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Sentinella del nulla. Itinerari meditativi di E. M. Cioran
E.M. Cioran, erede tormentato dello scetticismo antico, critico fino all'inverosimile di un cristianesimo del quale non riesce mai a liberarsi, imprigionato in un solipsismo che alle soglie della disperazione lo conduce all'ammirazione del misticismo, tematizza la decadenza e il nichilismo in un itinerario che, dopo Nietzsche, Spengler e Camus, lo rivela come testimone problematico del nulla. In questo volume il suo pensiero viene esaminato in fedeltà ai testi, nell'intento di recuperare le radici della speranza in una disperazione vissuta e analizzata con coerenza all'interno dei motivi epocali del nostro tempo. -
Tra ethos ed eros. Dalla «pazienza della ragione» all'«amore del mondo»
Lo studio della filosofia ma certamente anche la personale meditazione di ogni giorno ha insegnato a Mirko Pompei la necessità e nello stesso tempo la difficoltà della mediazione tra quello che Hannah Arendt chiamava l'""amore del mondo"""" e quella che si può definire l'imprescindibile """"pazienza della ragione"""" nell'analizzare gli eventi, le circostanze, i bisogni. L'ethos di ogni collettività si intesse, anche se noi spesso non ce ne rendiamo conto, proprio intorno a questo sottile filo che collega l'amore per la vita e per gli altri con la capacità di guardare le cose attraverso un distacco critico che solo la ragione consente. Ciò dovrebbe costituire l'ideale regolativo atto a guidare la presenza e l'agire di ognuno di noi nel momento storico nel quale ci troviamo, insomma l'ideale al quale conformare il nostro personale destino."" -
Fondamenti di educazione estetica
Quando parliamo di arte intendiamo riferirci alle forme note di arti figurative, letterarie e del teatro. Nella prima categoria sono comprese la pittura, la scultura e le decorazioni; nella seconda i canti, i racconti popolari, la poesia e la prosa; nella terza figura il teatro. Tutte hanno sicuramente una prerogativa: quella di piacere, prima ancora di procurare l'utile, perché espressioni della bella natura, in quanto la imitiamo, ma non servilmente, in modo perfetto. Il volume affronta le questioni che gravitano nell'universo simbolico della cultura umana e si propone come un contributo alla filosofia dell'educazione alla quale la scienza didattica chiede indicazioni per l'azione quotidiana, nella scuola come nel mondo dell'adulto, incaricandosi di facilitare il percorso che conduce al possesso della cultura, quindi della pluralità dei significati consegnati alla forma culturale dell'arte, non solo per i soggetti che vengono educati nelle istituzioni ufficiali, ma anche per gli adulti che spesso vengono lasciati soli, disorientati davanti al mondo del lavoro e dell'economia. -
Problemi di coppia e altri romanzi brevi
Sei romanzi brevi che attraversano il tempo e lo spazio, sei affreschi che ci fanno visitare luoghi sia reali che fantastici, sei viaggi nei sentimenti dell'uomo e della donna in ogni epoca e in ogni istante. -
La fine di un'illusione. Le scienze dell'educazione al bivio
Partendo da una rapida ricognizione della storia della pedagogia e della didattica, l'autore si propone di declinare temi, problemi e prospettive delle scienze dell'educazione, indagando lo stato dell'arte, sospeso com'è fra tradizione e nuove conquiste della scienza, segnalando il rischio di smarrire, in una temperie culturale che non accredita la pedagogia tra le scienze di maggiore ""consumo"""", la migliore letteratura dei secoli trascorsi e la lezione dei grandi maestri del Novecento. Sullo sfondo del discorso, l'esigenza di recuperare il senso dell'azione educativa; un compito raccolto nel segno del paradigma della Didattica della cultura, in dialogo con le scienze sociali, la filosofia e le neuroscienze. Al centro del discorso, quale approdo di un largo giro di pensieri, v'è la nozione di creatività come processo di crescita e di perfezionamento personale, come padronanza di sé e della propria esperienza, come una proprietà individuale dotata di una carica energetica nuova, che le deriva dalla sua collocazione nell'emisfero destro del cervello."" -
Nuovi paesaggi. Rappresentare seconde nature
Il saggio è strutturato in tre parti ed è corredato di un'appendice, una bibliografia e un apparato iconografico. Si tratta di un lavoro che appalesa la trasversalità delle discipline della rappresentazione e ne chiarisce il ruolo centrale di catalizzatori di più ambiti scientifici e di efficaci strumenti comunicativi, indispensabili per chiunque si accinga a studiare il paesaggio e a partecipare al governo della sua modificazione. Non a caso il risultato più originale della ricerca è costituito da un corpo di ""nuove immagini"""" che, saldando il concetto di contenuto a quello di contenitore, mostrano i loro significati con un elevato grado comunicativo. In tal senso, la rappresentazione si trova ad assolvere il suo compito più importante, quello di veicolo privilegiato della conoscenza."" -
Corporeità e vita emotiva
Per gli studenti dei corsi di Scienze Motorie e Sportive e, in generale, per chi si impegna sul fronte dell'educazione del corpo, la proposta didattica di questo volume consiste in un itinerario che, richiamandosi continuamente ai classici delle Scienze dell'educazione, approda al bisogno di una rinnovata ""alfabetizzazione affettiva"""", fondata sulla riscoperta del corpo e del """"bagaglio"""" emotivo, per configurare """"strategie"""" di lettura del complesso rapporto mente-corpo e nuovi """"percorsi"""" di educazione motoria."" -
Law school. Authentic legal english. With answer key. Con CD-ROM
Elettra di Hugo von Hofmannsthal andò in scena per la prima volta il 30 ottobre del 1903 al Kleines Theater di Berlino per la regia di Max Reinhardt: il successo fu strepitoso e ancor più clamoroso lo scandalo che ne scaturì, amplificato dalla versione operistica realizzata a distanza di qualche anno dal compositore Richard Strauss. In una libera reinterpretazione del mito di Elettra in chiave moderna, che si distacca dal modello sofocleo, il poeta evoca una Grecia fortemente anticlassica, arcaica e barbarica (""Siamo più in Oriente che in Occidente""""). È un mondo misterioso, a tratti inquietante, fatto di passioni irrefrenabili e nervi frementi. Altrettanto irriconoscibile appare Elettra, definita all'epoca come sadica, lesbica e psicopatica. In lei la baccante dionisiaca arcaica convive con la donna isterica moderna: in questo modo Hofmannsthal fonde insieme mito e psicoanalisi e getta un ponte fra l'uomo moderno e le sue antiche origini pre-greche e orientali."" -
Ricerca di identità, ricerca di modernità. Il sud-est europeo tra il XVIII e il XX secolo
Nell'Europa sud-orientale, tra il XVIII e il XX secolo, i processi di costruzione dell'identità nazionale si intrecciano a quelli di modernizzazione. Ma se i primi sono condivisi dal complesso del mondo intellettuale che li promuove, i secondi incontrano in primo luogo la resistenza del mondo ecclesiastico, più tardi, a stato-nazione costituito, l'indifferenza o la critica anche aspra di una parte dell'inteligencija, che vede snaturata dall'introduzione/imitazione dei modelli occidentali proprio quell'identità nazionale che nel corso dei decenni precedenti pensava di costruire nella sua unicità. I saggi qui raccolti cercano di ripercorrere, sia pure in modo rapsodico, i vari momenti della costruzione delle identità nazionali attraverso la scrittura storica, i processi di modernizzazione e le reazioni che ne seguirono, il difficile rapporto tra le identità nazionali, una volta stabilite, e le esigenze politiche e culturali. -
Cento case di pietra
Nelle ""cento case di pietra"""" di un dimenticato paese dell'Appennino le stagioni continuano a succedersi con gli stessi ritmi vecchi di secoli e le poche ventate di novità non mutano, almeno apparentemente, la dura vita della isolata comunità montanara. Sarà l'esplosione del """"miracolo economico"""" a generare negli animi rudi dei Morgianesi l'illusione che anche la loro condizione possa finalmente cambiare. """"Cento case di pietra"""", sopraffatte dalla modernità, assistono inermi a un doloroso abbandono. Uomini e donne perdono inesorabilmente la loro preziosa identità: Marco, il figlio di Nanni, ormai adolescente, è uno degli ultimi a lasciare il paese. La straordinaria amicizia che lo ha legato a un misterioso forestiero ne segnerà per sempre la vita: partirà con la determinazione di dare voce e dignità a quel suo mondo così arcano e fiabesco."" -
Il teatro del Cinquecento. I luoghi, i testi e gli attori. Con DVD
Non solo i testi fanno il teatro. Lo studio della vita degli attori, le cronache e le storie, l'analisi delle scenografie o dei luoghi teatrali contribuiscono ormai a ridefinire molti momenti della storia teatrale italiana. Tra questi il Cinquecento, il secolo più grande della nostra cultura spettacolare, oggetto di ricerche universitarie di avanguardia, abitualmente studiato nei licei, familiare al grande pubblico. Gli studi che sono raccolti in questo volume (nato in occasione di un Convegno organizzato dal Teatro Metastasio di Prato nel 1982) vogliono stabilire un ponte fra questi tre tipi di lettori e le diverse specializzazioni in cui si articola la storia dello spettacolo. Costituisce parte integrante delle testimonianze contenute nel libro il Dvd allegato del documentario Teatri d'Italia di Siro Ferrone. -
Ri-pensare l'esistenza. I fondamenti pedagogici e didattici della storia
Cosa è la storia? Come si ricostruisce il passato? Quali sono i valori che custodisce e che possono giovare per la progettazione del futuro? A questi e ad altri interrogativi pressanti il libro di Agnese Rosati cerca di dare una risposta convincente, prendendo le mosse dai dati e lavorando sulle teorie. L'obiettivo, in un'epoca di crisi, davanti alla caduta dei valori e nella frammentazione di un sistema educativo ""sotto assedio"""", è quello di riscoprire e proporre, attraverso la riflessione sui grandi temi la memoria e la coscienza storica; il recupero del passato e la storia magistra vitae; il discorso sulla libertà, l'autenticità e la riscoperta dell'uomo, una """"banca di valori"""" destinati a nobilitare la persona in una temperie culturale di grande complessità. Al termine di questo largo giro di pensieri, la storia, anziché essere considerata """"morta"""", rivela tutta la propria forza propulsiva e una """"funzionalità"""" spendibile nel mercato della vita."" -
Relazione e cura. Atti del Convegno (Perugia, 4 maggio 2007)
L'etica della relazione e con essa la ""visione ambientale preveggente"""" deve costituire la continua opportunità di superamento dei conflitti stessi e per questo l'uomo soggetto di educazione non è solo ciò che la storia o le forze impersonali possono fare di lui, ma è anche ciò che egli fa o può fare di se stesso. Da questa consapevolezza discende la necessità che la cura sappia farsi responsabilità etica e questa, a sua volta, organizzazione sociale. L'organizzazione sociale deve rappresentare, in tal senso, l'intenzionalità di produrre un sistema che sappia risultare efficace ed efficiente per tutto ciò che deve essere considerato un bene comune, dalla salute all'ambiente, dalla sicurezza sociale all'educazione, dalla formazione professionale a tutte le varie forme dell'espressione culturale."" -
Implicazioni educative e nuovi percorsi
Interrogarsi su qual è il fine della scuola e quale, se strumentale o autotelico, il valore di ciò che nella scuola si insegna, di concordare sulla strumentalità socializzate delle conoscenze, risultano essere presupposti privi di senso per chi sia convinto che il sapere è valore e fine in sé, e che nel sapere risiede il fine della scuola. La scuola stessa, affinché il sapere non rinvilisca e si perda, dovrà selezionare attitudini e vocazioni, sostenendo negli studi chi ha dato prova di interesse senza riguardo, ovviamente, né a nascita né a censo. In questo consiste la sola vera democraticità della scuola: mentre sofisma confutato già da Platone, nel Gorgia, è la cosiddetta scuola democratica, nella quale chi non sa decide cosa dovrà imparare, e il maestro non deve rendere agli altri il servizio consistente nell'insegnare loro non solo quello che non sanno, essendone anche curiosi per averne recepita indiretta notizia ma anche ciò di cui neppure sospettano l'esistenza. Sono questi i temi sui quali è doveroso cominciare a riflettere seriamente e meditare, nello spirito del ""sed intelligere"""" raccomandato da Spinoza."" -
Un raggio di Umbria. Con DVD
"Non ho avuto la pretesa di scrivere un libro sull'Umbria e gli umbri, di tentare di definirli o presentarli dentro una cornice sociale o antropologica. Mi mancherebbero cultura, informazione e molta oggettività. Ho cercato, piuttosto, di catturarne uno scorcio, di raccontare alcuni momenti della vita di una famiglia contadina umbra attraverso episodi narrativi domestici, evidentemente dal punto di vista """"alieno"""" dello straniero trapiantato nel posto. Ed è venuto fuori questo volume, che vuole essere soltanto un raggio, un fascio di luce che illumina un puntino di questa bellissima regione""""." -
Dove va la didattica. Un capitolo aperto
Il volume, rivolto in modo particolare agli studenti del triennio, traccia un quadro, a un tempo completo ed essenziale, dei temi nodali della Didattica generale, con l'obiettivo dichiarato di riordinare la gran messe di informazioni riconducibili a questa disciplina, partendo dalla sua legittimazione come sapere autonomo nell.ambito delle Scienze della Formazione. Sullo sfondo del discorso, articolato in nove agili capitoli, v'è l'intento di costruire, sulla scorta del lavoro di ricerca del «gruppo perugino» di Lanfranco Rosati, una «Didattica della cultura», secondo l'ipotesi di frontiera di un sapere-per-la-formazione che coniughi la psicologia, la sociologia, la storia dell'arte e, in generale, le altre scienze tradizionali con le prospettive inaugurate dall'ingresso prepotente della tecnologia nelle scienze umane e con le recenti proposte della biologia della mente, della ricerca neuropsicologica e delle neuro-scienze. -
L' orologio della vita. La storia del miracolo della melatonina. Con DVD
Esiste un programma del nostro cervello che scandisce come un orologio le fasi della vita crescita, fertilità, invecchiamento e morte. Di notte la ghiandola pineale secerne la melatonina e con l'avanzare dell'età la produzione di questa sostanza diminuisce e l'organismo interpreta questo calo come un ""ordine di invecchiare"""". Ristabilire i valori giovanili di melatonina rallenta questo processo, da sempre ritenuto ineluttabile, e apporta altri vantaggi derivanti dalla risincronizzazione quotidiana e stagionale di tutto il sistema neuroendocrino-ormonale. È il """"miracolo della melatonina"""", in realtà un programma di ricerca scientifica che dura da quarant'anni, i cui risultati vengono illustrati in questo libro-intervista da Walter Pierpaoli, il protagonista di questa straordinaria avventura."" -
Dal desktop a second life. Tecnologie nella didattica
Pur nella necessaria linearità di un testo a stampa, che propone una sequenza di contenuti (costruzione di artefatti informatici, Logo, gestione delle informazioni, gestione della conoscenza, testi e ipertesti, online e-learning, web 2.0 ed e-learning 2.0, Second Life), il volume si colloca in una prospettiva volta a evidenziare piuttosto che una scansione cronologica del rapporto fra tecnologie e didattica una rassegna di tecnologie che si collocano in un preciso arco concettuale. Dal desktop, dunque, inteso come l'insieme di tutte le applicazioni software sviluppate in locale, il percorso giunge sino alle tecnologie che estendono, nella Rete, la dimensione della connettività, del dialogo, della collaborazione. -
La stanchezza di Marte. Variazioni sul tema della guerra
"In guerra si tratta di uccidere"""": queste parole di Canetti sono forse le più oneste e risolutive mai dette sull'argomento. Di questo tema il libro presenta una serie di variazioni, senza aggiungervi nulla e senza illudersi di poterne dare uno sviluppo conclusivo. Si è voluto fermamente evitare la banalizzazione moralistica: siamo cattivi, violenti, portatori di """"aggressività"""", siamo manipolati e ingannati dal potere... Così non riusciamo più a vedere quello che c'è di assurdamente grande nella guerra. La guerra è l'illusione di poter vincere la morte, di poterla uccidere. E quest'illusione rende forse più di ogni altra la misura tragica e abissale della condizione umana. Ma è ormai giunta, quest'illusione, alla svolta decisiva. Con l'arma atomica, la guerra non può più essere ciò che era. Proprio nel momento in cui è diventata tecnicamente possibile la guerra assoluta e totale, la guerra che uccide tutti e tutto distrugge, è venuta meno radicalmente la sua capacità di dare senso. Siamo al bivio tra fine della guerra e fine dell'umanità, ed entrambe le cose sono ugualmente possibili. In questo bivio è invitato a collocarsi il lettore: per quanto può, senza abbassare lo sguardo." -
Paradigmi e fatti normativi. Tra etica, diritto e politica
I materiali di discussione raccolti in questo volume proseguono l'intento di comprendere le trasformazioni che attraversano il legame sociale, i tempi e gli spazi politici fra tradizione, modernità e globalizzazione; il rapporto tra ragione pubblica, normatività morale e giuridica; il linguaggio e la giustificazione dei diritti umani; le lotte per il riconoscimento; le sfide della legge e le aporie della giustizia sociale e della politica; i problemi dell'universalismo moderno e del cosmopolitismo, della cittadinanza e della costituzione intersoggettiva del soggetto nei diversi transiti della contemporaneità; i dilemmi morali e politici peculiari del movimento non-violento; il rapporto tra religione, politica e normatività; il significato emblematico e paradigmatico sul piano storico-letterario-sociologico della configurazione morfologico-giuridica dei processi politici. Il libro è uno strumento di riflessione per ampliare e arricchire la conoscenza sulle dimensioni esemplari della normatività che alimentano l'universo plurimo e variegato delle differenti forme e dei molteplici effetti di reciprocità che connotano sia l'agire comunicativo sia quello morale, giuridico e politico.