Sfoglia il Catalogo feltrinelli018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 161-180 di 10000 Articoli:
-
Teoria e critica della regolazione sociale (2018). Vol. 2: Modelli giuridici e tecnologie emergenti.
"Benvenuti nella vostra obsolescenza"""" proclamava, qualche anno fa, un articolo pubblicato sul """"New York Times Book Review"""". In effetti, è difficile tener dietro ai continui cambiamenti determinati dalla Industria 4.0, in cui meccanica ed elettronica con tutte le loro svariate applicazioni, fisica e biologia con tutti i loro complessi componenti, si incontrano a modificare l'economia, il lavoro, la politica, prospettando scenari in cui potrebbero essere il senso stesso della vita e del nostro rapporto con la vita e con l'ambiente a essere radicalmente modificati. Come sarà la Vita 3.0, la vita tecnologicamente ridefinita, nell'Eremocene, in un ambiente tecnologicamente rimodellato? Il diritto ha il difficile compito di elaborare modelli normativi e categorie concettuali che ci consentano di sfruttare le infinite potenzialità determinate da sviluppi tecnologici così radicali senza che questo implichi la rinuncia a chiare e definite forme di assistenza e tutela della libertà e della dignità umana nei confronti di possibili manipolazioni, occasioni di sfruttamento, invasioni della sfera privata, prospettive di emarginazione, concentrazione di potere, mancanza di trasparenza. Contributi di Salvatore Amato, Ryan Abbott, Andrea Nicolussi, Laura Palazzani, Baldassarre Pastore, Antonio Incampo, Petar Bojanic, Maria Borrello, ALfio Guido Grasso, Federico Puppo." -
Quando le parole sono cose. Linguaggio e Illuminismo
Che cos'è l'Illuminismo? Nel 1784, alla domanda ha risposto Immanuel Kant e, in veste di abile pubblicitario, ha trasformato un'antica esortazione latina in uno slogan: l'Illuminismo è sapere aude! A questo appello all'audacia non si è certamente sottratta la filosofia del linguaggio del XVIII secolo. Rigorosa nel suo metodo e politica nel suo obiettivo, essa è stata una straordinaria scuola di decostruzione di cui la nostra società ha tutt'oggi bisogno. Tra post-verità e fake news è necessario ricordare che non esiste democrazia senza la consapevolezza che con le parole si fanno molte cose: indubbiamente costruire e sovvertire poteri, manipolare le menti, ma anche praticare il rigore intellettuale ed etico, esercitarsi alla libertà e alla non violenza, liberarsi dai pregiudizi, smascherare stereotipi. Questo e altro ancora ci insegnano i filosofi, e questo libro vuole farne conoscere il pensiero. Dopo secoli in cui l'Inquisizione aveva soggiogato l'Europa con infiniti non si può dire, intellettuali quali Condillac, L'Épée, Destutt de Tracy e Maine de Biran hanno fornito la materia e la forma grazie alle quali molti e diversi si può dire hanno trovato cittadinanza. -
La civiltà dell'Anáhuac. Sviluppi scientifici, umanistici e culturali del Messico antico
I messicani attuali sono il prodotto dello scontro fra due civiltà, dell'incontro fra due modi diversi di vedere il mondo, di due forme diverse di porre i grandi interrogativi circa il senso della nostra esistenza. Tuttavia una di queste due civiltà è praticamente ignorata non solo nel mondo, ma anche nello stesso Messico dove, agli occhi di molte persone, la componente indigena che porta dentro di sé è scomparsa o divenuta irriconoscibile. Ciò è largamente frutto del fatto che, per lungo tempo, gli studi su questo grande retaggio culturale sono stati compiuti da specialisti stranieri, che hanno influito, con la loro prospettiva eurocentrica, a influenzare anche l'opera di vari studiosi messicani. Fortunatamente, la situazione oggi sta mutando e diversi autori stanno mettendo in luce come una quantità notevole dei modi in cui i messicani vivono a livello di atteggiamenti personali, di rapporti sociali, di concezioni di vita risenta delle loro lontane origini. Questi autori si sono impegnati pertanto in un'indagine approfondita e non preconcetta di quella grande ""civiltà madre"""" (la Anáhuac) che si estendeva territorialmente dall'attuale Nicaragua fino al sud del Canada. Questo libro si iscrive in tale nuova linea di studi, proseguendo una ricerca pluriennale da cui traspare, accanto al rigore storiografico e alla riflessione filosofica, anche una sincera passione intellettuale che è venuta crescendo col progredire delle vere e proprie scoperte che l'hanno accompagnata."" -
Acrobati del futuro. L'uomo nuovo delle avanguardie storiche
"Vi è acrobatica ovunque si tratti di far apparire l'impossibile come un facile esercizio"""": così il filosofo tedesco Peter Sloterdijk in un libro del 2009, «Devi cambiare la tua vita». Il concetto di acrobatica e quello a esso sotteso di """"antropotecnica"""" si adattano bene al profilo intellettuale dell'artista delle avanguardie storiche, la cui intrinseca performatività si configura in tal senso come un esercizio ascetico di """"acrobatica"""" estetica e spirituale, di rischiosa realizzazione di un progetto complessivo di rifondazione del proprio ruolo. Tra provocatori richiami all'antico e vertiginose prospettive sul futuro, tra macchina e uomo, tra spirito e tecnica, l'uomo nuovo del primo Novecento è al centro di questo volume, che offre così una prospettiva innovativa sulle avanguardie storiche (dada, espressionismo, futurismo, surrealismo) e considera quello avanguardistico come il """"gesto assoluto"""" di artisti che sulla scena volevano rifondare il mondo e la propria esistenza." -
Animali parlanti. Prospettive contemporanee sul linguaggio
La potenza, la plasticità e la complessità del linguaggio umano rappresentano alcune delle pecurialità della nostra specie, senza per ciò separarci con un taglio netto dal resto del mondo animale. Oggetto di ipotesi contrastanti a proposito delle sue origini e della sua struttura, del suo rapporto con il pensiero e con la realtà significata, il linguaggio è stato al centro della svolta filosofica contemporanea. Il volume offre uno sguardo panoramico su alcune importanti questioni teoriche, dibattute e in parte ancora aperte, nell'ambito della semiotica, della linguistica e della filosofia del linguaggio. La riflessione si estende al linguaggio della poesia, considerato nelle sue specificità e insieme nei suoi rapporti con altri giochi linguistici. Testi di: Graziella Berto, Floriana Ferro, Paolo Labinaz, Brunello Lotti, Gian Mario Villalta, Rodolfo Zucco. -
Visual studies. L'avvento di nuovi paradigmi
Proporre oggi una riflessione a più voci su cosa stiano diventando i visual studies all'interno del panorama italiano e, in particolar modo, delle accademie di belle arti significa sottoporre a un questionamento radicale la suddivisione disciplinare classica tanto tra le varie metodologie storico-critiche quanto tra i differenti approcci (storiografici, sociologici, filosofici, ecc.) alle immagini. L'intento è stato, quindi, quello di chiamare a raccolta un numero significativo di voci differenti per interrogarsi su cosa significhi oggi occuparsi di visual studies, quali siano le poste in gioco e le potenzialità di questi studi. Sul fondo della ricerca si staglia il panorama di una proliferazione di immagini mai conosciuta dalla storia dell'umanità e la trasformazione antropologica che questa iperproduzione porta con sé. Sul crinale di questo nuovo e oscuro sapere sembrano convivere la fine dell'arte e la nascita di una società dell'immagine (o iconosfera), le quali, sovrapponendosi l'una all'altra, inizio e fine indistinguibili e confusi, danno vita a una ""scienza senza nome"""" capace, forse, di indagare le culture visive del nuovo millennio e l'uomo che ne emerge."" -
La logica delle idee. Studi di filosofia moderna in onore di Emanuela Scribano
A partire dalle ricerche storico-filosofiche di Emanuela Scribano, studiose e studiosi di fama internazionale si confrontano con i grandi temi metafisici, teologici, epistemologici, etico-politici ed estetici del pensiero moderno e contemporaneo: la teoria del soggetto, il problema mente-corpo, il punto di vista delle neuroscienze, la follia, la memoria, l'amore, il desiderio, l'inquietudine, il controllo delle passioni, il fatalismo, l'inganno divino, la creazione delle verità eterne, la profezia, gli angeli, l'ateismo virtuoso, la tolleranza, la verità rivelata, la critica dell'irrazionalismo, la musica, l'impegno civile e l'umanesimo cosmopolitico. Tra gli autori discussi: Leone Ebreo, Montaigne, Charron, Descartes, Clerselier, La Forge, Pascal, Spinoza, Bayle, Sturm, Locke, Penn, Smith, Mandeville, La Mettrie, Kant, Swedenborg, Nietzsche, Heidegger, Luporini e Damasio. -
Itaca e dintorni. Narrazioni stereotipiche del femminile tra miti e filosofie
Il saggio propone una riflessione, in chiave filosofica, volta a esplorare la soggettività femminile, nei principali luoghi simbolici dell'espropriazione e dell'assoggettamento, i miti e le filosofie, seguendo due linee interpretative che, intrecciandosi, risalgono ora alle radici mitiche dell'occidente, ora allo sviluppo del pensiero filosofico. Se la violenza fisica sulle donne ha fatto registrare, negli ultimi tempi, un aumento esponenziale dei femminicidi, la violenza culturale è molto più antica e ha costruito quell'immaginario simbolico collettivo, che si è sedimentato e stratificato nel corso del tempo, dando origine a figurazioni stereotipiche del femminile. Ne sono testimonianza le diverse figure di donna che si incontrano nel saggio, di cui Tacita Muta, ridotta al silenzio e privata del diritto di parola, ne è, fra tutte, raffigurazione esemplare. Il testo si divide in due parti. Nella prima parte, il percorso filosofico di natura teoretica attraversa alcune categorie quali identità, alterità, differenza, lungo le tracce storiografiche che dalle filosofie presocratiche conducono alla speculazione hegeliana, dove l'alterità fa già la sua prima apparizione; si procede poi, attraverso la centralità del tema dell'incontro con l'Altro, all'analisi del fenomeno intersoggettivo, giungendo agli approdi fecondi del pensiero femminile e femminista contemporaneo nelle sue articolazioni europee e nordamericane. La seconda parte è costituita da una sezione antologica commentata, che intende offrire al lettore e alle lettrici un approccio narrativo alla ricchezza e alla complessità del tema, attraverso una raccolta significativa di testi selezionati in stretto raccordo con le linee conduttrici del saggio e con opportuni riferimenti a quelle fonti che offrono una ricca e suggestiva rivisitazione moderna dei miti classici del femminile. Il volume si rivolge a studenti universitari (lauree umanistiche), nonché a docenti e professionisti che lavorano nel campo dell'educazione e della formazione giovanile, offrendo suggerimenti e supporti utili a una didattica centrata sulla valorizzazione delle differenze e su un recupero critico della cultura filosofica tradizionale. -
Potere e pregiudizio. Filosofia versus xenofobia
I contributi raccolti in questo libro ruotano attorno a un'ipotesi di fondo: la Teoria critica prosegue e si rinnova oggi anche nella decostruzione delle discriminazioni di genere, di orientamento sessuale, di razza e di specie. Impegnatasi in maniera pionieristica sui temi della genesi critica dell'antisemitismo e della personalità autoritaria, essa ha contribuito - con i lavori di Horkheimer, Adorno, Fromm e Löwenthal - a scardinare i pregiudizi distruttivi e ad aprire la via della rivendicazione dei diritti delle differenze, poi al centro di orientamenti di pensiero cardinali - come il femminismo, i Gender studies, gli studi post-coloniali, l'animalismo. D'altra parte, lo ""psicologismo"""" caratterizzante la diagnosi classico-francofortese dell'accecamento xenofobo, definito in termini di """"proiezione morbosa"""" e di """"paranoia"""", per quanto lungimirante non è assunto in termini riduzionistici. Il rapporto fra potere e pregiudizio disegna un minaccioso circolo vizioso a più fattori, che il presente libro contribuisce a indagare e a smontare in tutta la sua estensione."" -
Rifiuto, altrove, utopia. Una fenomenologia estetica del riconoscimento nell'opera di Paul Ricoeur
L'opera di Paul Ricoeur ""Percorsi del riconoscimento"""" rappresenta un'efficace rilettura del suo più che cinquantennale itinerario di pensiero alla luce del concetto di riconoscimento, centrale nella filosofia politica più recente. Ricoeur ci conduce a ripensare il soggetto a partire da una meditazione sulla ricca polisemia del termine riconoscimento. Non è la stessa cosa riconoscere un diritto, una diversità, una persona amata. Né è la stessa cosa riconoscere a valle di una lotta contro il misconoscimento o riconoscere nel senso di essere riconoscente. Rifiuto, altrove, utopia ha l'ambizione di gestire questa grande varietà di significati attraverso figure filosofiche (appunto, il rifiuto, l'altrove e l'utopia) che raramente sono associate alla trattazione del riconoscimento. Anche se il libro prende le mosse dall'opera ricoeuriana, la fenomenologia estetica del riconoscimento che qui viene tratteggiata va intesa come un itinerario nuovo, al confine tra ermeneutica, antropologia culturale, storia dell'utopia."" -
Macropolitica. I nodi della politica globale
Nell'età della globalizzazione, gli Stati e le organizzazioni politiche si trovano ad affrontare sfide inedite, come per esempio quella del riscaldamento globale, di fronte alle quali le risorse teoriche del pensiero politico moderno si rivelano inadeguate. È necessaria perciò una nuova riflessione, che sia capace di confrontarsi con le domande pressanti che le contraddizioni del mondo contemporaneo pongono alla filosofia politica. Per esempio: abbiamo diritto di opporre barriere alla libera circolazione delle persone in un mondo che è sempre più unificato per quanto riguarda gli assetti economici, tecnologici e comunicativi? Quali giustificazioni ci sono per il fatto che l'esser nato in una parte del mondo piuttosto che in un'altra condanni alcuni (gli sfortunati per nascita) a vivere in ambienti assolutamente più disagiati e precari? A questi e ad altri interrogativi tentano di dare una risposta i testi raccolti in questo volume. -
Tra Washington e Westminster. Modelli di costituzionalismo democratico a confronto
Il libro intende fornire una ricostruzione dettagliata del dibattito, oggi centrale all'interno della teoria politica e democratica, tra due modelli costituzionali speculari: da un lato il cosiddetto ""modello Washington"""", che ricalca il sistema istituzionale degli Stati Uniti, dall'altro il """"modello Westminster"""", che invece descrive l'ordinamento britannico. Il libro ricostruisce il panorama liberal-democratico, discutendo i temi chiave di alcuni tra i maggiori teorici del costituzionalismo contemporaneo, a cominciare da John Rawls, Bruce Ackerman e Richard Bellamy. Attraverso il confronto tra modello dualista e modello monista della democrazia costituzionale, il libro mira a gettare uno sguardo sulle interpretazioni, ma soprattutto sulle prospettive del costituzionalismo democratico contemporaneo, che si trova oggi a fronteggiare le sfide e i pericoli derivanti dal populismo."" -
La filosofia dopo le filosofie. La sfida rosminiana alla contemporaneità
Che differenza c'è tra la Filosofia (volutamente scritta con la F maiuscola) e le ""filosofie"""" (intese come forme di """"pensiero opinabile"""" non necessariamente o non volutamente fondanti o fondative)? Perché l'opzione rosminiana risulta fondamentale per la nostra contemporaneità, sebbene risulti marginalizzata? Perché la nostra contemporaneità è vittima della """"normalizzazione dell'assurdo""""? Perché si mettono in dubbio valori morali fondamentali alla luce di una pretesa concezione del pensiero e della libertà lontana dalla verità? Perché occorre un autentico rinnovamento metafisico capace di determinare una rinascita dell'Occidente? Questi sono solo alcuni dei temi che si sono dibattuti nel corso del primo convegno filosofico promosso dalla fondazione """"Paola Angela Ruminelli"""", tenutosi il 26 e il 27 ottobre 2018 a Domodossola."" -
Rosmini e le due città
Con il titolo ""Rosmini e le due città"""" si presenta, dopo sei decenni, una risposta all'opera monumentale ed epocale di Pietro Piovani, """"La teodicea sociale di Rosmini"""". Tale opera, che nel corso degli anni ha ispirato molti studi sia sulla politica che sulla filosofia della storia di Rosmini, ha suscitato una lunga lista sia di conferme che di disapprovazioni, nonché una tradizione, si potrebbe dire, di confronti critici. In tale contesto la Città di Dio e la Città dell'uomo vengono pensate insieme in una nuova dinamica, ossia, precisamente, quella moderna, nella quale l'uomo è protagonista sia delle questioni concernenti il potere politico, sia di quelle afferenti la storia, mentre, allo stesso tempo, egli non può essere compreso senza il suo ancoramento oltre la stessa politica e la storia."" -
Dentro il Leviatano. Stato, sovranità e rappresentanza
È un luogo comune che lo Stato, la sovranità e la rappresentanza politica siano in crisi sotto l'urto di fenomeni diversi: il costituzionalismo (come teoria del diritto e pratica della limitazione del potere) e la globalizzazione avrebbero messo fuori gioco la sovranità statale interna ed esterna; la governance avrebbe preso il posto del government; e infine l'integrazione europea sarebbe del tutto incompatibile con la rappresentazione dell'Europa come un sistema di Stati sovrani. Navigando controcorrente, questo saggio si prefigge invece una riflessione teorica sullo Stato, sulla sovranità e sulla rappresentanza politica, ripartendo da autori classici come Hobbes e Bodin, le cui teorie faranno da guida lungo tutto il percorso, offrendo quindi un affilatissimo strumento analitico per valutare il modo in cui quelle categorie sono state recepite dal pensiero gius-politico successivo e quale senso abbiano ancora oggi per il diritto pubblico. -
La cittadinanza sinaitica
Vi è posto per lo straniero nella società ebraica? Per il non-ebreo ai piedi del Sinai? La posta in gioco del Sinai è più che mai manifesta nella costruzione rabbinica della cittadinanza. Operazione ermeneutica assai complessa. I maestri di Israele l'hanno compiuta ritenendo che gli stessi ebrei ai piedi del Sinai ebbero accesso all'Alleanza come proseliti. È questa l'espressione che essi hanno dato al proprio costituirsi come cittadini di una comunità ermeneutica per eccellenza. Tale fu la comunità nata ai piedi del Sinai. Ed ermeneutico è appunto il gesto che soppianta con il proselito la figura biblica dello straniero, e questo entro il quadro di un'Alleanza ora estesa all'intero orizzonte storico e naturale. E di cui la Torah sinaitica è la Carta. -
Atmosfera. Atteggiamenti climatici nell'arte di oggi
"Riprendendo le fila della tecnosfera, il discorso che ho affrontato in questo libro si collega a una serie di riflessioni appuntate nel volume 'Ubiquità. Arte e critica d'arte nell'epoca del policentrismo planetario' (2012), anche se in questa nuova occasione ho spostato radicalmente l'attenzione su una serie di fenomeni estetici che clonano gli agenti atmosferici o che semplicemente convertono lo studio d'artista in laboratorio creativo. L'idea del libro è nata nel 2015 e le tematiche mi sono state compagne di strada in varie circostanze per ragionare non solo sulla babelicità linguistica accennata da Baudrillard, ma anche per esaminare un clima in cui l'artista torna, mediante l'artificio, a ricercare le sensazioni, a incuriosire e a incantare lo spettatore, toccando finanche le sue corde emotive."""" (L'autore)" -
Lineamenti di una fenomenologia dell'arte
Se il discorso fenomenologico ha un carattere di descrizione, questo testo assume tale dettato prendendo in esame l'ambito estetico-artistico e fornendo esempi inerenti a singole opere d'arte. Il punto di vista di un peculiare realismo critico delineato dall'autore nelle sue opere precedenti, in questo contesto viene articolato in rapporto alla questione dell'arte, prolungando le analisi svolte in passato, e muovendo il discorso a partire dall'orizzonte husserliano. Sulla base di una libera ispirazione rivolta al pensiero di Husserl, il lavoro persegue un carattere di sistema, all'interno del quale emergono le componenti fondamentali dell'arte che hanno fornito un quadro canonico ricorrente nelle estetiche più svariate; e in tal modo, la condizione del bello viene sondata sia nei tratti specifici delle singole arti, sia riguardo al rapporto fra le opere d'arte e l'ambito di referenza, sia nelle sue implicazioni metafisiche provviste di un indice di allusione. -
Per una narratologia interculturale. I confini millenari tra Occidente ed Estremo Oriente
Negli ultimi decenni, gli studi condotti dalle neuroscienze e dalla psicologia sociale hanno riscontrato che gli stili cognitivi sono influenzati da fattori bioculturali, dai quali dipendono anche i diversi modi di concepire il singolo individuo e di correlare il Self al contesto in cui assume consistenza la sua identità. Nello specifico: la natura collettivista delle società asiatiche promuove una concezione interdipendente del Sé ed è compatibile con una visione del mondo focalizzata sul contesto; viceversa, la natura individualista delle società occidentali enfatizza una concezione indipendente del Sé e comporta una visione del mondo focalizzata su singole entità isolate dal loro contesto. Tutto questo ha necessariamente delle conseguenze anche a livello di formattazione del racconto; di qui l'enucleazione delle differenze morfologiche sussistenti tra due macroaree geo-narratologiche del mondo: Occidente ed Estremo Oriente. -
Ideologia e rappresentazione. Percorsi attraverso la fantascienza italiana
Il libro propone undici percorsi teorici all'interno della fantascienza italiana moderna e contemporanea per metterne in luce le caratteristiche originali e specifiche rispetto alla storia del Paese e alla costruzione dell'identità nazionale. Gli undici capitoli (Discronie, Robot, Totalitarismi, Ecocritica, Follia, Religione, Terrorismo, Supereroi, Berlusconi, Europa, Postumano) analizzano ciascuno due o tre testi di riferimento, riflettendo sulla maniera in cui tali temi sono stati declinati all'interno della fantascienza italiana. Attraverso un viaggio culturale che spazia dal cinema alla letteratura, dal fumetto alle serie televisive, si vuole dare un'idea dell'originalità e della complessità di alcune esperienze culturali italiane, in un arco cronologico che va dagli ultimi anni del XIX secolo (""L'anno 3000"""" di Paolo Mantegazza) alle più recenti uscite distopiche (""""Furland"""" di Tullio Avoledo e """"La festa nera"""" di Violetta Bellocchio, ma anche la serie """"Il miracolo"""" di Niccolò Ammaniti), passando per i film degli anni Sessanta e i romanzi post-apocalittici degli anni Settanta e Ottanta.""