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Problematiche. Vol. 3: La sublimazione
Nei corsi universitari tenuti dal 1962 al 1992, Jean Laplanche ha ripercorso il pensiero freudiano per delinearne l’esigenza che lo muove. La sublimazione è un indizio di questa domanda irritante: “Vi è un destino non sessuale della pulsione sessuale, ma un destino che non sia dell’ordine del sintomo?” Se esiste un tale destino della pulsione questo va cercato in una sorta di intreccio, fin dall’origine, tra il non sessuale e questa fonte permanente del sessuale. Vi è così l’idea di una sorta di neocreazione ripetuta, continua, di energia sessuale: una continua riapertura di un eccitamento. «Questa derivazione della sublimazione mi sembra sia inseparabile dalla psicoanalisi stessa, se è vero che quest’ultima fa vacillare la sublimazione stessa nel movimento culturale». -
La filosofia degli automi. Origini dell'intelligenza artificiale
Verso la metà degli anni Cinquanta la cibernetica di Wiener, Turing e von Neumann lasciava il campo all’IA (l’intelligenza artificiale). Ai saggi dei “padri” della cibernetica, si affiancano qui i fondamentali contributi di Simon, Samuel, McCarthy e Minsky, i fondatori dell’IA, che ne illustrano le prime realizzazioni e la portata nell’ambito dei problemi della filosofia della mente. I temi trattati coprono un arco temporale che va dagli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale alla fine degli anni Sessanta, con aggiornamenti critici dei curatori sui successivi sviluppi dell’IA e i suoi rapporti con le discipline psicologiche nonché sulla recente ripresa delle ricerche nel campo delle reti neurali e del connessionismo. Introduzione di Damiano Cantone. -
Pascal. Miseria e grandezza dell'uomo
Pascal uomo di scienza e che riflette sulla scienza; Pascal filosofo che indaga sulla miseria e grandezza dell'uomo; Pascal uomo di fede che stabilisce i diritti della fede in Gesù Cristo contro l'apparente saggezza dell'indifferente e contro la palese arroganza dell'ateo e del deista: ecco i tre grandi nuclei tematici proposti in questa guida di Dario Antiseri sul celebre filosofo francese. Spietatamente lucido su tutte le miserie ""che ci premono, che ci stringono alla gola"""", Pascal ci dice che esse """"provano la grandezza dell'uomo""""; ma è soprattutto la miseria ontologica quella su cui punta l'attenzione. Ontologicamente misero, e razionalmente consapevole di questa sua radicale miseria, l'uomo è in cerca di un senso assoluto. Ha pensato di trovarlo nelle teorie filosofiche di grandi pensatori, ma si è ingannato. Dove cercare dunque il vero bene? In chi riporre la speranza? L'unica soluzione possibile è il ricorso a Dio, ma non un Dio che sia semplicemente autore dell'ordine cosmico. Il teismo cristiano al quale aderisce Pascal è un orizzonte religioso che crede in un Dio """"di consolazione"""", che """"riempie l'anima e il cuore di coloro che possiede; un Dio che fa loro sentire interiormente la loro miseria e la propria misericordia infinita"""". In questo saggio emerge uno spaccato unico sul Pascal filosofo, ma anche sull'uomo di scienza e di fede, attraverso i passaggi teoretici e le argomentazioni che hanno fatto di lui e della sua opera un """"classico"""" del pensiero occidentale."" -
Per un manifesto del digitale nella scuola
Il digitale ha cambiato le nostre vite di tutti i giorni. Lo sta facendo da anni e più passa il tempo più lo fa in maniera inesorabile e profonda: è un mutamento radicale di prospettiva che ci obbliga a diventare consapevoli delle differenze, delle opportunità e anche dei rischi che offre rispetto ai corrispondenti analogici ai quali sta via via subentrando. Per questo la scuola non può più ignorarlo e farne a meno. Per lo più, però, tende a piegarlo alle sue forme, ai suoi ritmi, alle sue routine, depotenziandolo e facendo in modo da evitare di confrontarsi con le novità e i cambiamenti che esso esige. Ci si trova allora di fronte a una sorta di ibrido mitologico come l'ircocervo: solo che, in questo caso, anziché avere un animale per metà capro e per metà cervo abbiamo tecnologie, processi e sevizi digitali usati come se fossero analogici, all'interno di stili di pensiero e di strutture organizzative ancora tradizionali. Così quello che dovrebbe essere un ponte per traghettare la scuola verso un futuro che è già qui e ora, guarda al passato: e come ci racconta Kafka, un ponte non può voltarsi indietro senza abdicare alla propria funzione e precipitare. -
Esiste la «coscienza»?
Esiste la coscienza? Possiamo considerarla una realtà con caratteristiche proprie? O è una specie di mito filosofico? In questo saggio seminale James propende per la seconda ipotesi e apre la strada per la naturalizzazione degli studi che riguardano la coscienza. Secondo il filosofo, la coscienza è una funzione della materia, non una sostanza in senso cartesiano. Eppure, la proposta jamesiana non è solamente riduzionistica, ma coinvolge un'ipotesi sulla realtà come ""esperienza pura"""" che ha stimolato la riflessione filosofica sino ai giorni nostri."" -
Taccuino per stenografia (1937-1938)
Il ""Taccuino per stenografia"""", redatto da Cioran durante i primi anni di permanenza in Francia, presumibilmente tra il 1937 e il 1938, è un quadernetto di appunti e note sparse, nelle intenzioni non destinato alla stampa. Esso rappresenta un """"esercizio privato"""" di scrittura, in cui vengono riportati, in maniera concisa, aforistica e frammentaria, impressioni e stati d'animo convulsi e in cui il pensatore romeno riversa il proprio ineffabile disagio interiore. Nonostante la brevità, il documento costituisce una preziosa testimonianza per cogliere gli aspetti psicologici profondi che hanno portato Cioran alla tormentata gestazione del proprio pensiero nichilista, in un periodo cruciale che avrebbe condotto alla stesura e alla pubblicazione, in lingua romena, di Amurgul gândurilor (""""Il crepuscolo dei pensieri"""", 1940). È un Cioran dinamitardo ed esplosivo, sempre """"al culmine della disperazione"""", che lotta strenuamente contro il mondo e contro Dio, utilizzando l'arma aguzza delle parole come unico """"mezzo di liberazione""""."" -
Nuove terapie sessuali
L'urgente necessità di risolvere i problemi sessuali e le grandi promesse offerte dai nuovi metodi terapeutici hanno suscitato un profondo aumento dell'interesse per questo campo, sia da parte degli addetti ai lavori sia da parte del grande pubblico. Da questo punto di vista Nuove terapie sessuali di Helen Singer Kaplan rappresenta un testo imprescindibile per chiunque si accosti all'argomento. In esso, la celebre sessuologa americana descrive il trattamento delle sei disfunzioni sessuali più note - per gli uomini, la disfunzione erettiva, l'eiaculazione precoce e quella ritardata; per le donne, la disfunzione sessuale generale, quella orgasmica e il vaginismo -, fornendo un quadro chiaro dell'intero processo di trattamento, nonché della teoria che ne sta alla base. L'autrice descrive l'anatomia e la fisiologia della reazione sessuale, e rintraccia le cause biologiche e psicologiche delle disfunzioni che possono caratterizzarla. Il metodo che utilizza pone l'attenzione sul sintomo sessuale e sul raggiungimento di un miglior funzionamento di questa sfera. Esso combina teorie psicoanalitiche e compiti sessuali, che la coppia esegue a casa, con sedute psicoterapeutiche nello studio medico. Il trattamento di solito è breve, non richiedendo più di quindici sedute nella maggior parte dei casi. Alla descrizione di 39 casi, si affiancano alcuni disegni che illustrano i compiti prescritti più di frequente. -
Il genio, il pirata, il ribelle. La filosofia del tennis globale di Federer, Djokovic e Nadal
Federer, Nadal e Djokovic. Nessuno più di loro ha saputo lasciare un'impronta nel tennis contemporaneo, che l'incontro con la globalizzazione ha trasformato in un tennis profondamente diverso da quello dei decenni precedenti. In questo libro, Carlo Magnani ha provato a collocare i tre grandi sportivi nel loro tempo, che è poi anche il nostro, interpretando il tennis come evento simbolico in cui poter rintracciare le problematiche culturali e sociali del presente. Al centro del campo c'è quindi la globalizzazione, con i suoi riti, miti e tratti costitutivi, per studiarla comparando tra loro elementi di cultura filosofica e tennistica. Con il ricorso alla metodologia delle ""vite parallele"""" l'autore prova a far riflettere le ragioni del tennis nello specchio della filosofia, e viceversa, in un moto che si vuole dialettico come una partita sul campo di terra rossa."" -
L'arte di Leonard Cohen. Tra storia, musica ed ebraismo
Nato a Montréal, figlio di un commerciante e di un’immigrata sfuggita ai pogrom, Leonard Cohen cresce seguendo le tappe della vita ebraica e mostra presto un grande talento per la parola. Il suo esordio avviene come poeta, ma raggiunge la fama come cantautore, emozionando il pubblico di tutto il mondo. La sua è una poetica di opposti che si compenetrano: poli estremi, ma mai in contraddizione fra loro, che mostrano l’essenza trascendente della vita. In questo saggio, Rocco Rosignoli si concentra sulla produzione letteraria e musicale di Cohen, andando a scoprirne il legame con i testi sacri, con i midràsh, con la cabala, con la letteratura ebraica americana. Attraverso quest’analisi vengono alla luce anche una forte influenza del cattolicesimo e le visioni politiche di Cohen. In appendice, una breve intervista al maestro Carlo Tetsugen Serra, tra i massimi esperti di buddhismo giapponese, aiuta a comprendere il rapporto che Cohen ha avuto con lo zen di scuola Rinzai, del quale nella maturità è ordinato monaco. -
Pasolini, ritratti di pensiero
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, questo libro vuole essere un doveroso contributo a uno degli intellettuali più importanti del Novecento. Attraverso gli scritti di Dario Bellezza, Gianni Borgna, Davide D'Alessandro, Antonio De Simone, Giovanni Franzoni, Enzo Siciliano e Paolo Volponi e con le interviste a Franco Ferrarotti e Walter Siti, il volume intende ripercorrere, con sguardo critico, l'opera di Pasolini, mostrandone la forza e la debolezza, l'espressività delle arti poetica e cinematografica, la cifra autentica di uno scrittore ""corsaro"""", scomodo e urticante, che ha trovato la morte forse dopo averla accuratamente preparata. Da queste pagine emergono il senso tragico di un cammino, le intuizioni profetiche, il costante lavorìo su sé stesso, la difficile separazione tra l'opera e la vita. Pasolini ha ceduto la vita lasciando un'opera destinata a restare."" -
Libro blu
Tradizionalmente considerata un'opera cruciale per il passaggio dal Wittgenstein del Tractatus logico-philosophicus a quello delle Ricerche filosofiche, il Libro blu raccoglie una serie di osservazioni filosofiche sulla natura del linguaggio, a partire da concetti cardine come significato e intenzione, e sul rapporto tra filosofia e scienza. È un esempio tipico della concezione wittgensteiniana della filosofia, intesa essenzialmente come un metodo per liberare l'uomo dai ""crampi mentali"""" e dissolvere la nebbia che avvolge l'uso comune del linguaggio."" -
La guerra capitalista. Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista
Dimenticato dagli eredi più o meno degni della tradizione del movimento operaio, Marx viene invece letto, citato e celebrato dagli organi di stampa della grande finanza mondiale, dall'""Economist"""" al """"Financial Times"""". Un paradosso solo apparente, che si spiega con il crescente interesse delle classi dominanti verso la grande ambizione del metodo scientifico marxiano: disvelare le """"leggi"""" di movimento del capitalismo per tentare di anticipare le sue traiettorie. La più rilevante di queste """"leggi"""" trae origine dalla feroce competizione tra capitali che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che """"uccidono e mangiano"""" i secondi: è la cosiddetta tendenza verso la centralizzazione dei capitali in sempre meno mani, che inedite tecniche di ricerca consentono oggi di verificare empiricamente. Ma questa tendenza non riguarda solo la sfera economica. La sua forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali alle recrudescenze imperialiste, fino ai nuovi venti di guerra globale."" -
A pieni polmoni. Sei ottomila senza ossigeno in un anno
Con la morte di Sergi Mingote, avvenuta sul K2 il 16 gennaio 2021, se ne è andato un alpinista di livello mondiale, un uomo capace di compiere grandi imprese sulle più alte vette del globo seguendo sempre uno stile pulito e rispettoso della montagna. Lo spagnolo non faceva uso di bombole d'ossigeno supplementare, pianificava dettagliatamente eleganti linee di ascesa e prestava un'attenzione massima alla sicurezza dei propri compagni di spedizione. In queste pagine, l'autore narra con entusiasmo e passione la straordinaria avventura che tra l'estate del 2018 e quella del 2019 l'ha visto conquistare ben sei Ottomila - Broad Peak, K2, Manaslu, Lhotse, Nanga Parbat e Gasherbrum II - e offre al lettore non solo la testimonianza di un record, ma anche il racconto di un percorso di crescita personale, di impegno e di un'umanità capace di emergere nella natura più estrema. Il libro è introdotto dagli scritti di due celebri alpinisti: una prefazione di Tamara Lunger, che era insieme a Mingote durante l'ultima tragica spedizione, e un prologo di Denis Urubko, protagonista nel 2019 con lo scalatore spagnolo di un'operazione di soccorso sul pericoloso ghiacciaio Gasherbrum. -
Il gioco di Eraclito
In questo saggio si esamina il frammento B52 di Eraclito di Efeso (“La vita è un fanciullo che gioca, che sposta i pezzi sulla scacchiera: reggimento di un fanciullo”) e se ne mostra l’influenza e la ricorrenza nella storia della filosofia. Dopo una breve introduzione al pensiero eracliteo, si passa all’analisi del frammento in chiave greca attraverso le quattro figure principali che vi compaiono (aiòn, pais, pesseia, basileia). Affrontando una lunga serie di autori diversi che lo hanno studiato (da Filone Alessandrino a Ippolito Romano, da Nietzsche a Fink, da Cacciari a Severino) si evidenzia come la peculiarità del frammento risieda non solo in quelle quattro figure principali, bensì anche nel carattere di gioco che ne fa da sfondo. In questo senso, lo scopo è quello di riportare a galla un modo di interpretare il pensiero eracliteo che fa del gioco non solo il perno attorno a cui ruota la sua filosofia ma anche il suo modo di vivere nel mondo. -
Il camice del farmacista
Nei mesi difficili che la pandemia ha portato con sé, i farmacisti sono diventati un punto di riferimento per i cittadini e la farmacia stessa si è trasformata in un vero e proprio ""confessionale laico"""". Attraverso le testimonianze di professionisti del settore e dei volontari dell'Associazione San Fedele Onlus, si è cercato di mostrare come il rapporto di fiducia tra cliente e farmacista possa diventare uno strumento di lotta contro la pandemia. Queste storie vissute ci dimostrano l'importanza di un racconto condiviso in grado di stigmatizzare le paure e liberarci dalle insicurezze, che non trovano giustificazione davanti ai risultati empirici della scienza."" -
La smart city e la città comoda. Una nuova realtà futurista «smartiana»
"La Smart City e la città comoda"""" è un libro tecnico-scientifico che descrive una nuova realtà nell'era digitale, basata sul funzionamento dei centri energetici nevralgici urbani e ambientali in sinergia con l'essere umano e in equilibrio sincronico intersettoriale del sistema connettivale urbano. La """"Big Challenge"""" del vecchio continente: la città esistente viene impostata su di un meccanismo sistemico da ottimizzare digitalmente. I temi trattati sono inerenti alla sociologia urbana in relazione alla città intelligente, ai metodi di sviluppo della stessa in ambito abitativo-ambientale, microclimatico, energetico, giuridico, cultural-architettonico, museale, digitale tecnologico (IoT, GIS, BIM), alimentare-agricolo e infine al ruolo del PNRR nell'evoluzione delle infrastrutture digitali italiane." -
Giuseppe Guerreschi. Taccuino critico 1964-1996 e carteggio 1960-1978
Il libro raduna il corpus dei principali scritti dedicati da Enrico Crispolti al pittore Giuseppe Guerreschi, con cui strinse un rapporto di intensa amicizia documentato dal carteggio, qui per la prima volta trascritto e commentato nella sua interezza. Per il critico romano, Guerreschi costituiva un fulgido esempio di artista impegnato, che aveva fatto della sua pittura un intransigente strumento di analisi sociologica e di giudizio morale sulla società contemporanea -
Viceversa. Dalla poesia alla pittura
«Nel silenzio della pandemia, quando i musei hanno spento le luci, le opere d'arte si sono assopite in un sonno incerto e innaturale, per loro stessa natura, lontane dagli sguardi di chi le tiene in vita. È in quel momento che le parole sono andate a riprendersele. È nato così Viceversa: dalla poesia alla pittura, un progetto che ha visto la luce a Casa Museo Boschi Di Stefano e che ha permesso all'arte di entrare nelle case, mentre tutto fuori era in balia di un tempo immobile. L'idea è nata nel dicembre 2020, per intuizione della registrar della Casa Museo, Cristina Filippi, che ha chiamato alcuni poeti a comporre un testo ispirato a un dipinto della preziosa collezione (più di duemila opere raccolte tra gli anni Venti e gli anni Settanta del secolo scorso dai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano). Sono nate così 13 videoletture - proposte in appuntamenti settimanali - che attraverso i social hanno dato ""voce"""" a quelle tele momentaneamente prive di vita. Un'esperienza che oggi è raccolta in questo volume, piccola testimonianza di quel dialogo tra letteratura e arti figurative che rappresenta il cuore di Viceversa...» (Jessica Chia). Prefazione di Maria Fratelli."" -
Ágalma. Vol. 43: Lost in translation.
"Ágalma. Rivista di studi culturali e di estetica"""" è una rivista semestrale fondata a Roma nel 2000 da Mario Perniola, insieme a Gianni Carchia e ad altri intellettuali italiani e internazionali. È diretta da Luigi Antonio Manfreda. Condirettrice Ivelise Perniola." -
Adamo, il secondo Adamo, il nuovo Adamo
I primi vent'anni di questo XXI secolo hanno visto il panorama mondiale incupito da una serie di sciagure ed eventi catastrofici - dall'attentato alle Due Torri di New York nel 2001 alla recente pandemia planetaria, dalle guerre infami che hanno distrutto paesi di antica civilizzazione come Siria, Irak e Yemen alle minacce incombenti sulla salute della Terra, fino ai periodici disastri sistemici causati dalla grande Finanza Internazionale o dalle rivalità e guerre per procura delle Grandi Potenze. Si tratta di eventi che hanno gettato ombre sinistre sul futuro prossimo dell'umanità e inevitabilmente ci hanno riproposto la vecchia, e pur sempre nuova, domanda: dove sta andando l'Uomo? Forse non lo sapremo mai (in tempo), ma, se per capire dove sta andando l'Uomo del XXI secolo può essere utile chiedersi da dove sia partito, ecco che un volume che mette a tema la figura del primo uomo, Adamo, magari non ci darà risposte immediate, ma quantomeno può aiutare a trovare un orientamento, ovvero suggerire una qualche direzione in cui cercare le risposte. In questo senso gli interventi di biblisti e islamologi, di iranisti e indologi, di studiosi di mondo ebraico e di gnosi antica, di filosofia moderna e cinema di fantascienza, riuniti nel volume, ci offrono l'occasione di ""fare il punto"""" sulla storia di Adamo e di meditare sul suo destino prossimo venturo.""