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Filosofia futura. Vol. 12: Capitalismo, tecnoscienza, filosofia.
La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio. -
Studi di estetica (2019). Vol. 1
"Studi di estetica"""" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. """"Studi di estetica"""" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico." -
In aula con Calvino. Un approccio educativo alla formazione degli adulti per lo sviluppo di competenze trasversali
La sfida di questa proposta formativa è quella di coniugare mondi apparentemente distanti come quello delle organizzazioni e della letteratura, mettendo in campo il tema delle competenze trasversali. Come può la narrazione sviluppare una comunicazione efficace, favorire il lavoro di gruppo e aiutare a gestire incertezza e conflittualità? Italo Calvino, eletto da noi moderno formatore, attraverso i suoi scritti, ci permette di tentare questa sfida: il pensiero paradigmatico dialoga con il pensiero narrativo, azienda e letteratura si incontrano e si confrontano in quella che lo scrittore chiamerebbe un'acrobazia dell'intelligenza e dell'immaginazione. Rileggere Calvino, all'interno di un contesto educativo mirato alla formazione in e per l'età adulta, significa proporre vie nuove all'apprendimento, adottando uno sguardo esatto e rigoroso ma, nello stesso tempo, molteplice e leggero, così come suggerito in Lezioni americane. La formazione ritrova le sue radici filosofiche ed epistemologiche, il punto di vista narrativo crea un mutamento di prospettiva, il dominio del ""sapere"""" e del """"saper fare"""" si apre alle sfere soggettuali del """"saper essere"""" e del """"saper divenire"""". Il nuovo vocabolario della formazione aziendale si arricchisce di concetti come narrazione, autobiografi a, relazione, cura, individuo, gruppo, tempo, riflessività. Un approccio educativo alla formazione degli adulti, spunti operativi con uno sguardo teso a intuire e suggerire ulteriori, possibili percorsi di apprendimento: questa la proposta che intendiamo presentare a chi è già formatore o si appresta a diventarlo. Premessa di Gianmarco Gaspari."" -
Trattato di ontologia. Essere e spazio
In questo ""Trattato di ontologia"""" l'autore studia l'azione dell'essere a partire dal basso: dal nostro modo di operare di enti su enti. Svolge dunque una """"ontologia differenziale"""", mediante l'individuazione dei diversi livelli di """"impossibilità trascendentale"""", attraverso cui è necessario passare per pensare. Constatando l'impossibilità di pensare l'oggetto restando al livello di partenza, si evidenzia la necessità di un passaggio a una molteplicità di modi d'essere qualitativamente differenti (spazio, movimento, tempo, memoria etc.), in un percorso ontologico dall'oggettivo al meno oggettivo, mediante metafore linguistiche, che traspongono i significati da un livello all'altro. Dall'ontologia differenziale si passa poi all'ontologia integrale, che ne è l'inverso complementare. L'ontologia integrale dà conto dello spessore ontologico della realtà, nella quale i differenti livelli sono integrati. Ciò avviene mediante un'analisi dell'idea di """"valore assoluto"""", attraverso l'esame dei """"trascendentali"""": bello, vero e bene."" -
Sociologia generale. Vol. 1: logica della ricerca sociale, La.
Pierre Bourdieu (1930-2002) ha consacrato i suoi primi cinque anni d'insegnamento al Collège de France a un corso di sociologia generale. Primo volume dei quattro previsti per l'edizione italiana, ""La logica della ricerca sociale"""" raccoglie le lezioni tenute da aprile 1981 a novembre 1982, dedicate alla teoria della pratica scientifica e all'analisi delle operazioni fondamentali della ricerca sociologica. Ci troviamo così immersi nei temi e nei concetti centrali dello spirito scientifico di Bourdieu: non solo la descrizione della portata euristica delle nozioni di habitus, campo e capitale, ma anche la relazione tra il soggetto della ricerca scientifica e il suo oggetto, la specificità delle operazioni di classificazione e di nominazione in una scienza che si occupa di soggetti che agiscono, pensano, parlano e classificano."" -
Sismografie. Ernst Jünger e la Grande Guerra
L'imprescindibile riflessione di Ernst Jünger sulla Grande Guerra è ritornata al centro del dibattito degli studiosi a partire dalla pubblicazione, avvenuta nel 2010, dei suoi diari di guerra originari. In questo scarno giornale di bordo, Jünger, come un sensibilissimo sismografo, registra il ritmo incalzante delle battaglie e delle marce militari e quello dilatato e quasi surreale delle veglie di guardia notturne, la monotonia e il degrado della vita in trincea e l'inferno di sangue e acciaio della ""guerra di materiali"""", in cui non solo si consumavano i sogni e la vita di intere generazioni di europei, ma vacillavano le stesse fondamenta di un mondo e di una cultura. L'esperienza di guerra rimane il centro propulsore della produzione letteraria e filosofica jüngeriana degli anni Venti e Trenta, improntando di sé la pubblicistica politico-nazionalista degli anni 1919-1933, le riflessioni sull'attualità, le pagine espressioniste del Cuore avventuroso del 1929 e gli scritti sulla mobilitazione totale e sull'affermarsi della nuova epoca dell'Arbeiter dei primi anni Trenta. Essa viene elevata a incomparabile scuola di vita, a prova suprema di valore, a emblema universale della lotta interiore e spirituale che l'uomo deve condurre contro le forze oscure ed elementari. Nel corso della lunga vita di Jünger, che abbraccia un intero secolo, le continue trasformazioni che egli opera su di sé comporteranno, volta per volta, una differente interpretazione della Grande Guerra, evento destinato a segnare in maniera indelebile tutta la sua esistenza e con il quale non ha mai smesso, fino all'ultimo, di misurarsi, alla ricerca di una personale forma di vita e di un'estetica ed etica dell'esistenza, attraverso una pratica incessante della memoria."" -
Morfologie del rapporto parti/tutto. Totalità e complessità nelle filosofie dell'età moderna
Il rapporto parti/tutto è un tema centrale della filosofia moderna. Esso è chiamato in causa nella trattazione dei rapporti fisici tra i corpi, nella concezione della vita e dell'integrità psicofisica dell'uomo, nella riflessione sul suo posto nella natura, nella comunità morale o politica, nella storia. Nonostante il rilievo del problema, manca ancora una ricostruzione capace di restituirne la storia e gli intrecci. ""Morfologie del rapporto parti/tutto"""" offre un primo contributo in questa direzione, con una raccolta di saggi che spaziano da Montaigne a Hegel e che tengono conto della diversità degli ambiti di pertinenza e dei modelli adottati. La totalità è possibile solo nella forma della reductio ad unum, di un'omogeneizzazione delle parti che in linea di principio esclude da sé ogni conflitto, oppure è qualcosa in grado di farsi valere nella propria unità anche attraverso le differenze, i conflitti, le lacerazioni tra le parti?"" -
Dal postumano all'animale
A partire dalle sempre più incalzanti questioni legate alla tecnica e attraverso il confronto, mai risolto e definito, tra l'uomo e la dimensione del ""vivente"""", si aprono una serie di percorsi che mirano a rilanciare il tema dell'umano. """"Postumano"""" e """"animale"""", pur configurandosi come due polarità in un certo modo """"altre"""", interrogano il senso dell'umano là dove sembra dileguarsi, in un confronto con alcuni tra i principali pensatori della contemporaneità, da Nietzsche a Sloterdijk."" -
Il museo della filosofia. Le prime stanze. Catalogo della mostra (Milano, 5-22 novembre 2019)
Dal 5 al 22 novembre 2019 l'Università degli Studi di Milano ospita una mostra in cui la filosofia e i suoi problemi si mettono in scena in forme ludiche e interattive. Come ogni catalogo, anche questo volume intende documentare gli oggetti e i temi proposti al visitatore. Ma ha anche un obiettivo più ambizioso: immaginare e progettare gli spazi di quel Museo della filosofia che, ne siamo certi, nascerà qui a Milano, a partire dall'esperienza di questa mostra. -
Esperimenti mentali in filosofia
Spesso i filosofi paiono pensare di poter trarre conclusioni radicali sulla base di una semplice discussione di scenari immaginari, scenari che a volte sembrerebbero tratti da un racconto di fantascienza. Questo stile argomentativo lascia molti studenti (e anche alcuni filosofi di professione) perplessi: come può il semplice riflettere su di uno scenario immaginario permetterci di trarre conclusioni su come stanno le cose nella realtà? Questo volume cerca di giustificare l'uso di esperimenti mentali in filosofia, concentrandosi su due casi studio, entrambi tratti dalla letteratura sull'identità personale: la trasformazione di un essere umano in un'entità sintetica, e la divisione di una persona in due individui distinti. -
Il paradosso della percezione
Che natura ha l'oggetto della percezione? E come dobbiamo pensare le proprietà che lo caratterizzano percettivamente? Sono questi i temi che vengono discussi in queste pagine che cercano di far luce sul concetto di percezione, riflettendo sulla filosofia di Locke, Berkeley, Reid e sulle diverse forme del realismo diretto. -
Fra Panikkar e Jung. Un nuovo umanesimo interculturale
Il libro rivisita, muovendo da interrogativi cruciali (L'uomo è un animale razionale? Dio è morto? La filosofia ha ancora un senso? Fine della storia? Fine della politica?), alcune nozioni chiave del pensiero occidentale, alla luce della filosofia interculturale e di alcune tradizioni di pensiero asiatiche, soprattutto quella hindu, ispirandosi in particolare all'opera di Raimon Panikkar. Esso propone poi un confronto fra l'orizzonte che il pensiero del filosofo catalano ha aperto e temi decisivi della psicologia analitica junghiana. Scopo del libro è offrire un contributo, in questo tempo caratterizzato dalla globalizzazione e quindi da un'accelerazione fortissima dei rapporti fra i popoli e degli scambi fra culture e religioni diverse (sempre accaduti nella storia), alla costruzione di un nuovo umanesimo dialogico, che possa superare definitivamente non solo ogni arroganza eurocentrica ma l'idea stessa che esistano culture assolutamente superiori ad altre e che la nostra attuale debba essere condivisa da tutti i popoli del pianeta. Tesi portante del libro è però che oggi solo l'acume critico tipico della nostra tradizione filosofica, che, già all'opera nell'antica Grecia, dall'Umanesimo all'Illuminismo ha conosciuto i suoi sviluppi più importanti, può porre le premesse di un autentico umanesimo interculturale. -
Lévy-Strauss e la catastrofe. Nulla è perduto, possiamo riprenderci tutto
Viviamo in un ""tempo di catastrofi """" che il progresso tecnologico non sembra più in grado di contrastare. Ma le recenti crisi ecologiche (da Chernobyl al """"morbo della mucca pazza"""") non sono forse legate ad altri eventi che hanno segnato per sempre il destino dell'umanità - come i genocidi seguiti alla conquista dell'America o la Shoah? Il libro risponde a questa domanda, attraverso una lettura originale dell'opera di Claude Lévi-Strauss. Tracciando un ritratto inedito dell'antropologo francese, Salvatore D'Onofrio mostra come le idee di questo intellettuale ribelle e non consensuale forniscano le chiavi per pensare sia l'avvento della catastrofe sia la possibilità di uscirne. Vero e proprio manifesto antropo-ecologico, questo libro si propone di considerare l'urgenza di un nuovo rapporto degli uomini con la natura, quindi tra di loro. Questo è ciò che Lévi-Strauss aveva imparato dagli amerindiani del Brasile e di cui l'umanità ha grande bisogno."" -
Artigiani dell'immaginario. Cultura, fiducia e cocreazione
Il racconto si sviluppa annodando riflessioni e incontri meravigliosi con artisti, maestri, uomini semplici, soprattutto con artigiani dell'immaginario, insieme ai quali l'autore costruisce un coro di visioni e pratiche. Gli artigiani dell'immaginario collocano i propri strumenti di lavoro nella cooperazione creativa, nell'immaginario e nel donarsi ai compiti che gli vengono affidati, scrivono una mappa di luoghi tematici e narrazioni, secondo una prospettiva sospesa tra memoria e slancio verso il futuro. Gli artigiani delle arti e dei mestieri hanno tra le mani il legno, il marmo, la pietra, la seta. L'artigiano dell'immaginario assembla cultura, dialogo, dolore, speranza: all'interno di un mondo complesso, che ci fa sentire perdutamente piccoli, egli fonda mondi nuovi in cui l'uomo parla all'uomo e inventa la sua felicità. -
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale (2019). Vol. 49: Stati di agitazione. Territori, autogoverno, confederalismo.
Zapruder è il quadrimestrale dell'associazione Storie in Movimento, edito da Odradek dalla primavera del 2003. Ogni numero è costituito da una prima parte, la rubrica Zoom, che raccoglie alcuni saggi sull'argomento monografico di tutto il numero. Ci sono poi le Schegge, articoli più brevi e spesso in collegamento con il tema del numero, e una sezione dedicata alle Immagini. Altre rubriche, che vanno e vengono a seconda dei temi trattati e di chi cura i numeri, sono: ""in cantiere"""", """"la ricerca che non c'è"""", """"archivi"""", """"la storia al lavoro"""", """"storie di classe"""", """"luoghi"""", """"altre narrazioni"""", """"interventi"""". In chiusura vengono presentate sempre alcune recensioni."" -
Utopia (Europa). Ovvero del diventare cittadini europei
Il pensiero di un'Europa unita è un'idea grande, però non c'è Europa se non ci sono i cittadini. Ecco, abbiamo bisogno di diventare cittadini europei. Di imparare a guardare lontano, perché ""Europa"""", una parola greca, forse significa proprio """"occhi grandi"""". Ma come si fa? Un'Europa dell'economia non basta, un'Europa del privilegio non ha senso. Ci vuole un'Europa dei pensieri, un'Europa della paideia: ci vogliono cittadini che vivono insieme e che si confrontano, in una coscienza plurale e collettiva fatta di molte lingue e diverse culture, ma che sanno anche riconoscere qualche fondamento importante in comune. Proviamo allora a intuire che cosa può essere l'Europa e che cosa significa essere cittadini europei. Per riflettere prenderemo come spunto il concetto espresso in Utopia di Thomas More, che compie ora i suoi cinquecento anni: sarà un buon libro per meditare sulla nostra utopia europea che nasce dopo le due guerre mondiali del '900. Per capire meglio saranno indispensabili i nostri tremila anni di pensieri, proprio a cominciare dai classici antichi, che forse possono aiutarci. Se l'Europa unita, per come è costruita oggi, si sta rivelando sempre più un'utopia, forse proprio rimeditare le tensioni ideali che hanno animato gli antichi può spingerci a perseverare in un ideale che sembra sotto scacco."" -
Vivere in tempi di crisi. La Repubblica di Weimar: arte, politica, filosofia
La Repubblica di Weimar (1919-1933) è stata un laboratorio politico e culturale in cui sono state formulate e sperimentate soluzioni artistiche, politiche e teoriche, che hanno fortemente influenzato i decenni successivi. Questo periodo storico è stato fondamentale per la Germania e per l'Europa perché ha rappresentato il periodo di modernizzazione della cultura e della politica che ha fornito le basi per le strutture istituzionali, i linguaggi e le sperimentazioni artistiche, riprese poi dopo il dodicennio nero del nazismo. I saggi raccolti in questo volume affrontano l'arte, la politica e la filosofia della Repubblica di Weimar nei loro rispettivi linguaggi, stilemi, teorie e prassi. Vivere in tempi di crisi non è facile e meno che mai è facile dare una risposta teorica e pratica alle cause di questa crisi, dai molteplici aspetti, e trovare il modo per uscirne. Questo stato di crisi permanente è forse l'elemento che conferisce agli studi pubblicati in questo volume un motivo di unità, un forte interesse storico, letterario e filosofico nel riproporre un tema dimenticato e forse anche un motivo di forte attualità. -
Metamorfosi. Cervello in divenire, benessere psicofisico e nuove strategie terapeutiche. Con DVD video
Il cervello è plastico, le neuroscienze accreditano l'idea che sia plasmato dall'ambiente e in continua evoluzione: ciò ne ha favorito l'accostamento alla meccanica quantistica. È l'effetto dell'entanglement a stimolare questo legame, suggerendo che tra il cervello e il suo ambiente vi sia qualcosa di analogo all'intreccio che si riscontra tra due particelle subatomiche ""intricate"""". Da questa dinamica intrinsecamente dissipativa si sviluppa il processo del sapere, del sentire, del vivere. Il concetto di neuroplasticità permette di capire l'enorme potenzialità dei contenuti mentali che posseggono un'importante capacità trasformativa anche a livello somatico-biologico: è questo l'obiettivo dell'utilizzo dell'ipnosi clinica da sola o associata all'ecografia. L'originalità del libro sta nel presentare, attraverso il DVD allegato, una rassegna di casi di studio che evidenziano la possibilità di potenziare questa dinamica attraverso una """"strategia dello sguardo"""", che consente di ri-programmare la mente con il ricorso a immagini, alternative a quelle dominanti, e di ristabilire un corretto rapporto con il sé corporeo che tende a frammentarsi nella malattia."" -
La scuola distrutta. Trent'anni di svalutazione sistematica dell'educazione pubblica e del Paese
Dalla ""carta dei servizi"""" dell'industriale Lombardi (ministro nel 1995), con lo studente-cliente e le lettere anonime per valutare gli insegnanti, tutto è diventato """"normale"""". Normale, con Berlinguer, pareggiare lacune in matematica con """"crediti"""" in educazione motoria, la Gelmini che s'inventa un """"tunnel dei neutrini"""" dall'Aquila alla Svizzera e la Fedeli, diplomata con un titolo triennale. Legittimo valutare gli studenti con quiz che trasformano la battaglia di Azio nella """"battaglia di Anzio"""" o che i genitori aggrediscano gli insegnanti senza venir denunciati. Che il Ministero neghi i dati sul burn out e contra legem non faccia prevenzione, mentre faccia valutare i docenti da presidi mai formati o valutati e vieti gli scioperi più che nelle unità coronariche. Giacché per l'istruzione investono meno di noi solo Slovacchia, Romania e Bulgaria, con l'80% degli istituti fuori-norma sulla sicurezza e l'obbligo più basso d'Europa, si punta sul liceo scientifico a quattro anni e senza il latino. Un terzo degli insegnanti di sostegno non è specializzato. Il codice deontologico dell'istruzione pubblica è stato scritto da un cardinale. S'impedisce solo ai sindacati di base il diritto di assemblea durante le elezioni per la rappresentatività e s'impone a tutti i pensionati l'iscrizione ai sindacati di partito. Una riforma chiamata """"Buona Scuola"""" demansiona abilitati per latino e greco a far supplenze nelle primarie, e destina un professore di matematica dove ne serve uno di lettere. I docenti sono relegati nel pubblico impiego ove gli """"aumenti"""" contrattuali non possono superare l'inflazione """"programmata"""", retribuiti al livello più basso della UE e la metà dei coreani. Così è stata distrutta la scuola. Introduzione di Pino Aprile."" -
Ikea e altre semiosfere. Laboratorio di sociosemiotica
Questo libro non parla di semiotica, non esamina le sue basi scientifiche, non ne illustra le teorie né discute degli autori che le hanno formulate. Il suo obiettivo semmai è quello di parlare la semiotica, farne cioè una lingua con cui articolare un discorso sul mondo, su ciò che ci circonda e, dunque, sui fatti umani e sociali che ci toccano. Quando questo accade si passa dalla semiotica alla sociosemiotica. Ed è allora che tecnologie, fotografie, pubblicità, cibo, libri e perfino un artefatto complesso come Ikea si rivelano parte di quell'unico ""grande sistema"""" che è la semiosfera. Ricostruirla, allora, non significa andare a caccia dei significati più o meno oscuri che si celano dietro i più diversi segni, ma cogliere i processi di significazione che fanno sì che i segni possano esistere, facendo di un oggetto un soggetto in grado di comunicare.""