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I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo
I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo sono descritti in relazione al loro orizzonte teoretico, storico ed empirico. Di ognuno vengono esaminati il significato e l'origine e tutti sono organizzati in sezioni corrispondenti agli argomenti di lezione tipici di questo ambito. Per questa ragione il volume costituirà uno strumento per tutti i corsi di psicologia dello sviluppo e sarà una guida per accompagnare la lettura di manuali e libri di approfondimento e verificare le proprie idee sulla natura e sull'uso di concetti. -
Gli animali hanno diritti?
Il problema con i diritti degli animali è... farli rispettare dagli animali stessi. I meccanismi spietati della lotta per la vita risolvono drasticamente la faccenda, ma c'è una specie, Homo sapiens, a cui la logica della natura non basta. In passato le religioni occidentali abitualmente subordinavano le bestie agli esseri umani, oggi il trattamento che riserviamo agli animali è diventato oggetto di dibattiti etici. In questo pamphlet provocatorio Scruton fornisce ai profani occasioni di riflessione mentre non risparmia critiche feroci ai difensori a oltranza dei diritti degli animali. -
A scuola di libertà. Formazione e pensiero autonomo
La mancanza di pensiero, la ripetizione di verità diventate vuote e trite sembrano tra le principali caratteristiche del nostro tempo. Quello che l'autrice propone perciò è molto semplice: insegnare a pensare a ciò che facciamo. Una civiltà che ha cura di sé, e dunque tiene in massimo conto il valore della libertà, non può non dedicare risorse alla formazione di un pensiero autonomo. Per questo vanno organizzati adeguati contesti di apprendimento, che facciano acquisire pratica del come pensare senza prescrivere che cosa si debba pensare né quali verità debbano essere credute. -
Filosofia della medicina
Qual è la definizione più adeguata di medicina? Possiamo parlare di una scienza medica, caratterizzata da un metodo specifico? Chi è medico? Quali sono i diritti e i doveri del medico e quali quelli del paziente? Che cosa intendiamo quando usiamo termini quali malattia e salute? Sono solo alcune delle domande che rivelano la complessa trama di temi epistemologici ed etici propria di quella forma di sapere nota come l'arte lunga, da sempre in bilico tra il rigore dei protocolli scientifici e la singolarità psicofisica del malato. Da Ippocrate a Galeno, da Georg Ernst Stahl a Claude Bernard, da Sigmund Freud e Karl Jaspers ai recenti dibattiti sul ragionamento in clinica, questo volume restituisce al lettore le pagine più significative della filosofia della medicina e dell'evoluzione del pensiero clinico-metodologico, affrontando i nodi concettuali attorno a cui ""l'alleanza medico-paziente"""", stretta ufficialmente per la prima volta nel giuramento di Ippocrate, è andata sviluppandosi parallelamente alla crescita del sapere scientifico, delle moderne tecnologie e della consapevolezza dell'importanza delle istituzioni e delle strutture sanitarie."" -
Relazioni in pubblico
In ""Relazioni in pubblico"""", una delle sue opere fondamentali, Erving Goffman punta l'attenzione su alcune delle situazioni più comuni che viviamo nelle nostre giornate: un marciapiede affollato, un ascensore, uno scompartimento della metropolitana. I gesti e le parole con cui stabiliamo una relazione con chi ci sta attorno - un saluto, una stretta di mano, un """"mi scusi"""" - sono altrettanti aspetti di quelle """"apparenze normali"""" di cui è fatta la nostra realtà: un ordine minimo ma che, come Goffman mostra, è fondamentale non mandare in frantumi."" -
Il metodo. Vol. 4: Le idee: habitat, vita, organizzazione, usi e costumi
Che rapporti abbiamo con le idee? Non siamo forse capaci di vivere, uccidere o morire per un'idea? Le nostre menti sono totalmente asservite alle idee consolidate? Non possiamo permettere alle idee di ridurci in schiavitù, ma possiamo resistere alle idee solo mediante altre idee. Nel quarto volume del suo Metodo, Morin considera la conoscenza dal punto di vista delle condizioni sociali e culturali che presiedono alla sua formazione, fornendo un'agile introduzione al mondo delle credenze e delle idee. -
Fenomenologia dell'estraneo
Con questo testo, Bernhard Waldenfels intende offrire al pubblico una via d'accesso facilitata a quello che può essere considerato il suo monumentale sforzo rivolto, nel corso dell'ultimo ventennio, all'indagine del fenomeno dell'estraneo. Questa sorta di introduzione al suo pensiero può rivelarsi, pertanto, utile soprattutto al lettore italiano, il quale troverà in essa un agevole strumento per avvicinarsi e familiarizzare con l'avvincente prospettiva di una filosofia che considera l'estraneità non un momento meramente accessorio dell'esperienza, bensì il suo carattere costitutivo. -
L'oasi del gioco
Questo classico di Eugen Fink è una rara incursione della filosofia nel territorio del gioco. Che cos'è il gioco? Come si rapporta alla vita? Perché è importante e addirittura essenziale per l'esistenza umana? Il gioco, secondo Fink, è una dimensione che si aggiunge a tutte le nostre esperienze, compreso l'amore, compresa la morte, arricchendole di una distanza, appunto lo spazio speciale di un'""oasi"""". È un libro che ci dà ancora parecchio da pensare perché apre una moltitudine di problemi. In questa edizione italiana è accompagnato dalla trascrizione di una conferenza (inedita anche in tedesco), in cui Fink riprende i fili principali del suo discorso sul gioco."" -
Stupor e coma
Delirium, stupor e coma sono condizioni cliniche con le quali devono frequentemente confrontarsi i medici di quasi tutte le specialità. Se diagnosticato e trattato in modo appropriato, il coma può spesso essere superato con successo; per contro, un ritardo nella diagnosi e nel trattamento può risultare fatale. Questo libro fornisce un approccio clinico aggiornato basato su rigorosi principi fisiopatologici per il medico chiamato a diagnosticare e trattare alterazioni dello stato di coscienza. La parte iniziale del volume è dedicata alla descrizione della fisiologia dello stato di coscienza e della fisiopatologia delle alterazioni della coscienza. La trattazione prosegue con la descrizione dell'approccio al paziente con alterazione dello stato di coscienza, riservando particolare attenzione all'esame medico, ma illustrando anche le più moderne tecniche diagnostiche per immagini. Le principali cause strutturali e metaboliche del coma sono analizzate in dettaglio. Il testo affronta, quindi, il trattamento d'urgenza sia medico sia chirurgico dei pazienti con specifiche alterazioni della coscienza e la relativa prognosi. Questa edizione è arricchita di nuovi capitoli dedicati all'approccio alla diagnosi di morte cerebrale e alla fisiologia clinica dello stato vegetativo e dello stato minimo di coscienza, come pure ai problemi etici legati alla cura di questi pazienti e al rapporto con i loro familiari. -
Islam. Lo sviluppo religioso in Marocco e in Indonesia
Scritto quasi con il piglio di un racconto, questo libro di Clifford Geertz è una lettura profonda e al tempo stesso agile dell'Islam marocchino e indonesiano. Lavorando sulla propria esperienza di ricerca sul campo in entrambi i paesi e coniugandola con la cospicua letteratura su Marocco e Indonesia, Geertz descrive, analizza e commenta, con la consueta brillantezza di stile, gli sviluppi di questa religione alle due estremità opposte del mondo musulmano. Ne risulta un'immagine dinamica e profondamente ""storica"""" dell'Islam marocchino e indonesiano: una religione certamente non fuori dal tempo ma sottoposta a quelle dinamiche politiche, sociali e culturali che ne hanno plasmato il destino nei due rispettivi paesi, producendo atmosfere culturali molto differenti. L'Islam dipinto in questo libro da Geertz non è fatto di dogmi, credenze, riti e istituzioni, ma è l'immagine vivida di quel """"saldo attaccamento a una concezione ultratemporale della verità"""" ottenuto attraverso l'adesione di individui e gruppi a principi, consuetudini, stili di vita e forme di sensibilità estetica e morale. Il libro è un tentativo di cogliere la religione non come sistema di elementi classificabili e descrivibili, ma come qualcosa che si lega alle istanze della vita morale, estetica, sociale e politica, producendo l'adesione a una specifica forma di verità trascendente."" -
Inventare la mente. Come il cervello crea la nostra vita mentale
Celato nella nostra testa c'è uno straordinario marchingegno che ci allevia da molte fatiche ed è più potente dei computer di ultima generazione: il nostro cervello. Ogni giorno risolve gli innumerevoli problemi che un corpo (il nostro) gli crea muovendosi nel mondo che lo circonda, percependo oggetti e agendo su di essi, e lascia così la nostra mente libera di fare quello che più le piace: conoscere altre menti e stringere nuove amicizie. Tuttavia, come mostra Chris Frith in questo volume, anche le nostre menti sono invenzione dei nostri cervelli. Sensazioni bizzarre come quelle di un braccio di gomma, di un arto fantasma o di una mano anarchica; esperienze più consuete e rassicuranti come la vista di oggetti e di volti conosciuti; azioni, intenzioni, scelte, volontà: non c'è stato mentale, consapevole o meno, individuale o sociale, che non trovi nel cervello il proprio autore. Con buona pace di chi è ancora convinto che il mondo della propria mente non abbia nulla a che fare con quello del proprio corpo. -
Psicopatologia del senso comune
Come possiamo capire meglio e curare i pazienti affetti da schizofrenia e psicosi maniaco-depressiva? Istituendo un dialogo coerente tra psicopatologia e filosofia e auspicando che la psichiatria possa diventare filosofia applicata, Giovanni Stanghellini mette l'accento sul modo in cui i pazienti stessi fanno esperienza dei propri disturbi. L'idea centrale è che coloro che chiamiamo schizofrenici presentano anomalie del senso comune, mentre la vulnerabilità alle psicosi maniaco-depressive è contraddistinta da un'identificazione eccessiva con i ruoli, le norme e i valori sanciti dalla società. Attraverso la nozione di ""perdita del senso comune"""", questo libro, ricco di materiale clinico e concettualizzazioni, ci accompagna in un viaggio nel mondo delle psicosi gravi da cui gli psichiatri, ma anche i pazienti e chi si prende cura di loro, hanno molto da imparare."" -
Padri e figlie
Qual è il rapporto ideale tra un padre e una figlia? Fa più danni un padre inaccessibile e collerico o un padre troppo ""amico""""? E che cosa si aspetta davvero una bambina? Braconnier ha al suo attivo un'esperienza che ha riversato in questo libro con il proposito di illuminare la complessità delle relazioni che legano i padri alle figlie. Al centro del quadro, le paure, i pudori, i conflitti da superare perché padri e figlie riescano a conoscersi e a dialogare."" -
L'immaginazione nel bambino
Secondo una lunga tradizione intellettuale, la vita immaginativa nella prima infanzia sarebbe primitiva e disorganizzata. Paul Harris si schiera contro questa tradizione mostrando come la capacità di immaginare possibilità diverse dal reale contribuisca allo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Un contributo di grande interesse per comprendere come il reale, l'immaginario e il magico si intreccino strettamente a costituire la natura stessa della cognizione umana. -
Perché l'hai fatto? Come prendiamo le nostre decisioni
"Perché l'hai fatto?"""" tratta le ultimissime rivelazioni delle scienze del cervello sugli eventi cruciali che segnano la nostra esperienza quotidiana: le scelte che facciamo. Siano sagge o folli, le nostre decisioni si basano sempre su valori che hanno una """"rappresentazione"""" già nelle strutture di livello più basso, fino alla scala molecolare. Smontando pezzo per pezzo il meccanismo decisionale della mente, Montague mostra come il nostro cervello sia una sorta di computer lento, che prende le mosse da finalità immediate come trovare cibo o fare sesso. Rivela poi come semplici scopi del genere si trasformino in idee capaci di vita propria e spiega infine come il sistema di valori insito nel nostro cervello controlli tali idee e come questo sistema possa """"guastarsi"""" e trascinarci in decisioni sbagliate, dipendenze patologiche e persino imponenti disastri finanziari. Le sue conclusioni hanno implicazioni in medicina, diritto, economia: dalla sfida tra Pepsi e Coca-Cola alle nostre reazioni alla violenza e al terrorismo." -
Il tempo non suona mai due volte
Ne parlano tutti ma nessuno l'ha mai visto: il tempo è un mistero la cui natura profonda resta ancora oscura. Ci hanno provato e sono stati sconfitti fisici e filosofi, biologi e teologi. Il tempo che noi percepiamo, che lascia il segno sul nostro viso, è lo stesso di quello degli scienziati? Ha avuto un inizio? E ha davvero una direzione? I teorici hanno provato a invertirlo. Ma, riflettendo sulla sua disperante irreversibilità, Étienne Klein avverte che il tempo non è altro che un'""enigmatico spazio"""" in cui però non ci si può spostare a proprio piacimento."" -
L'universo. Una biografia
Come ha potuto l'Universo svilupparsi da una minuscola palla di fuoco fino a raggiungere le dimensioni attuali? Da dove proviene la vita sulla Terra? Come si formano i pianeti e quale sarà la loro fine? John Gribbin, tra i migliori divulgatori scientifici, racconta la storia più spettacolare in assoluto, quella dell'Universo. A partire dal Big Bang 14 miliardi di anni fa, dalla formazione di stelle e galassie fino alle ultime ipotesi sulla materia oscura e sulla teoria del tutto, e ancora oltre, fino all'eventualità di un Big Crunch o di un Big Rip, questa è la biografia dell'intero mondo che ci circonda. ""Un grande esempio di lucidità e concisione."""""" -
I filosofi e l'amore. L'eros da Socrate a Simone de Beauvoir
Intermediario tra l'umano e il divino per Platone, in Lucrezio l'amore è una lusinga mortale. Sfida di tutta una vita per Kierkegaard, in Schopenhauer è una semplice astuzia dell'istinto sessuale. Ma Aude Lancelin e Marie Lemonnier svelano anche alcuni aspetti poco noti della vita amorosa dei grandi pensatori. Il dongiovannismo frenetico di Sartre, la leggendaria assenza di ogni pulsione erotica in Kant, i fiaschi di Nietzsche con le ragazzine, episodi tragici o divertenti da cui ciascuno potrà trarre lezioni per la propria vita. -
Il cervello sociale. Neuroscienze delle relazioni umane
Come si formano le relazioni umane, quale impatto hanno su di noi e in che modo cambiano l'architettura e il funzionamento del nostro cervello? Qual è il modo migliore in cui i genitori possono favorire lo sviluppo del cervello dei loro bambini? Perché un'amicizia, un amore possono farci riconquistare la salute mentale? Il cervello dell'uomo è un organo sociale e per comprendere con esattezza gli esseri umani dobbiamo capire in che modo il nostro cervello esista in relazione con quello degli altri. Servendosi di esempi raccolti in anni di esperienza clinica, Louis Cozolino mostra come il cervello si sviluppi nel contesto delle relazioni e come le persone intorno a noi svolgano un ruolo rilevante nel regolare il nostro comportamento emotivo e sociale. Sono esaminati temi di grande interesse, dai neuroni specchio alla biologia dell'attaccamento, per affrontare guestioni importanti. Come possono genitori, educatori e terapeuti incoraggiare l'apprendimento e il cambiamento? Quali sono gli effetti di isolamento, stress e trauma sul cervello sociale? E ancora, quali sono i processi attraverso cui le relazioni possono sia indurre sia curare la malattia mentale? Esplorando, in questo libro, l'evoluzione, lo sviluppo e il funzionamento del cervello, riusciremo a comprendere più profondamente la complessità e l'importanza delle nostre relazioni con gli altri, soprattutto con chi ci è più vicino. -
Dalla mano alla bocca. Le origini del linguaggio
Che l'origine del linguaggio vada ricercata non nelle prime vocalizzazioni ma nei gesti non è idea nuova, risale almeno all'abate di Condillac. Passando dall'antropologia all'etologia, dalle neuroscienze alla linguistica e alla psicologia dello sviluppo, Michael Corballis ci mostra come la nostra capacità di linguaggio si sia evoluta dalle iniziali forme di comunicazione per lo più mimetiche alle prime vere e proprie lingue articolate in gesti manuali e in espressioni del volto, dotate di una sintassi, sia pure elementare, e scandite, nel migliore dei casi, da grugniti o altre interiezioni vocali. Per quanto trionfale, l'avvento della parola dovette aspettare a lungo, almeno fino a quando Homo sapiens non fu in grado di affidare pensieri ed emozioni al suono della sua voce, lasciando le mani al più libere di accompagnarla.