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Sabotaggio d'amore. Nuova ediz.
Pechino, anni ’70. Fra i figli dei diplomatici stranieri che vivono confinati nel ghetto di San Li Tun scoppia un tremendo “conflitto mondiale” della durata di tre lunghi anni. Questo romanzo è la storia di una guerra spietata, condotta con la crudeltà che solo i bambini sono capaci di manifestare, con inseguimenti, scontri, catture e torture inenarrabili quanto indecenti. Ma la perfidia dell’infanzia e la Cina della Banda dei Quattro sono solo lo sfondo sul quale si muove lo sguardo disincantato e irriverente della piccola protagonista, persa ‒ con i suoi sette anni e la sua bicicletta ‒ dietro la scoperta di sentimenti eterni come l’amicizia, l’odio, l’incomprensibile infelicità del primo, perturbante, amore. -
Il campo delle pere
Un orfanotrofio alla periferia di Tbilisi nella Georgia postsovietica. Lo chiamano la ""scuola dei ritardati"""": nato per ragazzi con disabilità intellettiva, è ormai frequentato da orfani e figli di migranti, che vengono cresciuti tra abusi e negligenza. Tra loro c'è Lela, una giovane temprata dalla rabbia che, mentre progetta l'omicidio dell'insegnante di storia, sogna un futuro migliore lontano da lì, oltre il campo delle pere. Quando, ormai maggiorenne, può finalmente fuggire dall'incubo, Lela decide di restare, determinata ad aiutare chi è costretto a rimanere. Come il piccolo Irakli, convinto che la madre emigrata in Grecia tornerà per lui..."" -
La maledizione di Rasputin
Dalla Rivoluzione di ottobre al nazismo, attraverso tragedie private e sogni di redenzione, i destini di Pavel Krotovskij e Sigrid Schmidt, un ebreo russo e un’ebrea tedesca, finiranno per incrociarsi dopo aver peregrinato tra Unione Sovietica, Italia, Germania, Romania, Afghanistan, Brasile. Una storia d’amore segnata dai soprusi delle dittature e dal cinismo delle democrazie. Fino a ritrovarsi tutti, vivi e morti, a scambiarsi accuse, rimpianti e perdoni fino alla fine del tempo. “La maledizione di Rasputin”, la cui ombra grava sulla storia del secolo passato e sul presente, segna lungo tre generazioni le vicende narrate in queste pagine. -
Il citofono
11 ottobre 2002. Varsavia, quartiere di Bródno, via Kondratowicz, civico 41. Un corpo decapitato viene ritrovato nell’ascensore del palazzo: è solo l’ultimo di una serie di inquietanti incidenti avvenuti nell’edificio. Gli inquilini sono tormentati da incubi e allucinazioni. Dopo altre morti misteriose, una sostanza viscida e nera si impadronisce del condominio, impedendo a chiunque di uscire o di comunicare col mondo esterno. Wiktor, Agnieszka e Kamil si ritrovano a lottare contro il sonno e le paure che vi si annidano e, mentre tentano di scoprire cosa li minaccia e li imprigiona, finiscono per svelare la storia segreta del palazzo. -
Luccicante come una pentola
Un principe, stanco della bellezza che lo circonda, decide di sposare una fanciulla bruttissima. Su un treno, uno strano passeggero parla tutte le lingue alla perfezione, anche quelle degli animali. Dopo aver gustato un buon Bordeaux, un serial killer decide di essere più selettivo nella scelta delle sue vittime. Un referendum indetto per scoprire se la popolazione è favorevole o contraria all'esistenza di Dio si trasforma in una catastrofe. Una bambina che vive tra i ghiacci dell'Antartide per Natale desidera l'acqua dolce di fiumi, laghi e torrenti... Cinque storie deliziose - di cui una inedita - che trascinano il lettore nel dissacrante mondo di Amélie Nothomb, impreziosite dalle eleganti illustrazioni di Kikie Crêvecoeur. -
La sutura
Come raccontare la storia della propria madre quando di lei rimangono solo qualche fotografia e pochi documenti conservati in una scatola delle scarpe? L’autrice decide di partire alla ricerca di Nicole, quella madre uccisa “con quarantuno coltellate” quando lei aveva appena 19 anni. Segue indizi, prove, testimonianze, tenta di ricucire un legame spezzato con la forza, e quando il filo si nasconde tra le pieghe della trama, viene in soccorso l’immaginazione, che Sophie Daull usa per riempire i buchi, rammendare le smagliature. Da una sutura tra realtà e finzione emerge così il ritratto di una donna misteriosa, timida e magnetica, e si apre una voragine di segreti e omissioni da cui nessuno è stato risparmiato. -
Storia delle prime volte
Una giovane dottoranda bulgara cerca casa e sé stessa a Berkeley. Una traduttrice arriva a Torino per incontrare lo scrittore che sta traducendo. Uno studioso toscano dialoga di letteratura italiana con una straniera mentre un treno lo porta a Roma... Dieci racconti che tratteggiano le identità nomadi e cosmopolite di personaggi sempre in transito tra lingue, culture e territori; la mappa emotiva, linguistica e letteraria di un viaggio fisico e intellettuale tra l'Europa dell'Est, l'Italia e gli USA. Scritto in italiano da un'autrice di madrelingua bulgara che abita in un paese anglofono, il libro affronta tematiche sempre più urgenti nel mondo globalizzato: il multilinguismo, la traduzione del sé, l'emigrazione, l'ottica del forestiero, l'appartenenza linguistica e culturale, la nostalgia. ""Storia delle prime volte"""" è anche il dialogo di Stiliana Milkova con la letteratura italiana contemporanea."" -
La resa
Una ragazzina senza nome trascorre l’infanzia in una cittadina di provincia con i genitori e il fratello più grande. Ma la malattia e poi la morte della madre, l’infedeltà e l’alcolismo del padre compromettono un già fragile equilibrio, finché il conflitto tra i due uomini della famiglia sfocia in un drammatico epilogo e in un voto di silenzio tra fratelli… Un trittico che racchiude le tre stagioni della vita di una donna, scandita tra infanzia, giovinezza e maturità. Una complicità non voluta, opprimente e inconfessata, intercetta e vanifica ogni legame e impulso. Di tanto in tanto però una voce interiore turba la superficie di un’esistenza stagnante e si ribella a un destino di silenzio, solitudine, rimorso e rassegnazione: tutte sfumature della resa. -
Lettere a Gaustìn e altre poesie. Testo bulgaro a fronte
Chi ha imparato ad amare Georgi Gospodinov potrà individuare nei versi e nelle prose poetiche di questo volume alcuni dei temi cari al grande scrittore bulgaro: il senso di umana partecipazione e di pietas verso il mondo e le sue creature, la consapevolezza della fragilità della vita, l’ironia… e poi Gaustìn, il mitico alter ego dell’autore, insieme fonte e destinatario di ogni riflessione. Un’accurata scelta con testo bulgaro a fronte, selezionata dall’autore stesso: dal volume d’esordio Lapidarium (1992), che lo ha fatto conoscere e gli è valso numerosi premi, al più recente Tam, kădeto ne sme (Là, dove non siamo, 2016). -
DNA chef
Guido Nocentini, chef pugliese quarantenne, è interessato solo al lavoro e non ha una vita affettiva. I nonni paterni che non ha conosciuto, Giovanni e Beatrice, sembrano essere per lui l’unico punto di riferimento in una famiglia che da sempre detesta. Il nonno, cuoco fiorentino confinato alle Tremiti durante il fascismo, è ancora ricordato dagli isolani per un piatto eccezionale, lo stesso che anche Guido – senza saperlo – inventerà in un ristorante stellato londinese. Dopo aver scoperto il fatto, nello chef si rafforza la convinzione che il proprio genio culinario sia legato al DNA. E dopo la morte del padre, per eseguirne le ultime volontà e trovare conferma alle proprie idee, torna a San Domino, mentre incombe il primo lockdown. Dovrà fare i conti con un passato sorprendente, di cui è parte anche Vittorio, l’omosessuale amato da Beatrice e odiato da Giovanni, morto il giorno delle loro nozze. E cambiare così anche il proprio futuro. -
La traversata
Quando la moglie Maude gli comunica che da quel momento un altro uomo dividerà la casa con loro, Charles le si oppone con uno dei suoi sogni: attraversare a nuoto il Canale della Manica. E la lunga notte in acqua tra Dover e Calais cambia la visione che lui ha della propria esistenza. Con impressionante intensità poetica e psicologica, sensuale e umoristica, Ulrike Draesner racconta la storia di un’impresa sportiva che mette alla prova limiti fisici e interiori. Un nuovo inizio, alle soglie della vecchiaia, è davvero possibile? Gli ideali di un tempo valgono ancora – o valgono di nuovo? -
Eredità colpevole
Guido Lednaz, giornalista e scrittore figlio di profughi fiumani, si interessa all’omicidio del giudice La Spina, rivendicato da un gruppo di estrema destra per il contributo dell’uomo all’assoluzione del criminale di guerra titino Josip Strčić (personaggio liberamente ispirato a Oskar Piškulić, capo della polizia politica di Tito autore degli eccidi nelle foibe). Seguendo varie piste investigative e rimettendosi in contatto con figure del suo passato, Lednaz ripercorre una delle pagine più sanguinose della storia presentando il resoconto delle atrocità della Seconda guerra mondiale e il conseguente esodo di un intero popolo. Un’indagine dalle tinte noir, condotta tra Roma e Trieste, che porterà il protagonista a una drammatica verità. -
Il libro delle sorelle
Nora e Florent vivono un idillio perpetuo. Spinti dagli amici e dalle convenzioni sociali, decidono di avere dei figli. Tristane, la primogenita, nasce nel giro di poco tempo, ma nulla cambia: Florent ha occhi solo per Nora, che lo ricambia. La bimba, dotata e brillante, impara a essere discreta e soffre nel non trovare un posto nella coppia fin troppo affiatata formata dai genitori. La sua solitudine finisce con la nascita della sorellina Lætitia. A prima vista le due bambine provano un trasporto forte e incondizionato l’una per l’altra, con il tempo il loro rapporto esclusivo e infallibile diventa uno scudo contro l’indifferenza dei genitori… -
Agnes
La vita di Julie è perfetta: un lavoro importante, un compagno che condivide le sue passioni, una bella casa. All’improvviso sente l’esigenza di un figlio e pur di averlo è disposta a tutto. Non abituata ad arrendersi e con l’abilità pratica che la contraddistingue, si dedica alla pianificazione della propria maternità, ma nonostante misurazioni basali e rapporti ben cadenzati il suo desiderio rimane insoddisfatto. Julie trova allora il modo di adottare Agnes, una piccola rom che nessuno vuole e di cui nasconde le origini. Ma la rete di bugie che costruisce attorno alla figlia finirà con l’avvelenare il loro rapporto… Un romanzo spietato che tocca i punti nevralgici di una società incapace di andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi. -
Fumo
Una donna e un bambino vivono in una baracca in mezzo alla foresta, non hanno legami di sangue ma insieme formano una famiglia, atipica e silenziosa. Il rapporto tra i due si riduce a gesti, sguardi e abitudini condivise. La vita nella baracca è semplice, primitiva, finalizzata alla sopravvivenza, mentre il mondo fuori è ostile e selvaggio, il cibo scarseggia, la civiltà e la tecnologia sono echi lontani, appartengono a un passato dimenticato… Con uno stile asciutto e poco rassicurante José Ovejero ci racconta un futuro primordiale abitato da personaggi solitari e senza alcuno spirito eroico, e ci spinge a riflettere sull’animalità profonda della natura umana ma anche sulla sua straordinaria capacità di resistenza. -
Le cronache di Château Lacrotte
La bulgara Kalina ha sposato in seconde nozze il francese Didier e, nella macchina carica all’inverosimile di animali e cose, parte con il marito alla volta della Francia per conoscere i suoceri, gli aristocratici madame Geneviève e monsieur Jean-Baptiste de Lacrotte. Nella magnifica tenuta di famiglia, l’incontro tra i rappresentanti delle due culture innesca una serie di avventure surreali, dove fanno la loro comparsa personaggi memorabili: il proctologo sedicente buddista, la cantante fallita, l’interior designer con manie di grandezza e perfino i prorompenti zii di un remoto villaggio bulgaro… Un romanzo spassoso e imprevedibile che trascinerà il lettore in una moderna commedia degli equivoci. -
Donna blu
Sola in un appartamento di Helsinki, Adina ricostruisce il percorso che l’ha portata lì: l’infanzia sui Monti dei Giganti e il desiderio di scappare, la scoperta di sé a Berlino, un incontro fatale durante uno stage in una regione dell’ex Germania Est, l’amore con Leonides, europarlamentare estone e grande sostenitore dei diritti dell’uomo. Ma bastano tre confini per lasciarsi alle spalle le proprie origini? Basta fuggire per dimenticare? Un romanzo che parla della ricerca del proprio nome, degli spettri di un’Europa unita solo sulla carta, della tentazione di normalizzare ciò che è inaudito e mostruoso. Una storia che attraversa tutto il continente valicando le frontiere delle nostre sicurezze. -
Sacro niente
In un meridione dimenticato da tutti ma non da Dio, la morte, il lutto e l’amore si intrecciano ai piedi di un blocco di marmo: una statua di Padre Pio si fa portavoce delle esistenze di uomini e donne comuni, non assolve, non giudica, può solo ascoltare le storie che gli vengono affidate e restituirne ogni singolo dettaglio. Un padre, un figlio, un’amante, un autista, un barbiere, personaggi ordinari eppure universali, confessano al santo i propri tormenti, le sofferenze, ma anche i peccati e le abiezioni. Il sacro niente delle loro vite diviene un pretesto per scandagliare l’animo umano, per indagare a fondo pulsioni e sentimenti, nell’eterno tentativo di dare un senso all’esistenza. -
Cielo
Helsinki, 2058. Dopo una violenta guerra civile, la società è crollata e il movimento sovranista Luce ha preso il potere sull’ex capitale della Finlandia. I dissidenti politici sono fuggiti al nord, mentre ai cittadini leali Luce ha donato Cielo, una realtà virtuale dove tutto è meraviglioso e colorato. Cielo però è anche un anestetico sociale: addormenta le menti, placa gli istinti e infiacchisce lo spirito. Akseli, un ricercatore universitario, tenta di scoprire la causa dell’epidemia di apatia, che ha annullato gli appetiti sessuali e azzerato le nascite. Ottenuto l’accesso a Cielo, si imbatte in una donna di nome Lina. L’incontro è così potente che i due decidono di incontrarsi anche nella realtà. Da quel momento, tutto cambia… -
Con gli occhi chiusi
Pueblo Chico è un villaggio perso nell’entroterra spagnolo e abitato solo da uno sparuto gruppo di anziani. Sembra un paese sonnolento e pacifico, ma le voragini di cui sono costellate le sue montagne e la nebbia densa, impenetrabile che spesso lo invade occultano antichi segreti, vendette che risalgono all’epoca della guerra civile. Quando Ariadna ed Eloy, una coppia in crisi alla ricerca di un nuovo inizio, vi si trasferiscono, certi incubi riemergono a tormentare i sogni di Pedro, il più strano degli anziani di Pueblo Chico. Pedro e Ariadna si studiano da lontano, non si conoscono ma sanno di avere un conto in sospeso da saldare, una vecchia storia che riguarda tutto il villaggio e forse la Spagna intera, che per troppo tempo ha chiuso gli occhi di fronte ai crimini della dittatura.