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Islam. Conoscere e capire la religione musulmana
"Non c'è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni. Non c'è pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni. Non c'è dialogo tra le religioni senza una ricerca sui fondamenti delle religioni"""", sostiene Hans Küng. E la ricerca, la voglia di capire guidano le pagine di questo libro. Grazie alla sua profonda conoscenza del mondo islamico, Augusto Negri è in grado di restituire alla nostra comprensione il vasto mosaico di cui è composto. Un libro agile, questo, che però contiene tutto quello che serve per iniziare ad avvicinarsi all'Islam, un libro per chi ha veramente voglia di capire e di confrontarsi con questo mondo apparentemente così lontano eppure così vicino non solo geograficamente, ma anche storicamente. Un piccolo contributo verso la conoscenza di una delle religioni più diffuse nel mondo." -
La letteratura teatrale italiana e l'arte dell'attore 1860-1890
Oggi siamo abituati a considerare il teatro come la fusione di diversi aspetti: il testo, la regia e la recitazione. In realtà, quanto adesso ci appare scontato, è frutto di una radicale trasformazione che maturò in Italia alla fine dell'Ottocento (per la precisione tra il 1860 e il 1890). Come mostra Gaetano Oliva in questo libro, infatti, prima era l'attore a dominare: si costruiva le parti, si organizzava la regia e spesso modificava come meglio credeva il testo in modo da poter primeggiare. Era molto comune che i testi di Shakespeare o Ibsen o Cechov venissero tagliati e riassemblati in funzione delle esigenze dell'attore. Fu solo nella seconda metà del XIX secolo che cominciò a delinearsi la nuova figura del drammaturgo professionista, che non era al servizio stabile di una compagnia, né voleva scrivere per attori o per capocomici, ma intendeva produrre testi originali. Il tramonto del Grande Attore lasciò lo spazio alla nascita di una nuova figura: quella del regista. Questi era l'esperto addetto alla supervisione generale dell'opera ed era colui che acquisiva il compito di interpretare l'idea dell'autore, ponendosi come intermediario tra il testo e l'attore. -
Gli spazi economici della globalizzazione. Geografie del commercio internazionale
Nonostante si parli quasi quotidianamente di globalizzazione, molti nodi concettuali sono ancora tutt'altro che risolti. In contrapposizione alla retorica semplicistica di una globalizzazione che segnerebbe la ""fine della distanza"""", nuove strutture geografiche, nuovi spazi, nuove reti e nuove problematiche prendono forma nello spazio economico mondiale. Utilizzando una chiave di lettura geografica, il volume analizza sotto molteplici prospettive - principalmente economiche, ma anche politiche e sociali - le principali dinamiche alla base della formazione e del funzionamento dell'attuale struttura dei flussi commerciali, anche attraverso numerosi casi e approfondimenti tematici, quale quello, per esempio, della Cina, colosso asiatico al centro delie più recenti trasformazioni degli equilibri internazionali. Grazie alla sua capacità di sintesi, senza mai dare nulla per scontato, Alberto Vanolo fornisce gli strumenti interpretativi fondamentali per orientarsi in questo mondo in continua e rapidissima trasformazione."" -
Tradurre le microlingue scientifico-professionali. Riflessioni teoriche e proposte didattiche
In anni recenti si è assistito a un'importante evoluzione nell'ambito degli studi traduttivi di tipo sia disciplinare, sia professionale. La traduzione di testi di carattere tecnico-scientifico rappresenta il settore principale del mercato, grazie soprattutto alla crescente distinzione e specializzazione delle aree del sapere. La traduzione specializzata è infatti il principale strumento di diffusione della conoscenza e della ricerca. In questo contesto si presenta la necessità di elaborare una vera e propria metodologia didattica della traduzione specializzata, o scientifico-professionale, che non si fermi a un semplice apprendimento centrato sul lessico di specialità. Tradurre testi specialistici è un atto complesso che richiede la mobilitazione di una vasta gamma di saperi, se il traduttore vuole colmare lo scarto tra le aspettative della cultura di arrivo e quelle della cultura di partenza. Il filo conduttore che unisce i saggi raccolti nel volume è proprio quello di identificare metodologie e strategie didattiche che possano formare un traduttore professionista polivalente, capace di far fronte ai continui cambiamenti del mondo del lavoro. In quest'ottica il volume è ricco di spunti teorici e pratici che rispecchiano l'ampliamento degli orizzonti classici della traduttologia e fornisce una panoramica ricca e stimolante delle problematiche che animano gli aspetti didattici della traduzione specializzata. -
Cartografia e progettazione territoriale. Dalle carte coloniali alle carte di piano
La Terra è sotto l'occhio elettronico dei satelliti in orbita che trasmettono in permanenza informazioni su ogni angolo del mondo. La trasmissione istantanea dei dati permette di costruire migliaia di immagini organizzate in tavole, diagrammi, grafici. Qualunque dato registrato può essere elaborato: è possibile conoscere l'estensione della superficie agricola irrigata della Sicilia o il grado di inquinamento del Reno. Eppure proprio tale saturazione informativa, che avrebbe, secondo alcuni, vanificato il ruolo della cartografia, al contrario, lo rilancia, assegnandole il compito di tradurre le fotografie satellitari rivolte agli esperti in strumenti alla portata di tutti. Ma il nuovo ruolo che essa svolge investe anche il mondo della progettazione territoriale: mediante nuove configurazioni grafiche, offerte dai sistemi GIS, traduce i principi della sostenibilità quali partecipazione, cogestione, sviluppo in strumenti per la pianificazione e la concertazione. Questo libro traccia l'evoluzione storica dell'uso della cartografia nella progettazione dal colonialismo alla pianificazione sostenibile per riflettere sulle ragioni di questa costante presenza. Il quadro che ne scaturisce, seppur composito e articolato, mostra la necessità di ripensare una cartografia riflessiva che si interroghi non solo sul come comunicare ma su cosa comunicare, consapevole del proprio potere e del ruolo sociale che è chiamata a ricoprire. -
Educabilità, educazione e pedagogia nella società complessa. Lineamenti introduttivi
In ogni epoca storica, ogni popolazione, ogni stato nazionale hanno impiegato ingenti risorse e le intelligenze migliori per promuovere il dischiudersi di tutti i talenti e veicolare principi morali, leggi e regole di vita in grado di garantire il futuro della società. A fine Ottocento interviene un radicale stravolgimento. A partire dalla psicoanalisi di Sigmund Freud, la cifra dell'educazione diviene lo spontaneismo: assecondare gli istinti, le pulsioni e i desideri (mutevoli) dell'educando. Nel nuovo millennio, in seguito alla polifonia dei messaggi e alla frammentarietà della vita, si attesta una profonda crisi di valori, di educazione e della pedagogia (intesa proprio come scienza dell'educare) che investe tutte le istituzioni esistenti, in particolare famiglia e scuola. Questo studio vuole rilanciare l'idea dell'educazione, esplicandone l'importanza e l'urgenza oggi, nella stagione dell'imperialismo dei mercati economici. L'auspicio è di innescare un circolo virtuoso che porti a scongiurare la morte della pedagogia, promuovendone invece la ""guarigione"""" (mediante la sua conoscenza autentica), in maniera da poter iniziare a """"curare"""" anche la società, per il tramite dell'unica medicina efficace: occorre ricominciare dall'educazione."" -
Dèi greci, vite umane. Quel che possiamo imparare dai miti
Il mito, unitamente al rito, è la fonte principale per lo studio della religione greca antica. È stato analizzato da molti studiosi, che tuttavia hanno posto l'accento principalmente sul ruolo dell'uomo, trascurando o fraintendendo quello fondamentale degli dèi. Eppure, secondo i Greci, nulla accade senza il volere degli dèi. Dei tanti libri circolanti sul mito, quello di Mary Lefkowitz esplora un campo poco noto: l'atteggiamento degli dèi verso gli esseri umani. Al di là dell'apparente disordine e molteplicità della mitologia, l'autrice rintraccia precise costanti a partire da Omero fino ai romani. Il risultato è la scoperta di una religione per adulti, ben diversa dal Cristianesimo e dall'Ebraismo. -
Mente e psicoterapia. Modello Interattivo-Cognitivo e Modello Olistico
L'essere umano, quando fronteggia la vita quotidiana in generale e le situazioni problematiche, i vissuti di disagio, i percorsi di disadattamento in particolare, si misura con realtà simboliche e sociali. Parallelamente mette in gioco aspettative, piani d'azione, competenze, risorse più o meno funzionali al benessere e all'adattamento, che spesso portano ad alimentare e amplificare i problemi, piuttosto che contribuire a risolverli. Tali anticipazioni e strategie che guidano l'azione non sono mai rappresentate unicamente su un palcoscenico intrapsichico e individuale, ma sempre all'interno di caratteristiche di interdipendenza tra le menti, l'energia e lo spirito. Questa consapevolezza è il filo conduttore di questo lavoro e il principio ispiratore delle metodologie psicoterapeutiche in esso proposte. I contribuiti raccolti in Mente e psicoterapia approfondiscono differenti prospettive teoriche, metodologiche e pratiche cliniche che partendo dalla cornice interattivo-cognitiva e avvalendosi dei principi della fisica quantistica, confermano che la psicologia clinica e la psicoterapia, in modo creativo ed efficace stanno ridefinendo i concetti di salute e di psicopatologia all'interno del modello emergente mente-corpo-energia. -
Paesi e popoli del mondo
Scambi culturali, processi economici, sviluppo di nuove tecnologie modificano profondamente i comportamenti, influenzano i rapporti sociali, cambiano il modo di abitare il mondo: ogni aspetto del vivere è legato alle esigenze imposte dal cambiamento, dalla necessità di mantenere il passo con tutto ciò che è nuovo. La geografia è forse oggi la disciplina più adatta per rendere conto dei fenomeni geopolitici alla base della storia contemporanea. Ovvero i fenomeni che determinano e costituiscono il nostro presente, descritto quotidianamente sui giornali, sulle riviste, nei servizi televisivi. Per questa ragione la geografia non dovrebbe essere confinata nella stretta cerchia degli specialisti, ma dovrebbe invece diventare patrimonio, conoscenza di base per chiunque voglia capire il mondo che ci circonda. ""Paesi e popoli del mondo"""" è dunque uno strumento utile per l'arricchimento culturale. Il cuore dell'opera è costituito dalla sezione enciclopedica, aggiornata e analitica, che tratta tutti gli aspetti fisici del territorio nonché quelli relativi alla geografia umana. Attraverso un vasto ed esaustivo corredo di tabelle, tavole tematiche, ogni Stato viene analizzato e spiegato nelle caratteristiche fondamentali del suo popolamento e dei corrispondenti sistemi economici, mentre un'accurata sintesi delle vicende storiche esplicita le ragioni che hanno portato alla sua definizione attuale."" -
Culture della differenza. Femminismo, visualità e studi postcoloniali
I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme di relazione culturale globale nelle loro dinamiche di trasformazione e creazione di nuove identità personali e collettive, e contemporaneamente a riflettere sull'eredità, le persistenze e le influenze delle diverse storie e tradizioni. I saggi raccolti in questo volume intendono esplorare le figurazioni dell'identità di genere nella cultura visuale contemporanea, spaziando dalla pubblicità al video, dalla pittura alla performance, dal cinema alle nuove tecnologie multimediali. Il filo rosso che collega questi testi è la riflessione sulle rappresentazioni del femminile nell'attuale scenario postcoloniale e transculturale. Il genere rappresentato dal linguaggio e dalle immagini della cultura postmoderna e postcoloniale non è una categoria astratta e universalmente valida, ma una realtà materiale localizzabile e in divenire, che disegna cartografie mobili le quali richiedono una nuova attitudine interpretativa profondamente politica. Attraverso il percorso proposto da Federica Timeto, si indaga così il legame fra visualità e alterità, ovvero la funzione che le immagini rivestono nella produzione delle differenze: differenze non solo sessuali, ma legate alle diverse coordinate socio-culturali riguardanti anche l'etnia, il colore della pelle, l'appartenenza sociale, le divisioni territoriali ed economiche dei soggetti coinvolti. -
La rivoluzione incompiuta di Thomas Kuhn. La tesi dell'incommensurabilità e l'eredità del neopositivismo
Fino ai primi anni Sessanta del Novecento la filosofia della scienza, insieme alla logica e alla filosofia della matematica, costituiva l'asse attorno a cui ruotava quella che oggi chiamiamo ""filosofia analitica"""". Per i positivisti logici, filosofia e filosofia della scienza sostanzialmente coincidevano. La scienza era il paradigma della conoscenza a posteriori, una conoscenza acquisita attraverso i sensi, mentre la logica e la matematica costituivano il paradigma della conoscenza a priori, ovvero acquisita mediante la sola riflessione. A partire dagli anni Sessanta, i filosofi danno sempre più per acquisito che i loro problemi e le loro intuizioni giungano quasi esclusivamente dalla storia della scienza. Si tratta di una vera e propria svolta, e la nuova direzione in cui si avvia la riflessione filosofica sull'impresa scientifica è dovuta in larga misura a Thomas Kuhn. Il semplice fatto di essere il maggiore responsabile di questo mutamento fa di Kuhn uno dei pensatori storicamente più importanti del Novecento. Non a caso l'opera fondamentale di Kuhn, """"La struttura delle rivoluzioni scientifiche"""" (1962), è diventato un classico del pensiero contemporaneo. Questo studio racconta questo delicato ed essenziale momento di transizione, permettendo di comprendere come e perché si sia trasformata la filosofia e come ancora oggi l'opera di Kuhn sia non solo attuale, ma ancora viva, discussa e oggetto di dibattito e studio."" -
Linguaggio e comunicazione
Ogni nostra giornata, da quando ci alziamo il mattino a quando ci corichiamo la sera, può essere rappresentata come una successione ininterrotta di pratiche del linguaggio, interne alle più varie situazioni di comunicazione. È praticando il linguaggio che ciascuno di noi si costituisce come persona in senso linguisticamente proprio: come prima persona dell'enunciazione, nonché parte di una irriducibile società di persone, in considerazione del fatto che ogni nostra enunciazione è sempre rivolta ad una seconda persona. Ciò quale che sia il suo grado di presenza, quello del dialogo che intratteniamo con interlocutori in carne e ossa, o quello del monologo cui ricorriamo quando ""parliamo con noi stessi"""" o ci rivolgiamo a interlocutori immaginari. Varia peraltro molto la società delle persone che si costituisce nel linguaggio, a seconda della situazione di comunicazione entro cui si realizza. Quale rapporto si stabilisce fra linguaggio e comunicazione quando, come nella comunicazione faccia a faccia, sono in gioco tutti i nostri sensi? Quale, quando sia in gioco soltanto il nostro udito, come nella comunicazione telefonica?"" -
Vedere per capire e parlare
Per imparare una lingua straniera sono ormai disponibili sul mercato molte e diverse risorse audiovisive. Ai primi corsi di lingua con allegati le audiocassette e i VHS degli anni Ottanta del secolo scorso si sono aggiunti i CD-Rom, i DVD e i DVX. I computer consentono oggi l'uso di complessi strumenti didattici interattivi e ipermediali, senza contare le enormi risorse reperibili in rete e le nuove frontiere dell'e-learning. Come scegliere però tra i tanti materiali disponibili (in edicola, nelle mediateche, in libreria o su Internet) e soprattutto come usare al meglio questi materiali per la didattica a scuola? ""Vedere per capire e parlare"""" analizza tutti questi strumenti, mettendone in luce i pregi e non nascondendone i difetti (quando ci sono), aiutando così gli insegnanti (o quanti vogliono imparare una nuova lingua) a scegliere il materiale più adatto alle loro esigenze e a utilizzarlo nel modo più proficuo. Il libro curato da Mario Cardona, non limitandosi solo alla teoria, ma affrontando anche aspetti pratici e applicativi, fornisce di volta in volta esempi, modelli, esercizi, per imparare a usare al meglio i materiali audiovisivi che si possono oggi facilmente reperire sul mercato."" -
Handicap: come garantire una reale integrazione. Riflessioni, esperienze, proposte
Avere un handicap, a causa di una minorazione fisica, sensoriale o intellettiva, non significa di per sé essere malato o bisognoso di assistenza. Per fortuna la maggioranza delle persone in situazione di handicap ha potenzialità e capacità proprie e può vivere una vita normale, a condizione però che siano eliminati gli ostacoli che impediscono la piena integrazione sociale. A tutti, anche a chi ha una limitata o nulla autonomia, va comunque garantita piena dignità e l'accesso ai servizi sociali al pari di tutti gli altri cittadini. Questo volume intende porsi come un concreto aiuto per tutte le famiglie che quotidianamente lottano contro le discriminazioni e l'isolamento per vedere riconosciuti quei diritti che troppo spesso sono ancora negati. Di volta in volta, poi, sono presentate le possibili iniziative che si possono intraprendere per ottenere le prestazioni indispensabili per le persone non autonome, con un'attenzione particolare agli aspetti più concreti e operativi, fornendo i riferimenti di legge, i modelli dei moduli da compilare, i contatti con le associazioni a cui rivolgersi e tutto quello che può servire per sostenere le famiglie. -
Parole in rete. Teoria e apprendimento nell'era digitale
I modi di apprendimento e di raccolta di informazioni sono cambiati. Ci siamo abituati a riceverle e cercarle navigando tra la marea di fonti oggi disponibili. Le nuove generazioni, è noto, hanno sviluppato abilità particolari a tessere la tela delle informazioni non in modo sequenziale, come il libro invece imponeva e impone, ma seguendo gli impulsi di una navigazione sfrenata e discontinua che però, ad un certo momento, per quella capacità di organizzare le nostre esperienze in sistemi e in modelli razionali che l'essere umano ha, porta a ridurre le informazioni a sistemi organici. II lessico, lo sappiamo, insieme alla grammatica è il componente fondamentale di una lingua. Ma oggi, dati i nuovi modi di acquisire conoscenza e data l'esigenza di disporre di strumenti adeguati nel mondo della comunicazione, il lessico ci viene e deve esserci presentato secondo sistemi diversi: si parte o si deve partire cioè da un'altra prospettiva. La domanda d'obbligo è dunque: come funziona il lessico? Come deve essere trattato? Quale approccio teorico bisogna seguire a livello lessicologico, per descriverlo nella sua interazione con tutto il sistema della lingua e, a livello lessicografico, per fornire strumenti descrittivi di consultazione? In questo contesto si pone in particolare il quesito di come esso deve essere descritto a livello teorico, come devono essere i dizionari futuri per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze che verranno. -
Politiche di sviluppo nelle aree urbane
Con l'espressione aree urbane marginali si traduce l'espressione anglosassone ""distressed urban areas"""", che viene utilizzata in letteratura per indicare aree urbane all'interno delle quali sfavorevoli condizioni sociali ed economiche generano una situazione di arretratezza e sottosviluppo in riferimento ai principali indicatori economici e sociali. Secondo la definizione dell'OCSE, le aree urbane marginali sono parti delle città nelle quali le condizioni economiche, sociali e ambientali sono peggiori rispetto alla media nazionale e alla media della città considerata nel suo complesso. Da diversi anni, è enormemente cresciuto l'interesse per queste zone urbane e per i loro problemi: sono stati avviati importanti studi di settore, sono nati master ad hoc. Sono aumentati gli strumenti per capire come si formino le cosiddette aree marginali, quali siano le dinamiche sociali che si sviluppano al loro interno e come rompere il cerchio di isolamento ed esclusione che le costringe alla marginalità, appunto. Grazie a tutto questo, oggi sono aumentati gli investimenti pubblici e privati in queste zone della città. Questo testo racconta alcuni casi fra i più interessanti di questi ultimi anni, non solo in Italia, per fornire gli strumenti concettuali e pratici per comprendere questo fenomeno che tocca tutte le più grandi città del mondo."" -
I discorsi della danza. Parole chiave per una metodologia della ricerca
"I discorsi della danza"""" fa il punto su un ambito disciplinare multiforme e poliedrico, che sperimenta l'elaborazione di proposte metodologiche sempre nuove. Riunendo gli scritti di studiosi sia italiani sia stranieri di orientamento teorico e metodologico eterogenei, il volume, che si apre con un'introduzione generale delle curatrici, è costituito da tre parti incentrate ciascuna su una parola chiave: politica, femminile/maschile, identità. Ogni parola chiave è posta in relazione a un tema: l'Ausdruckstanz (danza di espressione), la danza teatrale nel XVIII secolo, la danza contemporanea. Questa struttura consente di incentrare la riflessione di volta in volta in un ambito cronologico delimitato e di favorirne l'approfondimento." -
Una palestra per Clio. Insegnare ad insegnare la storia nella Scuola secondaria
Che cosa è la storia? E come la si insegna nelle scuole oggi? All'insegnante di storia spetta un compito arduo e complesso: riuscire a dare un senso, a far capire agli studenti che la storia non è una sfilza sterminata di date, che si accavallano una dietro l'altra in un unicum senza né capo né coda. Di più: trasmettere che la storia ci appartiene, poiché ne facciamo parte. Come si fa però a tenere viva l'attenzione ogni giorno in classe? Il volume, oltre a tratteggiare il contesto teorico della didattica della storia, fornisce tutti quegli strumenti utili per costruire la lezione giorno dopo giorno: esercizi, esempi di lezione, spunti e suggerimenti per laboratori interdisciplinari. Grazie alla loro pluriennale esperienza (non solo nella ricerca storica, ma più propriamente nella didattica della storia), Gaetano Greco e Achille Mirizio spiegano quello che deve fare un insegnante: quali fonti usare in classe, come spiegare ai ragazzi che cos'è la periodizzazione, come insegnare loro ad analizzare un documento o una fonte. Un prontuario vero e proprio per trasformare la lezione tradizionale in un laboratorio di ricerca vivace e aperto, in modo che (oltre ai fatti e ai personaggi) rimangano anche i concetti, i metodi di studio, la capacità di ragionare. -
Comunicare. Le molteplici modalità dell'interconnessione umana
"Mentre sono qui seduta - scrive Ruth Finnegan nella prefazione - a digitare sul mio computer, mi ritornano alla memoria i cantastorie dell'Africa Occidentale con le loro canzoni, i movimenti del corpo, e il pubblico che prende parte attiva alle performance; mi ricordo dei richiami, dei colori e dei profumi che si diffondono dai prodotti messi in mostra per attirare gli acquirenti in un mercato delle isole Fiji, e dell'esperienza condivisa, non solo acustica ma anche corporea e visiva dei concerti inglesi. Penso ai gesti e ai segnali della quotidianità e alla comunicazione lungo grandi distanze tramite il telefono, le lettere, i regali. Tutti questi, mi sembra, sono modi in cui gli esseri umani si interconnettono l'un altro - modi di comunicare. Eppure sono moltissimi gli studi che sembrano non considerare questo ambito pienamente multisensoriale e che presentano invece una visione ristretta e molto più semplice del comunicare come se fosse limitato alle parole""""." -
Il concetto di cultura nelle scienze sociali contemporanee
Il volume si propone di avviare una riflessione a partire da una domanda: il concetto di ""cultura"""" è ancora utile per l'analisi delle società contemporanee? Da alcuni anni, infatti, molte autorevoli voci si sono levate contro la cultura; molti antropologi ne hanno messo in discussione la validità, fino ad arrivare a proporne una sorta di accantonamento. Allo stesso tempo, il concetto trova naturalmente anche numerosi sostenitori e il dibattito tra gli uni e gli altri ha una notevole rilevanza, legata alla complessità e alla molteplicità delle dimensioni che il concetto di cultura chiama in causa, da quella simbolica a quella politica. Fra queste la più importante è forse quella ideologica, dato che interrogarsi a fondo sul concetto di cultura non può non avere delle ricadute sul modo in cui la ricerca sociale (antropologica e sociologica) si posiziona rispetto ai contesti in cui opera, che siano familiari o esotici.""