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La tragedia del diavolo. Fede, ragione e potere nel mondo arabo
Nel dicembre del 1969 Sadik al-Azm, all'epoca giovane studioso siriano, preoccupato dal crescente uso strumentale della religione da parte delle élite politiche nel mondo arabo, pubblicò ""La tragedia del diavolo"""". Il libro, che oltre ogni aspettativa andò subito esaurito, provocò il più grande tumulto intellettuale arabo del ventesimo secolo, portando all'arresto e al processo del suo autore, accusato di prendersi gioco della religione. Nel libro, oggi riscoperto e disponibile per la prima volta in lingue diverse dall'arabo, al-Azm mette in guardia i suoi contemporanei e i posteri dai rischi insiti nell'uso strumentale della religione da parte del potere costituito, e rompe uno dei grandi tabù della sua e della nostra epoca, attaccando direttamente il fondamentalismo religioso. Un libro scritto oltre quarant'anni fa, profetico nel paventare quanto sarebbe successo nei decenni successivi, vibrante nell'incitare i cittadini dei paesi arabi ad abbracciare un pensiero più laico e secolare, terribilmente attuale nel denunciare le azioni disumane dei regimi totalitari."" -
Banking book. Misurazione e gestione dei rischi
Il volume offre un quadro teorico, operativo e regolamentare sulla misurazione e la gestione dei rischi finanziari del banking book, adottando un approccio di analisi rigoroso sotto l'aspetto metodologico, e pragmatico sotto quello gestionale, con ciò configurandosi come uno strumento utile sia per lo studioso interessato all'approfondimento scientifico di temi anche molto innovativi, sia per l'operatore professionista chiamato a gestire i rischi del portafoglio bancario nel rispetto della normativa vigente. Il testo presenta una trattazione sintetica ma completa di molti degli strumenti che vengono usati nella gestione moderna di una banca. Gli argomenti affrontati si concentrano sulla misurazione e gestione dei rischi finanziari nella forma di rischio di tasso di interesse e rischio di liquidità, esplorando altresì il tema della determinazione del tasso interno del trasferimento dei fondi. -
Il sistema imperfetto. Difetti del mercato, risposte dello Stato
Negli ultimi anni molto si è dibattuto sulla ""bontà"""" (o la totale inefficacia) dell'economia di mercato capitalistica. Ma se le inefficienze e i fallimenti di singoli mercati, settori e aspetti del sistema - e dello stesso Stato sono evidenti, talvolta anche in modo drammatico, le carenze non si sono tradotte nel rifiuto del sistema da parte della società. Quali sono i principali difetti dell'economia di mercato e quali le risposte della politica economica? Quali difficoltà lo Stato democratico e i corpi intermedi incontrano nell'intervenire? Quali, infine, sono le ragioni della tenuta del capitalismo? I saggi contenuti nel presente volume mostrano come un ripensamento profondo sia necessario, non per rifiutare quanto prodotto da decenni di pensiero economico, ma perché, avendo piena contezza degli insuccessi, sia possibile superarli."" -
Politica americana. Una piccola introduzione
Questa piccola introduzione cerca di spiegare su quali basi, e per mezzo di quali pratiche e istituzioni politiche, sia nata e si sia sviluppata l'""eccezione"""" americana. Il libro racconta, dalle origini a oggi, le appassionanti vicende dell'apparentemente perfetto sistema bipartitico, mostrando come esso in realtà sia emerso da controversie e aggiustamenti progressivi, e come i due grandi partiti - quello Repubblicano e quello Democratico - non esauriscano in realtà il quadro delle formazioni politiche statunitensi. Il libro racconta inoltre il funzionamento del sistema elettorale e analizza i poteri del Presidente, del Congresso e della Corte Suprema degli Stati Uniti."" -
Il valore della vita. Cosa conta davvero e perché
Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 1910, a più di ottantadue anni, Lev Tolstoj lasciò la sua casa di Jasnaja Poljana. Dopo una fuga di quattro giorni si ammalò e, costretto a fermarsi alla stazione di Astàpovo, vi morì la mattina del 7 novembre. Cosa aveva spinto il grande romanziere a un gesto in apparenza tanto sconsiderato? Forse la stessa ansia di vivere della giovane Anna Karenina, o forse la ricerca della solitudine che, come aveva lasciato scritto alla moglie, gli sarebbe stata indispensabile per guardare indietro alla sua vita e forse accorgersi, come il suo Ivan Il'ic, che ""non era stata come doveva"""". Ma come deve essere una vita? Cosa conta davvero nell'arco della nostra esistenza? E se la grande letteratura, da Omero a Shakespeare, da Tolstoj e Dostoevskij a Beckett, ha affrontato più volte la questione del valore della vita e del senso dell'essere, forse più difficile è il compito di chi intende cercare una risposta muovendo da una prospettiva e da interessi intellettuali diversi. In altre parole, di chi intende discutere di tali questioni nell'orizzonte di scelte pubbliche di natura morale. In questo saggio Sebastiano Maffettone tenta, assumendo un punto di vista filosofico laico e pluralista, l'analisi di questioni spesso curiosamente trascurate dalla filosofia occidentale, costruendo una teoria del valore della vita che possa servire per valutare la nostra stessa esistenza."" -
Politiche dell'Unione Europea. La programmazione (2014-2020)
Le politiche dell'Unione Europea e la sua programmazione sono ancora lungi dall'essere studiate nel loro insieme perché dai connotati multidisciplinari; una dimensione purtroppo poco sfruttata in ambito accademico, per favorire approcci più settoriali quali il diritto dell'Unione Europea, la Politica economica e le relazioni internazionali. Questo volume prova ad approfondire la genesi, le sfide e i limiti, gli obiettivi e gli strumenti, del grande progetto di integrazione europea, mai come oggi messo in discussione da una crisi valoriale e forse anche da ""difetti"""" di progettazione dell'apparato comunitario messi a nudo dall'esito del referendum nel Regno Unito e la conseguente Brexit. Uno studio che non si limita a tracciare tuttavia gli scenari descritti da Europa 2020 e il possibile sviluppo di Europa 2030 ma affronta anche le criticità del contingente e di come la programmazione 2014-2020, con i suoi obiettivi tematici e i programmi operativi nazionali e regionali conta di sostenere lo sviluppo delle aree e delle fasce di popolazione maggiormente compite dalla crisi e da una crescita a tratti insostenibile."" -
Economia industriale. Economia dei mercati imperfetti
"Economia Industriale. Economia dei mercati imperfetti"""" di Carlo Scognamiglio Pasini si presenta come un'efficace trattazione degli argomenti classici della disciplina che risale ad Alfred Marshall, attraverso la sintesi di tre principali corpi teorici o """"scuole"""" di pensiero, ossia quelle di Harvard, di Chicago e la """"Nuova Economica Industriale"""". Il testo si sofferma sulla natura e il funzionamento dei mercati imperfetti, coniugando rigore nella trattazione con numerosi esempi ed applicazioni alla realtà concreta dei mercati. Il testo contiene un'ampia descrizione della teoria e dell'evidenza delle politiche industriali, anche sulla base della passata esperienza di Ministro della Repubblica dell'autore, oltre che dei suoi numerosi incarichi istituzionali o di consulenza nel governo dell'economia. Il libro appare dunque non solo come un organico testo di base per gli studenti di Scienze economiche e sociali, ma anche un'affascinante rappresentazione dell'evoluzione della politica industriale in Italia - dove non mancano riferimenti al quadro europeo preziosa anche per manager e regolatori." -
Innovazione democratica. Un'introduzione
Il concetto di ""innovazione democratica"""" è ormai profondamente attestato in ambito internazionale. Questo, ovviamente, non significa che esista un'uniformità di definizioni e nemmeno che si sia affermata un'univocità di approcci di ricerca. In Italia, il concetto di innovazione democratica ha fatto più fatica ad affermarsi, anche a causa di una sostanziale refrattarietà di certo mondo accademico rispetto a tutto ciò che viene percepito come """"nuovo"""" (e quindi potenzialmente """"pericoloso"""" per le dinamiche scientifiche consolidate) o che ha a che fare con l'innovazione (tendenza sociale considerata, a torto, di parte). Se, fortunatamente, sono sempre meno quelli che pensano che l'innovazione democratica sia una corrente di un partito o un processo meramente tecnologico, tuttavia non esiste un riconoscimento chiaro dell'ambito disciplinare. Il fatto, poi, che esso sia per sua natura ibrido e capace di intercettare a un tempo la scienza politica, la sociologia politica e della cultura, i media studies ed elementi del diritto pubblico non rappresenta - come dovrebbe essere - un elemento di legittimazione e forza della disciplina ma, al contrario, la sottopone alle critiche di chi è ancorato a una visione settaria (non settoriale) del sapere. Adottando una prospettiva ampia e plurale, questo libro fornisce in maniera critica le coordinate di riferimento per lo studio dell'innovazione democratica e dei fenomeni sociali e politici che interagiscono con essa."" -
L' industria delle immagini. Una piccola introduzione
La costruzione della civiltà delle immagini è stata una delle più grandi imprese del '900 e la sua re-invenzione nel mondo digitale è la frontiera di questi primi decenni del XXI secolo. Questo libro si propone di introdurre il lettore alla storia e al funzionamento dell'industria che produce e distribuisce le immagini che, da più di un secolo, consumiamo ogni giorno in quantità crescente: il cinema, la televisione, Internet. In un affascinante viaggio che porta il lettore dalla nascita degli studios di Hollywood fino a YouTube e a Netflix, passando per la diffusione del piccolo schermo e dell'home video, la nascita delle grandi imprese cinematografiche non occidentali e molto altro ancora, Luca Balestrieri ci mostra una grande e integrata macchina produttiva che fin dalle origini ha avuto vocazione globale e che ha trasformato e trasforma il modo con cui gli abitanti di questo pianeta vivono la quotidianità, si scambiano informazioni, si divertono e immaginano se stessi e gli altri. -
Il re nero. Petrolio, risorse naturali e le regole che governano il mondo
Il petrolio, che non è solo benzina, ma anche plastica, tessuti sintetici ed energia elettrica, è il bene più prezioso del mondo, ma anche quello che crea più conflitti. Le risorse naturali della terra sono in tutto ciò che leggiamo, guidiamo, indossiamo e mangiamo ogni giorno e rappresentano l'origine della straordinaria catena di approvvigionamento globale, ma anche una maledizione per molti paesi che le producono, dove sembrano essere direttamente in rapporto con una drammatica riduzione di libertà, pace e giustizia. E se l'eco dei conflitti, delle ingiustizie e delle disuguaglianze può sembrare lontana e flebile, occorre pensare che tutto ciò che spendiamo ogni giorno, per riempire il serbatoio o per fare la spesa, rischia di renderci sostentatori di alcuni degli uomini più pericolosi del mondo, gli stessi che rappresentano per noi una così grande minaccia. Nel suo nuovo libro Leif Wenar, uno dei principali filosofi politici di oggi, ricostruisce il funzionamento delle supply chains globali, andando alla ricerca delle regole che governano il mondo, del meccanismo nascosto che ostacola democrazia e sviluppo e mette ogni consumatore in rapporto diretto con gli uomini che lo minacciano. Il re nero mostra come l'Occidente possa farsi promotore di una rivoluzione pacifica delle risorse, ponendo fine alla dipendenza dalle ""risorse insanguinate"""". Il libro propone strategie pratiche per far progredire l'economia mondiale senza danneggiare le catene di approvvigionamento; per scegliere, cioè, nuove regole che ci rendano più sicuri a casa, più degni di fiducia fuori e più capaci di risolvere problemi globali pressanti come l'ingiustizia e la povertà diffuse e il cambiamento climatico. Il re nero è un lavoro unico nel suo genere e un appello ai cittadini di tutto il mondo, perché agiscano insieme da subito per creare un futuro migliore per l'umanità."" -
Legislazione d'impresa. Rapporto Luiss 2015
In un contesto di repentini mutamenti del quadro giuridico, economico e politico, nazionale ed internazionale, la rassegna critica della legislazione d'impresa, curata annualmente per il Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli, si offre quale strumento essenziale per politici, economisti, giuristi e manager d'azienda, onde orientare nel panorama sempre più complesso della legislazione d'impresa. Il libro è corredato da un apparato di strumenti (tabelle, grafici, rassegna delle norme legislative ed approfondimenti) che ne facilitano la consultazione. -
Regole, Stato, uguaglianza. La posta in gioco nella cultura della sinistra e nel nuovo capitalismo
Le vicende economiche degli ultimi anni impongono alla sinistra italiana e europea una seria riflessione sulla loro cultura, identità e programma. È indubbio che il nuovo assetto del capitalismo abbia alterato i capisaldi dell'ordinamento democratico e sociale dei paesi occidentali e prodotto un orizzonte culturale che ha legittimato gli esiti. Questo lavoro affronta, anche dal punto di vista storico, le ragioni dell'affermarsi di tale orizzonte e le sue conseguenze. Nel processo in atto, la sinistra ha stentato a ritrovare la sua natura, stretta tra le condizioni oggettive di trasformazione della società e del contesto mondiale e la forza di penetrazione della visione egemone. Il libro si chiede come e dove questo smarrimento si sia verificato e quali siano le leve per ricostruire una cultura politica che abbia una forza identitaria e programmatica e sia al fondo di respiro europeo. Il libro esamina una vasta serie di questioni cruciali, da quella relativa all'euro, a quella relativa ai modi in cui l'eredità socialdemocratica vada recuperata nelle condizioni odierne, ai punti di attacco per perseguire una regolazione del nuovo capitalismo e molte altre. Il volume ripercorre inoltre, con intento analitico, le svolte che sono avvenute in Italia nel maggior partito di centro-sinistra. -
Videogame. Una piccola introduzione
Tra innovazioni pionieristiche e fenomeno di massa, l'industria del videogame è diventata una delle più interessanti del mondo. Questo libro esplora l'evoluzione di un medium che si è conquistato un posto di rilievo nella cultura del terzo millennio. Una nuova prospettiva su un campo fondamentale di sperimentazione tecnologica, economica, educativa e sociologica. -
Il racconto di Francesco. La comunicazione del papa nell'era della connessione globale
Il 13 marzo 2013 viene eletto pontefice Jorge Mario Bergoglio: Papa Francesco. Succeduto a Benedetto XVI in modo imprevisto, e in un periodo in cui la credibilità della Chiesa è messa a dura prova, Papa Francesco immediatamente sembra portare, non solo alla comunità cristiana ma a tutti, una parola diversa: diretta, immediata, comprensibile e soprattutto credibile. Papa Francesco spiazza le gerarchie con scelte insolite, sorprende la gente comune con gesti imprevisti, neutralizza le distanze con interlocutori lontani dalla Chiesa cattolica e trasmette una autenticità che torna a dare credibilità al ruolo di Papa. Francesco comunica con tutti i mezzi che ha: lo sguardo, i gesti, le parole, gli abiti, gli oggetti che usa e in questo modo, ridefinisce i termini del discorso religioso, dell'intervento religioso. Questo libro, con i diversi contributi che presenta, riflette sulle caratteristiche e le risorse di questo modo di comunicare, sugli effetti che genera, sui legami che costruisce, sui sentimenti sociali che rinforza, nella convinzione che non ci sia separazione tra dire, fare e essere - almeno nella comunicazione efficace, come quella di Papa Francesco. -
Social Guerrilla. Semiotica della comunicazione non convenzionale
Adesivi mimetizzati nel tessuto degli spazi urbani, performance di attivisti nascosti tra i passanti, oggetti fuori posto inseriti all'interno di luoghi del consumo (shopping mail, supermercati), spot apparentemente amatoriali concepiti per diffondersi sfruttando le logiche della partecipazione tipiche dei social network. Da tempo il social advertising si caratterizza per la capacita di dare forma in modo innovativo e talvolta controverso a temi drammatici di rilevanza sociale. La visibilità del testo e l'intensità drammatica della rappresentazione del tema su cui ruota una campagna non sono più sufficienti a garantire la costruzione di un contatto efficace tra i soggetti del discorso, tra l'universo composito delle istituzioni, del non profit, delle ONG e il tessuto sociale dei soggetti chiamati a fornire il proprio sostegno. L'efficacia di una campagna sociale si fonda sul rinnovamento di strategie e tattiche. Sempre più spesso, infatti, molte campagne vengono descritte come 'armi non convenzionali', strumenti di una tecnica di 'guerrilla' che cerca di 'colpire' alla sprovvista il 'target', con 'armi leggere', agendo direttamente sul suo territorio, praticando l'arte del ""mimetismo' e dell''imboscata', privilegiando il 'corpo a corpo' rispetto allo 'scontro a distanza'. Il volume, privilegiando una ricognizione focalizzata sulle logiche della significazione che caratterizzano questo genere discorsivo, si concentra sul fenomeno composito del social guerrilla, sulle modalità più innovative della cosiddetta comunicazione non convenzionale."" -
Frugalità. Storia della vita semplice
Da Socrate a Thoreau, la maggior parte di filosofi, poeti e leader religiosi ha tradizionalmente associato la ""vita semplice"""" a saggezza, integrità e felicità e considerato così la frugalità come grande virtù. Sebbene in molti abbiano suggerito che il modo migliore di conseguire la felicità sia abbracciare una vita semplice e modesta, è pur vero che pochi hanno prestato ascolto. Ma, in fin dei conti, è davvero così? Perché chi ama il lusso sta facendo qualcosa di sbagliato? In questo saggio, Emrys Westacott passa in rassegna due millenni di storia alla ricerca delle risposte a queste e a molte altre domande, dal modo in cui viviamo alla natura stessa della nostra società, dalla filosofia economica moderna alle radici ambientaliste della vita semplice. Con argomenti e considerazioni anche a sostegno di lusso ed eccesso, in una società che richiede guadagni alti e forti capacità di spesa, Westacott offre una riflessione originale e sorprendente alla ricerca delle origini della semplicità."" -
La moneta rinnegata. L'Euro, la crisi e i suoi veri colpevoli
Concepito come fiore all'occhiello del progetto di un'Europa unita, l'euro ha perso negli anni sempre più credibilità e fiducia, arrivando oggi a essere percepito come la palla al piede di un continente che sembra arrancare ogni giorno di più. Ma come è potuto accadere? ""La moneta rinnegata"""" è l'appassionata, a tratti feroce, difesa dell'euro che, secondo l'autore, non è altro che il comodo capro espiatorio della profonda crisi continentale, le cui colpe sono invece da attribuire alle autorità dell'eurozona e dei paesi membri e al micidiale cocktail di errori di banchieri, politici e burocrati. Martin Sandbu mira a dimostrare che le politiche messe in campo contro la crisi nell'unione monetaria europea, spesso con effetti disastrosamente controproducenti, si sono sempre basate su una premessa che, seppur scorretta, non viene messa quasi mai in discussione, ossia che un'unione monetaria sia sostenibile solo se accompagnata da un'unione fiscale e governata da un'unione politica. Accettando tale premessa, i sostenitori dell'euro stanno perdendo la battaglia contro i loro rivali, facendo il loro gioco nel lasciare che l'identificazione della moneta con le politiche liberiste seguite in Europa durante la crisi diventi un fatto assodato. Il libro di Sandbu, implacabile nel denunciare gli errori che sono stati commessi e i fatti che sono stati distorti, è al tempo stesso un atto di accusa e di amore. Di accusa verso le politiche scellerate che non hanno fatto altro che rendere la crisi economica più gravosa per i cittadini europei; di amore verso il progetto di un'Europa unita, e di chi non ha perso la fiducia nella realizzazione dell'obiettivo politico dell'euro, ossia che con un solo mercato e una sola moneta, l'Europa arrivi più vicino a parlare con una voce sola. Prefazione di Francesco Saraceno."" -
Europa sfida per l'Italia
L'Unione europea, a sessant'anni dalla firma dei Trattati di Roma, corre oggi un reale pericolo di disgregazione. Non sono soltanto gli equilibri di potere a essere in gioco, ma gli stessi valori finora condivisi, quali democrazia, internazionalismo ed economia di mercato, che hanno costituito l'essenza della costituzione europea. I paesi membri e le sue istituzioni devono riflettere sugli errori commessi e adottare riforme coraggiose che la rendano più vicina ai bisogni dei cittadini e le restituiscano la credibilità perduta. I saggi raccolti in questo volume rappresentano una riflessione sui principali temi da affrontare per sbloccare l'impasse e rimettere in moto le istituzioni. La premessa comune degli autori è che quanto fino a oggi costruito è un patrimonio ancor valido per affrontare le sfide del mondo globalizzato e del tumultuoso cambiamento delle tecnologie, in Italia e nell'Europa intera. Senza cadere nell'illusione che un ritorno al nazionalismo offra una via migliore, o anche solo percorribile, al recupero di sovranità e al consolidamento delle nostre democrazie. Al contrario, i popoli europei possono conservare la loro sovranità solo condividendola. Per l'Italia, un'uscita dall'euro e dall'Unione sarebbe una scelta suicida. Prefazione di Marta Dassù, Stefano Micossi e Riccardo Perissich. -
Disordine mondiale. Putin, Trump e i nuovi equilibri di potere
La Casa Bianca ha un nuovo inquilino, la Russia un presidente che raggiunge vette di consenso sempre più alte e Pechino spinge per avere un ruolo di maggiore importanza nella politica internazionale. Partendo dall'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, Antonio Badini analizza i nuovi scenari geopolitici che si stanno delineando, provando a spingere lo sguardo oltre l'immediata attualità attraverso l'occhio critico della sua lunga esperienza diplomatica. Dalle circostanze che hanno favorito l'ascesa di Putin, passando per le problematiche riguardanti il ruolo dell'Unione Europea e le complesse dinamiche economiche in Cina e Medioriente, Badini arriva a ridefinire gli equilibri internazionali e a descrivere il processo, già in itinere, di costituzione di un nuovo ordine mondiale. -
Per l'industrializzazione del Mezzogiorno. Le trasformazioni recenti, il quadro nazionale e le esperienze internazionali
"Senza un significativo sviluppo della base industriale è difficile immaginare una crescita, o anche solo il mantenimento, dei livelli di benessere nel Mezzogiorno."""" È questo l'assunto dal quale è partito Gianfranco Viesti per delineare il problema dell'industrializzazione del Mezzogiorno, obiettivo che definisce difficile, ma possibile. Analizzando le criticità presenti, dalla perdita di peso nella manifattura meridionale al ridimensionamento della capacità produttiva, """"Per l'industrializzazione del Mezzogiorno"""" riflette sull'inefficacia di un'industrializzazione fatta di soli incentivi, che non può prescindere più da una costante attenzione al contesto ambientale """"esterno alla fabbrica"""". Uno sguardo sul Mezzogiorno d'Italia, ma anche una panoramica più ampia su quello che accade in Europa, che attraverso strumenti integrati e interventi coordinati si dirige verso il modello dell'Industria 4.0, per un'industrializzazione sempre più automatizzata e interconnessa."