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L' avocatt in bicicletta. Il romanzo di cinquant'anni del ciclismo nel racconto di Eberardo Pavesi
"La bicicletta è nata come l'anticavallo"""" dice Brera. """"Per essa l'uomo divenne somiero di se stesso e si esaltò del proprio vigore. I cosiddetti """"giganti della strada"""" nacquero dall'impulso turistico dei poveri e dal loro desiderio di rivincita sociale. Uomini difformi, piccoli, sgraziati ottennero con la bicicletta risultati sportivi strabilianti."""" In """"""""L'avocatt in bicicletta"""" Gianni Brera ha scritto l'epopea della povera gente attraverso i ricordi di un leggendario protagonista di imprese ormai inconcepibili: Eberardo Pavesi. Il ciclismo come passione, tormento e resurrezione nella prosa ardimentosa di Gianni Brera ragazzino di trent'anni, come si definisce lui, alle prese con un suo eroe. Un romanzo vero che commosse Mario Soldati e altri scrittori sino alle lacrime. Prefazione di Paolo Brera, postfazione di Orio Vergani." -
I grandi reporter. Piccola conferenza sul giornalismo
Lontano dallo spettacolare, di cosa è fatto il mestiere del grande reporter, tanto nel quotidiano quanto nel dramma e nell'emozione? La vita di Florence Aubenas si confonde con questo mestiere e ne riflette le esigenze, le gioie, i pericoli anche, da Baghdad a Kaboul. In una piccola conferenza al teatro di Montreuil, riportata in questo libro, la giornalista racconta i suoi esordi, il suo primo reportage, nato quasi per caso, e la passione che ne è subito nata. Postfazione di Paolo Barbieri. -
Maria di Nazareth
Maria era cristiana? In che senso può esser detta ""cristiana"""" una donna nata in Palestina un paio di decenni prima dell'era volgare, cresciuta e educata all'ombra dell'immobile cultura ebraica, e che quando suo figlio Gesù diede inizio al proprio apostolato sfiorava ormai la cinquantina? Di Maria, in realtà, i documenti storici non ci dicono quasi nulla e tutto quello che sappiamo di lei nasce a partire da alcuni secoli dopo, in altre e diverse civiltà culturali. Il cristianesimo ha dunque strappato Maria all'ambiente in cui visse; riportarla alla sua terra e ai suoi tempi apre la porta a infinite domande, a cui questo libro tenta di dare risposta."" -
L' ateismo di papa Francesco e altri saggi
L'ateismo di papa Francesco. Provocazione o scoop destinato a fare epoca? Tutte e due le cose, stando all'autore; ma tutte e due convergenti verso l'audace volontà di fare di questo ""ateismo"""" il punto (di arrivo e di partenza) di un papato svincolato da ogni soggezione religiosa, superstiziosa, reazionaria, per farsi presenza politicamente attiva nel nostro concreto quotidiano; dove - in tutta franchezza - l'impronta del teismo è alquanto vaga e incerta. Così, almeno, a seguire il ragionamento che qui si svolge, più convincente - si osa sperare - che prepotente. Poi, gli """"altri saggi"""". Tra i quali il """"Breviario per la gioventù"""", destinato in particolare «ai giovani nei momenti liberi dal cellulare», abbondante di dichiarate ambizioni, che vorrebbero farne qualcosa di non passeggero e occasionale, valido anche per chi """"giovane"""" non lo è più o non lo è ancora."" -
Finito e infinito
Soltanto un filosofo della portata di Alain Badiou può parlare di nozioni e cose impenetrabili in un modo accessibile a tutti. Il tema del finito e dell'infinito è un tema complesso. Se lo trattiamo dal punto di vista della religione la conclusione naturale è: ""Dio è infinito""""; per la matematica """"c'è un modo per misurare l'infinito""""; per la fìsica """"l'universo è infinito?""""; dal punto di vista della filosofia, """"l'infinito non può essere separato dal finito"""". L'uomo è finito, perché sappiamo che l'uomo muore. Allora come è possibile per un essere """"finito"""" comprendere """"l'infinito?"""". A queste e ad altre domande risponde Alain Badiou con questo piccolo saggio sul finito e sull'infinito."" -
Diversità di natura, diversità di cultura
Ovunque nel mondo, noi vediamo e consideriamo i luoghi e gli esseri che li popolano, in funzione delle nostre proprie abitudini - derivanti dall'educazione ricevuta -, dei paesaggi ai quali siamo avvezzi e dei modi di vita che ci sono familiari sin dall'infanzia. Questa diversità è senza dubbio un patrimonio inestimabile, ma essa rende la coesistenza più difficile: popoli diversi per lingua, costumi, ambienti che occupano e modi di percepirli vivono in un mondo comune e possono davvero comprendersi? -
Il tempo fermato. Piccola conferenza sulle immagini
Di immagini ce n'è dappertutto, di tutte le epoche e di ogni sorta. Gli uomini hanno sempre avuto bisogno di immagini. A cosa servono e che cosa si può dire a loro riguardo, per dare conto di quello che sono e di come agiscono? Dalle più antiche immagini conosciute (gli animali dipinti sulle pareti delle caverne) alle più recenti (le foto digitali) passando per le immagini originarie ovvero il riflesso e l'ombra, è tutto un percorso che si apre a nuovi sviluppi: e al di là delle differenze tecniche, storiche, funzionali, c'è comunque un fondo comune, che accomuna le immagini: esse inquadrano lo spazio ritagliando dal mondo dei frammenti silenziosi, tendono a sfuggire al tempo, a fermare il tempo. Così, sospese, esse si aprono davanti a noi come delle riserve inesauribili di senso. -
Il mestiere del calciatore
"Il mestiere del calciatore"""" è un manuale scritto da Gianni Brera nel 1972 per i ragazzi che desideravano intraprendere la carriera di calciatore. Un libro particolarmente chiaro nella spiegazione dei ruoli, dei moduli e dello stile dei campioni, da Di Stefano a Riva, da Meazza a Pelé. Il saggio contiene i ritratti indimenticabili di grandi calciatori, penetranti rivalutazioni di atleti la cui bravura, meno evidente, aveva però una grande importanza tattica nel periodo in cui si preparava il trionfo della Scuola italiana, sempre appassionatamente sostenuta da Gianni Brera." -
Ciak, si abbaia! Cent'anni di film, storia e curiosità degli attori a quattro zampe
Da sempre considerato il miglior amico dell'uomo, il cane non può certo esimersi dall'accompagnare stelle e divi del grande schermo nelle loro performance. Dalle prime tremolanti sequenze girate dai fratelli Lumière nel 1895 alle prodigiose macchinazioni digitali di questi ultimi anni, lo scodinzolante quadrupede compie parecchia strada, passando da semplici ruoli di comparsa o spalla a vere e proprie parti da protagonista assoluto. Intrepido quattrozampe dotato di ineguagliabile personalità che, dopo l'acclamato esordio di Rover agli inizi del Novecento, finisce ben presto con lo scorazzare dal western al poliziesco, il dramma e la commedia, fino al cartoon, la fantascienza e l'horror, appassionando spettatori e addetti ai lavori di tutto il mondo con le sue mirabolanti avventure. Tenero, intelligente, simpatico, coraggioso ma anche eccentrico, questo eroe dal portamento fiero sembra non avvertire il passare degli anni, dimostrandosi sempre pronto a vestire i panni, o meglio il pelo, di fiammanti personaggi al passo con i tempi. -
Io... Marilyn. La vita, il cinema, il glamour
Cristallizzata nel sogno e trasformata dall'industria della memoria in una delle più importanti figure del Novecento, Marilyn Monroe incarna il simbolo del sex appeal e del mistero. Pin up, modella, attrice di musical, dramma e soprattutto di commedie, con quel fascino irrequieto ipnotizza intere generazioni, per nulla abituate a donne così disinvolte sia sullo schermo sia nel privato. La straordinaria capacità della diva nel non prendersi mai troppo sul serio fa il giro del mondo. Il suo personaggio esplode, divenendo la valvola di sfogo per i sogni repressi dell'America borghese, e non solo. Il modo spigliato, provocante e un po' svampito con cui interpreta anche la vita, stravolge il senso comune, smuove i preconcetti e restituisce alla società degli anni Cinquanta quella sensazione di positiva leggerezza che tanto mancava nell'immediato dopoguerra. Nonostante l'infanzia difficile e alcune esperienze a dir poco infelici, la Venere bionda non si perde mai d'animo. Nel corso della vertiginosa scalata al successo arriva a suggestionare, con il proprio esuberante carisma, la febbrile ispirazione di artisti e poeti, la fantasia di maestri del fumetto, i bozzetti degli stilisti più in voga, le creazioni dei pubblicitari e le svariate imitazioni di aspiranti attrici e vamp già affermate, pronte a tutto pur di calarsi nelle sue vesti. Regina indiscussa del glamour, icona della moda e prima signora dello star system... -
A letto con David. Sogno e incubo nel cinema di Lynch
Non capire David Lynch è una cosa normale: l'equivalente in grande schermo di una formula di Werner, marcata da luci violacee, piedipiatti nottambuli, pischelli curiosi, verginelle di provincia, conigli da salotto, insegne illuminate nel pieno della notte e orecchie mozzate tra rose scarlatte. Visionario multitasking, David Lynch confonde le idee, suscita perplessità e prefigura tendenze in un'America di quartiere contesa tra l'incubo, il sogno e lo sporco sotto il tappeto. Dall'autore di ""Woody Alien. Guida a un uso responsabile"""", un libro che racconta la carriera controversa del grande regista di Missoula: dagli esordi studenteschi ai capolavori della maturità, dalle incertezze della critica ai riconoscimenti più importanti, dalla passione per la musica all'amore per il silenzio. Quel silenzio che fa paura, quel silenzio che - fino a prova contraria - ci dice chi siamo."" -
Quando le donne hanno spiccato il volo. La presenza femminile nel mondo dell'aviazione
Succede ancora ai nostri giorni di sentir dire - in famiglia o sui campi di volo - che i peggior nemici dell'aviazione sono la forza di gravità e... le donne! Mentre l'accusa fatta alla forza di gravità è indubbiamente fondata, la colpa attribuita alle donne deve essere spiegata e notevolmente mitigata. Con la loro scherzosa affermazione, infatti, gli aviatori esprimono disappunto solamente nei confronti di quelle madri, mogli, nonne, sorelle e fidanzate che - manifestando eccessivi timori e apprensioni - frenano lo slancio dei giovani attratti dal volo. Malgrado questo atteggiamento femminile sia piuttosto diffuso, il ruolo sostenuto dalle donne nella storia dell'aeronautica - e poi nelle ancora più spettacolari missioni spaziali - è stato tutt'altro che trascurabile. E merita di essere conosciuto. -
Miao, si gira! Cent'anni di film, storia e curiosità degli attori a quattro zampe
L'esordio fulminante del gatto nell'universo della settima arte risale all'epoca del muto, quando un fuoriclasse di nome Pepper stupisce gli spettatori del cinematografo con i suoi baffi intriganti e il frizzante humour. Primo grande micio con il pallino della recitazione finisce con lo spianare la strada a molti altri felini, pronti a mettere lo zampino in commedie brillanti, cartoon e polverosi western, pellicole fantascientifiche, polizieschi e, perché no, in cupi e truculenti horror da far perdere il sonno. A partire da questo interprete dal morbido pelo, il gatto sfoggia sul grande schermo un'abilità camaleontica strabiliante sempre al passo con i tempi, invidiata perfino dalle più acclamate star di Hollywood. Eccentrico, coccolone ma anche irascibile e inquieto, con passo felpato e ostinazione si fa largo tra divi e starlet, aggiudicandosi importanti premi e conquistando le platee di tutto il mondo con la sua contagiosa simpatia e quel pizzico di mistero che da sempre lo contraddistingue. Il risultato è un'esaltante epopea cinematografica che il volume, ricco di aneddoti e curiosità, esplora con lo sguardo compiaciuto di quanti amano il gatto. -
Malattia e morte di Giacomo Leopardi. Osservazioni critiche e nuova interpretazione diagnostica con documenti inediti
"Con questo saggio mi auguro di avere aggiunto un altro tassello alla comprensione di uno degli aspetti che incolpevolmente ha condizionato tutta la vita del Leopardi e che una certa critica ha spesso utilizzato per sminuire la sua lirica e il suo pensiero: la sua malattia, sconosciuta al suo tempo."""" (Erik P. Sganzerla)" -
Platone
Il testo è tratto dalla rassegna ""Vale Philosophia! Quel che resta dei grandi"""" tenutasi nella prestigiosa Sala Liberty del Circolo Filologico Milanese a cura di Luciano Tellaroli. Nove incontri con i maggiori filosofi contemporanei italiani chiamati a illustrare grandi filosofi e idee del passato, delineando una sorta di Storia delle memorabili conquiste del pensiero filosofico occidentale e di ciò che ne resta, vivo, oggi. L'originalità della rassegna, e quindi dei contenuti che la collana propone, consiste appunto nella ricerca della comprensione del valore odierno - ciò che sopravvive, dei grandi maestri filosofi. Cos'è un pensiero vivo oggi? Forse è quello la cui essenza rappresenta ancora una frontiera insuperata, e le cui domande e risposte vivide ci appartengono tuttora. Certo la scelta dei filosofi è stata soggettiva (l'idea originale era di un ciclo annuale con ventisei incontri che partisse da Talete e Parmenide per terminare con Wittgenstein): ragioni pratiche ci hanno portato a ridurne drasticamente il numero."" -
Mozart a Londra. «Londra affumicata e trista, ma libera»
Nella biografia di Mozart sono due le Londra di cui è legittimo parlare: quella raggiunta nella primavera del 1764 da uno speciale bambino di otto anni che, in viaggio con papà, mamma e sorella maggiore, s’era lasciato alle spalle il torpore provinciale della piccola e bigotta Salisburgo e quella vagheggiata come possibile meta professionale, a partire dal 1782, da un compositore ventiseienne il quale, in una Vienna di trecentomila abitanti, durava fatica a farsi largo con la propria incomparabilità di virtuoso, operista e maestro di cappella. Sono dunque due diversi Mozart quelli che la sua stessa vita ci autorizza a immaginare in relazione alla città-mito del secolo della liberté e della modernizzazione economica e sociale dell’Europa: prima il bambino che si dischiude al prodigio del proprio talento musicale e poi l’adulto che osa, si ritrae e tentenna di fronte alla lusinga di un’indipendenza professionale. Questo libro nutre l’ambizione di offrirsi come discorso di continuità rievocativa tra lo stupore di un fanciullo eccezionale inghiottito dalla più grande metropoli del suo tempo e le malferme speranze di un adulto inquieto, consapevole della propria grandezza di artista, ma forse non altrettanto sicuro di sé nell’adattarsi all’idea che il successo in campo musicale avesse finito per dipendere da rituali di ascolto collettivo ben diversi da quelli per i quali, da piccolo, era stato consacrato all’Arte dei Suoni. -
Lutero e Calvino: coscienza e istituzione
Il testo è tratto dalla rassegna ""Vale Philosophia! - quel che resta dei grandi"""" a cura di Luciano Tellaroli. Nove incontri con i maggiori filosofi contemporanei italiani chiamati a illustrare grandi filosofi e idee del passato. L'originalità della rassegna, e quindi dei contenuti della collana, consiste nella ricerca della comprensione del valore odierno - ciò che sopravvive, dei grandi Maestri."" -
Spinoza
Il testo è tratto dalla rassegna ""Vale Philosophia! Quel che resta dei grandi"""" tenutasi nella prestigiosa Sala Liberty del Circolo Filologico Milanese a cura di Luciano Tellaroli. Nove incontri con i maggiori filosofi contemporanei italiani chiamati a illustrare grandi filosofi e idee del passato, delineando una sorta di storia delle memorabili conquiste del pensiero filosofico occidentale e di ciò che ne resta, vivo, oggi. L'originalità della rassegna, e quindi dei contenuti che la collana propone, consiste appunto nella ricerca della comprensione del valore odierno - ciò che sopravvive, dei grandi maestri filosofi. Cos'è un pensiero vivo oggi? Forse è quello la cui essenza rappresenta ancora una frontiera insuperata, e le cui domande e risposte vivide ci appartengono tuttora. Certo la scelta dei filosofi è stata soggettiva (l'idea originale era di un ciclo annuale con ventisei incontri che partisse da Talete e Parmenide per terminare con Wittgenstein): ragioni pratiche ci hanno portato a ridurne drasticamente il numero."" -
Ma chi erano mai questi Beatles? Un'esperienza personale
Un libro dedicato a dei “miti” della storia della musica. L’autore, un fan sfegatato dei Beatles, tenta di capire e analizzare il vero ruolo che ciascuno dei quattro componenti del gruppo ha ricoperto all’interno della band. Uno per uno. L’autore racconta i Beatles con gli occhi dell’appassionato che ha vissuto l’apice del successo del gruppo cercando di entrare nel merito delle loro esperienze personali e della storia della loro sincera e profonda amicizia. Insieme luoghi, persone e aneddoti di ieri e di oggi che raccontano la passione e il successo dei ragazzi di Liverpool. Questo Magical Mistery Tour è dedicato a chi ha amato, ama e amerà i Beatles. -
Heidegger
Il testo è tratto dalla rassegna ""Vale Philosophia! Quel che resta dei grandi"""" tenutasi nella prestigiosa Sala Liberty del Circolo Filologico Milanese a cura di Luciano Tellaroli. Nove incontri con i maggiori filosofi contemporanei italiani chiamati a illustrare grandi filosofi e idee del passato, delineando una sorta di Storia delle memorabili conquiste del pensiero filosofico occidentale e di ciò che ne resta, vivo, oggi. L'originalità della rassegna, e quindi dei contenuti che la collana propone, consiste appunto nella ricerca della comprensione del valore odierno - ciò che sopravvive, dei grandi Maestri Filosofi. Cos'è un pensiero vivo oggi? Forse è quello la cui essenza rappresenta ancora una frontiera insuperata, e le cui domande e risposte vivide ci appartengono tuttora. Certo la scelta dei filosofi è stata soggettiva (l'idea originale era di un ciclo annuale con ventisei incontri che partisse da Talete e Parmenide per terminare con Wittgenstein): ragioni pratiche ci hanno portato a ridurne drasticamente il numero. La coerenza e l'unità del progetto, pur ridotto a nove incontri, è stata ben illustrata da Armando Torno.""