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La primavera tarda ad arrivare
Come eravamo prima e come saremo dopo la pandemia? Questo saggio prova a dare delle risposte attraverso quattro punti di vista. Il primo si focalizza sui ""virus"""" psicosociologici già presenti nella società. Il secondo, attraverso una serie di reportage, racconta le storie di alcune categorie di lavoratori (dai medici agli insegnanti, dalle badanti ai riders) che sono state cruciali per la tenuta della società stessa, denunciando allo stesso tempo come la criminalità organizzata stia approfittando della situazione per accrescere profitti e consenso sociale. La terza prospettiva è invece un'analisi dell'oggi, con particolare riguardo al sistema dell'informazione e al tema delle disuguaglianze sociali. L'ultima chiave di lettura è infine quella psicanalitica, che si esprime attraverso un'intervista alla dottoressa Giuliana Kantzà. Le epidemie nella storia sono state dei propulsori per cambiamenti nell'individuo e nella società. In questo caso la tendenza a evitare i rapporti personali potrebbe essere ulteriormente esacerbata, oppure i mesi di clausura ci sono serviti per ritrovare il piacere di stare insieme davvero? Completano il lavoro un fotoreportage e una collezione di immagini simboliche su quanto è avvenuto."" -
Oltre l'umano. La concezione trascendentale della temporalità nella filosofia di Gilles Deleuze
La temporalità è una questione che innerva la filosofia di Gilles Deleuze nel suo complesso. Il tempo è implicato pressoché ovunque nel suo corpus di opere, talvolta in forma più esplicita, talora più allusiva. Ma la temporalità è strettamente correlata alla radicale rivisitazione che il filosofo parigino attua del concetto kantiano di trascendentale. Attraverso l'analisi comparata di questi due orizzonti concettuali, si può osservare come, a priori rispetto all'ordinaria scansione cronologica mediante la quale l'uomo ordina la propria esperienza, si dia un tempo genuinamente puro, che coincide, considerato nella sua dimensione autenticamente trascendentale, con il carattere virtuale del divenire. Tuttavia, quel che è ancor più rilevante, è l'intima relazione che unisce il progetto deleuziano di rivisitazione del trascendentale, con la tematizzazione di una temporalità complessa, che consente di prospettare la filosofia di Deleuze come quel sostrato teoretico di fondamentale importanza per provare a superare il paradigma epistemologico di un antropocentrismo dominante e tentare così di pensare oltre l'umano. -
La diffrazione. Sulla poesia di Antonio Rossi
La poesia di Antonio Rossi mantiene viva l'opacità del linguaggio, la forza che lo rende inestinguibile nelle cose che designa. Ma nello stesso tempo è animata dall'urgenza di un voler dire, da un'ansia di cogliere, nell'apparente illogicità del mondo, le improvvise configurazioni di senso che la realtà può offrire al nostro sguardo. Questo volume analizza l'opera poetica di uno dei maggiori autori dell'attuale panorama elvetico, sottraendola alla dimensione di pura autoreferenzialità cui è stata spesso ricondotta. -
Racconti africani. Un percorso nelle vie dell'accoglienza
Il libro racconta, in modo molto intimo, i due anni durante i quali l'autore offre aiuto e sostegno a un gruppo di ragazzi africani immigrati, ospitati, finché possibile, al Centro di Accoglienza di Tradate gestito dalla Croce Rossa Italiana. Queste pagine esprimono compiutamente l'""imprinting"""" pedagogico che ha sempre guidato Barenghi, prima nel percorso educativo dei figli, ora nelle relazioni con i nuovi """"figli aggiunti"""". L'insieme di queste storie prende avvio dall'incontro col primo di questi, già espulso dal Centro di Accoglienza quando la Croce Rossa è costretta a dimezzare i posti disponibili. Il ragazzo viene allora ospitato dal figlio maggiore dell'autore per alcuni mesi, durante i quali si stabilisce un legame forte e duraturo con tutti i membri della famiglia. """"Capo carismatico"""" della comunità di immigrati, è proprio lui a suggerire il nome di Barenghi quando i suoi compagni gli chiedono indicazioni per sostenere le loro rivendicazioni all'interno del Centro di Accoglienza. """"In un certo senso è merito suo se la mia vita ha avuto questi sviluppi e se l'anno di lockdown è divenuto, paradossalmente, uno dei più ricchi della mia esistenza."""""" -
L' intollerabile. Aristotele dopo Deleuze
Può la metafisica rispondere alle più urgenti domande del presente? L'emancipazione non è forse una questione teoretica oltre che politica? Il discorso sui principî, la metafisica come stile di pensiero, risponde alle domande attuali articolandosi nel grido ininterrotto di chi ne ha scritto la storia, da Platone a Heidegger ed altri. Da ""puro metafisico"""", Deleuze è in parte assimilabile ad Aristotele, ideatore della """"scienza dei principî"""". L'inattesa e problematica prossimità tra i due sta tutta nell'incidenza della theoria, lì dove le difficoltà del pensare, le questioni di principio, precedono sempre le soluzioni parziali ai problemi apportate da concetti svuotati dal tempo, assunti al di là del piano d'immanenza in cui gravitano. Ne emerge il racconto di una metafisica inattuale, una fabulazione che si misura col cliché della sua astrattezza e col mito della sua Überwindung."" -
Un vento. Antiromanzo
Un vento è un romanzo inedito di Giuseppe Zagarrio, scritto nell'immediato dopoguerra e mai pubblicato. Il figlio Vito ha deciso di farlo venire alla luce come ""evento"""" in occasione del centenario della nascita del padre (1921). """"Antiromanzo"""", come viene definito dall'autore, ha come protagonista un giovane uomo travolto da problemi esistenziali, che deve fronteggiare i conflitti della sua vita pubblica e privata: da un lato la situazione sociale dei braccianti e degli zolfatari, dall'altro i rapporti col femminino. Un libro sospeso tra neorealismo ed ermetismo, tra testimonianza di impegno civile e romanzo di formazione."" -
Percorsi di logica
Lo scopo di ""Percorsi di logica"""" è guidare il lettore alla scoperta di alcuni tra i temi più importanti della logica formale classica. Il volume mira a esporre in modo rigoroso ed esauriente, agevolando la costruzione di percorsi tematici personalizzati, i concetti e i risultati di base impiegati in questa disciplina, senza trascurarne l'accessibilità da parte di un pubblico non specialista. A tal fine, il testo è corredato di una sezione riservata ai preliminari matematici e alle tecniche dimostrative più comuni. Il volume presenta la logica proposizionale e predicativa, considerandole da una prospettiva semantica e sintattica. Particolare attenzione è riservata alla loro metateoria. Percorsi di Logica è pensato per le esigenze dei nuovi corsi di laurea in discipline umanistiche e scientifiche. Tuttavia, il volume è accessibile anche ai lettori autodidatti che intendono approfondire autonomamente i temi classici e alcuni degli sviluppi più recenti della logica formale."" -
L' ordine del sapere. Un approccio evolutivo
I motori di ricerca hanno trasformato il nostro modo di esplorare la realtà per ottenere in modo selettivo informazioni. La sociologia ha tuttavia trascurato di chiedersi a quali condizioni ciò sia stato possibile. Poiché i motori di ricerca operano come sistemi di indicizzazione, essi andrebbero inclusi negli studi sulla memoria culturale. Questo libro intende dare un contributo a una questione ancora poco indagata da questi studi, ovvero quale sia il rapporto fra evoluzione e memoria sociale. Se l'evoluzione favorisce le funzioni e la funzione della memoria è quella di dimenticare, allora una ricerca di tipo socio-evolutivo dovrebbe spiegare non solo come avviene questo favoreggiamento, ma anche che cosa lo favorisca. Nel tentativo di dare una risposta a queste due domande si chiarisce infine che il vero problema della memoria culturale non è il passato, bensì il futuro. -
Urban Eden. Giardino città utopia
Intorno al giardino, alla città e all'utopia ruota e si sviluppa l'intera vicenda dell'uomo, il quale ha sempre tentato di realizzare uno spazio che rendesse possibile la massima felicità e che escludesse, il più possibile, la sofferenza e i pericoli: la storia dell'umanità è la storia di quel tentativo. Lungi dall'esaurirsi in uno specifico filone letterario o di pensiero, l'utopia rappresenta perciò l'inesauribile e da-sempre-presente anelito umano alla bellezza e alla felicità; anelito non solo estetico-spirituale, ma esistenziale e politico: ogni religione, ogni narrazione utopica, ogni progetto di città ideale e ogni ideologia, a ben vedere, non mirano che all'accesso, all'instaurazione o alla restaurazione del proprio rispettivo giardino paradisiaco. -
La resistenza delle attrici nel secondo Novecento. Recitazione, repertorio e regia in Miranda Campa, Ave Ninchi, Lilla Brignone, Sarah Ferrati
Gli anni che in Italia segnano la nascita della regia teatrale e la sua piena affermazione sono contraddistinti dalla resistenza delle pratiche afferenti alla tradizione capocomicale. Le attrici, in seguito alla fine dell'egemonia del capocomicato femminile, tentano di trovare delle soluzioni efficaci per mantenere quel potere - che un tempo era stato appannaggio delle donne - nel nuovo contesto mutato. Il volume indaga l'operato di Miranda Campa (1912-1989), Ave Ninchi (1915-1997), Lilla Brignone (1913-1984) e Sarah Ferrati (1909-1982): quattro attrici che rappresentano altrettante condizioni femminili differenti nel panorama del teatro italiano del secondo Novecento. L'obiettivo non è quello di ricostruire dei singoli percorsi biografici, bensì comprendere quale sia stata la valenza simbolica, estetica e politica di alcuni episodi nodali della vita professionale delle quattro attrici. -
Pasolini e i poeti antichi. Scuola, poesia, teatri
Quali e quanti sono gli autori greci e latini più importanti per Pasolini? In che modo questi ha scelto di prestare loro penna, cinepresa e corpo? E perché, nell'opera multiforme e multimediale di un poeta ""più moderno di ogni moderno"""" e tanto anticonformista da autodefinirsi """"corsaro"""", ha avuto un posto notevole una tradizione invece tendenzialmente conservativa, gerarchica ed elitaria, quale è la tradizione classica? Il libro tenta di rispondere per la prima volta a queste domande, prendendo in considerazione la vita e l'intero corpus """"greco-latino"""" di Pasolini, dalle opere più precoci realizzate tra Bologna e Casarsa fino a Petrolio/Vas."" -
Il senso dello sport. Valori, agonismo, inclusione
Lo sport rappresenta un potente veicolo formativo, capace di incidere sugli stili di vita e sulle modalità di pensiero delle persone. Affinché la lezione dello sport sia realmente positiva, è però necessario che tale ruolo educativo sia riconosciuto e incoraggiato. Se ciò non avviene, la pratica sportiva continua a veicolare valori, ma corre il serio rischio di favorire il diffondersi di quelli negativi. Vincere diventa così l'unica cosa che conta e questo apre la strada a tutta una serie di pratiche e comportamenti palesemente antisportivi, doping in primis. Il volume, dedicato al rapporto tra sport, valori e inclusione sociale, vuole contribuire alla promozione di una rinnovata cultura sportiva. A tal fine si propone di mettere al servizio di associazioni, scuole e istituzioni sportive le competenze necessarie a fare della pratica sportiva una reale occasione di crescita umana e civile. -
Democrazie in movimento. Contributi per una teoria sociologica della democrazia
Qual è lo stato di salute delle democrazie contemporanee? Gli autori di questo volume propongono una lettura della democrazia sotto un profilo sociologico. Pur mantenendo ben presente la fondamentale prospettiva in chiave politica attraverso la quale leggere lo stato dell’arte dei modelli democratici nel XXI secolo, i contributi qui presentati cercano di individuare, sotto un profilo soprattutto sociale e culturale, le cause dell’attuale trasformazione che sta investendo le nostre democrazie. Fenomeni come i populismi, i nuovi complottismi e negazionismi, processi come la de-politicizzazione e la de-democratizzazione vengono analizzati a partire da dinamiche sociali presenti nelle società occidentali moderne. Sulla base di tali studi il volume offre prospettive di interpretazione e di spiegazione che giungono a individuare nella questione dell’immaginario politico e dell’identità sociale uno degli aspetti decisivi per comprendere i fenomeni in atto. -
Nietzsche e lo spirito latino
Questo studio mette in crisi l'immagine di Nietzsche quale rappresentante dello spirito germanico mostrando la trama celata dei suoi testi. Nei suoi soggiorni a Nizza, Nietzsche incontra le novità parigine, dagli psicologi più raffinati ai romanciers dei boulevard. Il suo interesse per la Francia si era già manifestato sotto il segno della ragione classica in opposizione all'ideologia germanica di Wagner. Con Descartes, Nietzsche scopre il senso profondo della ""passione della conoscenza"""" e il valore del metodo contro l'intuizione del genio romantico. È vasto l'universo di autori e di grandi maîtres de l'heure, come Taine e Renan, con cui Nietzsche si confronta nell'esplorazione di movimenti e contraddizioni dell'anima moderna. Distanti dall'analitica dissezione di Stendhal si trovano le nature tropicali di Parigi, """"serra surriscaldata"""": mostri, eroi, malati della volontà e grandi criminali, bestie e idealisti. Da questo caos incandescente potrà uscire l'uomo nuovo, europeo e sovraeuropeo, lontano dalle ristrettezze dell'Europa dei nazionalismi e delle improbabili razze."" -
Commentario alla «Logica» di Hegel
"Scendendo dalla montagna, Zarathustra incrocia un eremita che aveva rotto col mondo degli uomini, e lasciandolo mormora: 'Questo vegliardo ancora non sa che Dio è morto'"""". All'inizio della sua Logica, Hegel constata allo stesso modo la morte della metafisica e la paragona alla scomparsa di quei monaci che si ritiravano un tempo dal mondo per dedicarsi alla contemplazione dell'Eterno: """"Chi si cura ancora della teologia razionale? Le vecchie prove dell'esistenza di Dio non sono menzionate che per il loro interesse storico o in vista dell'edificazione e dell'elevazione dell'anima. È un fatto incontestabile che ogni interesse è scomparso"""". Interpretata in modo popolare, la filosofia kantiana in voga significa l'impossibilità per lo spirito di oltrepassare l'esperienza. """"È solo sul terreno dell'esperienza che possiamo conquistare delle verità; ma queste verità sono fenomeniche, e resta il posto vuoto per una verità assoluta."""" Hegel si è impegnato invece a dimostrare che quel vuoto è colmabile, trasforma la vecchia metafisica in Logica, identifica essere e pensiero: le strutture dell'essere valgono per la struttura del reale, la Logica diventa anche una Ontologia, Hegel costruisce un sistema, una struttura che non è cronologica ma logico-ontologica." -
Santi e sciamani. Una lettura storico-religiosa della Gallia tardoromana
Nei primi decenni del V secolo l'Impero, da poco diventato ufficialmente cristiano, è travolto dalle invasioni: prima Vandali, Alani e Svevi e poi gli Unni provenienti dal centro dell'Asia irrompono nei territori occidentali, cambiando per sempre la storia d'Europa. In Gallia la crisi è più acuta che altrove e investe direttamente anche il processo di cristianizzazione che rallenta fin quasi a fermarsi, mentre culti e rituali risalenti a un passato molto più antico della conquista di Roma si scoprono sorprendentemente simili a quelli dei nuovi dominatori pagani. Attraverso un'analisi innovativa delle fonti scritte e archeologiche si delinea qui un'immagine inedita della Gallia tardoantica, provincia romana e - insieme - punto di arrivo del lungo corridoio eurasiatico che dalle steppe dell'Asia centrale arriva all'Atlantico: in questa regione, passato celtico e patrimonio romano, culti germanici e rituali sciamanici entrano in contatto e si mescolano, nel passaggio cruciale dall'antichità al medioevo. -
Bambini stregone nelle strade di Kinshasa
L'autrice racconta, in questo intenso volume, una delle esperienze più perturbanti della sua vita professionale: l'incontro con i bambini congolesi accusati di essere stregoni. Ritenuti dalle loro famiglie i responsabili di tutte le disgrazie che accadono nella comunità, i bambini vengono condotti nelle chiese del risveglio, dove sono sottoposti alle cosiddette ""pratiche di liberazione"""". Ma spesso anche queste pratiche, vere e proprie torture, non convincono la famiglia che il bambino sia ormai libero dalla stregoneria, abbandonandolo al destino di una vita per strada. La ricerca qui condotta verte sulla vita emotiva dei bambini ospitati del centro di prima accoglienza di Matete (Kinshasa), gestito dai frati guannelliani, ed è un tentativo di ricostruire ed entrare in contatto con le tragiche storie di questi bambini, con le loro angosce, le loro paure, le loro speranze."" -
Leonora Carrington. Un viaggio nel Novecento. Dal sogno surrealista alla magia del Messico
Leonora Carrington (1917-2011) fa parte del gruppo di artisti che durante la Seconda guerra mondiale lascia l'Europa per l'America. Breton le aveva attribuito due doni che riteneva inestimabili: ""l'illuminismo della lucida follia"""" e """"la sublime potenza della concezione solitaria""""; per Max Ernst era la Sposa del Vento, """"colei che si riscalda con la sua vita intensa, col suo mistero e la sua poesia"""". L'arrivo in Messico nei primi anni Quaranta, dopo una giovinezza tormentata e ribelle, segna l'inizio di una ricerca artistica straordinariamente sofisticata che poteva solo intuirsi nei suoi esordi all'interno dell'avanguardia surrealista. La cultura messicana conferisce nuova linfa vitale al suo immaginario, dando vita a una mitografia fantastica nella quale si mischiano, in creazioni originali e raffinatissime, la profonda conoscenza del Rinascimento italiano, le figure ibride del Surrealismo e l'interesse per l'esoterismo e l'alchimia. Il libro coniuga l'analisi approfondita della produzione artistica con la ricostruzione della vicenda biografica: la fuga dall'alta società inglese, l'amour-fou con Max Ernst e la permanenza in Francia fino allo scoppio della guerra, l'abisso della follia e il manicomio, l'arrivo a New York e, infine, l'approdo in Messico. Uno studio lucido e coinvolgente che attraversa le tappe fondamentali della vita di Leonora Carrington collocandone il percorso artistico nella più ampia cornice del Novecento. L'analisi delle opere e dei diversi contesti culturali, che fanno da sfondo agli eventi documentati, è arricchita dal confronto con l'Artista che l'Autrice ha conosciuto e frequentato a Città del Messico nei suoi ultimi anni di vita."" -
L' antropologia del gesto
La figura di Marcel Jousse appare nel nostro secolo come quella di un vero e proprio Maestro Occulto, la cui influenza è rimasta sotterranea, ma perciò più profonda ed efficace. Jousse costituisce a buon diritto il precursore di quella svolta nelle forme di rappresentazione delle scienze umane, antropologiche innanzitutto, che rappresenta il portato più critico e creativo dei nostri tempi. Tale svolta è una radicale messa in questione del modello tradizionale di scrittura monologica e autoritaria, centrata sulla nozione di ""autore"""" e su una rappresentazione frontale, piatta, uniforme, euclidea, a favore di modelli polifonici e multiprospettici. Il conflitto odierno, dentro e fuori le istituzioni culturali, si gioca su queste scelte di grande portata, anche politica, dove i modi diversi di intendere la """"scientificità"""" si misurano e si scontrano. La ripresa d'interesse per il lavoro di Marcel Jousse, dopo l'attacco e la momentanea sconfitta storica che subì a opera delle istituzioni accademiche del tempo, è legata proprio a questo tema di fondo: l'inclusione della sperimentazione non solo come oggetto ma come metodo e contenuto delle scienze umane."" -
Teoria critica dell'antropocene. Vivere dopo la Terra, vivere nella Terra
Chi si confronta con il dibattito pubblico del mondo occidentale, oggi, non può fare a meno di chiedersi cosa significhi ""Antropocene"""". A partire dai primi anni 2000 e via via con sempre maggior intensità, infatti, esso è divenuto un concetto passepartout, spesso usato semplicemente per indicare il presente attraverso un nome alla moda. Proprio a causa di tale pervasività, tuttavia, il significato di questo concetto è quanto mai vago e si è sviluppata una vera e propria battaglia in merito. Quali sono i presupposti dei diversi modi attraverso cui viene pensato l'""""Antropocene""""? Questo termine è inevitabilmente connesso a una prospettiva secondo cui l'essere umano è destinato a essere il padrone del mondo naturale? O è forse possibile utilizzare criticamente l'""""Antropocene"""", al fine di mostrare la necessità di una trasformazione dello stato di cose presente e delle nostre società? Rispondendo a tali domande il presente volume si propone di delineare i contorni di una teoria critica dell'Antropocene.""