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Accordi armonici. Modernità di Honoré de Balzac
Come scrisse Marcel Proust un secolo dopo, tutti i personaggi balzachiani hanno una vita propria, ma sono il loro linguaggio specifico, e i loro gesti, a esprimerla, e il loro ritorno, da un romanzo all'altro (valga per tutti l'esempio di Godefroid dei Proscrits che ""ritorna"""" nel protagonista dell'ultimo romanzo, L'Envers de l'histoire contemporaine, compiuto nel 1848), oltre che una luce retrospettiva, getta anche una nuova e diversa modernità alle storie che raccontano e da cui sono raccontati."" -
Terzi frammenti di lingua perugina. Materiali per un dizionario ragionato
Questi Terzi Frammenti - continuazione dei primi due volumi - aspirano a proporsi come un prototipo di dizionario piacevole da leggere. La fruibilità è favorita dal taglio aneddotico e discorsivo. Il libro è rivolto tanto al pubblico degli specialisti che al lettore generalista, non scoraggiato dall'ostacolo dei segni diacritici, sempre più ridotti all'essenziale. Le numerose etimologie dalle lingue classiche tendono a restituire piena dignità culturale alla lingua perugina. Gli indici (dei lemmi, delle espressioni idiomatiche e delle matrici latine) costituiscono un concreto abbozzo per un futuro vocabolario: quello che sarà il quinto e ultimo volume della serie. La storia delle parole perugine di derivazione latina rappresenta un unicum nel panorama della produzione lessicografica contemporanea. Le preziose di Serena Cavallini conferiscono valore aggiunto all'opera. -
La svolta culturale dell'Occidente. Dall'etica del riconoscimento al paradigma del dono
Questo libro delinea il passaggio dall'etica del riconoscimento al paradigma del dono: un passaggio che non è sinonimo di superamento nel senso hegeliano dell'Aufhebung, ma piuttosto di ibridazione e di incrocio tra questi due approcci filosofici, tale da inaugurare un nuovo campo teorico, tutto da coltivare. Il titolo, ""La svolta culturale dell'Occidente"""", da un lato descrive un processo storico in corso che è la gestazione di un mondo che potremmo definire post-occidentale, cioè un mondo in cui l'egemonia culturale dell'Occidente non è più incontrastata e anzi viene revocata in questione dall'emergere di culture non-occidentali, mentre dall'altro si riferisce ad una sfida inedita a cui la cosiddetta globalizzazione ha esposto l'Occidente. La sfida investe la capacità che la coscienza occidentale saprà manifestare nel compiere un decentramento rispetto alla sua presunta superiorità spirituale e una conseguente messa in prospettiva storica della sua razionalità rispetto alle altre culture."" -
Tra un'aspirina e una supposta
"Tra un'aspirina e una supposta"""" vuol semplicemente dimostrare come, anche in certi contesti, una risata riesca ad alleggerire la giornata, magari semplicemente storpiando i nomi, spesso astrusi, dei farmaci. A chi non è mai capitato, anche solamente per distrazione, di pronunciare uno strafalcione? Ridere di noi stessi fa bene, abbassa il nostro orgoglio e ci aiuta a non prenderci troppo sul serio. All'insegna di questa leggerezza, prendono corpo, in queste pagine, le battute uscite dalle persone che ho incontrato nel mio lavoro, ben sapendo che sono quelle - le battute - le responsabili del nostro buon umore! Senza voler minimamente far torto alle persone che le hanno pronunciate. L'intento è solo quello di poter suscitare un sorriso a coloro che lo leggeranno e che lo vorranno condividere in amicizia e serenità."""" (Dalla Premessa dell'autore)" -
Il filo che soffia. Filosofare con i bambini nel cuneese
Un bambino, uno dei tanti protagonisti di questo libro, non conoscendo il significato della parola filosofia, ha provato a dire: ""la filosofia è il filo che soffia"""". Chiara, la studentessa che aveva seguito il percorso filosofico di quel bambino e della sua classe, commentò così la definizione: """"Il filo può essere una buona metafora per esprimere il processo di costruzione di un pensiero filosofico, in quanto i concetti che emergono si intrecciano per costituire un qualcosa di unico e durevole. Allo stesso modo il soffio è fondamento della nostra esistenza, in quanto componente vitale per l'uomo: associandolo al pensiero, il """"filo"""" che si crea in una discussione diventa qualcosa di indispensabile, che nobilita le persone, rendendole uniche rispetto a tutto quanto ci circonda"""". Partendo da questa riflessione, il testo presenta le diverse esperienze che molti bambini e insegnanti hanno maturato nel cuneese, filosofando nelle sezioni di scuola dell'infanzia o nelle classi di scuola primaria, navigando nel mare sconfinato delle parole, dei concetti e delle loro intricate relazioni che, come fili intrecciati, costituiscono la corda robusta dei pensieri."" -
Dislocazione del politico. Tra resposabilità e democrazia
La ""crisi"""" contemporanea della responsabilità non è solo """"negativa"""": diversamente, essa può offrire l'occasione per un ripensamento di ciò che significano le """"logiche della risposta"""". Al riguardo ritorna utile sia la lezione di Simmel sul concetto di responsabilità e sul suo rapporto con quello di libertà, sia quella di Weber sul rapporto tra conflitto e agire etico, ovvero sulle scelte del soggetto tra etica dell'intenzione ed etica della responsabilità. Di fatto, nella """"storia degli effetti"""", i problemi aperti dalle loro """"lezioni"""" rendono sia Simmel che Weber due classici ancora """"nostri contemporanei"""". Nel nostro tempo, nella generale sconnessione fra morale e politica e nella corrosione dello spazio pubblico politico e civile che caratterizzano la frammentazione sociale e la morfologia democratica, le élites, nel loro """"cinismo"""", tentano di governare la società attraverso la propaganda e il populismo."" -
Sandro Penna e Vittorio Bodini. Tracce di una compresenza poetica
Si può dire siano coetanei Sandro Penna (Perugia, 1906-Roma, 1977) e Vittorio Bodini (Bari, 1914-Roma, 1970), ma soprattutto assai vicini per sensibilità poetica. Non sono poche le corrispondenze e le consonanze che echeggiano tra le loro penne e, con l'aiuto di Aldo Capitini, vengono qui presentati come compresenti i loro stessi modi di esserci nel nostro tempo.Perugia è la città del loro colloquio. Tra le vie cittadine e gli squarci di sole che guizzano sui tetti del centro storico si compie la magia del loro incontro. -
L' impolitico e l'impersonale. Letture di Roberto Esposito
Con ""L'impolitico e l'impersonale"""", Davide D'Alessandro, passando per immunitas, communitas e bios, affronta i nuclei fondanti dell'itinerario filosofico-politico di Roberto Esposito, che consentono di sostare davanti all'essenza, di depurarla di quanto di inutile talvolta si sovrappone a ciò che serve, a ciò che chiama, a ciò che è, in una parola, vitale. Se il mondo ha perso l'incantamento, la ricerca ci consente di provare a re-incantarlo, attraverso intelligenze vive, di grande solidità teoretica. Il filosofo italiano, tra l'impolitico e l'impersonale, squarcia il velo, restituisce il senso a temi che sembravano averlo perduto. C'è l'uomo nei libri di Esposito. Un """"pensiero vivente"""", la cui lettura è un confronto serrato, oltre che con la sua pagina, anche con se stessi. Senza infingimenti: possibilmente, in terza persona. Singolare plurale. In questo volume l'autore ci offre una tra le prime letture in cui ricostruisce l'originalità del pensiero filosofico di Esposito, oggi cruciale per comprendere il nesso tra politica, storia e vita. Un pensiero del conflitto in grado di diagnosticare criticamente l'effettualità del potere e le metamorfosi del politico."" -
Rina Gatti. Nascere per vivere, scrivere per rinascere. Con DVD
"Credo che non ci si soffermi mai troppo ad affermare l'unicità dell'esperienza di Rina, che non solo è riuscita a diventare una scrittrice autentica, con una sua voce molto personale, avendo a disposizione l'unica arma del suo amore incondizionato per la scrittura e quasi nessuna istruzione, ma che ha anche saputo intrecciare il progresso nella padronanza degli strumenti letterari con un'evoluzione critica, che è insieme considerazione storica sul passaggio da società agricola a società industriale e percorso di autocoscienza femminile. La faticosa ma entusiasmante lotta con la scrittura intrapresa dalla contadina ormai già alle soglie della vecchiaia, sotto la spinta di un'energia trascinante, inesauribile (una """"piena"""", come lei stessa la definisce), va di pari passo con il lavoro di analisi critica e rielaborazione del proprio vissuto che la donna compie dentro di sé: nasce una scrittrice e rinasce una donna...""""" -
La svolta culturale dell'Occidente. Dall'etica del riconoscimento al paradigma del dono
Questo libro delinea il passaggio dall'etica del riconoscimento al paradigma del dono: un passaggio che non è sinonimo di superamento nel senso hegeliano dell'Aufhebung, ma piuttosto di ibridazione e di incrocio tra questi due approcci filosofici, tale da inaugurare un nuovo campo teorico, tutto da coltivare. Il titolo, ""La svolta culturale dell'Occidente"""", da un lato descrive un processo storico in corso che è la gestazione di un mondo che potremmo definire post-occidentale, cioè un mondo in cui l'egemonia culturale dell'Occidente non è più incontrastata e anzi viene revocata in questione dall'emergere di culture non-occidentali, mentre dall'altro si riferisce ad una sfida inedita a cui la cosiddetta globalizzazione ha esposto l'Occidente. La sfida investe la capacità che la coscienza occidentale saprà manifestare nel compiere un decentramento rispetto alla sua presunta superiorità spirituale e una conseguente messa in prospettiva storica della sua razionalità rispetto alle altre culture."" -
Perugia è un luogo comune
La città di Perugia che emerge dai racconti è vera: mai mitizzata, mai da cartolina, mai rifinita e lambiccata come un souvenir per turisti. Così come veri sono i personaggi, quasi tutti colti in una sorta di iper-realismo che, accentuandone la componente stralunata, li deforma in chiave comica o grottesca, sottraendoli quindi ad un possibile profilo di macchiette folcloristiche. Dei molti personaggi, e delle vicende di cui essi sono protagonisti, Brunori sa mettere in luce la componente universale che li accomuna ai vivi, a noi che silenziosamente o a voce alta ci accingiamo a leggere e a rileggere le storie. -
Teatro: La fine del mondo-Edi Lechner guarda in Paradiso-Astoria. Vol. 1
Jura Soyfer è stato definito lo scrittore di maggior talento della sua generazione in Austria e una grandissima speranza per la letteratura del futuro. Le sue opere testimoniano la straordinaria creatività dell'autore nell'invenzione di nuove forme teatrali, che si inseriscono nella tradizione della commedia popolare viennese di Raimund e Nestroy, assorbendo, allo stesso tempo, gli stimoli provenienti da drammaturghi contemporanei come Kraus, Brecht e Majakovskij. Le commedie raccolte in questa edizione conoscono sia l'esuberante comicità del cabaret e della satira politica, sia le tonalità tragiche e il timbro poetico inconfondibile del loro autore. Mentre ""Weltuntergang"""" (La fine del mondo) raffigura, in una satira amara e grottesca, l'incapacità degli uomini di contrastare l'avvicinarsi della guerra che minaccia di annientarli, la seconda pièce """"Der Lechner Edi schaut ins Paradies"""" (Edi Lechner guarda in paradiso) affronta, con i mezzi della """"commedia magica"""", il dramma della disoccupazione. Con """"Astoria"""" Soyfer crea un'esilarante, e insieme spaventosa, parabola politica sulla concezione dello stato nei regimi dittatoriali, servendosi ampiamente degli stilemi delle farse nestroyane."" -
Teatro: Vineta-Melodia di Broadway 1492. Vol. 2
Nel 1937, di fronte all'incupirsi dell'orizzonte storico, Jura Soyfer crea ""Vineta"""", che parla di una città sommersa e dei suoi abitanti, morti da secoli senza saperlo. Raffigurando l'alienazione e l'incomunicabilità nei rapporti sociali, questa pièce anticipa elementi caratteristici del cosiddetto """"teatro dell'assurdo"""" degli anni a venire. L'ultima opera teatrale di Jura Soyfer, """"Broadway-Melodie 1492"""" (Melodia di Broadway 1492), nata dal libero rifacimento di una rivista cabarettistica di Walter Hasenclever e Kurt Tucholsky, unisce alla satira contro il culto dei grandi della storia e contro l'apologetica del colonialismo, il grido d'allarme dell'autore sulla minaccia di un'annessione dell'Austria da parte del Terzo Reich, una premonizione che, da lì a poco, si sarebbe puntualmente avverata."" -
Venti
"È tardi. Nel muovere grazioso di fanciulle offertesi alla luce come foglie, nella schiumosa scia dell'aeroplano, che azzurro traccia e lenta si dissolve,muto rimpianto sei di primavera, sabbia sottile scorsa tra le dita; grandi passi ha la vitae frettolosi.""""" -
Lotte, riconoscimento, diritti
Il tema del riconoscimento pare aver faticosamente attraversato un po' tutte le recenti stagioni, mettendo significativamente in relazione il materiale con l'immateriale, il sociale con la scienza del sociale, le politiche governative con le proteste di chi chiede cambiamenti. Ed è qui che nasce, a parere dei curatori, la sua aspirazione profondamente politica, allorché si configura la possibilità di tenere assieme tramite un unico orientamento lotte, riconoscimento e diritti. Le riflessioni contenute in questo volume, deliberatamente diverse sia per approccio teorico che per provenienza geografica, forniscono una visione 'critica' e 'globale' di questo nesso. Una visione che non vuole limitarsi alla denuncia di una qualche forma particolare di reificazione umana, ma che comunque si rifiuta di pensare il riconoscimento come l'ennesima espressione generale dell'umanità e che, di conseguenza, vuole dare ospitalità ai singoli nessi lotte-riconoscimento-diritti pensandoli come manifestazioni di una nuova prospettiva, politica e universale, relativa alla dignità dell'individuo e alla giustizia sociale. -
Una vita al servizio della patria e della collettività
Quella che vi apprestate a leggere è la storia di un uomo che ha speso la vita al servizio della Patria. In realtà, si tratta di un uomo assolutamente normale, come ce ne sono milioni a questo mondo, con i pregi e i difetti che caratterizzano ogni essere umano: un uomo semplice, modesto, riflessivo, ligio al dovere e rispettoso delle leggi e dei regolamenti e, all'occorrenza, severo e risoluto; inoltre, se talvolta gli capita di arrabbiarsi, riacquista in breve la calma e nel suo animo non albergano mai l'odio, il rancore e la vendetta. Non accettando compromessi e non essendo incline alla retorica, egli ha sempre avuto il massimo rispetto verso le persone umili o in situazioni di povertà ed è sempre disponibile per l'aiuto al prossimo. Tutto sommato, è anche un uomo abbastanza fortunato. Nelle sue vene scorre il sangue del Carabiniere, che dalla gavetta ha raggiunto il grado di Tenente. Per dirla in breve, quest'uomo è Pietro Moriconi: molti lo conoscono già da tempo, ma i più impareranno a conoscerlo attraverso la lettura di queste pagine -
Padre Pio da Pietralcina. Direttore spirituale
"Lo studio di don Giovanni Chiloiro su Padre Pio di Pietrelcina direttore spirituale rappresenta un contributo alla conoscenza della persona e dell'impegno pastorale del santo cappuccino. Padre Pio infatti fu un autentico maestro nelle vie della sequela Christi ed un padre spirituale esemplare. Seguendo l'itinerarium mentis ad Deum, don Chiloiro dipinge la figura storico-umana e spirituale di Fra Pio. Per illustrare l'attualità di Padre Pio, l'autore ricorda opportunamente il n. 31 della Lettera Apostolica Novo Millennio Ineunte, pubblicata da Giovanni Paolo II alla fine del Grand Giubileo. Il servo di Dio scrive: """"É ora di riproporre a tutti con convinzione questa 'misura alta' della vita cristiana ordinaria"""". Aggiunge che è evidente """"che i percorsi della santità sono personali ed esigono una vera e propria pedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone"""". In questa prospettiva, proposta dal Magistero, il messaggio di Padre Pio si presenta come un messaggio profetico. Grazie a don Chiloiro di averlo illustrato con tanta acutezza"""".(Dalla prefazione di Georges Card. Cottier, OP )" -
Fede e cultura. Mons. Luigi Piastrelli, la Fuci e l'Istituto Giancarlo Conestabile della Staffa a Perugia
Nel 1920 nacque a Perugia il circolo universitario della Fuci ""Giuseppe Toniolo"""" ad opera di don Luigi Piastrelli, un giovane sacerdote reduce da esperienze moderniste, che da allora avrebbe dedicato gran parte del suo ministero all'animazione morale e intellettuale della vita universitaria cittadina, nell'intento anche di favorire il rinnovamento della cultura cattolica. Il gruppo di giovani che si raccolse intorno a lui visse un'esperienza caratterizzata da una grande attenzione alla dimensione umana della vita universitaria e dal costante confronto tra fede e cultura, alla luce del pensiero di Toniolo, Sturzo e Maritain. La vivacità e l'innovatività dell'esperienza perugina valsero al suo animatore la nomina ad assistente nazionale della Fuci. Dopo l'avvento del fascismo, il circolo perugino cercò di mantenere la sua autonomia e, in un quadro di crescente fascistizzazione dell'Università, giunse nel 1931 allo scontro aperto con esponenti locali del regime. L'attività del circolo proseguì nel dopoguerra e si esaurì nel 1968, quando i suoi aderenti scelsero di testimoniare nella più vasta realtà civile e ecclesiale l'ansia di rinnovamento che caratterizzava allora la gioventù."" -
Solo la luna lo sa
"Ormai stava scendendo la sera, la nebbia stava di nuovo prendendo possesso della città, Mapi, immersa nei suoi pensieri non si era accorta del passare del tempo, desiderava solo stare sola a pensare, qualcosa di importante le stava sfuggendo, ma non riusciva a ricordare, a focalizzare se fosse una frase, un gesto o qualcos'altro; così pensando si era inoltrata tra le viuzze del Borgo, quelle che erano buie anche di giorno, figuriamoci poi all'imbrunire e con la nebbia, i suoi passi risuonavano sotto le volte che congiungevano le vecchie case, quasi fossero delle braccia che si allungavano per stringersi a vicenda; scuotendosi dai suoi pensieri si fermò in ascolto, le sembrava di aver sentito dei passi dietro di sé... no, era solo la sua impressione, il silenzio era assoluto, salvo i consueti rumori dell'attività serale delle case: qualche persiana che sbatteva, il pianto di un bimbo, l'acciottolare delle stoviglie.""""" -
Pensieri nuovi. Raccolta di poesie degli alunni dell'Istituto omnicomprensivo Dante Alighieri di Nocera Umbra. Con DVD
Quando si offrono ai ragazzi occasioni credibili di riflessione, quando li si conduce piano piano a intraprendere conoscenze, a partire da ciò che a loro è famigliare e certo; quando si cerca insieme a loro di indagare le emozioni con l'umiltà di chi è in perenne ricerca e in ascolto, i ragazzi rispondono, generosamente e con l'impeto della giovinezza che ancora, a tutt'oggi, si meraviglia e coglie lo stupore della vita, di un esempio, fiorito sulla porta di casa, condiviso a scuola e in piazza, nella semplice complicità del quotidiano. Da queste opportunità nasce la raccolta ""Pensieri nuovi"""". Pensieri, appunto, sogni, espressioni dell'anima di chi, nuovo alla vita, riveste di parole fresche e dolci, amare e dirompenti, dolenti e fiduciose, il tempo e l'esistenza.""