Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7401-7420 di 10000 Articoli:
-
Inglese-italiano 1 a 1. Tradurre o non tradurre le parole inglesi?
Meglio dire bipartisan o bipolare, class action o azione collettiva, home page o pagina iniziale, question time o botta e risposta? Il volume raccoglie oltre 150 anglicismi entrati nell'uso negli ultimi anni, per ciascuno dei quali si propone una corrispondenza o un adattamento italiano. L'analisi delle voci è preceduta da un'introduzione sulla storia del rapporto inglese-italiano, sui problemi grammaticali, ortografici, di pronuncia e su come i forestierismi possono convivere con le parole italiane. Rispetto alla prima edizione, i capitoli e i commenti alle singole voci sono stati interamente aggiornati ed è stata aggiunta una rubrica, ""Il giudizio degli altri"""", nella quale si dà conto del modo in cui la parola inglese è 'vissuta' dalla comunità dei parlanti. Inoltre sono stati analizzati 20 termini del tutto nuovi che si sono imposti nell'uso tra il 2003 e il 2008."" -
Se questa è democrazia. Problemi e paradossi della politica on line
La crisi della democrazia rappresentativa e lo sviluppo di nuove forme di partecipazione dal basso attraverso Internet sono due processi che, in barba alle previsioni dei profeti della ""democrazia elettronica"""", sembrano progredire parallelamente, senza trovare un punto di convergenza. La tesi proposta in questo libro è che le cause non vanno cercate solo nella resistenza della casta politica nei confronti di un medium che ne mette in discussione il monopolio professionale: il vero problema è che la cultura di Internet esprime una vocazione """"impolitica"""". L'interesse dei """"cittadini della Rete"""" si concentra sulla democratizzazione dell'economia e sulle relazioni personali più che sulla politica, la quale viene vissuta come ostacolo alla libera evoluzione della tecnica, del mercato e di nuovi stili di vita, più che come arena in cui impegnarsi per promuovere gli interessi della società civile. La diffusione dei nuovi media favorisce inoltre la tendenza alla privatizzazione dello spazio pubblico, alimentando l'illusione che si possa fare a meno della politica. Un'illusione che non solo non contribuisce a indebolire il potere politico, ma ne determina l'imbarbarimento, favorendo derive carismatiche e populiste."" -
Ritratto del Novecento
Edoardo Sanguineti offre, in questo ""Ritratto del Novecento"""", uno spiazzante, sorprendente reportage del secolo appena trascorso. In sessantotto tessere numerate, 'fiches' di un caleidoscopico giuoco dell'oca, vengono a stiparsi cento interpreti della letteratura e del cinema, della musica e delle arti figurative, del teatro e della scienza, dell'architettura e della filosofia, in un montaggio libero e ludico, vertiginoso e aleatorio. Uno spartito per una esecuzione polifonica e multimediale, realizzata nella Sala Borsa di Bologna per iniziativa di Angelo Guglielmi e con la messa in opera di Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso. Il lettore potrà ora eseguirlo da sé, immergendosi nel labirinto ipertestuale, spazio di rovesciamenti e agnizioni che del secolo breve, ma per Sanguineti interminato e interminabile, rinviano, come in un composito puzzle, tutta la complessità, le interferenze, gli attriti."" -
Partenze
La parola poetica, come ha ben mostrato Valéry, è il filo d'Arianna di un duplice percorso; sa ricondurti all'indietro, fino al gemito e al grido, fino al ritmo tramite cui il corpo si parla; sa accompagnarti in avanti, traducendo l'emozione in pensiero, la confusione in ordine sintattico, in profondità semantica, in storia personale e comune. Fragile e testarda, resta in bilico fra origine e fine, in perenne esitazione fra suono e senso. -
Parole rimaste pensiero
Come un lungo monologo interiore e come attraverso lo scorrere di immagini da un treno in corsa, il tema del ricordo. Che è anche un succedersi di immagini e percorsi interiori, di illusioni e disillusioni, incanto e disincanto per una realtà vissuta nella dimensione soggettiva, nelle sensazioni che si accavallano, che si diffondono, che si difendono. -
Apri gli occhi. Una donna altra da me
Siamo davvero quello che crediamo di essere? Quanto siamo prigionieri delle nostre paure o di quelle che ci infondono gli altri? La protagonista del romanzo, Lucia, per un caso fortuito si rimette in discussione quando la sua vita sembrava già tutta chiara... E affronta l'omosessualità senza remore né falsi pregiudizi. Solo alla ricerca di risposte a domande che, in fondo, si è fatta da tanto tempo. -
Le parole in pugno. Lingua, società e culture giovanili in Italia dal dopoguerra a oggi
Come è stata scritta la storia italiana dallo sbarco degli alleati ai nostri giorni attraverso l'analisi di parole-chiave (metafore, nomi di oggetti, personaggi letterari) che ricorrono nella letteratura, nel cinema, nella pubblicità... Un percorso in cui la linguistica, strumento di analisi testuale, incontra la storia e la narrazione della quotidianità per ricostruire il cammino culturale e sociale del nostro paese. Coppi e Bartali, il boom economico e la Coca Cola, gli anni della contestazione e l'alba del nuovo millennio nell'immaginario collettivo italiano. -
L' ossessione dell'Illuminismo. Giovanni Paolo II e il mondo moderno
La biografia di Giovanni Paolo II è stata scandagliata a fondo: resta ancora da penetrare il suo pensiero. Attraverso le migliaia di interventi, encicliche, appelli, si compone un quadro molto articolato delle posizioni politiche e sociali di Karol Wojtyla, il papa dei diritti umani e insieme del conservatorismo morale. Philippe Portier, studioso di storia e teoria dei rapporti tra Chiesa e società, sostiene la coerenza della filosofia del pontefice polacco e la contestualizza in rapporto alle grandi correnti ideali del Novecento: liberalismo e socialismo. -
Sade in drogheria
È francese, viaggia in incognito, si ferma una notte sola. Sarebbe lussuria e perversione, è amore e nostalgia. In viaggio nei domini degli Estensi, ecco il marchese De Sade, annoiato e disperato, innamorato e libertino uomo dei nostri giorni. Abbandonato dalla donna che ama, tra le gambe di quelle che disprezza, Alphonse dai mille volti e dai mille nomi pare trovare quiete solo nella letteratura: perché chi ha mai detto che l'amore non s'impara sui libri? E allora, in drogheria e al bordello, riusciamo ad ascoltare anche Theodor Adorno e Pier Vittorio Tondelli dai microfoni di Radio Alice. Più vicino di così, De Sade non è possibile osservarlo. -
La forma dell'Italia. Poema da compiere
«Questi versi sono un processo, un viaggio e una visione. È un ""poema da compiere"""". Non finito, non finibile, come l'orrore che viviamo. Il filo principale è quello del percorrimento della penisola, il compendio storico-geografico della catastrofe definitiva. Non si può aver compreso il testo e non fare nulla. La poesia ci chiama in causa, il testo ci cita come testi». (Francesco Muzzioli)"" -
Agenzia viaggi
Borges, Philip K. Dick e non solo, influenzano positivamente questi diciannove brevi racconti, portatori sani di un rovesciamento di prospettiva, di sorprese che investono il lettore, inconsapevole oggetto di sperimentazione da parte dell'autore. Che invece è occupato a riflettere sulla scrittura e sull'arte della scrittura. -
Come mettere un punto e a capo. Diario di bordo
Questo libro è un diario di bordo: un navigare appassionato attraverso interventi che riguardano la politica e la società del Sud. Il titolo indica la svolta. L'imprenditore, l'impegnato rappresentante della Confindustria si trasforma, a quaranta anni, in politico di mestiere, catapultato nel mondo dei partiti e della burocrazia regionale. Rimane l'atteggiamento critico, si rafforza l'impegno sociale, la convinzione che si può e si deve lavorare per cambiare il territorio. -
Vento
«Il gesto poetico di questo libro copre trent'anni, dal fuoco del Settantasette fino ai nostri giorni, piombando poco a poco e per intero nel periodo più livido dell'Italia moderna. E poiché non c'è raggiustamento di struttura o bilanciamento posticcio, magari con spostamenti maliziosi, sarà opportuno ricercare nelle dorsali tematiche che innervano i testi il motivo di continuità che fa di queste pagine un vero e proprio libro». (Gabriele Dadati). -
L' incidente del carretto
La vicenda di una famiglia che trova nell'emigrazione una via d'uscita dalla miseria è memoria individuale e collettiva. Emerge il clima sociale, quello politico e la grande storia attraverso l'epica di umili personaggi che lottano con il coraggio della disperazione. -
Illusioni e delusioni del commissario Nicosia
Tra tanti commissari iperuranei, a due o a quattro gambe, eccone uno di questa terra o, forse, terra terra: come quello del commissariato all'angolo di casa vostra. -
Lettera da una professoressa
La scuola, ""organo costituzionale"""" nella definizione di Piero Calamandrei, ha una responsabilità enorme nell'educazione e Norma Stramucci ne sente, e lo dimostra in queste pagine, tutto il peso: è facile insegnare a ragazzi che vogliono imparare; è molto più complicato insegnare a quanti dalla scuola non si aspettano nulla e nulla vogliono imparare. Il riferimento, esplicito nel titolo, è a Lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana, contro la quale non vi è certo polemica. Semplicemente, Norma Stramucci sottolinea quanto lei, e migliaia di suoi colleghi, non possano essere assolutamente più identificati con quella professoressa."" -
L' infanzia delle cose
Anni Ottanta. Napoli, Rione Sanità. Antonio Bacioterracino ha quindici anni. Il padre Patrizio, cantante invischiato con la camorra, muore per un'overdose di eroina, e il resto della famiglia si trasferisce a Madrid, nel quartiere di Lavapiés, covo della comunità gitana. Ma di luoghi comuni, qui, neanche uno. Realismo magico napo-latino e una lingua che fa scintille nell'incontro tra due culture, a rincorrersi tra violini, incendi, un cane che imita il vibrato di June Christy, scarafaggi, ajuntadoras e magliari napoletani. -
L' autostrada e altre poesie. 1967-2008
«Nel 1965 il Premio Vann'Antò fu assegnato alle poesie inedite di Giuseppe D'Alessandro da una giuria composta da Carlo Bo, Giacomo Debenedetti, Giorgio Caproni, Salvatore Pugliatti e Salvatore Quasimodo. Le sue poesie sono parole distillate. La novità per lui non sta nelle forme, che sono antiche e classiche, bensì nei connotati umani. I versi sono come cera, plasmabili. C'è l'assillo di un gioco vitale imparato e perduto, senza riuscire né a desiderare né ad apprendere un altro qualsiasi di quelli offerti dal mondo d'oggi». (Walter Pedullà) -
Michel Tournier. La scrittura e il suo doppio
L'autore analizza gli aspetti peculiari della narrativa di Michel Tournier, membro dell'Accademia Goncourt di Francia, partendo dalla trilogia dei romanzi che costituiscono le tappe del suo cammino letterario e artistico. È una scrittura fondata sullo sdoppiamento ma anche sulla ricomposizione di una dimensione formale che indulge ad accattivanti elementi di classicità. Alla evidente provocazione intellettuale Tournier affianca, nel tessuto narrativo, un non occasionale discorso sulla sessualità riscoperta attraverso la riconsiderazione del mito. -
Il cattivo soggetto
Il cattivo soggetto è don Lucio, prete in crisi mistica. O forse Mimi Festa, irresistibile farabutto. Di certo non Odette, incantevole cantante. Il cattivo soggetto è anche la vita che mescola continuamente il Bene dubbioso e fragile e il Male furbo, che assolve e si autoassolve. È chiesa, prete, bandito, sangue: si guarda scrittura, si vedono mondi.