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Il coraggio di volare. La Cub: venticinque anni di storia del sindacato di base
Il racconto in prima persona di Piergiorgio Tiboni, sindacalista anomalo, sempre controcorrente, sempre in lotta per la difesa dei più deboli: attraverso la sua storia conosciamo la fisionomia della Confederazione Unitaria di Base, sindacato di base, vicino alle trasformazioni sociali del paese e alla ricerca di risposte innovative ai problemi dei lavoratori. Nei suoi venticinque anni di attività, la Cub ha condotto una aspra attività critica verso il sistema politico, a fianco degli operai in lotta contro chiusure e crisi, dei giovani ogni giorno più colpiti dalla precarietà, dei lavoratori immigrati per la loro integrazione. Storia di un sindacato che è storia dell'Italia contemporanea, dei suoi cambiamenti sociali e politici. -
Una certa idea dell'Italia. Cinquant'anni tra scena e retroscena della politica e dell'economia
Lamberto Dini ripercorre, sotto la regia accorta di Luigi Tivelli, più di cinquanf anni vissuti sulla scena politica ed economica italiana ed internazionale. Non è però questo il solito libro di memorie, ma un racconto plastico e vivo, in cui le tante occasioni mancate del Paese vengono spesso confrontate con la gravità dei problemi attuali. Né prevale mai il rimpianto dell'ex Premier per ""i bei tempi andati"""". Si tratta, anzi, di un lavoro che ha il vigore di un saggio critico sul presente dell'Italia e dell'Europa, ma anche proiettato sul futuro, in cui lo statista fiorentino presenta un nuovo progetto liberal-democratico per l'Italia, basato su meno Stato e più mercato, su una riduzione dell'oppressione del settore pubblico e un progetto moderno e innovativo per l'Europa, di cui l'Italia, che ha dato al progetto europeo il pensiero e l'azione di uomini come Altiero Spinelli, dovrebbe essere protagonista principale. Prefazione di Paolo Panerai. Introduzione di Antonio Polito."" -
Macchine per pensare. L'informatica come prosecuzione della filosofia con altri mezzi. Trattato di informatica umanistica. Vol. 1
Nel giro di mezzo secolo, lo scenario nel quale si muove l'uomo è radicalmente cambialo per via dell'avvento di macchine che ci siamo abituati a chiamare computer. Alla presenza pervasiva del computer nell'esperienza umana non corrisponde, tuttavia, la consapevolezza di cosa il computer sia e possa essere. L'informatica - figlia di un'unica tradizione filosofica, da Cartesio a Turing - ignora Freud, Wittgenstein, Heidegger. Rimanendo campo d'azione di tecnici non sempre consapevoli della storia stessa della loro disciplina e delle conseguenze della loro azione. D'altro canto filosofi e scienziati, coloro ai quali deleghiamo la vasta comprensione della vita e dell'universo, privi per lo più di conoscenze tecniche, finiscono per disinteressarsi dell'informatica. L'emergere, l'affermarsi e l'evolvere dell'informatica offrono l'occasione per guardare, da una prospettiva originale, la storia culturale e sociale del Ventesimo Secolo. L'iniziale progetto pretendeva di costruire una macchina destinata a supplire alla pochezza umana, imponendo controllo, regole, ordine, esattezza, in risposta a un'esigenza politica, drammaticamente incarnata nelle dittature degli Anni Venti e Trenta. Un altro progetto, che cresce nel clima libertario degli Anni Sessanta, rovescia l'intento: la potenza della macchina può essere usata - ecco il personal computer - per sostenere l'uomo nel suo farsi carico della propria autonomia, affermando la libertà individuale. -
Dismissioni! E poi? Che fare delle ex-municipalizzate
In tempi di spending review, fioccano le proposte di dismissione generalizzata delle ""ex-municipalizzate"""" e della cosiddetta giungla delle partecipate comunali. """"Da ottomila a mille #oraics"""" recitava un tweet di Palazzo Chigi ad aprile 2014, a meno di due mesi dall'insediamento del governo Renzi. Esiste un futuro per le imprese pubbliche locali? E cosa resta se si taglia, si vende, o si chiude? I due autori del volume propongono due visioni alternative, l'una orientata alla costruzione, paziente ma decisa, di un mercato e un'industria dei servizi regolati da autorità autonome e credibili; l'altra alla riscoperta di una pubblicità fatta di partecipazione, responsabilità, trasparenza e cittadinanza. Due progetti possibili, non facili da realizzare, ma che vanno innanzitutto capiti per scegliere."" -
Se offrirai il tuo pane all'affamato... Oltre lo scarto: la rete di carità del Banco alimentare
Il Banco Alimentare rifornisce oltre 8 mila strutture caritative che aiutano un milione e seicentomila poveri grazie al recupero di 75 mila tonnellate di cibo e di 1 milione 100 mila piatti pronti. I volti e le storie di chi deve fare i conti con la fame, dei volontari che li aiutano a ""ripartire"""" e delle aziende che donano le eccedenze. Viaggio-inchiesta alla scoperta di un pianeta dove la dimensione della gratuità e la condivisione di un bisogno elementare si sposano con la lotta agli sprechi. Uno spaccato dell'Italia solidale che ogni anno trova nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (5 milioni e mezzo di donatori in 11 mila supermercati) la sua espressione più popolare. Con un intervento di papa Francesco."" -
Quando il Caucaso incontrò la Russia. Cinque storie esemplari
L'incontro storico tra il Caucaso e la Russia è stato per molti aspetti conflittuale e violento. Questo incontro ha però conosciuto anche momenti di importante integrazione culturale. È ben noto il fascino esercitato dal Caucaso sulla cultura russa, in particolare sulla letteratura, da Puskin a Tolstoj. Ma vi furono anche importanti dinamiche di scambio culturale attraverso le quali le popolazioni caucasiche poterono accostarsi alla modernità europea attraverso la mediazione della Russia. Dopo una breve introduzione storica sulla conquista russa, questo volume delinea questo processo di modernizzazione culturale presentando cinque diverse personalità, ognuna delle quali ha avuto un valore paradigmatico nel rapporto tra il Caucaso e la Russia: il principe e poeta georgiano Aleksandre C'avcavadze (1786-1846); Xacatur Abovean (1809-1848), fondatore della letteratura armena moderna; lo scrittore azerbaigiano Fat'gli Axundov (1812-1878); lo storico circasso Sora Nogmov (1794-1844); il poeta nazionale degli Osseti, Kosta Chetagurov (1859-1906). -
La concorrenza è spietata?
"Il pamphlet di Di Bitetto, Pettineo e D'Anselmi è scritto da tre sociologi non convenzionali che sono un misto di Adam Smith e Pier Paolo Pasolini, con l'aggiunta di un po'di De Rita"""". """"In questo libro ci sono pagine molto divertenti (si fa per dire) che riguardano il comportamento dei controllori dei treni o degli impiegati agli sportelli degli uffici pubblici"""". """"Sul filo conduttore della concorrenza il ragionamento degli autori si dipana e si dirama svelto e agile. In ciascuno dei capitoletti - non convenzionali, illuminanti e spesso paradossali - ci sono considerazioni che fanno centro. Fra tutti emerge il paragone fra il lavoro, in Italia, nella società civile e il lavoro nel gioco del calcio"""". (dalla prefazione di Francesco Forte)" -
No Europe without social dialogue-Nessuna Europa senza dialogo sociale
In un momento difficile per l'Europa, sempre più stretta tra il rigore dei conti e il populismo, quattro giovani esponenti delle parti sociali italiane si pronunciano sul futuro della rappresentanza e della contrattazione collettiva con una forte consapevolezza: non c'è Europa senza dialogo sociale. -
Milano, capitale morale? La sfida del nuovo sindaco e l'eredità di Pisapia
Milano, vetrina internazionale, regina dei commerci s'è fermata? No, rispondono Sapelli e Festa nella Prefazione: la città presenta qualche segno di cedimento strutturale, ma ha ancora grandi potenzialità. Sul tema intervengono Bussolati, riformista di centrosinistra, e Mardegan, propugnatore dei valori della tradizione cattolico-liberale. Bussolati rivendica il ruolo svolto negli anni dal riformismo socialista e ne vede la continuità con l'amministrazione Pisapia, caratterizzata da trasparenza, legalità, partecipazione. Milano è tornata la capitale del fare, aperta alla sharing economy, al dinamismo imprenditoriale e alla solidarietà. Il suo futuro può essere solo nel segno della continuità, che vuol dire condivisione, innovazione, inclusione. Mardegan, invece, critica l'assenza di progetti strategici, causa di astensionismo. Occorre valorizzare la centralità della famiglia, la libera formazione, la meritocrazia, l'accesso al lavoro, la sicurezza. Il suo gruppo, Noi x Milano, propone perciò un welfare mirato alle famiglie in difficoltà, un'edilizia popolare per i giovani, un'accoglienza con regole certe, un incremento delle infrastrutture, un'alleanza fra ambiente e sviluppo. -
La malattia dell'Occidente. Marketing of life
"Il libro di Ivano Spano è un grande connettore. Srotola, pagina dopo pagina, una moltitudine di opere e autori creando una polifonia là dove si è soliti incontrare una monotonia. Traccia percorsi tra saperi e indica il posto migliore per guadare, raggiungendo l'altra riva. Forse come non mai siamo in presenza di un nomadismo concettuale sorretto da una precisa idea di viaggio. Infatti, i concetti spesi in queste pagine migrano da nord a sud, da est a ovest, eppure sempre accompagnati da precise coordinate. Restando nell'alveo del linguaggio metaforico del titolo ('La malattia dell'Occidente'), non si può che partire dalla diagnosi dell'esistente. E senza indugiare su conflitti di etichettamento (modernità, post modernità, tarda modernità, e così via), è sotto gli occhi di chiunque la constatazione di un rapido mutamento dei codici della convivenza. Saltati - ma non tramontati definitivamente - gli assetti societari della tradizione, ai più pare di essere proiettati in un mondo caotico - nessuno sembra in grado di indicare una direzione - e non è certo un caso che il termine 'crisi' sia associato a una condizione di stato e non di processo. Non più una fase passeggera ma una costante."""" (Dalla Presentazione di Adriano Zamperini, Università di Padova)" -
La nuova borghesia produttiva. Un modello per il capitalismo italiano
Una nuova borghesia produttiva in Italia esiste ma non è consapevole del proprio ruolo. Questo il messaggio fondamentale dell'indagine condotta da Mauro Magarti su oltre duemila imprese e raccontata in questo libro. Esiste una via italiana al capitalismo del XXI secolo, un'idea originale dell'impresa e del fare impresa, centrata sulla qualità tanto del prodotto quanto del processo, radicata nel contesto territoriale locale e al contempo aperta alle reti globali e alle sue sfide. Chiave per comprendere questa via italiana al capitalismo è la multidimensionalità del valore che essa genera, non più solo economico, ma anche sociale e culturale. Buona parte delle sorti del paese dipenderanno dalla capacità di questo nuovo ceto, una vera avanguardia silenziosa, di riconoscersi e di diventare modello, generativo e sostenibile, per tutto il sistema produttivo nazionale. -
All'inizio era la favola. Scritti sul mito
"All'inizio era la favola"""": con questa formula Valéry presenta il nucleo fantastico delle narrazioni mitiche. E proprio la genesi del mito, tema fondamentale nella sua opera, viene qui seguita in un inedito percorso polifonico attraverso la varietà dei generi letterari. Se, nella Piccola lettera sui miti, mito è il fantasma dell'amore nella sua intensità e brevità, nell'Uomo e la conchiglia è il racconto delle emozioni di un intelletto che descrive l'infinita varietà di una conchiglia: elogio dell'ordine e della fantasia misteriosamente unite nella creazione della natura e dell'arte. Elogio che prosegue in Su Eureka dove il commento a un saggio di E.A. Poe diviene canto delle origini, mistero della favola come principio di invenzione. Mito e arte nuovamente si incontrano in Anfione, opera in cui la musica, la poesia e la prosa si fondono nel mito dell'artista, del costruttore scelto da Apollo, figura della metamorfosi dell'arte. Un mito, tuttavia, rivissuto e rimediato dall'uomo moderno, che, nella creazione artistica, vede la lotta fra il divino e il demonico, una trama in cui la grazia è unita al dolore e alla passione. Questo drammatico contrasto trova la sua conclusiva espressione in un breve poema in prosa, L'angelo, che Valéry scrisse poco prima della morte, avvenuta a Parigi nel luglio 1945. L'angelo rappresenta la tormentata certezza che il mito continua nel dialogo dell'arte, nella sua possibilità di interpretare l'uomo e il mondo..."""" (Elio Franzini)" -
Stili di vita, senso della vita
Nelle società occidentali o occidentalizzate degli ultimi decenni ha acquistato sempre più rilevanza, nella definizione dei comportamenti individuali e collettivi, la tematica degli stili di vita. La questione si è venuta precisando, da un lato, come progetto di superamento di modelli di vita (egemoni nelle società postmoderne) di carattere decisamente individualistico, in direzione della ripresa di un senso della comunità spesso allargato a comprendere - oltre il mondo umano - il mondo della natura e degli animali, e, dall'altro, in una prospettiva ancora, alla fine, individualistica, come tentativo di salvare se stessi, la propria vita, la propria salute e il proprio equilibrio a livello sia fisico che psichico in un'epoca, come la nostra, di estrema incertezza e precarietà, nella quale diffusamente si avverte la difficoltà di contare sulla solidarietà degli altri, considerati sia come singoli che come istituzioni. Il volume raccoglie nove saggi, ciascuno dei quali affronta un aspetto particolare della questione o prende in esame uno o alcuni stili di vita particolari, con riferimento, soprattutto ma non esclusivamente, a quelli che si sono venuti in maniera diversa affermando o proponendo nel nostro tempo: rapporto tra stili di vita e riconoscimento identitario; stile di vita come scelta; culture della terra; stile di vita animalista; autoriduzione del tempo di lavoro nell'esperienza del downshifting. -
Milano, 30 gennaio 1944. Memorie della deportazione dal binario 21
Il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano è testimonianza diretta della deportazione e della Shoah. Da qui partirono i convogli dei deportati verso Auschwitz. Dal 1997, la Comunità di Sant'Egidio, insieme alla Comunità Ebraica di Milano, ogni anno fa memoria del tragico evento, con le parole dei sopravvissuti e di altri testimoni dei genocidi del XX secolo. Questo libro raccoglie i loro racconti, primo fra tutti quello di Liliana Segre, ebrea milanese, partita il 30 gennaio 1944 per Auschwitz e fra i pochi sopravvissuti. Infine, le parole dei profughi, approdati a Milano nel 2015 e ospitati presso il Memoriale della Shoah, testimoniano come possa essere interrotta, anche oggi, la catena dell'indifferenza. -
Per una politica di orientamento permanente. Una ricerca sociologica sul campo
In una società complessa e globalizzata, caratterizzata da un'economia flessibile e competitiva, si mostra sempre più evidente e necessario lo sviluppo di una formazione permanente e di un orientamento continuo, che valorizzi la persona e la sua ""capacità di scelta"""" consapevole e responsabile. In questo scenario, la ricerca """"Orientamento scolastico e partnership dei genitori"""", promossa dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e realizzata dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi Roma Tre, di cui si dà conto in questo volume, si è posta tre obiettivi di carattere descrittivo-esplicativo: acquisire una conoscenza concreta sullo stato dell'arte delle attività di orientamento nella scuola secondaria di primo grado della Regione Lazio; identificare le variabili che influenzano la scelta scolastica della scuola secondaria di secondo grado; cogliere la percezione da parte dei genitori della finalità dell'orientamento e, allo stesso tempo, individuare il ruolo chiave della famiglia nel processo di scelta del giovane. In questa prospettiva, la ricerca si è proposta di elaborare un modello di riferimento per l'orientamento scolastico, in cui gli attori (dirigenti, docenti, studenti e famiglie) siano tenuti a un dialogo continuo e collaborativo, finalizzato a migliorare il processo decisionale che caratterizza la delicata fase di transizione scolastica, favorendo nel giovane una di crescita che rifletta la propria identità personale e vocazionale."" -
La via della seta nella storia dell'umanità
Per secoli, la Via della Seta ha rappresentato un ponte fra diverse civiltà, cruciale per gli scambi commerciali ma anche per la circolazione di idee. Oggi, con l'avanzare della globalizzazioni la sua suggestione rimane intatta. A rendere così affascinante la storia della Via della Seta contribuisce la duplice direzione in cui è stata percorsa, da Est verso Ovest e da Ovest verso Est, che spinge a superare la percezione di una irriducibile dicotomia Cina-Occidente, ancora troppo frequente nel sentire diffuso. Questo libro, dalla lettura scorrevole, fornisce un quadro semplice e sintetico ma al tempo stesso accurato di una storia complessa, lunga più di millecinquecento anni. Un ricco racconto insomma di viaggi, incontri e scontri, scambi di beni materiali, conoscenze tecniche, credenze religiose, lingue e arti. Oggi siamo tutti eredi di tante intelligenti interazioni tra popoli diversi, che questo volume segue in modo appassionante nel loro riecheggiare da un'area all'altra, da un secolo all'altro. -
Investire e crescere in Italia: il ruolo dell'industria del farmaco
L’industria farmaceutica è uno dei settori trainanti dell’economia italiana e costituisce uno dei più importanti driver dell’export italiano e della presenza competitiva dell’economia italiana nel mondo. Proprio questa sua importanza strategica suggerisce la necessità di riforme lungimiranti che ne salvaguardino il patrimonio e lo rinnovino per il futuro. Sul versante delle regole, ma anche su quello della politica economica e della politica industriale. L’industria del farmaco è condizionata dalle scelte di politica economica ma, per la sua rilevanza, è a sua volta in grado di influenzare gli scenari industriali ed economici e il posizionamento dell’Italia nel contesto europeo e internazionale. Diviene così cruciale interrogarsi su quali siano le scelte di politica pubblica che possano favorire uno sviluppo nel contempo brillante e solido del settore, all’altezza delle sfide che arriveranno dalla competizione globale. Molteplici sono gli aspetti che si combinano nel delicato equilibrio del settore: la governance del Sistema sanitario nazionale, i rapporti con centri di ricerca pubblici e privati, i vincoli di finanza pubblica, l’agenda delle principali riforme strutturali a livello Paese, e altri ancora. La Fondazione Astrid ha riunito un gruppo di esperti provenienti da realtà e esperienze diverse (Istituzioni, università, centri di analisi, società di consulenza). Con totale indipendenza di valutazione, essi hanno partecipato a una ricerca collettiva i cui contributi, pur fornendo più chiavi di lettura, sono caratterizzati da una forte coerenza interna. I punti cardine di un’agenda per le riforme del settore farmaceutico emergono da questa ricerca con nitida evidenza, sulla base di un’analisi approfondita, scevra da ogni pregiudizio ideologico. -
Il potere vuoto. Le democrazie liberali e il ventunesimo secolo
Il grande gioco del potere sta cambiando e la democrazia liberale vive una crisi dai due volti. Da un lato l'avanzare del populismo, la fine dei partiti, il leaderismo, l'influenza del potere giudiziario, costituiscono il nuovo codice genetico della sovranità statale. Dall'altro sul tavolo della politica internazionale sono evidentissimi i fallimenti dell'esportazione della democrazia, le ipocrisie della tutela dei diritti umani. Con queste premesse, un viaggio dentro i meccanismi della democrazia liberale non può che essere un viaggio nella crisi dell'Occidente, nello sgretolamento della politica, nella debolezza delle democrazie occidentali di fronte ai grandi cambiamenti imposti dall'avvento della globalizzazione, delle nuove tecnologie, delle sfide geopolitiche. Prefazione di Marco Valerio Lo Prete. -
L' uomo al centro dell'impresa. Giacomo Corno dalla Brianza al mondo
Giacomo Corno nasce il 31 marzo 1928 a Lissone, dove vive e lavora. In Brianza cresce e matura la sua personalità di uomo e imprenditore. A 18 anni si diploma in Ragioneria, a 20, nel 1948, avvia l'attività professionale dello Studio Corno, a 23 si laurea in Economia e Commercio presso l'Università Luigi Bocconi di Milano. Commercialista aziendalista, si occupa a tutto tondo delle realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni. Consulente di noti gruppi industriali italiani, gestisce delicate ristrutturazioni aziendali ed è membro del consiglio di amministrazione di istituti bancari di primaria importanza. Interessato alle dinamiche dell'internazionalizzazione, organizza numerose fiere e missioni economiche nel mondo coinvolgendo direttamente gli operatori d'impresa. Negli anni Ottanta fonda il CIS, Centro Studi d'Impresa a Valmadrera, sul lago di Lecco, sede permanente di formazione e ricerca per lo sviluppo delle aziende e degli enti non profit. Insegna per 20 anni come Docente di Economia Internazionale presso l'Università di Stato MGU di Mosca e la Plekhanov Russian University of Economics che il 19 febbraio 2013 gli conferisce una Laurea honoris causa. È scomparso l'11 novembre 2014. -
Giovani e anziani in primo piano
La perdurante crisi economica iniziata nel 2008 corre il rischio di tradursi in un conflitto tra categorie: tra chi è dentro al sistema di welfare, nella sua accezione più ampia, e chi è fuori. Sono in crescita nuove forme di corporativismo che nel tentare di tutelare e difendere gli interessi di alcune categorie, deprimono l’esercizio dei diritti di cittadinanza e il rispetto dei relativi doveri in un contesto di responsabilità collettiva. Questa conflittualità rende ancor più marcata la distanza tra le vecchie e le nuove generazioni. La crisi economica da sola non è però sufficiente a descrivere i cambiamenti nella relazione tra giovani e anziani. L’idea-progetto, maturata nella FNP CISL, realizzata nella ricerca su «Giovani e anziani in primo piano» si colloca nella più ampia strategia di costruire relazioni significative ed eque tra queste due generazioni. Da qui, la necessità di offrire un momento di riflessione su questo specifico rapporto che non consideri la sola chiave economica come criterio di lettura delle due generazioni, ma che sviluppi un pensiero, prima, e una azione, poi, a partire dai modelli di relazione, ovvero di trasmissione socio-culturale, tra le generazioni.