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Coltivare e custodire la terra. L'ecologia tra messaggio cristiano e impegno civile
"Quello che è avvenuto con la Rivoluzione industriale, con l'introduzione della macchina, che in qualche modo ha cambiato la storia del costume e la società, oggi si sta riproducendo con le bio-tecnologie. Pensate alle applicazioni, che attraversano tutti i campi, fino ad arrivare alla genetica umana: è un enorme problema... Tale applicazione sta cambiando le nostre categorie mentali. E una vera cultura nuova che sta nascendo e che sta sollevando interrogativi ancora senza risposta, nemmeno a livello scientifico. Il mondo di ieri è finito e, grazie all'introduzione delle nuove tecnologie, navighiamo in orizzonti che ancora non sono chiari e noi dobbiamo scegliere. Capite qual è il dramma? Non possiamo stare fermi; non possiamo rimanere ancorati alla cultura di ieri; la cultura nuova non c'è ancora, perché i dati scientifici sono in divenire. Che dobbiamo fare? È il dramma della nostra generazione."""" (Padre Bartolomeo Sorge)" -
Contro Roma e contro Benedetto Croce
"L'idea del presente volume consiste nella riedizione del papiniano Discorso di Roma, noto anche come Contro Roma e contro Benedetto Croce: un testo che, con il suo titolo originario e le successive soppressioni dei corsivi indicanti i moti di protesta del pubblico, è entrato nel volume Esperienza futurista, dall'autore inteso come riepilogativo di quell'esperienza. Come ricorda lo stesso Papini in una nota a Esperienza futurista 1913-1914 (Vallecchi, Firenze 1919): 'Questo discorso fu letto a Roma, nel Teatro Costanzi, il 21 febbraio 1913. Fu stampato la prima volta nella rivista 'Lacerba' di Firenze (a. I, n. 5, 1° marzo 1913). Ristampato la seconda volta in foglio volante per cura del Movimento Futurista (Milano, Tip. Taveggi) col titolo: Contro Roma e contro Benedetto Croce'. Il volume intendeva raccogliere gli scritti - in massima parte di articoli pubblicati su 'Lacerba' tra il febbraio 1913 e il dicembre 1914 - che, secondo le parole dell'introduzione (Consuntivo), rappresentavano 'i principali documenti del suo passaggio attraverso il Futurismo', e che avevano parzialmente trovato una loro prima sistemazione nel volumetto stampato per le edizioni di Lacerba per ben due volte nel 1914 con il titolo Il mio Futurismo."""" (Ermanno Paccagnini)" -
Derby!
"Gli articoli che ho raccolto in questo volume hanno una cosa in comune: riguardano in ciascun caso partite disputate fra l'Inter e il Milan. La scelta del derby milanese come filo conduttore per una raccolta di cronache e critiche breriane è facile da giustificare. Fra tutti gli incontri, proprio il derby, lo scontro fra le due squadre di una medesima città, è quello che scatena i più grandi entusiasmi. Nel derby gli stadi sono pieni di tifosi: a differenza delle altre partite, non c'è la distanza geografica che preclude a molti sostenitori della squadra ospite la partecipazione al rito: sugli spalti i due campi avversi sono pertanto in equilibrio ben maggiore dell'ordinario, il che ha pure la sua importanza nel creare un clima di esaltazione collettiva. Se dunque l'oggetto genera grandi trasporti emotivi, anche la prosa che lo descrive avrà una qualità particolare. Nell'immensa produzione di articoli di Brera, mi è parso giusto usare questo come criterio di scelta, per offrire al lettore uno spaccato significativo di ciò che scriveva quando scriveva di calcio."""" (dalla postfazione di Paolo Brera)." -
Giovanni Reale, un filosofo
L'omaggio che la Scuola della Cattedrale cerca di realizzare per Giovanni Reale, questo protagonista degli studi e del dibattito filosofico, aspira a essere qualcosa di più di un semplice ricordo. Giovanni Reale fu un filosofo che visse la sua fede sino in fondo, senza mai temere di metterla alla prova, senza mai rinunciare a un dibattito. Fu uno dei pensatori più aperti operanti a cavallo del secondo e del terzo millennio, mentre molti altri si rifugiarono in un dogmatismo di scuola che ha reso sterili i loro sforzi. Soleva dire che concepire un'etica senza Dio è come cercare di uscire dalle sabbie mobili tirandosi per i capelli. E ammoniva i giovani con termini che parafrasiamo: non dimenticate gli studi classici, non dovete credere a chi vi dice che la filosofia greca è come un parco archeologico. Reale la vedeva viva, operante, attuale; anzi la considerava indispensabile per le cure dell'anima. Credeva, forse per suggerimento di Platone, che mai gli dei abbandoneranno chi cerca di avvicinarsi al divino nei limiti delle possibilità umane. Con l'ultimo scritto di Giovanni Reale. Introduzione di Armando Torno. -
Milano 50. La nuovissima guida 2015/2016. I 350 locali imperdibili della città
Milano capitale mondiale della gastronomia. Per via dei sei importanti mesi in cui ospita l'Expo 2015 sul tema dell'alimentazione, ma anche per le continue aperture di locali e ristoranti e l'accavallarsi di manifestazioni e appuntamenti dedicati al cibo & dintorni. La guida ""Milano 50"""" si divide in 7 elenchi con 50 locali ognuno, sempre rigorosamente in ordine alfabetico (già il solo fatto di essere nell'elenco ne attesta l'assoluta qualità) e tutti con 10/20 righe di notizie utili (indirizzo, telefono, orari, giorno di chiusura, specialità, prezzi, curiosità, cenni storici, ecc.): 50 migliori ristoranti all'aperto (giardino, megaterrazzo o cortile storico); 50 migliori gelaterie; 50 migliori ristoranti di pesce; 50 migliori pizzerie; 50 migliori aperitivi e cocktail (in pratica i locali migliori dove bere prima e dopo cena); 50 migliori pasticcerie; 50 migliori ristoranti stranieri. Ogni locale (tutti in città) può apparire esclusivamente solo in uno degli elenchi. Ogni elenco comprende qualche locale storico che è impossibile non citare (come """"Cova"""" tra le pasticcerie o il """"Bar Basso"""" per i cocktail o """"Il Porto"""" tra i ristoranti di pesce), più una scelta dei locali migliori in città, compresi quelli aperti negli ultimissimi mesi e già di moda. La guida è perfetta per i turisti stranieri e italiani. Ma è anche ideale per il pubblico milanese."" -
Don Giovanni nei Promessi sposi
"L'idea che nella complessa tessitura del romanzo potesse nascondersi una trama dongiovannesca mi venne cadendomi contemporaneamente sotto gli occhi le immagini stampate sulle copertine di due volumi dell'Universale Laterza: 'Personaggi dei """"Promessi sposi""""' dì Luigi Russo (1965) e 'Vita, avventure e morte di Don Giovanni' di Giovanni Macchia (1966).» (Pasquale Stoppelli)" -
Guida ai paesi dipinti di Lombardia. Ediz. italiana e inglese
"Già dall'8000 a.C. la comunicazione in Lombardia, resa efficace dalla bellezza della forma, passava attraverso l'arte murale: ne sono prova, ancora evidenti, i graffiti lasciati dai Camuni in Valcamonica, esempio di arte rupestre più importante d'Europa. Questo primato è in qualche modo onorato da un secondo primato lombardo. Arcumeggia, frazione di Casalzuigno, in provincia di Varese, è infatti il primo paese dipinto d'Italia: è nel 1956 che nasce la prima """"Galleria all'aperto dell'affresco"""", un vero e proprio museo all'aria aperta dove passeggiare tra le opere di grandi maestri che raccontano ognuno una storia, per lo più legata alle vicende del luogo, dipinta sui muri delle case degli abitanti. Ancora arte come racconto, arte come segno per comunicare in maniera immediata: perché cosa è più efficace dell'immagine? Arte per il popolo, per chi è di passaggio, non solo per gli addetti ai lavori. Arcumeggia è il primo di oltre 200 paesi dipinti in Italia, di cui 27 sono in Lombardia. Così le tesserine raccolte in questo volume sintetizzano la storia regionale per immagini, una storia destinata a tutti."""" (dall'introduzione di Flavio Caroli)" -
Perché si mangia?-Why do we eat?
"Perché mangiamo? Perché dobbiamo introdurre dentro di noi un flusso continuo di materia, di energia e di informazione."""" La frase di Edoardo Boncinelli riecheggia, statuaria ed equilibrata, non solo nel documentario 'Cibo in evoluzione', ma anche in questo libello (che ripropone integralmente l'intervento tenutosi presso il Circolo Filologico Milanese ad apertura dell'omonimo ciclo di conferenze) con la limpida nettezza della constatazione. Ha in sé la sintesi delle forme classiche, come le sentenze latine, e la materialistica dolcezza dello shakespeariano """"siamo fatti della stessa materia dei sogni"""". Il discorso di Boncinelli è incalzante: dal processo metabolico alla definizione di """"vita"""", per estendersi all'evoluzione biologica come unico vero concetto unificante della biologia stessa." -
Facce da... spettacolo
Una veloce e breve storia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta raccontata attraverso le esperienze teatrali di Roberto Brivio, supportata dalle caricature d'epoca di Bruno Prosdocimi e note di colore raccolte da Andrea Ancona dalla viva voce di alcuni protagonisti. Una serie di tableau divertenti nei quali il Teatro fa la parte del Leone. -
La cucina lontano da casa. 85 ricette di un'italiana londinese-85 Recipes of an Italian Londoner. Ediz. bilingue
Nel 1993, Maria Rosario Lazzari si trasferisce da Milano a Londra, dove insegna e scrive di cucina italiana. Racconta il suo inserimento in un paese straniero attraverso 85 ricette, scritte in italiano e in inglese. Alcune celebrano le tradizioni famigliari, così efficaci nel consolare la nostalgia di casa; altre rivelano l'allegria di nuovi incontri nella sua cucina e intorno alla tavola. Molte descrivono l'adattamento a ingredienti diversi in un mondo nuovo. Tutte evidenziano l'ampiamento degli orizzonti gastronomici a contatto con nuove cucine e tendenze alimentari. È un dialogo tra tradizione e rinnovamento. Introduzione di Simonetta Agnello Hornby. -
Il razzismo italiano e l'attacco a Spinoza
"Dopo le leggi razziali emanate in Italia nel 1938, uno dei bersagli della cultura del regime fascista fu Spinoza, filosofo di origine ebraica. A Milano scoppiò una polemica proprio intorno all'opera di Spinoza, che venne riportata da 'La Vita Italiana', la vera rivista razzista allora circolante, e ora, per la prima volta, quella parte riguardante il pensatore viene pubblicata con le tesi pro e contro l'opera del pensatore."""" (Armando Torno). Con il testo di Sossio Giametta """"Il duello di Schopenhauer con Spinoza sul problema del male""""." -
Indovina il film 2. Una scena, un'immagine appena...
"Come promesso nella pagina finale del primo volume di Indovina il film, vi ho lanciato un'altra sfida. Ho preparato duecentosette nuovi quesiti, sono scene descritte nel dettaglio, divise in undici capitoli o livelli. Per chi è nuovo a questo gioco e non ha letto il volume uno: più si va avanti e più diventa difficile indovinare il film a cui appartengono. Si parte da un primo gruppo dove ci sono le pellicole che hanno avuto molta popolarità tra il pubblico e i classici del cinema di tutti i tempi, per arrivare all'ultimo, con i film più recenti e quelli detti """"di nicchia"""" o per cinefili. Usate questo libro come meglio vi piace: come gioco (ogni scena indovinata vale un punteggio a seconda della sua difficoltà), per mettere alla prova la vostra memoria visiva e il vostro amore per lasettima arte, oppure per passare delle piacevoli serate tra amici. Chi invece non ama il gioco, ma ama il cinema, si serva di questo libro per evocare i piacevoli momenti che ha trascorso davanti al grande schermo e ritrovare, per un attimo, le emozioni provate nella buia sala di un cinematografo. Come sempre le soluzioni le trovate in fondo al libro in ordine alfabetico. A tutti, buon divertimento!"""" (Roberto Burchielli)" -
Grazie, le faremo sapere... Manuale pratico dell'attore di cinema e televisione
Con lo stile intrigante e simpatico tipico dei suoi libri, Roberto Burchielli offre, in ""Grazie, le faremo sapere... Manuale pratico dell'attore di cinema e televisione"""", una testimonianza da professionista del settore dello spettacolo italiano. Questo libro sarà particolarmente interessante per i tanti giovani, e non, che desiderano intraprendere la carriera dell'attore. Con la sua esperienza decennale da regista, che l'ha portato a lavorare con interpreti di grande valore, Burchielli ha maturato una visione e conoscenza che vuole trasmettere. Il suo manuale aiuterà a evitare percorsi sbagliati e preconcetti, ma anche a comprendere che la serietà e la dedizione sono ciò che distingue un attore professionista da una semplice comparsa. Questo libro troverà un pubblico anche in chi non aspira alla carriera di attore, ma è interessato a capire meglio le dinamiche del mondo dello spettacolo, anche grazie ad aneddoti inediti. Adatto a tutti, il volume si presta a una lettura piacevole ma educativa allo stesso tempo."" -
Milano mettiamoci una pietra sopra
Strabiliante Milano! Chi potrebbe mai pensare che una targa su una casa di ringhiera a Porta Volta svela che lì nel 1933 faceva il lavapiatti il futuro leader vietnamita Ho Chi Minh? O che Albert Einstein ha vissuto dai 15 ai 21 anni nello stesso palazzo di via Bigli dove mezzo secolo prima teneva salotto la contessa Clara Maffei? O che Petrarca ha abitato per sei anni tra via Lanzone e il buen retiro di Cascina Linterno, oggi dietro a San Siro, dove chiede di essere seppellito, ma poi è costretto a lasciare in gran fretta la città per sfuggire alla peste? Altra scoperta: dietro a piazza Duomo, in un palazzo della Croce Rossa, nell'estate 1918 vive il ragazzo del '99 Ernest Hemingway che è stato ferito dagli austriaci sul Piave: l'amore con un'infermiera ispirerà il suo romanzo ""Addio alle armi"""". Anche Mozart soggiorna più volte a Milano, dove in totale passa addirittura uno dei 35 anni della sua breve vita. Ad amare alla follia la città è Stendhal, che la definisce """"bellezza perfetta"""", mentre per Leopardi è solo """"un luogo dove 120 mila uomini stanno insieme come 120 mila pecore"""". In via Solferino 27, di fronte all'enoteca Cotti, Giacomo Puccini vive per tre anni e scrive """"Manon Lescaut, Bohème"""" e """"Tosca"""", mentre il suo collega Giuseppe Verdi (quasi nessuno sa che è sepolto a Milano, in piazza Buonarroti 29) muore nel 1901 in un albergo di via Manzoni e a dargli l'estrema unzione è il prevosto di San Fedele, confessore negli ultimi anni di vita del milanese Alessandro Manzoni."" -
I tre lampi e altri racconti
Di Romain Rolland sono qui tradotti per la prima volta in italiano tre racconti del libro autobiografico ""Le voyage intérieur"""" (1942) e alcune lettere del suo """"Epistolario"""", ricco di riflessioni e di energia. Il titolo scelto fa riferimento al secondo capitolo, che racconta alcune """"illuminazioni"""" dell'autore. È molto interessante, perché raramente la letteratura ci presenta il miracolo dell'intuizione, di un sapere che sgorga da una consapevolezza superiore e irrompe improvviso nella quotidianità della vita rinnovandola. Ed è spesso proprio grazie alle ferite della vita - dice Rolland - che l'infinito che è in noi riesce a far sentire la sua voce. Il primo racconto, """"La trappola"""", ci induce a guardare con occhi nuovi la prima infanzia e la sua sapienza inespressa, e il terzo fa rivivere l'importante e insolita amicizia tra il giovane Rolland e l'anziana Malwida."" -
Autobiografia. Commentariorum rerum suarum libri tres
Il libro, scritto sul modello dei ""Commentarii"""" di Giulio Cesare, è una testimonianza, da parte di un protagonista della vita culturale e politica degli ultimi decenni del Cinquecento: dalla nativa Mantova, alla corte imperiale di Massimiliano, tra Innsbruck, Vienna, Praga e Norimberga, alla corte papale al seguito di Carlo Borromeo, nella Spagna dell'Inquisizione. Una testimonianza, ancor più intensa, dall'interno di una famiglia aristocratica di Ancien Regime: dominata dalla sovrastante figura del padre guerriero e dello zio cardinale, affollata di rampolli da destinare a carriere di prestigio, in una costante tensione polemica nei confronti del ramo maggiore dei Gonzaga, quello dei duchi di Mantova. La carriera ecclesiastica di Scipione si snoda attraverso passaggi obbligati nel rituale cortigiano, tra dissimulazione e prova di sé, attraversando alcuni dei momenti di maggior rilievo della cultura di fine secolo."" -
L' arcimatto (1960-1966)
L'Arcimatto era, nella sua essenza, un diario. In quella rubrica, uscita sul ""Guerin Sportivo"""" per una quindicina d'anni, Gianni Brera raccoglieva gli spunti da cui ogni settimana si involava per le più diverse destinazioni. Scriveva di storia e letteratura, indagava il carattere nazionale nostro e altrui, e raccontava un'infinità di aneddoti di costume, sempre partendo dallo sport. L'Arcimatto contiene dunque alcuni dei brani più tipici e più belli di Gianni Brera, quando creando liberamente partiva da un evento, un giudizio o un personaggio dell'attualità sportiva per approdare dappertutto. Brilla ancora e sorprende L'Arcimatto per l'originalità delle invenzioni, l'acutezza delle interpretazioni e il profumo di verità che si sprigiona da tutti gli accenni breriani alla storia, alla poesia, al romanzo, alla caccia, alla pesca, all'arte, allo sport, ai pregi e difetti di francesi, inglesi, spagnoli, tedeschi, americani, russi ecc.; per la maestria dei paragoni tra le varie facce della realtà; per il fascino dei personaggi, eroi o antieroi del costume moderno, e il loro coraggio espressi sempre senza retorica né ipocrisia."" -
Canto della montagna. Sulla fabbricazione della «pietra filosofale». Testo tedesco a fronte
L'opera va intesa come un tentativo di conquistare i segreti della natura umanizzando gli elementi, senza perdere la fede nella trascendenza divina. Gesù viene subito ricordato nell'introduzione dell'anonimo, che si firma N.N. riprendendo la locuzione latina ""Nescio Nomen; anzi è detto """"mio"""", quasi che il Salvatore abbia fornito una speciale assistenza per scoprire i manoscritti necessari e per portare a buon fine gli esperimenti. Di certo si può scrivere in margine a queste pagine che l'anonimo estensore conosce non pochi argomenti della letteratura alchemica, da Ruggero Bacone a Basilio Valentino, ma l'autore di riferimento resta Paracelso, citato ben sedici volte nelle pagine del """"Berglied"""" e sempre per le sue opere dedicate all'alchimia."" -
Messa da requiem di Giuseppe Verdi
Nella conferenza tenuta presso la Scuola della Cattedrale di Milano, Riccardo Chailly illustra le principali caratteristiche musicali della Messa da Requiem per soli coro e orchestra di Giuseppe Verdi eseguita al Teatro alla Scala di Milano l'8 ottobre 2016. -
L'editore ideale. Frammenti autobiografici con iconografia
"Penso a un editore come a un creatore. Creatore dal nulla se egli è riuscito a dominare il problema fondamentale di qualunque industria: il giro di affari che garantisce la moltiplicazione infinita di una sia pur piccola quantità di circolante."""" A oltre novant'anni dalla morte, il pensiero del torinese Piero Gobetti appare tutt'oggi di attualità disarmante: uomo morale, pragmatico e a tratti cinico, Gobetti ci offre un esaustivo affresco del lavoro dell'editore nei primi anni del '900, identificando nella mancanza di figure editoriali adeguate la causa scatenante della crisi dell'editoria in Italia. In questa raccolta di riflessioni e scorci sulla sua (seppur breve) vita, il giornalista torinese sottolinea la necessità di colmare il gap che allontana l'industria editoriale italiana da quella degli altri Paesi civili, sostituendo a editori sempre più simili a """"tipografi o librai"""" individui dotati di una propria identità, non disposti a cedere a squallidi compromessi in nome del guadagno ma, soprattutto, consapevoli delle proprie responsabilità verso il pubblico."