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Dante e i poeti del Novecento
Il volume raccoglie gli interventi del ciclo di conferenze su ""Dante e i poeti del Novecento"""", promosso in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri dal Centro di Studi “Aldo Palazzeschi” e dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. I poeti scelti, e qui pubblicati in ordine cronologico (secondo la data di nascita), sono Guido Gozzano, Umberto Saba, Dino Campana, Aldo Palazzeschi, Clemente Rebora, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Carlo Betocchi, Salvatore Quasimodo, Giorgio Caproni, Vittorio Sereni, Mario Luzi, Primo Levi, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Giudici, Edoardo Sanguineti. E poi alcune esponenti della scrittura femminile, che costituisce l’autentica novità della letteratura."" -
Con voce rauca
Il libro procede attraverso immagini e memorie. La visione del dolore, ferita e trauma del mondo, nel recupero della sua dimensione fisica ed esistenziale. L’immagine del mare, realtà visiva della ragione e del sentimento, recupero vitale della dimensione corporea e individuale. La classicità, memoria e tessuto di esperienze. L’individualità si colloca, così, tra corpo e anima, anelito alla vita e sua destinazione primigenia, ricordo ed esperienza del vissuto. Il viaggio per mare compone il testo e ne evoca i contenuti, nella resistenza alla condizione di laceramento universale, che ha come prima destinazione il corpo fisico. La considerazione dell’esistenza passa attraverso la memoria della vita e la sua narrazione si adatta al ricordo. Il significato dell’esperienza continua a comporre la trama del libro, nella rappresentazione delle voci che intervengono a delineare una polifonia arcaica di rimandi tra passato e futuro. -
Monte Oliveto Maggiore. Gli affreschi di Signorelli e Sodoma
All'inizio del 1300 Bernardo Tolomei, insieme ad Ambrogio Piccolomini e Patrizio Patrizi, decise di ritirarsi ad Acona, nelle crete senesi, per vivere in eremitaggio obbedendo alla regola benedettina. Da questa esperienza nacquero, nel corso dei secoli, opere e frutti in tutti i campi della vita - sociale, religiosa, culturale e artistica - fino alla creazione di un capolavoro di edilizia monastica che, per la ricerca armonica delle sue proporzioni e per la genialità delle sue soluzioni, diventa arte: Monte Oliveto Maggiore. Tantissime opere, soprattutto pitture a fresco, adornano il complesso abbaziale ma quello che ha reso universalmente famoso l'archicenobio è la decorazione pittorica del Chiostro grande, con il ciclo delle Storie di san Benedetto, affrescato, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, dal Signorelli e dal Sodoma. -
L'illustre volgare. Riletture, riscritture e traduzioni dantesche nelle lingue romanze
Dante fu traduttore e riscrittore – ci ricorda Luca Azzetta – di autori latini, francesi e provenzali. A ciò si aggiunga il fatto che il sommo poeta è stato in più occasioni traduttore di sé stesso, dal volgare al latino e viceversa. In occasione dei settecento anni dalla sua morte italianisti, francesisti, ispanisti e lusitanisti hanno voluto gettare uno sguardo comune sulla sua ricezione nel mondo romanzo. Prendendo spunto da quel «volgare illustre» il cui uso Dante aveva auspicato nel De vulgari eloquentia, hanno indagato aspetti teorici, filologici e storici della sua espressione attraverso riletture, traduzioni, riscritture. Ne è emerso un ricco palinsesto interpretativo, una costellazione quanto mai articolata attraverso cui è riattualizzata e rivivificata la parola dei posteri «al suon de la sua voce». -
Per una bio-geografia di Tommaso Landolfi. Luoghi, incontri, occasioni del vissuto e della scrittura
In questa passeggiata ideale e a tratti accidentata, Laura Bardelli conduce lettrici e lettori attraverso i luoghi deputati della bio-geografia landolfiana: dalla natia Pico Farnese, borgo incastonato nei monti Aurunci, all’amata e respingente Firenze, dall’esecrata capitale alla piovigginosa Riviera ligure, fino al viaggio di carne e sangue nella sterminata Russia. Esplora poi alcuni degli «altrove» che popolano la scrittura di questo grande del nostro Novecento: la passione per la fantascienza, il petroso immaginario medievale, il precoce interesse per le discipline esoteriche, la febbre dell’azzardo, una tormentata spiritualità. Né manca, infine, di rintracciare le orme dello scrittore nella produzione della figlia Idolina, attenta curatrice dell’opera e devota vestale del culto paterno. -
La lingua del romanzo nero italiano tra Otto e Novecento
Romanzo popolare nero, protogiallo: sono molte le etichette usate per descrivere il giallo preistorico, che interessa una manciata di testi pubblicati in Italia tra Otto e Novecento, qualche decennio prima dei Libri gialli Mondadori, che alla fine degli anni Venti sancirono l’atto di nascita del cosiddetto “giallo all’italiana”. “Gialli” per modo di dire, perché alla detection e alla suspence uniscono elementi terrifici e magici, interminabili processi, passioni struggenti; ma è proprio la loro indefinitezza a renderli interessanti linguisticamente: se da un lato c’è la tendenza alla conservatività e al cliché, dall’altro si intravedono alcune caratteristiche tipiche del poliziesco italiano, ossia l’uso di elementi volti alla verosimiglianza linguistica e alla rappresentazione del parlato. L’indagine è stata svolta su un corpus digitale, nel tentativo di restituire al lettore analisi sia qualitative sia quantitative dei fenomeni linguistici. -
Sulle orme dell'Iliade. Riflessi dell'eroismo omerico nell'epica d'età flavia
Tradizionalmente la poesia epica d’età flavia è stata studiata in rapporto all’Eneide virgiliana; questo volume, invece, si sofferma sulla ricezione in Argonautiche, Tebaide e Punica di quattro grandi episodi dell’Iliade legati alla dimensione dell’eroismo. Omero non è soltanto archetipo della virtus, talora arcaica e primitiva, messa in campo dai protagonisti dei poemi esaminati, ma è usato persino come modello delle perversioni e della negazione della virtus stessa. Il volume, che evidenzia affinità e differenze tra Valerio Flacco, Stazio e Silio Italico in rapporto alla tecnica poetica e all’uso dei modelli, spazia lungo l’arco della poesia epica fino al I sec. d.C. e affronta anche questioni di cronologia relativa, piuttosto spinose specialmente per quanto riguarda Tebaide e Punica. -
Il sospiro del mondo
Questa raccolta di racconti brevi, alcuni brevissimi, vuole essere un almanacco contemporaneo della vita interiore di ognuno di noi. Piccoli attimi in cui gioie, dolori, desideri e speranze si mescolano e si fondono: alcuni si risolvono, altri no. L’importante è averli vissuti. La raccolta presenta personaggi che appartengono a realtà diverse e che vivono sia in città che in campagna; i protagonisti esprimono il loro dolore, in contesti anche drammatici, per trovare una via d’uscita, nel tentativo di liberarsi dalla gabbia della propria solitudine. Tutti sono in cerca di armonia, tutti la amano e vorrebbero viverla per sempre perché, invece, sentono che la propria vita attuale si è parcellizzata. È ridotta all’attimo e l’esistenza, veloce e convulsa, è percepita come una serie di flashes scattati in sequenza. Ciò che desiderano ritrovare è il profondo e vitale sospiro del mondo. -
Una voce nell'ombra
Il romanzo di una redenzione. Niente di nuovo, si dirà, ma ci piace questa storia di persone comuni protagoniste della perenne lotta fra il bene e il male. Siamo nei primi anni Cinquanta, in America, nella città di Richmond, capitale della Virginia. Zacharie, figlio indesiderato, piccolo lustrascarpe dal dolce carattere, è in cerca degli abbracci mai ricevuti dai genitori. Alphonsine, sua sorella, lotta per un futuro migliore per sé e per il fratellino. Suzanne, la madre, vittima della propria sorte, riversa rabbia e frustrazione sui figli. Christophe, padre adottivo di Zacharie, dominatore insensibile e umiliante, è disumano anche nel proprio tragico destino. Michael, il vero padre, ha un sorriso che sgorga direttamente dal cuore, luminoso dono per chi gli sta accanto. La trama di Una voce nell’ombra si dipana in un avvincente crescendo di emozioni e situazioni che mostrano la complessità dell’animo umano alla ricerca del bene, della giustizia, della felicità e dell’amore. Ed è bello procedere in queste scoperte aiutati dallo stile di Mauro Salvadori: chiaro e profondo, pagina dopo pagina ci accompagna come un morbido abbraccio. -
Svolta a u
Come lettore delle poesie, in fase di bozze, l’autore mi prega di assicurare voi lettori che quanto da lui scritto, poco invero, in poesia, è il risvolto della sua vita vissuta tra leggio e scrittoio, tra i propri concittadini e la gente di quasi tutto il mondo. Il risvolto (Svolta a U) non gli appartiene come ogni figlio non appartiene al proprio genitore. Meriti o demeriti vadano, quindi, all’opera e non a lui. Mi raccomanda di ricordare Nunzia Maria Ditonno sua consorte che le poesie ha voluto salvare come particolari momenti della lunga vita insieme ancora vissuta. La rivelata religiosità sua si consideri come umanità. -
Restaurazione di Clausewitz. Con la «Strategia del 1804», le lettere a Roeder e una silloge dalla «Campagna di Russia» commentate
Nel nuovo clima politico della Restaurazione Clausewitz si propose di riaffermare l’antico principio della dipendenza delle armi dalla “politica” anche qualora i nuovi fenomeni eruttivi dell’attivismo nazional-popolare si fossero potuti ripetere. Con la nuova rivoluzione del 1831 la celebre definizione della guerra come prosecuzione eterostrumentale della politica fu una semplificazione e uno scongiuro che resero l’autore malsicuro del risultato ottenuto col Trattato. -
I microbi nella transizione ecologica ed energetica
Il libro ripercorre le tappe fondamentali di Louis Pasteur, un gigante della ricerca scientifica nato due secoli fa, universalmente riconosciuto come il fondatore della Microbiologia e delle sue varie branche per paragonare i risultati di allora con quelli di oggi nell’epoca della transizione ecologica ed energetica. -
La sabbia e il tempo
L’autore utilizza il suo vissuto per invitare il lettore a riconoscere la propria parte eroica, a individuare gli specchi di cui è circondato, a definire i contorni della propria ombra, per recuperare la propria energia primigenia, la propria direzione nella vita, affinché possa essere onorato quel contratto d’Anima, sottoscritto prima di nascere in altro luogo e in altro tempo. -
Un bagliore tremolante si fa strada nel buio del cuore. Antologia poetica. Vol. 2
Poesie di: Aisja Baglioni, Martha Borraccini, Cristina Lonardoni, Luca Lorrai, Peppe Pulva, Margherita Rigamondi, Francesca Santoro, Chiara Tommasi, Daniele Venturi, Giulio Zambon. Introduzioni di: Sauro Albisani, Rosalba De Filippis, Luca Larpi, Isabella Leardini, Daniele Mencarelli, Davide Rondoni. -
«La sua chiarezza séguita l'ardore». Studi di linguistica e filologia offerti a Paola Manni
Il volume raccoglie gli studi offerti a Paola Manni da allievi, amici e colleghi in occasione del suo settantesimo compleanno. I contributi, quaranta in tutto, ripercorrono in modo vario e originale le molteplici direttrici di ricerca attraversate dall’attività scientifica della festeggiata: accanto a studi storico-linguistici, filologici ed esegetici dei testi italiani antichi (con particolare riguardo a quelli danteschi e vinciani), si trovano così indagini etimologiche, lessicografiche e dialettologiche che aprono l’arco diacronico considerato anche ai secoli successivi, fino alla lingua contemporanea. -
Italia frenata. Paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo
Mentre la crisi del capitalismo italiano si rivela radicata e persistente, la diagnosi che se ne può fare conferma la necessità di procedere sulla via delle profonde riforme dello Stato e dei mercati concepite ed avviate negli ultimi quindici anni. Rimane da spiegare per quali motivi questi importanti fattori di innovazione abbiano incontrato resistenze talmente forti da averli in gran parte bloccati. In particolare si tratta di capire per quali motivi permangono elementi di così forte stagnazione nella produttività del Centro-Nord, mentre anche il Mezzogiorno, la cui crescita è pur superiore a quella del resto del paese, non riesce a mantenersi al livello degli obiettivi fissati. -
Manet e il naturalismo nell'arte
Quando la luce delle tele impressioniste esplode nelle sale delle esposizioni ufficiali come in quelle degli artisti ""rifiutati"""", pubblico e critici conformisti ghignano, deridono, imprecano. A difendere pittori e opere c'è Émile Zola. Lucido e ironico, lo scrittore si fa testimone di uno dei movimenti più esaltanti dell'arte del XIX secolo: ma il suo scopo non è mai la difesa polemica, bensì lo svelamento della coscienza estetica del suo tempo, """"l'accettazione dell'arte tutta intera"""" in quanto """"epopea della creatività umana"""". Tra tutti gli artisti lo scrittore predilige Édouard Manet, l'uomo amabile che nel tumulto e nello scandalo, dipinge quadri """"biondi e luminosi""""."" -
Ercole. Una vita da eroe
Questa biografia non convenzionale racconta la vita dell'eroe Ercole: dalla drammatica nascita a Tebe alla morte agonizzante tra le fiamme. L'autore riscopre molte avventure spesso dimenticate, ma estremamente rivelatrici per mostrare quanto Ercole sia molto di più di un eroe tutto muscoli. Stupratore, ubriacone e travestito, i suoi eccessi rivelano molto sul lato oscuro della natura umana. E la storia della sua vita, tragica e comica insieme, mostra quanto sia complessa la nascita di un mito. -
Votantonio. Viaggio nell'Italia elettorale
La sorella di Giulio Tremonti e quella di Albertini, la moglie di Castelli, l'intera famiglia-candidata e i trucchetti delle omonimie elettorali, la corte a Maurizio Scelli e il mito del volontariato salvifico, i cacicchi al sud e le furbizie al nord, la prima candidata trans d'Italia, e la candidata più vecchia d'Europa, l'ex portiere della Juventus Tacconi e il presunto golpista Saja... su tutto, la tv che usa la politica elettorale e la politica che rivitalizza una spenta tv. Un viaggio giornalistico nella variopinta fauna di candidati a caccia di voti e di spazio nel loro mezzo prediletto: la tv. -
Schopenhauer e la Vispa Teresa. L'Italia, le donne, le avventure
Questo libro prende in esame il periodo che Schopenhauer passò in Italia e descrive le avventure amorose del filosofo. Uno dei suoi amori italiani sarebbe stato una veneziana di nome Teresa Fuga, ma sembra che egli abbia avuto come amanti anche altre donne italiane e tedesche. Ne emerge un ritratto nuovo del filosofo, non più dunque ""il salice piangente della filosofia"""" ma una """"natura demoniaca o dionisiaca a seconda delle circostanze"""".""