trent'anni prima. Dopo una sfilza di cocktail, sigarette e goffi tentativi di rimorchio, i due si lasciano trasportare dalle note di grandi successi dance del passato. Ma una volta rientrati a casa la realtà sembra non essere più la stessa. Carlo si risveglia in una domenica di venticinque anni prima, nel millenovecentosettantasette. Cosa sta succedendo? Perché tutto cambia forma? E perché Giovanni oscilla tra presente e passato? «Incertezza; incredulità; dubbio; consapevolezza; curiosità; sfizio; sollazzo. Tutto nel breve volgere di un istante». Per capire cosa sia realmente accaduto e comporre i tasselli di questo quadro, Carlo e Giovanni camminano mano nella mano legati da una passata di scotch. Sono due giovani smarriti alla ricerca della verità, prigionieri di un tempo perduto. Jacopo Iannacci scrive un romanzo breve, una riflessione sul tempo, in cui i personaggi si muovono, alla ricerca di un posto impreciso, in uno scenario annebbiato. Un viaggio anomalo, dai personaggi sempre uguali ma dalle tinte un po' scolorite, in cui si respira ebbrezza e fumo di sigaretta in automobile. -
Difficoltà per le ragazze
Difficoltà per le ragazze, per quelle che ancora non conoscono l'amore e rimangono attaccate a una promessa estiva con un gelato in mano, al caldo di una panchina. Per una madre stravagante che pensa solo alla tintarella, o a chissà cosa, e per la sua bimba ""conciata come una cretina"""" con il """"costume rosa con i volant in giro per le ascelle e per la pancia"""", che non è mica un costume da donna, per lei che invece vuole sembrare già grande. Difficoltà per la Betti, che deve comprare il primo reggiseno, si vergogna e non sa neanche quale sia la sua taglia; e per la Sandra che vuole sapere come ci si sente se si aspetta un bambino, e spera di aspettarlo questo bambino per non perdere un uomo. E per altre donne, per altre ragazze, che conoscono tardi il proprio padre al tavolino di un bar o che aspettano in un motel, con un body nero di lattice addosso, un uomo conosciuto in chat."" -
Ieri ha chiamato Claire Moren
Finalista del Premio Letterario Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti 2017rnrnIeri ha chiamato Claire Moren è l'incontro tra chi vuole dimenticare tutto e chi è condannato a ricordare. Dopo diciotto anni di prigione Enea viene scarcerato e decide di andare a vivere dove un tempo era stato felice. Lì incontra un anziano signore, tale Gagliardi, un cacciatore di nazisti che è sulle tracce di Marigold, la Primula Nera del nazismo internazionale. Gagliardi, convinto dell'innocenza di Enea, lo incoraggia a riannodare i fili della memoria, a svuotare la nausea del cuore e a ritornare nell'illusione della vita. Così, fra azione e riflessione, parte la ricerca. La vita di Anni, la giovane donna di cui Enea era innamorato e del cui omicidio è stato accusato, viene scandagliata e ripercorsa, alla ricerca di una faglia che lasci emergere indizi prima trascurati per arrivare al vero colpevole. Attraverso una singolare indagine si segue il tortuoso percorso di una memoria dolorosa e di un amore tormentato e a tratti crudele. Con la sua prosa cadenzata e densa, Giuseppe Aloe costruisce un romanzo dalle atmosfere tese e fragilissime, in cui si disegna così una parabola dalle trame insolite, popolate da personaggi strambi e oscure relazioni, un diario indecifrabile, nuovi sospetti, misteriosi depistaggi, fino ad un inaspettato epilogo. -
La «svergolata» Milano di Carlo Emilio Gadda
Come una donna prorompente, vorace e giunonica, Milano allarga le sue curve, i suoi confini, le sue intese, divenendo fonte di rimprovero e insieme di desiderio; di biasimo e di voglia. In lei si uniscono ragione e istinto, operosità e appetito, lavoro e godimento. Pur con qualche interruzione, Carlo Emilio Gadda vivrà a Milano fino agli anni Quaranta. Alla città lombarda dedicherà racconti, meditazioni ed elzeviri. Continuerà a farlo anche negli anni - e nei testi - successivi al suo trasloco definitivo. Lo lega a Milano un sentimento ambivalente, un affetto profondo e autentico e insieme una altrettanto radicata propensione alla critica feroce e aspra. È senza dubbio la città più dissacrata ma anche la più celebrata e prediletta dall'autore. Lucia Lo Marco ci conduce in un percorso geografico che è soprattutto un itinerario affettivo. Il punto di partenza non è un luogo ma un'ora, quella del primo mattino e, così, Milano si srotola lungo il corso di tutto un giorno, dalla mattina al pranzo, dalla sera fino a notte inoltrata. Ed è proprio in questa cartografia temporale che viene messo in luce un aspetto della città gaddiana di volta in volta diverso: una città affascinante e inedita nei suoi caratteri e volti più peculiari, capace eternamente di sedurci nell'attimo stesso in cui ci respinge. -
Profondo Sud. Un viaggio nella cultura del Dixie
Ci sono storie che il tempo non ha cancellato nel Sud degli Stati Uniti. Raccontano degli scontri tra neri e bianchi, di bandiere Dixie che ancora sventolano fuori da alcune case del Texas, di strade infinite che costeggiano le piantagioni di tabacco del North e South Carolina e della Georgia. Di blues lancinanti ed edonistici ritmi creoli nelle comunità nere del Mississippi e della Louisiana. Sono storie che ancora echeggiano in questo Sud a tratti selvaggio, e sembrano proiettare chi le ascolta in un vecchio film hollywodiano in bianco e nero, a quando il sogno americano gonfiava i cuori di molte generazioni. Ma quanto resta di quell'America e di quel sogno? Attraverso un percorso geografico, e insieme letterario e musicale, Seba Pezzani ricostruisce un itinerario carico di suggestioni che dall'Alabama di Harper Lee, passando per le cupe atmosfere del North e South Carolina raccontate da Erskine Caldwell, e ancora incontrando Jeffery Deaver, Daniel Wallace, William Faulkner e Tennessee Williams, tra gli altri, approda a casa di Joe R. Lansdale. -
Le notti blu
Con una scrittura chirurgica e lucidissima, Chiara Marchelli ci accompagna attraverso i pensieri della coppia e ci svela confessioni che avremmo preferito non ascoltare.rnrnSemifinalista al Premio Strega 2017rnPresentato da Elisabetta Mondello e Giorgio Van Straten.rnrnFinalista alla IV edizione del Premio Letterario Corrado Alvaro e Libero BigiarettirnrnTutti crediamo di conoscere le persone che amiamo: Larissa e Michele si conoscono da una vita, così come pensano di conoscere Mirko, il figlio che lascia gli Stati Uniti, dove è nato, per vivere in Italia e sposare Caterina: un colpo di fulmine che non hanno mai approvato pienamente. Larissa e Michele sono sposati da oltre trent’anni, vivono a New York, hanno una vita agiata e hanno saputo costruire un rapporto solido, basato sulla cura reciproca, sulle piccole e generose attenzioni e sulle affettuose abitudini della loro quotidianità. Le notti blu racconta, come una sorta di lastra a raggi x, il matrimonio di Larissa e Michele e la loro vita che sembra normalissima, se non fosse per un lutto, un dolore tremendo che accompagna, e regola, le loro esistenze. È una notizia dall’Italia a rompere l’equilibrio che la coppia ha faticosamente costruito.rnSegreti ingombranti, dolorosi, che leggiamo con avidità, rassicurati dal fatto che l’autrice ha intenzione di dirci proprio tutto e di tenere con mano ferma tutti i fili di questa storia che va indietro nel tempo. -
El niño del balcon. La Barcellona di Manuel Vazquez Montalban
Cantore di un barcellonismo totale e popolare, fatto di lavoratori e puttane, di storia e malavita, di linguaggi tanto nobili quanto feroci, nessuno ha saputo raccontare la Barcellona del novecento come Manuel vázquez Montalbán. Sempre cercando di mantenere viva quella memoria storica e politica che qualcuno negli anni ha ingenuamenternscambiato per nostalgia della giovinezza e dell’età perduta. e ora che a distanza di tempo la città, assediata dal turismo di massa, non è più quel “paradiso populista” ma si è un po’ imborghesita sotto la bandierarndell’autocompiaciuto postmodernismo catalano, il libro di giuliano Malatesta prova a ricomporre, attraverso la sterminata opera dello scrittore spagnolo, quel pezzo di città-fantasma – il clima culturale dell’epoca,rnla storia del Futbol club Barcelona, i locali antifranchisti, l’ansia di libertà e di trasgressione dei sessanta, quandornBarcellona sembrava molto più vicina a Parigi che non al resto della Spagna – ancora viva sulle pagine ma ormai emarginata dalla realtà. -
TecnicaMente
Post, tweet, app, tool, device, browser. Il lessico informatico è oggi così debordante, per volume e velocità di diffusione, da lasciare anche al navigante più scaltro la sensazione di un incombente naufragio. Ciò valesoprattutto per l’umanista che, già immerso nel mare magnum del particolarismo delle disciplinestorico-letterarie, ha oggi ilcompito di veicolare e imparare a conservare secoli di scrittura, di parola scritta nel medium più invadentechela società occidentale abbia mai avuto: il web. TecnicaMente. Letteratura, Informatica, Ricerca prova a disegnare una mappa delle risorse per la ricerca umanistica – per quanto intricata, approssimativa e in costante evoluzione – tra le maglie liquide, insidiose ma essenziali della Rete, mirando a svelarne e decodificarne le grazie e le bellezze, forte della consapevolezza che oggi il digitale non è un mero strumento, ma è al contempo la spia e la prassi di un mutamento del paradigma epistemologico. -
Firenze mare
Doppia e sfuggente, inafferrabile come i venti, mutevole come un'onda e volubile come una marea. Firenze, città mai quieta, ha natura essenzialmente acquatica. Ha ritagliato i suoi confini strappando la terra alla voracità del suo mare senza sale, l'Arno. I ponti, anello di congiunzione fra il di qua e il di là, ancorano fra loro i quartieri che si impongono nella città emergendo come isole. Chi ci vive sa che Firenze va attraversata come si naviga il mare; del resto, tutto per le sue strade ha la memoria dell'acqua: dalle targhe commemorative delle alluvioni, ai segni sui muri che indicano le piene del fiume. Croce e delizia di chi ha cercato, forse invano, di domarla e capirla, Firenze mostra a chi sa accoglierlo il proprio aspetto cangiante. Simone Innocenti, attraverso una lingua schietta puntellata di ironia, svela l'anima più segreta di una città che è diventata maschera di se stessa. Da Ponte Vecchio alla Biblioteca Marucelliana, dagli Uffizi a piazza Santa Croce, Firenze mare traccia un itinerario nascosto che entra nei caffè dove hanno preso vita riviste simbolo del Novecento («Solaria», «Campo di Marte» e «La Voce») e incontra i protagonisti che hanno narrato la contraddittoria essenza della città del giglio, da Pratolini a Palazzeschi, da Luzi a Manganelli, da Dante a Campana. Un percorso letterario tra i luoghi archetipici della ""fiorentinità"""", una geografia che, non sapendo scegliere fra cielo e terra, ha preferito seguire l'incanto sterminato del mare facendosi pura acqua."" -
Tutti a bordo!
La nuova casa del capitano Giovanni sembra poter prendere il largo da un momento all'altro: oblò al posto delle finestre, pedane soprelevate per raggiungere l'ingresso e una grande àncora piantata nel terreno. I nipoti, Giada, Luca e Lalla, sanno di potersi aspettare di tutto da un nonno tanto estroso, cui la terraferma sta fin troppo stretta. Quando alla porta cominciano a bussare una lunga serie di personaggi uno più stravagante dell'altro, ecco che accade l'imprevedibile: Lalla aiuterà Noè a ritrovare la gatta da portare sull'arca prima del diluvio universale, Luca legherà Ulisse al letto per impedire alla sirena dalla voce d'angelo di sedurlo, Giada ascolterà le avventure dell'ammiraglio Nelson e da lui riceverà la medaglia della Mezza Luna. Intanto, il Corsaro Nero e i suoi fratelli, il Corsaro Verde e il Corsaro Rosso, scavano in giardino alla ricerca del tesoro; Magellano si fa beffe di Colombo, sbarcato in America pensando di essere in India; Robinson Crusoe affamatissimo si getta sul buffet, seguito dal fedele Venerdì. I tre bambini trascorreranno una giornata a dir poco straordinaria tra pirati, naufraghi e capitani, qualcuno senza un braccio, qualcun altro senza una gamba, ma tutti con grandi storie da raccontare. Cinzia Tani fa salire a bordo di una casa-nave i tre piccoli protagonisti per far loro compiere un viaggio intorno al mondo attraverso le vite incredibili di chi fra le onde del mare ha trascorso momenti indimenticabili e dal quale non può separarsi, proprio come nonno Giovanni. Età di lettura: da 10 anni. -
A Parigi con Colette. Qui tutto inizia e insieme si compie
"A Parigi con Colette"""" è un breve viaggio nel tempo, una passeggiata immaginata tra luoghi e figure della capitale che non esistono più, ma di cui ancora riverberano il fascino e la memoria. Tra i cantori della Parigi di inizio '900, spicca di certo la personalità con cui Colette ha pitturato i cambiamenti della Ville Lumière nella prima metà del secolo appena trascorso. Seguendo la parabola della grande scrittrice francese — dal suo arrivo in città dalla Borgogna nel 1893 fino ai funerali di Stato nel 1954 per la prima volta accordati a una donna dalla città di Parigi - Angelo Molica Franco offre al lettore un racconto all'altezza dell'occhio che guarda, puntuale ed emozionato, storiografico e insieme intimo della città tra ieri e oggi. Sfilano, così, il salotto di Madame Arman, il Moulin Rouge, il Café de Flore, il Trocadero, il ristorante Le Drouant che si mescolano, come nel più riuscito affresco, alle figure contemporanee a Colette quali il tanto dileggiato primo marito Willy, la poetessa americana Nathalie Clifford Barney, Gertrude Stein, Marcel Proust, Maurice Ravel e molti altri. Un piccolo libro in cui luoghi e destini congiungono i punti di un personalissimo reportage nell'anima di Parigi." -
La pattinatrice sul mare
Alla vigilia delle Olimpiadi invernali in Corea, l'affascinante pattinatrice sul ghiaccio Claudine Russo riceve minacce anonime sul web ritenute ""molto serie"""" dai servizi segreti. La protezione della giovane azzurra viene affidata al commissario Igor Attila, ex pugile responsabile della Sezione crimini sportivi della questura di Roma. La missione si rivela però più complicata del previsto. La pattinatrice è infatti impegnata in un reality tv sponsorizzato da un petroliere russo senza scrupoli, a sua volta minacciato dai Balenotteri d'Assalto, ambientalisti considerati vicini all'ecoterrorismo internazionale. Igor Attila si ritrova a indagare così sul set televisivo allestito in mezzo al mare, dove viene raggiunto dall'inattesa visita di un amore riemerso dal passato, che rischia di mandare a monte l'operazione.""