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L' alfabeto segreto
Caro diario... potrebbe sottotitolarsi questo ritratto che Marina Giordana esegue di se stessa. Inizia in modo semplice ed esemplare - «Sono nata a Roma, in via Eleonora Duse...». Non come quei film - che Marina ben conosce per lunga frequentazione professionale - che cominciano con una serie di anticipazioni (neanche fossero l'ouverture di un'opera di Verdi) e che a metà strada ti sparano i titoli di testa, a tua totale e sgradita distrazione. No! «Caro diario, sono nata a Roma, in via Eleonora Duse...» e così va avanti. Ma il suo ambito va ben al di là dei diari che iniziano il primo giorno di scuola, o il primo giorno dell'anno, o con il piglio del Cuore o del Giornalino di Gian Burrasca. Qui il raggio d'azione è quello di una vita, ed è il libro che ciascuno di noi dovrebbe scrivere: un libro per dire di sé, per ricordare quel che è stato; da lasciare alla piccola cerchia di parenti e amici, da portare in omaggio a ogni invito a cena, e - last albeit least - a sollievo dell'ansimante e un po' affaticata editoria italiana: poiché siamo pur sempre più di cinquanta milioni! Presentazione di Luigi Lunari. -
Nel cuore della città di Joyce. La Dublino di Ulysses
Nel cuore della città di Joyce è, a un tempo, un percorso attraverso i luoghi del capolavoro joyciano e una guida alla lettura di un opera molto famosa quanto in realtà poco conosciuta, a causa della nomea di illeggibilità che a torto la circonda. Il libro – corredato da numerose fotografie, cartine esplicative e mappe d’epoca – è il viatico ideale per la scoperta di un capolavoro complesso quanto vitale, profondo quanto divertente. -
La Costituzione della Repubblica italiana ovvero Settant'anni dopo
«La Costituzione della Repubblica italiana. Un nobile monumento ma anche un ingombrante catorcio.» Comincia così, provocatoriamente, il pamphlet che Luigi Lunari - drammaturgo di fama mondiale, ma autore anche di testi politici quale ""La democrazia: una signora da buttare"""" - dedica al documento fondante del nostro Paese. Scritto con l'identica brillante verve dei suoi spettacoli teatrali, l'agile libretto è una cavalcata tra i 139 articoli della vecchia carta, commentati nei loro punti salienti, con molte divertenti e divertite divagazioni sui temi che nel frattempo si sono manifestati (dalla parità uomo e donna, ai diritti civili, alla nascita dell'Europa...), e con la puntuale proposta dei cambiamenti che si rendono ormai indispensabili, e che Lunari suggerisce con grande e ironica acutezza ai nuovi Padri Costituenti che o presto o tardi dovranno pur accingersi a questo compito."" -
La nuova fisica delle particelle e i segreti dell'universo. Un dialogo tra filosofia, scienza e religione
La Scuola della Cattedrale, presieduta da Monsignor Gianantonio Borgonovo, prosegue il suo ciclo di incontri con un evento culturale nel segno della fisica che esplora il mondo delle particelle. Guido Tonelli, fisico e professore ordinario dell'Università di Pisa, tratta degli eventi che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra dove è stato realizzato LHC, l'acceleratore di particelle più potente del mondo, con un'analisi di materia e antimateria, energia e universo, per capire come tutto è cominciato e come forse andrà a finire. Dove potrà arrivare l'uomo con queste nuove visioni? Quali cambiamenti e traguardi sono ipotizzabili? Come leggere da un punto di vista religioso e filosofico questi nuovi scenari che la scienza prospetta? L'evento ha visto gli interventi di Monsignor Borgonovo e del filosofo Remo Bodei, professore di Filosofia all'Università di Pisa. -
Milano by night. Quando lo spogliarello era un'arte
A inizio estate l'addio. Il sipario del leggendario simbolo delle notti leggere milanesi calò per sempre. Con malinconia. Lo storico tempio dell'avanspettacolo, della rivista e dello spogliarello, chiuse. Il teatro Smeraldo, dopo quarantacinque anni, abbassava per sempre il tendone di velluto rosso, congedandosi quasi in sordina dal suo pubblico, dai suoi artisti, da Milano. Era il 1985 quando, con un nodo in gola, il conte Gianfranco Longoni, proprietario del locale, lo annunciò: «Lo facciamo alla chetichella, ma non c'è più niente da fare: il malato è troppo grave e ogni tentativo per cercare di rimetterlo in sesto si è rivelato vano». Michele Focarete ripercorre, con un velo di nostalgia, con immagini e foto d'epoca, la Milano degli anni del dopoguerra, la Milano dei teatri, delle ugole d'oro, dei vari Adriano Celentano e Rita Pavone, ma anche la Milano dei night. Dallo Smeraldo al teatro Alle Maschere si faceva sempre più largo quel pizzico di proibito prima riservato a pochi. Un mondo ricco di fascino e seduzione, bollicine e pupe tramontato con la nascita delle discoteche. Con interventi di Armando Torno e postfazione di Rinaldo Gianola. -
Scoprendo Salinger. Come forse è stato inventato «Il giovane Holden»
Nessuno sa veramente come J.D. Salinger abbia inventato il suo Holden Caulfield. Nessuno lo sa perché, anche Salinger – prima di autoesiliarsi nei boschi del New Hampshire – in proposito ha detto poco. Il mistero non è stato completamente svelato neppure dal film Salinger di Shane Salerno edito da Feltrinelli. Nessuno lo sa perché Il giovane Holden è una invenzione della Einaudi nella traduzione italiana del 1952. Il titolo originale del romanzo, apparso nel 1951, recitava The Catcher in the Rye. Verso intraducibile di una filastrocca gaelica che più o meno significa: “L’acchiappatore nella segale”.rnAndrea Bosco ha immaginato come siano andate le cose. Lettura scenica proposta per la prima volta nel 2010 al Teatro di Verdura di Milano. Con le voci degli attori Marco Balbi e Gianni Quillico e per la regia di Rita Greco.rnIl testo, purgato dalle note di regia, viene presentato integralmente. Si dipana tra aneddoti e citazioni. Intuizioni che nel tempo si sono dimostrate valide. Con un finale sorprendente, rivelatore, del complesso rapporto di Salinger con il personaggio che lo ha reso immortale. rnCaso di un personaggio diventato più celebre del suo autore, simbolo della controcultura americana, Il giovane Holden è un romanzo conosciuto in tutto il mondo che ancora divide. -
A proposito dell'amore
«Il tema che affronteremo stasera è forse uno degli argomenti più difficili da trattare, dal momento che non esiste scrittore, religione, filosofia o sistema di pensiero che, in qualche modo, non abbia fatto i conti con l'amore.» - Armando Torno -
Le tradizioni italiane della Sibilla
La Sibilla è una figura storicamente esistita, presente anche nella mitologia greca e in quella romana. Le Sibille erano vergini dotate di virtù profetiche ispirate da un dio (solitamente Apollo), in grado di fornire responsi e fare predizioni, per lo più in forma oscura o ambivalente. Le Sibille del mondo antico erano leggendarie profetesse, collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo: Italia (Cuma), Africa, Grecia (Delfi), Asia Minore. Tra le più conosciute, la Sibilla Eritrea, la Sibilla Cumana e la Sibilla Delfica. Nella Roma repubblicana e imperiale un collegio di sacerdoti custodiva gli Oracoli sibillini, testi sacri di origine etrusca, consultati in caso di pericoli o di catastrofi. Ma quante Sibille sono esistite? E in Italia? Quante versioni, quante leggende, e in quanti posti è stata collocata questa fantomatica figura? Ferdinando Neri, prendendo spunto dalla leggenda medievale della Sibilla, che occupa un libro del Guerin Meschino e poi uno della Salade di Antoine de La Salle, studia e approfondisce le tradizioni italiane della Sibilla, a volte caratterizzata da uno spirito profetico, a volte da una divina bellezza, a volte da una insana superbia, a volte dalla verginità, a seconda del luogo e del periodo in cui queste tradizioni e leggende orali ebbero luogo. -
Immagini simboliche e metamorfosi di idee
Lina Bolzoni e Mino Gabriele discutono del valore delle immagini, della ricerca dei simboli, dell'icona, del potere di trasmissione delle immagini. Tutto nasce dalla pubblicazione de Il primo giorno del mondo di Mino Gabriele. Questo ""primo giorno del mondo"""" è raffigurato in un'immagine che lo rappresenta, ma non è un commento al libro: è un punto di partenza che viene elaborato per dialogare su tutto ciò che l'immagine può recare, causare. Con Lina Bolzoni, Mino Gabriele affronta il tema del ruolo delle immagini, soprattutto quelle simboliche che, nei secoli, possono riapparire sulla scena, assumendo significati diversi, veicolando immagini diverse e interagendo con gli spazi, i luoghi in cui si trovano..."" -
Un piccolo libro famoso e un gruppo di amici
Come nacque il saggio ""Dei delitti e delle pene"""", tanto citato e così poco letto? Perché all'epoca c'era chi ipotizzava che il libro fosse opera di Pietro Verri e non di Cesare Beccaria? Questo lavoro teatrale fa rivivere l'incontro fecondo di due intelligenze diverse e affini, e racconta l'interessante genesi di un piccolo libro che, con lucidità e passione, presentava proposte concrete per una società più giusta. L'autrice costruisce i dialoghi utilizzando gli scritti di Beccaria, di Alessandro e di Pietro Verri, scritti che esprimono stati d'animo, riflessioni, intuizioni quanto mai attuali. Così questi dialoghi non fanno solo conoscere un momento della nostra storia, ma parlano di noi e per noi. Conformismo e ricerca di autenticità, solidarietà e gelosie, uso ottimale di tempo ed energia, depressione e autostima, male di vivere e impegno a vivere meglio sono alcuni degli argomenti di queste pagine."" -
Frank Sinatra. Una vita da boss
Quando Frank Sinatra è morto, il 14 maggio 1998, all'età di 82 anni, non ha avuto bisogno di entrare nella leggenda. C'era già. Pochi artisti sono stati tanto amati, ammirati, invidiati. Nessuno è stato coinvolto in inquietanti rapporti, anche operativi, con i più importanti capi della mafia italo-americana, come è successo a lui. Ha interpretato canzoni struggenti, avuto le donne più belle, girato film di successo, ha avuto come amici alcuni degli uomini più potenti della terra, capi di Stato, capitani d'industria, ma anche ""padrini"""" e killer della mafia italo-americana. Sembrava che di lui fosse già stato scritto tutto. Invece Renzo Magosso ha scoperto che di Sinatra, della sua vera storia personale, è stato raccontato ben poco. A cominciare da quando è venuto al mondo, con un timpano fuori uso, proprio lui, ritenuto l'orecchio musicale più sensibile del Novecento, da una mamma boss a Little Italy e da un papà pugile. Negli archivi del Municipio della sua città natale, Hoboken, si è imbattuto in decine di documenti: perfino di studenti che hanno realizzato la tesi di laurea sulla sua infanzia, i suoi inizi come cantante, quando, cioè, per ottenere una scrittura si faceva spalleggiare da un gangster. Poi, è riuscito a leggere le carte - rimaste segrete per oltre mezzo secolo - della Commissione Kefauver che ha indagato sui crimini della mafia italo-americana. Sono così affiorate situazioni davvero inquietanti, nomi, prove, episodi sconvolgenti. Ne esce un ritratto inedito e appassionante di un uomo straordinario e di un impareggiabile mascalzone. Che ha segnato un'epoca. E per molti versi è impossibile ignorare."" -
Dialogo del cappone e della pollastra. Testo francese a fronte
Tratto da La cena del conte de Boulainvilliers, questo dialogo tra un cappone e una pollastra è singolare. Innanzitutto si tratta di un dialogo filosofico, anche se i protagonisti non sono filosofi, ma due pennuti che stanno per essere sgozzati. Lo scenario è un pollaio. Nonostante la concitazione del momento che precede la fine della loro avventura terrena – sta per arrivare il garzone di cucina con il suo coltellaccio – riflettono sul loro destino e parlano da filosofi, passando in rassegna le teorie più accreditate sulla natura animale, riprendendo le formule delle scuole e riscrivendo una storia della filosofia alternativa, dalla parte degli animali, in cui campeggiano, come eroi del pensiero, Pitagora e Porfirio. Si tratta di un dialogo importante per vari motivi, che ci restituisce l’insuperabile capacità di Voltaire di fare della conversazione un’arte brillante e polemica. -
I giuramenti di Ippocrate. Testo francese a fronte
Ippocrate rappresenta la straordinaria vivacità del secolo di Pericle, ma si è imposto nei secoli successivi come autorità indiscussa, non solo in campo medico. La teoria e la prassi medica, fino alla metà del XIX secolo, si sono riferite a Ippocrate e ancora oggi chi si interessa della deontologia medica, di salute e di malattia, di scienza e religione deve rifarsi al suo pensiero. È significativo come l'evoluzione della scienza non abbia condannato Ippocrate all'oblio, ma anzi ne abbia valorizzato al meglio il nucleo centrale del suo pensiero. In contemporanea con la Francia, una conferenza scritta del curatore dell'edizione critica di tutte le opere di Ippocrate e che ci svela la vera grandezza di questo autore, famoso soprattutto per il giuramento che devono ancora oggi prestare i medici. -
L' inganno populista. Cronaca di un anno vissuto pericolosamente
È stato un anno indimenticabile, il 2018. Una campagna elettorale di insulti e falsità. Il trionfo dell'Italia populista. Il governo impossibile tra Lega e M5S. Una classe di neofiti della politica, selezionati da qualche clic, inesperti ma affamati di poltrone e potere. I fascisti che sparano per difendere la razza bianca. I porti chiusi e il sequestro dei migranti. La pistola sotto il cuscino. L'attacco all'Europa. Il crollo del ponte Morandi. La scomparsa dei leader morali. Il disastro di quel che resta della Sinistra. L'incertezza delle istituzioni. L'opposizione debole e inutile. Un'Italia impaurita, rabbiosa che cerca scorciatoie consolatorie e rifugi sicuri. Un racconto lungo un anno, costruito settimana dopo settimana, un appunto dietro l'altro. Fatti, notizie, riflessioni. Uno sguardo sul ""cambiamento"""" di un Paese sfilacciato e protervo. «La pacchia è finita» annuncia Matteo Salvini. Il popolo applaude. Prefazione di Goffredo Fofi."" -
Elogio del testo critico. Per i cento anni de «Les belles lettres»
La Scuola della Cattedrale ha avuto come ospiti Jean-Louis Ferrary e John Scheid, due studiosi che sono gli attuali responsabili della ""Collection Des Universités de France Série latine"""", edita dalla casa editrice parigina Les Belles Lettres, o meglio - detto in termini confidenziali - della """"Budé latine"""". Una serie di testi critici, introdotti e con ampie annotazioni che affiancano la gemella collezione greca, diretta da Jacques Jouanna. Due raccolte di opere classiche che ormai contano più di mille tomi, tanto che la """"Budé"""" è diventata la più vasta collana oggi pubblicata al mondo per l'antichità. Supera numericamente e per il continuo aggiornamento critico (molti titoli sono stati rifatti o si sono inserite le ultime acquisizioni della filologia) tutte le altre serie oggi in commercio. Introduzione di Gianantonio Borgonovo e Armando Torno."" -
Napoleone
Napoleone, che amava molto paragonarsi ai grandi condottieri del passato, come Alessandro, Cesare e Carlo Magno, fu anche un personaggio incredibilmente moderno. Modello di grandezza, creatore della propria fortuna, giunto all'apice del potere e della gloria, egli è stato un eroe nel vero senso del termine in un momento storico che ha saputo leggere e dominare. Jacques Bainville ammirava quell'uomo incomparabile, ma era anche convinto che «fatta eccezione per la gloria e per l'arte, sarebbe stato forse meglio che non fosse esistito». L'autore vede la storia del suo personaggio come una tragedia, individuale e collettiva. -
Il «caso» Marcione
Marcione, un armatore del Ponto, verso il 140 d.C. giunse a Roma e divenne un membro di spicco della comunità cristiana locale. Ben presto la sua teologia lo portò alla rottura con i capi di quella comunità: infatti predicava un'incompatibilità fra il Dio delle Scritture ebraiche e quello annunciato da Gesù. Marcione e i suoi seguaci leggevano la vita di Gesù in un peculiare Vangelo che in seguito verrà denominato Vangelo di Marcione. Condannato come eretico, sparì dalla circolazione; ma alcuni scrittori ecclesiastici ne hanno tramandato diversi stralci. Andrea Nicolotti e Claudio Gianotto ne propongono una ricostruzione, integrando le parti mancanti e presentando per la prima volta in lingua italiana un testo che cerca di avvicinarsi all'originale perduto. -
Contromano
Su alcuni dei temi più scottanti di oggi scarseggiano le opinioni di pensatori qualificati e indipendenti. Parlare di fanatismo, razze, migranti, ma anche di famiglie e omosessualità, di pena di morte fa diventare i liberi pensatori autori ""contromano"""" e si subisce una sorta di ostracismo. Senza timore di diventare """"politicamente scorretto"""", toccando tabù considerati inviolabili, Sossio Giametta raccoglie in questo suo nuovo libro alcuni saggi """"controcorrente"""", che sono caratterizzati da un approfondimento filosofico per riaprire il dibattito e illuminare lo stato attuale dell'umanità su temi quali: antirazzismo, fanatismo, razze, migranti; il ratto d'Europa; il convegno di Verona sulle famiglie e la questione dell'omosessualità; l'identità; la cittadinanza; la scienza e la filosofia; la pena capitale; la cittadinanza."" -
Il ciambellano e il meccanico. Mozart e gli italiani del suo tempo
Questo libro si pone l'obiettivo di analizzare il caso Mozart nei suoi rapporti non tanto con l'Italia, quanto con gli individui che provenivano dai suoi confini: i ""Welsche"""", """"gli italiani""""; il rapporto, cioè, intercorso fra il compositore per antonomasia del Settecento, la sua famiglia d'origine e i nostri connazionali di 250 anni fa. Sono innumerevoli gli scritti biografici e le conversazioni accademiche in cui Mozart è stato presentato al mondo dei cultori e degli appassionati di musica come un """"compositore italiano"""". La cosa si deve alla fierezza nazionale fomentata al di qua delle Alpi dalla lingua che egli seppe rivestire della propria musica. Nel suo saggio, l'autore si sforza di andare oltre i sentimentalismi, precisando come Mozart fu un compositore tedesco e fu lui più di qualsiasi altro a volersene convincere."" -
Maria di Nazareth
Maria era cristiana? In che senso può esser detta ""cristiana"""" una donna nata in Palestina un paio di decenni prima dell'era volgare, cresciuta e educata all'ombra dell'immobile cultura ebraica, e che quando suo figlio Gesù diede inizio al proprio apostolato sfiorava ormai la cinquantina? Di Maria, in realtà, i documenti storici non ci dicono quasi nulla e tutto quello che sappiamo di lei nasce a partire da alcuni secoli dopo, in altre e diverse civiltà culturali. Il cristianesimo ha dunque strappato Maria all'ambiente in cui visse; riportarla alla sua terra e ai suoi tempi apre la porta a infinite domande, a cui questo libro tenta di dare risposta.""