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Narrazioni etniche. Il romanzo di marginalità negli Stati Uniti
Narrazioni etniche è uno studio comparativo di autori appartenenti a tre gruppi etnici americani (afroamericani, italo-americani ed ebrei americani), che hanno adottato soluzioni narrative simili per dare forma all’esperienza dei rispettivi nuclei di provenienza, analizzando come, nell’arco degli anni Trenta, si sia verificata una convergenza verso modalità di rappresentazione capaci di descrivere, in forma collettiva e plurale, la comunità marginale d’origine. L’esempio della sperimentazione modernista ha ispirato questa nuova pratica letteraria e il saggio dimostra come la comune condizione di marginalità, al di là delle specificità culturali dei tre gruppi presi in considerazione, abbia promosso l’adozione di stili affini, gettando così le basi di una letteratura “dai margini” che contestava quella mainstream. -
Formare per trasformare. Per una pedagogia dell'immaginazione
Italo Calvino, nelle Lezioni americane del 1985, sviluppò sei proposte per sopravvivere nel prossimo millennio. In una di esse si trova l’idea di una possibile pedagogia dell’immaginazione. Perché riflettere su una pedagogia dell’immaginazione? Perché promuoverla ancora oggi? A partire da questa domanda studiose e studiosi hanno voluto interrogare le proprie discipline e la propria esperienza per costruire un percorso di riflessione teoretica e politica. Questo libro si compone così non solo di saggi che delineano il panorama di rimandi etici e filosofici, individuali e collettivi, di una riflessione su una pedagogia che mantenga al suo centro l’immaginazione, ma anche di vere e proprie proposte pratico-politiche per il millennio che stiamo attraversando. Nonostante negli ultimi venticinque anni si siano moltiplicate le riforme del sistema educativo, infatti, ciò è spesso avvenuto senza che si sia svolta una riflessione sui fondamenti. Riflettere sul come e sul perché educare, nonché sui mezzi da utilizzare e sullo scopo sia individuale sia, soprattutto, collettivo, è quanto mai fondamentale e necessario. -
Coltivare la felicità, abitare il desiderio
Il libro approfondisce i temi del benessere e della felicità attraverso il contributo delle scienze sociali inserite in una più ampia cornice antropologico-filosofica. Tramite la riflessione sulla “vita buona” come fine ultimo dell’esistenza umana, il saggio prova a rispondere all’urgenza pratica di ripensare orizzonti di senso possibili e percorribili di fronte alla complessità del tempo presente. Attingendo all’eredità dei classici, in particolare Aristotele e Tommaso, alla sociologia relazionale e al magistero sociale della Chiesa, il volume intesse un dialogo con l’etica antica per riscoprirne i fondamenti e offrire una “terza via”, alternativa all’emotivismo relativista e alla deriva dogmatica, esplorando il legame esistente tra virtù e desiderio e riabilitando, infine, la narrazione e la parola poetica nella costruzione dell’agency soggettiva. -
By disaster or by design? Dalla crisi multipla alla grande trasformazione sostenibile
Quando l'antropologo sociale Karl Polanyi nel 1944 scrisse ""La grande trasformazione"""" voleva mettere in guardia le generazioni future dal ripetere gli errori che avevano portato alla catastrofe della Seconda guerra mondiale, primo fra tutti la liberalizzazione dei mercati. Proprio questi errori sono stati invece ripetuti a partire dagli anni Ottanta. Così il """"Nuovo ordine mondiale"""" (New World Order), che il presidente americano George H. W. Bush proclamò nel 1990, si sta tramutando sempre più in un """"nuovo disordine mondiale"""". Dopo la crisi finanziaria del 2008 si è aperto in Germania un ampio dibattito su come è possibile trasformare la società in maniera alternativa, verso la sostenibilità. I problemi non possono essere risolti con le stesse ricette che li hanno provocati. In questo libro viene presentato un modo diverso di intendere la sostenibilità che mette in rilievo la dimensione sociale e culturale. Sulla base dell'esperienza pratica dell'autore in Germania, vengono mostrate strategie per una trasformazione sostenibile e partecipata che parta da una dimensione locale per """"democratizzare la democrazia"""" e riportare il mercato nella società."" -
Divenire genitori e divenire figli. Le nuove sfide della psicologia perinatale
L'aumento dell'infertilità e delle nascite pretermine, le nuove tecniche di procreazione assistita, le famiglie omogenitoriali, la monogenitorialità, la maternità surrogata sono solo alcuni dei grandi temi che riguardano la perinatalità. Temi che implicano questioni bioetiche, legislative, sociali e antropologiche, ma soprattutto psicologiche, con effetti importanti sui soggetti direttamente (genitori e figli) e indirettamente (operatori sanitari) coinvolti. Date queste premesse, non c'è da stupirsi che la psicologia perinatale stia diventando uno degli ambiti in maggiore evoluzione, che richiede necessariamente una riflessione sulle sfide in atto, le opportunità da cogliere e le ripercussioni psichiche. Siamo veramente pronti ad accogliere i diversi percorsi che conducono alla nascita, le sofferenze del soggetto e gli effetti che esse causano in noi? -
Eccellenza educativa in Finlandia. Come mi si è rivelata
Il libro, già pubblicato in molte lingue (francese, inglese, romeno e turco), propone la scoperta dell’eccellenza educativa in Finlandia attraverso un viaggio iniziatico. L’autrice è andata familiarizzandosi con il modello educativo finlandese, incentrato sulla gioia di apprendere, la co-partecipazione, l’educazione inclusiva e l’autonomia del processo pedagogico. Queste lezioni sull’educazione ispirano insegnanti e genitori, uomini politici e società per contribuire al lavoro nobile di educare e trasmettere, formare e trasformare. -
Antropocenere. I mondiali di calcio visti con gli occhi di chi perde sempre
Il romanzo si snoda attorno a Diwash, un giovane che va a lavorare in Qatar, come altri milioni di giovani, alla costruzione degli stadi e delle infrastrutture necessarie per il mondiale di calcio del 2022. Il protagonista si accorgerà troppo tardi di essere caduto in una trappola dalla quale è quasi impossibile uscire. Diwash racconta le sue origini, la sua passione per il calcio, i suoi sogni: tutto questo viene intervallato dai racconti e dalle amare e ciniche considerazioni di altri personaggi che in un modo o nell’altro entrano nella vicenda. Sullo sfondo, gli effetti preponderanti dell’entrata in scena del petrolio nella storia dell’umanità. Il romanzo, in piccola parte autobiografico, è intessuto da diversi fili: il calcio, il petrolio, la condizione dei lavoratori – tanto in Qatar quanto in Italia – la schiavitù in Messico, nelle Filippine e in India. Alcuni personaggi, accompagnando le loro considerazioni con le note di brani musicali, portano in questo ordito un filo di speranza che non si spezza per tutto il racconto. -
Verità e democrazia. Sulle orme di Michel Foucault
Nell'ultima stagione del suo pensiero, Michel Foucault si interrogava sul legame tra verità e politica nella società antica, sulla capacità dei poteri di costruire discriminazioni tra vero e falso, e sul rischio che corre chi si prende cura di sé e degli altri. Questi temi sono di una attualità formidabile: da un lato scavano nella storia dell'Occidente e ne raccontano aspetti talora dimenticati, dall'altro evocano il nostro presente. Le democrazie, infatti, sfidate dalla lunga pandemia e dai venti di guerra, sono oggi chiamate a esprimersi sui propri valori di fondo, tra individualismi e populismi, tra autoritarismi e tecnocrazie. È dunque urgente - come indicato da Foucault - ripensare la questione della verità come base della convivenza civile e dell'azione politica, non per produrre una visione totalizzante del mondo o cedere agli artifici della tecnica, ma per riscoprire la cura come fondamento del rapporto fra cittadini, e fra cittadini e istituzioni. -
4 minuti. Filosofia per i tempi che corrono
I tempi che corrono ci sfidano: è possibile (far) pensare in pochi minuti? Questo libro risponde che si può provare a farlo attraverso una cura sperimentale di 42 pillole-concetti, dal dosaggio preciso di 750 parole e da assumere (almeno) una volta al giorno - preferibilmente lontano dai pasti. Con un linguaggio diretto e ironico e uno stile interattivo e originale, ""4 minuti"""" affronta temi tradizionali della storia del pensiero e questioni al centro della ricerca filosofica contemporanea, con l'intento di riflettere insieme sulla società, su noi stessi, sul mondo e sulla filosofia. Che cosa sono le ICT? Perché Aristotele era poliamoroso? In che senso siamo degli alieni? È possibile smettere di fumare? Come posso proteggermi dalle truffe filosofiche? Davvero quando parliamo sono solo parole? Che cosa c'è nel mondo là fuori? Quali insegnamenti può darci il traffico urbano? Come si esce da una echo chamber? Sono alcune tra le domande che potrai affrontare in questo libro, prendendoti giusto 4 minuti per pensare."" -
La città neoliberale
Gentrificazione, esclusione delle popolazioni precarie, aumento infinito dei valori immobiliari, ghettizzazione delle popolazioni più ricche e più povere... In tutto il mondo, le città e le metropoli sono oggi teatro di un’esplosione di disuguaglianze e processi di esclusione. Per attirare i capitali e le popolazioni associate alla nuova economia si attuano politiche urbane sempre più aggressive: marketing urbano, grandi progetti di sviluppo, corsa ai label e ai grandi eventi. Per molti osservatori, questi sconvolgimenti possono essere spiegati con l’imposizione dagli anni ’80 di un nuovo ordine ideologico, politico ed economico: il neoliberalismo. In una sintesi pedagogica e critica, Gilles Pinson espone le teorie che fanno di questa ideologia la principale forza di trasformazione delle città e delle politiche urbane. -
Giuseppe Mazzini. Storia e sociologia di un cambiamento mancato
Gli Autori, con sensibilità diverse, hanno interpretato la complessità del pensiero di Giuseppe Mazzini nel significato e nell'eredità politica e nella chiara dimensione socio-antropologica. Per Mazzini il popolo è subordinato all'idea di nazione, in quanto solo in essa può esprimersi. E il suo messaggio è rivolto direttamente al popolo inteso nella sua forza essenziale e insostituibile dello sviluppo nazionale. Mazzini fa parte di quel ristretto gruppo di pensatori che hanno lanciato un'aperta sfida ai maggiori problemi del nostro tempo e si è puntualmente condotto al crocevia dove si trovano gli interrogativi più urgenti per l'intera Europa. -
Il pensiero plurale. Rileggere Hannah Arendt
Un pensiero tra i più raffinati del Novecento, quello di Hannah Arendt: pensatrice controversa le cui opere sono, oramai, da annoverarsi tra i grandi classici della filosofia. Dalla cupa ideologia dei totalitarismi alla concezione miracolosa del venire al mondo, passando per il suo gusto per i rinascimentali, questo volume riprende i temi forti delle sue opere maggiori e vuole essere un tentativo di rilettura prospettica degli scritti della teorica politica tedesca, nonché un modo di riproporla alle nuove generazioni quale interprete moderna dell'impegno civico, che chiama tutti, ancora oggi, all'agire responsabile e a una riscoperta della politica come occasione e spazio di libertà. -
L'essere altrove. L'esperienza umana nell'epoca dell'intelligenza artificiale
In questo scritto, la “questione della tecnica”, che potremmo definire il grande argomento che dalla seconda metà del Novecento ha agitato il pensiero filosofico, è posta come interrogazione del senso – significato e direzione – delle trasformazioni che le nuove tecnologie informatiche imprimono ad alcune nostre personali, individuali, esperienze umane. Viviamo in un’epoca di addomesticamento tecnologico. Le macchine ci sono diventate familiari, ci seguono ovunque, le portiamo con noi, ne dipendiamo sempre di più per il nostro lavoro, i nostri svaghi e i nostri affetti. Al di là di utopie e distopie, questo saggio assume, perciò, come prospettiva, quella del fruitore dei nuovi artefatti tecnologici e tenta di indagarne alcune esperienze. La categoria dell’essere altrove definisce uno degli aspetti più rilevanti e, forse, meno indagati della nostra esperienza segnata dai rapporti con e attraverso le macchine. L’ambiente digitale rende presente ciò che è assente, permette di trascendere tempi e luoghi, trasforma le dimensioni del potere e delle relazioni, ci fornisce un’esperienza disincarnata sempre più esposta alle dimensioni simulative ed emulative dell’intelligenza artificiale. -
La logica di Hegel
Il protagonista de La caduta di Albert Camus non combatte l'assurdo in cui vive, ma si apre ai suoi contatti, come per confessarsi. È un espediente per far sì che si aprano loro. In realtà non c'è niente che si possa dire amore, o predisposizione all'ascolto, o compassione. La sua è una caduta, appunto, nelle miserie del mondo. Lui accusa se stesso, da penitente, per ergersi giudice di una società che ha valori di facciata. Un mondo privo di senso. Non c'è nemmeno bisogno di Dio per un mondo così. Bastano gli uomini. L'eredità di Hegel è stata raccolta soprattutto da chi non ha mai voluto un mondo così. Arrendersi a questo significa essere schiavi di un finito senza sbocchi. Ridare vita al pensiero di Hegel vuol dire iniettare uno scopo al nostro esistere, costruire un destino, dare significati ultimi, scappare da un presente in cui abitare una giornata vuol dire al massimo ""parlar male del vicino facendo la maglia"""". Hegel serve a dar forza a una speranza, quella della ragione che può vincere la partita della Conoscenza. Qualcosa di estremamente rassicurante e protettivo. Come una Compieta prima di dormire."" -
Vite riflesse in un catino. 23 sogni per Hilbert
Un romanzo della rimembranza. Una narrazione corale e al tempo stesso intima. Un rincorrersi di volti in un percorso di divagazioni per l’Europa di cui proprio quei volti raccontano frammenti che ne costituiscono un ritratto mutevole come la speranza dell’avvenire. -
L' età dell'impazienza. Saggi, articoli, interviste (1925-1980)
Per la prima volta si presenta al pubblico italiano una scelta di saggi, articoli e interviste che rivelano l'intero sviluppo dell'estetica romanzesca di Alejo Carpentier. La produzione saggistica e giornalistica di Carpentier è quasi tanto importante quanto quella romanzesca. Carpentier scriveva di qualsiasi letteratura europea come se si trattasse della sua, ma senza mai dimenticare che per comprenderla in profondità bisognava compararla con le letterature degli altri continenti, in particolare di quello americano. Conoscitore di tutte le avanguardie e di tutti i modernismi del XX secolo, fu l'unico scrittore latinoamericano a vivere da vicino ""la rivoluzione surrealista"""" e il primo a far conoscere in Europa, sin dagli anni trenta, """"i punti cardinali"""" del romanzo latinoamericano, senza il quale la storia del romanzo del XX e del XXI secolo sarebbe incomprensibile. In ogni suo saggio si respira qualcosa che si è quasi perduto: un vero cosmopolitismo, attento alla Storia, alle singole civiltà, alle identità culturali, ai décalage cronologici tra i diversi paesi. E qualcosa di ancora più perduto: una capacità di amare le opere altrui senza alterare l'amore per il proprio senso critico. Postfazione di Miguel Gallego Roca."" -
Le rivelazioni
L'autore del libro incontra, molti anni prima della pubblicazione, uno scrittore americano che, prima di tornare improvvisamente negli Stati Uniti, gli lascia due manoscritti: la bozza di un libro e quella di una sceneggiatura. A distanza di tempo, dopo che la sua vita sociale e familiare negli anni è molto cambiata, si ritrova a leggerli e decide di pubblicarli. Ma dovrà anche scrivere di suo. Così, con la lettura di ciò che Philip Lennon gli ha lasciato, inizia ad addentrarsi e a confondersi nella vita dei misteriosi personaggi del racconto e della sceneggiatura, fra Roma, New York e Buenos Aires. Emerge così l'attività dei Proto Uomini, uomini e donne che sono stati richiamati, per la loro particolare natura, a mobilitarsi per la salvezza della terra, minacciata dai cambiamenti climatici e dai rischi della tecnologia nucleare. Lo scopo delle opere d'arte che i Proto realizzano è unico: risvegliare nel maggior numero di persone possibile la consapevolezza che solo l'amore potrà salvare la vita nel nostro pianeta. Prefazione di Laura Tussi. -
Resistenza e nonviolenza creativa
Stiamo vivendo in una congiuntura storica del tutto paradossale: ogni giorno si fa sempre più vicino l'eco del conflitto russo-ucraino e le grandi potenze, invece di perseguire la politica del disarmo inaugurata negli anni '70, corrono invece verso un implemento del proprio arsenale atomico, come in una macabra gara il cui unico traguardo possibile è l'armageddon nucleare. La Cina infatti possiede 200 ordigni, ma entro il 2030 vorrebbe raggiungere il migliaio; gli Stati Uniti hanno già 3000 bombe pronte al lancio e lo storico rivale, il Cremlino, ne ha almeno altrettante puntate verso ovest. Varie altre nazioni, a volte dette potenze secondarie (come se questo potesse sminuirne la pericolosità), possiedono la tecnologia per la bomba atomica o stanno addirittura accrescendo il loro armamentario. Basterebbe un minimo incidente per far saltare tutto, conducendo la razza umana all'estinzione su questo pianeta. Ecco perché diventa importante fare informazione seria e soprattutto impegnarsi per divulgarla. Farsi veicolo di conoscenza, sensibilizzando le persone comuni, lavorando soprattutto sulle generazioni più giovani, è la strada maestra da percorrere per liberare il mondo intero dal fardello della distruzione nucleare. Prefazione di Alex Zanotelli. -
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale. Vol. 59
Zapruder è il quadrimestrale dell'associazione Storie in Movimento, edito da Odradek dalla primavera del 2003. Ogni numero è costituito da una prima parte, la rubrica Zoom, che raccoglie alcuni saggi sull'argomento monografico di tutto il numero. Ci sono poi le Schegge, articoli più brevi e spesso in collegamento con il tema del numero, e una sezione dedicata alle Immagini. Altre rubriche, che vanno e vengono a seconda dei temi trattati e di chi cura i numeri, sono: ""in cantiere"""", """"la ricerca che non c'è"""", """"archivi"""", """"la storia al lavoro"""", """"storie di classe"""", """"luoghi"""", """"altre narrazioni"""", """"interventi"""". In chiusura vengono presentate sempre alcune recensioni."" -
Storia di Goa. L'India portoghese sulla via delle spezie
I primi insediamenti degli europei in India risalgono all'inizio del Cinquecento, quando il Portogallo ha preceduto le altre potenze marinare, riuscendo a inserirsi nella così definita ""via delle spezie"""". E la città di Goa sulla costa occidentale è stata una tappa fondamentale. Come centro dell'India Portoghese, dal 1510 ha rappresentato il fulcro dei traffici commerciali con l'Oriente, determinanti per l'economia mondiale: da Goa esploratori, mercanti, religiosi, soldati e funzionari si sono spinti ancora più a est, fino alla penisola di Malacca, in Indonesia, Cina e Giappone. L'autore traccia il ritratto di quel piccolo ambito di mondo occidentale all'interno del subcontinente indiano. Documenta l'imposizione della religione e della lingua, così come i contrasti dei portoghesi con le popolazioni locali e con gli olandesi per il predominio mercantile. Rappresenta una società in cui convivono sacerdoti induisti ed evangelizzatori cattolici, il sistema delle caste e la struttura statale lusitana, indiani e indo-portoghesi. In questo ambiente tropicale, fortezze, chiese, architetture coloniali testimoniano una originale mescolanza di caratteri europei e orientali. Emergono il graduale predominio degli inglesi in India, l'affermarsi dei movimenti liberali prima e di quelli anticoloniali in seguito. Sarà poi l'Unione Indiana a dare una spallata all'impero portoghese e ad annettere Goa nel 1961. """"Storia di Goa"""" ripercorre in modo completo le vicende di quella enclave europea nel territorio indiano e presenta scenari ed eventi poco conosciuti, ma importanti, inquadrando al tempo stesso la storia del Portogallo da una prospettiva """"asiatica"""".""