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L' interprete totale. Ida Rubinstejn tra teatro e danza
Celebrata come tipica rappresentante della femme fatale, ma anche come incarnazione ideale della bellezza androgina, i due miti fin de siecle, Ida Rubinstejn ha oscillato tra queste due opposte polarità, trasferendo anche nel suo stile di vita l'ambiguità e il mistero che contraddistinguevano i suoi personaggi sulla scena, in un continuo scambio tra realtà e finzione. Amica delle personalità più rappresentative della cultura del suo tempo, a cui commissionava spettacoli-evento di cui era protagonista assoluta, nella duplice veste di attrice e danzatrice, la diva russa ha dominato per circa mezzo secolo le scene europee, per poi essere dimenticata dopo il suo ritiro, alla fine della seconda guerra mondiale. ""L'interprete totale"""" ripercorre le tappe salienti della vita e dell'arte della Rubinstejn, delineando un ritratto a tutto tondo di un personaggio imprevedibile e discusso, ma a suo modo inimitabile, a cui va restituito un ruolo di rilievo nella storia del teatro musicale del Novecento."" -
Geografia politica
La geografia politica ha conosciuto negli ultimi anni importanti evoluzioni nel dibattito internazionale, intrecciando un dialogo con altre discipline quali l'antropologia culturale, l'economia, la sociologia, la scienza politica e le relazioni internazionali. La complessità del mondo contemporaneo e i suoi cambiamenti richiedono di connettere i diversi saperi specialistici in un'interpretazione che ponga in risalto il rapporto tra politica e geografia. Cambia il mondo, cambia il modo di guardarlo. Comprendere la geografia del mutamento impone, inoltre, un continuo aggiornamento delle mappe concettuali attraverso le quali guardiamo il mondo: un compito cui la geografia politica non può sottrarsi. ""Geografia politica"""" è, pertanto, un valido strumento per comprendere i complessi e continui mutamenti che stanno trasformando il mondo contemporaneo."" -
Sviluppo del vocabolario. Teorie, ricerche, strumenti operativi
La ricerca psicologica, in questi ultimi cento anni, ha prodotto un'enorme mole di lavoro per cercare di capire e spiegare scientificamente come negli esseri umani si sviluppano i processi lessicali. Accanto al lavoro empirico e sperimentale, si sono accresciute anche le ricerche nel campo della psicologia dello sviluppo e dell'educazione che hanno sempre meglio compreso la natura degli interventi da elaborare e mettere in atto per favorire il miglioramento del vocabolario nei bambini fino a tutto il periodo della fanciullezza e per tutto l'arco della vita. È giunta quindi a maturazione la possibilità di proporre modelli teorici, fondati sulla ricerca empirica, in generale, e mirati più specificamente alla scuola primaria. Essi sono in particolare focalizzati sul significato dello sviluppo del vocabolario per favorire l'evoluzione psicologica dei soggetti, in modo da suscitare nuovi motivi di interesse per l'uso di strumenti che consentono di valutare, su basi scientifiche, i processi lessicali degli allievi. Questo lavoro fornisce, oltre a cornici teoriche ed empiriche delle ricerche, strumenti operativi di facile applicazione, che consentono di valutare e intervenire opportunamente per favorire l'accrescimento delle strategie lessicali degli alunni. -
Introduzione al cinema muto italiano
Negli anni Dieci del Novecento, il cinema italiano vive la sua prima grande stagione. I film realizzati nei teatri di posa di Torino, Milano, Roma, Napoli sono conosciuti e apprezzati nel mondo. A imporsi sono soprattutto i monumentali kolossal ambientati nell'antichità (da ""Gli ultimi giorni di Pompei"""" a """"Cabiria""""), le irresistibili comiche basate su un personaggio fisso (come i celebri Cretinetti e Polidor), le rocambolesche avventure del gigante buono Maciste, gli intensi melodrammi passionali interpretati dalle seducenti dive nazionali (come Pina Menichelli, Lyda Borelli, Francesca Bertini). """"Introduzione al cinema muto italiano"""" racconta ed esplora questa straordinaria parabola storica, dall'arrivo del cinematografo nella penisola, a fine Ottocento, ai primi tentativi di produzione, dalla fase aurea dei primi anni Dieci, con l'affermazione internazionale del lungometraggio italiano, alle difficoltà della guerra, per poi arrivare al lento ma inesorabile declino degli anni Venti. Attraverso dodici contributi, firmati da specialisti di diversa provenienza (non solo studiosi di formazione universitaria, ma anche professionisti degli archivi del film), il volume propone agli studenti e agli appassionati un'aggiornata e approfondita introduzione ai film, ai temi nazionali, ai generi e alle tecnologie, ai discorsi e agli immaginari, ai divi e ai linguaggi che hanno caratterizzato l'originalità culturale e la forza espressiva del primo cinema italiano."" -
Capacità mentali e istinti negli animali
La ""vecchia teoria dell'istinto"""" - scrive Alessandra Attanasio nella prefazione - ritiene l'istinto un meraviglioso, """"perfetto"""" dono di Dio alle """"creature animali"""", e la ragione un meraviglioso, """"esclusivo"""" dono di Dio alle """"creature umane"""". Darwin confuta questa teoria """"teologica"""" con la teoria """"scientifica"""" della selezione naturale, i cui punti dirompenti sono la confutazione dell'istinto come """"perfetta sagacità"""" animale, e la confutazione della ragione come """"esclusiva capacità"""" umana. La """"nuova teoria dell'istinto"""" di Darwin, molto vicina agli studi odierni sulla """"cognizione sociale"""", ricolloca gli istinti tra le strutture del """"cervello"""", le """"capacità mentali"""" e la """"socialità"""" di tutte le specie. Istinti e ragione sono """"forme miste"""" perfette e imperfette, prodotti biologici, sociali e culturali delle scelte passate delle specie. Successi e fallimenti sono parte integrante della lotta per la vita che la specie, umana e animale, intraprende nei diversi habitat determinando sopravvivenza o estinzione, vita o morte. È questa la legge della selezione naturale con cui Darwin disgrega il racconto della Creazione divina. Questo saggio, pubblicato per la prima volta in italiano, è parte di quel """"lungo manoscritto"""" intitolato """"La selezione naturale"""" rimasto inedito fino al 1975, quando la nipote di Darwin, Nora Darwin Barlow, lo fa trascrivere e pubblicare."" -
Le radici e le ali. L'italiano e il suo insegnamento a 150 anni dall'unità d'Italia
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno del 2010, rivolgendosi in particolare ai giovani, ha affermato: ""Non possiamo, come Nazione, pensare il futuro senza memoria e coscienza del passato"""". Ora, tra i patrimoni del passato c'è la nostra lingua, che è una ricchezza da conservare e - nel contempo - un bene da sorvegliare e curare perché, nell'inevitabile mutamento della storia, essa non smarrisca il suo """"genio"""", il suo carattere distintivo. Nasce, o deve nascere, di qui una sinergia fra l'Istituzione che ha di mira la storia della lingua o, metaforicamente, che pone la sua attenzione soprattutto alle """"radici"""" e la Scuola che, attraverso l'insegnamento, si propone - rimanendo nella metafora di mettere le """"ali"""" a questa lingua diffondendola nel rispetto della sua peculiarità. La peculiarità dell'italiano è un aspetto fondamentale di quella identità nazionale alla quale si è sempre richiamato il nostro Presidente della Repubblica, e in particolar modo in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia."" -
Editoria digitale
Il futuro dell'editoria è uno dei temi più dibattuti al giorno d'oggi e sempre più spesso sentiamo parlare del futuro del libro cartaceo e della sua integrazione con le più attuali applicazioni digitali. Pochi però sanno in realtà quali sono le differenze fra un RTF e un PDF, che cosa vuol dire impaginare e formattare un testo, come funzionano i diversi formati di codifica delle immagini digitali. A queste e a molte altre domande ""Editoria digitale"""" risponde in maniera chiara ed esaustiva. Dalla codifica dell'informazione alle più moderne tecniche di impaginazione, dal formato EPUB al linguaggio XML, il testo affronta il mondo dell'editoria digitale da diverse angolazioni e fornisce tutte le istruzioni necessarie per creare un'ampia gamma di prodotti."" -
Costruire insieme percorsi di formazione
In queste pagine le autrici presentano i processi formativi a cui hanno lavorato in qualità di tutor, proponendo un'utile riflessione su di essi, formulata sulla base della propria esperienza. Il testo, una volta raccolti e definiti gli oggetti intorno ai quali soffermarsi, realizza queste intenzioni, utilizzando i costrutti di ""comunità di pratica"""" e """"ricerca/azione"""". Cosi facendo, si è dato forma al pensiero e coinvolto attivamente i diversi soggetti, che sono parte integrante del contesto in esame. Nel volume, dopo un'accurata presentazione del paradigma di riferimento che ha guidato la ricerca e del piano della stessa, insieme agli strumenti e alla metodologia utilizzata, viene tratteggiato l'ambito in cui avvengono i processi formativi illustrati. Dall'analisi dei dati raccolti emerge, attraverso la loro valutazione, un'apertura all'intenzionalità tipica dei processi educativi che orienta sempre al miglioramento della realtà esistente attraverso la risposta alle domande formative emergenti. Proprio per questa ragione si è dato spazio a bisogni espressi ma non previsti, primo fra tutti quello inerente l'esigenza di riflessività, e tutto ciò ha connotato peculiarmente il modello di intervento posto in essere."" -
Introduzione alla storia del cinema. Autori, film, correnti
Organizzato come un percorso in quattordici tappe, ""Introduzione alla storia del cinema"""" parte dalle origini del racconto cinematografico e si snoda attraverso la grande stagione del muto in Europa e in America, fino alle più recenti tendenze del cinema contemporaneo. Dalla nascita di Hollywood all'espressionismo tedesco, dal cinema classico al realismo poetico francese, dai grandi autori alla ricerca indipendente e sperimentale, il libro ripercorre le tappe della storia del cinema e dei film con una pluralità di approcci interpretativi che, intrecciandosi armonicamente, arricchiscono la visione d'insieme. Accanto a un discorso di carattere generale sugli autori e le tendenze principali di ogni periodo o corrente, vi sono anche finestre di approfondimento, dedicate a problemi di natura tecnica ed estetica, che vanno al di là dei limiti geografico-temporali dei singoli capitoli: dal colore nel cinema muto alla questione del piano-sequenza, fino all'uso degli effetti speciali. Il libro curato da Paolo Bertetto si avvale dei contributi di studiosi come Lino Micciché, Giorgio Tinazzi, Giulia Carluccio, Dario Tomasi, Giaime Alonge, Federica Villa e Silvio Alovisio, coniugando felicemente le singolarità e le specificità metodologiche degli autori in una visione d'insieme ricca e articolata."" -
La fatica e il piacere di imparare. Psicologia della motivazione scolastica
La motivazione scolastica è oggi un tema cruciale sia nella ricerca in psicologia dell'educazione, dove è in atto ormai da alcuni decenni un intenso lavoro di indagine e concettualizzazione, sia nei contesti di istruzione, dove la motivazione rappresenta spesso per studenti, insegnanti e genitori un problema di non facile soluzione. Nel volume i grandi temi della ricerca motivazionale vengono presentati in relazione alle fasi del comportamento motivato - dall'attivazione al senso del sé all'autoregolazione dell'apprendimento - con un'attenzione costante alla duplice valenza di fatica e piacere che l'apprendimento scolastico comporta e che ha trovato interpretazioni diverse nelle varie teorie. La fatica e il piacere di imparare intende, pertanto, fornire sia un quadro organico dei risultati della ricerca attuale, sia alcuni strumenti utili per l'applicazione di tali risultati all'insegnamento e all'apprendimento nella scuola. -
Relazioni internazionali
"Convenzionalmente il termine relazioni internazionali indica un insieme di eventi concreti (la realtà empirica) e l'elaborazione di teorie che li spiegano (la disciplina accademica). Nel primo caso, il termine si riferisce alle interazioni che si sono storicamente sviluppate tra le unità di un determinato sistema, dalle poleis greche agli Imperi, fino a raggiungere la fisionomia attuale, caratterizzata dalla presenza di Stati nazionali. Nel secondo caso, il termine comprende un'ampia gamma di approcci che nel corso del tempo ha progressivamente plasmato e arricchito la disciplina"""". Nell'ottica di unire insieme in stretto rapporto la disciplina accademica e la realtà empirica, """"Relazioni internazionali"""" presenta ogni singolo argomento in riferimento alla posizione che hanno assunto, in merito a esso, le quattro principali correnti teoriche delle relazioni internazionali: realismo, liberalismo, costruttivismo e radicalismo. Attraverso un attento lavoro di curatela, il libro si rivolge a tutti gli studenti della disciplina come manuale agile, aggiornato, ricco di informazioni e di spunti di riflessione sui principali avvenimenti internazionali." -
La lingua straniera veicolare
Le istituzioni europee indicano la conoscenza di almeno due lingue straniere come competenza indispensabile per il cittadino comunitario di oggi e di domani. Con quali strumenti e in quali condizioni si può, quindi, acquisire l'auspicata competenza plurilingue? Negli ultimi vent'anni si è fatta sempre più strada l'ipotesi di rielaborare i modelli creati per le situazioni di lingua seconda, per poter usare la lingua straniera come una lingua veicolare: in questo modo la qualità dell'apprendimento linguistico ne sarebbe migliorata. Parlare di lingua straniera veicolare prevede, infatti, una situazione in cui la lingua straniera è il mezzo attraverso cui vengono insegnati e appresi contenuti non linguistici. Indispensabile ormai è il concetto di CLIL, Content and Language Integrated Learning, elaborato per sottolineare la doppia dimensione dei programmi veicolari che insistono sulla necessità di creare un ambiente favorevole all'apprendimento sia della lingua sia del contenuto non linguistico. In questo volume, infatti, Coonan dapprima mette in luce le nuove esigenze del plurilinguismo e le contestualizza storicamente in Italia e in Europa; in un secondo momento esamina la dimensione curricolare e le questioni metodologiche e didattiche e, nella terza parte del testo, esplora la realtà del CLIL nella scuola italiana. -
Tecnologia e didattica delle lingue. Teorie, risorse, sperimentazioni
La rapida evoluzione delle nuove tecnologie nel panorama educativo chiama la ricerca scientifica e metodologica nell'ambito della glottodidattica a una continua e aggiornata riflessione, per offrire ai docenti proposte operative fondate su solide basi teoriche. I diversi contributi di questo volume, organizzati in tre ampie sezioni relative alle teorie, alle risorse e alle sperimentazioni, intendono fornire una vasta panoramica sull'attuale riflessione epistemologica e su alcune sperimentazioni che si stanno compiendo, sia per l'italiano sia per le lingue straniere. Tecnologie e didattica delle lingue, proprio in virtù dell'estrema dinamicità dell'argomento ""tecnologie educative"""", è stato concepito con una logica integrativa tra materiale cartaceo e aggiornamenti pubblicati online, superando così il rischio di una sua obsolescenza."" -
Paesaggi dell'esclusione. Politiche degli spazi, re-indigenizzazione e altre malattie del territorio romano
Roma da almeno un decennio è al centro di un ampio dibattito e di un'intensa produzione di rappresentazioni e progetti che si sono contesi la possibilità di rimetterne in scena identità e prospettive. La capitale, se da una parte è stata proposta come presunto modello su scala nazionale per le nuove élites della conoscenza, dall'altra, localisticamente, è divenuta lo scenario di una simbolica riconquista del centro da parte di una periferia reinterpretata come slogan populista. Le dinamiche del mercato immobiliare e la gentrificazione, il disagio abitativo, le pratiche d'insediamento dei migranti e l'emergere di nuove chiusure identitarie, sono tutti fenomeni governati entro un conflitto di retoriche e immaginari che hanno fatto uso del rapporto centro-periferia. ""Paesaggi dell'esclusione"""" costituisce l'esito di un percorso di confronto interdisciplinare sulle trasformazioni della capitale che ha coinvolto antropologi, urbanisti, storici ed economisti, insieme a giovani etnografi, impegnati, ciascuno con i propri linguaggi, nell'analisi delle trasformazioni dei territori metropolitani, a partire dall'interazione di attori e interessi con le istituzioni e gli altri poteri consolidati della città. L'obiettivo è quello di costruire un'occasione di dialogo e di confronto per interrogare le dinamiche dello spazio urbano e tentare così di raccogliere la sfida interpretativa della Roma contemporanea."" -
Il vero e il convenzionale
"Scrivere della contemporaneità, specie se si esce dalla modalità semplicistica della recensione e si vuole progettare strutture più ampie, significa costruire sulla sabbia, a poca distanza da quel mare che forse si riprenderà il posto dove abbiamo tentato di edificare"""". """"Il vero e il convenzionale"""" studia il romanzo occidentale contemporaneo attraverso un'attenta e sofisticata selezione di opere (Pastorale americana, Il mal di Montano, Troppi paradisi, Underworld, Le particelle elementari e Le benevole), scelte in quanto capaci di segnare la nostra epoca e, forse, la storia letteraria presente e futura. Il libro si occupa di un tema tanto centrale per la storia del romanzo quanto poco indagato nella seconda metà del Novecento, il realismo, e lo fa da una prospettiva innovativa e originale. L'autore adotta uno sguardo sovranazionale e suddivide le possibili strategie contemporanee di rappresentazione della realtà in """"convenzionaliste"""", ancorate a un modello forte di tradizione letteraria (da Stendhal a Proust), e """"veridiche"""", nelle quali l'effetto di realtà è dato dalla sovrapposizione tra mondo attuale, quello in cui viviamo noi lettori, e mondo possibile del romanzo. Tirinanzi De Medici racconta la contemporaneità senza rinunciare all'approfondimento storico delle forme e dei generi." -
Religioni tra pace e guerra. Il sacro nelle relazioni internazionali del XXI secolo
In seguito all'affermazione dell'ordine internazionale westfaliano, la religione è stata confinata ai margini della disciplina delle relazioni internazionali, che, pure per questo, è stata definita come la più secolarizzata o la più occidentale delle scienze sociali. Per lungo tempo gli studiosi del settore non si sono occupati, se non marginalmente, del fenomeno religioso. Le cose però, a partire dalla metà degli anni Settanta, hanno cominciato a cambiare. Per effetto di una lunga serie di eventi - dalla guerra civile in Libano, alla rivoluzione khomeinista in Iran, dalla guerriglia islamica contro l'Armata Rossa in Afghanistan, all'affermazione del sindacato di Solidarnosc in Polonia, dalle sanguinose guerre civili nella ex Jugoslavia e in Algeria, all'esplodere di contrasti e conflitti con connotazioni anche religiose in diverse aree dell'ex blocco sovietico - l'influenza esercitata dalla religione sulla politica si è fatta sempre più palese, riportandola al centro del dibattito teorico. ""Religioni tra pace e guerra"""" affronta le tematiche connesse al ruolo della religione nelle relazioni internazionali attraverso uno scambio dialettico tra teoria e sua applicazione ai casi concreti, fornendo un panorama capace di tener conto del ruolo della religione in termini sia propositivi sia critici."" -
Follie ragionate. Il male e la cura nelle parole dei pazienti psichiatrici
Sul male mentale, soprattutto quando si manifesta nelle forme più severe, grava un pregiudizio che porta a ritenere difficile, se non impossibile, raccogliere discorsi sensati. Il folle ha smarrito la propria presenza - si pensa comunemente - ed è incapace di legare fra loro passato, presente e futuro. Come asserisce Mario Cardano nella sua prefazione al volume, ""Follie ragionate"""" sfida e vince questo pregiudizio: mostra come """"il folle sragioni molto meno di quanto si creda"""". In questo libro il male mentale è affrontato attingendo alle parole, alle metafore, alle narrazioni di chi ha attraversato questa condizione e di chi da anni convive con il proprio malessere mentale. Tutto ciò colloca il contributo di Vincenza Pellegrino all'interno di una consolidata tradizione di ricerca, quella delle illness narratives, e tuttavia cerca di integrarne i diversi approcci in un'unica opera di studio. Analizzando le testimonianze di uomini e donne gravati da anni da disturbi severi, Vincenza Pellegrino infatti combina in modo convincente tecniche di ricerca qualitative e quantitative, senza indulgere nella retorica della triangolazione che attribuisce all'adozione di """"metodi misti"""" un valore in sé o una garanzia di oggettività, ma mostrando bene l'efficacia della loro combinazione. Infine, in questo modo, la sofferenza e la cura psichiatrica possono essere ri-comprese all'interno del complesso universo simbolico dei pazienti e ripensate grazie a essi."" -
Psicologia clinica
L'edizione americana di ""Psicologia clinica"""" nasce oltre trent'anni fa dall'esperienza dello psicologo Professor Ronald J. Corner. Il testo nel corso del tempo ha accompagnato la formazione di varie generazioni di psicologi, rinnovandosi e aggiornandosi di continuo per meglio supportare docenti e studenti d'oltreoceano. Nasce oggi l'edizione italiana, risultato di un'accurata operazione di traduzione e adattamento, e dell'unione di due competenze specialistiche: la psichiatria e la psicologia clinica. Il lavoro dei curatori si è focalizzato sull'adeguamento del testo alla realtà didattica italiana, senza snaturare né l'apparato didattico né la trattazione degli argomenti classici della psicologia clinica. Il volume è arricchito, inoltre, da un grande numero di casi clinici, approfondimenti, curiosità, già presenti nell'edizione originale, ed esercizi di fine capitolo oltre che da specifici box e paragrafi pensati dai curatori e dedicati agli sviluppi delle neuroscienze, al DSM-IV-TR e alle novità che verranno inserite nel DSM-5."" -
Metodologia della ricerca sociale
Non è sempre facile far capire l’importanza della metodologia della ricerca né a chi si trova a leggere un saggio sociologico, né tanto meno ai giovani che intraprendono un percorso di studio nel campo delle scienze sociali, in quanto spesso il desiderio di conoscenza si orienta più facilmente su temi sostantivi. È dunque fondamentale che il primo contatto con questa materia riesca a convincere della centralità del metodo, facendo comprendere come le scienze sociali trovino la loro caratterizzazione nella capacità di «fare scienza», di formulare le proprie asserzioni sulla realtà che ci circonda seguendo un metodo scientifico. Questa riflessione è indispensabile sia per poter imparare a condurre esperienze di ricerca empirica, sia per essere in grado di avvicinarsi consapevolmente alla ricerca fatta da altri, valutandone la solidità e la correttezza. E ciò sia all’interno di un discorso strettamente disciplinare, sia più in generale da cittadini chiamati, ad esempio, a leggere su un quotidiano i dati di un sondaggio o ad ascoltarne la presentazione in un programma televisivo, o semplicemente ad orientarsi tra i dati forniti dalle fonti statistiche più varie ai fini di un qualunque tipo di programmazione.rnIn questo manuale, frutto di una lunga esperienza di insegnamento della metodologia delle scienze sociali e delle tecniche di ricerca in sociologia e nelle discipline affini, Enrica Amaturo insegna che cos’è una ricerca sociale e quali sono le sue procedure, presentando le diverse tecniche a disposizione di un ricercatore sociale in un quadro unitario e ricco di esempi, fornendo così gli elementi necessari a una scelta consapevole del percorso più adatto per raggiungere in differenti situazioni gli obiettivi cognitivi desiderati. -
Spiritualità ed etica nella letteratura del Giappone premoderno
Il volume illustra le principali modalità con cui, a partire dalI'VIII secolo d.C. fino ad arrivare alle soglie dell'età moderna, la letteratura giapponese ha elaborato e fatto propri i più importanti principi filosofici e religiosi del buddhismo, del confucianesimo e del taoismo. Il legame che ha unito la letteratura del Giappone premoderno con la dimensione spirituale ed etica ha influenzato nel profondo i contenuti e le modalità espressive della produzione letteraria del paese, caratterizzando, in maniera sostanziale e immediatamente riconoscibile, le opere teatrali e i capolavori della prosa e della poesia. Analizzando la dimensione filosofico-religiosa delle più importanti e celebri opere della letteratura del Giappone premoderno, il libro si offre come un valido strumento per chiunque voglia approfondire la conoscenza della cultura spirituale e letteraria dell'antico Giappone.