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Del certo e del vero. Per un'etica antropologia
Anche nel moltiplicarsi di fattori di giudizio storici, sociali, politici, l'arte può sempre risultare metro di misura essenziale del suo tempo ben valutabile, attraverso il linguaggio formale ch'essa elabora, nell'effettiva consistenza esistenziale e umana. È facile intendere, allora, come l'arte chiara, della proporzione e dell'armonia, l'arte della figura e dell'immagine, trattate ovviamente nei modi più liberi e spregiudicati, sottintenda sempre un qualche sicuro ed equilibrante riferimento interiore, una rete di certezze comunque decifrabili e registrabili formalmente attraverso piani estetici di possibile riconoscimento esteriore, sicché l'arte stessa diviene comunque proiezione e suggello di valori, verità, ideologie che, improntandola, la giustificano e più o meno direttamente l'alimentano. -
Auguri Schiller. Atti del Convegno perugino in occasione del 250° anniversario della nascita di Friedrich Schiller
Friedrich Schiller ha visto momenti di gloria - malinteso come portabandiera dell'incipiente nazionalismo tedesco, venerato come poeta della libertà dal Risorgimento italiano e altri movimenti di emancipazione dell'Europa ottocentesca, riconosciuto come grande ispiratore del melodramma verdiano - e momenti di messa in questione, anche drastica, del suo valore poetico da chi, come Nietzsche, lo considerava nient'altro che un ""trombettiere moralista"""". Dopo questi alti e bassi si assiste, negli ultimi anni, a un rinnovato interesse degli studiosi nei confronti del poeta e drammaturgo svevo, una tendenza a riscoprire la modernità del suo pensiero estetico, antropologico e storico, la sua visione disincantata delle strutture di potere interpersonale e politico, il lucido profilo psicologico dato a molti dei suoi personaggi drammatici, che si aprono a riletture sorprendenti e affascinanti. Il 250° anniversario della nascita del poeta ha offerto l'occasione di compiere, nell'ambito di un convegno internazionale, una rivisitazione critica dei drammi schilleriani, nonché della loro fortuna scenica, musicale e letteraria."" -
La Belarus. Un paese nel centro dell'Europa
Dopo aver aperto il discorso con l'analisi della situazione politica venutasi a creare all'indomani della caduta dell'URSS, inizia a tratteggiare il profilo geografico della patria, dal quale emerge un orizzonte geografico e culturale, la cui identità viene ulteriormente definita dall'approfondimento relativo all'origine del nome Belarus, utile al lettore per comprendere la vera origine e la reale identità di questo popolo. -
La rivoluzione in provincia. Società, politica e istruzione a Orvieto dallo Stato Pontificio alla Repubblica Romana del 1849
Cosa avviene ad Orvieto durante il breve ma esaltante periodo in cui viene proclamata la Repubblica Romana nel 1849? Come reagisce la popolazione di fronte all'abbassamento degli stemmi pontifici e all'innalzamento delle insegne repubblicane? A queste e a molte altre domande si da una risposta in questo libro. -
Words and Ballots. A textbook. Con DVD
Questo volume è inteso come manuale di supporto per un ciclo di lezioni di lingua inglese per studenti delle Facoltà di Scienze Politiche. I testi e le attività contenute forniscono un'introduzione al linguaggio utilizzato per fare politica dai mass media e dai politici. Il tema centrale e unificante è quello delle elezioni. Scopo del testo è in particolare quello di aiutare gli studenti a sviluppare abilità di lettura e di ascolto. Il volume presuppone una competenza linguistica pari perlomeno al livello B1 così come definito dal quadro comune di riferimento Europeo, ma può essere utilizzato con profitto anche da studenti in possesso di competenze linguistiche più avanzate che vogliano migliorare la loro conoscenza dell'inglese utilizzato in ambito politico. Il testo può essere utilizzato anche per lo studio autonomo, con l'ausilio di un buon vocabolario e facendo riferimento ai testi di approfondimento indicati alla fine del volume. -
Ospitalità e destinazioni. Invenzione dei luoghi. Vita sociale. Innovazione economica
Da Rousseau alla Destination Management Organization. Il cammino dell'invenzione delle destinazioni e dell'innovazione del viaggio materiale scandì, dal Settecento, le tappe dell'evoluzione del turismo moderno. Fu un percorso sostenuto da diversi apporti. Tra questi si ebbe, nel momento dell'invenzione, il contributo di letterati preromantici e romantici a cui seguirono, in quello dello sviluppo, le idee nuove degli imprenditori innovatori. Un primato che spettò, dopo i vetturini del Grand Tour e Thomas Cook, a quelli del settore dell'ospitalità che si dimostrarono i più attivi nel creare valore aggiunto alle loro strutture ricettive per confrontarsi con una concorrenza numerosa ed agguerrita. L'invenzione delle destinazioni, atto fondativo del fenomeno turistico, in costante quanto indispensabile rinnovamento, si saldò allora con le trasformazioni che interessarono, dall'Ottocento al Novecento, l'ospitalità. Quest'ultima si rivelò essere il veicolo fondamentale per l'irradiamento del mantello di stazioni climatiche che ricoprirono progressivamente l'Europa. -
L' ambulante
L'autrice, che ha avuto occasione di accostare il mondo perduto dei senzatetto, narra, attraverso la figura di Lorenzo, il protagonista del romanzo, le difficoltà, le umiliazioni, il desiderio di non apparire, che sovente caratterizzano i ritmi giornalieri di questi ultimi. La narrazione procede alternando due stili tipografici distinti, corrispondenti ai due diversi momenti della vita del protagonista: da ricco epicureo e da clochard. -
Migranti involontari. Giovani «stranieri» tra percorsi urbani e aule scolastiche
Il testo dà conto dei risultati di una indagine incentrata sui giovani migranti, che abbiamo definito involontari perché non hanno scelto autonomamente la propria condizione, ma si sono trovati in Italia per una decisione presa dagli adulti. All'interno di quel multiforme universo giovanile l'équipe di ricerca si è mossa in più direzioni parallele utilizzando strumenti differenziati. L'analisi si è articolata in uno sguardo sulla città, sulle politiche sociali e sulle forme di associazionismo giovanile, in un'etnografia urbana relativa alle dinamiche interetniche di un quartiere, in un'indagine sui giovani musulmani e la loro identità religiosa, in una ricerca-intervento presso due istituti professionali, dove sono stati attivati vari laboratori per indagare il mondo degli adolescenti. -
Germanie. Taccuini di viaggio
Anche l'amore per i luoghi, come ogni amore, richiede pazienza e assiduità. Bisogna saperli interrogare e soprattutto ascoltare, perché il linguaggio in cui si esprimono è simile al silenzio. Quello che Platone diceva della dialettica nella Lettera VII - che solo un'assidua e amorosa frequentazione fa sprigionare la scintilla - si può dire, probabilmente anche dei luoghi: solo a chi li ama con assiduità svelano il loro segreto. E tuttavia è vero anche il contrario, e nulla è più eloquente della prima impressione, quella che si offre, immediata, al primo sguardo, e non teme smentite. -
Storia dell'Europa Orientale
Alla fine delle guerre napoleoniche un'amplissima area del continente europeo era divisa tra quattro grandi realtà statuali: l'impero ottomano, l'impero asburgico, l'impero russo ed il regno di Prussia. Due secoli dopo, su quella stessa area, gli stati sono poco meno di una trentina. Se si confronta questa realtà con quella dell'Europa centro-occidentale appare evidente quanto diversa sia stata la storia di queste due parti di Europa per quanto riguarda la formazione ed il consolidamento dell'istituzione statuale. A partire da questa osservazione elementare nasce lo stimolo a presentare, sia pure a grandi linee, il percorso attraverso il quale l'area Europea Orientale nel giro di due secoli è giunta ad una tale frammentazione statuale: dalle grandi migrazioni di popoli e dalla formazione dei primi stati medievali alla penetrazione del cristianesimo, dal consolidamento di strutture imperiali alla sopravvivenza al loro interno di differenze linguistiche, religiose e amministrative funzionali alla successiva nascita di stati-nazione, dall'arretratezza economica allo sviluppo, diffusione e crollo del comunismo. -
Vino e sviluppo locale
Parlare di vino oggi significa far riferimento ad un vero e proprio prodotto culturale più che gastronomico, che trova la sua forza nel surplus culturale e storico, e nell'immaginario che investe il cliente al momento del suo acquisto. Il libro raccoglie alcuni scritti di Francesco Maria Battisti sulla tematica del vino come sviluppo locale, assieme ai contributi di alcuni collaboratori che con lui hanno iniziato a trattare tale tematica partendo da uno studio di caso: il vino Frascati DOC. Nell'affrontare l'analisi delle connessioni tra mercato enologico e sviluppo del territorio, i testi pubblicati si articolano su due nuclei focali. Anzitutto l'economia del vino, che chiama in causa le logiche e le strategie di produzione, come anche le modificazioni del panorama produttivo mondiale e, in secondo luogo, quegli stili di consumo che oltre a caratterizzare il mercato di settore, offrono allo sviluppo del territorio nuove potenzialità strettamente correlate alle attività economiche del turismo enogastronomico. -
Il cacciatore di draghi
Solo nelle leggende compariva questo drago che si trasformava quando si arrabbiava sul serio. Ed era appena successo. Si era trasformato in una belva senza cuore e senza pietà, che ama le tenebre, anzi, le governa. Una creatura talmente crudele che non conosceva la felicità e la pace. -
Uva, ribes e gelso. Storia di un caporale e di un esercito scomparsi nella steppa
La storia di Gaetano Cozzi è quella di un ragazzo scomparso in Russia, durante la tragica ritirata dell'esercito italiano nell'ultimo conflitto mondiale. All'anagrafe, si definisce ""disperso"""". Non """"morto"""" dunque, ma """"disperso"""" come la polvere che, mossa dal vento, si dissolve nell'atmosfera. Eppure Gaetano voleva tornare, vivere, avere una famiglia: lo ha scritto nelle lettere che ogni giorno, come aveva promesso, inviava alla fidanzata. Alcune di queste erano destinate a un figlio mai nato e neppure ancora concepito, ma così importante per lui da immaginare di potergli parlare. La parola """"disperso"""" ha allora il suono di una grande ingiustizia contro la quale appare inutile ogni protesta. Esiste però la ricerca storica, la possibilità di far rivivere il nostro passato e restituire un'identità alle tante persone scomparse. È così che, un giorno, il taccuino di un reduce rivela una traccia, accanto al nome di Gaetano è indicata una data, un luogo misterioso e una parola: """"deperimento""""."" -
Il campo
Le lunghe ossute mani di Deborah, stanche e graffiate in più punti per aver raccolto verdure d'ogni forma e grandezza durante tutto il giorno, non sembravano più essere in grado di reggere la cesta, colma di frutti e fattasi d'improvviso più pesante, tanto che non le riusciva più di tenerla ferma. La schiena dolente, i piedi gonfi per la stanchezza ed il viso bruciato dal sole, avrebbero potuto far capire a chiunque l'avesse incontrata, quanto profondo fosse il grado di affaticamento di quella giovane donna, da troppo tempo curva sotto un peso decisamente più grande di lei. -
Quarti frammenti di lingua perugina. Con repertorio linguistico
Questo ""Quarti Frammenti di lingua perugina"""" porta verso la conclusione la complessa operazione di proporre al pubblico degli appassionati e degli studiosi un dizionario della lingua del Grifo. Si tratta di un'opera la cui leggibilità è favorita dal taglio discorsivo che ha già connotato le precedenti, grazie alle 100 schede linguistico-antropologiche contenute in ogni volume. E che troverà nel quinto tomo di solo dizionario (in preparazione) il logico coronamento. Le etimologie dalla lingua latina si arricchiscono di nuove scoperte e tendono a dimostrare come la nostra parlata locale discenda dalla lingua degli antichi padri attraverso i rami del volgare. Fu già il poeta perugino Claudio Spinelli a ricordarcelo: """"È 'na parlata vecchia che ciariva - da lontano 'n bompò. Tempo d'alora - tra 'l latino bastardo che muriva - e 'l volgare che a stento niva fòra"""" ('L nostr' dialetto)."" -
Apocalissi di inzio millennio. Frammenti a più voci 2001-2011
Come molta letteratura apocalittica, anche le Apocalissi di Brancaleoni contengono una serie di ""visioni simboliche della storia"""" (Himmelfarb), in questo caso una serie di giudizi sull'età contemporanea. I temi dominanti della raccolta sono la critica al potere mediatico, ormai diventato il Potere per eccellenza, e alla conseguente società dello spettacolo, nella quale l'individuo perde la capacità di rapportarsi con il mondo concreto e si nutre solo di una realtà virtuale, che consuma alacremente attraverso lo schermo della televisione. L'immagine del mondo e delle più nefaste tragedie che lo hanno attraversato negli ultimi anni (alle quali i testi alludono e rimandano) è pertanto deformata, appiattita alla sola dimensione di """"show"""" consumabili placidamente in poltrona."" -
Ricostruire la pratica. Approccio integrato alla formazione dei futuri docenti. L'esperienza di tirocinio nel corso di laurea in scienze della formazione...
Il volume vuole essere una lettura a più voci del progetto di tirocinio realizzato in questi anni dal corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell'Università degli Studi di Perugia: descrizione, narrazione e interpretazione si intrecciano nei diversi contributi, in modo tale da offrire un quadro il più possibile autentico di un impianto formativo di notevole complessità, colto anche nella sua dimensione diacronica. Il volume vuole essere anche una riflessione su un'esperienza che per 10 anni ha rappresentato un contesto di ampio respiro e di rara efficacia formativa; in vista di un nuovo regolamento sulla formazione docente, ci auguriamo che il percorso realizzato possa con le sue luci illuminare il futuro e con le sue ombre ammonire sui problemi, difficoltà incontrate su cui università e scuola insieme dovranno fare ricerca, sperimentando la dimensione dell'intersoggettività. -
Magritte e il cinema... Chapeau! Con DVD
Varie mostre allestite dal 2005 ad oggi hanno permesso di riscoprire alcuni aspetti di Magritte, il grande pittore surrealista, a lungo rimasti nell'ombra: l'attività di pubblicitario professionista e di fotografo dilettante, nonché quella di regista amatoriale, cui si dedicò dal 1956. Il lascito dei suoi film costituisce un trait-d'union, tutt'altro che trascurabile, con l'intera sua opera e rivela sorprendenti anticipazioni del cinema moderno. La visionarietà del suo ""Realismo magico"""", la banalità degli oggetti-simbolo ritratti o ripresi nella loro insignificante apparenza, il silenzio degli """"uomini-bombetta"""" imprigionati e sospesi in uno sfondo imperturbabile, l'antropomorfismo delle forme metamorfiche e il mescolamento dei materiali ritornano impressi sulla pellicola, passando dal pennello alla macchina da presa, dalla tela allo schermo. Quest'ultimo tassello va a completare con coerenza un mosaico molto ampio e complesso. L'esperienza di Magritte, in veste di regista e di attore, si nutre dell'immaginario pittorico in trasformazione, ma cerca nel nuovo supporto l'agognato movimento della realtà invisibile, aprendo i limiti dello spazio statico del quadro."" -
Nessun dolore
Il romanzo narra in prima persona la vicenda della protagonista, Chiara Rossi, nel lungo periodo trascorso al capezzale della madre morente e, dopo la morte della mamma, lo strazio e la sensazione di vuoto che l'accompagnano. A una prima parte, tragica e strappalacrime, si alterna una seconda parte intrisa di esperienze tragicomiche: affascinanti viaggi esotici, analisi introspettive e severi studi sui comportamenti dei cosiddetti ""amici"""". Pagina dopo pagina, la disperazione - che non tende a scemare - si concretizza in un finale surreale, quasi pirandelliano. Non si piange soltanto: si ride, ci si arrabbia, si sogna, si vive."" -
Farsi dari per italiani
Questa guida all'apprendimento della lingua ""farsi dari"""" si rivolge tanto al discente quanto all'insegnante. Suddiviso in quattordici lezioni è indirizzato a studenti che per la prima volta si avvicinano alla lingua dari. Una guida didattica sicura ed efficace per l'approccio con la lingua parlata da più di quindici milioni di afghani, circa il 50% della popolazione.""