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Alabama song
Montgomery, Alabama, 1918. Quando Zelda, la ""Bella del Sud"""", incontra il sottotenente Scott Fitzgerald, la sua vita subisce una svolta decisiva. Lui ha giurato a se stesso di diventare scrittore, e in effetti il suo primo romanzo è un successo strepitoso. La coppia diventa un'icona dei ruggenti anni Venti, ma Scott e Zelda sono poco più che dei bambini: gettati nel falò della vita mondana, non tardano a bruciarsi le ali. Costruito come un diario dove si miscelano in modo brillante elementi biografici e fantastici, e inframmezzato da immaginari colloqui della protagonista con gli psichiatri che l'ebbero in cura, """"Alabama Song"""" è la cronaca di una corsa a perdifiato incontro alla follia, il grido doloroso, sensuale, talvolta erotico, di una donna eccezionale, un """"genio della vita"""", che rivendica la propria autonomia dal marito senza mai sminuirne la grandezza. Una donna che, forse, ha avuto la sola colpa di essere nata con quarant'anni di anticipo."" -
Fine di un romanzo familiare
Alla morte della madre e con un padre quasi sempre assente, Peter Simon viene affidato ai nonni. È lui a raccontarci questo ""romanzo familiare"""", nel solo modo in cui può farlo un bambino: senza capire. Peter gioca con i figli dei vicini e adora ascoltare il nonno che gli tramanda la storia dei loro antenati. La diaspora degli ebrei, le Sacre Scritture, ma anche la storia di un giardino segreto con una foglia speciale e di una fanciulla che sa di pesce. Niente è razionale agli occhi di Peter. Tutto sfuma in un confine surreale, dove le immagini del mondo adulto vengono a tormentarlo. Un padre-fantasma che torna a casa di rado e litiga con il nonno, la puzza della """"caserma in cui fanno quegli interrogatori"""" (il padre è ufficiale dei servizi segreti), ma soprattutto gli eventi futuri: la morte dei nonni, l'accusa di tradimento del padre, l'improvvisa scomparsa dei vicini, forse deportati, e l'istituzione per i figli deviati del regime in cui verrà mandato. Eventi che i grandi sanno spiegare, ma che per un bambino sono incomprensibili."" -
Taccuino di un vecchio bevitore
"Il bere"""", """"Il bicchiere quotidiano"""", """"Come va la cultura?"""": tre scritti in cui Kingsley Amis, un maestro del genere comico-picaresco del Novecento e una delle massime autorità di tutti i tempi in fatto di bevute, spazia fra argomenti quali gli effetti della sbronza, i segreti per non ubriacarsi e la dieta del bevitore. Un'autobiografia attraverso i drink preferiti che si conclude con un questionario per testare le conoscenze del lettore sulla materia. Un mix di caustici commenti e conoscenze inequivocabilmente di prima mano, un cocktail delizioso di humour e serietà (perché il divertimento va sempre preso sul serio), un distillato di conoscenze servito da un grande intenditore. Una guida, come dice Christopher Hitchens nell'introduzione, per """"rimanere perfettamente attivi pur continuando a bere""""." -
08/15. La rivolta del caporale Asch
Romanzo di guerra, ""di caserma"""", come lo stesso autore lo ha definito, ma soprattutto romanzo contro la guerra. """"08/15. La rivolta del caporale Asch"""" è una delle satire antimilitariste più affilate del Novecento. Nel gruppo di personaggi che animano la narrazione si stagliano le figure di due soldati, differenti tra loro ma accomunati dall'incompatibilità rispetto alle regole della vita militare: il giovane artigliere Johann Vierbein, recluta ingenua e sprovveduta, perfetto capro espiatorio sempre oggetto delle angherie dei superiori, e il caporale Herbert Asch, vero centro morale del romanzo, uomo libero, """"donchisciottesco"""" nel proprio idealismo con cui intende distruggere l'inumano sistema dell'esercito tedesco chiuso nell'abbraccio mortale tra ottusa efficienza prussiana e barbara brutalità nazista. Asch è destinato all'insuccesso, poiché il potere farà quadrato neutralizzando ogni tentativo di ribellione, ma il giovane caporale almeno un risultato lo otterrà: coprire di ridicolo l'intero sistema."" -
Uomini di mais
"Uomini di mais"""" non è un fiume che si può navigare dalla sorgente alla foce seguendo un unico percorso, un'unica rotta. È piuttosto come la foresta tropicale che del romanzo è protagonista: un intrico, un intreccio di passioni, di racconti, di metamorfosi in cui farsi largo. Volendo trovarvi un centro, un protagonista, possiamo pensare a Goyo Yic, che attraversa le montagne in cerca della moglie fuggita, o a Nicho Aquino, misterioso uomo-coyote, oppure a Gaspar Ilóm, eroe mitico e poderoso guerriero, incarnazione della lotta del popolo guatemalteco che rivendica il proprio diritto a coltivare il mais senza scopi commerciali. Perché dal mais non dipende solo la sopravvivenza fisica dei contadini discendenti dei Maya, ma anche quella della loro cultura, che trae diretta origine dal Popol Vuh, il libro sacro. E proprio partendo dalle leggende, dalle tradizioni, dal sistema di credenze contenute in questo testo che Asturias, facendo incontrare la poesia surrealista con le suggestioni delle civiltà precolombiane, dà vita a un grande affresco di storie e personaggi che è al tempo stesso un lucido manifesto politico di denuncia." -
Free press
Max Calvo e Ricardo Guerrero sono due grandi amici giornalisti. Il primo lavora per un importante quotidiano milanese, ""il Dossier"""", nella vita ce l'ha fatta ma disprezza il sistema di cui fa parte e non ha più il coraggio di credere nella stampa. Il secondo invece non è mai entrato nel grande giro: lavora sottopagato a Barcellona per la free press europea """"Live!"""" e non ha smesso di inseguire con passione lo scoop del secolo. Calvo gli vuole bene ma è cinico. Guerrero è solo. Nessuno crede nel suo lavoro fino a quando non viene ucciso in circostanze misteriose la stessa notte in cui l'editore di """"Live!"""". Hernst. si candida da outsider nelle prime elezioni della storia per la presidenza degli Stati Uniti d'Europa. Pochi istanti e la vita routinaria di Max viene spazzata via. Scoppia un terremoto politico in cui i media tradizionali si alleano contro la stampa gratuita e il pericoloso populismo di Hernst in una rielaborazione moderna di Quarto potere. In una sciarada apparentemente indecifrabile di omicidi, intercettazioni, spie e lobby finanziarie il reporter è costretto a rimettersi in gioco: trova le tracce di un documento con il più complesso rompicapo matematico degli ultimi secoli, l'ipotesi sui numeri primi di Riemann, riemerso anni prima, a Berlino Est. a poche ore dalla caduta del Muro. E nel tentativo di riscattarsi diventa il nuovo obiettivo degli assassini."" -
Vita da capitano. L'autobiografia
Paolo Cecinelli accompagna il lettore nel mondo di Marco Bortolami, seconda linea della Nazionale Italiana e del Gloucester, squadra inglese che milita nella Premiership. Quello raccontato nel libro è un cammino quasi spirituale tra aneddoti, partite e rapporti umani con i compagni di squadra e gli allenatori. Rapporti a volte anche conflittuali, ma sempre improntati a schiettezza e correttezza, descritti senza false ipocrisie. Bortolami tocca in maniera diretta i momenti importanti della sua vita sportiva e personale, dai primi passi su di un campo da rugby alla decisione di diventare un rugbista professionista, dal 6 Nazioni alla Coppa del Mondo 2007, dal forte legame con la famiglia fino ai momenti indimenticabili della sua carriera. Il racconto appassionante di un ragazzo che ha imparato a guardare negli occhi la vita, diventato uomo indossando una maglia da rugby. -
Indemoniato!
Tutte le strip più belle di Stefano Disegni, pubblicate negli ultimi anni sulle maggiori testate italiane. Un'antologia, per ripercorrere ridendo, o magari piangendo, gli ultimi avvenimenti della politica e del costume del nostro paese. Dal berlusconismo rampante, acchiappatutto e insofferente delle regole, alle inquietanti magagne della chiesa e del suo principale rappresentante, alle tragicomiche masochistiche esitazioni dell'opposizione, al bravo cittadino, medio e silente con le sue indifferenze e responsabilità: Disegni racconta satiricamente un'Italia sotto gli occhi di tutti, eppure così accettata, così tollerata, così addormentata. -
Inter: la dinastia. I Moratti da Herrera a Mourinho
C'è un'Inter che sta tra storia e leggenda: quella di Angelo Moratti ed Helenio Herrera. E c'è un'Inter che ci sta a poco a poco entrando: quella di Massimo Moratti che, con Roberto Mancini prima e José Mourinho poi, ha conquistato un numero di scudetti consecutivi senza precedenti nell'ultracentenaria storia del club. E proprio il tecnico portoghese è quello che, tra i 13 che si sono seduti sulla panchina dell'Inter dal 1995 a oggi, più assomiglia al Mago (il dodicesimo della prima era Moratti). Il carisma, la forza polemica, la celebrità, l'autostima, ma anche le vastissime conoscenze in materia di calcio, le innovazioni apportate alle tecniche d'allenamento, la straordinaria forza di persuasione psicologica sono solo alcuni dei significativi tratti comuni ai due allenatori. Che caratterizzano le epoche di due presidenti la cui opera ha reso per sempre automatico l'accostamento del cognome Moratti alla società Inter. A questo marchio padre e figlio hanno cercato innanzitutto di imprimere una diversità che parte da una vecchia convinzione di Angelo Moratti: ""Il dovere di un presidente è quello di spargere felicità tra la gente che ama la propria squadra. E nel calcio la felicità viene dalle vittorie""""."" -
Per amore dei capelli
Per trent'anni Dina Azzolini è stata la star dei capelli, la mitica pettinatrice di Consuelo Crespi, Anna Piaggi e Mina, amica di artisti, fotografi e stilisti, scelta da tutti per la sua originale e irripetibile fantasia. Dina nasce nella Bassa emiliana e, a soli dieci anni, inizia a lavorare facendo la ""piccinina"""" in un parrucchiere di paese. Alla fine degli anni Cinquanta, all'età di diciassette anni arriva a Milano dove frequenta l'accademia dei parrucchieri e con l'aiuto del padre rileva il piccolo negozio del suo maestro nell'allora vicolo della Spiga. Da quel momento la sua ascesa è inarrestabile. A Milano sta nascendo la moda italiana e in tutta la città si respira un'atmosfera elettrica e vitale. Dina è contesa da giovani stilisti come i Missoni e Versace. Le sue creazioni sono richieste dai fotografi di moda più famosi come Helmut Newton e Gian Paolo Barbieri, con cui stabilisce una straordinaria intesa professionale. Poi, all'apice della carriera, Dina volta ancora pagina. Al passo con i tempi, nel 1978, rinnega tinture, permanenti e messe in piega, si dà alle cure naturali e riscuote l'ennesimo successo inventando l'ecologia della bellezza, la New Age del capello. In questo libro ci svela i suoi segreti. Un documento fatto di passione e di ricordi, ma anche una raccolta di notizie unite dal filo sottile dell'amore... per i capelli."" -
Obiettivo: maschio! Il primo manuale per cacciatrici metropolitane
Per innamorarsi bastano 8 secondi, parola di scienziati. Quando un uomo incontra una donna che non conosce, se la guarda per più di 4 secondi vuol dire che prova interesse per lei. Se poi lo sguardo supera gli 8,2 secondi allora potrebbe essere amore a prima vista. Arianna è un'antropologa dello stile, nadiolinda un'esperta di dinamiche relazionali. Dal loro incontro nasce questo ""manuale per cacciatrici metropolitane"""", ovvero la prima guida che spiega come lo stile influenza l'amore. Un libro pratico e divertente per donne alla ricerca dell'uomo ideale, da conquistare a suon di stiletti e lingerie, con una pianificazione strategica degna del miglior risiko modaiolo (senza dimenticare una buona dose di ironia). Poco importa che una donna persegua l'obiettivo del matrimonio a tutti i costi o ami collezionare flirt poco impegnativi... qui troverà le regole e i consigli per ottenere un primo appuntamento e partire con il piede giusto, meglio ancora se adornato da un paio di Manolos! Insomma: dimmi con chi esci e ti dirò che stile avere. Parafrasando una celebre massima e adattandola alle relazioni da happy hour, veloci, immediate, talvolta persino frenetiche, il libro raccoglie 25 categorie di uomini tipici delle nostre città: dal vigoropatico all'etero-perplesso, dall'uomo double-face al mammone negazionista, dall'irremovibile anticonformista fino all'uomo da matrimonio."" -
Cronaca criminale. La storia definitiva della banda della Magliana
Magistrati che se ne sono occupati affermano che la Banda della Magliana ""è un'invenzione giornalistica"""" e che """"non è mai esistita una organizzazione unitaria della malavita romana"""" oppure, al contrario, che """"era molto di più di una banda, molto più pericolosa, ed è stata colpevolmente sottovalutata"""". Sta di fatto che la """"bandaccia"""", come veniva anche chiamata, è protagonista di romanzi, film e sceneggiati televisivi di grande successo e suggestione, fino a diventare sinonimo di """"cupola"""" onnicomprensiva della malavita capitolina dalla seconda metà degli anni Settanta alla fine degli anni Ottanta e a far sospettare che esista ancora. Associata alla mafia e al terrorismo nero, ritenuta ricca di agganci e compiacenze nelle zone torbide dei servizi segreti, della finanza, della massoneria e della gerarchia vaticana, tanto da esserne la longa manus negli affari più sporchi, le propaggini della Banda della Magliana sono state """"viste"""" in quasi tutti i casi che hanno scandito la burrascosa storia italiana di quegli anni sanguinosi. Capire l'arcipelago Magliana vuol dire addentrarsi in una tragedia collettiva fatta di avidità e ferocia, deliri di onnipotenza criminale e sottili disegni politici, un magma in cui tutto si fonde insieme e che, una volta raffreddato, ha lasciato sogni di pietra e morti senza gloria."" -
Chic! Vivere con eleganza ai tempi della crisi
Raffinatezza e sobrietà ai tempi della crisi. Scritta nel 1937, ma straordinariamente attuale, questa guida ragionata insegna come vivere con un budget limitato senza sacrificare lo stile. In dieci capitoli Marjorie Hillis spazia con garbo e acume dalla cura della casa alla scelta di un guardaroba impeccabile, dai consigli per una vita sociale intensa e appagante alla ricerca del marito ideale, insegnandoci che una buona dose di entusiasmo, una pianificazione intelligente e un pizzico di creatività sono il vero segreto della perfetta eleganza. Chic! è un brioso galateo che invita le donne a non assumere un atteggiamento vittimistico di fronte alle ristrettezze economiche, spronandole invece ad affrontare con grinta i periodi difficili affinando l'ingegno, ma non il girovita, e senza perdere il buonumore. -
È duro essere un cane quando piove! Celebrate Peanuts 60 years. Vol. 3
Per i sessant'anni dei Peanuts un volume a colori del nostro bracchetto preferito. La felicità è ancora un cucciolo caldo. Ironici, surreali, dolcissimi, crudeli, stralunati, timidi, geniali, innamorati, cinici. Snoopy e la sua gang non finiranno mai di stupire e di farsi amare. -
Tornare al nucleare? L'Italia, l'energia, l'ambiente
In tutto il mondo l'energia nucleare conosce un nuovo ""rinascimento"""". Ai tradizionali Paesi già possessori di tecnologie nucleari si sono aggiunte potenze economiche come la Cina, l'India, il Brasile. Ma soprattutto ha fatto scalpore l'appoggio dato da Barack Obama alla ripresa dell'industria nucleare, che il Presidente americano considera parte della """"green economy"""". Anche in Italia si è riacceso il dibattito e nei prossimi mesi dovrà essere deciso il percorso attraverso il quale si arriverà alla localizzazione dei siti dei nuovi impianti nucleari. Chicco Testa, fondatore di Legambiente e promotore del Referendum antinucleare del 1987, ridiscute le ragioni di quella scelta e motiva perché ha cambiato idea e perché oggi ritenga necessario che anche l'Italia riprenda un programma nucleare."" -
U2. Una biografia musicale
Settembre 1976. Larry Mullen, quattordicenne di Dublino, ha una batteria ma non ha nessuno con cui realizzare il proprio sogno di far parte di una band. Mette un annuncio nella bacheca della scuola grazie al quale incontra tre nuovi amici: il bassista Adam Clayton, il chitarrista David Evans e il cantante Paul Hewson. Quasi trentacinque anni dopo, i quattro suonano ancora insieme, non più nei piccoli club di Dublino ma negli stadi di tutto il mondo. E nessuno chiama Paul Hewson e David Evans con i loro veri nomi: per tutti sono semplicemente Bono e The Edge. Questo libro racconta tutta la storia degli U2, dalla vittoria nel talent show che procurò al gruppo il primo contratto discografico, al successo mondiale arrivato nel giro di pochi anni dall'esordio, dai concerti a favore di Amnesty International al sostegno a cause come la cancellazione del debito dei Paesi del Terzo Mondo, analizzando a fondo ciascun album e ciascuna canzone. Corredato da una dettagliata discografia comprendente anche ""No Line on the Horizon"""", l'ultimo album in ordine di tempo, cui è dedicato un intero capitolo, """"U2. Una biografia musicale"""" è il libro ideale per chi vuole conoscere da vicino la band che con la sua musica ha segnato gli ultimi tre decenni della storia del rock'n'roll."" -
Dizionario degli All Blacks
C come Callesen, John Callesen, seconda linea, che disse no a una convocazione degli All Blacks. Era il 1976, la partita contro il Sudafrica, cioè la partita delle partite, ma Callesen lavorava in campagna, aveva il grano da raccogliere e le pecore da tosare, e dopo averci pensato e ripensato si sentì costretto a rinunciare al tour, che pure era il sogno della sua vita. Finita la raccolta del grano, Callesen venne comunque chiamato negli All Blacks per il tour in Argentina. P come Poliziotto, quel poliziotto inglese cui gli All Blacks la fecero addosso. Era il tour del 1924-1925, quello degli Invincibles, e Alan Robilliard, ala di Canterbury, stava in una stanza d'albergo con altri tre o quattro All Blacks a bere un po' di birra. Sarà stato per l'albergo piccolo, o per il bagno occupato, o per il gabinetto puzzolente, ma quando gli All Blacks trovarono un vaso da notte sotto un letto e decisero di farla lì e non in bagno, il passo successivo fu aprire la finestra e svuotare il vaso da notte nella strada sottostante. Gli All Blacks sono il rugby. È vero che il rugby è nato a Rugby e non a Christchurch, è vero che William Webb Ellis era inglese e non neozelandese, è vero che i minatori sono gallesi e lo stile champagne è francese e i più orgogliosi sono gli irlandesi. Ma gli All Blacks sono diventati il simbolo, l'emblema, la bandiera, la faccia, anche l'allegria di Ovalia. Perché gli All Blacks sono tutti noi. -
Noi italiani neri. Storia di ordinario razzismo
Quali sono, oggi, le aspirazioni e i disagi quotidiani di chi indossa la pelle nera in Italia? Come vivono i nuovi italiani neri, figli di coppie miste, o adottati, o nati da genitori africani residenti da decenni nel nostro Paese? E soprattutto, esiste un problema razzismo in Italia? Come va concepita la nozione di cittadinanza nella nostra società, destinata a essere sempre più multietnica? Mescolando sapientemente l'inchiesta giornalistica con la finzione narrativa, il piano del presente e del passato, ""Noi italiani neri"""" si muove tra i campi di calcio - infestati dal razzismo degli ultra, in Italia, Francia e Inghilterra, a volte con la connivenza di certa politica - e i campi di battaglia della seconda guerra mondiale, raccontando il sacrificio di migliaia di soldati neri che combatterono contro le armate hitleriane, contribuirono alla vittoria ma non poterono, per il razzismo dei vertici militari americani, partecipare alla parata per la liberazione di Parigi e furono dimenticati dalla storiografia europea. Dal calcio alle banlieue, modello di integrazione fallita da cui trarre utili lezioni per le nostre periferie, attraverso le parole di figli delle migrazioni africane nati o cresciuti tra Parigi e Milano, giovani che amano la terra dove sono nati, ma cui viene negata la piena cittadinanza, anche dopo diverse generazioni."" -
Il cielo è un posto sulla terra
In una Goteborg autunnale, dove il rapido accorciarsi delle giornate prelude al lungo buio dell'inverno, tre stazioni di polizia ricevono le allarmate denunce di genitori i cui figli sono stati avvicinati da uno sconosciuto. All'apparenza, nessuno dei piccoli ha subito molestie di alcun genere: l'uomo si è limitato a farli salire sulla sua auto e a chiacchierare brevemente con loro. Ma dopo qualche tempo un quarto bambino viene ritrovato gravemente ferito e un quinto scompare, rapito dal passeggino in un centro commerciale durante un attimo di distrazione della madre. Il commissario Erik Winter, che già si sta occupando di una serie di singolari aggressioni a studenti universitari, si sente toccato personalmente, in quanto i bambini hanno grosso modo l'età di sua figlia Elsa. Mette così in campo tutta la sua competenza di poliziotto e il suo intuito di genitore. E a poco a poco comincia a ricostruire l'oscuro legame che unisce i due filoni di indagine. -
K2. Tradimenti e bugie
Il 31 luglio 1954 una spedizione italiana conquistò per prima il K2, la seconda montagna più alta della Terra. Al ritorno in Italia, la trionfale versione dell'impresa fornita dal capospedizione Ardito Desio e suffragata dal Club alpino italiano mostrò le prime crepe sotto il peso delle accuse rivolte da Walter Bonatti ad Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, i compagni scelti da Desio per raggiungere la vetta. Bonatti e il portatore Mahdi, che dovevano trasportare le bombole d'ossigeno indispensabili per l'ultimo tratto della scalata, vennero infatti abbandonati al loro destino e costretti a bivaccare per una notte in una buca nella neve a oltre ottomila metri. Per cinquant'anni Bonatti ha combattuto un'implacabile ed estenuante battaglia per ristabilire la verità storica sul ""caso K2"""", denunciando menzogne, omissioni e responsabilità di coloro che lo avevano ostracizzato con la complicità della massima istituzione alpinistica del nostro Paese, che solo nel 2007 ha pubblicato una rettifica ufficiale stabilendo una volta per tutte quel che accadde veramente sulla """"montagna degli italiani"""". """"K2. Tradimenti e bugie"""" è la fedele ricostruzione di una ignobile vicenda, ma anche l'omaggio alla perseveranza e all'incrollabile senso di giustizia di un uomo che non ha mai tradito i propri princìpi diventando un protagonista assoluto della storia dell'alpinismo.""